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  • Sono i ricambi il problema delle auto cinesi?

    Sono i ricambi il problema delle auto cinesi?

    Se avete avuto l’idea o la necessitá di cambiare auto ve ne sarete accorti: le auto rispetto solo a pochi anni fá costano decisamente di piú, e se prima del covid con 20.000 euro vi portavate a casa un macchinone, ora con la stessa cifra fate difficoltá ad acquistare un’utilitaria.

    Questo perché le normative sull’inquinamento hanno di fatto creato una tassa occulta su ogni auto venduta con il risultato che la stessa auto costi alcune migliaia di euro in piú, che se possono essere piú facilmente spalmabili in auto dal costo importante, su una macchina economica, dove i guadagni per le case sono sempre stati esigui significa arrivare alla decisione , giá presa da molte case, di non vendere piú automobili piccole perché non convenienti: se il consumatore, deve spendere 30.000 euro per un’utilitaria per la stessa cifra preferirá una macchina piú grande, che paradossalmente consuma ed inquina di piú.

    E entrando in una concessionaria di marchi storicamente alla portata di tutti vedere esposte quasi tutte le auto a prezzi superiori ai 40-50.000 euro ci lascerá quantomeno esterefatti facendoci pensare a delle alternative.

    E visto che di macchine piú piccole ormai praticamente non se ne trovano, almeno a prezzi umani, le alternative sono due: o si punta su marchi super economici o sull’usato.

    Ma anche i prezzi dell’usato sono aumentati parecchio, rendendo la scelta meno conveniente, in quanto risentono degli aumenti dei prezzi di listino del nuovo e delle difficoltà di consegna di molte auto, con tempi di attesa estenuanti che solo recentemente stanno iniziando a tornare alla normalità.

    Pertanto pensare a quei marchi sconosciuti, spesso di origine cinese, che fanno capolino nelle pubblicitá, venduti a prezzo di affare, dove a meno del prezzo di un’utilitaria si porta a casa un suv moderno con tutte le tecnologie che vanno di moda sicuramente diventano un’opzione da considerare. Ma è tutto oro quello che luccica?

    Beh c’è da dire che già solo rispetto a qualche anno fa queste auto sono migliorate sia nella qualità che nelle prestazioni, e seppur vero che in qualche caso bisogna fare qualche rinuncia, il risparmio rispetto ad un’automobile europea fa passare in secondo piano qualche piccola mancanza. 

    Spesso poi anche la garanzia che viene offerta da questi marchi è superiore a quella di case piú blasonate, indice che cura costruttiva e qualità sono quantomeno adeguate, altrimenti andrebbero in perdita riparando in garanzia le automobili.

    Quello dove peccano peró questi modelli sono nella reperibilitá dei ricambi, esistono casi di auto ferme anche un anno e mezzo in attesa dei pezzi di ricambio, e questo significa nel migliore dei casi andare in giro con una macchina non perfetta in attesa della risoluzione del problema, o altrimenti avere la macchina ferma in officina con seri problemi per la nostra mobilitá.

    Il problema è più evidente con quelle auto importate da un distributore europeo che rimarchia col proprio nome auto di origine cinese: approviggionandosi da diversi produttori e avendo tanti modelli a listino è difficile tenere un magazzino ricambi fornito di tutti i pezzi per tutte le auto trattate e se per sfortuna a noi serve un pezzo non disponibile nel magazzino europeo, ordinarlo dal paese di origine richiede mesi. 

    Se si è fortunati si puó tentare di trovare il pezzo da un’altra casa perché condiviso con altre auto o perché banalmente un altro distributore rimarchia con il proprio nome la stessa auto cinese, ma se si tratta di un pezzo modificato appositamente per il distributore o per il mercato europeo non potremmo neanche tentare di acquistarlo direttamente dalla Cina, e quindi dover attendere necessariamente i tempi dell’importatore ufficiale.

    Inoltre c’è da considerare che in Cina i marchi di automobili sono oltre 300, e che i distributori europei che trattano auto cinesi sono tantissimi e molti vista la richiesta tanti si stanno affacciando a questo mercato: ció significa che dopo un primo boom iniziale tanti scompariranno o si fonderanno tra di loro e se abbiamo la sfortuna di aver acquistato la macchina di un brand destinato a morire,  reperire i ricambi, soprattutto dopo alcuni anni dall’acquisto,  potrebbe diventare impossibile, con il paradosso di dover rottamare un’auto potenzialmente ancora valida perché non si trova un pezzo di ricambio da pochi euro.

