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  • Come prepararsi alle offerte natalizie

    Come prepararsi alle offerte natalizie

    Con l’avvicinarsi del Natale iniziano i periodi di sconti e le campagne di negozi e siti internet per promuovere , come ogni anno, le vendite natalizie, black friday, cyber monday e iniziative affini.

    È quindi bene ricordare qualche consiglio e magari qualche trucco per evitare fregature: innanzitutto individuate in anticipo, almeno a grandi linee cosa avete in mente di acquistare per i vostri regali in modo da poter tenere sott’occhio i prezzi e le disponibilitá, soprattutto per approfittare di possibili offerte temporanee come black friday, cyber monday, calendario dell’avvento o le classiche offerte a tempo di Amazon e simili.

    Questo per due motivi: cercare i regali all’ultimo momento significa doversi accontentare di ciò che si trova disponibile, magari pagando molto di piú del previsto un rimpiazzo, anche perché dopo la prima settimana di dicembre le spedizioni si ingolfano e si rischia che il regalo ordinato , sia online che in negozio non arrivi per tempo per natale, ma soprattutto per i prezzi che sotto natale tendono a rincare. 

    photo of a woman holding shopping bags

    Infatti tendenzialmente potrebbero aumentare poco prima del black friday in modo poter far risultare piú golose le operazioni promozionali, per ritornare, applicando lo sconto, a prezzi vicini a quelli pre-natalizi: in quel caso non avrebbe senso aspettare il giorno degli sconti rischiando non solo di trovare ressa ma che l’articolo da noi desiderato, specie se ricercato, vada esaurito magari proprio nelle taglie o nei colori che ci interessano.

    Idem per i prodotti che solitamente non vanno in sconto in quanto particolarmente di moda, per provare ad ottenere uno sconto minimo potremmo rischiare di non trovare disponibilitá, anche se si tratta di prodotti particolarmente costosi che non vanno mai in sconto, e per i quali magari possiamo valutare delle alternative, puó valere la pena di rischiare anche solo per un 10% di riduzione.

    Per capire se si tratta di un finto sconto dovremo andare in anticipo in avanscoperta e controllare i prezzi pre natalizi, oppure se si tratta di acquisti online utilizzare degli strumenti che tracciano l’andamento dei prezzi per capire se ci sono stati degli aumenti poco prima delle festivitá: se il prezzo si mantiene costante prima del black friday l’eventuale sconto potrebbe essere sostanzioso, se è aumentato poco prima o nel mese precedente ci possiamo aspettare sconti finti o poco interessanti.

    Inoltre, soprattutto online e per le grandi catene le offerte si rincorrono, se la catena o il sito X fa un certo prezzo il suo concorrente Y probabilmente metterá lo stesso prodotto o uno equivalente allo stesso prezzo: questo puó essere utile quando dovesse esaurirsi il prodotto che puntavamo, dato che potremmo trovarlo da un concorrente.

    Free Christmas presents image

    E la cosa diventa interessante quando una certa catena non è presente nella nostra zona ma c’è il concorrente, che per controbattere il prezzo del concorrente reperibile online ci fa uno sconto che comunque non avremmo potuto raggiungere.

    Inoltre è bene scandagliare sia i siti che i negozi fisici, quello che va esaurito sul sito potrebbe esserci in negozio o viceversa, e magari utilizzando il ritiro presso il punto vendita, spesso gratuito, si ottiene lo stesso prezzo del sito , che potrebbe essere piú conveniente, direttamente in negozio, a volte anche senza attendere la spedizione risparmiando non solo soldi ma anche tempo.

    man in red long sleeved shirt

    Da tenere inoltre a mente nella scelta del negozio, soprattutto a paritá di prezzo, la possibilitá e gli eventuali costi di reso in caso di regalo non gradito o taglia errata: alcuni negozi estendono il reso a dopo natale , altri si limitano alle disposizioni di legge: ciò significa rischiare che il periodo di reso termini prima dell’apertura dei regali, che ci siano dei costi di spedizione a nostro carico o che a seconda dei casi non sia proprio previsto.

