Informatica

  • Ecco un Mac conveniente

    Ecco un Mac conveniente

    Generalmente i prodotti Apple sono conosciuti per il bel design, per la buona e spesso ottima qualità, ma magari mancano di qualche caratteristica presente nella concorrenza e generalmente a paritá di caratteristiche sono più cari della concorrenza.

    Ma non sempre é vero, specie in determinati periodi e per particolari prodotti e ci troviamo in uno di questi momenti dove un prodotto con la mela riesce a rivaleggiare con la concorrenza anche sul prezzo: parliamo dei nuovi computer Apple con processore M4.

    Infatti dal lancio dei processori Apple Silicon la mela ha sempre avuto la possibilitá, producendo in casa gran parte dei componenti, di fare molta economia di scala, dato che può sfruttare anche sui computer componentistica e tecnologie presenti anche sui propri tablet e smartphone.

    Inoltre questi processori , derivando dal mondo mobile, si sono rivelati molto efficienti dal punto di vista dei consumi, riuscendo a ottenere a parità di prestazioni consumi ridotti anche del 90%, spingendo la concorrenza ad inseguire questa efficienza.

    Questo ha portato sia il mondo Arm con Qualcomm, che il mondo x86 con Intel e Amd a sfornare architetture piú moderne per stare al passo dei processori della mela, che riescono ad avere le stesse prestazioni di un fisso pur alimentati a batteria, dovendo reinventare completamente la propria line up.

    Ma riprogettare da zero ha dei costi e delle problematiche da risolvere che in un prodotto consolidato non si hanno, e questo porta all’aumento dei prezzi al lancio dei nuovi prodotti, mentre evolvendo un prodotto giá sul mercato il costo è sicuramente minore.

    Ci si trova quindi in una situazione dove i nuovi processori Ryzen AI e Intel Core Ultra essendo appena arrivati sul mercato essendo una primizia sono ancora molto costosi, mentre Apple puó fare per i nuovi prodotti i prezzi ai quali siamo abituati, che paradossalmente risultano molto competitivi in questo momento storico.

    Chi deve acquistare un pc se vuole le ultime tecnologie al momento, in attesa che i prezzi col tempo si assestino deve scegliere , specie sul mobile, tra un prodotto con un processore di generazione precedente tecnologicamente meno avanzato oppure rassegnarsi a pagare cifre paragonabili se non superiori a quelle richieste da Apple, tralaltro assecondando la politica di Apple della ram integrata nel processore presenti nei nuovi Intel Core Ultra “Lunar Lake”.

    Infatti Apple continua nelle sue politiche che obbligano il consumatore ad acquistare adattatori per sopperire alla mancanza di porte comunemente disponibili nella concorrenza, e di integrare le memorie nel processore costringendo ad ordinare upgrade di memoria, sia ram che disco in fabbrica a prezzi fuori mercato, il problema é che finisce per creare un trend seguito anche dagli altri ai danni del consumatore.

    Ma nonostante tutto, in questo momento storico di cambiamenti, riesce a piazzare dei prodotti particolarmente competitivi come il nuovo mac mini m4: il famoso mini pc della mela, al quale si deve aggiungere un monitor , una tastiera e un mouse per trasformarlo in un computer desktop  potente e trasportabile.

    Ovviamente qualche nuova fesseria in stile Apple non manca , come il tasto di accensione sotto il computer e la rimozione delle porte USB-A , costringendoci ad usare un adattatore anche per collegare una normalissima chiavetta usb, ma tutto sommato si ha un computer potente per la creativitá a un prezzo competitivo, e volendo esiste la possibilitá di avere il processore M4 Pro per maggiore potenza.

    Mac Mini , con l’avvento di M4, é stato ridisegnato rendendolo ancora piú piccolo e con un prezzo molto competitivo (si parte da 729 euro che scendono a 609 per il settore education), anche in funzione del fatto che ora anche il modello base ha da 16GB di ram.

    Come in precedenza non è una macchina adatta per il gaming, dove Windows resta imbattibile, anche se per gli smanettoni qualcosa si sta sbloccando installando Linux, dove si inizia a far girare qualche gioco Windows sotto emulazione, ma con bassi framerate, così come non è adatta come pc super economico per usi leggeri visto che un mini pc windows senza pretese si porta a casa con molta meno spesa.

    Abbastanza interessanti anche i nuovi MacBook Pro con M4, specie per chi ha esigenze di creare contenuti multimediali in mobilitá , da valutare per un upgrade da M1 o Intel, mentre lo è di meno l’Imac M4 specie nella versione base: con una spesa inferiore meglio il Mac Mini che è pure piú potente.

    Al momento il nuovo M4 non è ancora disponibile su Mac Studio (anche se si può sempre configurare il Mac Mini con M4 Pro) , Mac Pro e Macbook Air, con quest’ultimo che potrebbe diventare un best buy se si allinea ai 16gb di ram dei suoi fratelli.

    Insomma forse per demeriti altrui per una volta Apple si trova ad essere stranamente competitiva anche nei prezzi, specie se si acquistano i modelli corretti, e con il vantaggio del mantenimento del valore sul mercato sul mercato dell’usato che di solito é una chimera per i prodotti Windows.

    Voi li conoscevate? Pensavate di acquistarli?

  • La VPN serve davvero?

    La VPN serve davvero?

    Spesso su internet si sentono spesso pubblicizzare servizi di VPN che promettono sicurezza e protezione, ma sono davvero utili e mantengono le promesse?

    Ovviamente l’utilitá dipende da quello che vogliamo farci, oltre dalle funzionalitá offerte del servizio, ma va considerato che per un utente comune potrebbero essere superflue.

