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  • Auto elettriche: é tutta questione di ricarica

    Auto elettriche: é tutta questione di ricarica

    Con l’avvento degli ecoincentivi per l’acquisto delle auto elettriche che permettono risparmi sostanziosi, sino a 11.000 euro sul prezzo di acquisto, in caso di isee sotto i 30.000 euro , rottamazione di una vecchia auto termica e residenza in alcune aree denominate FUE, molte persone stanno valutando l’acquisto di una macchina elettrica attirati dal risparmio sul prezzo di listino, che permette di portarsi a casa una piccola utilitaria a batteria anche per poco più di 5.000 euro.

    Purtroppo però non è solo il prezzo di listino quello da valutare, ma anche le ricariche, soprattutto se non si ha a disposizione un garage dotato di energia elettrica dove poter mettere in carica la macchina.

    Inoltre i modelli più economici generalmente hanno autonomie limitate, in quanto vanno a risparmiare sulla capacità delle batterie per poter tenere più bassi i prezzi di listino, essendo la batteria il componente più costoso, rendendole quindi poco adatte all’uso extraurbano. 

    Infatti nella scelta, va calibrata con cura l’autonomia della vettura, che difficilmente coincide con i dati dichiarati dal costruttore, con la possibilità di ricaricarla , in garage o in una colonnina pubblica e coi tempi di ricarica.

    white car charging

    Infatti ci si deve scontrare con diversi problemi , che non affliggono chi viaggia con una macchina termica: la disponibilità di punti di ricarica, la velocità e i costi di ricarica che possono variare tantissimo a seconda di dove ricarichiamo e della velocità di ricarica.

    Infatti , seppure le cose stanno iniziando col tempo a migliorare, la disponibilità di colonnine pubbliche di ricarica nelle città è molto limitata, e magari ci costringono a fare chilometri dalla nostra abitazione per poter ricaricare: questo significa che nell’attesa, lunga se vogliamo risparmiare o se non abbiamo a disposizione colonnine veloci, sarà difficoltoso tornare a casa, magari non potremo parcheggiare la sera la macchina per trovarla carica la mattina seguente, come potremmo fare se avessimo una wallbox in garage o una colonnina sotto casa. Inoltre con pochi punti di ricarica sarà più difficile trovare delle alternative comode qualora le colonnine fossero occupate o fuori servizio.

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    Altro gran problema è la velocità di ricarica: se si ricarica a casa , si è limitati dalla potenza del nostro contatore, e anche se si hanno 4.5 o 6 kW in luogo dei classici 3, caricare completamente una macchina elettrica può richiedere anche più di 24 ore, a seconda della capacità della batteria del veicolo e dalla carica residua, e nonostante alcuni comportamenti virtuosi , come mettere in carica la macchina ogni notte senza attendere che sia completamente scarica, ci si può scontrare con la non disponibilità della ricarica e con l’autonomia residua.

    L’alternativa è caricare alle colonnine, sicuramente più veloci che caricare da casa, ma anche molto più costose, e con prezzi molto variabili tra operatori, necessità di abbonamenti e soprattutto velocità di ricarica, dato che la ricarica nelle colonnine più veloci è generalmente più costosa di quelle standard, con costi del kwh anche 4 volte superiori a quello che si può avere a casa scegliendo un gestore con prezzi onesti, e senza la possibilità di usufruire di una ricarica gratuita grazie ad un eventuale impianto fotovoltaico.

    Ovviamente pensare di ricaricare in casa presuppone la presenza di un garage o di un cortile dove poter installare una wallbox e di un adeguamento dell’impianto, che comporta dei costi aggiuntivi da mettere in conto.

    Si deve anche mettere in conto che ricaricare un’auto , ma anche programmare i nostri itinerari in base alle necessità di ricarica non è qualcosa di così semplice, specie per chi è poco avvezzo alla tecnologia, e diventa problematico in caso di emergenze dove una batteria poco carica ci potrebbe impedire di utilizzare l’auto non potendola ricaricare rapidamente o prestare ad un parente.

    Inoltre, specialmente se si ricarica fuori casa, potrebbe essere necessario avere più abbonamenti per vari gestori di colonnine oppure affidarsi ad aggregatori che consentono una sorta di roaming ma che hanno dei costi di gestione aggiuntivi oltre al costo della ricarica.

    Alla fine la ricarica finisce per essere qualcosa di complicato, che richiede nuove abitudini e costi che potrebbero rivelarsi più impegnativi del previsto, e che potrebbero aumentare in futuro con l’aumento dei costi dell’energia o della tassazione, magari per recuperare parte delle accise non incassate sui prodotti petroliferi.

    Ovviamente con un po di organizzazione e di conoscenza si può sopperire alle problematiche di una macchina elettrica, ma sicuramente bisogna conoscerle ed  essere capaci di stimarle prima dell’acquisto prima di impegnarsi su una spesa non indifferente come l’acquisto di un auto e non lasciarsi tentare da un incentivo se l’elettrica non è la tipologia di auto adatta al nostro utilizzo abituale.

    Voi utilizzate auto elettriche o pensate di comprarne una?

  • Auto ibride: convengono davvero?