    E come detto se si acquista online fate attenzione anche ai tempi di spedizione, non solo i tempi del corriere, che sotto natale è possibile che abbia dei ritardi, ma anche quelli per la preparazione dell’ordine e dei tempi aggiuntivi se arriva dall’estero, magari passando pure per una dogana: se acquistate da siti che non conoscete bene o di cui non conoscete la provenienza cercate di muovervi con piú anticipo in modo da avere il tempo di risolvere eventuali problemi.

    assorted color leather bag display inside room

    Fare acquisti di natale è sempre una giungla, ma muovendosi per tempo e tenendo gli occhi aperti si può riuscire ad accontentare tutti senza svenarsi. Voi avete altri consigli per gli acquisti natalizi?

  • Come non farti fregare dagli autonoleggi

    Come non farti fregare dagli autonoleggi

    Con l’avvicinarsi della bella stagione si iniziano a pianificare le vacanze e i relativi itinerari, e a seconda della destinazione scelta e del tempo a nostra disposizione diventa indispensabile noleggiare una macchina.

    Infatti a meno che non si decida di stare in una grande cittá ben servita dai mezzi pubblici o di alloggiare in qualche resort, l’automobile ci servirá per spostarsi nelle tappe del nostro viaggio o anche banalmente per raggiungere le spiagge o le attrazioni turistiche che vogliamo visitare.

    Ma noleggiare una macchina, soprattutto per chi non utilizza frequentemente gli autonoleggi,  puó essere , a seconda della destinazione, difficile, costoso o addirittura insidioso.

    Difficile perché , soprattutto in alta stagione la disponibilitá di vetture, specie in localitá balneari, è limitata quindi nelle migliori delle ipotesi questo significa prezzi alle stelle, servizi di bassa qualitá ma soprattutto il rischio di non trovare disponibilitá di vetture a meno di prenotare il noleggio con largo anticipo.

    Costoso perché quando la disponibilitá di vetture é limitata le offerte scarseggiano costringendoci magari a scegliere una vettura di categoria superiore con costi maggiori o a rivolgerci a noleggiatori poco convenienti o poco seri che potrebbero addebitare spese extra o costi nascosti approfittando della situazione.

    mercedes benz parked in a row

    E insidioso perché i noleggiatori cercano sempre di appiopparvi delle spese extra facendo leva sulle vostre paure, sulle vostre esigenze o sul mancato rispetto delle condizioni del contratto che difficilmente avrete letto per filo e per segno.

    Infatti basta un piccolo graffietto nella carrozzeria, magari dovuto al parcheggio di una macchina a cui non abbiamo fatto bene l’occhio, ma anche una botta lasciata da uno sconosciuto o una semplice multa e possono essere dolori per il nostro portafoglio.

    Ma anche banalitá come la quantitá di carburante residuo nel serbatoio o le condizioni di pulizia della macchina alla riconsegna possono portare a penali importanti, così come richieste banali come poter riconsegnare l’auto fuori dal regolare orario di ufficio, o in un ufficio diverso puó richiedere degli extra salati, così come se abbiamo bisogno di un seggiolino per i bambini, le catene da neve o un navigatore satellitare per i quali si rischia di pagare delle aggiunte importanti.

    Ma il balzello principe degli autonoleggi è l’assicurazione, ed é il fattore che incide particolarmente sulla spesa: infatti se restituite la macchina con un danno, sia che venga causato da voi o da un estraneo o vi viene rubata dovrete risarcire il noleggiatore entro ad una cifra massima, chiamata franchigia, stabilita nel contratto, ed è la cifra che vi verrá bloccata sulla carta di credito al ritiro e restituita alla riconsegna, eventualmente decurtata del valore del danno. 

    Ovviamente questa franchigia varia a seconda del noleggiatore, del tipo di contratto, dall’etá del guidatore, da eventuali convenzioni e soprattutto in base alla categoria dell’auto.

    In caso di danni vi verranno addebitate oltre le spese vive anche delle spese amministrative, ma soprattutto anche un piccolo danneggiamento puó venirvi a costare centinaia se non migliaia di euro, che dovrete ripagare al noleggiatore, quindi assumersi il rischio di dover sborsare delle cifre importanti puó rivelarsi particolarmente pericoloso, specie se si ha a che fare con noleggiatori particolarmente puntigliosi sulla verifica delle condizioni delle auto al rientro, o quando si è costretti a restituire l’auto in assenza di un addetto al quale contestare gli eventuali addebiti.

