Tag: risparmio

  • Diventare nomadi digitali

    Diventare nomadi digitali

    Generalmente viaggiare richiede del tempo libero da dedicare sfruttando ferie e periodi di vacanza concessi dal nostro lavoro, ma per chi ha la fortuna di poter fare un lavoro che non richieda una presenza fissa in azienda puó unire il lavoro con il viaggio lavorando da remoto.

    Infatti per quelle professioni che lo permettono, dai creatori di contenuti ai freelance o agli imprenditori o comunque quei lavoratori che possono lavorare almeno in parte a distanza farlo da casa oppure dall’altra parte del mondo diventa indifferente ai fini lavorativi, almeno fin quando siamo in presenza di una connessione internet veloce, di un telefono e di una scrivania dove fare il nostro lavoro.

    Quindi organizzandoci bene potremmo visitare sempre dei posti nuovi al di fuori dell’orario lavorativo, senza rinunciare a conoscere nuovi posti e nuove culture.

    woman in white blazer holding tablet computer
    Photo by Andrea Piacquadio on Pexels.com

    Magari ci si puó trasferire per qualche tempo in un paese piú caldo, piú economico , facendoci pure risparmiare rispetto all’affitto in una grande cittá , ritornando alla base solo saltuariamente per qualche riunione in presenza inderogabile e trasformandosi in veri nomadi digitali.

    Infatti le località balneari , con un clima mite, una buona cucina e dei prezzi relativamente economici diventano un ottima alternativa alle metropoli fredde e inquinate per chi non ha esigenze di una presenza costante in persona per il proprio lavoro.

    woman having video call

    Riunioni in videoconferenza, email e telefono ci permettono di organizzare il lavoro efficacemente pure a distanza, come molti di noi avranno sperimentato durante lo smart working in pandemia, ma con un pó di organizzazione puó diventare un modo per ripensare la nostra vita o almeno un periodo di essa.

    Ovviamente è bene scegliere un posto ben collegato con i voli in modo da poter tornare alla base in caso di necessitá, e farsi bene i conti sulle spese da sostenere visto che i posti incantevoli non é detto che siano economici, quindi meglio trovare dei compromessi che ci permettano sia di vivere comodamente col nostro stipendio che permetterci di poter godere delle attrattive del posto.

    selective focus photo of man using laptop

    Ma viaggiare, esplorare e entrare in contatto con nuove culture, potendole conciliare con le esigenze lavorative non ha a prezzo nonostante possibili difficoltà logistiche, di comunicazione, magari l’assenza di amici e parenti a cui fare riferimento in caso di bisogno, l’instabilità o la difficoltà ad organizzarsi sia lavorativamente che nella gestione del proprio tempo.

    Ma dall’altra parte della bilancia abbiamo la possibilità di muoverci, viaggiare, esplorare potenzialmente dappertutto, con una maggiore libertá utile anche alla nostra creatività e alle nostre relazioni sia in ambito privato che lavorativo, la possibilità di crescita personale e soprattutto il benessere fornito dalla possibilità di visitare e lavorare in ambienti stimolanti e senza costrizioni date da troppe regole ed orari visto il maggior equilibrio tra lavoro e sfera privata che il lavoro remoto puó concedere.

    person using laptop computer during daytime

    Ovviamente non è una scelta per tutti, specie se abbiamo una famiglia o un partner da coinvolgere nella nostra scelta, ma quando le condizioni lo consentono un’esperienza, anche per un periodo limitato è sicuramente positiva, sempre che il nostro carattere  e lo spirito di adattamento ci consentono di uscire dalla nostra comfort zone di un ufficio senza troppi sbattimenti per vivere una vita sicuramente più movimentata ma molto stimolante.

    Voi avete mai valutato di fare il nomade digitale?

  • Anche lavatrici sono in abbonamento

    Anche lavatrici sono in abbonamento

    Ormai ci stiamo abituando ai servizi in abbonamento, dove pagando una piccola quota mensile evitiamo di comprare un bene costoso, avendo a disposizione maggiore scelta e comodità senza limitazioni e pensieri.

    E la cosa è particolarmente diiffusa nelle piattaforme di streaming per l’intrattenimento come i vari Netflix, Disney+, Prime Video o simili,  per quelle musicali come Spotify o quelle per i videogiochi, ma la cosa ha preso piede in altri ambiti come per le stampanti dove é possibile abbonarsi a un servizio del produttore della stampante dove a fronte di un abbonamento in base al numero di stampe previste si riceveranno direttamente a casa le cartucce appena si apprestano a finire, eventualmente pagando un extra per le copie aggiuntive.

    Ma vuoi per moda o per comoditá la cosa sta forse sfuggendo di mano dato che si é arrivato ad avere qualcosa di simile anche per le lavatrici.

    Infatti Haier ha da qualche tempo sul mercato una propria lavatrice che è possibile ottenere in abbonamento insieme a degli specifici detersivi professionali realizzati da Nuncas che utilizzano un sistema di chimica disaggregata mutuato dalle lavatrici professionali: in pratica ha dei flaconi di detersivi liquidi speciali (smacchiatore, detergente delicato, super sgrassante e ammorbidente) che vengono combinati grazie ad una app nelle dosi specifiche per il singolo lavaggio ottenendo un risultato perfetto per ogni tipologia di capo e di sporco.

    Inoltre essendo collegata a internet la lavatrice saprá quando i flaconi si stanno esaurendo e fará in modo che possiate ricevere per tempo i nuovi comodamente a casa compresi nell’abbonamento sottoscritto.

    Questo abbonamento , della durata di 36 mesi, ha un costo mensile che varia in base al numero di lavaggi previsto: 18 euro per 100 lavaggi annui (circa 2 alla settimana), 23 euro per 220 lavaggi annui (circa 4 alla settimana) e 28 euro per 340 lavaggi annui (circa 6 alla settimana), a cui si aggiungono 80 euro per la consegna e installazione e comprende anche l’assistenza per tutto il periodo dell’abbonamento.

