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  • Arrivano i voli All you can fly

    Arrivano i voli All you can fly

    Una notizia interessante sul mondo dei voli low cost é stato il lancio di una formula all you can fly da parte della compagnia ungherese Wizz Air. 

    Questa formula permette a chi é riuscito ad accaparrarsi l’offerta,  dato che i posti disponibili sono andati sold out velocemente in attesa di nuove disponibilitá, di volare illimitatamente sui voli internazionali della compagnia pagando un abbonamento annuale di 599 euro e una fee di 10 euro a biglietto. 

    Sembra una formula rivoluzionaria, una sorta di netflix dei viaggi ma in realtá i paletti che mette la compagnia la rendono meno conveniente di quello che possa sembrare, limitando la convenienza solo ad alcune tipologie di viaggiatori, sostanzialmente quelli che possono permettersi di viaggiare last minute.

    Infatti i voli possono essere prenotati solo 3 giorni prima della partenza e sono soggetti a disponibilitá, quindi si rischia di vanificare il risparmio sul volo acquistando l’alloggio all’ultimo momento, a meno di non trovare delle offerte last minute anche sull’alloggio.

    C’è da dire che sará difficile trovare posto in aereo in giorni o destinazioni molto gettonate, quindi la bassa stagione puó aiutarci anche con la reperibilitá degli alloggi, ma va considerato che qualora dopo l’emissione del biglietto non ci presentassimo in aeroporto per 3 volte la compagnia ha il diritto a cancellare l’abbonamento senza doverci rimborsare, quindi non ci si puó prendere il rischio di fare prenotazioni senza prima aver trovato la sistemazione e nel caso non presentarsi.

    Inoltre va notato che non sono compresi nell’offerta le tratte nazionali, cosa che sarebbe stata utile a trasfertisti e fuori sede e che non sono compresi gli extra: dal bagaglio a mano o in stiva, alla prioritá , alla scelta del posto, che potranno essere pagati in fase di prenotazione insieme alla fee di prenotazione di 10 euro.

    Ovviamente l’abbonamento è personale , quindi non lo possiamo cedere a qualcun’altro quando non lo utilizziamo magari per dividere le spese, così come non si possono modificare le prenotazioni dei biglietti emessi, cosa che limita possibili usi impropri.

    In linea di massima puó essere interessante per un amante dei viaggi che  ha parecchio tempo libero, non ha problemi con le ferie last minute o che puó lavorare da remoto, sempre che abiti nei pressi di un aeroporto ben servito dalla compagnia.

    Il problema peró é che, avendo limitato la disponibilità dell’offerta, si è trasformata la cosa in una campagna di marketing che sembra voglia promuovere un tipo di abbonamento notevolmente meno conveniente offerto della stessa compagnia.

    Infatti è in vendita la loro formula chiamata Multipass dove con 59 euro al mese si ha un solo volo al mese, da prenotare con almeno 5 giorni di anticipo. E’ vero che consente anche i viaggi nazionali e non si paga la fee di 10 euro a tratta, ma non comprende il volo di ritorno , l’eventuale imbarco prioritario e i bagagli che sono disponibili come opzione aumentando il prezzo mensile, che rimane vincolato per 12 mesi : una soluzione interessante solo per chi viaggiando frequentemente su una certa rotta vuole mettersi al riparo da aumenti in alta stagione.

    La speranza però è che altre compagnie possano copiare queste formule, e con la scusa di riempire i posti invenduti possano permetterci di viaggiare risparmiando, e se addirittura fosse possibile indipendentemente dalla compagnia diventerebbe il sogno di ogni viaggiatore.

    Voi cosa ne pensate? Conoscevate queste offerte?

  • Come spedire un pacco risparmiando

    Come spedire un pacco risparmiando

    Se ci capita l’esigenza di dover spedire un pacco in maniera sporadica potremo avere delle sgradite sorprese sul costo delle spedizioni.

    Infatti se ci rivolgiamo ad un corriere, ma anche banalmente all’ufficio postale per una spedizione estemporanea potremmo dover pagare una cifra molto importante in confronto a quelle che siamo abituati a pagare per le spedizioni dei nostri acquisti online.

    E se la spedizione è diretta all’estero potremmo dover pagare di spedizione molto piú del valore contenuto nel pacco, cosa che potrebbe magari farci desistere dalla spedizione, magari per un reso o della riparazione di un prodotto che potrebbe diventare anti economica.