    Il suo ruolo é di creare un tunnel virtuale tra il nostro dispositivo e il server vpn nel quale fare passare i dati della nostra navigazione, che verranno crittografati così da non essere intercettabili né da un hacker né dal nostro provider internet.

    Questo procedimento ci da alcuni vantaggi, in primis il fatto che la nostra navigazione risulterá uscire dall’IP del nostro server VPN consentendo di farci localizzare in una localitá differente da quella dove ci troviamo, qualora il server al quale ci colleghiamo fosse ad esempio in un’altra nazione, così come mascherando l’IP si impedisce il tracciamento delle attivitá online del nostro IP originale tutelando la nostra privacy.

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    Inoltre la crittografia dei pacchetti fa in modo che si crei una protezione che impedisca di vedere il nostro traffico e quindi permettere a qualcuno che non sia il nostro server VPN di leggere i nostri dati, che potrebbero altrimenti essere utilizzati da un malintenzionato o dal nostro provider per limitare o bloccare l’accesso a determinati siti.

    E la cosa diventa importante quando si naviga su reti pubbliche, su wifi gratuiti dove un malintenzionato può facilmente carpire i dati della nostra navigazione e magari utilizzarli per rubare dati , password o conversazioni private.

    Lo svantaggio puó essere in alcuni casi una minore velocitá, il dovere installare e ricordarsi di utilizzare un software in tutti i nostri dispositivi che puó essere complicato, ma soprattutto dato che ci si deve fidare del server VPN al quale ci si collega, quindi si è praticamente costretti ad utilizzare un servizio a pagamento che ci garantisca affidabilitá.

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    Teoricamente esistono anche servizi gratuiti, ma a meno di utilizzi sporadici, ha poco senso di utilizzarli perché possono essere molto meno efficienti non disponendo delle risorse di un servizio a pagamento ma soprattutto per remunerare le spese necessarie al funzionamento potrebbero vendere i nostri dati, rendendo inutile se non dannoso l’utilizzo, soprattutto se abbiamo esigenze di privacy.

    Ma quali sono le applicazioni pratiche per cui potremmo avere bisogno di acquistarne una VPN? Sicuramente la possibilità di localizzarsi in un’altro paese ci apre le porte a contenuti con dei blocchi geografici, ad esempio poter vedere dall’Italia uno streaming disponibile solo per gli Stati Uniti, o vedere un programma della TV italiana quando siamo all’estero.

    Organizzandosi con cura si riesce pure a comprare prodotti e servizi destinati ad un paese estero, che possono avere funzionalitá e prezzi differenti: dal biglietto aereo venduto a un prezzo piú basso in un paese piú povero o dove c’é piú concorrenza, al servizio di streaming sportivo con le partite del nostro campionato venduto a cifre molto più abbordabili rispetto ai servizi nostrani.

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    Altro vantaggio é la possibilitá di aggirare blocchi e censure: spesso gli stati bloccano alcuni siti nel loro paese, ma localizzandosi in un paese dove il blocco non è presente si aggira il problema, e la cosa diventa importante in paesi come la Cina dove il blocco riguarda la maggior parte dei servizi internet occidentali, ma che abbiamo anche da noi quando tentiamo di accedere ad esempio , ad un sito di informazione russo. 

    In questi casi l’accortezza é ,quando si viaggia in paesi che hanno di queste limitazioni,  di attivare la VPN prima di partire perché l’accesso per abbonarsi  ai servizi di VPN potrebbe essere bloccato nel paese di destinazione.

    person using laptop computer during daytime

    A volte il blocco esiste per impedire l’accesso a siti illegali e bypassare questo blocco, a secondo delle leggi potrebbe costituire un reato, e se è pur vero che usando la VPN si riescono a nascondere le proprie tracce online un eventuale reato rimane comunque punibile.

    Sicuramente sará piú difficile farsi beccare in attivitá quanto meno borderline, come la fruizione di contenuti illegali o pirateria, ma anche accesso a materiale discutibile (ad esempio pornografico o  estremista) seppur non illegale, ma c’è da ricordare che se si commette un reato probabilmente si verrá puniti comunque anche se non in flagranza di reato.

    close up photo of guy fawkes mask

    Altra opportunitá delle VPN l’abbiamo quando i provider internet limitano il traffico dati mobile al raggiungimento di certe soglie di traffico, rallentando i fruitori dei siti che consumano piú banda : non potendo il provider sapere dove navighiamo, dato che vedrá il traffico esclusivamente in direzione della nostra VPN potremmo, a seconda dei casi bypassare queste limitazioni.

    Poi come detto ci viene in aiuto per la privacy, anche se la protezione non è completa al 100%, sicuramente complica il lavoro di chi ha intenzione di tracciare la nostra navigazione, sia a scopi pubblicitari che illegali, cosi come consente di arginare alcuni tipi di attacchi informatici specie quando sono coinvolte reti wifi pubbliche e dispositivi mobile come smartphone e tablet.

    close up photo of mining rig

    Voi conoscevate le VPN? Le utilizzate regolarmente?

  • Conviene comprare un computer usato?

    Conviene comprare un computer usato?

    Se si ha l’esigenza di acquistare un computer ci sará venuto in mente di acquistarne uno usato per risparmiare qualcosa, ma ne vale veramente la pena? 

    Ovviamente dipende dall’uso che dobbiamo fare del computer e dalla spesa, anche perché seguendo le offerte dei megastore dell’elettronica non é raro riuscire a portarsi a casa, specialmente per i portatili, dei computer fortemente scontati o in sottocosto, dove con una cifra simile se non inferiore a certi prodotti in vendita sul mercato dell’usato si porta a casa un computer nuovo, moderno e con 2 anni di garanzia.