    A conti fatti peró la cifra che andiamo a pagare è importante, e alla fine il plus rispetto ad una comune lavatrice di proprietá puó essere l’esclusiva su quel particolare tipo di detersivi, ammesso che possa essere di nostro gradimento e la comoditá di non dovere acquistare detersivi o additivi.

    Se poi aggiungiamo che quella lavatrice in abbonamento è basata, flaconi a parte, su un modello a marchio Candy comunemente in vendita intorno ai 450 euro alla fine stiamo spendendo pure piú soldi per una lavatrice che al termine dell’abbonamento dovremo restituire.

    Il gioco quindi vale la candela solo se riteniamo i risultati del lavaggio, che comunque sono ottimi, migliori di quelli di una normale lavatrice con i detersivi tradizionali di nostro gradimento, altrimenti portafoglio alla mano possiamo tranquillamente sceglierne una normale, magari la stessa dalla quale deriva quella a noleggio, spendendo meno soldi.

    Diverso discorso se ci fossero delle promozioni o delle convenzioni che abbattono il prezzo, ma generalmente é piú facile che vadano in sconto delle lavatrici nei volantini dei centri di elettronica che non possa scendere un servizio in abbonamento, e considerato quello che succede con quelli in streaming non è neanche escluso che possa aumentare col tempo, aggiungendo pure la beffa di aver pagato anche di piú di quanto preventivato alla sottoscrizione.

    Voi le conoscevate? Avete valutato la sottoscrizione? Avete qualche dubbio, curiositá o suggerimento? Scrivetelo nei commenti,

  • La VPN serve davvero?

    La VPN serve davvero?

    Spesso su internet si sentono spesso pubblicizzare servizi di VPN che promettono sicurezza e protezione, ma sono davvero utili e mantengono le promesse?

    Ovviamente l’utilitá dipende da quello che vogliamo farci, oltre dalle funzionalitá offerte del servizio, ma va considerato che per un utente comune potrebbero essere superflue.

    Il suo ruolo é di creare un tunnel virtuale tra il nostro dispositivo e il server vpn nel quale fare passare i dati della nostra navigazione, che verranno crittografati così da non essere intercettabili né da un hacker né dal nostro provider internet.

    Questo procedimento ci da alcuni vantaggi, in primis il fatto che la nostra navigazione risulterá uscire dall’IP del nostro server VPN consentendo di farci localizzare in una localitá differente da quella dove ci troviamo, qualora il server al quale ci colleghiamo fosse ad esempio in un’altra nazione, così come mascherando l’IP si impedisce il tracciamento delle attivitá online del nostro IP originale tutelando la nostra privacy.

    VPN can protect your device

    Inoltre la crittografia dei pacchetti fa in modo che si crei una protezione che impedisca di vedere il nostro traffico e quindi permettere a qualcuno che non sia il nostro server VPN di leggere i nostri dati, che potrebbero altrimenti essere utilizzati da un malintenzionato o dal nostro provider per limitare o bloccare l’accesso a determinati siti.

    E la cosa diventa importante quando si naviga su reti pubbliche, su wifi gratuiti dove un malintenzionato può facilmente carpire i dati della nostra navigazione e magari utilizzarli per rubare dati , password o conversazioni private.

    Lo svantaggio puó essere in alcuni casi una minore velocitá, il dovere installare e ricordarsi di utilizzare un software in tutti i nostri dispositivi che puó essere complicato, ma soprattutto dato che ci si deve fidare del server VPN al quale ci si collega, quindi si è praticamente costretti ad utilizzare un servizio a pagamento che ci garantisca affidabilitá.

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    Teoricamente esistono anche servizi gratuiti, ma a meno di utilizzi sporadici, ha poco senso di utilizzarli perché possono essere molto meno efficienti non disponendo delle risorse di un servizio a pagamento ma soprattutto per remunerare le spese necessarie al funzionamento potrebbero vendere i nostri dati, rendendo inutile se non dannoso l’utilizzo, soprattutto se abbiamo esigenze di privacy.

    Ma quali sono le applicazioni pratiche per cui potremmo avere bisogno di acquistarne una VPN? Sicuramente la possibilità di localizzarsi in un’altro paese ci apre le porte a contenuti con dei blocchi geografici, ad esempio poter vedere dall’Italia uno streaming disponibile solo per gli Stati Uniti, o vedere un programma della TV italiana quando siamo all’estero.

    Organizzandosi con cura si riesce pure a comprare prodotti e servizi destinati ad un paese estero, che possono avere funzionalitá e prezzi differenti: dal biglietto aereo venduto a un prezzo piú basso in un paese piú povero o dove c’é piú concorrenza, al servizio di streaming sportivo con le partite del nostro campionato venduto a cifre molto più abbordabili rispetto ai servizi nostrani.

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    Altro vantaggio é la possibilitá di aggirare blocchi e censure: spesso gli stati bloccano alcuni siti nel loro paese, ma localizzandosi in un paese dove il blocco non è presente si aggira il problema, e la cosa diventa importante in paesi come la Cina dove il blocco riguarda la maggior parte dei servizi internet occidentali, ma che abbiamo anche da noi quando tentiamo di accedere ad esempio , ad un sito di informazione russo. 

    In questi casi l’accortezza é ,quando si viaggia in paesi che hanno di queste limitazioni,  di attivare la VPN prima di partire perché l’accesso per abbonarsi  ai servizi di VPN potrebbe essere bloccato nel paese di destinazione.

    person using laptop computer during daytime

    A volte il blocco esiste per impedire l’accesso a siti illegali e bypassare questo blocco, a secondo delle leggi potrebbe costituire un reato, e se è pur vero che usando la VPN si riescono a nascondere le proprie tracce online un eventuale reato rimane comunque punibile.