    Questo perché i corrieri riservano tariffe agevolate a chi spedisce frequentemente, soprattutto a quelli che acquistano in anticipo un carnet di spedizioni, facendo pagare la spedizione a prezzo di listino chi spedisce una tantum.

    Ma sentirci chiedere di pagare diverse decine di euro per un pacchetto di qualche etto potrebbe lasciarci quanto meno contrariati, ma anche se non si ha l’esigenza di spedire spesso esiste il modo di pagare tariffe simili a chi movimenta grandi quantitá di pacchi ogni giorno.

    Il trucco è cercare di utilizzare delle piattaforme online per la spedizione che hanno accordi con i principali corrieri dai quali hanno acquistato a prezzo di ingrosso le spedizioni e che rivendono le singole spedizioni ai propri utenti a un prezzo sicuramente piú conveniente rispetto a quello richiesto dall’ufficio postale o dallo stesso corriere a cui si appoggiano.

    delivery man wearing a face mask carrying boxes

    E se all’inizio questi servizi erano resi solo da agenzie di spedizione o siti web dedicati, dove inserendo localita, dimensione e peso del pacco si ottiene un preventivo per la spedizione, e qualora il prezzo ci soddisfasse pagando con carta di credito si ottiene una lettera di vettura di un corriere che , generalmente il giorno dopo, ritiererá il nostro pacco presso il nostro domicilio come fosse in reso di un acquisto online per consegnarlo a destinazione.

    Ma ormai questo lavoro lo fanno anche le principali piattaforme di acquisti on line tra privati. Infatti se dovete vendere qualcosa di usato su un sito o su una app specializzata, come puó essere Subito, Vinted, Ebay, Wallapop o siti simili potete demandare la gestione della spedizione al sito, che incamererá il prezzo della spedizione direttamente dall’acquirente e manderá al venditore la lettera di vettura del corriere per la spedizione, che a seconda dei casi verrá ritirata a domicilio o dovrá essere consegnata in un punto di ritiro convenzionato dal corriere, generalmente cartolerie o tabaccherie distribuite capillarmente nelle cittá e nei centri urbani piú grandi.

    men working in a warehouse

    Il vantaggio é sia per l’acquirente che accede a tariffe di spedizione particolarmente convenienti, che per il venditore che non dovrá impazzire per trovare uno spedizioniere che possa spedire il maniera economica il proprio pacco: l’unica cosa a cui stare attenti sono le dimensioni del pacco, infatti per spedizioni particolarmente ingombranti, pesanti o fragili il servizio potrebbe non essere disponibile.

    Ma lo stesso sistema viene ormai utilizzato anche da alcuni ecommerce per il reso o per la riparazione quando la spedizione dovesse essere a carico dell’acquirente: viene scalato dalla carta di credito il costo della spedizione a prezzo agevolato e rilasciata una lettera di vettura con la quale portare il pacco presso il centro di ritiro o attendere il corriere al proprio domicilio.

    crop man taping carrying box with scotch

    Alla fine con una carta di credito, una connessione a internet e a seconda dei casi una stampante per stampare la lettera di vettura risparmieremo tempo e denaro rispetto ad una spedizione tradizionale: quello che rimane a nostro carico è imballare con cura la nostra spedizione.

  • Quando prenotare un volo al miglior prezzo

    Quando prenotare un volo al miglior prezzo

    Con l’avvicinarsi delle vacanze arriva il momento di prenotare i voli per raggiungere le mete delle nostre vacanze, e una domanda assilla il viaggiatore con problemi di budget: quando è meglio prenotare?

    In realtá non esiste una risposta univoca che vale per tutte le compagnie e per tutti i periodi dell’anno ma ci sono sicuramente dei trucchi che possiamo utilizzare per risparmiare qualcosa.

    Infatti il prezzo dei voli, soprattutto per le low cost tende a variare tanto in base al riempimento dell’aereo, quindi su un aereo vuoto tendenzialmente si trovano piú facilmente biglietti scontati.

    empty seats on airplane

    Questo significa che per destinazioni e periodi dell’anno molto richiesti, come nei mesi estivi, nei ponti e nelle vacanze di natale è bene prenotare con molto anticipo, appena i voli vengono messi in vendita, all’inizio della stagione precedente, dato che per partenze in alta stagione difficilmente troveremo disponibilitá di voli scontati durante le campagne promozionali che vengono lanciate durante l’anno.

