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  • Temu, Shein e Aliexpress fanno paura ad Amazon

    Temu, Shein e Aliexpress fanno paura ad Amazon

    Le piattaforme di ecommerce low cost come Temu, Shein o Aliexpress sono sempre piú popolari per l’acquisto di oggettistica e abbigliamento a basso costo di provenienza orientale. 

    Infatti i grandi store cinesi alle periferie delle città, a causa della scomparsa di alcune agevolazioni e di maggiori controlli e oneri fiscali hanno alzato i prezzi rendendo meno conveniente l’acquisto a meno che non si voglia controllare con mano la qualitá o si voglia l’articolo sul momento, tanto che spesso si trovano ad essere meno convenienti rispetto a catene occidentali (ad esempio Tedi, Action, Kik, Pepco e simili) che spesso vendono prodotti simili a prezzi migliori giocando sulla quantitá.

    Quindi un’alternativa comoda per comprare la nostra paccottiglia a poco prezzo é acquistare online, anche perché le varie piattaforme, un pó per sottostare alle recenti  formalitá doganali che prevedono il pagamento anticipato dell’IVA e un pó per ridurre tempi e costi di spedizione danno la possibitá di ricevere in tempi relativamente veloci di 1-2 settimane raggruppando gli acquisti in un unica spedizione al raggiungimento di una certa soglia di spesa (circa 10 euro a seconda della piattaforma), mantenendo la spedizione lenta per gli acquisti al di sotto della soglia di spesa o spediti da venditori che non usano la piattaforma logistica del sito.

    Considerato che un po’ per cercare di raggiungere la soglia per la spedizione gratuita rapida, un pó per i prezzi bassi e un pó per le operazioni di marketing audaci che tra gamification e offerte super scontate fanno sì che i carrelli si riempano velocemente.

    E considerato che offrire  prezzi bassi e tempi di consegna umano significa far preferire queste piattaforme di origine cinese a quelle occidentali dove si trovano gli stessi prodotti, magari rivenduti o rimarchiati da un distributore locale a prezzo piú elevato che se un tempo erano giustificati da un tempo di consegna piú celere, ora quelle occidentali perdono di attrattiva.

    working macbook computer keyboard

    Infatti da una parte la comunitá europea per tutelare i propri venditori con la scusa della sicurezza pensa di introdurre una tassa amministrativa sulle spedizioni e di rimuovere l’esenzione dai dazi per le spedizioni sotto i 150 euro, dopo aver giá eliminato l’esenzione della riscossione dell’IVA di modo da ingolfare i controlli alle dogane e rendere difficoltoso e costoso il ricevere prodotti economici dalla Cina.

    Dall’altra parte le piattaforme occidentali iniziano a copiare quelle cinesi offrendo servizi simili, come Haul una sorta di clone di Temu lanciato per ora negli Stati Uniti da Amazon e che probabilmente verrà esteso a breve anche in Europa.

    package from amazon prime carried by the delivery man

    Si tratta di una sezione della App o del sito mobile di Amazon.com dove è possibile acquistare prodotti di costo inferiore ai 20 dollari spediti direttamente dalla Cina in 15 giorni e che beneficiano della garanzia A-Z di Amazon.

    La spedizione é gratuita al raggiungimento di 25 dollari di spesa e prevede degli sconti del 5 o del 10% se si raggiungono rispettivamente i 50 o i 75 dollari di spesa in un singolo ordine.

    Inoltre è previsto il reso gratuito, nei soliti modi previsti da Amazon come i locker, i punti di raccolta e gli uffici postali per tutti i beni che hanno un costo superiore ai 3 dollari.

    crop man taping carrying box with scotch

    In pratica si hanno a disposizione gli stessi prodotti cinesi, con un servizio e prezzi simili a quello di Temu o Aliexpress ma con in piú la garanzia di Amazon.

    Sicuramente buono per l’utente se stimola la concorrenza, un pó meno quando la concorrenza viene ostacolata dalla burocrazia come ha in mente di fare l’unione europea visto che i costi burocratici finiranno per ricadere sui consumatori.

  • Fare acquisti é una lotta

    Fare acquisti é una lotta

    Fare acquisti é un attivitá piú complessa di quello che possa sembrare, perché la decisione di acquistare qualcosa viene condizionata da fattori esterni, che spesso sono estranei alla nostra volontá.

    Sia che sia un acquisto di necessitá, o che sia un acquisto che facciamo per diletto siamo molto permeabili agli stimoli esterni, in primis del marketing che puó condizionarci nella nostra scelta, facendoci acquistare qualcosa di diverso da ciò che avevamo in mente, magari piú costoso o inducendoci a comprare qualcosa che non avevamo previsto.

    Basta pensare alla spesa in un supermarket: la disposizione dei prodotti, i prezzi, le confezioni, le promozioni, la pubblicità possono condizionare le nostre scelte: magari dovevamo comprare solo un paio di articoli e arriviamo alla cassa con un carrello pieno.

    assorted bottles and cans in commercial coolers

    Questo perché spostandosi nelle corsie ci cade l’occhio su un prodotto che ci piace, su un’offerta che sembra conveniente, su un prodotto di cui abbiamo sentito parlare o che viene reclamizzato e che vogliamo provare.