    Sicuramente sará piú difficile farsi beccare in attivitá quanto meno borderline, come la fruizione di contenuti illegali o pirateria, ma anche accesso a materiale discutibile (ad esempio pornografico o  estremista) seppur non illegale, ma c’è da ricordare che se si commette un reato probabilmente si verrá puniti comunque anche se non in flagranza di reato.

    close up photo of guy fawkes mask

    Altra opportunitá delle VPN l’abbiamo quando i provider internet limitano il traffico dati mobile al raggiungimento di certe soglie di traffico, rallentando i fruitori dei siti che consumano piú banda : non potendo il provider sapere dove navighiamo, dato che vedrá il traffico esclusivamente in direzione della nostra VPN potremmo, a seconda dei casi bypassare queste limitazioni.

    Poi come detto ci viene in aiuto per la privacy, anche se la protezione non è completa al 100%, sicuramente complica il lavoro di chi ha intenzione di tracciare la nostra navigazione, sia a scopi pubblicitari che illegali, cosi come consente di arginare alcuni tipi di attacchi informatici specie quando sono coinvolte reti wifi pubbliche e dispositivi mobile come smartphone e tablet.

    close up photo of mining rig

    Voi conoscevate le VPN? Le utilizzate regolarmente?

  • Affitto o mutuo? Il dilemma degli italiani.

    Affitto o mutuo? Il dilemma degli italiani.

    Quando si ha esigenza di dover cambiare casa un dubbio non puó mancare per gli italiani: conviene acquistare o andare in affitto? Storicamente gli italiani hanno sempre fatto le formichine per potersi permettere di acquistare , magari grazie ad un mutuo , quattro mura che oltre a soddisfare le esigenze abitatitive sono anche un investimento sul quale investire i propri risparmi.

    Infatti la soluzione preferita dagli italiani é sempre stata quella di evitare di buttare soldi in affitti, cercando di andare a vivere per conto proprio il piú tardi possibile per mettere da parte il necessario per comprare o costruirsi una casa dove vivere senza pagare affitto, al limite destinando la stessa cifra alla rata del mutuo ed eventualmente pensare ad una soluzione migliore comprando e rivendendo la casa in caso di mutate esigenze, partendo da una base giá solida: il valore del nostro immobile. 

    crop businessman giving contract to woman to sign

    In altre parti del mondo invece la scelta piú comune é andare a vivere per conto proprio prima possibile, in affitto, anche perché a causa della giovane etá difficilmente ci si puó permettere di acquistare casa , col vantaggio di  non dover disporre di cifre importanti, giusto qualche mese di caparra, potendo cambiare facilmente abitazione sia a causa di mutate esigenze lavorative o familiari. In questi paesi spesso la proprietá della casa é di compagnie o investitori immobiliari professionali, visto che non è comune che un privato acquisti la propria abitazione di residenza.

    gray and black laptop computer

    Questo si riflette anche nella gestione del risparmio: l’italiano é meno avezzo a investire in strumenti finanziari, ma preferisce il mattone, considerato da sempre uno strumento sicuro, mentre lo straniero invece tende a preferire degli strumenti finanziari per gestire i propri risparmi, sempre che non li abbia dilapidati in canoni e spese varie per servizi a noleggio.

    Purtoppo peró questo comportamento virtuoso degli italiani é destinato a cambiare, a causa di normative europee che mirano al tesoretto immobiliare degli italiani, visto che sono pensate in paesi dove la norma é che la proprietá delle case non sia nelle mani del comune cittadino.

    assorted color wall paint house photo

    Quindi un pó per agevolare gli investitori finanziari, che con azioni lobbistiche puntano al patrimonio immobiliare dei privati, e un pó con la scusa delle normative ambientali, le spese di mantenimento e la tassazione sulla casa si fá sempre piú importante, al punto che a tendere l’acquisto diventerà sempre meno conveniente rispetto all’affitto, soprattutto se si é obbligati a spendere ingenti somme per adeguare gli immobili alle normative, pena la perdita del valore dell’immobile.

    unfinished wall

    E se poi ci si aggiunge che sempre meno persone comuni riescono ad accedere ai mutui, vuoi per i tassi di interesse molto piú alti rispetto al passato, vuoi per l’inflazione che non permette di mettere facilmente  da parte l’anticipo necessario per un mutuo, sempre meno gente acquisterá casa per andare a viverci.

    Inoltre se la richiesta cala anche i valori di mercato tenderanno a scendere, perdendo il vantaggio della rivalutazione dell’immobile che a quel punto rende l’investimento sul mattone meno conveniente rispetto a investire la stessa cifra in determinati strumenti finanziari.

    concentrated woman carrying stack of cardboard boxes for relocation

    Questo significa che l’investimento immobiliare diventa redditizio, sfruttando la possibilità di accesso al credito e le economie di scala nell’adeguamento delle strutture, principalmente ad operatori professionali, magari di provenienza estera.

    E questo sposta la giá limitata ricchezza del nostro paese altrove, ma daltronde con l’economia decadente italiana, dove si crea molto meno valore rispetto agli altri paesi dell’eurozona questo declino diventa inevitabile, almeno sin quando non ci saranno delle politiche che tutelino la ricchezza delle famiglie.

    a woman holding a contract

    Voi cosa ne pensate? Preferite comprare casa investendo nel mattone o andare in affitto?

  • L’ambiente lo paghiamo noi

    L’ambiente lo paghiamo noi

    La salvaguardia dell’ambiente è importante ed ai giorni nostri sta diventando un tema sempre piú sentito sia dai politici che dalla gente comune. Il problema peró é quando si abusa del tema , utilizzandolo come scusa per imporre determinate scelte, costringerci all’acquisto di determinati prodotti o aumentare le tasse.

    Un esempio è  il tema della CO2 fuori controllo che causerebbe il riscaldamento climatico, pertanto è partita una messa al bando di tutto ció che la produce, sostenendo la teoria che il riscaldamento sia dovuto alla CO2, cosa peró che non trova d’accordo tutti gli scienziati, dato che secondo una parte della comunitá scientifica l’aumento della CO2 è invece l’effetto del riscaldamento climatico, non la causa.

    garbage on body of water

    E per perseguire la riduzione della CO2 è iniziata una messa al bando dei sistemi di riscaldamento a gas e delle automobili con motore termico per sostituirle con analoghi sistemi elettrici, il problema é che si sta imponendo il cambiamento costringendo i cittadini a privarsi di sistemi funzionanti e sostituirli di tasca propria con degli altri, sulla carta piú puliti, senza mettere in conto che un piccolo miglioramento ha un costo enorme per la collettivitá che non se lo puó permettere, visto che si tratta di cifre importanti, e col paradosso che spesso si sposta solo il problema, dato che per smaltire il vecchio apparato e produrne uno nuovo si inquina piú di quanto non si risparmierebbe con un sistema piú moderno.