    Per i viaggi in media e bassa stagione il discorso è diverso: soprattutto se si viaggia su destinazioni poco battute, in orari non troppo comodi e magari non a cavallo del weekend conviene attendere le offerte speciali, facendo attenzione a non procrastinare troppo se nelle date di nostro interesse ci fossero eventi o se il volo ha orari particolarmente interessanti ad esempio a cavallo di un weekend, con la partenza il venerdì e il rientro la domenica, in quel caso spostare di un giorno il volo, ad esempio rientrando il lunedì anziché la domenica, o ancora meglio scegliendo sia andata che ritorno in un giorno feriale ci consentirá il massimo risparmio.

    gap between airplane seats

    E se si tratta di giorno della settimana lavorativo o destinazione poco battuta con aerei semivuoti si può anche rischiare di fare l’affare comprando il biglietto da due settimane fino a 5 giorni prima della partenza, consentendoci di organizzare un last minute. In quel caso attenti che i voli presi troppo a ridosso della partenza, tipo il giorno prima o quello stesso della partenza tendenzialmente sono venduti a prezzo pieno per sfruttare la necessitá dei viaggiatori, e che comunque muoversi all’ultimo momento, significa avere difficoltá nel reperire alloggi, specie per le localitá piú rinomate o in quelle con scarsa disponibilitá di strutture alberghiere.

    Altro trucco per risparmiare è quello di usare una VPN quando si naviga sui siti delle compagnie aeree, sia per potersi localizzare in un diverso paese , che non sia da quello di partenza o di destinazione e possibilmente meno ricco, dove i prezzi possono essere piú bassi o possono esserci delle promozioni non presenti nel nostro paese, sia  per non far capire alla compagnia che stiamo provando piú volte a fare il preventivo in attesa che i prezzi scendano: se il sito ci riconosce potrebbe aumentare i prezzi per indurci a comprare prima di ulteriori aumenti.

    a woman packing her suitcase

    Non disponendo di una VPN anche navigare in modalitá incognito o cancellare i cookie della navigazione dopo aver consultato il sito della compagnia potrebbe farci risparmiare qualcosa, così come è importante l’orario e il giorno  della ricerca, meglio prenotare quando gli utenti fanno meno ricerche su quella destinazione: se si tratta di destinazioni business i prezzi migliori si trovano tendenzialmente quando gli uffici sono chiusi, al contrario per mete principalmente turistiche i prezzi sono leggermente piú bassi cercando in orario di ufficio o a notte fonda, a causa del minor numero di richieste.

    Anche il periodo di prenotazione puó farci risparmiare, tendenzialmente subito dopo i periodi di punta , tra gennaio e marzo o a Settembre, avendo a disposizione meno soldi ci saranno meno richieste, quindi sará piú facile risparmiare, senza disdegnare anche i mesi di Ottobre e Novembre per le destinazioni low-cost, periodi ottimi anche per viaggiare senza stress risparmiando sugli alloggi.

    person holding smartphone riding airplane

    Il momento giusto per prenotare dipende anche dalla destinazione, mediamente per i voli low cost i prezzi migliori si hanno intorno alle 7 settimane prima della partenza, mentre per i voli a lungo raggio mediamente il periodo migliore è tra le 20 e le 23 settimane prima, con qualche eccezione su qualche particolare destinazione.

    Ad ogni modo alcuni comparatori di prezzo per i voli riescono a suggerire in base al loro storico se in quel momento il prezzo è vantaggioso o se conviene attendere , così come danno la possibilitá di avvisarci con degli alert quando i prezzi variano.

    airport

    Consigliamo peró di avvalersi dei comparatori per scovare l’offerta migliore ma di fare il biglietto sul sito ufficiale della compagnia, che a meno di particolari promozioni é sempre piú conveniente e sopratutto  si evitano scocciature dato che  si ha un’assistenza migliore in caso di problemi, cancellazioni o spostamenti di orario.

    Possiamo dire che la formula magica non esiste ma con un po di accortezza si riesce sempre a risparmiare qualcosa. Voi conoscevate questi trucchi? Ne avete altri da segnalare? Avete qualche dubbio o curiositá? Scrivetelo nei commenti.

  • E’ arrivata la fine del mercato tutelato per luce e gas

    E’ arrivata la fine del mercato tutelato per luce e gas

    Come forse avrete già sentito il 2024 é l’anno della fine del servizio di maggior tutela per luce e gas, questo significa che si passa da dei servizi offerti secondo dei parametri individuati dall’apposita autoritá chiamata ARERA, e dei prezzi che rispecchiano i valori all’ingrosso nelle rispettive borse di riferimento a delle offerte sul mercato libero, dove é l’operatore che decide prezzi e condizione dell’offerta.

