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  • Diventare nomadi digitali

    Diventare nomadi digitali

    Generalmente viaggiare richiede del tempo libero da dedicare sfruttando ferie e periodi di vacanza concessi dal nostro lavoro, ma per chi ha la fortuna di poter fare un lavoro che non richieda una presenza fissa in azienda puó unire il lavoro con il viaggio lavorando da remoto.

    Infatti per quelle professioni che lo permettono, dai creatori di contenuti ai freelance o agli imprenditori o comunque quei lavoratori che possono lavorare almeno in parte a distanza farlo da casa oppure dall’altra parte del mondo diventa indifferente ai fini lavorativi, almeno fin quando siamo in presenza di una connessione internet veloce, di un telefono e di una scrivania dove fare il nostro lavoro.

    Quindi organizzandoci bene potremmo visitare sempre dei posti nuovi al di fuori dell’orario lavorativo, senza rinunciare a conoscere nuovi posti e nuove culture.

    woman in white blazer holding tablet computer
    Photo by Andrea Piacquadio on Pexels.com

    Magari ci si puó trasferire per qualche tempo in un paese piú caldo, piú economico , facendoci pure risparmiare rispetto all’affitto in una grande cittá , ritornando alla base solo saltuariamente per qualche riunione in presenza inderogabile e trasformandosi in veri nomadi digitali.

    Infatti le località balneari , con un clima mite, una buona cucina e dei prezzi relativamente economici diventano un ottima alternativa alle metropoli fredde e inquinate per chi non ha esigenze di una presenza costante in persona per il proprio lavoro.

    woman having video call

    Riunioni in videoconferenza, email e telefono ci permettono di organizzare il lavoro efficacemente pure a distanza, come molti di noi avranno sperimentato durante lo smart working in pandemia, ma con un pó di organizzazione puó diventare un modo per ripensare la nostra vita o almeno un periodo di essa.

    Ovviamente è bene scegliere un posto ben collegato con i voli in modo da poter tornare alla base in caso di necessitá, e farsi bene i conti sulle spese da sostenere visto che i posti incantevoli non é detto che siano economici, quindi meglio trovare dei compromessi che ci permettano sia di vivere comodamente col nostro stipendio che permetterci di poter godere delle attrattive del posto.

    selective focus photo of man using laptop

    Ma viaggiare, esplorare e entrare in contatto con nuove culture, potendole conciliare con le esigenze lavorative non ha a prezzo nonostante possibili difficoltà logistiche, di comunicazione, magari l’assenza di amici e parenti a cui fare riferimento in caso di bisogno, l’instabilità o la difficoltà ad organizzarsi sia lavorativamente che nella gestione del proprio tempo.

    Ma dall’altra parte della bilancia abbiamo la possibilità di muoverci, viaggiare, esplorare potenzialmente dappertutto, con una maggiore libertá utile anche alla nostra creatività e alle nostre relazioni sia in ambito privato che lavorativo, la possibilità di crescita personale e soprattutto il benessere fornito dalla possibilità di visitare e lavorare in ambienti stimolanti e senza costrizioni date da troppe regole ed orari visto il maggior equilibrio tra lavoro e sfera privata che il lavoro remoto puó concedere.

    person using laptop computer during daytime

    Ovviamente non è una scelta per tutti, specie se abbiamo una famiglia o un partner da coinvolgere nella nostra scelta, ma quando le condizioni lo consentono un’esperienza, anche per un periodo limitato è sicuramente positiva, sempre che il nostro carattere  e lo spirito di adattamento ci consentono di uscire dalla nostra comfort zone di un ufficio senza troppi sbattimenti per vivere una vita sicuramente più movimentata ma molto stimolante.

    Voi avete mai valutato di fare il nomade digitale?

  • Come telefonare e navigare dall’estero senza spendere una fortuna

    Come telefonare e navigare dall’estero senza spendere una fortuna

    Ormai non si puó fare a meno della connessione a internet nel nostro cellulare e questo puó essere un problema quando si viaggia all’estero.

