Tecnologia

  • Come rendere smart la TV

    Come rendere smart la TV

    Continuiamo a parlare di vecchi televisori, magari ne avete comprato uno nuovo uno per via del nuovo digitale terrestre, ma volete recuperare il vecchio per usarlo in un’altra stanza, ma ovviamente vi mancano le funzionalità smart come i servizi in streaming tipo Netflix, Amazon Prime Video, Disney Plus, Spotify, Dazn e simili o la possibilità di vedere un film che avete in una chiavetta usb o sul cellulare.

    Stessa cosa se magari avete un televisore molto economico in cucina, ma vi farebbe comodo avere anche li le funzionalità smart tv che avete nel grande televisore del salotto.

    Niente paura si risolve con poca spesa e tanta resa con delle chiavette o dongle che si attaccano ad una porta HDMI del vostro televisore e lo rendono smart: sono in pratica dei computer in miniatura che possono visualizzare filmati e musica dalla rete, tramite un cavo o il wifi, o da una chiavetta usb, installare programmi e connettersi a servizi digitali come i vari Youtube, Netflix, Amazon Prime Video, Dazn, Spotify etc.

    Possono essere comandati da un loro telecomando o dal cellulare, con una app o trasmettendo (tecnicamente si chiama cast, quindi ”castando”) i video dal vostro cellulare, pc o tablet al televisore, permettendo magari di vedere nel grande schermo del televisore quello che normalmente guardate su uno schermo di pochi pollici.

    I prezzi sono davvero bassi, generalmente si parla di cifre tra i 20 e le 100 euro, anche perche spesso sono prodotti o venduti a prezzi agevolati dalle stesse aziende che vi forniscono il servizio digitale in abbonamento, come Amazon con la sua fire tv, Google con il Chromecast o Apple con la AppleTV, vi metto qualche link in descrizione

    Tralaltro c’è anche il vantaggio che se un domani nascesse una nuova tecnologia, un nuovo servizio o ne volete una con più funzioni o più veloce non bisogna cambiare televisore ma cambiare la chiavetta con poca spesa, cosa che può essere utile anche a chi ha già una smart tv non più al passo coi tempi, magari lenta o non compatibile con qualche nuovo servizio digitale.

    Ovviamente prima dell’acquisto verificate che la chiavetta sia compatibile col servizio di vostro interesse, ma per quello che si paga, se usiamo i servizi in streaming sono soldi ben spesi.

  • Come scegliere la Tv

    Come scegliere la Tv

    Con l’avvento delle nuove tecnologie di trasmissioni digitali, entro il 2022 se il nostro televisore è troppo vecchio e quindi non compatibile saremmo costretti ad acquistare un decoder esterno o a sostituirlo.

    Il decoder esterno è certo la soluzione più economica, specie se si tratta di cambiare tanti televisori in casa ma certamente la più scomoda perché significa un telecomando in più, una porta del televisore e una presa della corrente occupati, tanti cavi in più sicuramente poco belli da vedere e comunque una soluzione non ideale per chi non è particolarmente tecnologico e che magari ha difficolta anche a cambiare l’input del televisore, figuriamoci gestire due apparecchi.

    Inoltre se il televisore è vecchio, probabilmente quello che lo sostituirà probabilmente avrà una risoluzione maggiore, sarà più grande, avrà delle funzionalità aggiornate e già predisposto alle ultime novità tecnologiche.

    Inoltre a parità di dimensioni i televisori costano molto meno rispetto a qualche anno fa, considerate che seguendo le offerte potete portarvi via un 55 pollici dignitoso anche per meno di 400 euro, quando sino a una decina di anni fa ci volevano 1500 euro per un 42 pollici.

    Ovviamente in teoria maggiore è la risoluzione, e maggiore dovrebbe essere la dimensione ideale dello schermo, infatti siamo passati dalle trasmissioni in SD con qualità dvd a quelle HD e ora inizia ad affacciarsi il 4K quindi  per via della richiesta del mercato gli schermi grandi sono diventati più diffusi e più economici, per contro trovare schermi più piccolini potrebbe diventare difficoltoso, o comunque poco conveniente, spesso con 50 euro in più potete prendere un televisore 10 pollici più grande, ed è una cosa che ne vale la pena sin tanto che abbiamo lo spazio in casa.

