Una brutta notizia per chi acquista spesso nelle piattaforme online a basso costo come Shein, Temu o Aliexpress, dato che sono allo studio da parte del commissario europeo al commercio delle nuove regole per affossare queste piattaforme, in modo da favorire in maniera sleale quelle europee.
Infatti nonostante queste piattaforme siano giá state colpite recentemente dall’obbligo di riscossione dell’IVA alla fonte per gli acquisti inferiori ai 150 euro, con i costi delle operazioni doganali a carico della nazione mittente e degli introiti sicuri per le casse europee dato che l’IVA non puó piú essere elusa come in passato, la cosa non basta all’Europa.
Infatti é stata proposta una tassa ulteriore di 2 euro per ogni pacchetto di valore inferiore ai 150 euro destinato all’utente finale e di 0.50 euro se spedito dal paese extra UE a un magazzino europeo, rendendo poco competitivi gli acquisti low cost fatti da questo genere di piattaforme, visto che i prezzi al consumatore possono anche raddoppiare, nella speranza che vengano comprati da siti europei.
E le giustificazioni sono le piú false: dalla concorrenza sleale degli store cinesi, che si vuole combattere facendo a loro volta concorrenza sleale, o per rispondere ai dazi americani che sono stati comminati proprio per queste norme che subdolamente limitano i prodotti e i servizi extra UE, o alle maggiori spese doganali che in realtá non esistono perché lo sdoganamento viene effettuato nel paese del mittente.
In pratica è un modo per favorire le meno efficienti imprese europee a scapito non solo di quelle cinesi ma del consumatore che si troverá a pagare di piú gli stessi prodotti, che venduti da uno store europeo o cinese , magari con un marchio differente, sono sempre prodotti in Cina, quindi al limite la cosa va a vantaggio solo degli importatori.
E in secondo luogo è una nuova tassa che potrà essere utile a comprare nuove armi per il piano di riarmo europeo, per difendersi da delle guerre che nascono proprio con queste mosse commerciali che alla lunga creano dei nemici sul campo.
E che non si dica che serve per evitare l’acquisto di prodotti spazzatura, salvare l’ambiente o evitare la contraffazione, dato che gli stessi prodotti , anche se venduti da uno shop o con un nome differente o a un prezzo piú alto continueranno a circolare, intaccando il potere d’acquisto dei cittadini europei che giá soffre molte scelte scellerate europee specie in tema energetico o ambientale.
Voi cosa ne pensate? Acquistate spesso in queste piattaforme low cost? Smetterete di farlo in caso passasse questa nuova legge?
Programmare un viaggio intercontinentale richiede qualche accorgimento in piú rispetto al viaggetto low cost in europa, tra burocrazia, costi e strategie che richiedono sicuramente maggiore attenzione e pianificazione.
Infatti, se i prezzi degli alloggi, a seconda della destinazione possono essere simili a quelli di una analoga localitá europea, sicuramente quello che costa notevolmente di piú é il volo o i voli, visto che é probabile, specie se si vuole spendere il meno possibile o si vogliono raggiungere destinazioni particolari, dover fare degli scali, magari costringendoci a fermarci, a volte per qualche ora, a volte anche piú di una giornata in una destinazione intermedia.
E questo significa mettere in conto di spendere dei giorni in piú in viaggio, riducendo la durata complessiva del soggiorno o dover chiedere piú giorni di ferie.
Inoltre volendo sfruttare lo scalo per visitare la destinazione intermedia questo potrebbe richiedere dei visti e delle spese extra che potrebbe non valere la pena affrontare.
E i visti sono una cosa da mettere in conto se si viaggia fuori dall’Europa, se è vero che alcuni paesi possono non richiederlo, spesso sono richieste delle procedure di autorizzazione all’ingresso nel paese estero da fare online prima di partire e che richiedono costi e complicazioni.
Bisogna anche informarsi sulla possibilitá di evitare le file al controllo passaporti, spesso tramite app o servizi a pagamento che possono farci saltare le file rischiando magari di perdere ore preziose o coincidenze con il trasporto locale.
Questo significa che si deve partire conoscendo in anticipo le regole del paese che andiamo a visitare, per evitare spiacevoli sorprese alla frontiera col rischio che ci venga negato l’ingresso, comminata una multa, il sequestro dei nostri beni o venire espulsi, rimandati a casa a nostre spese sul primo volo disponibile, magari perché abbiamo sul nostro passaporto un timbro non gradito.
E a differenza dell’Europa, dove è possibile viaggiare anche con la sola carta di identitá, il passaporto è obbligatorio per viaggiare, e a seconda del paese deve avere una certa durata residua prima dell’ingresso, e ottenerlo o rinnovarlo in Italia non è una cosa rapida, visto che tra appuntamenti e burocrazia puó richiedere anche diversi mesi, cosa da tenere a mente se puntiamo a delle offerte last minute.
In fase di pianificazione dobbiamo anche tenere bene presente il clima, specie se la nostra destinazione sta dall’altra parte dell’equatore e quindi le stagioni sono invertite rispetto alle nostre, ma anche nel nostro emisfero le temperature in certi periodi dell’anno possono essere particolarmente inaspettate, quindi é bene dotarsi dell’abbigliamento corretto per non patire il troppo caldo o il troppo freddo.
