Tag: truffe

  • Auto usate: come evitare le truffe

    Auto usate: come evitare le truffe

    Ciao amici del risparmio, se abbiamo in mente di acquistare un’auto usata sappiamo che la fregatura puó essere sempre dietro l’angolo, specie se abbiamo adocchiato online una macchina venduta lontano da casa da un venditore a noi sconosciuto.

    Sicuramente esistono dei campanelli di allarme per fiutare eventuali fregature e pure qualche strumento utile per aiutarci, così come dei trucchi del mestiere dei venditori per nascondere le magagne.

    Diciamo che le problematiche che possiamo incontrare piú spesso sono le truffe dove il venditore punta alla vostra caparra cercando di vendervi una macchina inesistente oppure le macchine schilometrate o ringiovanite ad arte per farvi acquistare a prezzo maggiorato una macchina difficilmente vendibile.

    Il primo caso é quello peggiore in cui possiate incappare perché rischiate di sborsare una cifra considerevole e rimanere con un pugno di mosche in mano, anziché con la fiammante autovettura venduta a un prezzo d’occasione.

    La trappola generalmente é servita da piccoli rivenditori con un interessante parco macchine vendute a condizioni particolarmente favorevoli rispetto al prezzo di mercato, magari giustificato da una promozione per l’apertura del nuovo punto vendita: il problema é che quelle macchine che avete visto e provato nel salone non sono di proprietá del rivenditore e una volta versata la caparra per l’acquisto, magari pure saldate, non vi verranno mai consegnate : in un primo periodo si inventeranno delle scuse per giustificare il ritardo, poi il responsabile si fará negare, e quando sará piú possibile prendere tempo il salone scomparirá dal giorno alla notte, lasciando i malcapitati clienti sia senza auto che senza soldi, dato che le stesse macchine saranno verosimilmente state vendute a piú persone. Il problema diventerá poi recuperare il maltolto, dato che probabilmente il salone sará intestato ad una testa di legno nullatenente, quindi anche andando in causa sará difficile recuperare i soldi versati.

    E se magari avete venduto la vecchia macchina per poter pagare la caparra di quella nuova vi troverete senza auto e senza soldi.

    Quindi prezzi particolarmente sotto mercato, aziende o sedi nuove e pochi feedback sul venditore sono sicuramente dei campanelli di allarme: soprattutto in un periodo dove la richiesta di auto usate non manca vedersi proporre una macchina di lusso, con pochi chilometri a diverse migliaia di euro in meno dal prezzo medio di mercato è quantomeno sospetto, anche perché non si tratta di un privato che potrebbe avere fretta di vendere e quindi accontentarsi di una cifra piú bassa, ma di un operatore professionale che in teoria non ha bisogno di queste azioni per riuscire a fare una vendita.

    Altra fregatura in cui si puó incappare é trovarsi a comprare una macchina sensibilmente differente da come ci é stata presentata, e magari accorgersi del problema dopo il passaggio di proprietá, in questo caso il rischio sará quello di aver strapagato la macchina e magari di dover sostenere delle spese di manutenzione impreviste, ma almeno non saremo a piedi.

    E le magagne che si possono celare sono incidenti anche gravi occorsi alla vettura, magari riparati in economia e non a regola d’arte che potrebbero incidere sulla sicurezza o sull’affidabilitá della vettura oppure il piú classico schilometraggio, dove il venditore con qualche trucco del mestiere ringiovanisce la vettura e facendo segnare al tachimetro molti chilometri in piú di quelli effettivamente percorsi trasforma agli occhi dell’acquirente una macchina che sarebbe stata poco appetibile perché a fine vita in una ghiotta occasione, ma che probabilmente riserverá noie meccaniche a causa dell’usura.

    C’è da dire che vendere una macchina schilometrata non è illegale se viene specificato in fase di trattativa che i chilometri indicati differiscono da quelli reali, ma il venditore furbetto giocando con le parole e con le scartoffie che vi fará firmare alla consegna puó far risultare di avervi avvertiti della difformitá per evitare di dovervi risarcire.

    Così come non è detto che una macchina con tanti chilometri si possa rompere piú facilmente di una piú fresca, a volte anche la manutenzione ricevuta e l’utilizzo fanno la differenza, e per quello anche una macchina con centinaia di migliaia di chilometri puó sembrare piú giovane di una con qualche decina ma trattata male.

    man fixing vehicle engine

    Ma come accorgersi della cosa? Sicuramente un’esame visivo accurato ci permette di notare dell’usura poco compatibile coi chilometri dichiarati così come un esame delle parti piú nascoste o il controllo dello spessore della verniciatura con uno spessimetro puó rivelare una riparazione di carrozzeria, ma anche ad un occhio esperto alcuni particolari possono sfuggire o essere volutamente camuffati, magari sostituendo volante, pomello del cambio e pedali con altri meno usurati o facendo delle piccole modifiche che possono nascondere delle magagne piú grosse.

    Un sistema invece piú utile è quello di fare dei report sulla macchina in base alla targa o al numero di telaio, in modo da scovare incongruenze che possono nel caso farci desistere dall’acquisto in caso di dubbi.

    Se un primo controllo si puó fare gratuitamente verificando tramite il numero di targa il chilometraggio dichiarato nelle revisioni, questo non ci mette al sicuro da schilometrate avvenute poco prima della revisione, da problemi amministrativi o di incappare in un auto che ha avuto incidenti di grossa enitá.

    black honda hatchback on the road

    Interrogando, purtroppo a pagamento,  degli appositi archivi specializzati come Carfax o Carvertical che tengono traccia delle manutenzioni, riparazioni, furti, operazioni amministrative possiamo scovare facilmente incongruenze ed eventualmente indagare piú a fondo se siamo seriamente intenzionati ad acquistare la macchina.