    Questo significa che a meno che non si faccia parte di una categoria di utenti considerata vulnerabile, come anziani con almeno 75 anni di etá, in condizione di disagio economico, disabili o con gravi condizioni di salute, abitanti di struttura di emergenza o di un isola non interconnessa alla rete elettrica dovremo scegliere un fornitore per luce e gas sul mercato libero.

    Ovviamente, nonostante qualche operatore di call center potrebbe farvi credere il contrario,  alle utenze non vulnerabili non verrá staccata la fornitura, ma si passerá ad una fase transitoria dove verrá applicato un contratto ponte , chiamato servizio a tutele graduali per la luce e offerta placet in deroga per il gas, definito nelle caratteristiche dall’autoritá per permetterci di fare la nostra scelta entro 3 anni dall’entrata in vigore del nuovo regime, con degli aggiornamenti delle condizioni ogni 12 mesi.

    Per le utenze del gas dal 1 gennaio 2024 cambia la tipologia di contratto ma non l’operatore, quindi potremmo non accorgerci del cambiamento, mentre per la luce si cambierá anche operatore passando in automatico dal servizio elettrico nazionale all’operatore ha vinto il bando per la zona di ubicazione del nostro impianto: in questo caso la data prevista per il cambio nelle utenze domestiche é il 1 luglio 2024, mentre le attivitá commerciali e le forniture secondarie o non domestiche avevano giá fatto il passaggio in precedenza.

    In questa fase di passaggio gli operatori applicheranno una tariffa costituita dal costo all’ingrosso dell’energia , piú un contributo al consumo che possiamo considerare come una sorta di spread sul prezzo all’ingrosso che costituisce il guadagno dell’operatore e remunera le eventuali perdita della rete e una tariffa annua di commercializzazione fissa, che possiamo considerare una sorta di canone dell’impianto.

    Ovviamente gli operatori in questa fase applicheranno dei prezzi convenienti per evitare che gli utenti possano scappare e aderire giá da subito su un’offerta a mercato libero della concorrenza, ma considerato che nonostante la struttura dell’offerta sia definita dall’autoritá  i prezzi sono definiti dall’operatore e che possono essere aggiornati ogni 12 mesi, quindi è possibile che vi vengano proposti dei servizi aggiuntivi a pagamento e/o che la convenienza diminuisca col tempo.

    Dopo i tre anni , se non si fá nulla, invece si passerá in automatico ad un contratto del mercato libero a prezzo variabile dello stesso operatore, dove anche le condizioni contrattuali saranno definite dall’operatore.

    E questo tempo ci servirá per guardarci intorno e valutare prezzi e caratteristiche delle offerte sul mercato libero, decidendo quella che va meglio per le nostre esigenze, in base non solo al prezzo ma anche ai servizi offerti e alla serietá dell’operatore, magari aiutandoci nella scelta con un comparatore di prezzo, sia quelli privati che quello messo a disposizione dall’ARERA chiamato portale offerte, dove inserendo i consumi reperibili in bolletta e i dati dell’impianto si puó preventivare il costo annuo richiesto dai vari operatori e le condizioni richieste per aderire alle rispettive offerte.

    Ovviamente la scelta può essere fatta già da subito, magari sfruttando i periodi nei quali il prezzo all’ingrosso , chiamato PUN per l’energia, é piú basso e dove gli operatori sono interessati a fare offerte per attirare nuovi clienti provenienti dai contratti a maggior tutela.

    Va ovviamente valutata la convenienza caso per caso, in base alle esigenze e ai consumi, compresa la possibilitá di bloccare eventualmente il prezzo dell’energia per tutelarci in caso di aumenti scegliendo un contratto a prezzo fisso e/o aggiungere servizi aggiuntivi in bolletta come la connessione internet offerta da molti gestori, usufruendo di sconti aggiuntivi.

    Tendenzialmente scegliendo dei buoni contratti si puó risparmiare parecchio rispetto al servizio di maggior tutela, mentre il vantaggio rispetto alle offerte ponte dipenderá dai casi ma tendenzialmente crescerá col tempo che la concorrenza si farà piú agguerrita.

    Quello che va peró ricordato, è che sul mercato libero le caratteristiche , i servizi e i prezzi praticati dipendono dal gestore, al pari di un contratto telefonico o internet, quindi potrebbero variare nel tempo anche in maniera sostanziale, rendendo inopportuno un contratto conveniente sino a quel momento, ma anche in quei casi come avviene con la telefonia basta guardarsi intorno e passare alla concorrenza.