I costi delle attività e abitudini spesso sono differenti quindi alcune cose che diamo per scontato da noi non lo sono all’estero e questo potrebbe costarci piú di quanto preventivato, dalle mance obbligatorie in molti paesi o ai costi medici qualora dovessimo avere bisogno di assistenza medica.
Infatti viaggiando in europa esiste una sorta di assicurazione medica europea legata al servizio sanitario nazionale che copre le spese mediche, anche se a seconda del paese potrebbe non coprire tutto o richiedere di rivolgerci solo in determinate strutture, mentre fuori dalla UE qualsiasi esigenza medica sará a pagamento e anche una semplice visita di controllo, l’ingresso al pronto soccorso o un intervento di routine possono essere dei salassi, con fatture da migliaia di euro a meno di avere un’assicurazione privata, fortemente consigliata, che anticipi e copra le spese mediche in caso di necessitá.
Va inoltre considerato che fuori dall’europa ricevere o effettuare chiamate o navigare dal nostro cellulare ha dei costi aggiuntivi che possono essere molto cari, anche perché i nostri abbonamenti telefonici nazionali non valgono all’estero e se dentro l’UE abbiamo comunque un certo quantitativo di dati e telefonate incluse, questo non è valido nelle destinazioni intercontinentali: per ovviare a questo e continuare a comunicare coi compagni di viaggio o con i nostri contatti in patria senza pagare cifre da rapina o ci si dota di pacchetti per l’estero col nostro operatore, se previsti, o ci si procura una sim locale o si attiva una e-sim per l’estero appena prima della partenza, sempre che il nostro telefono la supporti.
Anche le tempistiche di quando prenotare sono differenti, sia perché possono dipendere dalla burocrazia necessaria all’ingresso nel paese estero, sia perché banalmente cambia la finestra piú conveniente per trovare i prezzi migliori, mediamente fino a 3 mesi prima della partenza, pena perdere le offerte migliori o rischiare di dover fare scalo allungando i tempi di viaggio o dover riprogrammare ad altra data, cosa che si mal concilia a chi deve chiedere ferie in date prestabilite specie per una durata piú lunga di un viaggetto mordi e fuggi, visto che probabilmente vorremmo ammortizzare i costi del biglietto intercontinentale.
Attenzione anche alle valigie in caso di scalo, specie se raggiungiamo l’aeroporto internazionale con un volo nazionale operato da una differente compagnia, soprattutto se abbiamo due biglietti distinti sia perché potrebbero perdersi e sia perché le dimensioni e i pesi consentiti possono essere differenti tra le due categorie di voli con il rischio di dover pagare delle penali.
Anche la compagnia di viaggio probabilmente sará diversa da quella di un viaggetto breve in europa, vuoi per i costi piú importanti, vuoi per il tempo necessario o la disponibilitá di giorni di ferie, vuoi per questioni logistiche, vuoi per attitudine: magari anche chi è abituato a viaggiare da solo potrebbe avere qualche remora in piú per paura di eventuali imprevisti.
Insomma un viaggio intercontinentale richiede dei presupposti diversi, sia in termini di tempo, che di costi che di organizzazione rispetto ad un piú comodo viaggio continentale, ma ci porta in dote un carico di esperienze differente che ci porteremo sempre con noi.
Le piattaforme di ecommerce low cost come Temu, Shein o Aliexpress sono sempre piú popolari per l’acquisto di oggettistica e abbigliamento a basso costo di provenienza orientale.
Infatti i grandi store cinesi alle periferie delle città, a causa della scomparsa di alcune agevolazioni e di maggiori controlli e oneri fiscali hanno alzato i prezzi rendendo meno conveniente l’acquisto a meno che non si voglia controllare con mano la qualitá o si voglia l’articolo sul momento, tanto che spesso si trovano ad essere meno convenienti rispetto a catene occidentali (ad esempio Tedi, Action, Kik, Pepco e simili) che spesso vendono prodotti simili a prezzi migliori giocando sulla quantitá.
Quindi un’alternativa comoda per comprare la nostra paccottiglia a poco prezzo é acquistare online, anche perché le varie piattaforme, un pó per sottostare alle recenti formalitá doganali che prevedono il pagamento anticipato dell’IVA e un pó per ridurre tempi e costi di spedizione danno la possibitá di ricevere in tempi relativamente veloci di 1-2 settimane raggruppando gli acquisti in un unica spedizione al raggiungimento di una certa soglia di spesa (circa 10 euro a seconda della piattaforma), mantenendo la spedizione lenta per gli acquisti al di sotto della soglia di spesa o spediti da venditori che non usano la piattaforma logistica del sito.
Considerato che un po’ per cercare di raggiungere la soglia per la spedizione gratuita rapida, un pó per i prezzi bassi e un pó per le operazioni di marketing audaci che tra gamification e offerte super scontate fanno sì che i carrelli si riempano velocemente.
E considerato che offrire prezzi bassi e tempi di consegna umano significa far preferire queste piattaforme di origine cinese a quelle occidentali dove si trovano gli stessi prodotti, magari rivenduti o rimarchiati da un distributore locale a prezzo piú elevato che se un tempo erano giustificati da un tempo di consegna piú celere, ora quelle occidentali perdono di attrattiva.
