Tag: carta di credito

  • Come non farti fregare dagli autonoleggi

    Come non farti fregare dagli autonoleggi

    Con l’avvicinarsi della bella stagione si iniziano a pianificare le vacanze e i relativi itinerari, e a seconda della destinazione scelta e del tempo a nostra disposizione diventa indispensabile noleggiare una macchina.

    Infatti a meno che non si decida di stare in una grande cittá ben servita dai mezzi pubblici o di alloggiare in qualche resort, l’automobile ci servirá per spostarsi nelle tappe del nostro viaggio o anche banalmente per raggiungere le spiagge o le attrazioni turistiche che vogliamo visitare.

    Ma noleggiare una macchina, soprattutto per chi non utilizza frequentemente gli autonoleggi,  puó essere , a seconda della destinazione, difficile, costoso o addirittura insidioso.

    Difficile perché , soprattutto in alta stagione la disponibilitá di vetture, specie in localitá balneari, è limitata quindi nelle migliori delle ipotesi questo significa prezzi alle stelle, servizi di bassa qualitá ma soprattutto il rischio di non trovare disponibilitá di vetture a meno di prenotare il noleggio con largo anticipo.

    Costoso perché quando la disponibilitá di vetture é limitata le offerte scarseggiano costringendoci magari a scegliere una vettura di categoria superiore con costi maggiori o a rivolgerci a noleggiatori poco convenienti o poco seri che potrebbero addebitare spese extra o costi nascosti approfittando della situazione.

    mercedes benz parked in a row

    E insidioso perché i noleggiatori cercano sempre di appiopparvi delle spese extra facendo leva sulle vostre paure, sulle vostre esigenze o sul mancato rispetto delle condizioni del contratto che difficilmente avrete letto per filo e per segno.

    Infatti basta un piccolo graffietto nella carrozzeria, magari dovuto al parcheggio di una macchina a cui non abbiamo fatto bene l’occhio, ma anche una botta lasciata da uno sconosciuto o una semplice multa e possono essere dolori per il nostro portafoglio.

    Ma anche banalitá come la quantitá di carburante residuo nel serbatoio o le condizioni di pulizia della macchina alla riconsegna possono portare a penali importanti, così come richieste banali come poter riconsegnare l’auto fuori dal regolare orario di ufficio, o in un ufficio diverso puó richiedere degli extra salati, così come se abbiamo bisogno di un seggiolino per i bambini, le catene da neve o un navigatore satellitare per i quali si rischia di pagare delle aggiunte importanti.

    Ma il balzello principe degli autonoleggi è l’assicurazione, ed é il fattore che incide particolarmente sulla spesa: infatti se restituite la macchina con un danno, sia che venga causato da voi o da un estraneo o vi viene rubata dovrete risarcire il noleggiatore entro ad una cifra massima, chiamata franchigia, stabilita nel contratto, ed è la cifra che vi verrá bloccata sulla carta di credito al ritiro e restituita alla riconsegna, eventualmente decurtata del valore del danno. 

    Ovviamente questa franchigia varia a seconda del noleggiatore, del tipo di contratto, dall’etá del guidatore, da eventuali convenzioni e soprattutto in base alla categoria dell’auto.

    In caso di danni vi verranno addebitate oltre le spese vive anche delle spese amministrative, ma soprattutto anche un piccolo danneggiamento puó venirvi a costare centinaia se non migliaia di euro, che dovrete ripagare al noleggiatore, quindi assumersi il rischio di dover sborsare delle cifre importanti puó rivelarsi particolarmente pericoloso, specie se si ha a che fare con noleggiatori particolarmente puntigliosi sulla verifica delle condizioni delle auto al rientro, o quando si è costretti a restituire l’auto in assenza di un addetto al quale contestare gli eventuali addebiti.

    Per ridurre o eliminare questo rischio i noleggiatori ci proporranno delle assicurazioni a pagamento che riducono o annullano questa franchigia, esentandovi dal dover risarcire il noleggiatore in caso di danni o furto dell’auto, magari con qualche eccezione o paletto ma che vi permetteranno di stare certamente piú sereni in caso qualcosa vada storto.

    Ovviamente queste assicurazioni possono essere particolarmente costose, ma per fortuna esistono delle soluzioni che permettono di risparmiare delle cifre importanti mantenendo la copertura assicurativa al costo di un pó di burocrazia aggiuntiva.