    E con una spesa , mediamente di una trentina di euro, che possono ridursi sensibilmente acquistando dei pacchetti di visure, si puó evitare di buttare migliaia di euro in un acquisto sbagliato, o comunque di avere un appiglio per contrattare il prezzo.

    Si ottiene un report dettagliato dove variazioni del chilometraggio, problemi amministrativi, assicurativi e riparazioni di carrozzeria saltano velocemente all’occhio.

    a black jeep gladiator

    Cé da considerare peró che se la riparazione é stata fatta in maniera non tracciata, magari fuori dalla rete di assistenza ufficiale o da riparatori in nero, difficilmente possono emergere nei report delle anomalie, quindi per quanto accurati ci possono venire in aiuto su macchine aziendali, o ex noleggio, mentre se la macchina é sempre appartenuta a privati la magagna potrebbe non emergere.

    Ad ogni modo sono uno strumento utile, specie se stiamo trattando a distanza in quanto con il solo numero di telaio ci si fa una prima idea e magari ci evita di fare un viaggio di centinaia di chilometri per andare a vedere la macchina.

    Voi lo sapevate? Avete qualche dubbio, curiositá o suggerimento? Scrivetelo nei commenti

    shaking hands over car
  • Con la direttiva Omnibus cambiano i nostri acquisti online

    Piccola novitá per i nostri acquisti online, al seguito del recepimento nel nostro paese di una direttiva europea sul commercio elettronico, la Omnibus , che cambia qualche regola per gli acquisti online.

    La cosa piú evidente é l’obbligo di indicare in caso di sconti o ribassi non il prezzo di listino ma il prezzo piú basso degli ultimi 30 giorni, cosa che potrebbe smascherare la pratica di certi commercianti che sono soliti alzare i prezzi qualche giorno prima dell’inizio di offerte o saldi per fare sembrare uno sconto piú sostanzioso del dovuto.

    online shopping

    Infatti prima di questa norma se un prodotto che si vende generalmente a 60 euro, poco prima degli sconti aumenta di prezzo a 100 , il commerciante poteva dire di fare uno sconto del 50% ingolosendo il cliente, quando alla fine lo sconto effettivo é poco del 15%, ora invece dovrà indicare come prezzo di partenza 60 , essendo il prezzo piú basso degli ultimi 30 giorni, e quindi la finta offerta viene smascherata. 

    Addirittura potrebbe capitare che il prezzo in offerta attuale sia più alto del prezzo di partenza perché magari negli ultimi 30 giorni , a seguito di un’offerta flash, per un giorno quel prodotto è costato meno di quanto costa al momento nonostante le offerte.

    shopping cart on a macbook

    C’è da dire che esiste una deroga per prodotti appena lanciati, sottocosto o deperibili dove non vige l’obbligo di indicare il miglior prezzo degli ultimi 30 giorni .

    Inoltre è stato inserito il divieto di promuovere o comparare un prodotto destinato ai mercati esteri come identico a quello locale , qualora a paritá di modello ci siano differenti caratteristiche o dotazioni a seconda del paese: ad esempio se lo stesso telefonino che in un paese costa piú caro perché venduto di serie insieme agli accessori e che in altri viene venduto senza accessori ad un prezzo piú economico, il venditore non puó piú giocando con le parole farci credere che ci stia vendendo la versione locale full optional quando ci sta proponendo quella spartana dedicata ad un’altro paese.

    close up of shoes and bag

    Cambiano anche alcune normative sulle recensioni , dove ci saranno piú controlli per evitare recensioni false o pilotate e sui motori di ricerca dei prodotti che devono essere piú trasparenti e indicare quando il risultato é sponsorizzato.

    Ovviamente ci saranno delle sanzioni per i commercianti che non si adegueranno alle nuove disposizioni, entrate in vigore in ritardo e che sono costate al nostro paese una procedura di infrazione.

    person in white long sleeve shirt holding credit card

    Alla fine ci sará un pó piú di trasparenza, ma anche qualche rogna in piú per i gestori dei negozi online.

    Voi cosa ne pensate? Avete qualche dubbio, curiositá o qualcosa da aggiungere? Scrivetelo nei commenti!

  • Le recensioni: un’arma a doppio taglio nelle nostre scelte

    Le recensioni: un’arma a doppio taglio nelle nostre scelte

    Quando dobbiamo acquistare un prodotto o un servizio che non conosciamo perfettamente un aiuto per scegliere quello piú adatto alle nostre esigenze é sicuramente l’uso delle recensioni. 

    Infatti dovendo scegliere tra prodotti apparentementi simili la recensione ci dovrebbe servire per preferire quello migliore, che magari ha meno difetti o che ha una caratteristica peculiare per noi irrinunciabile o che sia valido nonostante il prezzo piú vantaggioso, ovviamente a patto che le recensioni lasciate dagli utenti che hanno giá acquistato siano veritiere.

    Ma questo strumento, sicuramente molto potente non è esente da problemi, tanto da obbligare piattaforme come Amazon, Tripadvisor  o Booking o i vari hotel o ristoranti recensiti a sporgere denuncia contro chi rilascia recensioni a loro dire false , soprattutto quando queste recensioni vengono pilotate da  organizzazioni o agenzie che vendono recensioni tramite utenti compiacenti allo scopo di promuovere o affossare determinati prodotti o attivitá.