Infatti da una parte la comunitá europea per tutelare i propri venditori con la scusa della sicurezza pensa di introdurre una tassa amministrativa sulle spedizioni e di rimuovere l’esenzione dai dazi per le spedizioni sotto i 150 euro, dopo aver giá eliminato l’esenzione della riscossione dell’IVA di modo da ingolfare i controlli alle dogane e rendere difficoltoso e costoso il ricevere prodotti economici dalla Cina.
Dall’altra parte le piattaforme occidentali iniziano a copiare quelle cinesi offrendo servizi simili, come Haul una sorta di clone di Temu lanciato per ora negli Stati Uniti da Amazon e che probabilmente verrà esteso a breve anche in Europa.
Si tratta di una sezione della App o del sito mobile di Amazon.com dove è possibile acquistare prodotti di costo inferiore ai 20 dollari spediti direttamente dalla Cina in 15 giorni e che beneficiano della garanzia A-Z di Amazon.
La spedizione é gratuita al raggiungimento di 25 dollari di spesa e prevede degli sconti del 5 o del 10% se si raggiungono rispettivamente i 50 o i 75 dollari di spesa in un singolo ordine.
Inoltre è previsto il reso gratuito, nei soliti modi previsti da Amazon come i locker, i punti di raccolta e gli uffici postali per tutti i beni che hanno un costo superiore ai 3 dollari.
In pratica si hanno a disposizione gli stessi prodotti cinesi, con un servizio e prezzi simili a quello di Temu o Aliexpress ma con in piú la garanzia di Amazon.
Sicuramente buono per l’utente se stimola la concorrenza, un pó meno quando la concorrenza viene ostacolata dalla burocrazia come ha in mente di fare l’unione europea visto che i costi burocratici finiranno per ricadere sui consumatori.
Una nuova tegola é in arrivo per i nostri acquisti di prodotti a basso costo, infatti pare sia allo studio una ennesima riforma delle normative doganali europee che cancellerebbe l’esenzione dei dazi sotto i 150 euro di valore, creando problemi agli store cinesi come Temu, Aliexpress o Shein dove l’importo medio degli acquisti é generalmente sotto questa cifra.
Questo comporterá sia un aumento dei costi,non tanto per il dazio in se che su piccoli acquisti potrebbe incidere per pochi spiccioli quanto per i costi doganali che l’operatore postale richiede per l’ispezione doganale che ogni pacco dovrá subire, dato che qualsiasi pacchetto indipendentemente dal suo valore dovrá obbligatoriamente fermarsi in dogana.
Ció significa che i tempi per lo sdoganamento si allungherebbero a dismisura, vanificando i vantaggi delle procedure per il pagamento dell’IVA alla fonte per acquisti di valore inferiore ai 150 euro che esentavano dal controllo del pacco in dogana velocizzando i tempi di importazione.
Se la norma dovesse passare, e in tempi di scontri geopolitici la cosa non é affatto improbabile, ci dimenticheremo quantomeno di ricevere i pacchi dalla Cina in una decina di giorni, dato che si tornerá , come avveniva sino a qualche anno fa, ai pacchi fermi alla dogana italiana per un mese o piú in attesa di sdoganamento per carenza di personale, con la beffa che le poste per poter sopperire a queste lavorazione extra chiederanno il diritto postale come per i pacchi di provenienza extra-UE per i quali l’IVA non é pagata alla fonte.
E questo, ipotizzando che non aumentino, significherebbe pagare un extra di 2 euro se il valore é inferiore ai 22 euro, 5 euro se il valore é inferiore ai 1000, o ben 15 euro per valori superiori o in caso di irregolaritá nella documentazione: quindi per il pacchetto da temu con 25 euro di valore dovrete pagare al postino 5 euro, escludendo la possibilitá di poterlo ricevere in nostra assenza e sopratutto attenderlo un mese: queste complicazioni potrebbero farci desistere dall’acquisto, dato che si tratta di acquisti generalmente non irrinunciabili.
Consideriamo peró che la richiesta per queste cianfrusaglie a basso prezzo é tanta , al punto che la stessa Amazon sta mettendo in piedi un sistema per la gestione degli ordini dei prodotti cinesi per competere coi vari Aliexpress, Temu e Shein che una volta saturato il mercato interno si stanno espandendo pesantemente fuori confine, come dimostrano le sponsorizzazioni di questi marketplace negli eventi piú importanti come Festival di Sanremo, Europei di calcio o Olimpiadi.
La speranza è che le problematiche degli operatori postali nella gestione di così tanti ordini faccia desistere la politica da questa scelta, ma considerato che non è l’unica mossa per mettere i bastoni sulle ruote ai prodotti cinesi, basti pensare ai recenti dazi sulle auto elettriche di cui vi parlavo in precedenza, il rischio é che tra non molto gli acquisti dalla Cina potrebbero diventare molto meno convenienti.
Voi eravate al corrente della cosa? Avete qualche dubbio, curiositá o suggerimento? Scrivetelo nei commenti,
Quando si viaggia puó essere interessante sfruttare l’occasione per acquistare dei prodotti che non si trovano facilmente vicino casa o per pagarli meno cari.
Infatti in virtù di listini diversi, tassi di cambio favorevoli, minore tassazione, maggiore concorrenza o disponibilità i prezzi al dettaglio potrebbero rivelarsi piú convenienti, ma non è sempre oro quello che luccica.