    Bisogna peró fare attenzione alle specifiche tecniche, perché ad andare in offerta potrebbe essere un fondo di magazzino o un prodotto estremamente economico, che se puó sicuramente andare bene per navigare, mandare mail o usare office, potrebbe non essere in grado di gestire i videogiochi di ultima generazione, permettervi di montare un video o utilizzare dei programmi in 3d: se vi serve un computer potente o con caratteristiche particolari per far fronte a delle esigenze specifiche probabilmente un usato potrebbe essere una soluzione molto valida, a patto di pagarlo il giusto e magari evitando fregature da parte di venditori furbetti.

    Infatti non é insolito imbellettare un vecchio computer con diversi anni alle spalle in un case nuovo con tante lucine rgb e spacciarlo per computer da gaming, con in realtá prestazioni inferiori al piú scadente dei computer moderni e a prezzi assolutamente fuori mercato, così come si trovano inserzioni di venditori di computer ricondizionati, che giocando sull’ambiguitá del tipo di processore, visto che mantengono lo stesso nome commerciale da anni ma hanno prestazioni molto differenti da generazione a generazione, vi vendono a prezzi folli computer con 10 anni o piú anni facendoli sembrare molto piú recenti di quello che ci si aspetta.

    In quei casi, se é pur vero che quei computer hanno una garanzia e che comunque vanno bene per un uso leggero del computer, é anche vero che un mini pc nuovo che trovate su amazon o sugli store cinesi anche intorno al centinaio di euro ha generalmente prestazioni superiori di un computer con 5 o 6 anni sulle spalle e consuma molto meno, sia in termini di spazio che di corrente, e spesso ha a bordo tecnologia piú moderna e quindi un’aspettativa di vita migliore.

    Cosi come va fatta attenzione ai computer b-stock, quelli restituiti dai clienti degli e-commerce, che se é vero che si possono fare risparmi importanti rispetto ai prezzi di listino e avere dei computer sostanzialmente pari al nuovo, ma spesso lo sconto é calcolato sul prezzo di lancio del computer che nel frattempo è sceso di prezzo, quindi la convenienza potrebbe venire meno, al punto che paradossalmente l’usato potrebbe costare piú del nuovo.

    silver imac displaying collage photos

    Diventano peró occasioni particolarmente ghiotte quando il rivenditore, in determinati periodi dell’anno o per liberare il magazzino, fá degli sconti extra sul prezzo dell’usato, in quei casi magari riuscite a portare a casa un prodotto giá scontato con un ulteriore 30%, in pratica rischiate di portarvi a casa il computer a un quinto del suo prezzo di listino, che anche se fosse gonfiato rimane comunque un affare al netto degli sconti.

    Il consiglio quindi é informarsi bene su cosa si sta acquistando, specialmente se il prodotto é datato, e sul suo reale valore, perché se é pur vero che se venduto tramite un negoziante che deve fare un suo guadagno e fornire una garanzia sarà venduto  a un prezzo piú alto, ma potrebbe diventare poco concorrenziale rispetto a un prodotto nuovo moderno e con garanzia completa, che magari costa poco di piú e ha una aspettativa di vita sicuramente maggiore di un prodotto progettato da diversi anni e che non potrá essere servibile in eterno, soprattutto se necessita di aggiornamenti software che il produttore dopo alcuni anni dall’uscita sul mercato smette di fornire.

    macbook pro

    Ma se si sceglie con cura, nei canali giusti e facendo attenzione a possibili fregature o a prezzi troppo belli per essere veri, si possono portare a casa prodotti validi a cifre interessanti, specie quando abbiamo bisogno non di un computer qualsiasi ma di un prodotto ben specifico.

    Voi conoscevate questi consigli? Avete in mente di comprare un computer usato? Avete qualche dubbio, curiositá o suggerimento? Scrivetelo nei commenti.

  • Crowdstrike: quando un bug informatico blocca mezzo mondo

    Crowdstrike: quando un bug informatico blocca mezzo mondo

    Difficilmente le notizie che riguardano l’informatica finiscono su tutti i giornali e i telegiornali a meno che non succeda qualcosa di grave ed é quello che è successo con il caso CrowdStrike.

    Questo nome vi potrá dire poco a meno che non siate del settore informatico o tifosi della scuderia Mercedes di Formula1, dato che il suo logo fá capolino nell’halo delle macchine di Hamilton e Russell, ma si tratta di una importante azienda che si occupa di sicurezza informatica a livello enterprise, con prodotti destinati alle grandi aziende e non al comune utilizzatore cosa che magari la rende poco conosciuta nonostante sia una realtá molto importante del proprio settore.

    Ma a farla conoscere al grande pubblico é stato un problema con gli aggiornamenti di un loro software che non ha permesso il riavvio delle macchine windows dove era installato, richiedendo l’intervento di un tecnico per la risoluzione del problema, se vogliamo piuttosto banale, ma talmente diffuso da diventare un problema globale.

    Infatti la diffusione di questo bug ha reso inservibili migliaia di computer nel mondo bloccando nello stesso momento aeroporti, televisioni, supermercati, sistemi di comunicazione, pagamenti e comunque tutte le attivitá lavorative che hanno bisogno di un computer windows per funzionare, creando un caos generalizzato nello stesso momento, dato che se migliaia di computer hanno bisogno di un tecnico nello stesso momento in attesa della risoluzione dei problema i servizi si bloccano.

    E questa diventa una vulnerabilitá importante, perché a meno di non tornare a delle soluzioni analogiche o antiquate, basta poco per ritrovarsi mezzo mondo fermo per un banale bug informatico.