    E a seconda dei casi queste agenzie per evitare le contromisure delle piattaforme fanno acquistare il prodotto da recensire positivamente all’utente amico in cambio del rimborso della cifra spesa potendo tenersi il prodotto, in altri casi ricattano il titolare di un attivitá minacciando recensioni negative se non viene concesso uno sconto o addirittura la gratuitá di un servizio di cui hanno usufruito, in altri casi vengono assoldate dalla concorrenza per buttare giú la valutazione di un nuovo e magari piú bravo ristoratore, così come sono utilizzate per creare false recensioni super positive di un attivitá appena aperta o di un prodotto appena immesso sul mercato.

    student with notebook doing homework

    C’è anche da dire che certi titolari si legano al dito le recensioni negative al punto di denunciare o vendicarsi su chi ha lasciato una recensione non gradita anche se perfettamente legale e veritiera, magari negando l’accesso o facendo una piazzata al recensore qualora tornasse nel locale, fino arrivare a certi episodi di cronaca finiti nel penale.

    Tutto ció per dire che le recensioni hanno diversi difetti pertanto non ci si puó affidare ciecamente a ciò che si legge nella prima recensione lasciata da uno sconosciuto, ma per avere una certa utilitá le recensioni devono essere sapute leggere. 

    Vediamo magari qualche dritta per sgamare falsi commenti e farsi un’idea piú verosimile del prodotto o del servizio.

    Sicuramente é utile scremare recensioni troppo entusiastiche o troppo negative: nessuno é esente da difetti quindi se vediamo che un utente tesse spudoratamente le lodi di un prodotto dove la maggior parte delle recensioni sono medio basse la cosa é sospetta: probabilmente si tratta di recensioni false commissionate dallo scarso esercente per far risalire le classifiche, cosi come se vediamo una recensione che cerca di affossare un prodotto che ha la maggior parte di recensioni positive o comunque sopra la media probabilmente si tratta di una falsa recensione commissionata da un concorrente con lo scopo di danneggiarlo.

    young african american fashion designer working late in sewing work space

    Come dicono i proverbi la virtú sta nel mezzo, se la maggior parte dei recensori menziona una certa caratteristica , sia in positivo che in negativo, é probabile che sia vera, se a farla notare sono una piccola percentuale o magari uno solo su centinaia di recensioni, o il recensore, se non é in malafede,  é di quelli iper puntigliosi o piú probabilmente sta amplificando un difetto magari perché c’è stato un disguido che non ha avuto il coraggio di segnalare e che altrimenti probabilmente sarebbe stato risolto.

    Se le recensioni sono poche, magari perché si tratta di un prodotto di nicchia oppure appena uscito sul mercato, potremmo non avere dei termini di paragone e capire se poterci fidare dei pochi commenti presenti, in quel caso un’idea puó essere cercare recensioni dello stesso prodotto o servizio anche in altre piattaforme, magari anche di altri paesi o in lingua estera, sperando che non siano lasciate dai medesimi utenti.

    Va anche tenuto conto che se si tratta di un servizio e non di un prodotto creato in serie anche le circostanze , l’affluenza del giorno, un inconveniente temporaneo possono incidere negativamente sulla recensione di un locale tutto sommato accettabile, ma che ha avuto una giornata no. 

    Certo che se le recensioni fossero altalenanti potrebbe anche essere sintomo di un servizio non erogato sempre con la stessa qualitá e qui la lettura delle recensioni piú dettagliate puó aiutare a capire meglio la situazione: magari si tratta di un locale generalmente valido ma da evitare in certi giorni della settimana.

    man standing in front of counter

    Sicuramente va tenuto conto del numero di recensioni, se la maggior parte degli utenti da’ una certa valutazione o evidenzia un certo pregio o difetto e solo pochi dicono l’esatto opposto é piú probabile che siano quei pochi a dare una valutazione falsa o non corretta.

    Se poi il recensore si firma con nome e cognome anziché con un nickname tendenzialmente é meno propenso a rilasciare commenti falsi in quanto identificabile, quindi teoricamente é piú affidabile, anche se nulla vieta che nonostante sia in buona fede possa essere una persona incompetente.

    E in caso di recensioni strane o sospette non è male dare un occhio alle altre recensioni di quell’utente, potremo smascherare che rilascia sistematicamente recensioni truffaldine che affossano determinati locali e/o che ne esaltino altri senza trovare mai delle recensioni equilibrate: questo é un indice dell’inaffidabilitá del recensore.

    photo of woman holding her phone

    Altra cosa da mettere in conto é il prezzo del prodotto o del servizio, se nel tempo il prezzo cambia anche le osservazioni presenti nelle recensioni cambiano peso e un difetto importante diventa secondario se quel prodotto per via di un’offerta andrá a costare molto meno della concorrenza, così come se a seguito di un aumento del listino quel difettuccio trascurabile diventa importante dato che magari ora allo stesso prezzo si trova un concorrente esente da quel difetto. 

    Inoltre va fatta attenzione quando confrontiamo le recensioni due prodotti simili nelle funzionalitá ma di prezzi diversi, lo stesso difetto o mancanza su un prodotto premium ha un peso ben diverso da un prodotto economico che magari costa meno della metá, lo stesso  difetto che  sul prodotto piú economico ci fá chiudere un’occhio diventa essenziale su un prodotto premium che costa molto di piú e dove tutto dev’essere perfetto per poter giustificare il maggiore prezzo di listino.

    focused young ethnic woman with credit card and laptop

    Insomma le recensioni per essere utili vanno sapute leggere altrimenti potremmo essere portati a preferire un posto o un prodotto mediocre al posto di uno piú valido.

