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Le mascherine di protezione sono ormai sulla bocca di tutti, uno strumento ormai difficile da trovare perchè dovrebbe , e ribadisco il dovrebbe perché non è sempre vero, proteggerci dal coronavirus. Vediamo perchè e come si usano, e quali sono le differenze tra i vari tipi in commercio.
Innanzitutto c’è da dire che esistono vari tipi di mascherine, quelle chirurgiche che non proteggono dal contrarre il virus ma evitano qualora fossimo infetti di contagiare altre persone. Queste tra quelle utili sono le meno costose.
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Poi abbiamo le FFP2 o FFP3 , chiamate anche N95 nei paesi asiatici che invece proteggono chi le indossa dall’infezione, e possono avere o no una valvola: se ce l’hanno sono più comode nell’uso prolungato ma le particelle di saliva posso uscire dalla valvola e in quel caso proteggono chi ha la mascherina ma non impediscono di infettare qualora fossimo positivi al virus, infatti per questa ragione il personale medico le usa mettendoci davanti la mascherina chirurgica.
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Tutte queste mascherine sono monouso, quindi non possono essere riutilizzati e hanno una durata molto limitata, di circa 6 ore , quindi vanno cambiate spesso.
Verificate sempre che sia presente la classificazione della maschera e il marchio CE stampato sulla maschera.
Data l’elevata richiesta , la scarsa disponibilità e i prezzi ovviamente saliti alle stelle, tante aziende che producevano altro, specie industrie grafiche o tessili si sono riconvertiti alla produzione di mascherine, cosi come tanti privati hanno iniziato a costruirsele in casa.
Purtoppo l’efficacia di queste mascherine improvvisate è quasi sempre ZERO, purtoppo non solo non proteggono dal ricevere il virus ma neanche fanno da barriera in caso foste infetti, cosi come non serve usare una sciarpa o un fazzoletto: purtoppo il virus è talmente piccolo che penetra le fibre e fuoriesce, rendendo inutile la mascherina improvvisata.
L’unico vantaggio è che vi permette di entrare nei supermercati dove è obbligatorio avere la mascherina per poter accedere al negozio, ma a quel punto tanto vale farsela a casa con la carta da forno, che tra le tante soluzioni fatte in casa è quella più semplice e più vicina al concetto della mascherina chirurgica.
Ma ricordate: le mascherine autocostruite, o quelle prodotte senza la certificazione non servono a proteggersi ne a proteggere gli altri, gira un video molto esplicativo fatto da un dottore spagnolo che fa un semplice esperimento spruzzando un deodorante dall’interno della mascherina , come fosse la bocca di chi la indossa, e tutte le varie mascherine fatte in casa fanno uscire lo spray all’esterno, mentre la chirurgica e la FFP2 senza filtro la bloccano.
Pensateci quando acquistate le mascherine ed evitate prodotti inutili e costosi, buoni solo per fare marketing , ma che non proteggono: se lo scopo è solo entrare nei supermercati in assenza di una mascherina certificata, piuttosto che spendere tanti soldi fatevela in casa con la carta forno, se invece vi occorre veramente acquistatene una certificata.
Ovviamente i prezzi in giro sono saliti alle stelle, e se una mascherina FFP2 prima del virus costava anche 30 centesimi, ora trovarne sotto i 3 euro è già quasi un miracolo, e spesso le più economiche che si trovano su internet arrivano dall’estero, Cina in primis, con tempi di spedizione piuttosto lunghi, e chi le ha disponibili in Italia se le fa pagare care, anche perché probabilmente le ha pagate care dal suo fornitore e non necessariamente ci sta speculando.
Fate attenzione quindi alle possibili truffe, acquistando solo da rivenditori affidabili che vi garantiscano che le mascherine siano effettivamente certificate, che arrivino in tempi brevi e quindi non vengano bloccate in dogana nel tragitto, quindi possibilmente spedite se non dall’italia quanto meno dall’europa, anche a costo di pagarle un po di più , ma purtoppo è la legge del mercato: se la domanda è superiore all’offerta i prezzi salgono.
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