Tag: resi

  • Temu, Shein e Aliexpress fanno paura ad Amazon

    Temu, Shein e Aliexpress fanno paura ad Amazon

    Le piattaforme di ecommerce low cost come Temu, Shein o Aliexpress sono sempre piú popolari per l’acquisto di oggettistica e abbigliamento a basso costo di provenienza orientale. 

    Infatti i grandi store cinesi alle periferie delle città, a causa della scomparsa di alcune agevolazioni e di maggiori controlli e oneri fiscali hanno alzato i prezzi rendendo meno conveniente l’acquisto a meno che non si voglia controllare con mano la qualitá o si voglia l’articolo sul momento, tanto che spesso si trovano ad essere meno convenienti rispetto a catene occidentali (ad esempio Tedi, Action, Kik, Pepco e simili) che spesso vendono prodotti simili a prezzi migliori giocando sulla quantitá.

    Quindi un’alternativa comoda per comprare la nostra paccottiglia a poco prezzo é acquistare online, anche perché le varie piattaforme, un pó per sottostare alle recenti  formalitá doganali che prevedono il pagamento anticipato dell’IVA e un pó per ridurre tempi e costi di spedizione danno la possibitá di ricevere in tempi relativamente veloci di 1-2 settimane raggruppando gli acquisti in un unica spedizione al raggiungimento di una certa soglia di spesa (circa 10 euro a seconda della piattaforma), mantenendo la spedizione lenta per gli acquisti al di sotto della soglia di spesa o spediti da venditori che non usano la piattaforma logistica del sito.

    Considerato che un po’ per cercare di raggiungere la soglia per la spedizione gratuita rapida, un pó per i prezzi bassi e un pó per le operazioni di marketing audaci che tra gamification e offerte super scontate fanno sì che i carrelli si riempano velocemente.

    E considerato che offrire  prezzi bassi e tempi di consegna umano significa far preferire queste piattaforme di origine cinese a quelle occidentali dove si trovano gli stessi prodotti, magari rivenduti o rimarchiati da un distributore locale a prezzo piú elevato che se un tempo erano giustificati da un tempo di consegna piú celere, ora quelle occidentali perdono di attrattiva.

    working macbook computer keyboard

    Infatti da una parte la comunitá europea per tutelare i propri venditori con la scusa della sicurezza pensa di introdurre una tassa amministrativa sulle spedizioni e di rimuovere l’esenzione dai dazi per le spedizioni sotto i 150 euro, dopo aver giá eliminato l’esenzione della riscossione dell’IVA di modo da ingolfare i controlli alle dogane e rendere difficoltoso e costoso il ricevere prodotti economici dalla Cina.

    Dall’altra parte le piattaforme occidentali iniziano a copiare quelle cinesi offrendo servizi simili, come Haul una sorta di clone di Temu lanciato per ora negli Stati Uniti da Amazon e che probabilmente verrà esteso a breve anche in Europa.

    package from amazon prime carried by the delivery man

    Si tratta di una sezione della App o del sito mobile di Amazon.com dove è possibile acquistare prodotti di costo inferiore ai 20 dollari spediti direttamente dalla Cina in 15 giorni e che beneficiano della garanzia A-Z di Amazon.

    La spedizione é gratuita al raggiungimento di 25 dollari di spesa e prevede degli sconti del 5 o del 10% se si raggiungono rispettivamente i 50 o i 75 dollari di spesa in un singolo ordine.

    Inoltre è previsto il reso gratuito, nei soliti modi previsti da Amazon come i locker, i punti di raccolta e gli uffici postali per tutti i beni che hanno un costo superiore ai 3 dollari.

    crop man taping carrying box with scotch

    In pratica si hanno a disposizione gli stessi prodotti cinesi, con un servizio e prezzi simili a quello di Temu o Aliexpress ma con in piú la garanzia di Amazon.

    Sicuramente buono per l’utente se stimola la concorrenza, un pó meno quando la concorrenza viene ostacolata dalla burocrazia come ha in mente di fare l’unione europea visto che i costi burocratici finiranno per ricadere sui consumatori.

  • Sono arrivati i saldi

    Sono arrivati i saldi

    Come avrete notando girando per le vie del centro o per i centri commerciali sono iniziati i saldi di fine stagione, che quest’anno con durate e modalitá leggermente diverse sono partiti quasi dappertutto il 4 Gennaio e dureranno a seconda della localitá tra le 4 e le 6 settimane.

    Nonostante i divieti di iniziative promozionali nei giorni precedenti l’inizio dei saldi imposti da gran parte delle regioni, molti negozi hanno mascherato le offerte come vendite private dedicate agli utenti registrati in possesso di carte fedeltá quindi le offerte piú succulente sono già andate via prima dell’inizio ufficiale, motivo per il quale é bene iscriversi a newsletter e programmi fedeltà dei vari negozi per accedere in anticipo alle offerte.

    Ma anche per gli utenti normali non è detto che non si possano fare affari, soprattutto per quelle marche costose o che difficilmente fanno offerte durante l’anno.

