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  • Comprare dalla Cina conviene davvero?

    Navigando in rete, magari vedendo ciò che viene pubblicizzato in certi banner vi sarà venuto in mente di acquistare dei prodotti dalla Cina. Considerando che gran parte dei negozi vendono prodotti provenienti dal celeste impero, probabilmente saltando qualche intermediario avrete pensato che potrebbe scapparci l’affare. E’ davvero cosi?

    Purtroppo non esiste una risposta univoca, perchè se è pur vero che acquistare alla fonte può portarci a trovare dei prezzi bassi, non è affatto vero che ciò convenga.

    Infatti vanno considerati diversi fattori, in primis la qualità: un prodotto cinese pensato da cinesi per il mercato cinese ha degli standard qualitativi più bassi di quelli per cui siamo abituati, compresa la maggiore difettosità. Un prodotto ingegnerizzato o comunque pensato per i mercati occidentali, seppur prodotto in Cina, è sicuramente di qualità migliore. Ovviamente quanto questa qualità incide dipende dal prodotto che cerchiamo e dal nostro budget, ma dover rispedire un prodotto difettoso a un centro di assistenza in Cina, come avremmo modo di vedere, non è sempre una soluzione conveniente.

    Un problema un po più importante che riguarda i prodotti cinesi è la certificazione: un prodotto pensato per la Cina deve sottostare a delle regole ben più blande di quelle richieste alle nostre latitudini, pertanto il prodotto cinese costa meno anche per questo motivo. Tralaltro un prodotto che non rispetta le regole in vigore nel nostro paese potrebbe venire sequestrato in dogana, aggiungendo la beffa di non ricevere un prodotto già pagato e magari rischiare pure delle sanzioni per via del nostro acquisto.

    Altro fattore importante è quello delle contraffazioni: in Cina ne girano parecchie, addirittura esistono contraffazioni di imitazioni: non potendo visionare con mano si rischia di pagare per buono un prodotto illegale, anch’esso a rischio di sequestro, oltre a trovarci un prodotto con caratteristiche inferiori rispetto a quelle dichiarate (anche se il problema è presente anche con prodotti perfettamente legali dove capita spesso di trovare reclamizzate delle prestazioni ben superiori di quelle effettive).

    Conviene sempre accertarsi che il prodotto che vogliamo acquistare sia di buona qualità e fattura, sia originale, che provenga da un venditore affidabile, e che esista una sorta di protezione per gli acquirenti (dal feedback sui venditori, al rimborso in caso di mancata consegna o di prodotto contraffatto, come previsto sia da ebay pagando con paypal, sia dai maggiori e-commerce cinesi), anche avvalendosi dei consigli di chi già ha acquistato quel prodotto, reperibili nelle recensioni in rete e sui forum.

    Al di la del fattore prodotto, gioca un ruolo importante anche la spedizione: è bene valutare molto bene i costi e i tempi di consegna. Infatti è possibile spedire dalla Cina a prezzi molto bassi, ma con tempi di consegna lunghi (a volte una spedizione economica tra tempi di spedizione e sdoganamento potrebbe arrivare sulla nostra scrivania anche tre mesi dopo il giorno dell’ordine), mentre per contro le spedizioni con corriere, nonostante garantiscano una consegna in meno di una settimana hanno costi assai elevati.

    A questo si aggiunge il fattore dogana. Purtoppo la dogana italiana è forse una delle piu lente e burocratiche del pianeta: una volta che il nostro pacchetto arriva in terra italiana, deve essere sdoganato,con costi e sopratutto tempi incerti. I costi (sdoganamento, iva e dazi) in realtà sarebbero ben definiti, ma la dogana ha la facoltà di ispezionare il pacco e qualora non ritenesse congruo il valore dichiarato in bolla può applicare gli oneri su una loro stima del valore, a meno che non si provi (ad esempio con la fattura dei prodotti acquistati) il reale valore dei beni. Purtroppo però quando ci si trova in questo caso (a volte anche  per colpa di chi spedisce che pensa ingenuamente che dichiarare il contenuto come regalo o con un valore molto basso, inferiore alla franchigia doganale , possa servire ad evitare il controllo e il relativo pagamento degli oneri doganali) si entra in una sorta di calvario che tra tempi di sdoganamento lunghi per via del poco personale, raccomandate, fax e call center sempre occupati, fa si che si perda anche più di mese da quando il nostro plico arriva in terra italiana.