    Ma anche il far cadere il nostro occhio è condizionato dal percorso obbligato tra gli scaffali e dalla posizione degli articoli, che é sapientemente pensata per posizionare determinati articoli a portata di carrello, specie quelli per i quali il produttore paga il supermercato per il posizionamento e che a volte rappresentano per il supermercato un guadagno maggiore della vendita di un prodotto in offerta.

    E le offerte sono uno dei classici specchietti per le allodole, magari abbiamo scelto quel supermercato perché alcuni dei prodotti che siamo soliti comprare viene ribassato, ma una volta alla guida del carrello non sappiamo resistere alle tentazioni vanificando il nostro risparmio: magari il supermercato non guadagnerá dal prodotto in offerta ma sicuramente si rifará col prodotto a prezzo pieno che magari neanche ci serviva.

    Se si vuole evitare di cadere nella trappola si dovrebbe usare una lista della spesa e limitarsi ad acquistare solo ciò che ci serve, evitando acquisti inutili presi da degli stimoli indotti dal marketing.

    Altro modo per fregarci è giocare con le offerte, che spesso non sono disponibili o hanno delle clausole particolari, come dei giorni particolari o vincolati ad un certo acquisto in combinata o al raggiungimento di una certa soglia di spesa: si rischia di barattare il risparmio su pochi prodotti con un acquisto a prezzo pieno sul resto della spesa: probabilmente l’unico risparmio che avremo fatto é sul tempo.

    white paper bag surrounded by red balloons

    Infatti per sfruttare il gioco basterebbe limitarsi ad acquistare solo ciò che é in offerta o comunque a un prezzo conveniente , acquistando solo i prodotti dell’offerta di diversi supermercati, ma anche lì si rischia di cadere nella trappola acquistando qualcosa di non richiesto, cadendo maggiormente in tentazione da ciascuno dei supermercati che avremo visitato.

    Ma anche a stare ligi alla lista della spesa si è barattato il nostro tempo e ci si è abituati a comprare un prodotto in offerta magari al posto di uno di marca differente, che saremo portati a ricomprare in futuro se non disponibili offerte di prodotti similari o quando saremo di fretta.

    E la fretta o la scarsitá ci portano ad accontentarci e ad accettare di pagare un prezzo più alto di quello che saremmo disposti a pagare di solito, mai fare acquisti quando abbiamo finito un prodotto: se abbiamo finito le uova quando stiamo facendo una torta le acquisteremo alla bottega sotto casa al doppio del prezzo rispetto al supermercato, ma se ce ne fossimo accorti prima di cominciare avremmo avuto il tempo di pagarle il giusto prezzo

    grocery store

    Stessa cosa quando non abbiamo alternative, ad esempio in aeroporto, su una nave , ad una fiera, a un concerto o all’autogrill pagherete una bottiglietta d’acqua o un panino cifre folli a meno che non ve lo siete portati da casa, perché siete costretti.

    Alla fine si tratta di una scienza subdola che riesce a manipolarci senza farcelo capire, e per proteggerci basta conoscere questi trucchi del mestiere, anche se prima o poi ci si finisce per cascarci.

    Voi conoscevate questi trucchi, ne sapete degli altri?

  • Ecco un Mac conveniente

    Ecco un Mac conveniente

    Generalmente i prodotti Apple sono conosciuti per il bel design, per la buona e spesso ottima qualità, ma magari mancano di qualche caratteristica presente nella concorrenza e generalmente a paritá di caratteristiche sono più cari della concorrenza.

    Ma non sempre é vero, specie in determinati periodi e per particolari prodotti e ci troviamo in uno di questi momenti dove un prodotto con la mela riesce a rivaleggiare con la concorrenza anche sul prezzo: parliamo dei nuovi computer Apple con processore M4.

    Infatti dal lancio dei processori Apple Silicon la mela ha sempre avuto la possibilitá, producendo in casa gran parte dei componenti, di fare molta economia di scala, dato che può sfruttare anche sui computer componentistica e tecnologie presenti anche sui propri tablet e smartphone.

    Inoltre questi processori , derivando dal mondo mobile, si sono rivelati molto efficienti dal punto di vista dei consumi, riuscendo a ottenere a parità di prestazioni consumi ridotti anche del 90%, spingendo la concorrenza ad inseguire questa efficienza.

    Questo ha portato sia il mondo Arm con Qualcomm, che il mondo x86 con Intel e Amd a sfornare architetture piú moderne per stare al passo dei processori della mela, che riescono ad avere le stesse prestazioni di un fisso pur alimentati a batteria, dovendo reinventare completamente la propria line up.

    Ma riprogettare da zero ha dei costi e delle problematiche da risolvere che in un prodotto consolidato non si hanno, e questo porta all’aumento dei prezzi al lancio dei nuovi prodotti, mentre evolvendo un prodotto giá sul mercato il costo è sicuramente minore.

    Ci si trova quindi in una situazione dove i nuovi processori Ryzen AI e Intel Core Ultra essendo appena arrivati sul mercato essendo una primizia sono ancora molto costosi, mentre Apple puó fare per i nuovi prodotti i prezzi ai quali siamo abituati, che paradossalmente risultano molto competitivi in questo momento storico.

    Chi deve acquistare un pc se vuole le ultime tecnologie al momento, in attesa che i prezzi col tempo si assestino deve scegliere , specie sul mobile, tra un prodotto con un processore di generazione precedente tecnologicamente meno avanzato oppure rassegnarsi a pagare cifre paragonabili se non superiori a quelle richieste da Apple, tralaltro assecondando la politica di Apple della ram integrata nel processore presenti nei nuovi Intel Core Ultra “Lunar Lake”.