    A seconda dell’articolo che cerchiamo la tattica per risparmiare cambia: se cerchiamo un prodotto, un colore o una taglia molto richiesta è bene affrettarsi il prima possibile per non rischiare di stare a bocca asciutta, viceversa se puntiamo a un capo particolare, magari molto costoso o di una taglia poco comune (molto grande o molto piccola) aspettare ci consentirá di accedere a sconti aggiuntivi dopo la ressa dei primi giorni di saldi.

    Ovviamente non bisogna farsi prendere dall’euforia e acquistare capi che non ci servono, o che verosimilmente useremo molto poco solo perché scontati.

    Meglio inoltre definire una lista della spesa e un budget  da non superare anche in caso di offerte allettanti per evitare di comprare capi che finiremo per non utilizzare.

    E bisogna fare attenzione che gli sconti siano effettivi e che non ci siano stati aumenti poco prima delle promozioni di modo da ingolosire i clienti non abituali con sconti importanti che magari riportano i prezzi a valori molto simili a quelli applicati fuori dal periodo promozionale.

    Occhio anche alla qualità dei prodotti e alla vetustá: non é raro trovare in sconto prodotti vecchi di parecchie collezioni fá, che potrebbero rivelarsi fuori moda.

    Attenzione anche alle taglie, magari si puó cadere nella tentazione di acquistare il prodotto scontato nonostante non sia della misura corretta, ma dimenticandoci della cosa potremmo finire con non usarlo perché non ci calza perfettamente.

    Verificate sempre che il prodotto non abbia difetti: uno sconto molto elevato potrebbe dipendere da qualche imperfezione, che a seconda può essere riparata facilmente facendoci fare un affare come nel caso di una macchia o di una scucitura, o non permetterci di usare il vestito magari perché strappato o deformato.

    A volte peró lo sconto elevato puó dipendere dal fatto che si tratta dell’ultimo prodotto rimasto, magari di qualche taglia particolare che si ha la “sfortuna‘ di portare o di qualche colore non troppo richiesto, o di un marchio non piú trattato dal negozio, cosa che ci permette di portarci a casa un prodotto di qualitá elevata anche a un quinto del suo prezzo di cartellino.

    Ricordiamoci inoltre che i saldi non sono solo nei negozi fisici ma anche online, quindi magari si riesce ad accedere ai prezzi scontati, magari per il modello, taglia o colore desiderato anche da un negozio fuori zona o da un e-commerce, magari direttamente quello dalla casa madre consentendoci di ottenere il prodotto dal prezzo scontato non piú disponibile dalle nostre parti.

    Sicuramente é un modo per risparmiare qualcosa, specie per prodotti che vanno difficilmente in sconto o per permetterci di acquistare dei capi di qualitá a prezzi vicini a quelli delle catene di fast fashion, con la possibilitá di goderci un capo migliore e magari rivenderlo pure come usato recuperando parte della spesa all’inizio della prossima stagione.

    Voi avete acquistato in saldi?

  • I telefoni ricondizionati hanno davvero senso?

    I telefoni ricondizionati hanno davvero senso?

    Quando abbiamo l’esigenza di cambiare un telefono che magari ci é caduto , lo abbiamo smarrito o ha smesso di funzionare,  e non vogliamo spendere cifre folli probabilmente ci sará venuto in mente di valutare l’acquisto di un prodotto ricondizionato.

    E’ un idea che sicuramente potrebbe farci risparmiare qualcosa, ed è sicuramente un modo per ridurre i rifiuti elettronici, dato che , almeno sulla carta, un telefono che passa di mano significa, almeno sulla carta, un telefono in meno che viene prodotto e soprattutto uno in meno che viene smaltito.

    In realtá non é sempre vero perché , soprattutto a seconda della tipologia del telefono, un ricondizionato potrebbe non essere la soluzione ideale: infatti se vogliamo avere l’ultimo ritrovato della tecnologia appena lanciato difficilmente lo troveremo usato, ma ad esempio se ci accontentiamo di aspettare qualche mese dal lancio  é possibile acquistare d’occasione un telefono di qualitá dismesso magari dall appassionato di tecnologia che li cambia frequentemente o da qualcuno che non si é trovato bene col prodotto, magari un regalo non gradito o un prodotto dimostrativo che viene venduto quando esce sul mercato il sostituto.

    Il problema peró é che se il telefono passa di mano tramite un intermediario, come i siti o i negozi che valutano e acquistano i dispositivi usati per rivenderli, ovviamente devono farsi pagare il loro servizio e questo rischia , a seconda degli sconti sul nuovo , di rendere poco appetibile l’usato.

    Infatti chi lo ha comprato a prezzo pieno non vorrà rimetterci troppo, l’intermediario avrà il suo guadagno, quindi il prezzo dell’usato potrebbe paradossalmente essere piú alto del nuovo, che una volta passato il periodo di lancio magari viene scontato.

    Questo significa che se si tratta di telefoni molto richiesti e che difficilmente vengono scontati sul nuovo, come succede per gli Iphone e per certi telefoni android top di gamma, il gioco di acquistarlo usato puó valere la candela, se si tratta di un modello di media o bassa gamma soggetto a sconti é possibile che convenga comunque il nuovo.

    Va anche considerato che un telefono usato ha subito diversi cicli di carica e scarica della batteria che ne accorciano la durata e se la differenza di prezzo col nuovo é bassa conviene comunque portarsi a casa un dispositivo con due anni di garanzia, rispetto a rischiare di dover spendere una cifra importante , magari dopo un anno per la sostituzione della batteria.

