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  • Come arredare la casa risparmiando

    Come arredare la casa risparmiando

    Quando si ha la voglia o l’esigenza di aggiungere, modificare o integrare l’arredamento delle nostre case puó essere un problema per il nostro portafoglio.

    Infatti specie se si hanno esigenze specifiche come dimensioni personalizzate, materiali o funzionalità non standard il conto potrebbe essere particolarmente salato.

    Inoltre va valutato per bene cosa acquistare , prendendo accuratamente le misure degli spazi tenendo conto anche degli ingombri di battiscopa, porte e finestre per evitare di acquistare un arredo che poi non si adatta ai nostri spazi, col rischio di doverlo rimandare indietro o addirittura di doverlo svendere perché magari ci stufa dopo poco tempo dall’acquisto.

    brown white and blue wooden board

    Ovviamente anche la qualità del mobile ha la sua importanza nel prezzo finale, ma a paritá di materiali scegliere una finitura o una linea piú di moda può incidere in modo significativo sul prezzo.

    Ma giocando con i cataloghi, accontentandosi di un prodotto meno sulla cresta dell’onda e magari visitando le aree outlet dei mobilifici dove vengono venduti a fine stagione  i mobili dell’esposizione o quelli delle collezioni passate a prezzo scontato si può risparmiare, magari portandoci a casa un prodotto di qualitá superiore ad una frazione del prezzo.

    Inoltre conviene girare per mobilifici, soprattutto per le grosse catene nazionali dove iniziative promozionali, sconti sul trasporto e montaggio e soprattutto una maggiore disponibilitá puó portare a risparmi considerevoli.

    Spesso poi i fornitori sono gli stessi per vari mobilifici, ma producono versioni personalizzate per determinata catene dove differenziando nel nome e in piccoli dettagli come ad esempio le maniglie, gli accessori e le tonalitá disponibili riescono a vendere lo stesso prodotto a prezzi sensibilmente diversi, magari prediligendo le catene con maggiori fatturati dove è piú probabile ottenere prezzi migliori.

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    Se poi si tratta di un complemento d’arredo o di un piccolo mobile, una libreria o una scrivania si puó risparmiare qualcosa acquistandoli in kit e montandoli in autonomia.

    Se si vuole risparmiare ancora qualcosa è bene valutare le soluzioni di economia circolare, come i resi dei negozi e l’usato guardando negli appositi mercatini e gli annunci nei marketplace come facebook, subito e simili: spesso chi si deve disfare dell’arredamento è costretto a svenderlo in fretta, magari perché deve lasciare la casa o perché ha in consegna il nuovo: stando attenti alle condizioni e alla qualitá si possono fare ottimi affari.

    A volte puó anche capitare di trovare in regalo o a un prezzo simbolico arredi bisognosi di qualche cura, che con poco lavoro possono essere riparati e utilizzati, magari con una stuccata, qualche vite, una riverniciata o un pó di cera: se si ha un pó di manualitá può essere un modo per risparmiare parecchio.

    purple armchair

    Ovviamente, a meno che non ci serva qualcosa di provvisorio destinato a durare non piú di qualche anno é bene puntare sulla qualitá scegliendo qualcosa che possa durare nel tempo, prediligendo materiali duraturi: meglio un prodotto di vero legno che qualcosa di cartone pressato se vogliamo che ci possa durare, pertanto è bene leggere con attenzione le schede tecniche prima dell’acquisto.

    Ad ogni modo con un pó di occhio clinico e un pó di fiuto per gli affari si può risparmiare parecchio, sempre che non ci facciamo affascinare dal prodotto di moda visto nelle riviste o in tv.

    Voi conoscete altri trucchi per risparmiare sull’arredamento?

  • Risparmiare con capi imperfetti

    Risparmiare con capi imperfetti

    Quando vogliamo risparmiare qualcosa sull’acquisto di un prodotto costoso che non vogliamo acquistare a prezzo pieno abbiamo generalmente due opzioni: cercare un venditore che ci possa fare uno sconto importante facendo attenzione a non incappare in un falso o rivolgersi al mercato dell’usato.