Bisogna fare sempre attenzione, perché un acquisto fatto in un negozio lontano potrebbe portare delle problematiche, soprattutto se il prodotto dovesse guastarsi e quindi richiedere una riparazione in garanzia o una sostituzione.
Infatti la gestione della garanzia, a seconda di dove e come si acquista, puó essere a carico del rivenditore e non del produttore, questo significa in caso di bisogno dover rispedire il prodotto a nostre spese al venditore, con il rischio di dover pagare anche dei costi doganali, considerando che il produttore non è obbligato a mettere a disposizione la rete dei propri centri di assistenza per il prodotto acquistato in un’altra nazione.
Altre grosse problematiche sono le normative doganali che si applicano agli acquisti extra unione europea, comprese anche nazioni geograficamente vicine a noi come la Svizzera o il Regno Unito.
Infatti c’è da considerare che gli acquisti extracomunitari vanno dichiarati al passaggio in dogana, quindi al di sopra di un certo valore di franchigia (300 o 430 euro di valore complessivo infrazionabile a seconda che si attraversi la frontiera via strada o per via aerea o marittima), andrá pagata l’IVA ed eventuali dazi, quindi se non si vuole pagare l’IVA due volte , sia nel paese di acquisto che a casa nostra, o si usufruisce , quando possibile, di sistemi TAX FREE che rimborsano l’IVA pagata all’estero o si deve ricorrere a degli stratagemmi.
La ‘’furbata’’ piú comune è quella di far passare per usato o già in nostro possesso il prodotto appena acquistato all’estero facendo sparire etichette, scontrini, scatole e certificati di garanzia, che, ammesso di non venire beccati e multati, se da una parte possono produrre un risparmio dall’altra significa perdere completamente il diritto alla garanzia, e se la cosa potrebbe non essere un problema per un capo di abbigliamento da pochi euro, diverso è per un prodotto elettronico di valore.
Più semplice la gestione degli acquisti nei duty free degli aeroporti, anche se non sempre possono essere convenienti in tutte le tipologie di prodotto: ottimi dove ci sono delle accise come su profumi e alcolici, meno magari su abbigliamento, alimentari o elettronica: é pur vero che si risparmia l’iva ma nel complesso non é detto che sia conveniente rispetto che acquistare altrove visto che generalmente si parte dal prezzo pieno di listino, ma quantomeno è piú facile piú accorgersi della eventuale convenienza.
Non diamo mai per scontato che acquistare in un negozio di una grande cittá possa essere sempre la soluzione piú conveniente, magari puó essere piú facile reperire modelli o colori particolari ma il prezzo potrebbe essere meno conveniente di acquistare lo stesso prodotto online, col vantaggio che non ci occupa posto in valigia, che non si rischia che venga perduto insieme alla valigia, che ci possano essere problemi in dogana o con la garanzia.
Infatti va valutato bene ognuno di questi aspetti e non lasciarsi ingolosire da un prezzo interessante che alla fine si potrebbe rivelare meno conveniente di quanto sembra.
Va anche valutato che un prodotto acquistato all’estero potrebbe non essere compatibile con l’uso nel nostro paese, in quanto lo standard di funzionamento o la spina elettrica potrebbe essere diversa e non è detto che sia possibile adattarlo, potrebbero non essere presenti degli accessori normalmente in dotazione nel nostro paese, oltre ad avere istruzioni e serigrafie in una lingua diversa dalla nostra, cosa che potrebbe rendere difficoltoso o comunque scomodo l’utilizzo.
Quindi, se soprattutto per alcune tipologie di prodotti e in alcuni paesi gli acquisti possono rivelarsi particolarmente convenienti é bene conoscere i prezzi di vendita online e valutare le eventuali complicazioni per evitare sgradite sorprese che possono trasformare quello che sembrava un affare in una fregatura, considerando che se il risparmio è minimo probabilmente non vale la pena rischiare di incorrere in possibili problemi.
Voi acquistate spesso durante i vostri viaggi? Vi è capitata qualche disavventura con lo shopping? Scrivetelo nei commenti!
Navigando in rete vi sarete probabilmente imbattuti nelle pubblicitá del nuovo e-commerce Temu, interessante piattaforma di commercio elettronico che permette di comprare oggetti per la casa, tempo libero, elettronica ed abbigliamento a prezzi molto competitivi.
Si tratta di prodotti di origine cinese, spesso di bassa qualità ma venduti a prezzi veramente bassi, per i quali la curiosità di provare quell’articolo carino, furbo o super economico ci fa rapidamente venire voglia di riempire il carrello.
Inoltre a differenza di altri competitor come Aliexpress, Shein o Wish ha implementato un sistema di consegne rapido e gratuito che consente di ricevere il nostro ordine in pochi giorni e addirittura ricevere un rimborso se non vengono rispettate le date di consegna stimate, trovata importante visto che le spedizioni economiche dalla Cina possono richiedere anche mesi per la consegna, e quelle rapide sono di solito a pagamento a meno di non raggiungere una certa soglia di spesa: con Temu sono sempre rapide e gratuite anche acquistando oggetti di poco valore: l’unica condizione é di raggiungere il minimo d’ordine di 10 euro.