    E sui telefoni di fascia medio bassa la batteria diventa spesso la causa della sostituzione del telefono: magari il dispositivo é perfetto, sia esteticamente che come prestazioni, ma la batteria non tiene o si è gonfiata, e la sostituzione costa quasi quanto ricomprare il telefono nuovo: soprattutto se il modello non é troppo diffuso va ordinata esclusivamente originale, e in quel caso spendere magari 60-80 euro su un telefono che vale la stessa cifra della riparazione ci fará propendere per la rottamazione.

    Questo anche perché , a volerlo dare dentro, sia in vendita o in permuta non verrebbe accettato o nelle migliori delle ipotesi vi verrebbe valutato una cifra ridicola.

    Diverso è per i modelli piú richiesti , dove maggiori valutazioni, disponibilitá di ricambi di concorrenza e maggiori possibilitá di guadagno, possono rendere conveniente la riparazione.

    Ricordiamoci comunque che chi ricondiziona il telefono vorrà avere pagato il proprio lavoro, quindi sia quando andiamo a vendere il telefono, o quando lo andiamo a comprare ricondizionato finiremo per pagare questo lavoro.

    Diverso quando si tratta di usati recenti che vengono soltanto rimessi in vendita senza l’intervento di un tecnico: in quel caso potremo magari mettere le mani su un telefono restituito dopo un reso, con giusto qualche giorno di utilizzo e con la garanzia residua del produttore, come avviene con la sezione Seconda Mano di Amazon, o con il reparto ricondizionati di alcuni grossi rivenditori di elettronica, dove gli sconti possono essere importanti, specie quando si cumulano ad altre iniziative promozionali che possono abbattere ulteriormente il prezzo, con il rischio di prendere un prodotto pari al nuovo anche a meno della metá del prezzo di listino.

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    Alla fine della fiera, decidere di comprare, rivendere o anche solo riparare dipende molto dal telefono, tendenzialmente puó valere la pena su telefoni top di gamma o comunque molto richiesti, da valutare a seconda dei casi per modelli medi che potrebbero avere un certo mercato, ad esempio alcuni Samsung, mentre sui modelli piú economici probabilmente la scelta migliore è ricomprarlo nuovo.

    Se ci pensiamo il telefono economico, dato che la riparazione diventa antieconomica , diventa un bene usa e getta, mentre quello di qualità riesce a guadagnarsi una seconda vita, specie tra chi non può o non vuole permettersi di spendere cifre importanti da nuovo.

    Ma se il prezzo del ricondizionato è conveniente, e spesso chi ce lo vende ci dá la propria garanzia, magari dopo aver sostituito la batteria per prolungarne la vita, diventa una soluzione sicuramente valida per le nostre tasche e per l’ambiente specie se si vuole proprio quella tipologia di telefono

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    Viceversa se non abbiamo esigenze specifiche, ci va bene un telefono qualsiasi, probabilmente uno di quelli economici, scelto con cura per evitare le fregature di certi modelli di primo prezzo che nascono obsoleti anche da nuovi, può essere la scelta giusta per il nostro portafoglio.

  • Come prepararsi alle offerte natalizie

    Come prepararsi alle offerte natalizie

    Con l’avvicinarsi del Natale iniziano i periodi di sconti e le campagne di negozi e siti internet per promuovere , come ogni anno, le vendite natalizie, black friday, cyber monday e iniziative affini.

    È quindi bene ricordare qualche consiglio e magari qualche trucco per evitare fregature: innanzitutto individuate in anticipo, almeno a grandi linee cosa avete in mente di acquistare per i vostri regali in modo da poter tenere sott’occhio i prezzi e le disponibilitá, soprattutto per approfittare di possibili offerte temporanee come black friday, cyber monday, calendario dell’avvento o le classiche offerte a tempo di Amazon e simili.

    Questo per due motivi: cercare i regali all’ultimo momento significa doversi accontentare di ciò che si trova disponibile, magari pagando molto di piú del previsto un rimpiazzo, anche perché dopo la prima settimana di dicembre le spedizioni si ingolfano e si rischia che il regalo ordinato , sia online che in negozio non arrivi per tempo per natale, ma soprattutto per i prezzi che sotto natale tendono a rincare. 

    photo of a woman holding shopping bags

    Infatti tendenzialmente potrebbero aumentare poco prima del black friday in modo poter far risultare piú golose le operazioni promozionali, per ritornare, applicando lo sconto, a prezzi vicini a quelli pre-natalizi: in quel caso non avrebbe senso aspettare il giorno degli sconti rischiando non solo di trovare ressa ma che l’articolo da noi desiderato, specie se ricercato, vada esaurito magari proprio nelle taglie o nei colori che ci interessano.

    Idem per i prodotti che solitamente non vanno in sconto in quanto particolarmente di moda, per provare ad ottenere uno sconto minimo potremmo rischiare di non trovare disponibilitá, anche se si tratta di prodotti particolarmente costosi che non vanno mai in sconto, e per i quali magari possiamo valutare delle alternative, puó valere la pena di rischiare anche solo per un 10% di riduzione.