    In realtá peró esistente una terza opzione, quella del prodotto imperfetto che a causa di un piccolo errore di produzione non rispetta gli standard di qualitá o magari oggetto di un reso di un acquisto online al quale mancano etichette, imballi o magari ha delle piccole macchie che possono andare via al primo lavaggio o che ha qualche graffio o difetto estetico che non ne pregiudica il funzionamento.

    Si tratta del classico prodotto che se si tratta di elettronica si trova nella sezione warehouse dei siti ecommerce come Amazon, oppure se si tratta di abbigliamento finisce negli outlet.

    Ma ultimamente anche questi prodotti outlet stanno iniziando a trovarsi anche online, in apposite sezioni di molti marketplace, come lo stesso amazon o ebay consentendoci di acquistare capi importanti con qualche piccolo difetto a prezzi sensibilmente piú bassi di quello da cartellino.

    L’alternativa per questo genere di capi é l’usato, e a parte i negozi specializzati, ci possono venire in aiuto app come Vinted o Wallapop, ma anche portali di annunci piú generalisti come Ebay o Subito, e magari Catawiki su oggetti particolari: prodotti di marca e di qualitá non passano di moda facilmente e si mantengono facilmente nuovi, al limite mettendo in conto di fargli un pó di manutenzione.

    Il prodotto di qualitá inoltre ha senso di essere riparato o ringiovanito da uno specialista che puó fare la necessaria manutenzione, ripristinare piccoli difetti, sia funzionali che estetici ad una frazione del valore residuo dell’oggetto, cosa che sarebbe antieconomica su un prodotto di poca spesa, dove la sola manodopera necessaria supererebbe il valore dell’articolo.

    Inoltre un prodotto di qualitá , a differenza di gran parte di quelli economici, tendenzialmente mantiene un suo valore nel tempo, quindi qualora non lo usassimo piú potremmo pensare di rivenderlo tramite le stesse app e recuperare facilmente parte della spesa, facendo un favore non solo alle nostre tasche ma anche all’ambiente dato che si risparmia di smaltire un capo vecchio ma soprattutto di produrne uno nuovo.

    Oppure si puó usare un pó di astuzia nell’acquisto da nuovo, specie nel periodo di saldi o iniziative promozionali, se abbiamo puntato un capo di qualitá di costo importante se siamo clienti abituali di una boutique possiamo farcelo mettere da parte di modo da essere i primi a comprarlo all’apertura degli sconti o se si tratta di un prodotto difficile da vendere a causa del cartellino, si puó trattare sul prezzo in un periodo di magra per il commerciante, quando sará piú propenso ad accettare una nostra proposta al ribasso se ha necessitá di incassare.

    Insomma il prodotto di qualitá ha tanti pregi, non ultimo di mantenere un suo valore residuo che gli permette di avere una seconda o forse una terza vita e potrebbe rivelarsi molto piú economico di quanto si possa credere guardando il prezzo di listino.

    Voi cosa ne pensate? Preferite il capo low cost o preferite quello di qualitá anche se si spende qualcosa in piú? Avete qualche dritta da suggerire, qualche domanda, qualcosa da segnalare? Scrivetelo nei commenti!

  • Comprare per mercatini dell’usato

    Comprare per mercatini dell’usato

    Comprare per mercatini dell’usato può essere un modo per risparmiare, ma è sempre cosi? In realtà generalmente gli affari si fanno in due e difficilmente chi vende non conosce il valore della propria merce, soprattutto se si tratta di un negozio di usato in conto vendita. Magari su una bancarella o sugli annunci di chi deve sbarazzare un garage si può avere il colpo di fortuna e recuperare per una cifra simbolica un prodotto di valore dall’aspetto scalcinato che in realtà ha giusto bisogno di una lucidata, ma purtroppo non è più la regola.

    Diciamo che ormai è più probabile pagare l’articolo ad una cifra vicina al suo valore, magari a seconda dei casi leggermente meno, in altri un po’ più cara, specie se si tratta di prodotti con un certo mercato o di prodotti di una certa rarità.