    E la CO2 è anche la scusa per imporre nuove tasse, come i crediti energetici nati per penalizzare le imprese che inquinano di piú, ma che produce maggiori costi dato che alcune produzioni inquinano per loro natura, e le aziende sono costrette a comprare crediti da altre piú pulite o in alternativa pagare delle multe.

    photo of an industrial factory emitting smoke

    Discorso analogo per l’efficientamento energetico delle nostre case, è sicuramente un bene evitare di sprecare risorse per riscaldare o raffrescare le nostre case, salvaguardando sia il portafogli che l’ambiente, ma imporre per legge di dover intervenire su edifici esistenti ha dei costi che non si ripagano se non dopo tanti anni, magari quando ci saremo trasferiti altrove, quindi perdendo i benefici economici dell’efficientamento, con il paradosso che imponendolo per decreto, per la legge della domanda e dell’offerta i costi aumentano rendendo ancora piú difficile rientrare delle spese sostenute.

    industrial machine near crops

    E se , come sembra, si andrà sulla direzione che per poter vendere o affittare una casa sará necessario rientrare in una certa categoria energetica, questo porterá a case sfitte o affittate in nero per chi non si potrá permettere l’adeguamento e prezzi alle stelle per quelle adeguate : alla fine i costi sono a carico del cittadino , e quando si tocca la casa o la macchina si sa che sono sempre dolori per il portafoglio.

    Ma non è l’unica delle scelte ambientali ideologiche ma poco lungimiranti, pensiamo alla  plastica sostituita per legge da alternative biodegradabili , soprattutto per quella monouso come per cannucce, imballaggi, buste e simili: l’alternativa non solo è piú costosa, ma è molto meno pratica, pensiamo alla busta del supermercato o alle cannuccia di carta che sono state completamente vietate, fino alla bottiglie d’acqua in plastica che stanno per scomparire e che non salvano il pianeta dato che la plastica continua ad essere utilizzata tranquillamente fuori dall’europa dove giustamente non ci si puó permettere né ci si vuole privare di una soluzione molto piú pratica ed economica, per la quale  basterebbe giusto un pó piú di buon senso nell’utilizzo invece che imporre divieti che incidono negativamente nelle tasche dei cittadini, ma portano lauti guadagni a chi produce sistemi alternativi consentiti dalla legge.

    close up photo of plastic bottle
    Photo by Catherine Sheila on Pexels.com

    E spesso dietro queste normative così severe esiste un’attivitá di lobbying per favorire certi prodotti alternativi, con casi di corruzione di politici che magari per mettersi in tasca una bustarella hanno creato dei costi assurdi per la colletivitá, sia per le spese inutili che per la minore competitivitá di prodotti che per sottostare a queste regole non possono che costare di piú di quelli che nascono dove queste regole non ci sono.

    Alla fine per un principio sacrosanto, si finisce per pagare dei costi inutili che alla fine in certi casi si rivelano pure dannosi. Voi cosa ne pensate? Scrivetelo nei commenti.

  • Quando prenotare un volo al miglior prezzo

    Quando prenotare un volo al miglior prezzo

    Con l’avvicinarsi delle vacanze arriva il momento di prenotare i voli per raggiungere le mete delle nostre vacanze, e una domanda assilla il viaggiatore con problemi di budget: quando è meglio prenotare?

    In realtá non esiste una risposta univoca che vale per tutte le compagnie e per tutti i periodi dell’anno ma ci sono sicuramente dei trucchi che possiamo utilizzare per risparmiare qualcosa.

    Infatti il prezzo dei voli, soprattutto per le low cost tende a variare tanto in base al riempimento dell’aereo, quindi su un aereo vuoto tendenzialmente si trovano piú facilmente biglietti scontati.

    empty seats on airplane

    Questo significa che per destinazioni e periodi dell’anno molto richiesti, come nei mesi estivi, nei ponti e nelle vacanze di natale è bene prenotare con molto anticipo, appena i voli vengono messi in vendita, all’inizio della stagione precedente, dato che per partenze in alta stagione difficilmente troveremo disponibilitá di voli scontati durante le campagne promozionali che vengono lanciate durante l’anno.

    Per i viaggi in media e bassa stagione il discorso è diverso: soprattutto se si viaggia su destinazioni poco battute, in orari non troppo comodi e magari non a cavallo del weekend conviene attendere le offerte speciali, facendo attenzione a non procrastinare troppo se nelle date di nostro interesse ci fossero eventi o se il volo ha orari particolarmente interessanti ad esempio a cavallo di un weekend, con la partenza il venerdì e il rientro la domenica, in quel caso spostare di un giorno il volo, ad esempio rientrando il lunedì anziché la domenica, o ancora meglio scegliendo sia andata che ritorno in un giorno feriale ci consentirá il massimo risparmio.

    gap between airplane seats

    E se si tratta di giorno della settimana lavorativo o destinazione poco battuta con aerei semivuoti si può anche rischiare di fare l’affare comprando il biglietto da due settimane fino a 5 giorni prima della partenza, consentendoci di organizzare un last minute. In quel caso attenti che i voli presi troppo a ridosso della partenza, tipo il giorno prima o quello stesso della partenza tendenzialmente sono venduti a prezzo pieno per sfruttare la necessitá dei viaggiatori, e che comunque muoversi all’ultimo momento, significa avere difficoltá nel reperire alloggi, specie per le localitá piú rinomate o in quelle con scarsa disponibilitá di strutture alberghiere.