    Per capire se si tratta di un finto sconto dovremo andare in anticipo in avanscoperta e controllare i prezzi pre natalizi, oppure se si tratta di acquisti online utilizzare degli strumenti che tracciano l’andamento dei prezzi per capire se ci sono stati degli aumenti poco prima delle festivitá: se il prezzo si mantiene costante prima del black friday l’eventuale sconto potrebbe essere sostanzioso, se è aumentato poco prima o nel mese precedente ci possiamo aspettare sconti finti o poco interessanti.

    Inoltre, soprattutto online e per le grandi catene le offerte si rincorrono, se la catena o il sito X fa un certo prezzo il suo concorrente Y probabilmente metterá lo stesso prodotto o uno equivalente allo stesso prezzo: questo puó essere utile quando dovesse esaurirsi il prodotto che puntavamo, dato che potremmo trovarlo da un concorrente.

    Free Christmas presents image

    E la cosa diventa interessante quando una certa catena non è presente nella nostra zona ma c’è il concorrente, che per controbattere il prezzo del concorrente reperibile online ci fa uno sconto che comunque non avremmo potuto raggiungere.

    Inoltre è bene scandagliare sia i siti che i negozi fisici, quello che va esaurito sul sito potrebbe esserci in negozio o viceversa, e magari utilizzando il ritiro presso il punto vendita, spesso gratuito, si ottiene lo stesso prezzo del sito , che potrebbe essere piú conveniente, direttamente in negozio, a volte anche senza attendere la spedizione risparmiando non solo soldi ma anche tempo.

    man in red long sleeved shirt

    Da tenere inoltre a mente nella scelta del negozio, soprattutto a paritá di prezzo, la possibilitá e gli eventuali costi di reso in caso di regalo non gradito o taglia errata: alcuni negozi estendono il reso a dopo natale , altri si limitano alle disposizioni di legge: ciò significa rischiare che il periodo di reso termini prima dell’apertura dei regali, che ci siano dei costi di spedizione a nostro carico o che a seconda dei casi non sia proprio previsto.

    E come detto se si acquista online fate attenzione anche ai tempi di spedizione, non solo i tempi del corriere, che sotto natale è possibile che abbia dei ritardi, ma anche quelli per la preparazione dell’ordine e dei tempi aggiuntivi se arriva dall’estero, magari passando pure per una dogana: se acquistate da siti che non conoscete bene o di cui non conoscete la provenienza cercate di muovervi con piú anticipo in modo da avere il tempo di risolvere eventuali problemi.

    assorted color leather bag display inside room

    Fare acquisti di natale è sempre una giungla, ma muovendosi per tempo e tenendo gli occhi aperti si può riuscire ad accontentare tutti senza svenarsi. Voi avete altri consigli per gli acquisti natalizi?

  • Come spedire un pacco risparmiando

    Come spedire un pacco risparmiando

    Se ci capita l’esigenza di dover spedire un pacco in maniera sporadica potremo avere delle sgradite sorprese sul costo delle spedizioni.

    Infatti se ci rivolgiamo ad un corriere, ma anche banalmente all’ufficio postale per una spedizione estemporanea potremmo dover pagare una cifra molto importante in confronto a quelle che siamo abituati a pagare per le spedizioni dei nostri acquisti online.

    E se la spedizione è diretta all’estero potremmo dover pagare di spedizione molto piú del valore contenuto nel pacco, cosa che potrebbe magari farci desistere dalla spedizione, magari per un reso o della riparazione di un prodotto che potrebbe diventare anti economica.

    Questo perché i corrieri riservano tariffe agevolate a chi spedisce frequentemente, soprattutto a quelli che acquistano in anticipo un carnet di spedizioni, facendo pagare la spedizione a prezzo di listino chi spedisce una tantum.

    Ma sentirci chiedere di pagare diverse decine di euro per un pacchetto di qualche etto potrebbe lasciarci quanto meno contrariati, ma anche se non si ha l’esigenza di spedire spesso esiste il modo di pagare tariffe simili a chi movimenta grandi quantitá di pacchi ogni giorno.

    Il trucco è cercare di utilizzare delle piattaforme online per la spedizione che hanno accordi con i principali corrieri dai quali hanno acquistato a prezzo di ingrosso le spedizioni e che rivendono le singole spedizioni ai propri utenti a un prezzo sicuramente piú conveniente rispetto a quello richiesto dall’ufficio postale o dallo stesso corriere a cui si appoggiano.

    delivery man wearing a face mask carrying boxes

    E se all’inizio questi servizi erano resi solo da agenzie di spedizione o siti web dedicati, dove inserendo localita, dimensione e peso del pacco si ottiene un preventivo per la spedizione, e qualora il prezzo ci soddisfasse pagando con carta di credito si ottiene una lettera di vettura di un corriere che , generalmente il giorno dopo, ritiererá il nostro pacco presso il nostro domicilio come fosse in reso di un acquisto online per consegnarlo a destinazione.