    Chi vende per lavoro, sia che debba pagare un affitto o anche solo uno stallo del mercatino generalmente sa bene cosa sta vendendo e a chi può vendere: se può sparerà prezzi alti per avere margine di trattativa e spesso venderà a prezzi più alti di quelli che potreste trovare sui siti specializzati in usato, contando sul fatto che non ci sono spese di spedizione e che la consegna è immediata e che magari chi compra non ha sottomano una valutazione puntuale, ragione per la quale dovremmo acquistare solo prodotti usati di cui abbiamo un idea almeno approssimativa del loro valore, per non rischiare di strapagare un pezzo magari carino ma che conviene prendere solo se viene pagato entro certi valori.

    E se il venditore ha un pezzo pregiato per le mani difficilmente finirà nella bancarella di un mercatino, ma cercherà di piazzarla in fiere o siti specializzati: inutile vendere un orologio da collezione in mezzo alle cianfrusaglie di un mercatino delle pulci: il cliente tipo che non ne conosce il valore si aspetta di spendere pochi spiccioli e quindi probabilmente resterà invenduto, col rischio di doverlo svendere se si ha necessità di incassare. Piuttosto lo cederà, magari all’ingrosso a un altro rivenditore specializzato in quel genere di oggetti in modo da massimizzarne il valore e che potrà venderlo nei giusti canali al prezzo più corretto.

    Infatti per gli oggetti da collezione, la memorabilia, l’antiquariato, il vintage, il modellismo o i pezzi di mezzi d’epoca ci sono apposite fiere e mercatini che catalizzano l’attenzione di un pubblico appassionato disposto anche a macinare chilometri e a pagare un biglietto di ingresso e magari pure un extra per trovare un prodotto particolare che difficilmente troverà al mercatino delle pulci.

     E se invece quello che cerchiamo è un prodotto usato recente di buona reperibilità forse è più facile ed economico trovare l’affare tra gli annunci gratuiti, nei marketplace o in siti e app di usato che nelle bancarelle, che a volte rischiano di vendere un prodotto usato a un prezzo superiore del nuovo.

    Questo accade perché escono sempre prodotti nuovi ed aggiornati ed i modelli delle collezioni precedenti che spesso non hanno molto da invidiare a quelli che sostituiscono se non per qualche dettaglio, vengono messi in sconto per esaurire le scorte soprattutto nei siti di e-commerce e nelle grandi catene di negozi, con la possibilità non cosi remota di pagare il nuovo meno dell’usato.

    Inoltre molti rivenditori , penso ad esempio alla sezione Warehouse di Amazon, ma non è l’unico, hanno una sezione outlet dove vendono a prezzi scontati prodotti ricondizionati, provenienti da resi o riparazioni in garanzia, ex esposizione o con qualche piccolo difetto, ma che a conti fatti possono convenire più di un usato e che spesso godono di una garanzia che un prodotto usato comprato da un privato non può avere, specie se non ci viene fornito lo scontrino dell’acquisto, prassi comune quando il venditore è riuscito a comprare il prodotto da nuovo con un forte sconto ma lo rivende valutandolo sul prezzo di listino

    C’è però da dire che quando la merce è in vendita da tanto tempo, o se il mercatino sta per chiudere il venditore potrebbe essere più propenso a fare uno sconto e a calare, magari portando a prezzi più umani un bell’articolo sovraprezzato o consentendoci di fare un affare pagando l’articolo meno del suo valore, soprattutto se si tratta di oggetti difficili da vendere, ingombranti, pesanti o delicati.

    Per contro i prezzi migliori o più ricercati tenderanno a sparire all’apertura del mercatino, se sapete che c’è o ci può essere qualcosa di particolare che state cercando è meglio essere li prima che la compri qualcun’altro prima di voi, magari facendovi avvisare in anticipo dal venditore quando dovesse entrargli un articolo di vostro interesse

    Insomma comprare per mercatini è più un passatempo che un modo per fare affari, ma con un occhio allenato, contrattando un pò e soprattutto conoscendo i valori degli articoli qualche affare lo si può comunque riuscire a portare a casa.

    Voi avete qualche trucco o suggerimento per questo genere di acquisti, qualche dubbio o qualche curiosità? Scrivetelo nei commenti, A presto. Ciao!