    Per ridurre o eliminare questo rischio i noleggiatori ci proporranno delle assicurazioni a pagamento che riducono o annullano questa franchigia, esentandovi dal dover risarcire il noleggiatore in caso di danni o furto dell’auto, magari con qualche eccezione o paletto ma che vi permetteranno di stare certamente piú sereni in caso qualcosa vada storto.

    Ovviamente queste assicurazioni possono essere particolarmente costose, ma per fortuna esistono delle soluzioni che permettono di risparmiare delle cifre importanti mantenendo la copertura assicurativa al costo di un pó di burocrazia aggiuntiva.

    Infatti esistono delle polizze assicurative specifiche, generalmente molto piú convenienti, che non sono vendute dal noleggiatore, ma da una compagnia assicurativa esterna, spesso tramite un broker o proposta dal comparatore di prezzi o dal sito internet dove avete trovato l’autonoleggio.

    In questo caso dovrete noleggiare l’auto rinunciando all’assicurazione proposta dall’autonoleggio: questo significa che vi verrá bloccata sulla carta l’intera franchigia e che in caso di sinistro dovrete risarcire il noleggiatore che vi rilascierá una fattura, ma aprendo il sinistro e spedendo la fattura all’assicurazione, dopo una valutazione vi verrá rimborsata.

    Ovviamente ci sará qualche seccatura in piú per via della cifra bloccata sulla carta, che anziché poche centinaia di euro potrebbero diventare alcune migliaia, che si dovrá anticipare il rimborso dell’eventuale danno e che si dovrá gestire un pó di burocrazia, ma a seconda della durata del noleggio si puó risparmiare anche il 90% del costo dell’assicurazione, permettendoci un risparmio di diverse centinaia di euro.

    Alla fine si tratta di una soluzione leggermente piú macchinosa, ma date le cifre in ballo può valerne certamente la candela, a condizione di scegliere un’assicurazione seria e che non faccia storie o ritardi il pagamento del sinistro.

    Voi conoscevate queste assicurazioni? Avete qualche altra domanda, consiglio o suggerimento? Scrivetelo nei commenti.

  • L’ optional da evitare: la vernice extra serie dell’auto

    L’ optional da evitare: la vernice extra serie dell’auto

    Uno degli optional piú antipatici quando si ordina un’automobile nuova é il costo per la vernice extra serie. 

    Un tempo la scusa per questo addebito extra era che la vernice metallizzata fosse piú costosa da produrre, ma ormai la discriminante non é piú la tipologia di vernice visto che i costi di produzione  sono praticamente identici, tanto che generalmente  il prezzo lo fa la richiesta del colore e non la tipologia della vernice. 

    Infatti soprattutto negli allestimenti piú economici le case tengono senza sovrapprezzo solo un colore della carrozzeria, spesso quello meno riuscito, costringendoci a pagare un extra per vestire la nuova auto con un colore piú accattivante, e se quello meno riuscito è un metallizzato potrebbe essere lui quello offerto gratis, mentre magari dovremmo sborsare alcune centinaia di  euro anche per un banale bianco pastello.

    mercedes benz parked in a row

    Poi a seconda dei casi ci sono dei colori che richiedono un piccolo sovrapprezzo e certi altri piú accattivanti dove il sovrapprezzo diventa molto pesante. Certe case poi variano il colore gratuito in base agli allestimenti, e magari ci consentano scelta libera del colore della vettura solo sugli allestimenti piú costosi.

    Ovviamente se poi vogliamo tinte bicolore, colori a contrasto magari del tetto o del cofano in modo da rendere piú carina la nostra auto dovremmo ulteriormente aprire il portafoglio.

    E a volte la verniciatura extra può costare anche alcune migliaia di euro, al punto che potrebbe convenire farla wrappare o riverniciare appena ritirata dal concessionario piuttosto che spendere sull’optional della vernice.

    person wrapping car hood with paper

    E la cosa è ancora piú evidente quando le case riservano certi colori agli allestimenti top e se proprio ci siamo innamorati di quel colore dovremmo pagare l’auto magari il doppio di quella base tra allestimento piú costoso e optional della vernice, e davvero potrebbe costarci meno farla riverniciare.