    Ma ormai questo lavoro lo fanno anche le principali piattaforme di acquisti on line tra privati. Infatti se dovete vendere qualcosa di usato su un sito o su una app specializzata, come puó essere Subito, Vinted, Ebay, Wallapop o siti simili potete demandare la gestione della spedizione al sito, che incamererá il prezzo della spedizione direttamente dall’acquirente e manderá al venditore la lettera di vettura del corriere per la spedizione, che a seconda dei casi verrá ritirata a domicilio o dovrá essere consegnata in un punto di ritiro convenzionato dal corriere, generalmente cartolerie o tabaccherie distribuite capillarmente nelle cittá e nei centri urbani piú grandi.

    men working in a warehouse

    Il vantaggio é sia per l’acquirente che accede a tariffe di spedizione particolarmente convenienti, che per il venditore che non dovrá impazzire per trovare uno spedizioniere che possa spedire il maniera economica il proprio pacco: l’unica cosa a cui stare attenti sono le dimensioni del pacco, infatti per spedizioni particolarmente ingombranti, pesanti o fragili il servizio potrebbe non essere disponibile.

    Ma lo stesso sistema viene ormai utilizzato anche da alcuni ecommerce per il reso o per la riparazione quando la spedizione dovesse essere a carico dell’acquirente: viene scalato dalla carta di credito il costo della spedizione a prezzo agevolato e rilasciata una lettera di vettura con la quale portare il pacco presso il centro di ritiro o attendere il corriere al proprio domicilio.

    crop man taping carrying box with scotch

    Alla fine con una carta di credito, una connessione a internet e a seconda dei casi una stampante per stampare la lettera di vettura risparmieremo tempo e denaro rispetto ad una spedizione tradizionale: quello che rimane a nostro carico è imballare con cura la nostra spedizione.

  • Addio ai resi Amazon

    Addio ai resi Amazon

    Purtoppo é venuto a mancare un mito dello shopping su internet e non si tratta di uno storico sito famoso nei tempi d’oro e poi caduto nel dimenticatoio che ha terminato la sua agonia dopo un periodo di alti e bassi, ma parliamo di Amazon.

    E nello specifico della sua politica dei resi che ha reso il popolare sito di ecommerce un gigante conosciuto anche da chi sa a malapena cosa sia un computer.

    Infatti le caratteristiche che lo contraddistinguono e che fá si che spesso venga preferito ad altri concorrenti magari piú economici é il servizio clienti super disponibile e la possibilitá di reso di ben 30 giorni, senza giustificazioni o costi aggiuntivi.

    Questo consentiva di provare il prodotto ricevendolo in tempi brevissimi e nel caso rimandarlo indietro se non si era convinti del prodotto o se l’impressione che si era fatta leggendo le descrizioni e guardando le fotografie differiva da quello che ci si aspettava, ricevendo un rimborso immediato e completo della cifra sostenuta senza dover dare alcuna giustificazione.

    Ma dal 25 Marzo 2024 le politiche sono cambiate, e il popolare sito non appicherá piú indistintamente questa regola, mantenendola solo per alcune categorie di prodotti e limitandola ai 14 giorni previsti dalla legge per i prodotti dove questa facoltá veniva abusata creando dei costi poco sostenibili all’azienda.

    E la scure si abbatte principalmente sui prodotti elettronici, informatici, videogames, musica e prodotti per l’ufficio ad eccezione dei dispositivi marchiati Amazon come Echo e Fire tv e i prodotti Seconda Mano.

    Quindi diventerá importante verificare caso per caso nella pagina di descrizione del prodotto le politiche di reso e capire quanti giorni avremo a disposizione per il reso di quel singolo prodotto.

    Purtroppo si perderá un’abitudine consolidata e forse ci eravamo fatti viziare un po troppo dal popolare ecommerce, ma alla lunga questo puó evitare aumenti di prezzi dovuti ai sempre maggiori costi di logistica oltre ad essere vantaggioso per l’ambiente dato che si eviteranno almeno in parte acquisti inutili e resi indiscriminati.

    Inoltre c’è da notare che con queste nuove politiche non si perde l’assistenza o la sostituzione di un prodotto difettoso, che godrá della solita garanzia dovuta per legge, ma al limite della sola estensione del diritto di ripensamento.

    Questo implica di pensare un attimo in piú prima di mettere un prodotto nel carrello, valutandolo per bene in anticipo, anziché farlo con calma quando abbiamo il prodotto per le mani, anche perché altrimenti si rischia di non avere sufficiente tempo per usufruire del reso gratuito, visto che 14 giorni a seconda dei casi possono essere pochi per valutare e nel caso organizzarsi per rispedire il prodotto.

    amazon prime package on the porch put upside down

    Sapevate di questa novitá? Avete qualche dubbio o curiositá? Scrivetelo nei commenti.

  • Addio ai resi gratuiti per gli acquisti online

    Addio ai resi gratuiti per gli acquisti online

    Uno dei vantaggi di acquistare online é sicuramente la possibilità di ricevere la merce a casa e se non ci piace poterla rimandare indietro senza costi ottenendo il rimborso di quanto pagato.

    Il problema é che qualcuno abusa di questa possibilitá ordinando piú prodotti del necessario sapendo giá a priori di volerne rimandare indietro una parte, o addirittura usando il prodotto mantenendo adese le etichette e rispedendolo indietro dopo averlo utilizzato, cosa che per gli articoli di abbigliamento potrebbe significare l’impossibilitá di essere rivenduto ad un nuovo cliente.

    person using a macbook and holding a credit card

    Ovviamente non si tratta di nulla di sbagliato o illegale, ma questa possibilità se utilizzata assiduamente diventa insostenibile sia per i venditori che per l’ambiente.

