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  • I supporti fisici stanno scomparendo

    I supporti fisici stanno scomparendo

    Viviamo in un periodo dove la fruizione di film, musica, videogiochi e intrattenimento avviene sempre piú in forma digitale, spesso in streaming o in abbonamento. Questo ha portato a far scomparire i supporti fisici o quantomeno a ridurre notevolmente la loro diffusione, tanto che in molte case non si trovano piú lettori per cd, dvd o blu ray soppiantati dagli streaming sui cellulari, tv o su altri dispositivi connessi a internet.

    E ovviamente col venire meno della richiesta anche i produttori di hardware hanno smesso di produrre i lettori dvd e blu ray, con giganti come LG che ha dismesso la produzione da qualche anno, Samsung che smaltita la giacenza nei magazzini sta scomparendo dagli scaffali, lasciando a Panasonic e Sony l’incombenza di tenere a listino qualche sparuto modello con diversi anni sulle spalle, e che approfittando della situazione ogni tanto pensano a mettere sul mercato aggiornamenti che tolgono funzioni e aumentano i prezzi di listino.

    Infatti trovare i lettori blue ray nei centri di elettronica diventa sempre piú complicato, e i prezzi per via della mancanza di offerte e di interesse da parte del pubblico si mantengono alti, relegandoli a un prodotto di nicchia.

    Ma quando anche l’ultimo samurai smetterá di vendere gli apparecchi come potremo vedere i film che abbiamo nella nostra libreria se il nostro apparecchio tirasse le cuoia? Beh la domanda non è banale , e sicuramente ci costerá parecchio perché ripararlo, ammesso che esistano ancora i ricambi, potrebbe costare piú di quanto pagammo il lettore e reperire qualche lettore new old stock, fondo di magazzino rimasto invenduto potrebbe costarci uno sproposito.

    Un consiglio infatti é quello di accaparrarsi nel mercato dell’usato , finché se ne trovano, qualche lettore inutilizzato, reperito a prezzi di saldo, visto che nel futuro potrebbero diventare rari e ricercati, in previsione che possa rompersi quello che usate abitualmente. 

    Ma anche i supporti non se la passano bene, la stessa Sony che se al momento continua a produrre qualche lettore ha da poco dismesso la produzione di dischi vergini, ed é pure scoppiato un caso per una grossa partita di DVD della Warner Bros che si é scoperto degradare col tempo a causa di un pigmento di scarsa qualitá utilizzato nella produzione dei dischi.
    Anche Disney sta valutando di non vendere piú supporti fisici in alcuni mercati, cosa che non stupisce visto che la casa americana ha spesso sfruttato la distribuzione digitale delle sue opere per manipolare in maniera postuma i contenuti, effettuando montaggi, tagli o aggiungendo messaggi che alterano il significato originale dell’opera , magari per andare incontro alle mode woke o inclusive del momento ma stravolgendo capolavori figli del proprio tempo.

    Infatti uno dei vantaggi di avere una copia fisica della nostra opera è proprio l’immutabilitá, a differenza del digitale, che all’occorrenza puó essere spento o modificato a comando, la nostra copia fisica sará sempre uguale e il contenuto non cambierá tra 10, 20 o 30 anni perché cambiano le mode o perché un autore proviene da una nazione con cui nel frattempo siamo finiti in guerra.

    person putting a cd in a computer

    Ovviamente sempre se la nostra copia fisica non si disintegri , si perda o ci venga rubata, ma avere tra le mani il disco di un’opera a cui teniamo é importante, visto che significa tutelare un pezzo della nostra vita e i ricordi che abbiamo associato alla fruizione di quell’opera che un domani potrebbe scomparire perché il servizio di streaming ha chiuso o ha perso i diritti di un’opera passata di moda dopo tanti anni.

    Anche nei videogiochi le copie fisiche stanno scomparendo, insieme alle catene specializzate come GameStop, così come le versioni con lettore delle console, soppiantate da versioni digitali che paradossalmente costano di piú delle copie fisiche nonostante non abbiano i costi di distribuzione.

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    Alla fine il digitale , seppur comodo, rischia di diventare un’arma a doppio taglio per la fruizione dei contenuti, specialmente quelli di nicchia che possono diventare poco remunerativi per le piattaforme digitali e che potrebbero nel tempo scomparire, portando nell’oblio conoscenza e ricordi.

    Voi cosa ne pensate? Siete ancora affezionati ai supporti fisici o preferite la comodità del digitale?