    Certo é che un maggior controllo prima del rilascio di questo aggiornamento sarebbe stato necessario, ma gli errori umani, anche mettendoci la massima cura, purtroppo possono sempre capitare.

    Il problema é se qualcuno volesse intenzionalmente utilizzare lo stesso approccio per danneggiare i servizi di una nazione, soprattutto se non esistono piani di emergenza per evitare questi problemi, e dove la comoditá di poter delegare ai computer molte operazioni significa bloccare il lavoro quando qualcosa non dovesse funzionare a puntino.

    E la sfortuna ha voluto che siano state colpite le macchine Windows, sicuramente tra le piú diffuse al mondo, tanto che i soliti telegiornali incompetenti avevano dato erroneamente la colpa del problema a Microsoft ma tecnicamente dei bachi simili potrebbero colpire sistemi operativi differenti.

    Il problema aggiuntivo è che Windows per sottostare alle leggi europee sulla concorrenza, in seguito ad un’infrazione di alcuni anni fa, non puó eseguire dei controlli che bloccano all’avvio il software di terze parti non certificato, cosa che nel caso in questione avrebbe potuto evitare il problema, che infatti non ci é stato sui sistemi Linux o Apple che non hanno l’obbligo di sottostare alla stessa regola.

    Alla fine il mix di legislazione incompetente, errori umani e una buona dose di sfiga puó bloccare mezzo mondo e visto che difficilmente si puó fare a meno dei computer la cosa potrá ripetersi in futuro creando danni ben maggiori.

  • Come trovare la stampante ideale

    Come trovare la stampante ideale

    Quando acquistiamo una stampante è importante valutare alcune caratteristiche che possono incidere parecchio sul nostro portafoglio. Infatti é risaputo che molto spesso le stampanti sono vendute sottocosto o comunque con margini ridottissimi in quanto i produttori si rifanno della spese con l’acquisto delle cartucce dove invece i margini sono elevatissimi. 

    Sfruttando questo sistema peró possiamo andare a risparmiare acquistando delle cartucce compatibili, sui modelli dove ció é possibile, dato che i produttori inventano sistemi sempre piú invasivi per far si che la stampante funzioni esclusivamente con cartucce originali.

    In alternativa esistono delle stampanti che costano un pó di piú in fase di acquisto, ma utilizzano consumabili molto piú economici, come ad esempio taniche di inchiostro al posto delle comuni cartucce.

    Diventa quindi essenziale quando acquistiamo una stampante non guardare solo il prezzo di acquisto della sola stampante, ma anche il costo e la disponibilitá delle ricariche, sia che si voglia stare su quelle originali o si preferisca risparmiare con le compatibili

    In quest’ultimo caso é bene valutare che esistano in commercio per il modello di nostro interesse, e nel caso non ci fossero valutare al suo posto un modello di stampante di fascia piú alta , di altra marca o meno recente dove siano disponibili di concorrenza.

    Da tenere conto anche che molti produttori di stampanti danno la possibilitá di fare un abbonamento mensile che mette a disposizione le cartucce pagando un fisso in base al numero di copie stampate, resta da valutare la convenienza rispetto alle cartucce di concorrenza, ma c’è da sottolineare che con questi sistemi , dato l’obbligo di connessione ai loro server, la casa puó bloccare la stampante da remoto qualora non si paghi l’abbonamento o si usino cartucce non originali. Spesso alcune stampanti vengono vendute ad un prezzo scontato vincolate alla sottoscrizione di questi abbonamenti, fate attenzione in caso di stampanti particolarmente scontate in quanto potrebbero avere dei vincoli che possono portarvi al blocco della stampante se non pagate l’abbonamento al termine del periodo di prova o in caso di uso di cartucce non originali.

    Parallelamente nella scelta va considerata la tecnologia di stampa, sostanzialmente esistono due grandi famiglie quelle a getto di inchiostro e quelle laser, entrambe hanno pregi e difetti quindi la scelta dipende molto dall’utilizzo che ne andremo a fare.

    Le getto d’inchiostro sono generalmente piú economiche come costo di acquisto dell’apparecchio e hanno una resa migliore sulle stampe a colori, ma hanno consumabili che durano poco e soprattutto tendono a seccarsi se non le utilizzate frequentemente, finendo per dover buttare buona parte della cartuccia nei cicli di pulizia per rimettere in funzione la stampante quando la andrete a riutilizzare. 

    Vanno quindi bene per chi usa la stampante costantemente , ma senza elevati volumi di stampa: ideale per chi stampa giusto qualche foglio ogni settimana, da evitare per chi stampa ogni tanto ma poi la tiene ferma per mesi.

    Le laser invece costano inizialmente qualcosa di piú sia come apparecchi che per costo dei toner , ma hanno dei costi per pagina generalmente piú bassi in quanto i consumabili durano notevolmente di piú e  a differenza delle getto di inchiostro non si seccano quando inutilizzati, rendendoli una soluzione ideale per chi stampa tanto o per chi usa la stampante sporadicamente. Inoltre sono la soluzione con la migliore qualitá nella stampa in bianco e nero, infatti molti modelli , sopratutto quelli piú economici, stampano solo in bianco e nero , a differenza delle getto d’inchiostro che indipendentemente dal modello stampano sempre a colori, quindi anche l’esigenza di stampare a colori va valutata nella scelta della tipologia di stampante

    Spesso, rispetto alle inkjet, sono meno schizzinose dei confronti delle cartucce compatibili e con un toner compatibile da una decina di euro si riesce anche ad arrivare a 5000 copie con dei costi di gestione veramente irrisori.