    Infatti i costi di gestione dei resi diventano importanti per il venditore sia in termini di logistica, con prodotti, come i capi  di abbigliamento fast fashion che possono diventare invendibili nel frattempo che il prodotto reso raggiunge i magazzini, viene controllato e rimesso in vendita, che banalmente di spedizione dato che possono richiedere ben 3 spedizioni, tra consegna, reso e ricezione del bene sostitutivo.

    delivery man with boxes next to a white van

    E complici i costi delle spedizioni che sono sempre piú costose, il gioco si sta facendo insostenibile al punto che molti siti , soprattutto all’estero, stanno iniziando a limitare la possibilità di reso gratuito.

    Questo non significa andare contro le disposizioni di legge, che prevede per tutte le vendite a distanza verso privati la possibilitá di recedere dall’acquisto entro 14 giorni sostenendo solo i costi per la rispedizione dell’articolo, a meno che non sia difettoso o non conforme: in quel caso non sono dovuti perché a carico del venditore.

    two people looking at an online store

    Quello che inizia ad essere colpito sono le concessioni che i siti facevano per motivi di marketing alla loro clientela, come il reso illimitato, esteso a un periodo di tempo superiore a quanto stabilito dalla legge e sempre gratuito.

    Infatti alcuni venditori , soprattutto catene di abbigliamento, in particolare in UK e Stati Uniti dove non sono applicabili le direttive europee, hanno iniziato a chiedere un contributo per il reso o a garantire la restituzione gratuita solo in una particolare modalità come la restituzione in un punto vendita o usando solo un particolare corriere, addebitando un costo di spedizione qualora si utilizzasse un metodo piu comodo, per scoraggiare le restituzioni.

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    Ma anche Amazon , famosa per il suo servizio clienti alla A alla Z,  non é esente da questi costi, spulciando nelle condizioni di reso italiane infatti scopriremo che sono previsti dei costi di restituzione, anche se viene offerto il reso gratuito su molti articoli.

    Quello che succederà probabilmente in futuro é che venga data una stretta a queste concessioni, e ci si limiti a offrire i resi completamente gratuiti solo ad alcune tipologie di articoli dove il reso é meno frequente, limitandosi alle condizioni di legge o comunque richiedendo un contributo alla spedizione del reso, nei migliori casi abbuonato se si fá una sostituzione senza richiedere il rimborso o se si usa un punto fisico dove il venditore puó evitarsi i costi della spedizione del reso.

    a person handing out a brown box and envelopes to a person

    Questo ci porterá ad uno uso piú responsabile e meno compulsivo degli acquisti online, ma alla fine puó essere un bene sia per l’ambiente, visto che piú si spostano le merci piú si inquina,  che per il nostro portafoglio, dato che ci penseremo bene prima di ordinare un articolo di cui non siamo troppo convinti confidando nel rimborso, se dobbiamo pagare un costo per la restituzione.

    Voi eravate al corrente di queste novitá che stanno iniziando ad arrivare anche dalle nostre parti e che con la scusa dell’inquinamento diventerà sempre piú comune per sgravare i venditori da un costo importante?

  • Le politche di Amazon stanno cambiando?

    Le politche di Amazon stanno cambiando?

    Chi di voi acquista spesso su Amazon forse lo avrá notato, alcune politiche di Amazon, azienda che si è sempre distinta per una maniacale attenzione al cliente con un servizio clienti che dava sempre soddisfazione alla propria clientela, sta iniziando lentamente a cambiare registro.

    E non parlo del recente aumento del costo del prime che abbiamo trattato in precedenza, passato da 36 a 49.90 € annui, che se vogliamo è solo un piccolo tassello del puzzle: anche i servizi di consegna si stanno semplificando togliendo o limitando alcune soluzioni molto comode: ad esempio il servizio di consegna presso i punti di ritiro spesso non é disponibile nei punti a noi piú comodi costringendo a sceglierne uno piú lontano o a doverci rinunciare, cosa che magari non è un problema se abbiamo qualcuno che possa ricevere il nostro pacco, meno se quando siamo a lavoro non c’è nessuno in casa.

    Altro tassello sono i resi gratuiti, altro cavallo di battaglia dell’e-commerce americano: sebbene i famosi 30 giorni di ripensamento che ci consentono di provare un prodotto e magari di cambiare idea senza dover fornire spiegazioni continuano ad esserci, non sono piú applicati sull’intero catalogo , pertanto bisogna fare attenzione sulla pagina del prodotto dove è specificato se ne abbiamo diritto, ma soprattutto, fuori dalle tempistiche del diritto di recesso previsto per legge, vi verranno addebitati dei costi di reso, in particolare se si sceglie il ritiro a domicilio, che in precedenza non erano applicati.
    A dire il vero al momento generalmente é ancora possibile il reso gratuito ma soltanto con una specifica modalitá tra quelle disponibili che per noi puó essere quella piú scomoda, altrimenti dobbiamo pagare 5,75 euro per il ritiro a domicilio standard, 4€ per il punto di ritiro o addirittura 50 euro per oggetti voluminosi, cosa che potrebbe farci desistere dal richiedere il reso.