    E ancora sulla disponibilitá della vernice dei modelli base giocano le case, perché il colore base potrebbe richiedere a loro dire molto piú tempo per la consegna o non essercene disponibili in quel periodo, e giocando sulla fretta di ricevere il nuovo bolide potremmo finire per cedere alle lusinghe del colore a pagamento nonostante ci andasse bene anche il colore gratuito.

    photography of blue wagon audi

    Insomma il colore delle auto è un classico esempio di come le case riescano a farci spendere di piú per un qualcosa che a loro non ha costi, poi sta a noi decidere,  anche se a volte il colore base veste così male che siamo  praticamente costretti ad assecondare le richieste della casa.

    Voi avete ceduto alle lusinghe dei colori o vi siete accontentati della tinta di serie? Avete qualche dubbio, curiositá o qualcosa da aggiungere? Scrivetelo nei commenti.

  • L’ascesa delle auto cinesi

    L’ascesa delle auto cinesi

    In un periodo dove per via della mancanza di componenti non è semplice acquistare un’automobile si stanno facendo breccia nel mercato nuovi marchi di provenienza cinese ed alcuni stanno ottenendo anche dei risultati di vendita importanti soprattutto alla luce del fatto che si tratta di case perlopiú sconosciute ai consumatori europei.

    Ma vuoi per i prezzi interessanti, specie per quelle elettriche o ibride, e vuoi per la disponibilitá in pronta consegna che è diventata una chimera per i marchi piú famosi, e vuoi per una qualitá tutto sommato accettabile e delle buone dotazioni per il prezzo richiesto, e spesso pure per una durata della garanzia piú lunga della media si stanno iniziando a fare breccia nel mercato.

     Se poi ci vengono proposti degli sfiziosi SUV bene accessoriati, con una linea moderna al prezzo di un’utilitaria e magari pure con 7 anni di garanzia, spesso venduti dallo stesso concessionario che tratta i principali marchi europei o giapponesi la tentazione di provare il nuovo marchio orientale è tanta.

    E se poi è pure disponibile in pronta consegna o comunque in tempi ragionevoli a differenza dei soliti marchi che ormai si fanno aspettare per mesi, soprattutto se si ha premura di avere la macchina nuova la scelta si fa interessante.

    Certo per il consumatore sembra un’occasione ghiotta, meno per chi lavora nelle fabbriche automobilistiche europee, perché di fatto è l’ inizio dell’invasione del mercato da parte dei cinesi e probabilmente succederá quello che è successo con televisori e telefonini nel passato, dove le aziende cinesi hanno preso il posto delle storiche case occidentali, destinando alla chiusura buona parte delle nostre fabbriche.

    E questo sará ancora piú evidente per le auto elettriche, dato che le tecnologie e le materie prime per la produzione delle batterie sono prevalentemente in mano ai cinesi, al punto che attualmente parte della produzione delle auto elettriche dei marchi occidentali arriva dalla Cina, o che comunque gran parte delle batterie montate sulle auto elettriche europee sono di produzione cinese.

    Purtroppo alcuni dei marchi che siamo abituati a vedere nelle nostre strade, probabilmente anche quello della nostra auto, sono destinati a scomparire o a ridursi notevolmente soprattutto quando, dal 2035 entrerá in vigore in Europa lo stop alla vendita di auto a motore termico e verranno con buona probabilitá sostituiti da strani e magari impronunciabili costruttori di automobili elettriche del celeste impero.

    Magari alcuni marchi continueranno ad esistere rimarchiando col proprio nome delle macchine elettriche di produzione cinese, un pó come succede per i televisori o per le moto dove troviamo prodotti di blasonate case dall’illustre passato venduti a prezzi stracciati  e che non sono altro che dei prodotti asiatici venduti da un importatore che ha ottenuto la licenza sul nome del marchio caduto in disgrazia a cui vengono applicate le effigi e magari il nome di un modello iconico del passato. 

    Insomma prepariamoci a un triste futuro dove le auto perderanno la loro anima essendo diventate una commodity , dove una vale l’altra come fosse una lavatrice o un frigorifero, l’importante è che costino poco e che ci portino da A a B senza troppi problemi.

    Voi conoscevate o avete giá provato un’auto cinese? Avete qualche dritta da suggerire, qualche domanda, qualcosa da segnalare? Scrivetelo nei commenti!

  • Come farsi un pc in un periodo senza componenti

    Come farsi un pc in un periodo senza componenti

    Come forse vi sarete accorti se ultimamente avete provato ad acquistare un prodotto elettronico come un computer, un televisore, una console di videogiochi o un prodotto che comunque contiene tanta elettronica come le automobili moderne che le disponibilità sono molto limitate e i prezzi si sono alzati.