    Questo non significa evitare di acquistare auto cinesi, dato che generalmente sono comunque buoni prodotti e proposti a prezzi piú che interessanti, ma di informarsi sulle case produttrici e scegliere magari prodotti di quelle piú solide e importanti e che magari abbiano un’importazione diretta e non passino da un piccolo distributore che potrebbe fallire da un momento all’altro se sbaglia il modello da importare.

    Succede come il mercato dell’elettronica dove i supermercati sono pieni di televisori o piccoli elettrodomestici venduti a basso prezzo con marchi di fantasia o con nomi storici riesumati da un distributore locale che fa marchiare prodotti economici di origine orientale, finché siete nel periodo di garanzia in caso di problemi ve lo sostituiscono con uno nuovo, ma dopo trovare anche un semplice ricambio diventa un’impresa tanto che spesso in caso di problemi fuori garanzia finiscono rottamati, ma se la cosa puó essere tollerata con prodotti del valore di qualche decina di euro, la cosa non ha senso per le automobili che per quanto siano economiche costano svariate migliaia di euro.

    Pertanto va fatta attenzione nell’acquisto , informandosi bene sulla reperibilitá dei ricambi ed eventualmente sulla compatibilitá con modelli di altre case per evitare problemi o grosse attese magari anche per un piccolo problema di routine, ad esempio in seguito a un piccolo incidente stradale, che vi puó costringere a stare senza macchina per diversi mesi.

    Voi avete valutato l’acquisto di queste macchine? Ne avete una, o preferite comunque altre soluzioni? Avete domande, curiositá o qualcosa da segnalare? Scrivetelo nei commenti.

  • L’ascesa delle auto cinesi

    L’ascesa delle auto cinesi

    In un periodo dove per via della mancanza di componenti non è semplice acquistare un’automobile si stanno facendo breccia nel mercato nuovi marchi di provenienza cinese ed alcuni stanno ottenendo anche dei risultati di vendita importanti soprattutto alla luce del fatto che si tratta di case perlopiú sconosciute ai consumatori europei.

    Ma vuoi per i prezzi interessanti, specie per quelle elettriche o ibride, e vuoi per la disponibilitá in pronta consegna che è diventata una chimera per i marchi piú famosi, e vuoi per una qualitá tutto sommato accettabile e delle buone dotazioni per il prezzo richiesto, e spesso pure per una durata della garanzia piú lunga della media si stanno iniziando a fare breccia nel mercato.

     Se poi ci vengono proposti degli sfiziosi SUV bene accessoriati, con una linea moderna al prezzo di un’utilitaria e magari pure con 7 anni di garanzia, spesso venduti dallo stesso concessionario che tratta i principali marchi europei o giapponesi la tentazione di provare il nuovo marchio orientale è tanta.

    E se poi è pure disponibile in pronta consegna o comunque in tempi ragionevoli a differenza dei soliti marchi che ormai si fanno aspettare per mesi, soprattutto se si ha premura di avere la macchina nuova la scelta si fa interessante.

    Certo per il consumatore sembra un’occasione ghiotta, meno per chi lavora nelle fabbriche automobilistiche europee, perché di fatto è l’ inizio dell’invasione del mercato da parte dei cinesi e probabilmente succederá quello che è successo con televisori e telefonini nel passato, dove le aziende cinesi hanno preso il posto delle storiche case occidentali, destinando alla chiusura buona parte delle nostre fabbriche.

    E questo sará ancora piú evidente per le auto elettriche, dato che le tecnologie e le materie prime per la produzione delle batterie sono prevalentemente in mano ai cinesi, al punto che attualmente parte della produzione delle auto elettriche dei marchi occidentali arriva dalla Cina, o che comunque gran parte delle batterie montate sulle auto elettriche europee sono di produzione cinese.

    Purtroppo alcuni dei marchi che siamo abituati a vedere nelle nostre strade, probabilmente anche quello della nostra auto, sono destinati a scomparire o a ridursi notevolmente soprattutto quando, dal 2035 entrerá in vigore in Europa lo stop alla vendita di auto a motore termico e verranno con buona probabilitá sostituiti da strani e magari impronunciabili costruttori di automobili elettriche del celeste impero.