  • I Videogames sono sempre piú cari

    I Videogames sono sempre piú cari

    Purtroppo il periodo non è il migliore per le tasche dei videogiocatori visto che i prezzi stanno aumentando in maniera spropositata sia sul mondo console che su quello pc e comunque la si guardi, anche a voler rinunciare a qualcosa si dovrá aprire il portafoglio piú del solito.

    Sul mondo console se sicuramente vedere il prezzo della nuova Nintendo Switch 2 superare i 500 euro non fá piacere ma sicuramente non era così inaspettato, certo lo sono i prezzi dei giochi dato che a seconda del titolo arriveranno ai 90 euro trascinando al rialzo i prezzi dei videogiochi anche nei sistemi concorrenti.

    E la concorrenza non è rimasta ferma neanche sul costo dell’hardware con il prezzo della PS5 aumentato da un giorno all’altro di ulteriori 50 euro, senza aggiornamenti come per il precedente aumento che ci fú al rilascio della versione slim, portando al paradosso che i prezzi delle console anziché scendere col tempo una volta ammortizzate le spese di sviluppo come è sempre stato, ormai conviene acquistarle al momento del lancio.

    Stessa cosa sul mondo PC con le schede video ormai arrivate a prezzi stellari e soprattutto hanno portato parecchio in alto l’asticella dei prezzi spostando i prodotti di fascia media, dove comunque a seconda del gioco si dovranno fare delle rinunce, sopra le 1000 euro ai quali si sommano i costi delle altre componenti come processori e schede madri, anche loro con prezzi in rialzo, ram, alimentatori, case, dissipatori, etc.

    Questo significa che se prima ci si riusciva a fare un pc che consentiva, magari con qualche compromesso, di giocare e lavorare al prezzo di una console, ora con la stessa cifra si fa fatica a portare a casa una scheda video di fascia bassa, visto che le prestazioni di una scheda video pagata oggi 400/500 euro sono quelle che ci sia aspetterebbe dalla scheda entry level che fino a prima del covid si portava a casa intorno alle 200 euro.

    E ad ogni nuova generazione va sempre peggio visto che le prestazioni gen to gen aumentano di pochissimo al contrario dei prezzi che schizzano alle stelle, e che a differenza del passato si aggiunge la sparizione delle serie precedenti, ancora valide, con le quali si sarebbe potuto risparmiare.

    E la giustificazione delle tech che dovrebbero portare prestazioni strabilianti anche su hardware poco prestante è solo una scusa per farci vendere il modello nuovo, visto che non sempre sono supportate dai giochi, e anche quando lo sono partendo da hardware limitati la qualitá e l’input lag ne sconsigliano l’adozione, a differenza di una scheda giá carrozzata dove il miglioramento è sicuramente piú tangibile ma è costata molto di piú, rendendo il giocare molto piú costoso a meno di accontentarsi di risoluzioni, dettagli e fps piú bassi.

    Ma il problema dipende non solo dall’aviditá dalle case produttrici e dal monopolio tecnologico di aziende come TSMC o Nvidia che hanno fatto schizzare alle stelle i costi dell’hardware, ma soprattutto dagli utenti che continuano a comprare imperterriti nonostante gli aumenti di listino.

    Infatti se, ad esempio, Sony avesse notato un calo di vendite della PS5 dopo il primo rialzo di prezzo delle console, difficilmente ne avrebbe fatto un’altro, ma lo stesso vale per le altre case o per i produttori di schede video per i PC.

    E al danno si aggiunge la beffa visto che nonostante i prezzi da rapina, manca la disponibilitá dell’hardware portando i prezzi ad aumentare oltre quelli suggeriti o di listino, dato che chi ha la fortuna di averne qualcuna a magazzino sfrutta la situazione aumentando i prezzi, favorito anche dalla mancanza di concorrenza.

    boy with black headphones playing computer game

    Questo significa che chi ha la fortuna di avere comprato il prodotto al lancio, nelle poche unità disponibili che generalmente vanno via in pochi minuti, avrá speso la cifra , spesso giá folle , indicata dal produttore, chi non ha fatto in tempo o ha deciso di non comprare il prodotto a scatola chiusa rischia di pagarlo ancora di piú , rendendo poco conveniente l’acquisto di prodotti, magari anche validi tecnicamente ma decisamente inaccettabili a certe cifre.

    close up shot of person holding a game controller


    Anche voi avete notato questi aumenti? Come vi difenderete? Rinuncerete alle performance, aprirete il portafoglio o appenderete il controller al chiodo?