    Voi cosa ne pensate? Siete soliti leggere o lasciare le recensioni dei prodotti o dei servizi che acquistate? Scrivetelo nei commenti!

  • Difendersi dallo sim swap porterá scocciature

    Difendersi dallo sim swap porterá scocciature

    Chi di voi ha l’esigenza di cambiare operatore telefonico per il cellulare o anche solo di cambiare la sim perche l’ha perduta o ha smesso di funzionare ha da qualche giorno qualche complicazione in piú: infatti le procedure per il cambio di sim sono diventate molto piú stringenti per evitare il fenomeno dello sim swap.

    Ma cosa si intende per sim swap? E’ la pratica messa in atto da alcuni hacker che riescono in maniera fraudolenta ad impossessarsi del nostro numero di cellulare intestandosi la nostra sim per poter ricevere gli sms necessari ad accedere a conti bancari e dati riservati protetti da autenticazione a due fattori, che richiedono appunto un codice da ricevere sul nostro cellulare.

    Sul piano pratico , per evitare questo fenomeno, servirá che a fare il cambio sia soltanto il titolare della sim e non sono previste deleghe, cosa che potrebbe rivelarsi una rogna se magari la sim era stata intestata al genitore quando eravamo ancora minorenni, al proprio partner o peggio ad un ex o anche ad un familiare: ad esempio la nonna che usa una sim intestata al nipote che l’aveva fisicamente acquistata a suo tempo.

    Qualche operatore ha pure approfittato della situazione per mettere a pagamento il cambio di intestatario o il subentro che in precedenza erano gratuiti.

    E non basta questo perché servirá che l’operatore mandi un sms di conferma alla sim oggetto del cambiamento per accertarsi che chi usa la sim si possa accorgere del cambio qualora stia avvenendo a sua insaputa, ricevendo un codice di conferma del cambio da comunicare nella procedura.

    Questo significa che all’atto del cambio servirá la presenza fisica della sim da sostituire, cosa che complica le cose in caso di furto o smarrimento della sim da sostituire: in tal caso si dovrá consegnare denuncia e attendere del tempo aggiuntivo dopo l’invio dell’sms alla sim oggetto di cambiamento non potendo recuperare immediatamente il codice di verifica inviato sulla vecchia sim.

    E purtoppo é qui che si nasconde una vulnerabilitá, perché l’operazione, nonostante il vero titolare riceva la notifica dell’operazione e quindi é in grado di bloccarla qualora non fosse lui ad averla richiesta, va comunque avanti, seppure con qualche giorno di ritardo.

    Ma tutto ció viene fatto per la nostra sicurezza, infatti ormai tutte le autenticazioni a due fattori, come quelle che facciamo per siti e piattaforme che contengono nostri dati sensibili, dalla mail al conto in banca hanno bisogno di un codice ricevuto sul telefonino per accedere o per effettuare delle modifiche o delle operazioni dispositive, come ad esempio inviare un bonifico o cambiare le impostazioni del conto.

    Questo perché se un malintenzionato volesse accedervi dopo magari avervi rubato la password , senza il codice ricevuto sul telefonino, potrebbe al massimo entrare sulla piattaforma ma non arrecarvi danni come ad esempio svuotare il conto corrento facendosi un bonifico o dirottare l’accredito dello stipendio o della pensione su un suo conto corrente.

    Pertanto per riuscire a carpire questo codice il malintenzionato o riesce a rubarvi il telefono o comunque ad accedervi fisicamente bypassando anche le protezioni, come l’impronta digitale o il riconoscimento del viso che possono essere impostate sul telefono oppure puó cercare di prendere possesso della vostra sim effettuando un cambio, simulando un guasto o cambiando operatore, magari sfruttando la disattenzione o peggio la complicitá di qualche negozio di telefonia che non richiede tutte la documentazione necessaria per il cambio.

    Quando l’operatore telefonico gli consegna la nuova sim ottenuta all’insaputa del regolare proprietario la inserirá in un suo telefonino e potrá ricevere il codice per sms necessario per procedere con le operazioni malevole, partendo dal cambio della password della mail per nascondere la conferma delle malefatte ed allargandosi a tutti i servizi a cui possiamo essere associati a quella mail e numero di telefono, soprattutto quelli bancari.

    Ora grazie a queste normative piú stringenti, questa procedura del cambio di sim diventerá molto piú difficile da attuare: dobbiamo peró fare attenzione qualora ricevessimo un sms con il codice di controllo del cambio sim e non avessimo richiesto noi l’operazione: in quel caso dobbiamo contattare immediatamente il nostro operatore per bloccare il cambio, altrimenti l’hacker riuscirebbe , seppur con qualche giorno di attesa, nella sua impresa di impossessarvi del vostro numero di telefono.

    Puó peró capitare, perché magari non facciamo caso all’sms o se si tratta di una sim secondaria che non consultiamo regolarmente , o se l’hacker riesce ad accedere ai sistemi di un’operatore telefonico che l’operazione di cambio vada avanti e quindi l’hacker possa riuscire ad effettuare l’operazione malevola, ma c’é da considerare che perché perda tutto questo tempo aggiuntivo deve valerne la pena di attaccarvi, cosa che potrebbe darci un pó di speranza di evitare l’attacco.

    Voi conoscevate questa pratica? Tenete al sicuro le vostre credenziali e il vostro telefono? Avete qualche dritta da suggerire, qualche domanda, qualcosa da segnalare? Scrivetelo nei commenti!