    Infatti i piani telefonici degli operatori ci permettono una determinata soglia di traffico dati da utilizzare solo nel territorio nazionale, con una frazione di questa soglia utilizzabile anche  nei paesi della comunità europea.

    Questo significa che se noi navighiamo all’estero fuori dalla comunità europea, o se sforiamo il plafond dati europeo, o magari utilizziamo il telefono in navigazione su un traghetto o una nave da crociera, pagheremo per navigare tariffe veramente esose, infatti anche per gli operatori piú convenienti il costo del roaming è veramente un salasso.

    person holding smartphone white sitting

    Lo stesso vale per le telefonate che facciamo o che riceviamo, che non sono comprese nelle normali tariffe disponibili in patria e che sono normalmente conteggiate a parte fuori dai confini della comunitá europea.

    La nazione di destinazione diventa particolarmente importante, dato che grazie al roaming europeo si riesce bene o male a navigare e a telefonare senza addebiti nascosti, se la destinazione fosse ad esempio la Svizzera o il Regno Unito non avremo diritto a queste agevolazioni, come se fossimo ad esempio negli Stati Uniti o in Giappone. 

    person using android smartphone

    Per evitare il salasso le soluzioni possibili sono tre: se il nostro operatore prevede una formula o un pacchetto per i viaggi all’estero potremo attivarlo pagando un extra  ed avere a disposizione un plafond di chiamate o di traffico dati, facendo attenzione ad eventuali limitazioni previste dal pacchetto, quindi è bene informarsi per tempo prima della partenza.

    Un’alternativa è quella di procurarsi una sim locale, ammesso e non concesso che sia disponibile per gli stranieri, da acquistare in un negozio di telefonia una volta arrivati a destinazione, facendo attenzione ai costi ed eventuali clausole o incomprensioni dovute alla lingua: in questo caso è bene prima di partire informarsi nei siti degli operatori in modo da farci attivare il piano telefonico che fa al caso nostro.

    Oppure ancora procurarsi una sim internazionale che prevede delle tariffe agevolate per le chiamate internazionali e un pacchetto di alcuni GB di traffico dati, con costi non economicissimi ma generalmente più convenienti rispetto agli extra richiesti dal proprio operatore: ovviamente le tariffe possono variare a seconda della destinazione quindi a seconda dei casi potrebbe non valerne la pena, quindi vanno valutati con attenzione i costi e le eventuali clausole.

    black smartphone on black table top

    Ovviamente avere una nuova sim richiede di avere un telefono dual sim con uno slot libero, sempre che non sia condiviso con la scheda di memoria o che non usiate abitualmente due sim, in quel caso dovrete sostituire la sim, cosa che potrebbe creare problemi con qualche app o usare un altro telefono.

    Se si ha un telefono di nuova generazione compatibile esiste anche la possibilitá di utilizzare le e-sim, grazie alle quali è possibile caricare sul telefono una sim virtuale, dove potete avere un piano telefonico e del traffico dati prepagato da utilizzare sino alla scadenza, in pratica é come avere un telefono dual sim ma con una carta che non viene inserita fisicamente dentro il telefono ma viene generata virtualmente una volta effettuato il pagamento presso l’operatore.

    E questa soluzione, ammesso e non concesso che sia supportato dal vostro telefono, può essere particolarmente comoda quando si viaggia all’estero, dato che esistono degli operatori internazionali che a seconda della nazione di destinazione mettono a disposizione delle soluzioni prepagate con un certo numero di giga per una durata limitata , da qualche giorno a un mese, per pochi euro,  alcuni con poco di piú consentono di utilizzare lo stesso piano in tutto il continente o area geografica.

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    Dato che la e-sim é disponibile anche per i piani telefonici tradizionali, se giá le utilizzate , a seconda del telefono potrebbe essere necessario disabilitare il piano originale a meno che il telefono non supporti due operatori contemporaneamente.

