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  • Spedire pacchi con i corrieri espresso

    Spedire pacchi con i corrieri espresso

    Acquistando online siamo abituati a ricevere pacchi con i corrieri espresso: con una spesa esigua possono consegnare il nostro ordine in 24/48 ore con la possibilità di tracciare la spedizione e spesso di accedere a servizi aggiuntivi come consegna in un punto di ritiro, pagamento alla consegna, notifica della consegna, consegna su appuntamento o al piano, gestione di eventuali resi etc.

    Ma se invece del nostro sito di e-commerce preferito dobbiamo essere noi a spedire un pacchetto col corriere, magari a un nostro amico, la restituzione di un’ordine oppure se abbiamo venduto a distanza un prodotto usato, cosa dobbiamo fare?

    Innanzitutto c’è da sapere che i corrieri generalmente non vendono i loro servizi direttamente ai privati o se lo fanno hanno tariffe veramente esose: spedire un pacchettino in un’altra provincia può tranquillamente costarvi più di 50 euro, questo perché disincentivano le spedizioni una tantum in favore di abbonamenti o carnet prepagati, ma per un privato è difficile che possa essere conveniente acquistare un pacchetto di 100 spedizioni.

    Ovviamente il sistema per accedere a prezzi molto più umani esiste, basta rivolgersi ai giusti interlocutori: possono essere le poste o gli esercizi commerciali che fanno spedizioni, i siti o i marketplace dove vendete il vostro usato che spesso hanno un loro servizio di spedizione o delle convenzioni con determinati corrieri o ancora dei siti specializzati che comparano i prezzi degli spedizionieri o che rivendono al dettaglio le spedizioni dei corrieri “spacchettando” i loro abbonamenti.

    In tal caso il sito, una volta accettato il preventivo della spedizione in base a destinazione, peso e dimensioni e pagato con carta di credito, vi invierà per email o vi metterà a disposizione una lettera di vettura del corriere convenzionato che dovrete stampare e attaccare al pacco e per il ritiro attendere  il giorno lavorativo successivo il corriere a casa vostra come fareste per il reso di un sito e-commerce, in alcuni casi sarà possibile lasciare il pacco presso un punto di consegna convenzionato, generalmente tabaccherie , edicole o cartolerie, indicato in fase di acquisto.

    Generalmente per una spedizione standard un corriere vale l’altro, ma c’è da sapere che in base alla località alcuni corrieri non effettuano il servizio, richiedono dei costi extra o consegnano in tempi più lunghi, cosa da valutare se spedite beni deperibili, o non effettuano servizi speciali come la consegna garantita entro un certo orario.

    Le cose cambiano se dovete richiedere un servizio extra, dalla consegna al sabato o al piano, all’assicurazione, dall’utilizzo di un punto di consegna o di ritiro al pagamento in contrassegno o alla spedizione ingombrante, pesante o fuori misura: non tutti i siti, ne i corrieri fanno questi servizi o possono richiedere dei sovraprezzi particolarmente esosi, quindi potrebbe essere necessario vagliare più siti o comparatori, o magari rivolgersi a un diverso corriere da quello abituale.

    Mentre se dovete spedire all’estero il sito o il corriere scelto può fare davvero la differenza, perché a differenza degli invii nazionali spedire anche un piccolo pacchetto anche con tutti gli stratagemmi del caso può rivelarsi un salasso, tanto che per pacchetti di dimensioni contenute potrebbe essere più conveniente spedire per raccomandata internazionale che non per corriere, seppur mettendo in conto tempi di consegna più lunghi.

    Attenzione inoltre al peso e alle dimensioni , alcuni corrieri hanno tariffe particolarmente convenienti per spedizioni di piccole dimensioni, cosi come alcuni possono essere poco convenienti oltre una certa soglia: ad ogni modo in fase di preventivo se non siete sicuri delle dimensioni del vostro pacco perchè non lo avete ancora preparato è sempre meglio esagerare: entro certi limiti di peso o dimensione spesso il costo non varia ma se al ritiro il pacco fosse più grande o pesante di quanto dichiarato potrebbero essere applicate delle penali anche più esose di quanto vi è costata la spedizione.

    Ad ogni modo con un pò di ingegno e qualche dritta si può spedire pacchi in tempi veloci e completamente tracciati spendendo pochi euro.