  • Arriva il Black Friday e il Cyber Monday…

    Arriva il Black Friday e il Cyber Monday…

    Come tutti gli anni verso la fine di novembre è tempo di Black Friday, il tradizionale evento commerciale che da il via agli acquisti natalizi con degli sconti speciali praticati sia dai negozi fisici che da quelli online.

    Essendo importato dagli Stati Uniti tradizionalmente si tiene il giorno dopo della festa del ringraziamento, quindi il quarto venerdi di novembre, e sempre seguito dall’evento gemello del Cyber Monday disponibile il lunedi successivo solo nei negozi online, tipicamente quelli che trattano articoli elettronici e informatici, ma generalmente esteso a quasi tutti gli e-commerce.

    Inoltre qualche sito, come Amazon, anticipa di qualche giorno le offerte o fa comunque qualche sconto anzitempo per invogliare agli acquisti strappando la vendita dei regali natalizi alla concorrenza.

    Quello a cui stare attenti peró é che lo sconto sia reale e non uno specchietto per le allodole: come succede per i saldi qualche negoziante furbetto rialza i prezzi qualche giorno prima per poter spacciare di avere fatto un grosso sconto che nei fatti non esiste o é meno importante di quanto si vuole far credere. Il trucco li é di monitorare i prezzi, magari aiutandosi anche con quegli strumenti online di price tracking come Camel Camel Camel o Keepa, ma anche impostando una ricerca nei comparatori di prezzo e monitorando se il prezzo è variato, riservandosi di fare l’acquisto al black friday solo se il risparmio esiste effettivamente.

    E se il prodotto che tenevate d’occhio fosse esaurito o riservato agli utenti piú fedeli del negozio, ad esempio agli utenti Prime di Amazon, non disdegnate di controllare nei siti concorrenti: generalmente monitorano i prezzi della concorrenza e controbattono l’offerta mettendo lo stesso articolo o uno simile allo stesso prezzo, e la cosa puó diventare interessante anche per risparmiarsi le spese di spedizione, ordinando piú articoli scontati dallo stesso negozio o trovando quello che oltre al prezzo scontato ha la spedizione gratuita.

    Insomma in un periodo di aumenti risparmiare qualcosa per i regali di Natale diventa essenziale, ma tenendo bene gli occhi aperti per evitare fregature. 

    Voi sapete giá che regali comprare al black friday? Avete qualche dritta da suggerire, qualche domanda, qualcosa da segnalare? Scrivetelo nei commenti!

  • Come cercare l’auto usata

    Come cercare l’auto usata

    Ci troviamo in un periodo per il quale comprare un’auto nuova è un po’ meno conveniente rispetto al passato, vuoi per le difficoltà di produzione per la scarsità dei componenti elettronici e vuoi per gli aumenti di prezzo dovuti alle sempre più stringenti normative ambientali che si riverberano pesantemente sul prezzo delle vetture.

    Una possibile soluzione è quindi quella di rivolgersi al mercato delle auto usate, ma come e dove possiamo trovare un buon usato evitando le fregature? Sicuramente tanto fa il venditore perché ce ne sono di più e meno seri cosi come ce ne sono, a parità di prodotto, di più o meno cari.

    Sicuramente rivolgersi a un rivenditore serio e conosciuto magari può costare qualcosa di più ma ci potrebbe evitare sorprese come auto schilometrate, con problemi progressi e soprattutto problemi burocratici che potrebbero rivelarsi una spina del fianco dopo l’acquisto, cosi come potrà fornirci assistenza in caso di guasti.

    Anche se ogni macchina fa storia a se e non è detto che anche rivolgendoci al rivenditore famoso non si avranno problemi, oltre al fatto che se siamo alla ricerca di un particolare modello, colore o caratteristica ci si dovrà giocoforza rivolgere a un rivenditore non vicino a casa che magari non conosciamo, a meno di non attendere mesi o magari anni che si possa trovare quel modello vicino a casa.

    Sicuramente ampliare il raggio d’azione per la ricerca può farci risparmiare belle cifre, soprattutto perché alcune tipologie di auto sono molto richieste in certe zone pertanto il loro costo sale, ma la stessa auto comprata in una zona dove la richiesta è scarsa avrà un prezzo più abbordabile: un fuoristrada costerà, ma sarà anche più facilmente reperibile in zone di montagna cosi come una decapottabile al mare, mentre una utilitaria soggetta a blocchi del traffico verrà svenduta nelle grandi città ma sarà appetibilissima in un piccolo centro dove non sono previste limitazioni.

    Ovviamente bisogna ponderare bene i tempi e i costi per raggiungere il venditore in un’altra regione, specie se dovesse esserci la necessità di doverla rivedere o se vogliamo che ci venga consegnata a domicilio anziché portarla a casa sulle sue ruote, ma organizzandosi per tempo i costi generalmente non sono proibitivi specie se a fronte di qualche centinaio di euro per il viaggio se ne risparmia qualche migliaio sul costo della vettura.

    Fortunatamente, tralasciando i privati, per trovare l’usato che fa per noi non ci sono solo concessionari e rivenditori di auto , specializzati o meno sull’usato, ma anche società di noleggio e siti internet specializzati che possono a seconda dei casi permettevi l’acquisto a distanza e la consegna a casa come fosse l’acquisto di un prodotto su amazon, evitandovi magari la rogna di dover fare centinaia di chilometri per visionare un’auto col rischio di tornare indietro a mani vuote.