    Altra cosa da tenere a mente é che l’attivazione potrebbe non essere istantanea e richiede la scansione di un qr code per l’attivazione che deve essere fatta con una connessione di rete attiva, quindi é preferibile attivare queste e-sim prima della partenza per evitare di trovarci scoperti.

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    Se poi non volete proprio spendere nulla rimane l’opzione di disabilitare il piano dati e utilizzare le wifi libere magari di hotel e ristoranti, col rischio peró di rimanere senza connessione e quindi magari di non ricevere un messaggio Whatsapp o una notifica, e soprattutto che si possano inavvertitamente riattivare i dati del telefono, con il rischio di addebiti importanti.

    Voi le conoscevate?

  • Il futuro dei videogiochi é il Cloud Gaming

    Il futuro dei videogiochi é il Cloud Gaming

    Organizzare una postazione per i videogiochi sta diventando sempre piú complesso e costoso perché i prezzi delle schede video e dei componenti informatici necessari ai videogiocatori stanno aumentando vertiginosamente, tra inflazione, guerre geopolitiche che bloccano la circolazione dei componenti aumentando i prezzi e la richiesta di potenza di calcolo per scopi lontani dal gioco come intelligenza artificiale che rendono piú conveniente per le aziende spostare le risorse su queste tecnologie tenendo in secondo piano il mondo videoludico specie nella fascia bassa del mercato, ha fatto si che l’hardware costi molto di piú che in passato.

    E anche passare ad una console, se si cerca la migliore esperienza non é la scelta migliore, visto che le tecnologie dei computer da gaming moderne sono una spanna sopra rispetto a playstation e xbox , al punto che anche le case produttrici ci puntano sempre meno, sia come esclusive che come vendita di copie, ma soprattutto non sono così convenienti, se dobbiamo spendere 550 euro solo  di console, piu gli accessori vari praticamente indispensabili si arriva comunque a cifre non alla portata di tutti.

    Investire una cifra importante sull’hardware, considerando anche la veloce obsolescenza e i costi di ingresso molto importanti ci possono portare a dover cercare delle scelte per risparmiare. 

    person holding game pad

    Purtroppo è anche vero che a differenza del passato non si riesce a mettere in piedi un pc da gaming con prestazioni accettabili al costo di una console, quindi se il budget è limitato si deve scendere giocoforza a compromessi: rinunciare agli FPS e pagare i giochi piú cari se si sceglie la strada delle console, o accontentarsi di un pc non prestazionale dovendo rinunciare ai massimi dettagli smanettando nelle impostazioni del gioco, soprattutto se si vuole giocare ai titoli di nuova generazione, oppure cacciare una somma sostanziosa per un pc da gaming serio, magari ammortizzando la spesa usandolo anche per altri scopi.

    Ma per fortuna esiste anche un’altra soluzione che non é da trascurare se si dispone di una connessione veloce : il cloud gaming , che permette di giocare su una macchina remota dotata di hardware prestazionale che non dobbiamo comprare anticipando centinaia di euro, ma pagando per il suo uso solo un abbonamento al servizio.

    Ci connetteremo con un qualsiasi dispositivo, anche super economico, alla macchina dove gireranno i nostri giochi, utilizzandolo come fosse accanto a noi ma con il vantaggio ulteriore di non dover perdere tempo e giga per scaricare giochi e aggiornamenti dato che saranno sempre e automaticamente disponibili sul server.

    E se un tempo le prestazioni erano scadenti e i lag all’ordine del giorno, le cose sono migliorate parecchio sia grazie a hardware condiviso piú potente, che ci permette di giocare ai nostri titoli preferiti direttamente dalla tv, da un tablet, uno smartphone o un pc anche datato o economico o non dotato di scheda video dedicata.

    E considerando che questi servizi costano mediamente tra i 10 e i 20 euro al mese, costi dei giochi esclusi, spendiamo decisamente meno che comprare un nuovo computer, una nuova scheda grafica o una console di ultima generazione.