    Altro trucco per risparmiare è quello di usare una VPN quando si naviga sui siti delle compagnie aeree, sia per potersi localizzare in un diverso paese , che non sia da quello di partenza o di destinazione e possibilmente meno ricco, dove i prezzi possono essere piú bassi o possono esserci delle promozioni non presenti nel nostro paese, sia  per non far capire alla compagnia che stiamo provando piú volte a fare il preventivo in attesa che i prezzi scendano: se il sito ci riconosce potrebbe aumentare i prezzi per indurci a comprare prima di ulteriori aumenti.

    a woman packing her suitcase

    Non disponendo di una VPN anche navigare in modalitá incognito o cancellare i cookie della navigazione dopo aver consultato il sito della compagnia potrebbe farci risparmiare qualcosa, così come è importante l’orario e il giorno  della ricerca, meglio prenotare quando gli utenti fanno meno ricerche su quella destinazione: se si tratta di destinazioni business i prezzi migliori si trovano tendenzialmente quando gli uffici sono chiusi, al contrario per mete principalmente turistiche i prezzi sono leggermente piú bassi cercando in orario di ufficio o a notte fonda, a causa del minor numero di richieste.

    Anche il periodo di prenotazione puó farci risparmiare, tendenzialmente subito dopo i periodi di punta , tra gennaio e marzo o a Settembre, avendo a disposizione meno soldi ci saranno meno richieste, quindi sará piú facile risparmiare, senza disdegnare anche i mesi di Ottobre e Novembre per le destinazioni low-cost, periodi ottimi anche per viaggiare senza stress risparmiando sugli alloggi.

    person holding smartphone riding airplane

    Il momento giusto per prenotare dipende anche dalla destinazione, mediamente per i voli low cost i prezzi migliori si hanno intorno alle 7 settimane prima della partenza, mentre per i voli a lungo raggio mediamente il periodo migliore è tra le 20 e le 23 settimane prima, con qualche eccezione su qualche particolare destinazione.

    Ad ogni modo alcuni comparatori di prezzo per i voli riescono a suggerire in base al loro storico se in quel momento il prezzo è vantaggioso o se conviene attendere , così come danno la possibilitá di avvisarci con degli alert quando i prezzi variano.

    airport

    Consigliamo peró di avvalersi dei comparatori per scovare l’offerta migliore ma di fare il biglietto sul sito ufficiale della compagnia, che a meno di particolari promozioni é sempre piú conveniente e sopratutto  si evitano scocciature dato che  si ha un’assistenza migliore in caso di problemi, cancellazioni o spostamenti di orario.

    Possiamo dire che la formula magica non esiste ma con un po di accortezza si riesce sempre a risparmiare qualcosa. Voi conoscevate questi trucchi? Ne avete altri da segnalare? Avete qualche dubbio o curiositá? Scrivetelo nei commenti.

  • Come dare una seconda vita a ció che non utilizziamo piú

    Come dare una seconda vita a ció che non utilizziamo piú

    Spesso quando facciamo i nostri acquisti capita di farci prendere la mano e portare a casa qualcosa che nonostante ci sembri bellissima, useremo molto poco e finirá inutilizzata per mesi per poi finire buttata o nella migliore delle ipotesi donata.

    Ovviamente questo diventa un problema non solo per le nostre tasche ma anche per l’ambiente, perché si è prodotto e si è trasportato qualcosa sfruttato molto poco nel proprio ciclo di vita, ma soprattutto finisce in discarica quasi nuovo non avendo compensato con la propria vita utile l’energia necessaria per produrlo e smaltirlo.

    L’ideale quindi é dare una seconda vita ai prodotti inutilizzati anziché buttarli, vendendo o comprando questi prodotti di seconda mano, che spesso hanno condizioni pari al nuovo e che possono essere un affare sia per chi li compra, dato che spenderá meno che comprarli nuovi, che per chi li vende che puó ricavare qualcosa per un prodotto che non usa dimenticato in un cassetto.

    woman looking at the coin purse from the wooden box

    Ma se un tempo andare per mercatini era una cosa complicata, specie per chi ha qualcosa da vendere, le cose stanno cambiando.

    Infatti vendere un prodotto di seconda mano significava mettere degli annunci o organizzare una bancarella nei mercatini, perdere del tempo per la contrattazione, organizzare la consegna e esporsi al rischio di essere truffati o derubati, cosa che poteva valere la pena se si ha un flusso costante di articoli da vendere, meno se la vendita era sporadica e il ricavato basso. 

    Sono arrivati poi i negozi specializzati in articoli usati che risolvono solo in parte il problema dei venditori, perché se é vero che facilitano le cose, é un servizio che si paga con una percentuale cospicua del ricavato, che gli eventuali sconti per rendere appetibili i prodotti invenduti sono a carico del venditore e soprattutto vengono accettati solo gli articoli che il negozio prevede di vendere con piú facilitá: se si ha qualcosa di particolare, magari di valore spesso o ci si accontenta di svenderlo o si devono trovare metodi alternativi.

    Ma come detto i tempi sono cambiati e cosi come si compra online, si puó vendere i nostri prodotti usati con delle apposite piattaforme che mettono in contatto venditori e acquirenti, non solo alle piccole distanze di una consegna a mano, ma potenzialmente in tutto il mondo, risolvendo anche uno dei problemi piú grandi: le spedizioni.

    Infatti se si vende un prodotto usato, spedirlo, specie se voluminoso o pesante potrebbe costare piú del suo valore rendendo non conveniente la vendita rispetto al nuovo, quindi a meno che non si tratti di qualcosa di raro e introvabile difficilmente avrebbe mercato, ma se la spedizione ha un prezzo calmierato grazie alla convenzione delle piattaforme con dei corrieri, la cosa diventa sostenibile.

    Inoltre queste piattaforme, a volte pagando una piccola commissione, possono fare da garante tra venditore e compratore assicurando che il compratore riceva esattamente quanto pattuito , funzionante e in buono stato e che il venditore riceva i suoi soldi , al valore di mercato e senza essere truffato.