    Infatti esistono delle polizze assicurative specifiche, generalmente molto piú convenienti, che non sono vendute dal noleggiatore, ma da una compagnia assicurativa esterna, spesso tramite un broker o proposta dal comparatore di prezzi o dal sito internet dove avete trovato l’autonoleggio.

    In questo caso dovrete noleggiare l’auto rinunciando all’assicurazione proposta dall’autonoleggio: questo significa che vi verrá bloccata sulla carta l’intera franchigia e che in caso di sinistro dovrete risarcire il noleggiatore che vi rilascierá una fattura, ma aprendo il sinistro e spedendo la fattura all’assicurazione, dopo una valutazione vi verrá rimborsata.

    Ovviamente ci sará qualche seccatura in piú per via della cifra bloccata sulla carta, che anziché poche centinaia di euro potrebbero diventare alcune migliaia, che si dovrá anticipare il rimborso dell’eventuale danno e che si dovrá gestire un pó di burocrazia, ma a seconda della durata del noleggio si puó risparmiare anche il 90% del costo dell’assicurazione, permettendoci un risparmio di diverse centinaia di euro.

    Alla fine si tratta di una soluzione leggermente piú macchinosa, ma date le cifre in ballo può valerne certamente la candela, a condizione di scegliere un’assicurazione seria e che non faccia storie o ritardi il pagamento del sinistro.

    Voi conoscevate queste assicurazioni? Avete qualche altra domanda, consiglio o suggerimento? Scrivetelo nei commenti.

  • Cambiare valuta all’estero puó essere pericoloso

    Cambiare valuta all’estero puó essere pericoloso

    Quando si viaggia in un paese che adotta una moneta diversa dall’euro abbiamo il problema di dover cambiare i soldi nella valuta locale e questo ci espone a disagi, commissioni e fregature, soprattutto se ci dobbiamo interfacciare con qualcuno che non parla la nostra stessa lingua e che magari difficilmente rivedremo, quindi che potrebbe non farsi troppi scrupoli ad approfittare della situazione , magari facendo leva sulla posizione o sulla nostra urgenza di avere in mano della valuta locale.

    Per questa ragione cambiare i soldi in aeroporto o in una zona dove un banco non ha concorrenza puó essere particolarmente svantaggioso rispetto al centro delle cittá dove magari a causa del notevole afflusso di turisti si crea una concorrenza che fá leva sul prezzo per attirare a se i clienti, ammesso e non concesso che i vari banchi non facciano cartello per tenere alti i loro prezzi livellandoli su valori molto simili.

    Infatti cambiare il contante in un cambia valute significa dover sottostare a dei tassi piú sfavorevoli di quelli bancari, visto che il guadagno del cambia valute sta proprio in quella differenza, unita ad una eventuale commissione che possono chiedervi , e che ovviamente sará maggiore quanto piú il tasso sia vicino a quello bancario e quindi i margini si assottigliano. Viceversa se il banco di cambio non applica commissioni, probabilmente il tasso sará tendenzialmente piú sfavorevole.

    atm booth with neon signage

    Ma ovviamente i cambia valute non sono l’unico modo per pagare nella valuta locale: esistono anche le banche che fanno questo servizio, tendenzialmente a costi piú bassi, ma il problema puó essere che non abbiano a disposizione sufficiente contante senza prenotazione, soprattutto se vogliamo riconvertire la moneta locale in euro, ma soprattutto bisogna perdere tempo e avere a che fare con una burocrazia di difficile gestione per una persona che non è del posto, anche a causa della lingua.

    Volendo si potrebbe cambiare in anticipo il contante nella nostra banca prima di partire e viaggiare con in tasca la valuta estera, ma questo ci crea alcuni problemi: innanzitutto la valuta va prenotata alcuni giorni prima, la banca chiederá tendenzialmente dei costi per il servizio, ma soprattutto ci si espone al rischio che possiamo essere rapinati, specie se le cifre sono importanti, magari per ammortizzare i costi dell’operazione bancaria, oltre al fatto che comunque non è possibile viaggiare in aereo con una cifra in contanti superiore ai 10.000 euro di controvalore senza dichiararli, pena multe salate e/o la confisca della parte in eccesso.

    banknote lot

    La soluzione peró è molto piú semplice di quello che si pensi, basta usare una carta di credito, che generalmente viene accettata in quasi tutto il mondo, specie nelle attivitá turistiche, come in hotel e ristoranti e a seconda dei paesi anche per le spese minime come i biglietti dei trasporti pubblici e nei negozi.