    Possiamo infatti sfruttare il nostro hardware attuale, a patto di aver un controller e una linea internet veloce, e con le 500/600 euro che spenderemmo per un upgrade andare avanti in cloud anche per 5 anni, soluzione che puó essere interessante anche come rimedio temporaneo se ci troviamo senza un budget importante da anticipare per la nostra macchina da gioco, o se siamo momentaneamente senza un hardware da gaming in attesa di procurarcelo.

    E c’é da dire che la compatibilitá coi titoli, la velocità e le prestazioni , specie di alcuni servizi come GeForceNow fanno pensare che questo sará il modo di giocare del futuro, e se anche un gigante come Amazon , che con il suo Luna si é buttato in questo mondo, tralaltro anche con una versione ridotta offerta gratuitamente agli utenti Amazon Prime, e con un controller dedicato utilizzabile su tantissimi dispositivi diversi come Tv, Fire stick, computer sia Windows , Mac o Chromebook, Smartphone e tablet sia Android che Apple, permette di avvicinarsi a questo mondo e provare la comoditá di questo modo di giocare praticamente con qualsiasi dispositivo.

    Voi conoscevate questa soluzione? L’avete provata? Pensate che il futuro del videogioco sia in cloud o preferite avere il proprio hardware dedicato?

  • Come migliorare la nostra connessione internet a casa

    Come migliorare la nostra connessione internet a casa

    Ormai nelle nostre case abbiamo sempre più dispositivi tra smartphone, tablet e computer che ognuno di noi ha in casa, si sono aggiunti consolle di videogiochi, stampanti di rete, smart tv, assistenti vocali, prodotti di domotica come prese wifi, telecamere ip e simili e soprattutto ora che tra smart working e limitazioni agli spostamenti a causa del covid si è costretti a stare in casa si usa molto di più la rete e da più dispositivi contemporaneamente, questo porta la nostra connessione e soprattutto il nostro router a saturarsi , limitando le prestazioni o bloccandosi.

    Per migliorare la situazione è necessario organizzarsi e ripensare un po’ la nostra rete casalinga, intervenendo su più fronti: la linea dati, il router e il wifi.

    Se abbiamo ancora una connessione in rame come l’ADSL , se a casa nostra abbiamo copertura è sicuramente il caso di passare ad una connessione più veloce in fibra, possibilmente in FTTH, permettendo di avere velocità anche 50 volte superiori, per una differenza di prezzo generalmente di pochi euro e che può fare la differenza se più persone in contemporanea usano la rete , magari per download, videoconferenze o video in streaming.

    Ma se il numero di dispositivi collegati col tempo sono aumentati, perché magari abbiamo acquistato nuovi dispositivi, o aggiunto dei componenti di domotica che usano la rete il nostro vecchio router potrebbe non essere in grado di gestire troppi dispositivi contemporaneamente bloccandosi o dovendo venire resettato di frequente, in quel caso sostituirlo con uno più recente ma soprattutto più potente potrebbe essere un’idea, facendo attenzione però che il nostro gestore internet ne permetta la sostituzione. Se ciò non fosse possibile si può pensare di aggiungere un secondo router in cascata che si occupi di diffondere il segnale ricevuto dal router del nostro operatore internet.

    Altra cosa da verificare è la copertura del wifi in casa, se nelle vicinanza del router il segnale generalmente sarà stabile e veloce, allontanandosi magari in una stanza più lontana il segnale tende a degradare, rallentando la velocità, in tal caso ci si può organizzare con dei ripetitori di segnale wifi, oppure aggiungendo degli access point per coprire meglio le zone più distanti dal router principale che necessitano però di un cavo di rete per portare il segnale, cosa che può essere problematica: nel caso si può pensare di utilizzare dei powerline per far passare il segnale sulla rete elettrica.

    Altra soluzione più costosa, ma anche più affidabile e meno complessa da installare è una rete mesh dove si avranno un kit di ripetitori wifi interconnessi tra di loro e  comandabili con una app che consentono di gestire un numero maggiore di dispostivi e che soprattutto essendo collegati tra di loro non in cascata come un normale extender ma in maniera paritetica riescono a funzionare ripetendo il segnale anche se uno di loro dovesse essere fuori uso

    Ad ogni modo con una piccola spesa si possono migliorare sensibilmente le prestazioni della nostra connessione, soprattutto se abbiamo una disposizione particolare delle stanze della casa, magari molto estesa o su più livelli.