    Indipendentemente dalla tecnologia di stampa vanno valutate alcune funzionalitá aggiuntive, come la presenza di un modulo di rete che permetta alla stampante di interfacciarsi , tramite wifi, non solo al computer principale, ma anche a tutti i dispositivi connessi nella propria rete come tablet o smartphone.

    Importante per molti anche la presenza di uno scanner integrato, utile sia per digitalizzare documenti che per fare delle fotocopie, così come la stampa fronte retro per risparmiare carta.

    Puo essere comoda per chi si diletta nella fotografia la presenza di un slot per SD card per stampare direttamente le foto , mentre ormai diventa sorpassata per molti la funzionalità fax.

    Alla fine tutto dipende molto dalle esigenze di ognuno di noi, ma è bene prendersi un attimo e valutare bene le caratteristiche e i costi di gestione perché altrimenti quello che all’inizio puó sembrare un affare potrebbe rivelarsi un salasso per il nostro portafoglio.

  • É arrivato il momento di farsi un PC potente

    É arrivato il momento di farsi un PC potente

    Chi di voi pensa di farsi un nuovo pc da gaming si trova in una condizione migliore rispetto al passato per farsi una build potente. Infatti sono state presentate nuove schede grafiche e nuovi processori da parte di Amd, Intel e Nvidia con dei salti prestazionali davvero importanti, e quindi in vista del natale abbiamo finalmente un quadro completo delle prestazioni delle nuove generazioni di computer e questo ci permette di farci un’idea su cosa comprare nel futuro anche se non vogliamo o non possiamo puntare al top.

    E le nuove generazioni sia di schede grafiche che di processori hanno potenze incredibili rispetto al passato, quasi esagerate se ci si deve solo giocare che diventano una benedizione per chi per svago o per lavoro ha bisogno di tanta potenza di calcolo, ma quasi inutili per chi deve solo giocarci o fare un utilizzo non troppo intensivo del pc.

    Ma la potenza ha un prezzo e a questo giro é abbastanza salato per una serie di fattori, uno é sicuramente il cambio euro dollaro nettamente piú sfavorevole rispetto al passato che ci porta a pagare tutta la componentistica, a paritá di prezzo di listino circa un 20% in piú.

    Inoltre questa potenza di calcolo ha fatto schizzare i consumi, quindi oltre a dover mettere in conto di spendere di piú di corrente proprio quando i costi dell’energia sono alle stelle, ma soprattutto maggiore corrente assorbita richiede alimentatori e schede madri di maggiore qualitá che costano molto di piú.

    E non ultimo le nuove tecnologie, specie se puntiamo sui processori Amd della serie 7000 che richiedono nuove e piú costose schede madri in quanto é cambiato il socket, ma sopratutto sono compatibili solo con le nuove ram di tipo DDR5 che costano parecchio di piú rispetto alle precedenti DDR4 pur non fornendo un boost prestazionale importante. Ma anche le nuove schede video come la potentissima Nvidia 4090 richiedono alimentatori molto piú potenti per via dei consumi e dei nuovi connettori di alimentazione ATX3.0, cosa che ci potrebbe costringere a cambiare alimentatore stando su prodotti di fascia alta.

    Questo significa che si potranno avere prestazioni davvero stratosferiche ma si spenderá parecchio di piú rispetto al passato a meno di non trovare delle soluzioni furbe che stando a cavallo tra le due generazioni possano darci delle prestazioni piú che buone senza dilapidare il nostro conto in banca.

    Il trucco sta nel cercare delle soluzioni che possano montare le ram DDR4 ed abbinarci un processore potente di ultima generazione ma senza strafare inseguendo delle prestazioni che realmente non ci servono.
    E le possibilitá sono due , in casa Amd il processore che incarna buone prestazioni rimanendo compatibile con le componenti della precedente generazione é il Ryzen 7 5800X3D capace di accontentarsi di una scheda madre da un centinaio di euro e di ram DDR4 molto economica, ma che non permette di fare upgrade in futuro, soluzione intelligente se stiamo recuperando dei componenti del vecchio computer ma meno se lo stiamo facendo da zero.

    Ma ancora meglio stare in casa Intel dove i prezzi delle schede con socket LGA1700 compatibili con la 12 e la 13 generazione di processori si sono abbassati e scegliendo una scheda compatibile con DDR4 e il processore giusto si hanno prestazioni elevate senza svenarsi, considerando che alcuni dei nuovi i5 raggiungono e a volte superano le prestazioni di un i9 delle precedenti generazioni.

    Insomma facendo attenzione ai componenti si riescono a ottenere prestazioni importanti a prezzi umani, oppure prestazioni stratosferiche a costi stratosferici, quello che invece é quasi sparito é il computer da gaming low cost che per 5/600 euro ci permetteva di giocare decentemente senza spendere una fortuna, ma se il budget é quello e si vuole giocare non ci resta che ripiegare su una console.

    Voi avete in mente di farvi un pc da gaming? Avete qualche dritta da suggerire, qualche domanda, qualcosa da segnalare? Scrivetelo nei commenti

  • Perché non comprare un portatile da gaming

    Perché non comprare un portatile da gaming

    Chi ha in mente di giocare col computer o chi ha necessità di avere un computer potente ha sicuramente ponderato l’acquisto di un portatile da gaming, ma si tratta di una scelta logica o comunque interessante per le nostre tasche?

    In realtà dipende tanto dal tipo di utilizzo che facciamo del computer, anche perchè vi sveliamo un segreto, tanto portatili non sono.

    Infatti a causa delle loro elevate prestazioni i portatili da gaming hanno bisogno di dimensioni generose per poter posizionare ventole e sistemi di raffreddamento per i componenti, questo porta a diverse problematiche: il peso, le dimensioni e la ridotta autonomia dovuta ai consumi necessari ad ottenere alte prestazioni li rendono infatti poco portatili.