    Voi sapevate di questi passaggi? Avete deciso di attendere o siete giá passati al mercato libero? Avete qualche dubbio, domanda o qualcosa da aggiungere? Scrivetelo nei commenti!

  • Come sopravvivere ai mille balzelli delle compagnie lowcost

    Come sopravvivere ai mille balzelli delle compagnie lowcost

    Viaggiare sta diventando sempre più costoso e tra pandemie e guerre il costo dei voli è aumentato sensibilmente, e se si sommano ai prezzi di alloggi, ristorazione e trasporto pubblico saliti alle stelle rendono i viaggetti del fine settimana qualcosa di molto più pesante per le nostre finanze rispetto al passato.

    E per camuffare questi aumenti e non farci rinunciare al nostro proposito di prendere il volo per una destinazione lontana da casa con l’illusione di spendere pochissimo le compagnie low cost sono maestre nei trucchetti per aumentare i prezzi senza dover pubblicizzare gli aumenti inventandosi dei balzelli , che nonostante sulla carta siano opzionali diventano una scelta obbligata per buona parte della clientela.

    climate stairs flight vehicle

    E se tra servizio bar a pagamento, bazar con la vendita di prodotti di ogni genere e lotterie varie o proposte di alberghi, autonoleggi e transfer per l’aeroporto basta semplicemente scegliere di declinare l’offerta, diverso è per almeno due aspetti del nostro volo: il posto a sedere e il bagaglio.

    Per il posto a sedere una prassi particolarmente antipatica è dover pagare un extra per scegliersi il posto, pagando di più se si preferisce avere un determinato sedile, magari quello più spazioso perchè vicino alle uscite di sicurezza:  non pagando l’extra ci viene assegnato in maniera casuale e questo potrebbe significare trovarsi assegnato il più scomodo posto centrale, ma soprattutto non avere la certezza di viaggiare accanto al nostro compagno di viaggio, problema secondario per chi viaggia da solo o per lavoro, ma magari più problematico quando si viaggia con il partner o la famiglia.

    people inside airplane

    Ma ancora più antipatico è l’extra sul bagaglio, ormai con tutte le lowcost , ma anche molte compagnie tradizionali si stanno adeguando specie per le tariffe più economiche, il bagaglio incluso nel biglietto si è ridotto sempre più arrivando a comprendere solo una piccola borsetta da riporre sotto il sedile davanti a voi, mentre per chi vuole un bagaglio a mano da riporre nella cappelliera o un bagaglio in stiva non può fare altro che pagare un extra.

    E pagare un balzello, anche fosse di pochi euro, diventa costoso quando facciamo un viaggio con scalo, perché dovremmo ripagarlo per ogni tratta: quindi il volo super economico rischia di lievitare facilmente di una cinquantina di euro o più, e magari si finisce a spendere più in balzelli che nel costo stesso del biglietto, pertanto è bene sincerarsi del prezzo di questi extra quando si decide da scegliere la compagnia aerea: magari nel totale si spende di meno con una compagnia che parte da un costo più alto del biglietto ma non addebita questi extra o chiede delle cifre meno esose.

    two person carrying duffel and backpack

    Ma attenzione, non sempre è necessario pagare gli extra: la piccola borsetta sotto il sedile, organizzandosi bene può essere sufficiente per un viaggio di qualche giorno, specie nei mesi più caldi, magari rinunciando a portarsi dietro un cambio di scarpe (al limite se proprio dovessero servire perchè le abbiamo distrutte o si sono bagnate le si può sempre comprare a destinazione), un trucco è usare una borsa morbida o uno zaino che può cambiare forma e entrare nello spazio sotto il sedile anche se è di dimensioni ben più grandi del consentito: finché riesce a stare sotto il sedile , diciamo entro le dimensioni suggerite per la cappelliera, a meno che non sia particolarmente ingombrante e vistoso difficilmente vi faranno storie per le dimensioni o per il peso considerato che al limite viaggerete più scomodi voi ma non occupando le cappelliere non create disagi per la compagnia aerea, con il vantaggio che se scegliete uno zaino gli spostamenti sui mezzi pubblici sono notevolmente più agevoli che portarsi dietro un trolley, al costo magari di avere qualche vestito sgualcito in più.