    Infatti Apple continua nelle sue politiche che obbligano il consumatore ad acquistare adattatori per sopperire alla mancanza di porte comunemente disponibili nella concorrenza, e di integrare le memorie nel processore costringendo ad ordinare upgrade di memoria, sia ram che disco in fabbrica a prezzi fuori mercato, il problema é che finisce per creare un trend seguito anche dagli altri ai danni del consumatore.

    Ma nonostante tutto, in questo momento storico di cambiamenti, riesce a piazzare dei prodotti particolarmente competitivi come il nuovo mac mini m4: il famoso mini pc della mela, al quale si deve aggiungere un monitor , una tastiera e un mouse per trasformarlo in un computer desktop  potente e trasportabile.

    Ovviamente qualche nuova fesseria in stile Apple non manca , come il tasto di accensione sotto il computer e la rimozione delle porte USB-A , costringendoci ad usare un adattatore anche per collegare una normalissima chiavetta usb, ma tutto sommato si ha un computer potente per la creativitá a un prezzo competitivo, e volendo esiste la possibilitá di avere il processore M4 Pro per maggiore potenza.

    Mac Mini , con l’avvento di M4, é stato ridisegnato rendendolo ancora piú piccolo e con un prezzo molto competitivo (si parte da 729 euro che scendono a 609 per il settore education), anche in funzione del fatto che ora anche il modello base ha da 16GB di ram.

    Come in precedenza non è una macchina adatta per il gaming, dove Windows resta imbattibile, anche se per gli smanettoni qualcosa si sta sbloccando installando Linux, dove si inizia a far girare qualche gioco Windows sotto emulazione, ma con bassi framerate, così come non è adatta come pc super economico per usi leggeri visto che un mini pc windows senza pretese si porta a casa con molta meno spesa.

    Abbastanza interessanti anche i nuovi MacBook Pro con M4, specie per chi ha esigenze di creare contenuti multimediali in mobilitá , da valutare per un upgrade da M1 o Intel, mentre lo è di meno l’Imac M4 specie nella versione base: con una spesa inferiore meglio il Mac Mini che è pure piú potente.

    Al momento il nuovo M4 non è ancora disponibile su Mac Studio (anche se si può sempre configurare il Mac Mini con M4 Pro) , Mac Pro e Macbook Air, con quest’ultimo che potrebbe diventare un best buy se si allinea ai 16gb di ram dei suoi fratelli.

    Insomma forse per demeriti altrui per una volta Apple si trova ad essere stranamente competitiva anche nei prezzi, specie se si acquistano i modelli corretti, e con il vantaggio del mantenimento del valore sul mercato sul mercato dell’usato che di solito é una chimera per i prodotti Windows.

    Voi li conoscevate? Pensavate di acquistarli?

  • Come prepararsi alle offerte natalizie

    Come prepararsi alle offerte natalizie

    Con l’avvicinarsi del Natale iniziano i periodi di sconti e le campagne di negozi e siti internet per promuovere , come ogni anno, le vendite natalizie, black friday, cyber monday e iniziative affini.

    È quindi bene ricordare qualche consiglio e magari qualche trucco per evitare fregature: innanzitutto individuate in anticipo, almeno a grandi linee cosa avete in mente di acquistare per i vostri regali in modo da poter tenere sott’occhio i prezzi e le disponibilitá, soprattutto per approfittare di possibili offerte temporanee come black friday, cyber monday, calendario dell’avvento o le classiche offerte a tempo di Amazon e simili.

    Questo per due motivi: cercare i regali all’ultimo momento significa doversi accontentare di ciò che si trova disponibile, magari pagando molto di piú del previsto un rimpiazzo, anche perché dopo la prima settimana di dicembre le spedizioni si ingolfano e si rischia che il regalo ordinato , sia online che in negozio non arrivi per tempo per natale, ma soprattutto per i prezzi che sotto natale tendono a rincare. 

    photo of a woman holding shopping bags

    Infatti tendenzialmente potrebbero aumentare poco prima del black friday in modo poter far risultare piú golose le operazioni promozionali, per ritornare, applicando lo sconto, a prezzi vicini a quelli pre-natalizi: in quel caso non avrebbe senso aspettare il giorno degli sconti rischiando non solo di trovare ressa ma che l’articolo da noi desiderato, specie se ricercato, vada esaurito magari proprio nelle taglie o nei colori che ci interessano.

    Idem per i prodotti che solitamente non vanno in sconto in quanto particolarmente di moda, per provare ad ottenere uno sconto minimo potremmo rischiare di non trovare disponibilitá, anche se si tratta di prodotti particolarmente costosi che non vanno mai in sconto, e per i quali magari possiamo valutare delle alternative, puó valere la pena di rischiare anche solo per un 10% di riduzione.

    Per capire se si tratta di un finto sconto dovremo andare in anticipo in avanscoperta e controllare i prezzi pre natalizi, oppure se si tratta di acquisti online utilizzare degli strumenti che tracciano l’andamento dei prezzi per capire se ci sono stati degli aumenti poco prima delle festivitá: se il prezzo si mantiene costante prima del black friday l’eventuale sconto potrebbe essere sostanzioso, se è aumentato poco prima o nel mese precedente ci possiamo aspettare sconti finti o poco interessanti.