    Questo significa che soprattutto quando li utilizzeremo per giocare o per utilizzare programmi che ne spremono le prestazioni dovremo tenerli attaccati alla corrente altrimenti il computer in automatico rallenta le proprie prestazioni per preservare la scarsa autonomia della batteria, rendendo inutile la scelta di un computer carrozzato.

    Alla fine è vero che li possiamo spostare e portarceli dietro da casa nostra a quella di un’amico , in ufficio o in biblioteca, nella casa al mare o in un lan party ma a parte il fatto che pesano parecchio e occupano spazio nel nostro zaino, dimentichiamoci di poterli utilizzare in mobilità, ad esempio su un treno o su un aereo, se non per usi blandi come gestire mail , navigare o utilizzare applicativi office.

    In pratica più che portatili sono dei trasportabili, però è anche vero che comprarli non  è una scelta sbagliata, specie quando le schede grafiche per i computer restano comunque care e di scarsa reperibilità e quindi trovarsele dentro ad un notebook può essere una soluzione per consentirci di giocare senza dover spendere una fortuna.

    E’ vero che una scheda per portatile a parità di modello ha prestazioni più limitate rispetto alla sua controparte per desktop ma è anche vero che con poco più di quanto si paga la sola scheda video per desktop si rischia di comprare un intero computer da gaming, cosa che li rende allettanti specie in caso di offerte.

    Inoltre un pc da gaming è anche una soluzione più economica di una workstation mobile per chi ha bisogno di un computer portatile con elevate prestazioni, perchè magari lavora con cad, rendering, grafica, video editing o creazione di contenuti, certo sarà meno comodo da portarselo in giro, ma permette alla bisogna anche di videogiocare, cosa che un macbook, che sicuramente è più comodo da trasportare, non può fare.

    E se poi magari si sceglie una versione più sobria delle serie più estreme da gaming ricche di luci RGB e di forme spigolose rimangono adeguati anche per l’uso lavorativo.

    Quindi è una scelta che ha senso per chi ha bisogno di una macchina potente da portare da un posto ad un’altro, ma se alla fine giochiamo solo in casa o non c’è bisogno di spostare il computer dal nostro ufficio sicuramente è meglio un fisso, che ha il vantaggio di essere aggiornabile nel futuro, oppure un macbook con apple silicon se abbiamo bisogno di potenza ma non abbiamo l’esigenza di giocare.

    Voi avete o state pensando di comprare un computer da gaming? Avete qualche dubbio, curiosità o suggerimento da chiedere? Scrivetelo nei commenti.

  • E’ il momento giusto di cambiare computer?

    E’ il momento giusto di cambiare computer?

    Molti di voi sicuramente hanno pensato di cambiare o di comprare un nuovo computer e se per circa due anni i prezzi sono stati particolarmente cari  a causa dei problemi del covid e della richiesta di computer e tablet per poter lavorare e studiare da casa in questo periodo le cose vanno un pò meglio.

    Certo non ci troviamo ai prezzi pre pandemia, ma complice la stagione estiva dove la richiesta è storicamente inferiore e la minor convenienza nell’utilizzo delle schede video per il mining per le criptovalute ha portato ad avere maggiore disponibilità e di conseguenza prezzi più umani.

    Ovviamente è una situazione temporanea perché in caso di ritorno massiccio allo smartworking in caso di lockdown la richiesta di prodotti riprenderà ad aumentare e così i prezzi, tralaltro nuovi aumenti saranno all’orizzonte da qui a qualche mese a causa del deprezzamento dell’euro : con la parità tra dollaro e euro  dato che i prodotti tecnologici vengono pagati in dollari alle case produttrici dato che noi paghiamo in euro in futuro ci costerà di più acquistarli, quindi è bene approfittarne prima che aumentino i listini.

    Il momento quindi è propizio per cambiare il pc, anche perchè grosse novità tecniche che consigliano di procrastinare l’acquisto non ce ne sono e se beccate qualche offerta interessante potrebbe essere il momento giusto di premere il grilletto e portarvi a casa un nuovo portatile o un nuovo pc da gaming.

    Certo sarà difficile farsi un pc da gaming decente con 600 euro come si poteva fare con un pò di sforzo prima della pandemia, ma si riuscirà a pagare una scheda grafica a prezzi di listino se non inferiori e senza doverla attendere per mesi e strapagarla come avveniva nei periodi di lockdown dove la sola scheda grafica costava più di un computer preassemblato completo.

    Diciamo che sino a settembre/ottobre dovremmo riuscire a comprare bene, poi dipenderà da cosa ci riserverà il mercato, anche se le avvisaglie di prossimi aumenti ci sono tutte, basti vedere i prezzi dei nuovi apple m2 in confronto ai precedenti m1: se anche le altre case seguiranno lo stesso trend c’è da aspettarsi aumenti dei listini importanti e lancio posticipato dei nuovi prodotti, quindi ragione in più per rinnovare la nostra tecnologia quest’estate.

    E se avete in mente di finanziarie il vostro acquisto tenete a mente che i tassi dei finanziamenti stanno salendo con l’aumento del costo del denaro previsto dalla banca centrale europea, quindi prima accendiamo un eventuale finanziamento e meno interessi andremo a pagare a parità di importo.

    Voi avete in mente di cambiare computer o pensate di attendere ancora qualche tempo? Fatecelo sapere nei commenti.