    Il colpevole è manco a dirlo il covid che ha stravolto la domanda di prodotti elettronici, per via di una richiesta enormemente aumentata e una catena produttiva in difficoltà che ha portato le fabbriche a fare scorta e ad accaparrare i componenti che solitamente acquistavano man mano in base alle necessità produttive, lasciando a mani vuote e soprattutto con gli impianti fermi chi non ha potuto o non ha fatto in tempo a rifornirsi, fermando o rallentando le produzioni per la indisponibilità di un chip magari da pochi centesimi.

    E se alcune produzioni stanno lentamente tornando alla normalità, per altre non basteranno ancora diversi mesi e uno dei settori più colpiti è quello dell’informatica, mettendo in grosse difficoltà chi ha necessità di comprare o di assemblarsi un computer.

    Infatti molte componenti sono sparite dal mercato, altre hanno basse disponibilità quindi sarà necessario attendere tempi lunghi solo per poter ordinare i pezzi, e con il rischio di vedersi cancellato l’ordine, per altri la scelta è talmente limitata costringendoci ad acquistare anche a prezzi fortemente maggiorati, il primo che si riesce a trovare, soprassedendo a prezzi o caratteristiche tecniche pur di recuperare l’ultimo pezzo necessario per far funzionare il pc.

    Infatti nel mondo dei pc se alcune componenti come case, dissipatori o ventole si trovano senza troppe difficoltà, per altri come alimentatori, schede madri, memorie e processori i prezzi si sono alzati e la scelta ridotta ma con un po’ di sbattimento la soluzione si trova, il vero problema sono le schede video, diventate praticamente introvabili, a meno di non pagarle a peso d’oro dagli scalper, i bagarini digitali che le rivendono anche al triplo del prezzo di listino, il problema è che senza scheda video il pc non si accende e tenere fermi in casa dei componenti in attesa del pezzo mancante significa solo fargli perdere valore, ma come possiamo fare?

    La risposta più ovvia è quella di aspettare se possibile, magari procrastinando l’acquisto o cercando di aggiornare il computer che abbiamo in casa anzichè ricomprarne uno nuovo fin tanto che le acque si saranno calmate, in alternativa se prevediamo un uso blando del computer e quindi non dobbiamo giocare, lavorare su contenuti multimediali o applicazioni molto pesanti possiamo pesare ad acquistare un processore con scheda grafica integrata (in casa amd sono i ryzen con la G finale nel nome es. ryzen 3400G , mentre in casa intel quelli senza la F nel nome es. intel i5 9400)

    Altra soluzione è comprare dei computer completi, cosa generalmente sconsigliabile sia per qualità che per rapporto prezzo/prestazioni sui fissi, mentre diventa un’opzione percorribile quella di acquistare un portatile, avendo però la cortezza di capire le caratteristiche tecniche per evitare bidoni e fondi di magazzino che potrebbero, visto il periodo gramo, facilmente rifilarvi

    Apple MacBook Air 2020

    Un’alternativa per molti fuori dagli schemi è quella di prendere un macintosh, soprattutto i nuovi modelli dotati di chip M1 che sono tutto sommato reperibili senza troppi problemi ed essendo potenti anche nelle versioni base, stranamente per apple possono rivelarsi convenienti a patto di scegliere con cura il modello evitando spese extra che possono rivelarsi parecchio costose, e magari per quanto possibile affidarsi ad accessori di concorrenza notevolmente più economici di quelli della casa

    C’è da considerare però che un mac non è per tutti, se è un ottima scelta per chi deve creare dei contenuti multimediali come foto, musica o video e comunque va benone, ma come qualsiasi computer d’altronde, per un uso leggero come navigare in rete, mandare mail o usare office il problema è se si vuole utilizzarlo per i videogiochi: purtoppo non è la macchina adatta sia per prestazioni, che disponibilità di titoli e inoltre al momento soprattutto gli M1 non sono particolarmente consigliati per lo streaming delle vostre live su internet: in questo momento a patto di trovarla una console di nuova generazione è forse la scelta migliore per chi vuole giocare.