    Inoltre, soprattutto online e per le grandi catene le offerte si rincorrono, se la catena o il sito X fa un certo prezzo il suo concorrente Y probabilmente metterá lo stesso prodotto o uno equivalente allo stesso prezzo: questo puó essere utile quando dovesse esaurirsi il prodotto che puntavamo, dato che potremmo trovarlo da un concorrente.

    Free Christmas presents image

    E la cosa diventa interessante quando una certa catena non è presente nella nostra zona ma c’è il concorrente, che per controbattere il prezzo del concorrente reperibile online ci fa uno sconto che comunque non avremmo potuto raggiungere.

    Inoltre è bene scandagliare sia i siti che i negozi fisici, quello che va esaurito sul sito potrebbe esserci in negozio o viceversa, e magari utilizzando il ritiro presso il punto vendita, spesso gratuito, si ottiene lo stesso prezzo del sito , che potrebbe essere piú conveniente, direttamente in negozio, a volte anche senza attendere la spedizione risparmiando non solo soldi ma anche tempo.

    man in red long sleeved shirt

    Da tenere inoltre a mente nella scelta del negozio, soprattutto a paritá di prezzo, la possibilitá e gli eventuali costi di reso in caso di regalo non gradito o taglia errata: alcuni negozi estendono il reso a dopo natale , altri si limitano alle disposizioni di legge: ciò significa rischiare che il periodo di reso termini prima dell’apertura dei regali, che ci siano dei costi di spedizione a nostro carico o che a seconda dei casi non sia proprio previsto.

    E come detto se si acquista online fate attenzione anche ai tempi di spedizione, non solo i tempi del corriere, che sotto natale è possibile che abbia dei ritardi, ma anche quelli per la preparazione dell’ordine e dei tempi aggiuntivi se arriva dall’estero, magari passando pure per una dogana: se acquistate da siti che non conoscete bene o di cui non conoscete la provenienza cercate di muovervi con piú anticipo in modo da avere il tempo di risolvere eventuali problemi.

    assorted color leather bag display inside room

    Fare acquisti di natale è sempre una giungla, ma muovendosi per tempo e tenendo gli occhi aperti si può riuscire ad accontentare tutti senza svenarsi. Voi avete altri consigli per gli acquisti natalizi?

  • Fare acquisti in vacanza é una fregatura?

    Fare acquisti in vacanza é una fregatura?

    Quando si viaggia puó essere interessante sfruttare l’occasione per acquistare dei prodotti che non si trovano facilmente vicino casa o per pagarli meno cari.

    Infatti in virtù di listini diversi, tassi di cambio favorevoli, minore tassazione, maggiore concorrenza o disponibilità i prezzi al dettaglio potrebbero rivelarsi piú convenienti, ma non è sempre oro quello che luccica.

    Bisogna fare sempre attenzione, perché un acquisto fatto in un negozio lontano potrebbe portare delle problematiche, soprattutto se il prodotto dovesse guastarsi e quindi richiedere una riparazione in garanzia o una sostituzione.

    assorted color leather bag display inside room

    Infatti la gestione della garanzia, a seconda di dove e come si acquista, puó essere a carico del rivenditore e non del produttore, questo significa in caso di bisogno dover rispedire il prodotto a nostre spese al venditore, con il rischio di dover pagare anche dei costi doganali,  considerando che il produttore non è obbligato a mettere a disposizione la rete dei propri centri di assistenza per il prodotto acquistato in un’altra nazione.

    Altre grosse problematiche sono le normative doganali che si applicano agli acquisti extra unione europea, comprese anche nazioni geograficamente vicine a noi come la Svizzera o il Regno Unito.

    Infatti c’è da considerare che gli acquisti extracomunitari vanno dichiarati al passaggio in dogana, quindi al di sopra di un certo valore di franchigia (300 o 430 euro di valore complessivo infrazionabile a seconda che si attraversi la frontiera via strada o per via aerea o marittima), andrá pagata l’IVA ed eventuali dazi, quindi se non si vuole pagare l’IVA due volte , sia nel paese di acquisto che a casa nostra, o si usufruisce , quando possibile, di sistemi TAX FREE che rimborsano l’IVA pagata all’estero o si deve ricorrere a degli stratagemmi.

    La ‘’furbata’’ piú comune è quella di far passare per usato o già in nostro possesso il prodotto appena acquistato all’estero facendo sparire etichette, scontrini, scatole e certificati di garanzia, che, ammesso di non venire beccati e multati, se da una parte possono produrre un risparmio dall’altra significa perdere completamente il diritto alla garanzia, e se la cosa potrebbe non essere un problema per un capo di abbigliamento da pochi euro, diverso è per un prodotto elettronico di valore.

    Più semplice la gestione degli acquisti nei duty free degli aeroporti, anche se non sempre possono essere convenienti in tutte le tipologie di prodotto: ottimi dove ci sono delle accise come su profumi e alcolici, meno magari su abbigliamento, alimentari o elettronica: é pur vero che si risparmia l’iva ma nel complesso non é detto che sia conveniente rispetto che acquistare altrove visto che generalmente si parte dal prezzo pieno di listino, ma quantomeno è piú facile piú accorgersi della eventuale convenienza.