    Magari alcuni marchi continueranno ad esistere rimarchiando col proprio nome delle macchine elettriche di produzione cinese, un pó come succede per i televisori o per le moto dove troviamo prodotti di blasonate case dall’illustre passato venduti a prezzi stracciati  e che non sono altro che dei prodotti asiatici venduti da un importatore che ha ottenuto la licenza sul nome del marchio caduto in disgrazia a cui vengono applicate le effigi e magari il nome di un modello iconico del passato. 

    Insomma prepariamoci a un triste futuro dove le auto perderanno la loro anima essendo diventate una commodity , dove una vale l’altra come fosse una lavatrice o un frigorifero, l’importante è che costino poco e che ci portino da A a B senza troppi problemi.

    Voi conoscevate o avete giá provato un’auto cinese? Avete qualche dritta da suggerire, qualche domanda, qualcosa da segnalare? Scrivetelo nei commenti!

  • Ci stiamo disinnamorando delle automobili

    Ci stiamo disinnamorando delle automobili

    Parliamo di automobili e del fatto che ormai si sta perdendo la passione dell’automobile, infatti se un tempo le camerette dei ragazzi erano tappezzati di poster di bellissime automobili o moto, ormai ai ragazzi i motori interessano sempre meno, e il problema è che questo disinteresse sta contagiando anche i più grandi, quelli che in teoria hanno il budget per poterle acquistare

    Probabilmente la colpa è di ciò che il mercato ci propone: per via delle normative ambientali sempre più stringenti sono praticamente sparite le macchine che si acquistano per passione come le auto sportive, come coupè o spider, ma anche le versioni pepate delle comuni berline cosi come i veri fuoristrada

    Addirittura anche le macchine comuni con motorizzazioni più potenti quindi sulla carta un po’ più sportive sono castrate dal peso, dai sistemi di riduzione delle emissioni e spesso dai limitatori di velocità installati di serie da molte case

    Se sfogliamo i listini o le classifiche di vendita noteremo che si vendono principalmente suv e utilitarie, anche le auto medie per intenderci come la golf, la focus o la megane che un tempo erano regine di vendita ora faticano a trovare acquirenti attratti dalle auto a ruote alte.

    Ma la cosa forse più triste è che le auto sono diventate tutte uguali, sia nel design che nelle motorizzazioni che sono comuni a buona parte della produzione del proprio gruppo e spesso condivise con la concorrenza: se per assurdo cambiassimo gli stemmini con quelli di un’altra casa difficilmente ci accorgeremmo della differenza

    Alla fine si perde lo stimolo all’acquistare o cambiare una nuova macchina, ci si disinteressa dell’auto stessa che da oggetto personale che rappresentava i nostri gusti e le nostre passioni diventa solo un mezzo per spostarsi da A a B, una sorta di elettrodomestico con le ruote, che quindi si sceglie non per passione ma per il costo e al massimo per qualche freddo dato delle schede tecniche

    Forse giusto qualcuno potrebbe essere incuriosito a cambiare auto per provare l’elettrico, attratto più dalla tecnologia che dalla meccanica o magari perché costretto da limitazioni normative che ne spingono l’adozione al posto dei motori termici, per poi magari accorgersi che non fa per lui come sta accadendo a tanti automobilisti statunitensi che sono tornati al termico

    Ma la cosa più triste è che ormai sono pochi quelli che hanno la voglia di cambiare auto, di provare e di sperimentare nuovi modelli, di alimentare un mercato che in passato è sempre stato fiorente, e ora vuoi per i prezzi sempre più alti, vuoi per l’offerta sempre meno interessante sta andando a morire.

    In voi arde ancora il fuoco della passione dei motori o vedete le auto solo come un mezzo di trasporto? Fatecelo sapere nei commenti.

  • I 4×4

    I 4×4

    Se guardiamo le classifiche di vendita delle automobili scopriremo che circa la metà è composta da suv, crossover e mezzi simili segno che le auto a ruote alte sono ormai tra le più apprezzate: un po’ per la sensazione di sicurezza che da lo stare in alto dominando la strada, un po’ per la spaziosità, un po per la possibilità di muoversi agevolmente in strade non in perfette condizioni.