    Utilizzando delle app inoltre tutto il processo di inserzione, gestione del contatti e delle spedizioni avviene in maniera molto facile e rapida, cosi come la risoluzione di eventuali controversie mediate dalla piattaforma.

    Tralaltro dai siti di annunci online che si sono evoluti nel tempo come Ebay o Subito, sono nate delle piattaforme basate su app come VintedWallapop o il marketplace di Facebook cosi come dei siti specializzati su alcune nicchie come ad esempio Cakawiki per gli articoli da collezione, Chrono24 e Watchfinder per gli orologi, Discogs per la musica, Vinted e Vestiare Collective per l’abbigliamento, Autoscout24 per i veicoli, Buycicle e Bikeen per le biciclette, Etsy per gli articoli artigianali, Libraccio e Abebooks per i libri, Webuy per l’elettronica etc.

    Tralaltro usare un app specializzata rende piú facile trovare un prodotto specifico, vendere o comprare un prodotto di nicchia e soprattutto ricavare un valore di mercato, cosa che in un marketplace non specializzato potrebbe non accadere, con il rischio di finire per svendere o di non riuscire a trovare compratori perché non viene percepito il valore.

    woman and man standing beside piles of books

    Insomma anche il prodotto che non usiamo ha una seconda vita, un suo valore ma soprattutto diventa un modo molto piú sostenibile di fare acquisti.

    Voi conoscevate queste piattaforme, ne avete altre da segnalare?

  • E’ arrivata la fine del mercato tutelato per luce e gas

    E’ arrivata la fine del mercato tutelato per luce e gas

    Come forse avrete già sentito il 2024 é l’anno della fine del servizio di maggior tutela per luce e gas, questo significa che si passa da dei servizi offerti secondo dei parametri individuati dall’apposita autoritá chiamata ARERA, e dei prezzi che rispecchiano i valori all’ingrosso nelle rispettive borse di riferimento a delle offerte sul mercato libero, dove é l’operatore che decide prezzi e condizione dell’offerta.

    Questo significa che a meno che non si faccia parte di una categoria di utenti considerata vulnerabile, come anziani con almeno 75 anni di etá, in condizione di disagio economico, disabili o con gravi condizioni di salute, abitanti di struttura di emergenza o di un isola non interconnessa alla rete elettrica dovremo scegliere un fornitore per luce e gas sul mercato libero.

    Ovviamente, nonostante qualche operatore di call center potrebbe farvi credere il contrario,  alle utenze non vulnerabili non verrá staccata la fornitura, ma si passerá ad una fase transitoria dove verrá applicato un contratto ponte , chiamato servizio a tutele graduali per la luce e offerta placet in deroga per il gas, definito nelle caratteristiche dall’autoritá per permetterci di fare la nostra scelta entro 3 anni dall’entrata in vigore del nuovo regime, con degli aggiornamenti delle condizioni ogni 12 mesi.

    Per le utenze del gas dal 1 gennaio 2024 cambia la tipologia di contratto ma non l’operatore, quindi potremmo non accorgerci del cambiamento, mentre per la luce si cambierá anche operatore passando in automatico dal servizio elettrico nazionale all’operatore ha vinto il bando per la zona di ubicazione del nostro impianto: in questo caso la data prevista per il cambio nelle utenze domestiche é il 1 luglio 2024, mentre le attivitá commerciali e le forniture secondarie o non domestiche avevano giá fatto il passaggio in precedenza.

    In questa fase di passaggio gli operatori applicheranno una tariffa costituita dal costo all’ingrosso dell’energia , piú un contributo al consumo che possiamo considerare come una sorta di spread sul prezzo all’ingrosso che costituisce il guadagno dell’operatore e remunera le eventuali perdita della rete e una tariffa annua di commercializzazione fissa, che possiamo considerare una sorta di canone dell’impianto.

    Ovviamente gli operatori in questa fase applicheranno dei prezzi convenienti per evitare che gli utenti possano scappare e aderire giá da subito su un’offerta a mercato libero della concorrenza, ma considerato che nonostante la struttura dell’offerta sia definita dall’autoritá  i prezzi sono definiti dall’operatore e che possono essere aggiornati ogni 12 mesi, quindi è possibile che vi vengano proposti dei servizi aggiuntivi a pagamento e/o che la convenienza diminuisca col tempo.

    Dopo i tre anni , se non si fá nulla, invece si passerá in automatico ad un contratto del mercato libero a prezzo variabile dello stesso operatore, dove anche le condizioni contrattuali saranno definite dall’operatore.

    E questo tempo ci servirá per guardarci intorno e valutare prezzi e caratteristiche delle offerte sul mercato libero, decidendo quella che va meglio per le nostre esigenze, in base non solo al prezzo ma anche ai servizi offerti e alla serietá dell’operatore, magari aiutandoci nella scelta con un comparatore di prezzo, sia quelli privati che quello messo a disposizione dall’ARERA chiamato portale offerte, dove inserendo i consumi reperibili in bolletta e i dati dell’impianto si puó preventivare il costo annuo richiesto dai vari operatori e le condizioni richieste per aderire alle rispettive offerte.

    Ovviamente la scelta può essere fatta già da subito, magari sfruttando i periodi nei quali il prezzo all’ingrosso , chiamato PUN per l’energia, é piú basso e dove gli operatori sono interessati a fare offerte per attirare nuovi clienti provenienti dai contratti a maggior tutela.

    Va ovviamente valutata la convenienza caso per caso, in base alle esigenze e ai consumi, compresa la possibilitá di bloccare eventualmente il prezzo dell’energia per tutelarci in caso di aumenti scegliendo un contratto a prezzo fisso e/o aggiungere servizi aggiuntivi in bolletta come la connessione internet offerta da molti gestori, usufruendo di sconti aggiuntivi.

    Tendenzialmente scegliendo dei buoni contratti si puó risparmiare parecchio rispetto al servizio di maggior tutela, mentre il vantaggio rispetto alle offerte ponte dipenderá dai casi ma tendenzialmente crescerá col tempo che la concorrenza si farà piú agguerrita.