    A seconda del paese che visitiamo è bene accertarsi che la nostra carta venga accettata, chiedendo prima della partenza all’istituto che ce l’ha emessa, specie se si usa una carta di debito o un circuito particolare che potrebbe essere ben accetto in patria ma non all’estero. Per viaggiare meglio avere una carta di credito vera e propria: quelle con i numeri in rilievo sono piú facilmente riconosciute, così come non é male viaggiare con piú carte di diversi circuiti per evitare di trovarsi senza soldi qualora una certa carta non dovesse funzionare , o se la nostra banca per precauzione blocca l’uso in paesi a rischio.

    C’è da dire che alcuni paesi hanno i loro circuiti di carte proprietari, quindi quelle internazionali potrebbero essere accettate dalle comuni attivitá commerciali con difficoltá , specie fuori dalle zone turistiche, ma generalmente c’è sempre la possibilitá di prelevare allo sportello automatico (ATM) della valuta locale con la quale pagare in contanti le nostre spese a meno che non ci si trovi in qualche rara nazione in cui il circuito o la nazionalitá della nostra carta non viene riconosciuta per ragioni politiche.

    Ma nella maggior parte dei casi basterá pagare dove possibile sempre con carta, magari prelevando con la carta giusto un po di moneta locale per pagare delle piccole spese, come souvenir o cibo di strada, dove potrebbero non accettare pagamenti elettronici.

    person counting money in front of atm

    Prelevare all’estero richiede però qualche strategia, visto che possono essere applicate delle commissioni anche salate, quindi é bene prima di partire conoscere le condizioni della nostra carta che potrebbero avere delle maggiorazioni sui tassi di cambio e/o delle commissioni sul prelievo.

    Se la commissione al prelievo ha una quota fissa potrebbe essere conveniente ritirare una somma piú grande facendo un solo prelievo calibrando la cifra in modo che alla fine del viaggio non ci resti in mano della valuta locale che non potremmo restituire facilmente se non acquistando qualcosa di superfluo per esaurirla, ma ovviamente esponendoci al rischio di venire derubati: se invece la commissione di prelievo è minima o pagata in percentuale meglio prelevare cifre inferiori man mano che ci é necessaria, facendo peró attenzione alla presenza di ATM nelle localitá che visiteremo, specie nei piccoli centri o nelle localitá meno turistiche potrebbe diventare impossibile prelevare rispetto a posti piú importanti.

    Altra cosa a cui fare attenzione con i prelievi, specie in aeroporti o zone turistiche é la presenza di ATM che non fanno capo ad una banca ma a dei cambiavalute, e che applicano delle commissioni aggiuntive per il prelievo , oltre quelle previste dalla nostra carta. Generalmente si trovano all’interno di negozi di souvenir o nelle strade piú frequentate dai turisti, se possibile meglio evitarli e cercarne uno di una banca locale, anche a costo di fare qualche passo in più. Tralaltro essendo meno controllati rispetto ad una vera banca si prestano all’applicazione di skimmer, con i quali dei malintenzionati possono rubare i dati della vostra carta durante l’operazione e clonarla.

    Ad ogni modo cambiare valuta all’estero ha dei costi, ma con un pó di strategia e usando sapientemente le carte di credito si evita di pagare commissioni extra e di trovarci in mano della valuta estera inutilizzata.

    exterior of modern bank building with arched passages

    Voi conoscevate questi metodi, ne avete degli altri? Avete qualche dubbio o curiositá? Scrivetelo nei commenti.

  • I bancomat stanno scomparendo?

    I bancomat stanno scomparendo?

    Se avete di recente avuto necessitá di prelevare soldi al bancomat o anche solo di fare un’operazione allo sportello automatico della banca ve ne sarete accorti: stanno sparendo non solo le filiali delle banche ma anche i terminali bancomat.