    Un mac mini, un macbook air o uno dei nuovi imac in versione M1 se scelto con cura, vista la ridotta disponibilità di pc possono rivelarsi addirittura economici per il periodo, e soprattutto a differenza di un pc sono più facilmente rivendibili come usato, mantenendo a parità di spesa un maggior valore residuo, cosa che può rivelarsi vincente se lo acquistiamo come soluzione temporanea in attesa di un PC o se provenendo da windows non ci trovassimo bene con il sistema operativo della mela.

    Ad ogni modo comprare un computer in questo momento è un’attività da fare solo se non se ne può fare a meno o se il prezzo per voi non è un problema, altrimenti aspettare almeno altri 6 mesi potrebbe farvi risparmiare anche diverse centinaia di euro

  • Perché non si trovano più prodotti (tecnologici)

    Perché non si trovano più prodotti (tecnologici)

    Se ultimamente avete provato ad acquistare alcuni prodotti, soprattutto tecnologici, come console da videogiochi, computer e periferiche o dedicati all’uso in casa come per esempio i prodotti per fare ginnastica in casa avrete notato scarsa disponibilità e prezzi alti, ma come mai?

    La risposta è abbastanza ovvia dipende dagli strascichi della pandemia, che hanno fatto aumentare le richieste dei prodotti che utilizziamo in casa e che non avremmo pensato di comprare potendo andare in palestra, a scuola o in ufficio regolarmente: se la palestra è chiusa e normale pensare di acquistare dei pesi, una cyclette o un tapis roulant per allenarci in casa, cosi come se c’è la necessità di studiare o lavorare a distanza sarà necessario un computer o un tablet per tutti i membri della famiglia, quando magari prima ne bastava uno condiviso e che utilizzandolo raramente poteva pure essere un prodotto un po’ superato, inoltre nel tempo libero dovendo rimanere in casa magari ci si dedicherà ai videogiochi richiedendoci una console o un pc adatto al gaming, tutte cose che hanno aumentato la richiesta di questo genere di prodotti.

    Inoltre le limitazioni agli spostamenti della pandemia hanno creato dei problemi alla produzione, con meno forza lavoro disponibile o semplicemente mancanza di componentistica: qualsiasi prodotto, soprattutto quelli tecnologici è formato da centinaia se non migliaia di componenti e se anche uno solo non fosse disponibile la produzione si fermerebbe, in qualche caso il componente si può sostituire con uno analogo, ma se c’è carenza di quel pezzo chi ha disponibile alza i prezzi e questo fa aumentare il prezzo del prodotto finito rendendo poco conveniente l’acquisto.

    Altro problema sono i trasporti, tra produzione a singhiozzo, trasporti aerei di linea più che dimezzati e in qualche caso nuove regole doganali hanno fatto si che tutte le ottimizzazioni che si potevano fare per caricare più merce nello stesso carico e dividerne i costi sono un po’ venute meno e questo incide sia sulla disponibilità dei prodotti, visto che ci vorrà più tempo per raggiungere la quantità necessaria a far partire il carico e quindi si avranno tempi di consegna più lunghi che sui prezzi, perché potrebbe essere necessario partire non a pieno carico o far viaggiare le merci in aereo al posto delle navi in entrambi i casi aumentando i costi.

    A questo si aggiunge il fatto che alcuni prodotti molto richiesti, e che hanno sofferto difficoltà di produzione, come le console per videogiochi appena lanciate o le schede video da gaming sono diventate quasi impossibili da trovare, e le poche disponibili sono state accaparrate da dei bagarini digitali, i cosiddetti scalpers, che le rivendono a prezzo maggiorato.

    Fortunatamente con il miglioramento della situazione, soprattutto in Cina dove la maggior parte di questi prodotti sono costruiti si sta iniziando a vedere qualche prodotto in più nei negozi ma molto spesso a prezzi maggiori del listino: il consiglio è aspettare che la situazione ritorni alla normalità se ovviamente di quel prodotto ne può fare a meno, o alternativamente cercare un prodotto provvisorio preso a un prezzo corretto e sostituirlo con quello desiderato a situazione ripristinata, tenendo conto che a seconda del tipo di prodotto il ritorno alla normalità potrebbe essere verso la fine dell’anno corrente o addirittura l’anno prossimo.

    Voi avevate in mente di fare acquisti tecnologici e vi siete scontrati con basse disponibilità e prezzi alti? Fatecelo sapere nei commenti, cosi come se avete dei dubbi o vi serve un consiglio per recuperare un particolare prodotto e se possibile vi aiuteremo.