    Quello che va peró ricordato, è che sul mercato libero le caratteristiche , i servizi e i prezzi praticati dipendono dal gestore, al pari di un contratto telefonico o internet, quindi potrebbero variare nel tempo anche in maniera sostanziale, rendendo inopportuno un contratto conveniente sino a quel momento, ma anche in quei casi come avviene con la telefonia basta guardarsi intorno e passare alla concorrenza.

    Voi sapevate di questi passaggi? Avete deciso di attendere o siete giá passati al mercato libero? Avete qualche dubbio, domanda o qualcosa da aggiungere? Scrivetelo nei commenti!

  • I vinili in edicola convengono davvero?

    I vinili in edicola convengono davvero?

    Il formato fisico preferito per la musica da qualche anno è tornato ad essere il vinile soppiantando i cd nei pochi negozi di dischi che rimangono nelle nostre cittá resistendo all’avvento della musica liquida.

    E si sceglie il vinile non tanto per il formato analogico che sulla carta dovrebbe essere migliore perché non campionando i suoni non taglia parti dell’opera dell’artista, cosa che poteva avere senso prima dell’avvento dell’uso del digitale nella produzione musicale, ma perché consente di avere tra le mani e ben visibile copertina e artwork che mancano nei formati di musica liquida, e considerando che la copia fisica è ridotta ad essere poco piú che un merchandising, alla pari di t-shirt e gadget vari, le dimensioni importanti di un 33 giri rispetto a quelle di un cd contano quando lo si tiene in mano durante l’ascolto.

    blue vinyl record playing on turntable

    Ma complice la moda del momento, i costi di stampa , le edizioni in tiratura limitata,  la ridotta disponibilità di fabbriche e di professionisti in grado di lavorare sui vinili i costi sono aumentati a dismisura diventando proibitivi, specie per alcuni dischi o artisti.

    Le soluzioni per risparmiare mantenendo il formato fisico sono due allora, il cd o i vinili da edicola, entrambe interessanti.

    assorted cd records in the shelves

    Il CD ha dei costi di produzione e di logistica molto piú contenuti, considerando peso, volume e spazi ridotti,  e si sente in maniera cristallina senza fruscii e complice il fatto di essere meno sulla cresta dell’onda rispetto a un vinile si porta a casa con molto meno a paritá di titolo: se ci accontentiamo delle dimensioni è una soluzione perfetta, considerando che anche il costo dei lettori è decisamente piú abbordabile, ed è probabile che abbiamo ancora in casa qualche apparecchio che puó leggerli come lettori bluray o dvd, console per videogiochi, computer con qualche anno alle spalle o autoradio.

    Viceversa, se il vinile non si discute e  si vuole risparmiare o ci si butta sul mercato dell’usato, facendo attenzione alle quotazioni e alle condizioni dei dischi, magari spulciando fiere, mercatini o siti specializzati come discogs, o volendo rimanere sul nuovo una bella soluzione sono i vinili venduti in edicola.

    vinyl disc on top of shelf

    Non sono amatissimi dai puristi e dai collezionisti perché a volte non sono fedelissimi all’originale, specie sulle parti tipografiche, possono avere un controllo qualitá meno preciso ma costano meno e , non ditelo a voce alta, suonano come i dischi originali nonostante costino meno.

    E il prezzo piú basso non dipende da una minore qualitá, visto che generalmente partono dagli stessi master delle edizioni che trovate nei negozi di dischi o nelle librerie, ma dal fatto che quando sono accompagnati da un prodotto editoriale, come un fascicolo o un giornale da acquistare in abbinata pagano l’iva ridotta al 4% dei prodotti editoriali anziché quella standard del 22%.

    vinyl records discs and three cassette tapes

    Se poi si tratta del primo numero di una collana, grazie alle offerte di lancio si riesce a portare a casa con una decina di euro un disco che in negozio costa 2 o 3 volte tanto. Ovviamente non troveremo la scelta di un negozio, e spesso arrivano agli edicolanti poche copie con il rischio di rimanere a bocca asciutta o di dover fare il giro di tutte le edicole della zona per trovare il disco desiderato, ma quando ci riusciamo  il portafoglio ringrazia sentitamente, specie se si tratta di titoli o artisti a cui vi state approcciando, magari mettendo in conto di acquistare una versione piú pregiata in futuro se vi avrá fatto appassionare particolarmente.

    Diventa essenziale quindi informarsi sulle nuove uscite, i prezzi  ed eventualmente chiedere all’edicola di fiducia di metterci da parte il titolo a cui puntiamo. Alternativamente se si tratta di collane, ci si può anche abbonare nel sito dell’editore con la sicurezza di ricevere tutti i numeri, e spesso omaggi o sconti speciali. 

    vinyl record in vinyl player on table

    Ovviamente con l’abbonamento c’é il rischio di ricomprare un disco che abbiamo giá in collezione, ma basta nel caso rimandarlo indietro, facendo attenzione ai costi di spedizione, cosa da verificare nelle condizioni dell’abbonamento, ricordando che il peso e le dimensioni di un vinile non sono trascurabili e il prezzo della spedizione per un privato si puó avvicinare pericolosamente al valore del disco stesso.

    Ma se in edicola esce un titolo interessante, magari tra quelli che non sono la primissima scelta della nostra wishlist, ma che a un prezzo interessante non si puo dire di no perché non farlo? Meglio a parità di spesa portarsi a casa due o tre titoli che un’edizione , sulla carta piú pregiata, ma che suona allo stesso modo, venduta in altri canali.

    born in the u s a by bruce springsteen album

    Diverso il discorso quando si hanno edizioni particolari, che magari hanno effettivamente qualcosa in piú, magari degli extra o un disco aggiuntivo e che possano avere un maggiore valore collezionistico, ma solo quando la differenza di prezzo é accettabile, inutile pagare lo stesso disco il doppio solo perche uno ha il vinile colorato anziché nero.