    Spesso questo genere di macchine sono associate ai 4×4 o ai fuoristrada, in realtà si tratta di qualcosa di diverso, anche perché seppur alcuni SUV possono avere la trazione integrale sicuramente non sono dei fuoristrada mezzi che purtoppo stanno scomparendo dai listini per via delle emissioni inquinanti e delle leggi che puniscono le case che producono veicoli che superano determinati valori di co2.

    Infatti i SUV rispetto ai fuoristrada generalmente non hanno le marce ridotte, non hanno un robusto telaio a longheroni ma la scocca portante come una normale automobile, ma possono avere, a seconda dei modelli, la trazione integrale o 4×4 che può aiutarci quando mettiamo le ruote fuori dall’asfalto.

    Il 4×4 non è altro un sistema per il quale la potenza del motore viene inviata ai 2 assi anteriore e posteriore, rendendo possibile superare ostacoli e mancanza di aderenza su qualsiasi ruota, a differenza delle auto a due ruote motrici dove solo un’asse è collegato al motore , mentre l’altro viene trascinato , cosa che non permette di superare un’eventuale problema di aderenza qualora si presentasse su una ruota dell’asse che viene trascinato

    C’è anche da dire che con l’avvento delle macchine ibride , quindi dove abbiamo oltre a un motore termico anche un motore elettrico , sono nati anche dei falsi 4×4 dove il motore termico è collegato su un’asse e quello elettrico sull’altro, cosa che non permette di portare tutta la trazione sull’asse del motore elettrico, perché quello termico non è collegato all’altro asse e  in caso di bisogno anche utilizzando l’elettrico ci si ritrova generalmente ad avere meno potenza rispetto all’altro asse, ma soprattutto ad essere dipendenti dallo stato di carica della batteria: se fosse poco carica potrebbe non essere in grado di dare la trazione sufficiente a superare il nostro ostacolo, comportandosi come una normale due ruote motrici

    Come detto per via della scocca portante il comportamento di un un SUV 4×4 sarà praticamente lo stesso di un’automobile , tant’è che se si ha necessità delle trazione integrale, per esempio perché vivendo in montagna si ha a che fare spesso con ghiaccio e neve, potrebbe essere più conveniente cercare un’auto tradizionale che abbia l’opzione della trazione integrale, non sono comunissime, ma probabilmente sono meno costose di un suv, che nelle migliori delle ipotesi potrebbe avere in più il blocco del differenziale e/o dei sistemi elettronici per la guida offroad che intervengono sul bloccaggio delle ruote.

    Come detto il vantaggio dei 4×4 è limitato a quelle situazioni dove può capitare di avere scarsa aderenza come negli sterrati, in fuoristrada o sulla neve, mentre nelle situazioni di guida normale, come in città o in autostrada il comportamento è lo stesso di una due ruote motrici, pertanto per limitare i consumi è preferibile scegliere un’auto dove la trazione integrale sia inseribile e non permanente.

    Un problema è che la trazione integrale, per via delle complicazioni meccaniche costa di più, inoltre non è sempre disponibile per tutti i modelli, e anche dove lo è spesso è riservata alle versioni più costose e a particolari motorizzazioni, ma soprattutto il dover trascinare 2 assi anzichè uno significa un maggiore consumo di carburante e maggiore inquinamento.

    Pertanto chi usa la macchina principalmente in città come la maggior parte degli utenti, la cui esigenza di fuoristrada si limita giusto a qualche strada sterrata per raggiungere qualche agriturismo la domenica è bene che si rivolga ad un’auto a due ruote motrici, sicuramente più amica del portafoglio,  lasciando il 4×4 a chi vive in montagna o a chi per svago o per lavoro si trova spesso ad abbandonare l’asfalto.

     Inoltre , a meno di non cercare in località montane, essendo il 4×4 esigenza di pochi trovare un’usato a quattro ruote motrici può essere molto difficoltoso, con poca scelta e prezzi alti dovuti alla limitata disponibilità, tanto che molti modelli si vendono dopo poche ore dall’annuncio a prezzi elevati, ulteriore ragione per evitarne l’acquisto se non necessario, preferendo la versione a due ruote motrici e magari spendendo in caso di necessità qualche soldo per un buon set di gomme invernali.