    Infatti una cosa da verificare, dato che nonostante le dimensioni dei televisori crescono a dismisura, le case rimangono piccole, cosi come non crescono i mobili che contengono il televisore, pertanto misurate bene lo spazio che avete a disposizione per non correre il rischio di dover rimandare indietro il televisore, magari preso con uno sconto favoloso ma che non entra nel mobile della sala per 5 maledettissimi centimetri.

    E’ vero che esistono dei supporti per ancorare il televisore al muro e quindi qualche centimetro in più potrebbe non essere un problema, ma se abbiamo un mobile tv che lo contorna magari saremo costretti a sbarazzarcene o a cambiarlo , se invece il televisore sta su un tavolino il televisore potrebbe tranquillamente sbordare, anche se dipende dalla base del televisore stesso: quelli più economici tendono ad avere una coppia di piedini alle estremità, che non permettono di sbordare se non di pochi centimetri, quelli più costosi generalmente hanno una base centrale che permette di essere poggiato a una superfice larga anche la metà dello schermo, anche se è sempre possibile comprare una base universale da agganciare sulle viti per il supporto a muro che tendenzialmente costa meno della differenza con un televisore di più alta gamma.

    Come detto televisori ce ne sono a parità di schermo di tanti prezzi, la differenza la marca e quindi l’assistenza, la reattività, e la presenza di alcune particolari tecnologie, che ad esempio migliorano le immagini. Sicuramente per vedere il digitale terrestre senza grandi pretese, ad esempio per guardare il telegiornale, lo sceneggiato o il quiz in tv anche quello più economico può andare bene, l’unica accortezza è verificare la velocità nell’accensione e nel cambio dei canali, che in certi modelli può essere parecchio lento e frustrante.

    Le cose cambiano se dobbiamo attaccare dei dispositivi al televisore, siano essi computer, decoder satellitari, lettori blue ray o console di videogiochi, in quel caso si presuppone che verranno visualizzati spesso contenuti ad alta definizione e in rapido movimento, quindi la qualità dello schermo, dell’elettronica e delle immagini deve essere la più alta possibile, quindi può valerne la pena acquistare un prodotto di più alta gamma, tenendo conto che un prodotto di alta gamma puo tranquillamente costare , a parità di  dimensioni, anche 4 o 5 volte più di quello economico

    C’è anche da dire che spesso sui televisori più cari si paga tanto il marketing  dove si viene attratti da sigle altisonanti che spesso servono solo per confondere l’utente , dato che probabilmente se non conosciamo quella funzionalità probabilmente non ci serve e che la tecnologia esclusiva magari ci da un 5% in più sulla qualità dell’immagine ma ci costa il triplo

    Per contro anche quelli super-economici potrebbero rivelarsi delle fregature, dato che il mercato è pieno di prodotti , spesso marchiati con nomi di produttori storici non più in attività, o che hanno concesso il marchio su licenza, di provenienza turca, cinese o dell’est europa, realizzati un po’ troppo in economia che seppure fanno il loro lavoro per un uso basico, peccano soprattutto per l’assistenza: un eventuale problema al termine dei canonici 2 anni di garanzia significa dover buttare il televisore poiché sarà antieconomica la riparazione o impossibile trovare i ricambi, cercate di informarvi e preferite un marchio che ha ancora le sue linee di produzione e non uno che sebbene nel passato fosse un nome prestigioso , e ce ne sono di insospettabili, ora affida la produzione a quelle solite poche fabbriche a basso costo, magari per le linee più economiche o da offerta civetta per i supermercati.

  • Addio alla radio sui cellulari

    Addio alla radio sui cellulari

    Tra le tante cose che questo 2020 si porterà via c’è forse qualcosa di cui avremo fatto a meno, la radio FM sui cellulari.