    Ovviamente una macchina usata va vista, provata e controllata ma non tutti sono in grado di scovare le possibili rogne specie se non si è esperti del settore e/o se il rivenditore è stato furbo nel nascondere le magagne.

    L’ideale sarebbe far visionare l’auto da un meccanico di fiducia, o comunque indipendente dal venditore per capire se ci si può fidare o no, ma esistono appositi servizi dove pagando si può avere una consulenza sull’auto che stiamo trattando mettendoci al riparo da fregature prima di firmare il contratto.

    Ci sono poi delle garanzie indipendenti che ci possono coprire da eventuali guasti, specie se acquistiamo da un privato che per legge non deve fornire una garanzia, come vi spiegavo in un altro articolo.

    Alcuni siti web specializzati inoltre sono riusciti a mettere su una formula di visita virtuale con foto e video molto dettagliati, schede di ispezione e garanzia estesa che possono farci stare tranquilli, specie se ci vogliamo evitare la seccatura di dover macinare un bel po’ di chilometri per visionare l’auto, risparmiando tempo e soldi.

    Inoltre lavorando con grandi volumi di vendita , cosi come accade per le società di autonoleggio, i prezzi possono essere vantaggiosi anche considerando le spese di trasporto, e anzi possono evitarci sbattimenti e perdite di tempo

    Diciamo che le soluzioni sono tante ed ampliare gli orizzonti sia sul web, che su venditori fuori mano può consentirci di trovare la macchina giusta al giusto prezzo, sempre avendo la cortezza di controllare condizioni e affidabilità della vettura e serietà del venditore.

    Voi conoscevate queste dritte? Ne avete altre da suggerire, o avete qualche venditore, sito o servizio automobilistico da segnalare nel bene o nel male ? Scrivetelo qui nei commenti , cosi come se avete dei dubbi o delle domande e vi risponderemo!

  • Il pericolo delle recensioni fasulle

    Il pericolo delle recensioni fasulle

    Avrete forse saputo che recentemente Amazon ha tolto dalla vendita nel suo store online i prodotti di alcuni produttori orientali, principalmente di accessori per telefonia, informatica e fai da te, alcuni molto famosi nel loro campo per avere un ottimo rapporto qualità prezzo per via , pare , del ricorso a recensioni fasulle.

    La cosa è strana, vista la notorietà dei marchi in questione, ma parrebbe che avessero pilotato le recensioni in cambio di prodotti gratuiti e/o rimborso dell’acquisto a chi avesse messo una recensione particolarmente entusiasta ed è ancora più strano visto che la qualità di quei prodotti era comunque buona.

    In effetti esistono dei network di recensioni illegali che assoldano recensori per conto dei venditori in cambio di prodotti gratuiti e/o bonus, cosi come esistono venditori che inseriscono nel prodotto dei biglietti per sollecitare delle recensioni a 5 stelle, garantendo omaggi o rimborsi in cambio dell’inserimento di un feedback positivo ed è possibile che i produttori bannati se ne siano serviti e siano stati beccati da Amazon, che ha ovviamente interesse a che le recensioni siano le più oneste possibili dato che altrimenti finirebbero per diventare inutili, e quindi perdere uno strumento di stimolo all’acquisto.

    woman in yellow shirt showing a beauty product while recording on smartphone

    Purtroppo questo fenomeno delle false recensioni è diffuso e non colpisce solo Amazon, ma un po’ tutti i siti di recensioni, anche quelli per hotel o ristoranti ad esempio, dove bisogna fare la tara alle recensioni che leggiamo scremando quelle troppo entusiaste e quelle troppo negative per capire le effettive qualità e mancanze del prodotto o servizio di nostro interesse

    Le recensioni negative generalmente capitano non tanto per la scarsa qualità dei prodotti, ma per qualche disguido che si è venuto a creare, spesso indipendente dalle volontà del venditore, che tendenzialmente cerca di evitare a costo di perderci dei soldi perché va a incrinare la propria reputazione: è raro che quantomeno il venditore non abbia proposto una soluzione del problema, mentre meno raro è che il feedback negativo possa dipendere da una ripicca, da una falsa recensione creata da un concorrente per metterlo in cattiva luce, o un tentativo di ricatto andato a male come il classico cliente del ristorante che minaccia recensioni negative se non gli viene fatto uno sconto.

    E dall’altro lato ci sono le recensioni troppo favorevoli messe dallo stesso venditore, che magari si serve di prestanome, spesso reclutate da agenzie specializzate in false recensioni, che inquinano la recensione fornendo una visione distorta della realtà, oppure come detto delle recensioni dove si è indorata la pillola con degli omaggi per far raccontare un prodotto mediocre come uno di assoluta eccellenza.

    Per questa ragione dobbiamo stare attenti e scartare da una parte le sviolinate dove il prodotto viene raccontato come il top anche se è evidente che si tratta di un prodotto da quattro soldi , cosi come insospettirci se troviamo stroncature esagerate. Se come capita per molti prodotti di origine orientale lo stesso prodotto è venduto con marchi differenti leggiamo i feedback anche dei prodotti analoghi per farci un idea, se a parità di prodotto i feedback sono troppo differenti può essere indice di recensioni fasulle.

    Una volta scremate le recensioni esagerate , in entambi i sensi, si dovrebbe essere in grado di farci un’idea del prodotto prima di acquistarlo e di comprendere pregi, difetti e caratteristiche particolari difficilmente reperibili nelle schede tecniche, aiutandoci nella scelta. Spesso poi sono corredate di foto o video del prodotto in funzione, cosa che ci permette di capire meglio magari gli ingombri o una particolare caratteristica che lo differenzia dalla concorrenza.