  • La spesa ai tempi del coronavirus

    Questo articolo vuole essere una riflessione sulla spesa in questo periodo di coronavirus, visto che l’obbligo di stare a casa per molti di noi ha fatto cambiare le nostre abitudini in fatto di spesa.

    E’ infatti preferibile per tante ragioni sia sanitarie che pratiche non fare piccole spese quotidiane, ma concentrarle in una più grande da fare una o due volte la settimana, vuoi perché più si si sta a casa e meno si rischia di infettarsi e di infettare, ma anche perché a causa dell’ingresso contingentato e l’obbligo di grandi distanze di sicurezza, ci troviamo costretti a fare lunghe file solo per accedere al supermercato.

    Anche il supermercato dove facciamo la spesa potrebbe non essere più quello dove ci rifornivamo prima del virus , dato che non è generalmente consentito spostarsi  in un comune diverso da quello dove di risiede, e spesso gli ipermercati non sono situati nel nostro, e quindi saremo costretti a rivolgerci a un diverso punto vendita , magari di una diversa catena, con prezzi e assortimenti differenti da quelli di cui ci eravamo abituati, quindi si esce dalla nostra confort zone.

    Infatti vuoi per la mancanza o la scarsa disponibilità di alcuni articoli, vuoi perché facendo la spesa con meno frequenza si acquistano prodotti diversi,  e cambiano anche i prezzi che paghiamo.  Alcuni prodotti meno disponibili vengono sostituiti con altri simili, che magari sono di diversa qualità o più costosi, e un po’ perchè al supermercato non si può più perder tempo come un tempo, e un po’ per evitare di doverci tornare si prende quello che c’è disponibile al momento, anche se costa di più o non è della marca che preferiamo.

    Questo nuovo atteggiamento rende quasi inutile il ruolo del volantino delle offerte, dato che non è più possibile saltare da un supermercato all’altro, e quindi la disponibilità dei prodotti, la possibilità di fare meno fila o la vicinanza da casa sono più importanti del prezzo dei prodotti stessi.

    Ma cambia anche quello che compriamo: stando maggiormente in casa si comprano più certi prodotti di altri, per esempio molta gente si sta cimentando ai fornelli,  nel fare il pane o i dolci quindi spariscono velocemente lieviti e farina, divenuti rari quanto amuchina e mascherine, mentre si comprano meno altri prodotti, come i prodotti pasquali: considerato che dovremo stare a casa a pasqua e pasquetta senza amici e parenti, gli agnelli, le colombe e le uova di pasqua si vendono meno e si trovano in offerta, anche nei giorni precedenti le feste quando di solito i prezzi si alzavano per via della grande domanda.

    Per molti questa clausura forzata ci ha fatto conoscere la spesa a domicilio, sia online che telefonica , praticata sia dal mercato o dalla bottega sotto casa, sia da grossi supermercati e siti specializzati, e probabilmente nel modo più traumatico, dato che essendoci una richiesta elevata i disservizi spesso sono all’ordine del giorno: dai tempi di consegna biblici , anche dopo 10 giorni dall’ordine , a orari di consegna non rispettati, a prodotti esaurito o non consegnati , al servizio clienti non raggiungibile per poter risolvere i problemi.

    Anche chi vende non era certo preparato al servizio a domicilio, c’è chi lo ha dovuto implementare in fretta e furia e c’è chi già lo aveva ma era pensato per una ristretta nicchia di persone, ora è diventato richiestissimo, tanto che alcuni supermercati si sono dovuti inventare la fila online per accedere al sito per cercare di evitare eccessive lentezze nella navigazione, oltre alla necessità di ricollegarsi dopo la mezzanotte per trovare delle finestre di consegna libere ,e li giù altra fila…, mancate consegne e tanti altri disservizi.

    Code alla spesa online

    Insomma, anche il modo di fare la spesa è cambiato , e probabilmente questo condizionerà anche il modo di farla ad emergenza finita, ci ha fatto cambiare i nostri punti di riferimento , conoscere nuovi prodotti, nuovi negozi e nuovi metodi di fare la spesa, e chissa che questo non sia un bene.

    Voi come fate la spesa in questo periodo? Fatecelo sapere nei commenti.