    Infatti per favorire l’adozione della radio digitale DAB+ che nel futuro sostituirà l’FM è obbligatorio che tutti gli apparecchi elettronici che integrano un ricevitore radio FM possano ricevere  anche il DAB.

    Quindi già dall’anno scorso autoradio e impianti hifi non potevano essere venduti in mancanza della funzionalità DAB ma la cosa dall’anno prossimo si estende anche ai cellulari dotati di radio FM.

    Ma dato che integrare questa funzionalità richiede la riprogettazione del telefono i produttori stanno disabilitando la funzionalità radio dai cellulari già prodotti, quindi diventerà difficile trovare dei cellulari integrino la funzione radio, poco usata ma comoda per chi non ha piani con i dati illimitati o la possibilità di usare un wifi  per ascoltare la radio in streaming.

    Ma la cosa più antipatica è che per disabilitare la radio usano un aggiornamento software che la disabilita la funzionalità anche a quegli utenti che avevano comprato il telefono prima dell’entrata in vigore della legge, togliendo una funzionalità che magari ci aveva fatto scegliere proprio quel telefono anziché uno senza radio che magari costava pure meno, e purtroppo se decidiamo di installare l’aggiornamento andremo a perdere la funzionalità radio, quindi sarete costretti a scegliere tra un telefono non aggiornato o uno senza radio.

  • Le dashcam

    Le dashcam

    Sicuramente navigando su youtube vi sarete imbattuti nei video di spettacolari incidenti, ripresi dall’interno delle automobili, generalmente provenienti dalla Russia e vi sarete chiesti come mai si vedano spesso di questi video, la risposta è semplice, nei paesi dove le truffe assicurative o gli incidenti sono all’ordine del giorno avere in macchina una telecamera che riprenda il nostro percorso può essere veramente utile ai fini assicurativi, tanto più che al giorno d’oggi si possono acquistare queste telecamerine, dette dashcam anche per poche decine di euro.

    Si tratta di piccole telecamerine specifiche per l’uso in macchina, che si attaccano per mezzo di un’adesivo o una ventosa al parabrezza e sono dotate di una lente grandangolare per riprendere quanto più possibile la strada davanti a voi, con una scheda di memoria dove viene registrato automaticamente il video, un piccolo display, una batteria integrata e un cavo che si collega all’accendisigari dell’auto per l’alimentazione e la ricarica della batteria.

    I modelli più evoluti hanno anche un modulo gps che consente alla telecamera di sapere velocita e posizione che potranno comparire in sovraimpressione, a ulteriore prova, nel video registrato e hanno magari la possibilità di integrare dei sistemi di ausilio alla guida che ad esempio ci possono avvisare all’uscita di corsia o quando ci avviciniamo troppo a un veicolo.

    Un’altra opzione utile nei modelli migliori , oltre quello di avere una maggiore risoluzione e una migliore qualità del video anche in situazioni di poca luce, è quella di poter collegare una seconda camera per riprendere non solo quello che succede davanti al veicolo ma anche dietro, cosa che inevitabilmente ci porterà ad avere un ulteriore cavo in giro per l’abitacolo che andrà adeguatamente nascosto

    Una delle funzioni principali oltre quella di registrare il nostro tragitto per avere una prova video di un’eventuale incidente o di un’infrazione al codice della strada è quella di sorvegliare l’auto quando è parcheggiata, infatti grazie alla batteria interna la dashcam potrà attivare la registrazione quando capterà un movimento permettendo di registrare tentativi di furto o atti vandalici sin tanto che la batteria sarà carica e ci sia spazio nella scheda di memoria, tenendo sempre conto che la camera quando finisce lo spazio cancellerà le registrazioni più vecchie, quindi sarà difficile recuperare una registrazione fatta mesi addietro se non l’abbiamo salvata sul telefono o sul computer.

    Ma è legale registrare la strada, le persone, le automobili o magari un’agente di polizia che svolge il suo lavoro? La risposta è si, a patto di tenere per noi le registrazioni e non diffonderle, magari su internet poichè pubblicare targhe e volti lede la privacy delle persone coinvolte, quindi qualora si volessero pubblicare andrebbe ottenuto il permesso delle persone riprese oppure oscurati nel montaggio del video.

