Acquistare prodotti in rete generalmente è più conveniente rispetto ai negozi fisici, poichè la concorrenza è maggiore: il venditore non dovrà solo confrontarsi con i colleghi del suo quartiere, o della sua città, ma con un mercato globale.
C’è da dire che allargare gli orizzonti per cercare convenienza lontano non è sempre l’opzione migliore, ma dipende molto da cosa cerchiamo, e da quando ci serve.
Infatti se abbiamo necessità di qualcosa urgentemente, andremo nel negozio sotto casa, non dando troppo peso al prezzo, ma se non si ha premura si possono fare buoni affari.
Il primo scoglio della nostra ricerca sono i confini nazionali: sicuramente acquistare nel nostro paese ci da una tutela maggiore, sopratutto in caso di interventi in garanzia : spedire un prodotto in italia costa sicuramente meno che fuori confine, oltre ad arrivare prima, specie se fuori europa. Inoltre fuori dal nostro paese anche la comunicazione si fa più difficile, in particolar modo se non si ha dimistichezza con le lingue straniere.
Se poi il venditore spedisce da fuori la comunità europea le cose si complicano abbastanza. Difatti i prodotti acquistati entro i confini della comunità europea e destinati all’europa, anche per via di alcune direttive comunitarie sono grossomodo gli stessi che troveremo nel nostro paese, quindi saremmo praticamente certi di poterlo utilizzare anche da noi ,al limite procurandosi qualche adattatore. Un prodotto non destinato all’europa potrebbe invece essere sensibilmente differente da quello venduto da noi (possono variare la dotazione, gli accessori, ma anche le funzionalità per meglio adattarsi al paese di destinazione) o addirittura non funzionare in Europa. Inoltre anche la garanzia, che in tutta la comunità europea , seppur con qualche limitazione, copre fino a due anni, fuori dal nostro continente generalmente si riduce a solo un’anno, ma secondo cosa si è comprato, rispedire in garanzia il prodotto potrebbe non convenirci affatto, dato che la spedizione rischia di costarci ben di più di quanto lo abbiamo pagato.
C’è da aggiungere che tutti gli acquisti al di fuori della comunità europea passano per la dogana: questo si traduce in incerti costi aggiuntivi, e lunghi tempi per la consegna, per via di una burocrazia nostrana tutt’altro che snella, che tende a bloccare le nostre spedizioni per il lungo tempo necessario allo sdoganamento.
Difatti qualsiasi pacco spedito da fuori UE passerà per gli uffici della dogana, che ne ispezioneranno il contenuto , sia per evitare l’importazione di articoli vietati nel nostro paese, e sia poichè vanno pagate delle tasse per l’importazione, a meno che il valore non sia talmente esiguo (all’incirca sotto i 20 euro) da esserne esente. Questa operazione richiederà del tempo , specie se il valore doganale dichiarato non corrisponde a quanto stimato dalla dogana o se per quell’articolo fosse necessaria della documentazione aggiuntiva, e i tempi possono allungarsi ,fino a raggiungere anche i tre mesi dal giorno in cui il prodotto varca il suolo italiano.
A parte i casi esenti per via di valori sotto la soglia minima, avremmo da pagare l’IVA (generalmente il 22% del valore doganale della merce e del costo di spedizione) , più eventuali dazi e i costi di sdoganamento (circa 11 euro), in contrassegno alla consegna del pacco.
Ovviamente uno sbattimento tale con la dogana, è giustificato solo se ci troviamo di fronte a un prodotto introvabile da noi, o se il prezzo pagato è notevolmente più conveniente , magari in virtù di un tasso di cambio favorevole, avendo però cura di considerare per bene le spese doganali, i tempi (teniamo conto che un prodotto hi-tech comprato appena uscito, in caso di tre mesi di fermo doganale rischia di svalutarsi sensibilmente) e i costi di spedizione, che non sono affatto trascurabili (ad esempio spedire con corriere un pacchettino dagli Stati Uniti può costarci anche oltre 100 euro, figuriamoci se il pacco fosse ingombrante e pesante…) .
C’è anche da dire che alcuni siti esteri (ad esempio i siti americani di amazon o ebay) stanno iniziando a fornire un servizio di sdoganamento anticipato: le pratiche vengono seguite dal venditore tramite un’agenzia doganale, quindi si conoscono e si pagano a priori i costi di sdoganamento, tagliando sensibilmente i tempi di consegna, ed evitando le lungaggini burocratiche della nostra dogana.
Un’altro problema, oltre a quelli citati, è che molti negozi online extra comunitari consegnano solo nel proprio paese d’origine. Anche qui ci si può ingegnare, se si ha un parente o un conoscente nel paese del venditore si può chiedere che faccia l’acquisto per nostro conto, o quanto meno si può far consegnare la merce al suo indirizzo, per poi farcelo rispedire a casa nostra.
Ma non tutti possono avere qualcuno oltre confine, o magari non si ha voglia di disturbare lo “zio d’america”, pertanto sono nati specie negli Stati Uniti, dei servizi di remailing (ad esempio MyUs.com, usabox.com, usa2me.com , Shipto.com, nybox.com, ipsparcel.com, usgobuy.com e simili ) , che forniscono un’indirizzo locale per la ricezione di corrispondenza, e che provvedono a rispedirla all’indirizzo di casa vostra, eventualmente raggruppando le spedizioni in un’unico invio periodico. Non sono servizi propriamente economici, ma a volte sono l’unica ancora di salvezza, specie perchè all’occorrenza mettono a disposizione dei servizi aggiuntivi che possono essere indispensabili quando il venditore adotta delle politiche restrittive sulla nazionalità del compratore, esempio impedendo il pagamento con carte di credito estere, o la consegna a caselle postali : in quel caso sarà il sito di remailing a occuparsi per nostro conto dell’acquisto, ovviamente ad un costo extra.
Alla fine della fiera l’acquisto extra comunitario, con le relative difficoltà che questo comporta, conviene solo quando non se ne può fare a meno: comprando in europa l’acquisto sarà molto più immediato e sicuro, e spesso a conti fatti è anche la scelta più conveniente.
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