    blue luggage with folded clothes

    Se invece dovete stare piu di 3 o 4  giorni, difficilmente si può fare a meno del trolley, ma anche li i balzelli variano cosi come le strategie per pagare meno: acquistando la priorità avete diritto oltre alla solita borsetta sotto i piedi anche a un bagaglio da stiva di massimo 10kg, tenendo conto che qualora le cappelliere si riempissero la compagnia potrebbe imbarcarli in stiva, spesso con consegna sotto l’aereo: è una soluzione buona per chi vuole perdere meno tempo specie perché ha un’altro volo da prendere o perché ha i tempi stretti per raggiungere la destinazione finale, classico dei voli a fine giornata che arrivano a ridosso dell’ultima corsa per il centro città.

    black and white photo of people on airport

    L’alternativa è il bagaglio da stiva da lasciare al banco drop-in dell’aeroporto, ormai disponibile sia quello classico da 20kg che ha un balzello più corposo, ma c’è spesso anche quello ridotto , con gli stessi 10kg del bagaglio da stiva che consente di imbarcare i liquidi ma si perde la priorità di accesso all’aereo, soluzione ideale per chi non ha fretta.

    Fate pero’ attenzione che il costo degli extra varia a secondo della destinazione e della stagione, quindi lo stesso extra puo’ variare a seconda dei casi, nel caso di Ryanair, la priorità con il bagaglio a bordo può variare dai 6 ai 30 euro, il bagaglio imbarcato da 10kg da 12 a 25 euro o quello da 20kg da 18 a 50 euro: nonostante normalmente sia più economico nei casi peggiori il bagaglio in stiva con la priorità ci costa di più bagaglio imbarcato di pari peso: pertanto fate attenzione quando fate il biglietto e ricordate che se cambiate idea o vi presentate in aeroporto con un bagaglio differente da quello che avete acquistato online pagherete delle penali parecchio salate: meglio, nel caso siano cambiate in corsa le esigenze, modificare il biglietto tramite sito o app prima di recarsi in aeroporto di modo da pagare il minimo delle eventuali penali previste.

    a luggage conveyor inside airport

    Insomma anche fare un biglietto economico è una guerra, ma con le adeguate strategie si riesce comunque a risparmiare. Voi conoscevate questi trucchetti? Ne avete altri? Scriveteli nei commenti!

  • Conviene davvero viaggiare low cost?

    Conviene davvero viaggiare low cost?

    Tutti noi vuoi per svago, per lavoro o per necessità abbiamo ogni tanto necessita di sportarci in aereo ma come fare per risparmiare qualcosa sul prezzo dei biglietti?

    Sicuramente il primo consiglio che viene in mente è quello di rivolgersi ad una compagnia low-cost, in realtà non è sempre il consiglio migliore. E’ vero infatti che i biglietti tendenzialmente costano meno ma solo se rispettano determinate condizioni, al di fuori delle quali si pagano degli extra che potrebbe renderle meno convenienti rispetto ad una compagnia tradizionale, specie in caso di offerte.

    Infatti le low cost tendono ad arrivare in aeroporti secondari, spesso più scomodi o lontani dalla nostra destinazione, e a seconda dei casi questo può farci perdere del tempo prezioso o avere dei costi extra per raggiungere la destinazione finale.

    Anche gli orari dei voli, dovendo massimizzare le rotazioni dell’aereo, potranno essere scomodi costringendoci a delle levatacce o ad arrivare molto tardi, magari quando i collegamenti tra l’aeroporto e la città non sono più operativi e un taxi potrebbe costarci più del biglietto aereo.  

    Ma soprattutto quello che varia tanto è il prezzo a seconda delle date, infatti tendenzialmente acquistare un biglietto con poco anticipo rispetto alla partenza, o in una data molto richiesta come in prossimità delle festività, a meno che il volo non sia particolarmente vuoto, può costarci molto più caro di una compagnia tradizionale, le cui variazioni di prezzo sono generalmente meno rilevanti.

    La compagnia tradizionale tende ad avere un prezzo di partenza più caro che si mantiene abbastanza stabile al netto di qualche offerta, mentre la lowcost tende a fare prezzi differenti a seconda del riempimento dell’aereo: quindi sotto data o quando prevede ampi riempimenti (per esempio in caso di eventi o festività) i prezzi saranno molto alti, specie se non ci sono voli alternativi, mentre in bassa stagione o acquistando i biglietti con molto anticipo si risparmia parecchio.

    Ovviamente acquistando con largo anticipo si perde in flessibilità: tendenzialmente un biglietto scontato non è modificabile, nè nel nome del passeggero nè nella data a meno di pagare delle penali, spesso maggiori del costo stesso del biglietto.