Ovviamente anche i concorrenti si sono dovuti adattare e hanno dovuto implementare simili operazioni commerciali, almeno su una selezione di articoli: in particolare Aliexpress che ha lanciato il programma Choice, con sconti speciali, spedizioni rapide e gratuite su una selezione di articoli, oltre a copiare alcune iniziative come le ricompense o i premi per l’accesso alla app.
Per farsi conoscere, Temu ha poi implementato delle offerte di benvenuto dedicate ai nuovi iscritti con una selezione di articoli venduti sottocosto, anche a un decimo del loro valore, oltre a un pacchetto di buoni del valore di 100 euro e un articolo a scelta scontato del 50% inserendo un codice (afp35130) al momento dell’ordine.
Ma chi sta dietro a questo sito che pare troppo bello per essere vero? Nonostante la societá risulti ufficialmente americana fa capo ad un’azienda tecnologica cinese, Pin Duo Duo, fondata da un ex ingegnere di Google che ha fatto successo con una app che permetteva di vendere prodotti agricoli ai consumatori cinesi, e che col tempo si é trasformata in un market place generalista diventato famoso per le formule commerciali particolarmente innovative, come ad esempio la possibilitá di ottenere sconti o prodotti gratuiti creando o diffondendo dei gruppi d’acquisto.
Ma queste formule particolarmente convenienti hanno fatto storcere il naso a molti perché sembrano commercialmente insostenibili, facendo ipotizzare che la app di Temu possa essere un cavallo di troia per fini poco chiari.
E a detta di alcuni esperti di sicurezza i permessi che la app di Temu richiede sono esagerati per le esigenze di una app di shopping, passi per i dati personali o per lo studio dei nostri acquisti o comportamenti per suggerirci nuovi acquisti, ma la possibilitá di accedere a fotocamera, microfono, memoria e mac address del dispositivo potrebbero potenzialmente trasformare il nostro cellulare in una microspia o essere indice che il vero business dell’azienda sia rivendere i nostri dati personali e non i prodotti che ci arrivano a casa.
Ma se l’applicazione continua ad essere disponibile e ampiamente scaricata nei vari app store significa che almeno per il momento é sicura, in caso contrario se fosse riscontrato che si tratti di un malware o di uno spyware verrebbe sicuramente bloccata alla fonte.
C’é anche da aggiungere che il committente della ricerca da cui sono nati i dubbi sulla trasparenza di Temu, Grizzly Research, é un’operatore finanziario famoso per shortare su aziende emergenti e giá in passato ha utilizzato le sue ricerche per cercare di far crollare i titoli di alcune aziende cinesi, e trovare delle analisi tecniche dove gli analisti non si firmano col proprio nome e cognome risulta parecchio sospetto visti i precedenti.
Ad ogni modo se si hanno dubbi sulla app nulla vieta di limitarsi ad acquistare esclusivamente dal sito, ma in realtá il pericolo piú grande resta la dipendenza, tra pubblicitá martellante, offerte speciali, prezzi bassi, spedizioni rapide e gratuite, oltre alle formule virali per stimolare gli acquisti condividendo le offerte che hanno reso famosa la casa madre cinese Pin Duo Duo, è che non riusciate a smettere di acquistare.
Voi conoscevate Temu? Ci avete giá acquistato? Avete qualche dubbio o curiosita, qualcosa da aggiungere o da segnalare? Scrivetelo nei commenti.
Da qualche tempo le modalitá per acquistare dalla Cina sono cambiate. Come vi spiegavo in precedenza sono cambiate le regole doganali e quindi tutti gli acquisti dall’estero ormai non sfuggono al pagamento dei costi doganali, ma fortunatamente per gli acquisti sotto i 150 euro di valore il sito o la piattaforma nel quale fate l’acquisto può gestire la riscossione delle tasse di modo che non dobbiate pagare nulla al postino.
Se da una parte queste nuove normative hanno portato degli aumenti nei costi sia dei prodotti che della spedizione, la maggior chiarezza ha permesso ai vari siti di organizzarsi con dei sistemi stabili senza doversi inventare delle soluzioni creative per evadere le tasse come accadeva nel passato.
E questo ha anche agevolato l’ingresso in europa di qualche piattaforma di e-commerce cinese che non era ancora presente dalle nostre parti come Temu, l’ennesimo marketplace cinese che possiamo vedere come una via di mezzo tra Shein e Aliexpress , che a parte le interessanti offerte di apertura ha portato soprattutto dalle nostre parti una formula interessante per il trasporto.
Infatti la piattaforma Temu aggrega gli acquisti fatti dai vari piccoli venditori in un unica spedizione che ci viene recapitata via corriere in tempi brevissimi, mediamente 5-6 giorni lavorativi dall’ordine, quasi un record per le spedizioni da oltre oceano, e sono talmente sicuri dei tempi da offrire un rimborso con dei buoni sconto se gli articoli arrivassero dopo la data indicata in fase d’ordine, tutto a fronte di un’ordine minimo di 10 euro necessario per poter dare seguito all’ordine.
Insomma tempi brevi, certi, nessun problema con la dogana e i soliti prodotti economici di origine cinese, cosa che rende questa piattaforma, Temu, davvero interessante.