    Anche la funzione di sentinella parcheggio risulta legale a patto di non riprendere oltre lo stretto necessario ai fini della sicurezza, quindi va bene inquadrare il vandalo ma non spiare tutto il parcheggio con la scusa della sicurezza.

    Il problema magari è che il video registrato da una dashcam non è automaticamente una prova in un eventuale processo o puo servire per farci annullare automaticamente una multa comminata per errore, sarà il giudice o l’agente di polizia a suo giudizio ad accettarla o respingerla come prova dato che non esiste una legge che regoli specificatamente l’uso di questo tipo di telecamere, quindi anche se il video ci scagionasse chi è deputato a decidere potrebbe tranquillamente non tenerne conto.

    Ad ogni modo visto il prezzo davvero basso , come detto si trovano in rete anche su amazon per poche decine di euro, trovate qui sotto qualche modello, e l’effetto deterrente in caso di atti vandalici il gioco vale la candela a patto di riuscire a nascondere l’antiestetico cavo di alimentazione che andrà dall’accedisigari al parabrezza.

  • I giradischi

    I giradischi

    Se è vero che ormai la musica liquida, quella ascoltata in forma digitale o in streaming, è diventato il modo più utilizzato per ascoltare la musica, da qualche tempo stanno tornando di moda i vecchi vinili.

    Infatti se la musica liquida è il metodo più comodo poiché ci consente di avere sempre con noi tutta la nostra discografia preferita, dall’altra parte ci fa perdere il concetto di possedere fisicamente l’album, che tra le altre cose è sempre stato anche una sorta di feticcio da collezionare che lega l’artista al fan, e che ci consente di apprezzare quella parte di creatività che non esce soltanto dalle casse, e quale migliore modo di farlo se non con il formato fisicamente più grande?

    Non si tratta infatti di portarsi la musica in giro o di ottenere la migliore qualità, dato che a meno di avere impianti costosi e orecchi sopraffini il vinile non è migliore di un cd o di un buon file digitale, ma il rituale di mettere il disco sul piatto, posare la testina, godersi la copertina merita senz’altro l’acquisto o il recupero di un giradischi.

    Spesso poi si vogliono recuperare degli album non più disponibili in altri formati oppure riascoltare un disco appartenuto a un parente o di quando eravamo bambini

    Ovviamente possiamo recuperare vecchi vinili e giradischi che avevamo in cantina o che potremmo recuperare dal mercato dell’usato oppure rivolgerci al nuovo.

    C’è da dire che nonostante la moda del momento il mercato resta una nicchia, quindi i produttori rimasti in attività non sono poi tanti quindi anche la varietà di prodotti sul mercato è limitata e spesso si tratta di uno stesso prodotto di provenienza asiatica, spesso di qualità non eccelsa, venduto da più marchi.

    Troviamo infatti nella fascia più economica del mercato , entro i 100-150 euro, dei prodotti completamente in plastica , spesso dalle forme retrò, che a volte hanno le casse integrate e che hanno un grosso difetto: non è possibile calibrare in maniera corretta il peso della testina, questo significa che la testina con l’uso andrà a graffiare il disco più del dovuto, rovinandolo e questo significa dover buttare il disco dopo pochi ascolti: se è vero che si risparmia all’acquisto, per contro si va a rovinare la propria collezione di dischi, pensate se abbiamo sul piatto qualche edizione introvabile di grande valore, economico o anche affettivo perché magari appartenuto a vostro padre o vostro nonno, il mio consiglio è evitare questi plasticoni, meglio spendere poche decine di euro in più per prodotti che anche se non avessero il miglior suono del mondo quantomeno non rovinano i dischi.