  • Il NAS : accedere ai file di casa da tutta la rete

    Il NAS : accedere ai file di casa da tutta la rete

    Parliamo di NAS quella sorta di hard disk di rete utili per condividere dati, documenti ma anche elementi multimediali come foto, musica e video sia all’interno della nostra rete locale che a volte anche all’esterno consentendoci di accedere da remoto a dei file che abbiamo conservato a casa nostra.

    Si tratta infatti di apparecchi che contengono al loro interno uno o più hard disk e che si collegano tramite un cavo ethernet al nostro router internet e non alla classica porta USB. Questo gli permette di essere visti da tutti i dispositivi collegati al nostro router, come computer, tablet, smartphone, smart tv, dispositivi connessi a internet, etc. 

    A seconda dei modelli e delle impostazioni sarà anche possibile rendere visibili i nostri file anche all’esterno della nostra rete impostando delle apposite credenziali d’accesso per accedervi tramite internet.

    Questa modalita’ risulta comoda ad esempio per poter accedere dall’ufficio o in mobilita’ ai file che abbiamo in casa, anche se ci espone a qualche rischio se il nostro dispositivo non dovesse aggiornato o configurato a dovere poiche’ un malintenzionato potrebbe accedere abusivamente ai nostri file.

    Un’altro vantaggio e’ per la sicurezza dei nostri file: gli hard disk contenuti nei nas generalmente sono specifici per questo uso in quanto il nas dovra’ stare sempre acceso per poter condividere i file e quindi i dischi sono progettati per essere accesi per lungo tempo senza avere problemi, al contrario di un disco pensato per un computer che generalmente rimane acceso solo per poche ore al giorno.

    I modelli con piu’ di un disco hanno anche la possibilita’ di fare una doppia copia dei dati di modo che se un disco si dovesse rompere si possa sempre recuperare il contenuto , alcuni hanno anche la possibilita’ di mandare un’ulteriore copia a un server esterno magari in cloud di modo che i dati siano stoccati fisicamente in posto diverso, consentendoci di mettere in pratica la regola del 3-2-1 per salvaguardare i nostri file.

    Si tratta di una regola per la quale , per salvaguardare i nostri dati da ogni genere di disastro andrebbero fatte 3 copie su dispositivi differenti e almeno una salvata fisicamente in un luogo distante dalle altre due, in modo da resistere anche a furti o eventi naturali.

    Ma come si usa un nas? Una volta impostato la prima volta tramite un’interfaccia web accessibile da un browser e creati degli utenti che a seconda dei casi potranno vedere l’intero contenuto del disco, un’area comune o uno spazio personale dedicato al singolo utente, il nostro disco e/o le nostre cartelle condivise verranno viste dal sistema operativo come fosse un normale hard disk collegato al nostro pc, o cercando il percorso di rete nell’interfaccia delle nostre app su tablet, smartphone o dispositivi connessi alla rete come le smart tv.

    Un uso comune dei nas casalinghi infatti e’ come media server: i nostri video, foto, musica presenti nei dischi del nostro nas saranno accessibili a tutti i nostri dispositivi multimediali, come televisori o impianti audio, che ovviamente devono essere connessi alla nostra rete, senza dover caricare i file da riprodurre su una chiavetta usb rendendo la fruizione dei contenuti multimediali molto comoda.

    Altro uso comodo e’ per il backup automatico dei nostri dati sia dei computer che dei dispositivi mobili: impostando dei backup periodici sul nostro nas avremo copia dei dati importanti che vogliamo salvaguardare senza dover intervenire manualmente facendo delle copie e senza doversene ricordare ogni volta.

    Ovviamente per funzionare i nas devono stare sempre accesi e connessi alla rete altrimenti i dispositivi quando hanno necessità di accedervi non lo troverebbero e andrebbero in errore, e se per la riproduzione multimediale puo’ non essere un grande problema, lo diventa se non si riesce a fare il backup dei nostri dati, o se usiamo il nostro nas per stoccare dei file pesanti che non vogliamo mantenere nel disco del nostro computer per evitare di saturarlo.

    Essendo i nas dei veri e propri server connessi a internet, a seconda dei casi e’ possibile installare delle vere e proprie applicazioni come per esempio per il download di file torrent, per lo streaming multimediale, server web o di posta, etc.

    Con un po di competenza informatica ci si può anche costruire da soli un nas usando un vecchio pc sul quale installare una distribuzione linux dedicata allo scopo avendo un sistema  anche più potente e personalizzabile di quelli in commercio, ma dovendo mettere in conto un po’ di sbattimenti per la configurazione e magari dei consumi maggiori di corrente.

    Ma quanto costa un nas? Tutto dipende dai dischi che sono la parte più costosa, un nas senza dischi lo si porta a casa anche con poco più di 100 euro per i modelli più economici, ma il grosso della spesa lo fanno i dischi, sia se si compra un nas venduto con dei dischi preinstallati dalla casa, o se per maggior risparmio o versatilità si sceglie un nas diskless al quale aggiungere noi i dischi: più sono capienti e più costano: se per un disco di pochi tera possono bastare anche 100 euro , dischi di dimensioni importanti possono costare tranquillamente 10 volte tanto, e i dischi generalmente vanno comprati almeno in coppia per tutelarsi dai guasti quindi il conto si fa facilmente salato, specie se i dati da conservare sono tanti, perché magari facciamo uso , per lavoro o per svago di file di dimensioni corpose che possono saturare i dischi in breve tempo.


    Ad ogni modo va messo in preventivo di spendere almeno alcune centinaia di euro per una soluzione casalinga, per arrivare tranquillamente ad alcune migliaia di euro se si vogliono soluzioni professionali e/o dischi molto capienti, ma la comodità e la versatilità che danno vale certamente la spesa, specie in ambito lavorativo.

