Con la crisi sono cambiate le abitudini degli italiani, e ciò si nota anche nel modo e nei luoghi dove si fa la spesa.
Se prima si metteva nel carrello ogni articolo che ammiccava dallo scaffale o nella pubblicità, ora si sta più attenti, cosi come per il luogo dove si fa la spesa: botteghe e piccoli supermercati hanno lasciato il posto ai discount.
Appena arrivati in italia , importando il concetto dagli omologhi del nord-europa, questi negozi erano caratterizzati da ridotto personale, vendevano esclusivamente prodotti di marche sconosciute , spesso di bassa qualità, disposti alla rinfusa ancora nelle scatole e con prezzi molto bassi. Chi andava in questi negozi quasi lo faceva con vergogna e circospezione, ma ora i tempi sono cambiati.
Gli Hard Discount sono diventati “Discount”, sono comparsi gli scaffali e il personale, la qualità dei prodotti è aumentata, i prezzi sono sempre convenienti, e non ci si vergogna più a comprare in questa tipologia di negozi.
Quello che non è cambiata è la presenza di prodotti di marche “sconosciute”: anzichè trovare i prodotti dei grandi marchi (che talvolta, a seconda del discount, sono pure presenti seppure con un assortimento limitato) , troveremo ancora prodotti dai marchi di fantasia venduti a prezzi convenienti.
Questi prodotti a volte sono buoni, quanto e più di quelli delle grandi marche, a volte invece la qualità può essere più scadente o comunque non risultare di nostro gradimento.
Il segreto sta nel provare quel prodotto, e se ci soddisfa potremmo continuarlo ad acquistare risparmiando rispetto al prodotto di marca, se non ci soddisfa potremmo provare un’analogo prodotto in un discount concorrente o tornare al prodotto di marca.
Quello che è meno noto, e che spiega come mai spesso questi prodotti sono buoni quanto il prodotto di marca, è che spesso sono prodotti nelle stesse fabbriche e dagli stessi fornitori dei prodotti più rinomati.
Ovviamente questo non succede sulla totalità dei prodotti: a volte i reali produttori sono fabbriche di più modeste dimensioni, o delle società specializzate nella produzione conto terzi ( e a volte questi stabilimenti sono comunque delle controllate dei grandi marchi), o dei produttori locali scelti per esigenze di distanza dai centri logistici, specie se i prodotti sono particolarmente deperibili, ma spesso il reale produttore è la grande marca, magari sotto mentite spoglie per questioni di immagine.
Infatti, vuoi per ammortizzare meglio i costi di ricerca e dei macchinari, vuoi per essere presenti in tutti i canali del mercato, le stesse fabbriche producono anche conto terzi, e questi terzi sono in genere discount e catene di supermercati, per i loro prodotti a marchio commerciale (come i prodotti che hanno sulla confezione l’insegna del supermercato o quelli coi nomi di fantasia dei discount, o delle linee primo prezzo di certi supermercati).
Spesso i prodotti sono i medesimi, magari solo insacchettati in confezioni differenti, a volte la ricetta o la qualità può variare leggermente dall’originale , un pò per differenziare il prodotto evitandosi la concorrenza in casa, un pò per ridurre all’osso il prezzo di vendita, secondo le richieste del committente.
Quello che va verificato sull’etichetta è il vero produttore: difficilmente sarà scritto in bella mostra , celato da sigle e abbreviazioni, ma l’indirizzo dello stabilimento non mente.
Se confrontiamo il prodotto discount da quello della marca che lo ha prodotto infatti noteremo che l’indirizzo di produzione sarà il medesimo, e in tal caso abbiamo individuato il produttore: scopriremo infatti che i veri produttori dei prodotti discount sono le più insospettabili e famose case, e questo ci garantisce quanto meno la qualità e la cura nella lavorazione.
Per alcune tipologie di prodotti (ad esempio per i latticini) lo stabilimento non è sempre indicato con l’indirizzo, ma con un codice identificativo europeo : un ovale con dentro la scritta CE , la sigla della nazione seguita da un codice alfanumerico che identifica lo stabilimento , in questo caso a parità di codice lo stabilimento è il medesimo: se si vuole conoscere la corrispondenza del codice con il produttore, basterà consultare le tabelle presenti nel sito del Ministero della salute
Facciamo un esempio verosimile, leggiamo il codice presente su un cartone di latte del discount : seguendo il link qui sopra scopriremo che il codice CE IT 08 4 corrisponde allo stabilimento GRANAROLO SPA situato in via VERDI, 74 – SOLIERA – MO, oppure che il codice CE IT 08 1 allo stabilimento PARMALAT SPA situato in via MILANO, 1 – COLLECCHIO – PR : ebbene abbiamo scoperto che il nostro latte scontato del discount è prodotto da un marchio importante e riconosciuto.
Quindi per scoprire la qualità e andare a colpo sicuro nell’acquisto al discount non dimentichiamo di leggere l’etichetta, potremmo trovare delle gradite sorprese !!
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