
In questo periodo di stop forzato alla circolazione oltre alla maggior parte delle persone rinchiuse in casa c’è un’altra cosa che non si muove: l’automobile.
E’ vero che tra qualche tempo anche lei potrà tornare a scorrazzare per le strade e si riprenderà il ruolo con gli interessi visto che il distanziamento sociale renderà spostarsi coi mezzi problematico, con il ritorno in massa alla mobilita individuale e quindi ci saranno in giro tanti guidatori in più, magari non propriamente degli assi al volante , che creeranno più traffico, incidenti e inquinamento di quanto non ce ne fosse prima del virus.
Ma il rischio più grande è che la nostra macchina, che non è nata per stare ferma non riparta, e non perché si è offesa e ci vuole fare un dispetto, ma semplicemente perché la batteria si è scaricata, infatti se la macchina non cammina la batteria non viene ricaricata dall’alternatore, e quindi seppure la macchina stia ferma la batteria si scarica, vuoi per scarica naturale, vuoi per alimentare l’elettronica di bordo che comunque consuma la batteria.
E purtoppo non sempre basta fare ponte con un’altra macchina o con un booster per farla partire, un po’ perché tutte le auto saranno nelle stesse condizioni quindi sarà difficile trovare qualcuno con la batteria perfettamente carica che ci possa dare una mano e un po’ perché su alcune auto questa operazione potrebbe creare problemi alle centraline elettroniche, quindi è un’operazione tendenzialmente da evitare: la cosa migliore sarebbe evitare che si scarichi.
Per fare questo l’ideale sarebbe far muovere la macchina possibilmente per almeno una mezzora ogni 1 o 2 settimane, magari quando si va al supermercato a fare la spesa, di modo che la batteria abbia il tempo di ricaricarsi almeno un minimo , ma ovviamente questo non è possibile per tutti , fortunatamente però ci sono delle soluzioni per evitare il problema dello scaricamento.
Se la macchina è vecchiotta e non ha centraline elettroniche o allarmi, scatole nere dell’assicurazione o roba simile, la soluzione più economica è staccare il polo negativo della batteria, ma questo non si può fare con le macchine moderne, dove la mancanza o la eccessiva scarica della batteria può richiede a seconda del modello l’intervento dell’assistenza per poter far ripartire la macchina poiché la centralina elettronica va in protezione e quindi non consente l’uso dell’auto se non a bassissima velocità.
Se abbiamo un garage dotato di una presa di corrente la soluzione più facile ed economica è quella di dotarsi di un mantenitore di carica, costa pochi euro e da una leggera e costante carica alla batteria per fare in modo che non vada a terra, ma purtroppo non tutti hanno a disposizione un garage dove parcheggiare l’auto.

Se poi la batteria va completamente a terra quello che si può fare è ricaricarla: si deve staccare dalla macchina e ricaricarla con un’apposito caricabatterie per auto , che si può acquistare per una cifra intorno ai 100 euro, oppure se non vogliamo comprarlo ci si può rivolgere a un’elettrauto: il problema però è che se la batteria era già vecchia una scarica completa potrebbe darle il colpo di grazia, quindi potremmo essere comunque costretti a comprarne una nuova.
In tal caso fate attenzione quando le acquistate, alcune auto, specie quelle dotate di start and stop, richiedono batterie particolari che non si trovano facilmente nei supermercati, quindi in questi casi dovrete rivolgervi a un ricambista specializzato o comprarla su internet. Inoltre quando la andate a montare verificate per bene sul libretto di uso e manutenzione della macchina l’esatta procedura per l’operazione, pena il rischio di rovinare le solite centraline elettroniche o l’attivazione di codici di errore che richiedono l’intervento dell’officina per essere sistemati.
A proposito di officine, loro cosi come gommisti e assistenze varie non sono chiuse per quarantena, quindi seppur a ritmo ridotto e spesso su appuntamento stanno continuando a lavorare. Giusto i centri revisioni non lavorano, dato che è stata prorogata la validità delle revisioni in scadenza entro luglio 2020 al mese di ottobre, quindi anche se fosse scaduta nel frattempo potrete comunque circolare. Anche la scadenza delle patenti e delle assicurazioni è stata prorogata , per le patenti si può guidare con la patente scaduta senza incorrere in sanzioni sino al 31 agosto, mentre per le assicurazioni il periodo di copertura con la polizza scaduta viene portato a 30 giorni, dandoci la possibilità di metterci in regola, cosa che è possibile fare anche telefonicamente o via internet dato che non è piu necessario esporre un tagliando cartaceo, ma basta essere in regola con la copertura assicurativa.
L’unica cosa che non si ferma è il bollo o la rata , cosi come la nostra voglia di ripartire e di rimetterci al volante! Anche voi non vedete l’ora di tornare a sfrecciare per le strade? Fatecelo sapere nei commenti .
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