    Voi ne usate i nas, li conoscevate o pensavate di acquistarne uno ? Avete dei dubbi, delle curiosità o dei suggerimenti?  Scrivetelo nei commenti.

  • I Gruppi di continuità UPS

    I Gruppi di continuità UPS

    Oggi parliamo di un accessorio per il pc poco conosciuto ma che può essere indispensabile in molte situazioni, il gruppo di continuità o UPS. Si tratta di uno scatolotto che si installa tra la presa di corrente e il nostro computer o dispositivo elettronico e grazie alle batterie contenute al su interno ci consente di alimentarlo quando dovesse mancare la corrente per permetterci di salvare ed eventualmente spegnere il computer evitando di perdere il lavoro o danneggiare l’hardware dandoci il tempo di riattaccare la corrente o risolvere il guasto.

    Possono essere parecchio utili con la fibra ottica per permetterci di tenere attiva la connessione internet e il telefono fisso quando dovesse saltare la corrente, magari perché è saltato il salvavita o abbiamo acceso troppi elettrodomestici nello stesso momento, dandoci il tempo di ripristinare la corrente senza interrompere l’alimentazione del dispositivo, cosa particolarmente utile se abbiamo dei dispositivi che devono essere sempre attaccati alla corrente come ad esempio i NAS, ma anche una banale stufa a pellet o che richiedono lunghi tempi di ripristino alla riaccensione o ancora che possano soffrire di sbalzi di corrente o spegnimenti improvvisi.

    A seconda del consumo del nostro computer o dispositivo elettronico e dall’autonomia desiderata dovremo dimensionare il nostro ups, scegliendo quello della capacità adeguata alle nostre esigenze, espresso in VA VoltAmpere: per convertirlo in Watt a spanne possiamo considerare un fattore di 0.6, pertanto 500VA x 0.6 = equivalgono a 300 watt di carico, anche se , per evitare di comprare un ups più grande, costoso e ingombrante di quello che fa per noi, va considerato il consumo reale e non la sola potenza di picco dell’alimentatore: se il vostro pc ha un alimentatore da 500Watt difficilmente consumerà quella corrente se non nei rari momenti di massimo sforzo.

    E’ anche vero che se vogliamo stare più sicuri o vogliamo una maggiore autonomia a batteria, che generalmente per i PC è limitata a una decina di minuti sufficienti giusto a salvare il lavoro e a spegnere il computer in sicurezza, dovremmo giocoforza sovradimensionare il nostro ups.

    Altra importante variabile per la scelta è la tecnologia di funzionamento: quelli più semplici , compatti ed economici sono quelli denominati off line o standby dove la batteria interviene solo quando viene a mancare la corrente ma potrebbero avere dei tempi di reazione (o più precisamente “di trasferimento”) troppo lenti che a seconda dell’alimentatore potrebbero far spegnere l’apparecchio dal passaggio tra tensione di rete e batteria.

    Dall’estremo opposto ci sono quelli online, più cari ed ingombranti, che fanno passare la corrente della rete elettrica sempre tramite la batteria facendo una doppia conversione eliminando il problema dei tempi di reazione e stabilizzando eventuali picchi di corrente che potrebbero friggere i nostri apparecchi.

    La via di mezzo sono i line interactive dove in condizioni normali la corrente non passa dalla batteria ma da un regolatore di tensione chiamato AVR permettendoci di evitare gli sbalzi di tensione senza dover passare dalla batteria come sugli online, prolungandole la vita ed avendo una circuiteria meno complessa rispetto agli online e quindi più economica, meno ingombrante e più silenziosa dato che può fare a meno di ventole di raffreddamento.

    Inoltre a seconda del dispositivo che dobbiamo attaccare va considerato il tipo di onda che viene fornita dall’ups quando il dispositivo è alimentato a batteria, che puo essere sinusoidale, quadra o simulata: se la cosa fa poca differenza per un vecchio alimentatore o un dispositivo analogico, cambia se abbiamo un alimentatore moderno ad alta efficienza con PFC attivo o un alimentatore switching: in questi casi perché l’alimentatore funzioni correttamente necessita di un’onda sinusoidale come quella fornita dalla rete elettrica: normalmente la batteria ne fornisce una quadra che puo portare ad un interruzione della corrente nel momento del passaggio da rete elettrica a batteria con il conseguente spegnimento dell’apparecchio  e il rischio di guasti.

    Gli ups più vecchi o quelli più economici generalmente hanno un’onda quadra, quindi se ci dobbiamo collegare un dispositivo moderno questa tipologia va evitata, per contro gli ups con onda sinusoidale pura, che sono i migliori, sono parecchio costosi, ma anche qui esiste un compromesso dato che gli alimentatori dei dispositivi moderni richiedono un’onda sinusoidale, la si simula artificialmente tramite un apposito circuito limitando i costi.

    Altra funzionalità da valutare se lo dobbiamo usare col pc è la presenza della porta usb e di un software di gestione che permetta il monitoraggio dello stato della batteria dal pc e di impostare eventualmente lo spegnimento automatico del pc quando l’autonomia delle batterie scende sotto una soglia critica, oltre alla presenza di un adeguato numero di prese elettriche, pur considerando che non ha senso collegare sotto ups periferiche esterne non indispensabili come stampanti o scanner.

    Diciamo l’ups giusto dipende dalle nostre esigenze: dall’apparecchio che ci dobbiamo collegare, l’autonomia richiesta, ma soprattutto se lo dobbiamo mettere in casa magari nella camera da letto dobbiamo valutare anche le dimensioni, la rumorosità ed ovviamente il costo. Voi ne avete uno o pensate di acquistarlo? Fatecelo sapere.