    E attenzione anche alle recensioni che trovate in rete, dai siti di comparazione ai canali di certi influencer: ci sono quelli seri che raccontano il prodotto onestamente elencando i vari pregi ma anche i difetti, e chi specie tra quelli più piccoli, che a volte anche in buona fede o per inesperienza per ingraziarsi un produttore che per la prima volta ha fornito loro o addirittura regalato un prodotto da recensire tendono ad esagerare coi complimenti e/o a soprassedere su difetti e mancanze, senza accorgersi che così facendo a lungo andare andranno a giocarsi la propria reputazione.

    Diciamo che le recensioni sono un’arma a doppio taglio, ma che se usata bene può essere parecchio utile, voi le utilizzate? Recensite voi stessi i prodotti? Fatecelo sapere nei commenti.

  • Abbonamenti digitali col 90% di sconto

    Abbonamenti digitali col 90% di sconto

    Se vi dicessimo che potreste abbonarvi a servizi digitali come Netflix, Disney plus, Spotify e simili con pochi euro al mese, risparmiando anche il 90% rispetto ai prezzi di listino?

    Se infatti andate su Aliexpress il più famoso e-commerce cinese cercando tra i tanti prodotti in vendita , troverete centinaia di abbonamenti ai vari servizi digitali per 1, 3, 6, 12 mesi o a volte anche a vita a prezzi molto più bassi del listino, andando a spendere a seconda dei prodotti e della durata richiesta dagli 1 ai 3 euro al mese, contro listini che vanno normalmente dagli 8 ai 30 euro.

    C’è da stare attenti che venga specificato che il servizio funzioni anche in Italia, ma basta leggere attentamente la descrizione, cosi come in che modo vengono fornite le credenziali: ricaricando un account esistente, in questo caso per maggiore sicurezza vi suggerisco di cambiare la password e di usarne una diversa da eventuali altri account che possedete,  tramite un account fornito dal venditore, con account privati o condivisi.

    Ovviamente i prezzi variano in base alla tipologia di abbonamento, al numero di connessioni contemporanee e al tipo di credenziali fornito, ma una volta trovato quello che fa per noi basta metterlo sul carrello e acquistarlo come un normale prodotto in vendita, ma anziché avere una spedizione fisica riceveremo un messaggio dal venditore con le credenziali e le istruzioni per poter attivare il nostro prodotto, e iniziare a guardare i nostri film o ascoltare la nostra musica da pc, telefono, tablet o smart tv.

    In realtà tutto cio è possibile sfuttando alcune zone grigie come la condivisione dell’account con altri utenti e l’acquisto di credenziali all’ingrosso o in paesi dove per via di maggiore concorrenza o cambio di valuta favorevole costano meno, cosa che ci impedisce magari alcune personalizzazioni dell’account , come il nome utente, a volte la password o la nazionalità o ci richiede qualche accortezza che ci viene comunicata da chi ci ha venduto le credenziali ma che ci dà un prodotto completo e funzionante a una frazione del prezzo

    Essendo una pratica non vista di buon occhio dai fornitori di servizio è possibile che la casa madre riscontri delle irregolarità, o che cambi le regole di utilizzo del servizio , e quindi ci venga staccato in quel caso è importante che ci venga risolto il problema da parte del venditore , che potremmo contattare dalla stessa sezione messaggistica dove ci ha fornito le credenziali, magari dandoci una nuova password o restituendoci i soldi per il periodo non usufruito.

    Un problema possono essere alcuni venditori furbetti che magari hanno fatto prezzi troppo bassi, e che quindi non riescono ad onorare per l’intera durata le promesse bloccando i pagamenti al fornitore o peggio che hanno ottenuto le credenziali in maniera illecita rubandole a ignari utenti regolari o utilizzando carte di credito rubate o clonate, e quindi il servizio si interrompe, ma loro si renderanno indisponibili non rispondendo ai messaggi o peggio cancellando l’account.

    Pertanto è essenziale cercare un venditore affidabile, controllando i feedback del venditore e magari evitare abbonamenti troppo lunghi, anche se più vantaggiosi, perché il venditore affidabile potrebbe crollare magari dopo qualche mese, ma se voi avete pagato per 12 nonostante probabilmente avrete ammortizzato la spesa rispetto ai prezzi dei canali ufficiali vi trovete senza quello per cui avete pagato e senza la possibilità di ottenere un rimborso perché ormai sono decorsi i termini per la contestazione.

    Probabilmente anche nella peggiore delle ipotesi avrete risparmiato dei soldi, quindi il gioco varrà comunque la candela, anche perché male che vada mediamente non ci si rimette più di una trentina di euro quindi è un rischio che comunque vale la pena correre, al massimo perdete la visione del vostro servizio ma potrete sempre comprare l’abbonamento da un altro venditore.

  • Come rubare un’automobile

    Come rubare un’automobile

    Rubare un’automobile al giorno d’oggi è una cosa relativamente semplice, meno complessa di quello che si pensi, quello che sono cambiate rispetto al passato sono le competenze tecniche necessarie: se prima erano necessarie doti meccaniche, ora servono competenze elettroniche, al pari di quello che succede nelle officine per le riparazioni.

    Infatti è l’elettronica la chiave di tutto, se all’inizio la complessità di bus e centraline faceva si che rubare le auto fosse diventata un’attività complessa alla portata di pochi esperti, ora con la diffusione della conoscenza e il calo dei prezzi delle attrezzature necessarie , rubare un’auto è diventata una cosa alla portata di molti, specie se si ha familiarità con le nuove tecnologie.