  • Auto usate, qualche consiglio utile

    Acquistare un’auto usata è sempre un’incognita, per quanto si possa conoscere o fidarsi del precedente proprietario non si è mai sicuri delle condizioni della macchina, e se ci stanno rifilando qualche fregatura.

    Generalmente le fregature più comuni sono i chilometri scalati (si modifica fraudolentemente il chilometraggio per far sembrare più giovane un’usato troppo “usato”, altrimenti difficilmente vendibile o appetibile specie a certi prezzi…), la presenza di difetti costosi da riparare o di grossi incidenti pregressi e opportunamente celati, e le truffe dove a fronte del versamento di una caparra per bloccare la vettura, il venditore sparisce o cerca di vendere un’auto non sua.

    Se non si ha una certa esperienza, alcune catene di autoriparatori (es. Bosch, Certificauto, TUV, Checkstar, Rhiag A posto, etc.) forniscono a pagamento (circa 100-150 euro) un servizio di check sia meccanico che amministrativo che certifica in maniera indipendente lo stato dell’auto, aiutandoci a schivare una possibile fregatura.

    Altra cosa da capire è chi era il precedente proprietario: se fosse un privato, ci si deve affidare alla serietà della persona, dalla manutenzione effettuata (la presenza del libretto dei tagliandi e le fatture delle riparazioni è un buon indice) e da una prova su strada per verificare l’assenza di strani rumorini e comportamenti in marcia, e nel dubbio rifiutare l’offerta.

    Se invece il vecchio proprietario era una ditta, le cose si complicano un pò, generalmente le auto “aziendali” arrivano da concessionarie e società di noleggio. Quelle provenienti da concessionarie possono essere state in uso a dipendenti oppure come auto sostituitiva ai clienti, in questo secondo caso può essere indice di un uso non molto oculato della vettura nonostante il probabile check-up del veicolo ad opera dell’officina interna.

    Tra quelle provenienti da società di noleggio ci sono ottimi usati ed altri meno buoni: se si tratta di noleggio breve termine (le classiche società di noleggio presenti negli aeroporti , tipo Avis, Hertz, Europcar, SicilybyCar e similari, che ormai vendono anche ai privati le loro auto al termine del loro ciclo di vita) nonostante sia abbia una certezza del chilometraggio, probabilmente l’uso della macchina non è stato ottimale rispetto ad un’auto guidata sempre dalla stessa persona (dovendola restituire dopo poco tempo per esempio l’utente spesso non si cura di evitare di tirarla a freddo o di scansare una buca, cose che a lungo andare possono creare problemi alla vettura…).

    Se invece le auto arrivano da una società di noleggio a lungo termine (es. Ald, Arval, Alphabet,Leasys, Athlon, Leaseplan, etc.), sono auto provenienti da flotte aziendali, visto che alle grandi aziende conviene per vari motivi (fiscali, gestione,prezzo) noleggiare le auto da società specializzate piuttosto che comprarle direttamente: la discriminante è l’uso dell’auto: se era in uso come car pooling, dove più dipendenti accedono alla stessa auto in base alla disponibilità oppure affidata esclusivamente a un solo dipendente (a volte l’automobile di servizio è proprio un benefit aziendale previsto dai contratti di lavoro, specie a livelli medio-alti).

    In entrambi i casi auto del genere hanno la certezza di chilometraggi certificati (dato che i contratti prevedono un dato chilometraggio in un periodo di tempo prestabilito) e di manutenzione effettuata regolarmente alle scadenze previste dal produttore, dato che i costi dei tagliandi sono inclusi nel canone di noleggio. In caso di car-pooling le preoccupazioni sull’uso dell’auto sono simili a quelle del noleggio a breve termine, mentre quelle in uso esclusivo a un singolo dipendente possono rivelarsi dei buoni affari.

    Infatti le aziendali date in uso esclusivo a un dipendente sono quelle vendute direttamente , anche ai privati, dalle società di noleggio a prezzi generalmente più bassi della media del mercato, dato che quelle più sfruttate, magari passate per il car-pooling , che necessitano di essere ripristinate per via di guasti o incidenti o più vecchie finiscono vendute agli operatori del settore, che acquistandole a buon prezzo hanno il margine per ripristinarle e venderle negli autosaloni dell’usato.

