Tag: microonde

  • L’abbattitore domestico

    L’abbattitore domestico

    Dato che da qualche tempo le trasmissioni televisive , i siti e i canali che parlano di cucina vanno di gran moda è diventato normale desiderare di portarsi in casa oltre a particolari ricette e tecniche di cucina anche qualche attrezzo particolare usato dagli chef.

    E sicuramente uno poco comune nelle nostre case ma che vediamo spesso in tv e che potrebbe essere utile nella cucina di un’aspirante chef è l’abbattitore: uno strumento che consente di ridurre le temperature degli alimenti velocemente permettendo di conservare meglio gli alimenti evitando la formazione di batteri, consentendo cotture particolari e permettendo di ridurre i tempi di preparazione di molti cibi, oltre a permetterci di rinfrescare le nostre bottiglie di vino o di birra in tempi molto rapidi.

    La versatilità è tanta, gli ingombri alla fine , a meno di non acquistare prodotti professionali , sono analoghi a quelli di un forno a microonde quindi relativamente facili da piazzare in una cucina casalinga, a meno di non avere spazi particolarmente risicati: magari se siamo appassionati di cucina vale la pena dedicargli uno spazio se stiamo rinnovando l’arredamento.

    L’unico difetto al momento è il prezzo, dato che si tratta di un prodotto di nicchia difficilmente si scende sotto i 1000 euro per un prodotto casalingo decente, mentre per uno professionale si spende tranquillamente anche 3 o 4 volte tanto, quindi probabilmente non è per tutte le tasche, ma cosi come è avvenuto per altri elettrodomestici col tempo i prezzi sono destinati a scendere e nel giro di qualche anno è probabile che possa diventare alla portata di tutti, un pò come è stato,  per fare un esempio, per i microonde, che appena arrivati sul mercato costavano l’equivalente di alcune migliaia di euro, mentre ora se ne trovano anche con meno di 50 euro…

    Indispensabile per il sushi dato che è obbligatorio abbattere il pesce crudo per evitare la formazione del pericoloso batterio anisakis, è molto utile per la pasticceria specie per gelato, meringhe e cioccolato, permette il surgelamento rapido mantenendo le caratteristiche organolettiche dei cibi senza alterarne  le caratteristiche, permette di portare rapidamente, tipicamente non più di 90 minuti, un cibo caldo a 90 gradi alla temperatura di 3 gradi permettendo la conservazione senza la formazione di batteri.

    Infatti uno dei suoi più grandi pregi è che surgela e non congela come fa il freezer: si tratta di due operazioni distinte: surgelando si ha una temperatura più fredda (-18 gradi) raggiunta in tempi più brevi creando dei cristalli di ghiaccio molto più piccoli e questo consente di mantenere i nutrienti e le caratteristiche organolettiche che invece si vanno a perdere scongelando un alimento, oltre a consentire una maggiore durata degli alimenti rispetto alla congelazione tradizionale

    Inoltre l’abbattitore scongela rapidamente senza alterare il cibo, permettendo uno scongelamento controllato, combinando lo scongelamento che si ottiene lentamente in frigorifero a +4°C, con la velocità di sistemi come microonde o acqua bollente che però rovinano i cibi, con la comodità di potere programmare un timer e/o con una cottura lenta al termine dello scongelamento, cosa che tralaltro può essere comoda anche nel senso inverso, ad esempio per surgelare automaticamente al termine di una cottura lenta o una volta abbattuta la temperatura dei cibi.

    Può mantenere la temperatura costante per permettere particolari lavorazioni (esempio cioccolato o il gelato) , per gestire la lievitazione, oppure realizzare una cottura lenta a bassa temperatura o ancora rigenerare un cibo quindi portarlo dai +3 gradi ai +65 mantenendolo alla temperatura costante in attesa di essere consumato.

    Una funzione molto comoda è quella di raffreddare le bottiglie: se ci siamo dimenticati di mettere in fresco la nostra bottiglia di vino o di birra potremmo raffreddarla in pochi minuti (tipicamente di 1 grado al minuto) salvando la nostra cena e facendo un figurone con gli ospiti potendo gustare al momento quella bottiglia che ci hanno portato per la cena

    Voi conoscevate questo elettrodomestico? Pensavate di comprarlo? Fatecelo sapere nei commenti, cosi come se avete dei dubbi o delle perplessità, e come al solito se possibile vi risponderemo.

  • Riparare un microonde con 4 euro

    Riparare un microonde con 4 euro

    A volte con un po di manualità si possono evitare spese importanti, un’esempio classico, capitato personalmente in questi giorni è con il formo a microonde.

    Il comodo elettrodomestico dopo 13 anni di onorato servizio ha iniziato a fare strani rumori con una sorta di sfiammata all’interno del forno,  visto il costo ormai esiguo di tali elettrodomestici mi sono immediatamente messo a scandagliare la rete in cerca di un sostituto, trovando offerte veramente interessanti.

    Ma navigando mi imbatto, con un po di sana curiosità, su dei siti che spiegano un po meglio come funzionano i microonde, quali possono essere i difetti e come ripararli, e scopro che il mio caso non è cosi strano e sopratutto di facile diagnostica e riparazione.

    Infatti tutti i microonde hanno loro interno un generatore di microonde (chiamato magnetron), che convoglia le onde su una guida d’onda, che per farla semplice fa arrivare le onde all’interno del forno,  a sua volta è protetta da una sorta di lamina per evitare che le onde elettromagnetiche e  i residui di cibo possano ritornare  indietro e raggiungere i due componenti citati rovinandoli.

    Questa lamina, una sorta di cartoncino fissata ad incastro  e/o con qualche vite all’interno del vano di cottura,  col tempo, venendo  a contatto con gli schizzi e i residui di cibo tende a deteriorarsi,  fino a bucarsi, e ovviamente bucandosi perde la sua funzione di schermatura generando un arco elettrico (la famosa “sfiammata” di cui parlavo).

    La soluzione è quindi sostituire quella lamina, che in realtà  non è un vero cartoncino (nonostante la somiglianza),  ma mica, un materiale che permette la schermatura di calore e sopratutto onde elettromagnetiche.

    Questo materiale lo si trova in fogli dai ricambisti di elettrodomestici,  basterà quindi procurarsi un pezzo di questo materiale della misura del pezzo ormai rovinato,  disegnare con una matita la sagoma del pezzo originale sul foglio di mica e con forbici, taglierino (e magari un buca cintura se ci sono dei fori) ritagliare a misura l’esatta forma del pezzo ormai andato.

    Basterà poi rimontare il nuovo pezzo nel forno e come per magia il fornetto non sfiammerà più, evitandoci una bella spesa,  dato che un foglio di mica nel mio caso è costato solo 4 euro (volendo si può comprare anche online ma le spese di spedizioni sono più alte del valore del “ricambio”).

    Ovviamente questo è stato un caso facile, altri problemi sono di più difficile risoluzione, e sopratutto agire  all’interno del fornetto (e non del vano cottura,  come in questo caso) può essere molto pericoloso per chi non sa cosa sta facendo, essenzialmente per due motivi, sia perchè il telaio del fornetto in genere è pensato per schermare le onde elettromagnetiche e quindi un’errato rimontaggio potrebbe far perdere tale schermatura con conseguenti fughe di radiazioni,  ma sopratutto per la presenza di condensatori ad alto voltaggio (come nei cinescopi o nei flash delle macchine fotografiche) che se non correttamente scaricati, possono produrre una scarica letale all’improvvisato riparatore.