    Un tempo infatti per accedere all’auto era necessario scassinare serrature e/o rompere i vetri per accedere all’auto, col rischio di dare nell’occhio, ora non è più strettamente necessario: per aprire un’auto senza dover mettere mano ad uno spadino basta una ricetrasmittente dal costo di poche decine di euro: impostando la giusta frequenza si va a disturbare il segnale del telecomando dell’auto non consentendo la chiusura delle porte, a quel punto se il legittimo proprietario non si è sincerato della effettiva chiusura  a distanza delle serrature, basterà aprire la porta non appena il malcapitato si sarà allontanato dalla propria auto, consentendo il furto di effetti personali e bagagli.

    Questa tattica è un classico degli autogrill dove la gente in viaggio ha probabilmente in valigia effetti personali preziosi che possono essere trafugati nel tempo di un caffè o di una sosta al bagno. Ovviamente una volta dentro l’auto, se l’obbiettivo è l’auto stessa e non qualcosa contenuta , come bagagli o anche apparecchiature elettroniche come autoradio, sistemi di navigazione o i costosissimi fari a led, servirà un po più di tecnica per avviarla e portarla via.

    Uno dei problemi è infatti l’antifurto satellitare che molte auto montano, diventato molto comune perchè consente la riduzione del premio assicurativo, che trasmette le coordinate GPS con la posizione dell’auto tramite una sim-card come quelle dei telefonini, quando la centralina rileva un’anomalia nell’utilizzo dell’auto, quale un tentativo di furto. Molte di queste centraline sono talmente economiche che sono facili da disattivare o ingannare e delle volte non sono in grado di rilevare il tentativo di furto, ma anche le migliori sono facilmente bypassabili con un apparecchio che scherma il segnale GPS e telefonico , da inserire nell’accendisigari dell’auto, dal costo di un paio di euro.

    L’altro problema è avviare l’auto: se la macchina è  una di quelle che si avvia a pulsante senza blocchetto d’accensione è un gioco da ragazzi: ci si procura una centralina modificata specifica per il modello di auto che si vuole rubare e la si sostituisce a quella originale e si avvierà l’auto con la chiave abbinata alla nostra centralina modificata.

    Se la macchina ha il blocchetto di accensione e/o qualche antifurto meccanico potrà essere necessaria qualche vecchia dote da scassinatore, ma non è sempre così: alcune automobili si avviano anche con un comando dalla porta OBD, quella porta utilizzata dai meccanici per interagire con la centralina dell’auto in fase di riparazione, bypassando il blocchetto di accensione.

    Alcune macchine però hanno sistemi antifurto elettronici più complessi e più difficili da bypassare, ma anche li esistono delle adeguate soluzioni, seppure un po’ più costose: ad esempio se la macchina ha il telecomando di tipo keyless go, di quelli che aprono la macchina se si ha la chiave in tasca e la richiudono quando ci si allontana: se sia ha la possibilità di avvicinarci alla chiave originale, magari se è in casa del malcapitato , ancor meglio se nel muro esterno, o ci si può avvicinare con una scusa (magari un’intervista, un sondaggio, una richiesta di donazione o elemosina, etc.) alla persona che ha con se la chiave, basta un trasmettitore nei pressi della chiave e un complice con un’adeguato ricevitore nei pressi dell’auto, che potrà cosi aprire l’auto, metterla in moto e duplicare il codice della chiave sempre tramite la porta OBD di cui parlavamo poche righe sopra per poterla riavviare quando allontanati dalla chiave originale.

    Ovviamente esistono anche altri sistemi più o meno complessi che servono a bypassare le varie contromisure, ma si sa che vige il detto che fatta la legge trovato l’ingannno, anche se una adeguata contromisura , specie se meccanica , fa perdere tempo prezioso al ladro, che quindi potrebbe desistere e/o riservare le sue attenzioni su una differente preda.

    Il succo del discorso però è che se qualcuno vuole rubare proprio quella macchina troverà il modo di farlo, anche a costo di caricarla su un carroattrezzi o su un rimorchio schermato per farla sparire come si fà per le auto di super lusso, oppure quello di simulare un danno o un piccolo incidente all’auto in marcia dove il malcapitato scenderà per verificare cosa sia successo, e se nella concitazione avrà lasciato le chiavi nel quadro sarà facile mettersi alla guida e rubarla.

    Quindi il consiglio per evitare di farsela rubare è cercare di evitare atteggiamenti sbadati, come non verificare la effettiva chiusura delle portiere o lasciare le chiavi nel quadro quando si scende dall’auto, e cercare di attuare delle contromisure, anche se più o meno blande: dall’antifurto satellitare, al blocca pedali meccanico, alla blindatura della porta OBD  e della centralina dell’auto, al blocco meccanico con chiave del piantone dello sterzo, alla modifica personalizzata dell’accensione: tutta roba che come detto fà perdere tempo al ladro, aumentando il rischio di essere scoperti.

    Un’altra soluzione, che non risolve al 100% il problema è una polizza assicurativa contro il furto, che però generalmente non ripaga dell’intero valore della vettura, e che spesso non copre in determinate situazioni come il furto in aree private come garage o cortili condominiali, e a seconda delle polizze non copre il furto parziale (come quello di impianti audio, navigatori e luci) o danneggiamenti in caso di tentato furto o che comunque ha delle franchigie che non coprono l’intero danno: anche le polizze quindi vanno scelte con cura, verificando per bene cosa è coperto e cosa no, magari preferendo a quella più economica, quella con le maggiori garanzie.