Ovviamente anche i siti concorrenti come Aliexpress si sono adeguati e ora danno la possibilitá di avere lo stesso servizio di raggruppamento degli ordini con spedizione rapida su una selezione di prodotti, ovviamente a fronte di un minimo d’ordine, lasciando peró la possibilitá di acquistare anche il singolo articolo di valore inferiore al minimo d’ordine spedito con spedizione economica dal venditore, cosi come avveniva in passato.
Insomma lasciano aperte entrambe le possibilitá, ma il consiglio é quello , a meno che non ci serva soltanto un prodottino del valore di qualche moneta, di utilizzare questo nuovo servizio, anche perché ci mette al riparo da problemi doganali essendo sicuramente le tasse pagate alla fonte, ma soprattutto si evita di utilizzare le spedizioni lente delle poste che per via dell’intasamento dovuto ai controlli doganali obbligatori sono diventate parecchio lente, con il rischio che il pacco vada perduto, o comunque di dover attendere per mesi il nostro pacco anziché riceverlo in pochi giorni.
Tutto sommato con un limite d’ordine basso, a 10 euro, anche a comprare prodottini da pochi centesimi il carrello lo si riempe facilmente, e nel caso basta fare l’ordine con un amico, collega o parente o aspettare qualche giorno per raggiungere la cifra minima, oppure aggiungere qualcosa che può tornare sempre utile in futuro, dal cavetto all’adattatore all’accessorio per raggiungere il minimo d’ordine.
Voi cosa ne pensate? Acquistate dai siti cinesi? Avete qualche dubbio, curiositá o qualcosa da aggiungere? Scrivetelo nei commenti!
Quando acquistiamo un prodotto dall’estero bisogna sempre stare attenti ad un fattore che puó riservare sgradite sorprese, i costi doganali. Infatti quando si acquista fuori dalla comunitá europea, indipendentemente dal valore della merce vá pagata l’IVA ed eventuali dazi, anche se si tratta di un regalo o di un invio non commerciale.
Fino a qualche tempo fa esisteva una franchigia per prodotti di scarso valore che é stata eliminata, per la quale quando acquistavamo il prodottino da pochi euro da fuori europa magari aspettavamo qualche mese per la consegna ma nulla era dovuto al postino che ci recapitava la merce.
Ora come detto non c’è scampo e quindi qualunque sia il valore della merce l’IVA va pagata, con la differenza che per articoli di valore inferiore ai 150 euro puó essere riscossa in anticipo dal mittente, in modo che non saremo costretti a pagare la tassa al postino, accelerando i tempi di consegna in quanto pagandola a monte si saltano i controlli doganali e si risparmiano i costi amministrativi per la gestione degli oneri doganali richiesti dalle poste o dal corriere che ci recapita il pacco, che possono variare dai 2 ai 15 euro.
Il problema è che si rischia di pagare l’IVA due volte o anche piú, in quanto il sito estero dove acquistiamo e al quale anticipiamo l’IVA spesso fá da tramite con un venditore terzo che si occupa di spedire la merce e se questo non compila correttamente la documentazione, una volta che il pacco arriva in Italia verrá comunque sdoganato e quindi dovremmo pagare per una seconda volta IVA e diritti doganali al postino, e quindi oltre a trovarci la sorpesa alla consegna della merce dovremo anche romperci le scatole per cercare di farci restituire l’IVA pagata due volte, cosa non semplice perché il postino probabilmente non ci rilascerá una ricevuta , senza la quale sará difficile farci rimborsare dal venditore o dalle poste.
Ma potremmo pagare l’IVA ancora una volta in piú, visto che in teoria non dovremmo pagare quella del paese di origine ma solo quella di destinazione e non sempre questo avviene, ma soprattutto se l’acquisto ci viene spedito in due colli separati, e magari se n’è perso uno e ci viene rispedito o se banalmente ci é arrivato guasto e abbiamo chiesto una sostituzione, il rischio di dover pagare l’IVA al postino una seconda volta anche se non dovuta non è così raro, anche perché difficilmente uno vorrá perdere ore al telefono tra mail e call center o uffici postali per farsi rimborsare magari 10 euro di tasse non dovute.
E proprio per questo che quando facciamo acquisti da fuori europa, dobbiamo mettere in conto queste scocciature e spese extra anche se formalmente non dovute, oltre a mettere in conto i lunghi tempi di consegna , specie se con spedizioni economiche e soprattutto la gestione della garanzia, dato che rispedire a nostre spese un prodotto guasto puó costarci molto di piú del valore della merce.
Ma a volte la scelta è obbligata o quasi dal fatto che il prodotto si trova solo all’estero o che costa sostanzialmente meno che dalle nostre parti anche considerando un 30% in media di spese extra per lo sdoganamento.
Sui tempi di consegna poi dipende dalla logistica utilizzata, i grandi store cinesi ormai riescono a spedire dalla Cina anche in una settimana senza ricarichi sul prezzo e senza dover pagare sostanziosi extra per la consegna rapida via corriere, mentre magari rischiate di attendere uno o due mesi per un pacchetto in arrivo dall’Inghilterra che invece è lì dietro l’angolo.
Attenzione infatti agli acquisti dal Regno Unito, nonostante geograficamente si trovi in Europa dopo la Brexit gli acquisti sono soggetti al pagamento di IVA e dazi alla pari di acquisti fatti in Cina , Giappone o Stati Uniti, con l’aggravante di un servizio postale tra i meno efficienti, cosa che potrebbe rendere poco conveniente un acquisto che sulla carta sembra un affare.