    Riuscire ad acquistare dalle società di noleggio, per un privato, può essere la scelta vincente: quelle vendute direttamente , anche per evitare problemi con la garanzia, generalmente sono le migliori : modelli più richiesti in allestimenti generalmente completi dei principali optional, più giovani, meno sfruttate e senza grossi difetti. Il problema è che la macchina potrebbe trovarsi dall’altra parte del paese (vanno infatti ben valutati i costi per andare a vedere prima, e ritirare l’auto poi) e le tempistica di consegna, dove per ragioni burocratiche sono necessari diversi giorni dopo la stipula del contratto prima di poter ritirare l’auto.

    Per l’acquisto di queste auto aziendali, se non si abita nei pressi dei piazzali delle società di noleggio, ci si può rivolgere a internet o tramite i soliti motori di ricerca tipo Autoscout24, Automobile.it, Autouncle e similari, dove spesso sono inserzionate, oppure direttamente ai siti delle società di noleggio (es. Ald, Arval, Leasys, Alphabet, Athlon, Leaseplan, etc.) o dei loro intermediari (es. The hurry , Ariel CarCentrovenditadiretta, etc.).

    Buona ricerca!

     

     

     

  • Vendite private: un diverso modo di acquistare online

    Da qualche tempo a questa parte esiste una tipologia di siti di e-commerce particolare: i siti di vendite private o private deals.

    Si tratta di una sorta di club di acquisto dove l’offerta non è pubblica e riservata a tutti, ma accessibile solo agli utenti che decidono di registrarsi, e che grazie a una newsletter verranno informati delle vendite.

    Questo perchè le offerte presenti sono particolarmente vantaggiose, dato che generalmente si tratta di avanzi di magazzino smerciate a prezzi di saldo dalle case produttrici.

    Le case infatti mettono a disposizione degli stock, che il sito di private deals si preoccupa di proporre e vendere sul sito, la casa nel frattempo recapiterà al sito lo stock (ci possono volere da qualche giorno a oltre un mese), che poi provvederà a smistare nelle case dei vari clienti.

    Per questo motivo non solo la spedizione, ma anche il reso e la modifica dell’ordine non è immediata come in un e-commerce tradizionale, dato che il sito fa da intermediario con la casa produttrice, quindi ogni vendita fa storia a sè, quindi persino mettere nel carrello prodotti di più marchi è una cosa generalmente poco fattibile.

    Come detto la vendita non segue i dettami di un e-commerce tradizionale, dove si acquista quando più ci viene comodo tutto ciò che è in vetrina, che generalmente è disponibile in magazzino e viene spedito quasi immediatamente.

    Qui i tempi di spedizione sono lunghi e le vendite sono limitate nel tempo, ma gli sconti sono elevati:  generalmente i prodotti proposti sono di marche rinomate, che potremmo acquistare a prezzi difficilmente riscontrabili nei negozi tradizionali.

    Nell’e-commerce standard inoltre si cerca di mettere nel carrello tanti articoli , anche di diverse tipologie e marche per ammortizzare le spese di spedizione, ma nel sito di vendite private non funziona cosi :  le vendite sono suddivise per marchio e quindi ogni marchio avrà una spedizione a se stante (con le rispettive spese di consegna), quindi per risparmiare sulle spese dovremmo mettere nel carrello solo prodotti dello stesso marchio.

    L’inizio delle vendite viene segnalato nella newsletter inviata all’utente, dato che le scorte sono limitate, quindi chi primo arriva meglio alloggia, specie se si tratta di abbigliamento e calzature dove alcune taglie spariscono in fretta.

    Inoltre questo sistema funziona col passaparola, invitando amici al club si ottengono dei buoni sconto da utilizzare nei successivi acquisti.

    Il vantaggio di tale tipologia di siti è dato dai prezzi praticati, visto che come detto, si tratta  generalmente di stock di prodotti di marca, quindi si tratta di una sorta di outlet online: se si ha la fortuna di trovare qualcosa che ci interessa, il risparmio sarà importante.

    Ma è altrettanto importante  non farsi prendere la mano dagli sconti allettanti: si rischia di mettere nel carrello della roba che magari non useremo mai, solo perchè il prezzo è buono!