    Esiste poi qualche trucchetto per cercare di farla franca in dogana (ad esempio di questi tempi va di moda farsi spedire la roba con le poste di una nazione europea, esempio olandesi o svedesi, che vendono i propri servizi di spedizione internazionale anche in Cina, e raggruppano le spedizioni  fino alla propria nazione per poi spedire da li il pacco alla destinazione europea, ed avendo la spedizione un codice internazionale europeo tende a saltare i controlli doganali, recuperando i più lunghi tempi di consegna con il bypassare la nostra lenta dogana)  , ma non sono mai garanzia assoluta, anche perchè la validità di questi trucchetti non dura in eterno (un tempo si suggeriva per passare indenni dalla dogana di utilizzare i corrieri espresso, ora invece utilizzando questo tipo di spedizione si ha la certezza di essere fermati, anche se i tempi di sdoganamento sono effettivamente più rapidi) e non è garantita.

    Ovviamente se mettiamo in conto costi e tempi è possibile che nel periodo che intercorre tra l’ordine e la consegna il nostro prodotto scenda di prezzo, e che quindi comprarlo in europa, saltando le lunghe tempistiche necessarie di un acquisto intercontinentale,  possa costarci anche meno, oltre al fatto che più un pacco rimane in giro e più rischia di perdersi o di finire in mano a qualche impiegato postale disonesto.

    A questo si aggiunge il discorso garanzia : infatti seppur di durata inferiore ai nostri 2 anni, anche un prodotto venduto in Cina gode di una garanzia: il problema è che rispedire in Cina il nostro prodotto guasto ci espone a diverse problematiche. La prima è il costo della spedizione , infatti diversamente dalle spedizioni originate dalla Cina, spedire un pacchetto dall’Italia verso la Cina è molto costoso, e spesso per rispedirlo si va a spendere più di quanto ci è costato il prodotto da far riparare, rendendo poco conveniente la cosa. A questo si aggiungono i tempi di spedizione (che incidono anche sul valore residuo di un prodotto elettronico, che quando ritornerà dall’assistenza potrebbe  essere stato sopravanzato dal nuovo modello uscito nel frattempo, perdendo di valore), sia all’andata verso il venditore che per la riconsegna e i costi della dogana per il prodotto riparato. Sicuramente rispedire il prodotto a un centro di garanzia europeo significa tempi certi e costi piu brevi.

    Il consiglio è quindi di non considerare il solo prezzo del prodotto, ma tutti questi fattori di cui si parlava: probabilmente per pochi euro in più potremmo trovare lo stesso prodotto in europa sia in rete (accertandoci pero’ che la spedizione avvenga dal territorio europeo: spesso alcuni venditori, specie su ebay o sul marketplace di amazon, fanno dropshipping dalla cina, questo significa che fanno spedire per loro conto il prodotto da un venditore cinese facendoci un ricarico, ma questo ci espone agli stessi problemi di un acquisto fatto direttamente in Cina), o sia nei mercatoni cinesi oramai presenti nelle periferie di tutte le nostre città o addirittura nei centri commerciali, dove si trovano sempre più spesso prodotti di provenienza cinese distribuiti da ditte europee a prezzi poco più alti di quelli del paese di origine, ma che godono dei 2 anni di garanzia europea, e dell’assistenza del venditore, al quale poterlo riportare per la sostituzione in caso di problemi.

  • Comprare su internet dall’estero

    Comprare su internet dall’estero

    Acquistare prodotti in rete generalmente è più conveniente rispetto ai negozi fisici, poichè la concorrenza è maggiore: il venditore non dovrà solo confrontarsi con i colleghi del suo quartiere, o della sua città, ma con un mercato globale.

    C’è da dire che allargare gli orizzonti per cercare convenienza lontano non è sempre l’opzione migliore, ma dipende molto da cosa cerchiamo, e da quando ci serve.

    Infatti se abbiamo necessità di qualcosa urgentemente, andremo nel negozio sotto casa, non dando troppo peso al prezzo, ma se non si ha premura si possono fare buoni affari.

    Il primo scoglio della nostra ricerca sono i confini nazionali: sicuramente acquistare nel nostro paese ci da una tutela maggiore, sopratutto in caso di interventi in garanzia : spedire  un prodotto in italia costa sicuramente meno che fuori confine, oltre ad arrivare prima, specie se fuori europa. Inoltre fuori dal nostro paese anche la comunicazione si fa più difficile, in particolar modo se non si ha dimistichezza con le lingue straniere.