Insomma alla fine spesso è meglio rivolgersi a venditori europei, facendo attenzione ai costi di spedizione e che il prodotto sia effettivamente in Europa e che il venditore non stia facendo dropshipping dalla Cina, cosa che ci porterebbe alle stesse problematiche di un acquisto extra comunitario.
Voi acquistate spesso da fuori Europa? Vi sono capitate disavventure con la dogana? Avete qualche dubbio, curiositá o qualcosa da aggiungere? Scrivetelo nei commenti
Alla ricerca del prezzo migliore in rete ci saremo sicuramente chiesti dato che la maggioranza dei prodotti che compriamo sono di produzione cinese si risparmia comprando direttamente in Cina nei vari siti di e-commerce cinesi come Aliexpress, Wish, Gearbest, Tomtop, Geekbuying o simili?
In realtà non c’è una risposta univoca perché dipende da cosa stiamo acquistando e spesso dalle sue dimensioni, sicuramente è conveniente acquistare piccoli oggetti di scarso valore, come cavetti, adattatori, accessori vari che presi alla fonte possono costare tre o quattro volte meno di quanto li pagheremo in un negozio della nostra città, prodotti leggeri e che possono essere spediti in una busta, altrimenti il costo di spedizione vanificherebbe la convenienza
Per prodotti più voluminosi , pesanti o costosi si possono usare gli stessi siti cinesi, ma scegliendo tra i venditori chi spedisce da un magazzino europeo, o che comunque fa una triangolazione passando per un paese europeo ,le cosidette spedizioni Italy o Euro Priority o Direct, che ci mettono al riparo anche dai costi doganali, che andremo a pagare su acquisti superiori ai 22 euro, e che tra iva, costi di sdoganamento ed eventuali dazi faranno lievitare la spesa del 30% circa.
In alternativa potete cercare gli stessi prodotti cinesi su Amazon, spesso li trovate venduti da un venditore terzo ma spediti da Amazon, costeranno un po’ di più, ma in quel caso si trovano già sul suolo europeo quindi li riceverete in tempi brevissimi e senza costi doganali.
Uno dei problemi infatti degli acquisti dalla cina, sono i tempi di spedizione, sui prodotti economici spediti con spedizione gratuita non tracciata i tempi sono necessari generalmente tra i 30 e i 90 giorni, qualcosa di meno ma comunque almeno 30-60 giorni per le spedizioni tracciate con raccomandata, mentre con un po di fortuna possono bastare 3 settimane per le spedizioni con triangolazione in europa di cui vi parlavo.
Volendo ci sarebbero anche i corrieri espresso che garantiscono consegne in meno di 1 settimana ma i costi di spedizione sono generalmente proibitivi e abbiamo la certezza che passeranno per la dogana con i rispettivi costi di sdoganamento, cosa che passando per le poste normali si può riuscire ad evitare con un po’ di fortuna
Ovviamente tra dogana e tempi di spedizione lunghi un’eventuale riparazione in garanzia rischia di diventare un problema: spedire un pacchetto dall’Italia in cina per rimandare un prodotto difettoso puo costarci tranquillamente anche 5 o 6 volte il suo valore, oltre al rischio di dover pagare la dogana al rientro del prodotto e alla perdita del valore di un eventuale prodotto tecnologico dato che tra ordinarlo, rispedirlo e riceverlo riparato possono volerci anche 6 mesi e nel frattempo magari è uscito il nuovo modello che ha deprezzato il nostro acquisto.
Pertanto se si tratta di prodotti , specie tecnologici, che possono avere necessità di una riparazione accertatevi in caso di bisogno di poterli rispedire in Europa o che vi possano mandare un ricambio senza dover rimandare indietro l’apparecchio, altrimenti vi giocate la convenienza: in quel caso magari acquistate su Amazon o da un rivenditore europeo.
Altra cosa a cui fare attenzione sono i prodotti falsi, non solo abbigliamento o orologi contraffatti che magari abbiamo acquistato consapevolmente, che se fermati in dogana possono essere sequestrati e rischiate una multa fino a 7.000 euro, ma anche normali prodotti acquistati per veri come magari il prodotto elettronico di un produttore cinese o l’accessorio come una batteria, una scheda di memoria o un adattatore che vi arriva palesemente falso, o prodotti con specifiche palesemente taroccate come il powerbank da 10000 mah che in realtà è da 1000, o la chiavetta usb da 1 terabyte che in realtà è da 8 giga o simili truffe che spesso si possono trovare su Wish e con qualche venditore farlocco su Aliexpress: in quel caso contattate immediatamente il servizio clienti del sito, generalmente in questi casi vi rimborsano.
Continuiamo a parlare di acquisti dall’estero per andare a scoprire dei servizi che ci possono tornare utili quando il venditore spedisce solo all’interno della propria nazione o quando comunque l’acquisto dall’estero per tanti motivi non è possibile o fortemente sconsigliato per via di costi, burocrazia o barriere linguistiche.