    Tendenzialmente la soluzione gratuita è il ritiro presso un locker, cosa che può rivelarsi scomoda specie se non ce ne sono tanti dalle nostre parti. Va anche tenuto conto che se l’oggetto non é venduto direttamente da Amazon Italia, ma da un venditore terzo o da un Amazon estero i costi di reso ci verranno comunque addebitati a meno che non ci si avvalga del diritto di recesso previsto per legge nei primi 14 giorni dall’ordine.

    E ancora il servizio clienti di Amazon non risponde più per determinati articoli venduti da marketplace, se giá alcuni non erano spediti dalla logistica di  Amazon ma dal venditore terzo con l’impossibilitá di cumulare la spedizione e risparmiare sulle spese di consegna, alcuni articoli, tipicamente alcuni di quelli venduti da venditori asiatici delegano il servizio clienti direttamente al venditore, che applicherá le proprie regole, tendenzialmente meno accondiscendenti di quelle di Amazon: in pratica é come acquistare direttamente su store cinesi come Aliexpress senza i vantaggi , soprattutto in termini di tempi di consegna, dell’acquisto su Amazon, a quel punto tanto vale comprare direttamente da uno store cinese dove tendenzialmente i prezzi sono piú bassi.

    Va quindi fatta attenzione sulla scheda prodotto al box dove viene indicato chi é il venditore (Amazon o un venditore terzo), chi ha in carico la spedizione (la logistica di Amazon o lo stesso venditore) e chi ha in carico il servizio clienti (Amazon o il venditore stesso), cosa che potrebbe suggerisci di evitare l’acquisto e di orientarci su un prodotto simile che per pochi spiccioli in piú magari è spedito e garantito direttamente da Amazon con tutte le sicurezze del caso, senza dover rischiare che in caso sorgessero dei  problemi non ci vengano risolti.

    Insomma , questo non significa che bisogna scappare da Amazon, ma solo di fare un pó piú attenzione e non dare sempre per scontato che acquistare dal celebre portale sia l’opzione migliore, anche perché possono esserci valide alternative che hanno lo stesso prodotto a prezzi inferiori, specie per determinate tipologie di prodotti.

    Voi ne eravate al corrente? Avete qualche dritta da suggerire, qualche domanda, qualcosa da segnalare? Scrivetelo nei commenti!

  • Il regalo sbagliato

    Il regalo sbagliato

    Arrivato il natale i nodi vengono al pettine: se il regalo per il quale ci siamo tanto prodigato non è piaciuto, non era della misura giusta o quello che aspettavamo non è arrivato, cosa possiamo fare adesso?

    Beh se abbiamo sbagliato il regalo potremmo farcelo cambiare, ma il reso dipende da dove e quando lo abbiamo acquistato, se lo abbiamo acquistato in un negozio fisico il commerciante non è tenuto per legge a cambiarlo o a sostituirlo a meno che non si riveli difettoso quindi sarà a discrezione del negoziante la possibilità e le modalità del reso, mentre acquistando online o comunque a distanza abbiamo la possibilità di esercitare il diritto di recesso inviando una raccomandata al venditore entro 14 giorni dalla ricezione della merce e potremmo restituire la merce e riottenere la somma spesa al netto delle spese di spedizione, ma questo non significa che il negozio non possa praticare delle condizioni di reso migliori, per esempio come fa Amazon dove il reso è sempre gratuito e può essere richiesto entro 30 giorni, e  per gli acquisti natalizi viene esteso addirittura al 31 Gennaio.

    Se il reso non è possibile potremmo però rivenderlo come usato cercando di ricavare il più possibile, se si tratta di un prodotto elettronico ci sono dei negozi specializzati e delle piattaforme online che acquistano velocemente prodotti elettronici come Rebuy, RCE Foto o Amazon Recommerce ma le valutazioni spesso sono abbastanza basse, meglio quindi inserire un’annuncio sui portali come Subito, Kijiji, Facebook Marketplace, Bakeca o Mercatino musicale o nei forum specializzati o ancora, specie se abbiamo fretta o se abbiamo da vendere un prodotto particolare, rivolgersi a servizi online come Ebay, Catawiki o Amazon, mettendo in conto però di pagare una percentuale sulla vendita, che a seconda dei casi può essere salata.

    Proprio perché tanta gente mette in vendita i regali sgraditi il momento diventa interessante per fare grandi affari sul mercato dell’usato, cosi come si rimpolpano le disponibilità di articoli su Amazon Warehouse, la sezione di Amazon dove vengono messi in vendita a prezzo scontato i prodotti resi, usati o non in perfette condizioni, occasione ghiotta per comprare a prezzo scontato quell’articolo che avevamo nella nostra lista dei desideri ma che non abbiamo trovato sotto l’albero.

    Inoltre per fare buoni affari, c’è da considerare oltre al riassortimento di prodotti andati a ruba per le feste natalizie, che l’inizio saldi per il 2021 è fissato dal 5 gennaio , ad eccezione della Sicilia dove è anticipato al 2 gennaio, e volendo perché non dare uno sguardo anche ai saldi in altre nazioni europee, dove iniziano un pò tutti tra il giorno di Santo Stefano, il famoso Boxing Day giorno dal quale gli sconti nei negozi inglesi si fanno interessanti e i primi giorni di gennaio a cavallo dell’Epifania.