    Alla fine anche il marketing conta parecchio, così come quanto riteniamo importante il disco nella nostra collezione, ma a livello tecnico generalmente uno vale l’altro quindi nella maggior parte dei casi meglio risparmiare qualcosa e dedicare il budget risparmiato magari al prossimo titolo della nostra wishlist.

  • I telefoni ricondizionati convengono davvero?

    I telefoni ricondizionati convengono davvero?

    Quando dobbiamo cambiare telefono ci sará sicuramente venuto in mente la possibilitá di acquistarne uno ricondizionato, magari attirati dai prezzi di alcuni siti specializzati che promettono sconti sostanziosi rispetto ai prezzi del nuovo.

    Si tratta in genere di telefoni, piú o meno recenti che vengono riacquistati da dei centri specializzati  da utenti che li vogliono cambiare, o da aziende che li avevano in leasing o a noleggio. Questi centri li ricontrollano tecnicamente, sostituiscono le parti eventualmente usurate come batteria, scocca o display e ce li vendono rimessi a nuovo con una loro garanzia che ci permette di avere in mano un telefono tecnicamente pari al nuovo.

    A seconda poi dello stato estetico del telefono, quindi piú o meno graffiato ci sono dei gradi che ne determinano il prezzo: ovviamente un telefono immacolato costerá piú di uno con qualche graffio, ma se non facciamo caso a un graffietto riusciamo a risparmiare anche qualche centinaio di euro extra.

    Ma ne vale la pena rispetto a un telefono nuovo? Non esiste una risposta univoca, perché dipende dalle nostre esigenze e dal budget che abbiamo a disposizione, oltre che dalla tipologia di telefono

    Infatti esista una bella differenza tra un telefono di alta gamma come un iphone e un modello economico con Android. Un telefono economico tendenzialmente invecchia piú velocemente, in quanto nasce già dalla fabbrica con prestazioni limitate quindi comprarne uno con qualche anno alle spalle significa rischiare di non avere un prodotto al passo coi tempi e soprattutto senza aggiornamenti. Un telefono piú costoso che ha un prezzo di listino piú alto tendenzialmente è pensato per durare di piú, quindi sia i materiali sono piú duraturi, sia aumenta la possibilitá che vengano rilasciati aggiornamenti per attivare le ultime funzionalitá anche a qualche anno dal rilascio.

    Infatti se non abbiamo dubbi che un ricondizionato sia a posto di schermo o batteria, in quanto rimesso a nuovo da chi ce lo vende, il problema potrebbe nascere dal produttore che dopo qualche tempo dal lancio smette di aggiornare prodotti che a livello hardware sarebbero perfettamente al passo coi tempi per favorire la vendita dei nuovi modelli, col rischio di trovarci con un telefono inutilizzabile dopo qualche mese dall’acquisto.

    Il problema si pone sui modelli usciti sul mercato da piú tempo, infatti se é vero che possiamo avere un telefono alla moda, anche perché , se si tratta di iphone esteticamente cambiano poco da una serie all’altra , quindi si riesce a fare sempre una bella figura anche con un telefono di alcuni anni fá, diverso è il suo funzionamento: se ci si limita a telefonare o a scattare qualche foto ogni tanto no problem, ma nell’uso intenso, anche solo coi social avere un telefono di qualche anno si fá sentire.

    E dover rinunciare a certe funzionalità o banalmente trovarsi il telefono che rallenta giorno dopo giorno ci farà venir voglia di cambiarlo prima di un telefono nuovo meno pregiato pagato la stessa cifra.

    Poi ovviamente dipende dal budget a disposizione, se si hanno un paio di biglietti da 100 euro la scelta puó essere tra un vecchio iphone ricondizionato ed un’onesto medio gamma Android nuovo: se col primo si fá piú scena, si dovrá anche mettere in conto che la vita residua sará limitata, quindi è una scelta conveniente solo se non si puó fare a meno di avere un telefono col la mela.

    Se il budget è piú alto prendere un iphone di una, massimo due generazioni prima ci da comunque una vita residua abbastanza lunga, riuscendo a portarcelo a casa a un prezzo piú umano, e  si ha un telefono ancora godibile, senza spendere i quasi 2000 euro dell’attuale top di gamma

    Il rovescio della medaglia é che comunque anche avendolo pagato a metá prezzo, abbiamo dovuto sborsare una cifra considerevole, mitigata solo dal fatto che comunque avremo un minimo di valore residuo quando decideremo di rivenderlo, cosa che con un android con 4 o 5 anni alle spalle difficilmente avremo.

    Sugli android, se si tratta di fascia bassa meglio andare direttamente sul nuovo, su quelli di medio-alta gamma ci si trova nel mezzo, se il telefono é supportato dal produttore , un ricondizionato puó essere una buona scelta se pagato una cifra ragionevole, se il risparmio rispetto al nuovo é poco, o c’è il rischio che venga abbandonato dal produttore e che quindi non riceva aggiornamenti, cosa che purtroppo capita spesso, meglio evitare e prendere al suo posto, a paritá di prezzo un modello nuovo anche se di fascia inferiore, tenendo anche a mente che qualora lo rivendessimo dopo qualche tempo riusciremo a ricavare ben poco.

    Insomma un telefono ricondizionato conviene sin quando c’é supporto da parte del produttore e lo si paghi una cifra ragionevole. Sicuramente ci costa qualcosa di piú che comprarlo usato da un privato, ma comunque la revisione prima della vendita e soprattutto la garanzia ci permette di stare tranquilli. 

    L’unica incognita é sempre il tempo che ci potrá durare, che tendenzialmente sará meno di un telefono nuovo di pari prezzo, ma spesso si ha in mano un modello di maggior pregio, e soprattutto quando tra una generazione e quella successiva i cambiamenti sono modesti si ha un telefono comunque al passo coi tempi, almeno sin quando il produttore non decida di smettere di rilasciare aggiornamenti per quel modello.

    Voi conoscevate i telefoni ricondizionati? Ne avete comprato qualcuno? Avete qualche dritta o suggerimento? Scrivetelo nei commenti.