    Non diamo mai per scontato che acquistare in un negozio di una grande cittá possa essere sempre la soluzione piú conveniente, magari puó essere piú facile reperire modelli o colori particolari ma il prezzo potrebbe essere meno conveniente di acquistare lo stesso prodotto online, col vantaggio che non ci occupa posto in valigia, che non si rischia che venga perduto insieme alla valigia, che ci possano essere problemi in dogana o con la garanzia.

    Infatti va valutato bene ognuno di questi aspetti e non lasciarsi ingolosire da un prezzo interessante che alla fine  si potrebbe rivelare meno conveniente di quanto sembra.

    Va anche valutato che un prodotto acquistato all’estero potrebbe non essere compatibile con l’uso nel nostro paese, in quanto lo standard di funzionamento o la spina elettrica potrebbe essere diversa e non è detto che sia possibile adattarlo, potrebbero non essere presenti degli accessori normalmente in dotazione nel nostro paese, oltre ad avere istruzioni e serigrafie in una lingua diversa dalla nostra, cosa che potrebbe rendere difficoltoso o comunque scomodo l’utilizzo.

    photo of a woman holding shopping bags

    Quindi, se soprattutto per alcune tipologie di prodotti e in alcuni paesi gli acquisti possono rivelarsi particolarmente convenienti é bene conoscere i prezzi di vendita online e valutare le eventuali complicazioni per evitare sgradite sorprese che possono trasformare quello che sembrava un affare in una fregatura, considerando che se il risparmio è minimo probabilmente non vale la pena rischiare di incorrere in possibili problemi.

    Voi acquistate spesso durante i vostri viaggi? Vi è capitata qualche disavventura con lo shopping? Scrivetelo nei commenti!

  • Come spedire un pacco risparmiando

    Come spedire un pacco risparmiando

    Se ci capita l’esigenza di dover spedire un pacco in maniera sporadica potremo avere delle sgradite sorprese sul costo delle spedizioni.

    Infatti se ci rivolgiamo ad un corriere, ma anche banalmente all’ufficio postale per una spedizione estemporanea potremmo dover pagare una cifra molto importante in confronto a quelle che siamo abituati a pagare per le spedizioni dei nostri acquisti online.

    E se la spedizione è diretta all’estero potremmo dover pagare di spedizione molto piú del valore contenuto nel pacco, cosa che potrebbe magari farci desistere dalla spedizione, magari per un reso o della riparazione di un prodotto che potrebbe diventare anti economica.

    Questo perché i corrieri riservano tariffe agevolate a chi spedisce frequentemente, soprattutto a quelli che acquistano in anticipo un carnet di spedizioni, facendo pagare la spedizione a prezzo di listino chi spedisce una tantum.

    Ma sentirci chiedere di pagare diverse decine di euro per un pacchetto di qualche etto potrebbe lasciarci quanto meno contrariati, ma anche se non si ha l’esigenza di spedire spesso esiste il modo di pagare tariffe simili a chi movimenta grandi quantitá di pacchi ogni giorno.

    Il trucco è cercare di utilizzare delle piattaforme online per la spedizione che hanno accordi con i principali corrieri dai quali hanno acquistato a prezzo di ingrosso le spedizioni e che rivendono le singole spedizioni ai propri utenti a un prezzo sicuramente piú conveniente rispetto a quello richiesto dall’ufficio postale o dallo stesso corriere a cui si appoggiano.

    delivery man wearing a face mask carrying boxes

    E se all’inizio questi servizi erano resi solo da agenzie di spedizione o siti web dedicati, dove inserendo localita, dimensione e peso del pacco si ottiene un preventivo per la spedizione, e qualora il prezzo ci soddisfasse pagando con carta di credito si ottiene una lettera di vettura di un corriere che , generalmente il giorno dopo, ritiererá il nostro pacco presso il nostro domicilio come fosse in reso di un acquisto online per consegnarlo a destinazione.

    Ma ormai questo lavoro lo fanno anche le principali piattaforme di acquisti on line tra privati. Infatti se dovete vendere qualcosa di usato su un sito o su una app specializzata, come puó essere Subito, Vinted, Ebay, Wallapop o siti simili potete demandare la gestione della spedizione al sito, che incamererá il prezzo della spedizione direttamente dall’acquirente e manderá al venditore la lettera di vettura del corriere per la spedizione, che a seconda dei casi verrá ritirata a domicilio o dovrá essere consegnata in un punto di ritiro convenzionato dal corriere, generalmente cartolerie o tabaccherie distribuite capillarmente nelle cittá e nei centri urbani piú grandi.

    men working in a warehouse

    Il vantaggio é sia per l’acquirente che accede a tariffe di spedizione particolarmente convenienti, che per il venditore che non dovrá impazzire per trovare uno spedizioniere che possa spedire il maniera economica il proprio pacco: l’unica cosa a cui stare attenti sono le dimensioni del pacco, infatti per spedizioni particolarmente ingombranti, pesanti o fragili il servizio potrebbe non essere disponibile.

    Ma lo stesso sistema viene ormai utilizzato anche da alcuni ecommerce per il reso o per la riparazione quando la spedizione dovesse essere a carico dell’acquirente: viene scalato dalla carta di credito il costo della spedizione a prezzo agevolato e rilasciata una lettera di vettura con la quale portare il pacco presso il centro di ritiro o attendere il corriere al proprio domicilio.

    crop man taping carrying box with scotch

    Alla fine con una carta di credito, una connessione a internet e a seconda dei casi una stampante per stampare la lettera di vettura risparmieremo tempo e denaro rispetto ad una spedizione tradizionale: quello che rimane a nostro carico è imballare con cura la nostra spedizione.