Sappiamo che certi siti vuoi per tante ragioni, dalla gestione delle garanzie alla tassazione, o per evitare complicazioni logistiche o burocratiche, vuoi per via di esclusive territoriali vendono solo all’interno del loro paese di competenza, alcune magari anche se non bloccano l’invio all’estero per scoraggiare la cosa fanno dei prezzi di spedizione talmente svantaggiosi per cui l’acquisto non varrebbe la pena: si rischia magari di pagare di spedizione 120 dollari per un prodotto che ne costa 30, ai quali andranno aggiunti i costi doganali come vi spiegavo in un video precedente che vi metto nelle schede.
Se il prodotto si trova solo all’estero, se è una edizione particolare, limitata o un pezzo da collezione per il quale fareste follie si potrebbe anche soprassedere sui costi di spedizioni folli, i tempi e le spese doganali, ma come fare se il venditore non spedisce fuori dai propri confini o addirittura rifiuta i pagamenti con carte di credito estere?
Ma come fare a superare questi problemi senza essere fisicamente nella nazione del venditore? Sicuramente se abbiamo un parente o un amico in zona potremmo chiedere la cortesia di farlo arrivare a casa sua e farcelo rispedire o portare quando torna in Italia, ma questo presuppone oltre al rompere le scatole allo zio d’america, che qualcosa possa andare storto perche magari il prodotto arriva difettoso o sbagliato e comunque dovremmo aspettare i tempi del nostro parente e pensate se magari gli chiedete di comprare per voi fisicamente il prodotto: potrebbe sbagliare e prendere anziche l’edizione limitata solo per l’america che tanto desiderate, una comune versione che potevate trovare sotto casa spendendo meno e senza tanti sbattimenti: il parente può essere un’idea ma dobbiamo avere la fortuna che capisca del prodotto che a noi interessa, che debba tornare in patria da li a poco e che abbia lo spazio in valigia per il nostro prodotto, cosa improbabile per beni voluminosi.
Ma come fare senza dover scomodare lo zio o l’amico e soprattutto senza dover rinunciare al nostro prodotto tanto desiderato? Esistono dei servizi che ci vengono in aiuto , che voglio essere chiaro dall’inizio: non sono particolarmente economici, ma possono essere la nostra ancora di salvezza quando non abbiamo alternative : i servizi di remailing o di mail forwarding.
Va considerato che non tutti offrono i medesimi servizi e soprattutto variano a seconda della nazione di nostro interesse: se in america, australia o giappone questi servizi si trovano con relativa facilità e magari esiste una concorrenza che permette di fornire utili servizi aggiuntivi e prezzi più abbordabili, se il nostro obiettivo è acquistare in una piccola nazione dove la burocrazia la fa da padrone potreste non trovare di questi servizi o doverli strapagare, ma è proprio quando dobbiamo avere a che fare con burocrazia e lingue particolari che di rivelano più utili
Vediamo cosa sono e come funzionano: a grandi linee fanno quello che farebbe il nostro parente all’estero: ci danno la possibilità di avere un indirizzo nel paese interessato dove far recapitare la posta e quindi i nostri acquisti, custodendola per noi e rispedendocela a casa nostra. A seconda degli accordi il servizio potra farci degli invii periodici della nostra posta, potra fare delle scansioni della posta evitando l’invio fisico, potrà raggruppare i nostri prodotti in un’unica spedizione per ottimizzare i costi, potrà verificare che i prodotti acquistati siano corretti e funzionanti e potrà fare gli acquisti per nostro conto, superando le barriere linguistiche , il rifiuto dei pagamenti sulla carta di credito estera operato da alcuni shop online , inoltre potrà gestire per nostro conto eventuali aste online in base a un budget che avremo prefissato, cosa interessante per i pezzi da collezione, magari in Giappone.
Ovviamente ogni servizio ha i suoi costi, che come anticipato non sono particolarmente economici, infatti generalmente si paga una fee mensile per avere il nostro indirizzo estero e quindi avere la nostra casella di posta, in piu si paga per ogni spedizione internazionale che il servizio fa verso il nostro indirizzo, e in genere è la parte più costosa specie se l’abbonamento mensile è basso, in più sono previsti degli extra per il consolidamento degli invii, quindi farci rispedire piu acquisti in una sola spedizione per risparmiare sulla tariffe internazionali, cosi come per il controllo degli acquisti o per il servizio di acquisto per nostro conto dove in genere si paga una percentuale su quanto speso.
Come dicevamo non tutti questi servizi sono disponibili da tutti i fornitori e prezzi e disponibilità variano da uno all’altro e non sempre sono disponibili in tutte le nazioni, ma ci possono togliere di impiccio dove acquistare non è semplice se non si è pratici e del posto, pensate alle aste o gli acquisti di prodotti usati ,in lingua straniera dove va verificato esattamente cosa si sta comprando per evitare di prendere una fregatura
Sono servizi costosi ma alla fine possono farci risparmiare rispetto ai prezzi di un prodotto esotico acquistato dalle nostre parti e in qualche caso si riesce pure a risparmiare qualcosa bypassando la dogana, certo dobbiamo avere fiducia del servizio che andremo a scegliere, e specie se vogliamo risparmiare qualcosa sulle spedizioni, avere la pazienza di attendere un po la nostra merce, ma se se tratta di qualcosa di unico o comunque di molto raro il gioco puo’ valere la candela.
Voi avete mai utilizzato di questi servizi? Avete qualche dubbio, consiglio o suggerimento? Scrivetecelo nei commenti e come al solito se possibile vi risponderemo.