    E se la cosa è una scocciatura per chi vive in cittá, può diventare un problema per chi vive in un paesello, costretto a mettersi in macchina e fare chilometri solo per ritirare dei contanti o fare un versamento.

    person pressing keys of an atm

    Se aggiungiamo il fatto che le grandi banche stanno riducendo pesantemente le reti commerciali, e banche che erano presenti capillarmente in tutti i quartieri si stanno riducendo a giusto un paio di filiali per provincia la cosa si fá pesante: significa rischiare di dover fare anche 200 km e soprattutto perdere almeno mezza giornata per un’operazione bancaria che non è possibile fare online, come ad esempio incassare un assegno o fare un versamento.

    E se nei capoluoghi di regione seppur con tanti accorpamenti magari qualche filiale per il momento si salva ancora , giá in molti capoluoghi di provincia meno popolosi o meno ricchi potreste non trovare piú la vostra filiale di riferimento magari accorpata a quella di un’altra provincia o regione, figuriamoci quello che accadrá nei piccoli centri.

    E le cose andranno sempre peggio, soprattutto al centro e sud italia dove è meno conveniente per le banche tenere aperte le filiali, creando disparità nel territorio.

    person deposits money on an atm

    Ma perché le banche hanno deciso questo comportamento? Principalmente per ridurre le spese di affitto e personale, anche in considerazione che molte operazioni ormai possono essere fatte online, ma anche per limitare l’uso del contante, dove non possono ricevere delle commissioni sul loro utilizzo, al contrario di un’operazione fatta con le carte o per via telematica.

    Il problema peró diventa di fruizione dei servizi bancari, e non solo riferiti alla banca ma proprio in generale, perché anche se cambiassimo banca , con annessi costi e problematiche, per trasferire il conto in una che ha mantenuto la filiale nella nostra zona non é detto che da qui a qualche mese anche la nuova non fará la stessa fine della precedente, visto che la riduzione delle filiali è stato previsto ormai da tutti gli istituti bancari. 

    man using atm machine at night

    Ma il problema piú grande sono i bancomat, che ormai con le funzioni evolute potevano sopperire alla mancanza di una filiale bancaria effettuando in autonomia molte delle operazioni di sportello, ma se la filiale chiude quasi sempre chiude anche lo sportello automatico.

    E questo significa che se in zona resta solo il bancomat di una banca concorrente a parte non accedere ai servizi evoluti dovremmo pagare pure una commissione sul prelievo, ma anche qui le cose sono destinate a cambiare , ma in peggio.

    Infatti proprio a causa del mutamento del mercato è prevista una revisione del funzionamento degli sportelli bancomat che a tendere porterá a dover pagare sempre l’operazione allo sportello automatico anche se utilizzassimo quello della nostra banca, questo perché scomparirebbe il concetto della compensazione delle operazioni tra banche quando uno sportello automatico effettua il servizio per conto di una banca concorrente, facendo sempre pagare l’operazione alla banca concorrente si rivarrá sul cliente, e dato che l’attuale commissione interbancaria non remunera i costi vivi questa aumenterá in maniera significativa non consentendo alla banca di assorbirne i costi: in pratica cornuti e mazziati.

    a person holding an atm card while typing on her laptop

    E per proteggerci dalla situazione quello che possiamo fare é poco, magari per un periodo ci possono venire in aiuto gli uffici postali che generalmente sono molto capillari o le piccole banche locali fintanto che non saranno aggregate a gruppi piú grossi.

    Oppure per quelle operazioni che non si possono fare online alcune banche si stanno organizzando per utilizzare la rete di tabaccai, punti di spedizione, supermercati e centri scommesse per fare quelle operazioni che richiedono una presenza fisica.

    bank blur business buy

    Sicuramente peró la fruizione dei nostri soldi diventa molto piú complicata, soprattutto per chi ha una certa etá ed è poco avvezzo alle tecnologie, ma anche chi è smart si troverá sempre piú problemi soprattutto quando si esce dalla propria confort zone, magari perché si è fuori zona o in vacanza e potrebbe diventare un problema anche solo pagare il conto di un acquisto specie se il terminale del negozio è fuori uso o non legge la nostra carta.

    In pratica usare i nostri soldi diventerá piú complesso e costoso. Voi cosa ne pensate? Avete qualche dubbio, curiositá o qualcosa da aggiungere? Scrivetelo nei commenti.