  • Come trovare la stampante ideale

    Come trovare la stampante ideale

    Quando acquistiamo una stampante è importante valutare alcune caratteristiche che possono incidere parecchio sul nostro portafoglio. Infatti é risaputo che molto spesso le stampanti sono vendute sottocosto o comunque con margini ridottissimi in quanto i produttori si rifanno della spese con l’acquisto delle cartucce dove invece i margini sono elevatissimi. 

    Sfruttando questo sistema peró possiamo andare a risparmiare acquistando delle cartucce compatibili, sui modelli dove ció é possibile, dato che i produttori inventano sistemi sempre piú invasivi per far si che la stampante funzioni esclusivamente con cartucce originali.

    In alternativa esistono delle stampanti che costano un pó di piú in fase di acquisto, ma utilizzano consumabili molto piú economici, come ad esempio taniche di inchiostro al posto delle comuni cartucce.

    Diventa quindi essenziale quando acquistiamo una stampante non guardare solo il prezzo di acquisto della sola stampante, ma anche il costo e la disponibilitá delle ricariche, sia che si voglia stare su quelle originali o si preferisca risparmiare con le compatibili

    In quest’ultimo caso é bene valutare che esistano in commercio per il modello di nostro interesse, e nel caso non ci fossero valutare al suo posto un modello di stampante di fascia piú alta , di altra marca o meno recente dove siano disponibili di concorrenza.

    Da tenere conto anche che molti produttori di stampanti danno la possibilitá di fare un abbonamento mensile che mette a disposizione le cartucce pagando un fisso in base al numero di copie stampate, resta da valutare la convenienza rispetto alle cartucce di concorrenza, ma c’è da sottolineare che con questi sistemi , dato l’obbligo di connessione ai loro server, la casa puó bloccare la stampante da remoto qualora non si paghi l’abbonamento o si usino cartucce non originali. Spesso alcune stampanti vengono vendute ad un prezzo scontato vincolate alla sottoscrizione di questi abbonamenti, fate attenzione in caso di stampanti particolarmente scontate in quanto potrebbero avere dei vincoli che possono portarvi al blocco della stampante se non pagate l’abbonamento al termine del periodo di prova o in caso di uso di cartucce non originali.

    Parallelamente nella scelta va considerata la tecnologia di stampa, sostanzialmente esistono due grandi famiglie quelle a getto di inchiostro e quelle laser, entrambe hanno pregi e difetti quindi la scelta dipende molto dall’utilizzo che ne andremo a fare.

    Le getto d’inchiostro sono generalmente piú economiche come costo di acquisto dell’apparecchio e hanno una resa migliore sulle stampe a colori, ma hanno consumabili che durano poco e soprattutto tendono a seccarsi se non le utilizzate frequentemente, finendo per dover buttare buona parte della cartuccia nei cicli di pulizia per rimettere in funzione la stampante quando la andrete a riutilizzare. 

    Vanno quindi bene per chi usa la stampante costantemente , ma senza elevati volumi di stampa: ideale per chi stampa giusto qualche foglio ogni settimana, da evitare per chi stampa ogni tanto ma poi la tiene ferma per mesi.

    Le laser invece costano inizialmente qualcosa di piú sia come apparecchi che per costo dei toner , ma hanno dei costi per pagina generalmente piú bassi in quanto i consumabili durano notevolmente di piú e  a differenza delle getto di inchiostro non si seccano quando inutilizzati, rendendoli una soluzione ideale per chi stampa tanto o per chi usa la stampante sporadicamente. Inoltre sono la soluzione con la migliore qualitá nella stampa in bianco e nero, infatti molti modelli , sopratutto quelli piú economici, stampano solo in bianco e nero , a differenza delle getto d’inchiostro che indipendentemente dal modello stampano sempre a colori, quindi anche l’esigenza di stampare a colori va valutata nella scelta della tipologia di stampante

    Spesso, rispetto alle inkjet, sono meno schizzinose dei confronti delle cartucce compatibili e con un toner compatibile da una decina di euro si riesce anche ad arrivare a 5000 copie con dei costi di gestione veramente irrisori.

    Indipendentemente dalla tecnologia di stampa vanno valutate alcune funzionalitá aggiuntive, come la presenza di un modulo di rete che permetta alla stampante di interfacciarsi , tramite wifi, non solo al computer principale, ma anche a tutti i dispositivi connessi nella propria rete come tablet o smartphone.

    Importante per molti anche la presenza di uno scanner integrato, utile sia per digitalizzare documenti che per fare delle fotocopie, così come la stampa fronte retro per risparmiare carta.

    Puo essere comoda per chi si diletta nella fotografia la presenza di un slot per SD card per stampare direttamente le foto , mentre ormai diventa sorpassata per molti la funzionalità fax.

    Alla fine tutto dipende molto dalle esigenze di ognuno di noi, ma è bene prendersi un attimo e valutare bene le caratteristiche e i costi di gestione perché altrimenti quello che all’inizio puó sembrare un affare potrebbe rivelarsi un salasso per il nostro portafoglio.