    Se poi il venditore spedisce da fuori la comunità europea le cose si complicano abbastanza. Difatti i prodotti acquistati entro i confini della comunità europea e destinati all’europa, anche per via di alcune direttive comunitarie sono grossomodo gli stessi che troveremo nel nostro paese, quindi saremmo praticamente certi di poterlo utilizzare anche da noi ,al limite procurandosi qualche adattatore. Un prodotto non  destinato all’europa potrebbe invece essere sensibilmente differente da quello venduto da noi (possono variare la dotazione, gli accessori, ma anche le funzionalità per meglio adattarsi al paese di destinazione) o addirittura non funzionare  in Europa. Inoltre anche la garanzia, che in tutta la comunità europea , seppur con qualche limitazione, copre fino a due anni, fuori dal nostro continente generalmente si riduce a solo un’anno, ma secondo cosa si è comprato, rispedire in garanzia il prodotto potrebbe non convenirci affatto, dato che la spedizione rischia di costarci ben di più di quanto lo abbiamo pagato.

    C’è da aggiungere che tutti gli acquisti al di fuori della comunità europea passano per la dogana: questo si traduce in incerti costi aggiuntivi, e lunghi tempi per la consegna, per via di una burocrazia nostrana tutt’altro che snella, che tende a bloccare le nostre spedizioni per il  lungo tempo necessario allo sdoganamento.

    Difatti qualsiasi pacco spedito da fuori UE passerà per gli uffici della dogana, che ne ispezioneranno il contenuto , sia per evitare l’importazione di articoli vietati nel nostro paese, e sia poichè vanno pagate delle tasse per l’importazione, a meno che il valore non sia talmente esiguo (all’incirca sotto i 20 euro)  da esserne esente.  Questa operazione richiederà del tempo , specie se il valore doganale dichiarato non corrisponde a quanto stimato dalla dogana o se per quell’articolo fosse necessaria della documentazione aggiuntiva, e i tempi possono allungarsi ,fino a raggiungere anche i tre mesi dal giorno in cui il prodotto varca il suolo italiano.

    A parte i casi esenti per via di valori sotto la soglia minima,  avremmo da pagare  l’IVA (generalmente il 22% del valore doganale della merce e del costo di spedizione) , più eventuali dazi e i costi di sdoganamento (circa 11 euro), in contrassegno alla consegna del pacco.

    Ovviamente uno sbattimento tale con la dogana,  è giustificato solo se ci troviamo di fronte a un prodotto introvabile da noi, o se  il prezzo pagato è notevolmente più conveniente , magari in virtù di un tasso di cambio favorevole,  avendo però cura di considerare per bene le spese doganali, i tempi (teniamo conto che un prodotto hi-tech comprato appena uscito, in caso di tre mesi di fermo doganale rischia di svalutarsi sensibilmente) e i costi di spedizione, che non sono affatto trascurabili (ad esempio spedire con corriere un pacchettino dagli Stati Uniti può costarci anche oltre 100 euro, figuriamoci se il pacco fosse ingombrante e pesante…) .

    C’è anche da dire che alcuni siti esteri (ad esempio i siti americani di amazon o ebay) stanno iniziando a fornire un servizio di sdoganamento anticipato: le pratiche vengono seguite dal venditore tramite un’agenzia doganale, quindi si conoscono e si pagano a priori i costi di sdoganamento, tagliando sensibilmente i tempi di consegna, ed evitando le lungaggini burocratiche della nostra dogana.

    Un’altro problema, oltre a quelli citati, è che molti negozi online extra comunitari consegnano solo nel proprio paese d’origine. Anche qui ci si può ingegnare, se si ha un parente o un conoscente nel paese del venditore si può chiedere che faccia l’acquisto per nostro conto, o quanto meno si può far consegnare la merce al suo indirizzo, per poi farcelo rispedire a casa nostra.

    Ma non tutti possono avere qualcuno oltre confine, o magari non si ha voglia di disturbare lo “zio d’america”, pertanto sono nati specie negli Stati Uniti, dei servizi di remailing (ad esempio MyUs.com, usabox.com, usa2me.com , Shipto.com,  nybox.com,  ipsparcel.com,  usgobuy.com e simili ) , che forniscono un’indirizzo locale per la ricezione di corrispondenza, e che provvedono a rispedirla all’indirizzo di casa vostra, eventualmente raggruppando le spedizioni in un’unico invio periodico. Non sono servizi propriamente economici, ma a volte sono l’unica ancora di salvezza, specie perchè all’occorrenza mettono a disposizione dei servizi aggiuntivi che possono essere indispensabili quando il venditore adotta delle politiche restrittive sulla nazionalità del compratore, esempio impedendo il pagamento con carte di credito estere, o la consegna a caselle postali : in quel caso sarà il sito di remailing a occuparsi per nostro conto dell’acquisto, ovviamente ad un costo extra.

    Alla fine della fiera l’acquisto extra comunitario, con le relative difficoltà che questo comporta, conviene solo quando non se ne può fare a meno: comprando in europa l’acquisto sarà molto più immediato e sicuro, e spesso a conti fatti è anche la scelta più conveniente.