    Voi avete problemi con la vostra connessione internet casalinga? Fatecelo sapere nei commenti, cosi come se avete dei dubbi o delle perplessità, io come al solito se possibile vi aiuteremo.

  • Come scegliere la connessione Internet

    Le connessioni internet sono un tema caldo di questi tempi visto che sono strumenti essenziali per chi ha necessità di studiare o lavorare da casa.

    Scegliere bene è importante, anche perché nonostante i prezzi dei vari operatori grossomodo si equivalgono, cambiano la tecnologia , l’affidabilità e la trasparenza dei singoli gestori.

    Dal punto di vista economico infatti bisogna fare attenzione più che al costo mensile dell’abbonamento quanto a costi nascosti o a pratiche poco trasparenti che qualche gestore utilizza per sembrare più conveniente della concorrenza.

    Date sicuramente un’occhio ai costi di attivazione e di fornitura del modem (dato che in molti casi è obbligatorio utilizzare quello fornito dall’operatore) e disattivazione: a volte questi costi vengono spalmati nel canone mensile facendolo lievitare di qualche euro rispetto alla cifra pubblicizzata e possono bloccare la disdetta del servizio se non saldati.

    Bisogna anche fare attenzione ad eventuali canoni promozionali  e servizi validi solo per un certo periodo di tempo : qualche operatore usa la tattica poco trasparente di pubblicizzare un canone mensile molto vantaggioso per i primi mesi , oppure regalare servizi digitali o incrementi di velocità che diventano a prezzo pieno al termine del periodo promozionale e che rischiano di far lievitare parecchio il canone mensile quando torna a regime.

    A volte eliminare questi extra al termine della promozione non è possibile o richiede il pagamento di penali, quindi se pensate che non vi servano non fatevi abbindolare dal “tanto è gratis”, ma evitate proprio di richiederli o quanto meno fatevi spiegare esattamente come e quando disattivarli, magari impostandovi un promemoria per evitare di dimenticarvene e trovarvi in bolletta sorprese sgradite.

    Occhio anche agli sconti sul listino: in caso di disattivazione potrebbe essere richiesta la differenza tra prezzo di listino e prezzo scontato se si abbandona il gestore prima di un certo periodo di tempo, in genere il primo anno, quindi anche eventuali offerte con sconti speciali “per sempre” potrebbero nascondere qualche insidia, pertanto leggete bene i termini del contratto.

    Superata la giungla delle offerte è bene capire anche le tecnologie a disposizione: purtroppo la scelta dipende più da cio che è disponibile nella vostra zona che non dal prezzo: nonostante le prestazioni possono essere parecchio differenti anche 100 volte superiori tra una tecnologia e un’altra la spesa mensile grossomodo si equivale: quindi piuttosto che scegliere il gestore per la pubblicità più simpatica, meglio scegliere quello che vi può fornire la migliore tecnologia disponibile a casa vostra, dato che non tutti i gestori possono fornire con la migliore tecnologia tutti gli indirizzi.

    Facciamo un breve escursus delle tecnologie: quelle via cavo come la fibra ottica e l’adsl hanno il vantaggio di essere stabili, veloci e non dipendono dalle condizioni atmosferiche, ma richiedono grossi investimenti da parte degli operatori perchè i cavi che portano il segnale internet devono passare sotto le strade di ogni singolo utente. Per questo non tutti gli operatori coprono tutte le utenze: nelle zone molto popolate dove è conveniente investire ci saranno più operatori in concorrenza con le tecnologie più veloci come la fibra ottica, in altre zone solo pochissimi o magari un solo operatore le forniscono, lasciando alla concorrenza le tecnologie più scarse, e nelle zone meno remunerative per gli operatori ci si deve accontentare di cio chè passa il convento.