    Ma se si è pagato il biglietto una sciocchezza, meglio rischiare di non utilizzarlo, che comprarlo all’ultimo momento e pagarlo magari 5 o 10 volte tanto

    Altra cosa a cui stare attenti sono gli extra più o meno evitabili richiesti dalle compagnie: se la scelta del posto, l’imbarco prioritario o il servizio bar a bordo si possono anche evitare, magari qualche problema in più ci può essere col bagaglio.

    Infatti molte lowcost richiedono degli extra per imbarcare il bagaglio, consentendo di portare con noi senza costi solo una piccola borsetta di dimensioni molto contenute da tenere sotto il sedile: un trolley da portare come bagaglio a mano o un bagaglio da imbarcare in stiva richiedono dei costi aggiuntivi anche in funzione del loro peso o dimensione, mentre una compagnia tradizionale è tendenzialmente meno rigorosa quanto meno sul bagaglio a bordo, e soprattutto è più difficile che vi chieda di pagare una penale in aeroporto perché avendo comprato qualche souvenir di troppo il peso o la dimensione della vostra valigia supera il limite consentito.

    Altra differenza è quando si acquistano i servizi extra: con una low cost scegliere il posto, il bagaglio aggiuntivo o il check-in in aeroporto può avere un costo differente se lo si richiede nel momento dell’emissione del biglietto o in un secondo momento: soprattutto chiedere un servizio extra il giorno della partenza o magari quando siamo già in aeroporto perchè ci siamo dimenticati di fare il check-in online o perché abbiamo una valigia in più può costarci anche più del doppio della cifra iniziale.

    Un’ulteriore attenzione dobbiamo averla in caso di voli con scalo, cosa che le low cost tendono a non garantire, questo significa che se non c’è un biglietto unico si dovrà ripassare dai controlli di sicurezza e ritirare e ri imbarcare il bagaglio nello scalo intermedio, cosa che richiede tempo e soprattutto che  l’aereo del secondo tratto non ci aspetta se il primo volo fosse in ritardo, pertanto si devono mettere in conto dei margini più ampi con tempi di scalo allungati per evitare di dover rimanere bloccati nella destinazione intermedia, cosa che se ci può essere comoda per il portafoglio, ci può far perdere parecchio tempo.

    Ad ogni modo anche mettendo in conto questi extra più o meno antipatici il costo dovrebbe rimanere conveniente, l’importante è valutare anche il prezzo della compagnia tradizionale, che ci garantisce comunque meno sbattimenti non sempre spendendo di più, magari usando un comparatore di prezzi dei voli per confrontare la spesa, facendo particolare attenzione però a quelli che vendono i biglietti anziché rimandarci sul sito della compagnia per l’acquisto: in alcuni casi potrebbero esserci dei costi di agenzia o i prezzi potrebbero lievitare per problemi di disponibilità in caso di voli affollati

    Alla fine nella scelta è bene informarsi dei costi, delle eventuali limitazioni o penali richieste dalla compagnia e mettere sulla bilancia anche le spese extra o impreviste, come il dover chiamare un taxi se il volo arriva dopo l’ultimo bus per il centro, e non il solo costo vivo del biglietto.

    Voi viaggiate spesso in aereo, avete altri suggerimenti da dare, o avete dubbi o curiosità? Scrivetele nei commenti!

  • La falsa urgenza di cambiare gestore elettrico

    La falsa urgenza di cambiare gestore elettrico

    Sicuramente vi sarà capitato di ricevere qualche telefonata molesta da qualche call center che vi vuole vendere i loro prodotti o servizi , ma non siamo qui per parlare di come fare per bloccarli, se magari se vi può essere utile potremmo fare un prossimo articolo a riguardo, nel caso scrivetelo nei commenti.

    Dicevamo tra le chiamate indesiderate dei call center una tipologia che mi capita spesso di questi tempi è quella dei gestori di energia elettrica, e uno in particolare è ai limiti della truffa per come si pone , anche per il fatto che si tratta di uno dei gestori più importanti e conosciuti del nostro paese ma usa mezzucci che magari mi potrei aspettare da un piccolo e sconosciuto operatore di provincia e non da una multinazionale eppure…

    Infatti per convincerci a passare al mercato libero, quindi per passare dal servizio elettrico nazionale, quello chiamato a maggior tutela che abbiamo se non abbiamo mai scelto un fornitore di energia, mantenendo un vecchio contratto, si inventano la scusa che questo cambiamento sia obbligatorio, e gia questa è una mezza verità, ma soprattutto sostengono che debba essere fatto entro giugno 2021 ed è qui che dicono il falso.