    Alla fine la delusione per un regalo sbagliato può diventare una festa o comunque l’occasione di fare un’affare! Voi avete ricevuto un regalo sgradito o lo avete venduto? Scrivetecelo nei commenti. A presto!

  • Un piccolo trucco per risparmiare su Amazon

    Tutti conosciamo Amazon e la sua proverbiale assistenza al cliente che fa si che la soddisfazione di chi compra dal famoso sito di e-commerce sia la massima possibile. Per fare questo evitando problemi , oltre a un valido servizio clienti, da la possibilità di rendere o sostituire i nostri acquisti entro 30 giorni dal ricevimento della merce, facendosi pure carico delle spese per il reso.

    In questo modo chi acquista è sicuro che cio che ha visto sul sito sia effettivamente quello che ci si aspetta, e che faccia perfettamente al proprio caso. Qualcuno usa anche il reso in maniera furba, come una sorta di noleggio gratuito e c’è chi prende due prodotti simili perche è indeciso, restituendo quello che dopo la prova ritiene meno adatto.

    Ma dove finiscono questi prodotti resi dai clienti? Come detto Amazon vuole la massima soddisfazione dei propri clienti e non rivenderà per nuovi questi prodotti, anche se sono stati solo provati dai clienti, ma una volta ricontrollati per garantire la funzionalità li venderà come usati ricondizionati nella sezione Warehouse Deals, insieme a prodotti che per qualche motivo, magari spostandosi per i magazzini, non risultano essere impeccabili per gli standard del sito.

    Questi prodotti verranno messi in vendita con sconti più o meno importanti rispetto al prezzo del nuovo, e spesso ulteriormente ridotti durante particolari campagne promozionali, dove magari è offerto un’ulteriore sconto del 20/30% sul prodotto ricondizionato, arrivando a pagare meno della metà un prodotto praticamente nuovo.

    Ovviamente il prezzo varia a seconda delle condizioni, indicati con tre gradi: come nuovo, ottime condizioni e condizioni accettabili, e comunque vengono indicati gli eventuali difetti, che in genere si limitano a qualche graffio, alla mancanza di qualche manuale, o accessorio, alla scatola ammaccata o sostituita, alla peggio alla sostituzione di qualche accessorio o cavetto con qualcosa di compatibile, ma ad ogni modo è garantita la perfetta funzionalità dell’oggetto, a un prezzo più conveniente rispetto al nuovo. Talvolta il prodotto non è di provenienza nazionale , ma questo non inficia la funzionalità.

    Ovviamente come per i prodotti nuovi venduti e spediti da Amazon vige la solita garanzia, che permette il reso gratuito entro 30 giorni, quindi in caso di problemi si è comunque in una botte di ferro: l’unica differenza è che essendo prodotti unici non sarà possibile una sostituzione, ma solo un rimborso.

    Per trovare questi prodotti esiste una sezione apposita , Warehouse Deals, che si puo trovare sia dal motore di ricerca, sia dalla sezione offerte che nella scheda di un singolo prodotto quando è presente Nuovi e Usati tra le offerte disponibili sulla colonna destra, accertandosi che sia presente il bollino warehouse deals tra le offerte dei venditori dell’usato, che certifica che quell’articolo usato è venduto e spedito da Amazon e non da venditori terzi, che potrebbero avere un’assistenza e un’affidabilità inferiore a quella garantita direttamente da Amazon.

    Non sempre però il prodotto usato è disponibile, quindi in quel caso non riusciremo a fare l’affare che ci eravamo prefissato, ma se non abbiamo fretta basta attendere che venga messo a disposizione, oppure possiamo provare alcune strade alternative: la ricerca nei Warehouse Deals dei siti Amazon di altri paesi europei o i Ricondizionati Garantiti offerti da venditori terzi.

    Nel primo caso si tratta di andare sul sito Amazon francese, tedesco, inglese, spagnolo, etc. e provare a vedere se è disponibile tra le offerte Warehouse Deals l’artocolo che stavamo puntando, tenendo conto che le spese di spedizione non saranno gratuite, che il servizio clienti probabilmente non ci risponderà in italiano, e che in caso di resi dovremo anticipare noi i costi di spedizione del prodotto verso un magazzino estero (che ci verranno comunque restituiti), ma se il risparmio è interessante e le condizioni dell’oggetto soddisfacenti il gioco vale comunque la candela.

    Il secondo caso è invece rappresentato dai ricondizionati garantiti da venditori terzi, dove Amazon effettua un controllo più blando, seppure effettui una certa selezione dei venditori, alla stregua di quello che accade con i venditori Marketplace sul nuovo: si sta tranquilli, ma un po meno rispetto a quando venduto direttamente da Amazon, ci si dovrà interfacciare con un venditore terzo che avrà i propri parametri e le proprie garanzie che non è detto siano buone quanto quelle di Amazon, ma se il risparmio è interessante puo essere comunque valutato, e sempre meglio dell’usato standard dove non è detto che sia stato adeguatamente ricondizionato.

    Ad ogni modo valutate sempre le condizioni e la garanzia e valutate bene il risparmio: se la differenza col nuovo è molto esigua tanto vale avere la doppia garanzia offerta non solo dal venditore ma anche dal produttore, ma se il risparmio è importante vai di usato ricondizionato!