  • Temu é davvero pericoloso?

    Temu é davvero pericoloso?

    Navigando in rete vi sarete probabilmente imbattuti nelle pubblicitá del nuovo e-commerce Temu, interessante piattaforma di commercio elettronico che permette di comprare oggetti per la casa, tempo libero, elettronica ed abbigliamento a prezzi molto competitivi.

    Si tratta di prodotti di origine cinese, spesso di bassa qualità ma venduti a prezzi veramente bassi, per i quali la curiosità di provare quell’articolo carino, furbo o super economico ci fa rapidamente venire voglia di riempire il carrello.

    Inoltre a differenza di altri competitor come Aliexpress, Shein o Wish ha implementato un sistema di consegne rapido e gratuito che consente di ricevere il nostro ordine in pochi giorni e addirittura ricevere un rimborso se non vengono rispettate le date di consegna stimate, trovata importante visto che le spedizioni economiche dalla Cina possono richiedere anche mesi per la consegna, e quelle rapide sono di solito a pagamento a meno di non raggiungere una certa soglia di spesa: con Temu sono sempre rapide e gratuite anche acquistando oggetti di poco valore: l’unica condizione é di raggiungere il minimo d’ordine di 10 euro.

    Ovviamente anche i concorrenti si sono dovuti adattare e hanno dovuto implementare simili operazioni commerciali, almeno su una selezione di articoli: in particolare Aliexpress che ha lanciato il programma Choice, con sconti speciali, spedizioni rapide e gratuite su una selezione di articoli, oltre a copiare alcune iniziative come le ricompense o i premi per l’accesso alla app.

    Per farsi conoscere, Temu ha poi implementato delle offerte di benvenuto dedicate ai nuovi iscritti con una selezione di articoli venduti sottocosto, anche a un decimo del loro valore, oltre a un pacchetto di buoni del valore di 100 euro e un articolo a scelta scontato del 50% inserendo un codice (afp35130) al momento dell’ordine.

    Ma chi sta dietro a questo sito che pare troppo bello per essere vero? Nonostante la societá risulti ufficialmente americana fa capo ad un’azienda tecnologica cinese, Pin Duo Duo, fondata da un ex ingegnere di Google che ha fatto successo con una app che permetteva di vendere prodotti agricoli ai consumatori cinesi, e che col tempo si é trasformata in un market place generalista diventato famoso per le formule commerciali particolarmente innovative, come ad esempio la possibilitá di ottenere sconti o prodotti gratuiti creando o diffondendo dei gruppi d’acquisto.

    Ma queste formule particolarmente convenienti hanno fatto storcere il naso a molti perché sembrano commercialmente insostenibili, facendo ipotizzare che la app di Temu possa essere un cavallo di troia per fini poco chiari.

    E a detta di alcuni esperti di sicurezza i permessi che la app di Temu richiede sono esagerati per le esigenze di una app di shopping, passi per i dati personali o per lo studio dei nostri acquisti o comportamenti per suggerirci nuovi acquisti, ma la possibilitá di accedere a fotocamera, microfono, memoria e mac address del dispositivo potrebbero potenzialmente trasformare il nostro cellulare in una microspia o essere indice che il vero business dell’azienda sia rivendere i nostri dati personali e non i prodotti che ci arrivano a casa.

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    Ma se l’applicazione continua ad essere disponibile e ampiamente scaricata nei vari app store significa che almeno per il momento é sicura, in caso contrario se fosse riscontrato che si tratti di un malware o di uno spyware verrebbe sicuramente bloccata alla fonte.

    C’é anche da aggiungere che il committente della ricerca da cui sono nati i dubbi sulla trasparenza di Temu, Grizzly Research, é un’operatore finanziario famoso per shortare su aziende emergenti e giá in passato ha utilizzato le sue ricerche per cercare di far crollare i titoli di alcune aziende cinesi, e trovare delle analisi tecniche dove gli analisti non si firmano col proprio nome e cognome risulta parecchio sospetto visti i precedenti.

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    Ad ogni modo se si hanno dubbi sulla app nulla vieta di limitarsi ad acquistare esclusivamente dal sito, ma in realtá il pericolo piú grande resta la dipendenza, tra pubblicitá martellante, offerte speciali, prezzi bassi, spedizioni rapide e gratuite, oltre alle formule virali per stimolare gli acquisti condividendo le offerte che hanno reso famosa la casa madre cinese Pin Duo Duo, è che non riusciate a smettere di acquistare.

    Voi conoscevate Temu? Ci avete giá acquistato? Avete qualche dubbio o curiosita, qualcosa da aggiungere o da segnalare? Scrivetelo nei commenti.

  • Il nostro potere di acquisto si é ridotto

    Il nostro potere di acquisto si é ridotto

    Purtroppo pandemie e guerre hanno stravolto la nostra economia facendola pericolosamente contrarre a causa degli aumenti di materie prime ed energia, portando alla crisi molti settori produttivi, e con il conseguente aumento del costo del denaro voluto dalle banche centrali con l’obiettivo di contenere l’inflazione, si é creata una pericolosa spirale che ha eroso il nostro potere d’acquisto.

    Infatti come ci accorgiamo quotidianamente quando facciamo la spesa o il pieno al nostro mezzo tutto ciò ché acquistiamo costa molto di piú rispetto al passato, mentre gli stipendi restano immutati, e anzi in alcuni casi possono essere anche diminuiti a causa di crisi aziendali o mancanza di commesse.