    La soluzione migliore è la fibra ottica FTTH, fiber to the home, dove abbiamo un cavo in fibra ottica che entra direttamente dentro la casa dell’utente e consente di raggiungere velocità eccezionali sino a 1 Gbps, la riconosciamo perché viene pubblicizzata con un bollino verde con una F. Esiste poi una sorta di fibra ottica un po’ più economica per gli operatori perché entra nelle case usando i cavi del telefono fisso evitando lavori di muratura: è la FTTC (fiber to the cabinet) o fibra misto rame , reclamizzata col bollino giallo FR che consente velocita massime di 100 o 200 mega, quindi 5 o 10 volte più lente della vera fibra. In fondo alla classifica abbiamo la buona vecchia ADSL, pubblicizzata col bollino rosso R, non utilizzando la fibra ottica si ferma a un massimo di 20 mega, quindi 50 volte più lenta della fibra ottica, e 5/10 volte più lenta del misto rame.

    Quando si ha bisogno di una connessione sporadica, di emergenza oppure non si è coperti dalle connessioni via cavo ci si può rivolgere alle tecnologie senza fili: la connessione 3G o 4G dei gestori di telefonia mobile, le connessioni fixed-wireless e quelle via satellite.

    Usare il segnale il segnale mobile del cellulare, che puo essere facilmente condiviso , è semplice ma ci sono due svantaggi: il traffico incluso negli abbonamenti non è illimitato, quindi non possiamo utilizzare la connessione senza pensieri: attività come guardare video, giocare online ma anche solo fare gli aggiornamenti del computer possono farci terminare i giga a disposizione: quindi o la connessione si blocca, oppure dovremo pagare , generalmente salato, lo sforamento del plafond e inoltre non sempre nei piccoli centri sono disponibili le tecnologie più recenti che consentono di navigare a velocità sostenuta, pertanto è una soluzione valida da usare in emergenza ma non il massimo se la si vuole utilizzare in pianta stabile,

    Il fixed wireless è una soluzione ibrida, concettualmente simile a quella della fibra-rame che abbiamo nel fisso: una connessione veloce che anziché arrivare in strada arriva ad un ripetitore al quale ci si collega per mezzo di un’apposita antenna installata in casa. Questo ci permette di ottenere velocità simili alla fibra-rame, fino a 100 mega e con connessione illimitata come nel fisso. Anche in questo caso la troviamo pubblicizzata col bollino giallo FR. Essendoci un’antenna di mezzo soffre un po’ le condizioni atmosferiche, e la copertura è limitata sono ad alcune zone del paese, ma non essendoci costi fissi legati ai cavi esiste la possibilità di attivare il servizio anche per periodi di tempo limitati rendendo la cosa interessante per le seconde case, tant’è che è un servizio molto diffuso nelle località montane.

    Soluzione estrema per chi non ha copertura di nessuna di queste tecnologie è la connessione via satellite, ha dalla sua una copertura estrema, quindi sarà coperta anche la casetta sperduta in campagna, ma soffre di problemi di latenza per via del fatto che il segnale deve rimbalzare dal satellite e questo rimbalzo richiede qualche secondo rendendo la navigazione un po’ complicata, inoltre spesso i piani più economici hanno pesanti limitazioni di velocità , e/o di traffico, come per i piani dei cellulari.

    Altra cosa da vedere è l’affidabilità del gestore e il servizio clienti: a volte quell’euro in più al mese rispetto alla concorrenza serve a pagare un servizio clienti più efficiente e/o maggiori investimenti sulla rete, a volte serve solo a remunerare costose campagne di marketing o una rete di negozi sicuramente comoda ma non indispensabile , valutate bene sentendo anche le esperienze di qualcuno che ha non solo lo stesso gestore, ma anche la stessa tecnologia e sia nella stessa zona.

    Voi avete già trovato il vostro provider internet? Scrivetelo nei commenti, cosi come se avete qualche dubbio o curiosità e nei limiti del possibile vi risponderemo