    Infatti sebbene lo stato rinvii la scadenza della fine del mercato a maggior tutela ormai già da qualche anno, allo stato attuale il termine è fissato al 1 gennaio 2023 e non è impossibile che tale termine venga ulteriormente prorogato, quindi almeno per privati e microimprese non c’è assolutamente fretta. Inoltre anche qualora non si scegliesse a scadenza un fornitore ce ne verrebbe dato in maniera provvisoria uno d’ufficio, come accade per le piccole imprese, in attesa della stipula di un contratto sul mercato libero in modo da non interrompere la fornitura di energia elettrica.

    Ma dobbiamo davvero passare al mercato libero e soprattutto conviene farlo? Beh prima o poi saremo costretti a scegliere un fornitore, quindi si tratta di una scelta che andrà fatta, ma considerando che questa scelta va fatta in base all’utilizzo che uno fa della corrente, di come, quando e quanto consuma farlo in un periodo dove la pandemia ha modificato le nostre abitudini non è una scelta saggia.

    Infatti a causa del covid siamo dovuti rimanere di più in casa e quindi abbiamo consumato di più, magari perché costretti a lavorare e/o studiare da casa, dovendo cucinare più spesso dato che è diventato difficile usufruire di mense e ristoranti come si faceva un tempo, passare il tempo libero in casa consumando di più, anche solo per riscaldare o raffrescare la casa anche quando saremmo stati in ufficio o in giro con gli amici. E il problema è che il ritorno alla normalità potrebbe portarci a cambiare ancora una volta le nostre abitudini, molte aziende ad esempio stanno pensando di continuare a fare lo smart working anche dopo la pandemia, magari in modalità differenti ad esempio con alcuni giorni di lavoro da casa e altri dall’ufficio: questo significa che i nostri consumi energetici cambieranno ancora: se prima si stava a casa quasi solo per dormire e mangiare una tariffa agevolata per le ore serali poteva essere la soluzione, ma stando in casa tutto il giorno una tariffa unica al prezzo più basso possibile ci avrebbe fatto risparmiare, ma dovendo stare in casa tutto il giorno solo per metà settimana probabilmente avremmo risparmiato con una tariffa a scaglioni di consumo, il problema è che in questo momento di cambiamenti lavorativi dovuti alla pandemia i nostri consumi probabilmente cambieranno ma non sappiamo esattamente come, e visto che c’è ancora tempo per scegliere forse è bene attendere che si calmino le acque, soprattutto perché alcuni contratti sul mercato libero ci potrebbero vincolare per un certo periodo, e se sbagliamo contratto rischiamo di pagare molto di più che col mercato libero.

    Se invece abbiamo le idee chiare e riusciamo a prevedere i nostri consumi, studiando un pò le offerte  si riesce a risparmiare sempre a patto di trovare un offerta che si addice alla nostra tipologia di consumo: se siamo un single che rientra a casa solo per dormire avremo bisogno di un contratto diverso da quello di una famiglia numerosa, o di chi ricarica la propria auto elettrica dalla presa del garage o che usa con regolarità elettrodomestici ad alto assorbimento come cucine ad induzione o sistemi elettrici di condizionamento o di riscaldamento o di chi ha installato un impianto fotovoltaico.

    Inoltre già capire una bolletta non è cosa semplice per chi è del mestiere, figuriamoci per un utente inesperto, che potrebbe incappare facilmente in offerte sbagliate specie se imbeccate dal venditore di turno, che magari vi vuole estorcere la firma sul contratto in maniera truffaldina promettendo risparmi che non ci saranno, e che al contrario potrebbero farvi spendere molto di più.

    Per quello il mio consiglio è di attendere ancora e nel frattempo di studiarsi l’argomento ,dalle offerte dei fornitori alla propria tipologia di consumi, aiutandosi anche dagli strumenti che mette a disposizione ARERA l’autorità statale che si occupa dell’energia, di cui vi parlavo in precedenza, che mette a disposizione ad esempio degli strumenti di calcolo dei  nostri consumi, un comparatore di prezzi e delle offerte standardizzate che ci permettono un confronto più semplice. Voi siete già passati al mercato libero o pensate di farlo a breve? State risparmiando o spendendo di più? Scrivetelo nei commenti