    Giusto chi ha un’attivitá in proprio ha la facoltá di aumentare i propri prezzi, ma con il rischio di perdere clienti, in quanto alzando troppo i prezzi i clienti non potrebbero  piú permettersi di acquistare e si rivolgeranno a chi fá prezzi piú contenuti, sceglieranno qualcosa di piú economico, procrastineranno o addirittura rinunceranno all’acquisto in attesa di tempi migliori.

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    Questo banalmente significa che se prima con 80 euro potevamo riempire 4 buste della spesa, ora probabilmente ne potremmo riempire solo 3, quindi se le nostre entrate non aumentano dovremo consumare di meno, e consumando di meno si impoverirá la filiera che produce e distribuisce cio ché compriamo. La soluzione dovrebbe essere quella di avere in tasca non piú 80 euro per fare la spesa, ma 100 in modo da poter comprare sempre le solite 4 buste di spesa.

    Pertanto la strategia piú virtuosa per venire a capo del problema dovrebbe essere quella di aumentare le entrate per compensare l’inflazione, cosa semplice a dirsi che non a farsi ,ma vediamo qualche idea piú o meno realizzabile.

    abundance bank bank notes banking

    Una puó essere quella di fare degli investimenti che rendano piú dell’inflazione, ovviamente facendo particolare attenzione al fatto che con la crisi in atto alcune aziende potrebbero saltare, quindi le azioni o i titoli che abbiamo comprato come investimento potrebbero da un giorno all’altro perdere di valore, pertanto alcuni investimenti possono diventare piú rischiosi che in passato, anche se remunerati meglio.

    Altra strategia é quella di guadagnare di piú cercando un lavoro che ci garantisca maggiori entrate, magari espandendo le nostre conoscenze verso competenze molto richieste dal mercato, o se questo non fosse possibile eventualmente cercando un’occupazione part-time che ci consenta di percepire delle entrate aggiuntive.

    a woman in plaid blazer using her laptop and mobile phone

    Ovviamente dall’altra parte si può cercare di spendere meno, cercando fornitori alternativi, rinegoziando i nostri contratti o riducendo le spese non essenziali.

    Comunque la si giri peró serve una pianificazione e una maggiore attenzione alle entrate e alle uscite del nostro conto in banca.

    Voi avete altre idee per far fronte al problema? Scrivetele nei commenti!

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  • Con la direttiva Omnibus cambiano i nostri acquisti online

    Piccola novitá per i nostri acquisti online, al seguito del recepimento nel nostro paese di una direttiva europea sul commercio elettronico, la Omnibus , che cambia qualche regola per gli acquisti online.

    La cosa piú evidente é l’obbligo di indicare in caso di sconti o ribassi non il prezzo di listino ma il prezzo piú basso degli ultimi 30 giorni, cosa che potrebbe smascherare la pratica di certi commercianti che sono soliti alzare i prezzi qualche giorno prima dell’inizio di offerte o saldi per fare sembrare uno sconto piú sostanzioso del dovuto.

    online shopping

    Infatti prima di questa norma se un prodotto che si vende generalmente a 60 euro, poco prima degli sconti aumenta di prezzo a 100 , il commerciante poteva dire di fare uno sconto del 50% ingolosendo il cliente, quando alla fine lo sconto effettivo é poco del 15%, ora invece dovrà indicare come prezzo di partenza 60 , essendo il prezzo piú basso degli ultimi 30 giorni, e quindi la finta offerta viene smascherata. 

    Addirittura potrebbe capitare che il prezzo in offerta attuale sia più alto del prezzo di partenza perché magari negli ultimi 30 giorni , a seguito di un’offerta flash, per un giorno quel prodotto è costato meno di quanto costa al momento nonostante le offerte.

    shopping cart on a macbook

    C’è da dire che esiste una deroga per prodotti appena lanciati, sottocosto o deperibili dove non vige l’obbligo di indicare il miglior prezzo degli ultimi 30 giorni .

    Inoltre è stato inserito il divieto di promuovere o comparare un prodotto destinato ai mercati esteri come identico a quello locale , qualora a paritá di modello ci siano differenti caratteristiche o dotazioni a seconda del paese: ad esempio se lo stesso telefonino che in un paese costa piú caro perché venduto di serie insieme agli accessori e che in altri viene venduto senza accessori ad un prezzo piú economico, il venditore non puó piú giocando con le parole farci credere che ci stia vendendo la versione locale full optional quando ci sta proponendo quella spartana dedicata ad un’altro paese.

    close up of shoes and bag

    Cambiano anche alcune normative sulle recensioni , dove ci saranno piú controlli per evitare recensioni false o pilotate e sui motori di ricerca dei prodotti che devono essere piú trasparenti e indicare quando il risultato é sponsorizzato.

    Ovviamente ci saranno delle sanzioni per i commercianti che non si adegueranno alle nuove disposizioni, entrate in vigore in ritardo e che sono costate al nostro paese una procedura di infrazione.

    person in white long sleeve shirt holding credit card

    Alla fine ci sará un pó piú di trasparenza, ma anche qualche rogna in piú per i gestori dei negozi online.

    Voi cosa ne pensate? Avete qualche dubbio, curiositá o qualcosa da aggiungere? Scrivetelo nei commenti!