    Sicuramente avrete sentito parlare delle auto ibride, quelle auto dove uno o più motori elettrici vengono combinati a un tradizionale motore termico, che ricarica le batteria in modo da poter viaggiare in modalità elettrica senza bisogno di colonnine di ricarica , e che riducono, almeno sulla carta, consumi ed emissioni, ma convengono davvero?

    La risposta non è univoca, e dipende tanto da chi fa questa domanda: sicuramente conviene ai produttori perché nei test di omologazione le emissioni risultano sulla carta molto basse consentendogli di evitare delle multe molto salate imposte dai regolamenti della comunità europea, anche se poi nell’uso reale questi vantaggi vengono meno per una buona parte degli utenti.

    Infatti proprio per evitare queste multe sono nate le mild hybrid, o ibridi leggeri dove a un tradizionale motore termico, è stato aggiunto, allo scopo di coadiuvarlo, un piccolissimo motore elettrico e una batteria, consentendo con una spesa minima aggiuntiva rispetto ad una macchina tradizionale, di poter essere omologate come ibride anche se in realtà di ibrido hanno ben poco, perché il motore elettrico non consente di muoversi autonomamente se non per un numero molto limitato di chilometri, quindi l’apporto su consumi e inquinamento nell’uso reale è minimo, ma possono godere delle varie agevolazioni che sono riservate alle auto con motore elettrico, come ingresso nelle ztl, aree riservate , agevolazioni fiscali e all’acquisto. Dato che il risparmio dal punto di vista dei consumi è poco, convengono solo se la differenza con la macchina tradizionale è minima , oppure se sono sparite dai listini per via delle emissioni le alternative tradizionali del modello di nostro interesse, o se ci fanno gola le agevolazioni concesse a questo tipo di auto.

    Ci sono poi le auto ibride tradizionali che hanno oltre al un motore termico che ricarica le batterie e fa muovere la macchina quando sono scariche, dei motori elettrici con tanta potenza e un vero pacco batteria che consente una discreta autonomia in modalità esclusivamente elettrica. Il vantaggio è che si tratta di una soluzione molto versatile dato che è possibile viaggiare in elettrico senza doversi preoccupare di colonnine e punti di ricarica e potendo contare di un’autonomia infinita nei lunghi viaggi, assicurata dal motore termico. Per contro nei lunghi viaggi, dove serve più potenza, l’apporto del motore elettrico sarà limitato pertanto il consumo sarà prossimo a quello di una auto tradizionale, mentre in città riuscendosi a muovere più facilmente in elettrico i consumi e l’inquinamento saranno più contenuti. Convengono a chi usa la macchina principalmente in città, ma vanno fatti bene i conti, dato che costano di più di una auto tradizionale e non sempre i consumi , per via del peso, sono più bassi: se li confrontiamo con auto tradizionali ma dotate di motori moderni che rispetto al passato sono più economi ed ecologici potrebbero non essere la soluzione migliore.

    Esiste poi una tipologia particolare di ibride chiamate PHEV o ibride ricaricabili, che possono essere viste come delle ibride che possono ricaricare le batterie non solo tramite il motore termico, ma anche da una colonnina di ricarica o dalla presa di corrente del garage. Queste sono un po’ l’anello di congiunzione tra le ibride e le auto completamente elettriche, ma purtroppo sono una soluzione di compromesso costosa rispetto alle ibride standard, e soprattutto non particolarmente funzionale, dato che l’autonomia della ricarica elettrica generalmente è nell’ordine di grandezza di una cinquantina di chilometri, sono una soluzione ideale solo per chi vive in città , ha un garage dove ricaricarla e non fa troppi chilometri, altrimenti si comporta esattamente come una ibrida tradizionale e quindi non vale la pena di spendere di più .

    Ovviamente  il terreno di elezione delle auto con motore elettrico, e quindi anche delle ibride  è la città, dove le basse velocità e le frenate , che contribuiscono alla ricarica parziale della batteria, permettono di abbattere consumi ed emissioni consentendo di far viaggiare l’auto in modalità esclusivamente elettrica, mentre dove si richiede potenza e si usa poco il freno, come in autostrada, il motore termico  sarà sempre in funzione , facendo venire meno il vantaggio dell’elettrico, che nonostante sia d’aiuto contribuisce solo in piccola parte alla potenza necessaria alla macchina per muoversi a velocità sostenuta .

    Pertanto se utilizzate spesso l’auto fuori città l’ibrido non è una soluzione indicata per il vostro portafoglio, perché costa di più all’acquisto di un’auto tradizionale e non consente risparmi evidenti sui consumi, oltre ad aggiungere peso e complessità inutile. Di contro però agevolazioni fiscali o possibilità di entrare in centro citta, ZTL o aree limitate ai veicoli più inquinanti possono farci pendere la bilancia verso questa tecnologia, specie quando la differenza di prezzo con la versione tradizionale è poca oppure quando il modello di nostro interesse , per il discorso delle multe alle cose produttrici che dicevamo e che ha decimato i listini delle case costruttrici, è disponibile solo in variante ibrida. Voi avete in mente di acquistare un’auto ibrida? Fatecelo sapere nei commenti.