    Troviamo poi dei prodotti di fascia media, dai 150 ai 350 euro, che quanto meno hanno braccio regolabile e testine sostituibili con facilità, nonostante quasi tutti provengano dalla stessa fabbrica in cina si differenziano per il marchio, a volte per l’estetica e per qualche caratteristica tecnica: alcuni hanno la trasmissione a cinghia , più silenziosa ma soggetta ad usura, e alcuni quella diretta , preferibile per un uso da dj dove si ha necessita di variare la velocità e di poter fare lo “scratch”, qualcuno ha la connessione bluetooth per poterli collegare ad una cassa o ad una cuffia senza passare dall’impianto, molti hanno una presa usb per poter digitalizzare al computer i vecchi vinili,  quasi tutti quelli di produzione moderna hanno un’uscita rca standard preamplificata , adatta all’ingresso aux degli impianti recenti, al posto di quella phono dei vecchi impianti o comunque di un selettore per poter scegliere la tipologia di uscita.

    Troviamo poi prodotti di fascia medio-alta prodotti da case specializzate , sia di recente costituzione, che con una lunga storia alle spalle nella costruzione di giradischi dove l’attenzione ai dettagli e alla qualità è molto alta, ma anche il prezzo di listino: è la soluzione ideale per chi ha già esperienza coi giradischi, suonano meglio ma spesso richiedono qualche attenzione in più , e magari l’acquisto di qualche accessorio dedicato, che li rendono poco adatti a un neofita.

    La soluzione alternativa è invece recuperare un vecchio giradischi: dato che si tratta di un prodotto relativamente semplice, spesso basta una pulizia, una eventuale sostituzione della cinghia e/o della testina per rimetterlo in funzione. Sicuramente la qualità costruttiva, anche dei prodotti all’epoca relativamente economici, ad esempio quelli di produzione giapponese, è migliore di quelli di attuale produzione anche di un certo prezzo.

    L’unica cosa a cui stare attenti è che quasi sicuramente il giradischi avrà solo l’uscita phono quindi se vogliamo collegarlo agli ingressi aux di un impianto moderno , a meno che non abbia un ingresso phono dedicato presente ormai solo in prodotti di alta fascia , ci dovremo procurare un preamplificatore phono, che comunque si trova anche con 30 euro.

  • I cavi USB-C

    I cavi USB-C

    Qualche giorno fa un mio contatto facebook che ha acquistato un nuovo smartphone dopo qualche anno di onorato servizio si lamentava del fatto che avesse un nuovo connettore : l’usb-c e che quindi non avrebbe potuto utilizzare il cavo del vecchio telefono.

    Devo dire che la cosa mi ha fatto un po’ sorridere perche, a parte il fatto che è sul mercato già da qualche anno,  l’usb-c serve proprio per eliminare cavi e connettori vari presenti sui nostri dispositivi integrandoli in un connettore unico che serve non solo per la ricarica o l’alimentazione del dispostivo, per il trasferimento dei dati ma anche dei segnali audio e video.

    Tralaltro sta diventando lo standard, tanto che ormai spesso i produttori di dispositivi neanche mettono più in confezione adattatori, trasformatori o cavi dato che con usb-c si puo recuperare quelli esistenti, evitando di creare spazzatura tecnologica dato che tramite questa interfaccia è possibile portare molta più corrente , sino a 100W, capace di alimentare tranquillamente non solo degli smartphone o dispositivi dal basso consumo, ma anche notebook tablet e altri dispositivi particolarmente energivori con un alimentatore grande come quello di un cellulare, grande vantaggio per chi ha sempre dietro il computer, e che grazie alla tecnologia power delivery si adatta dinamicamente alla richiesta di energia del dispositivo da alimentare dando più corrente possibile per ricaricarlo più velocemente ma senza eccedere e quindi rischiando di rovinare l’apparecchio

    Infatti , specie se il cavo è compatibile con le specifiche USB 3.1 che sono uscite grossomodo in contemporanea con il nuovo connettore, il cavo può integrare il segnale del monitor hdmi o display port, l’interfaccia thunderbolt che permette di trasferire sino a 40 gigabit al secondo e avere soprattutto un collegamento pci express che permette di poter espandere il nostro smartphone, notebook o tablet come faremmo installando una scheda pci in un pc fisso: quindi possiamo aggiungere  dispositivi come schede di rete, schede di acquisizione e simili che richiedono grandi flussi di dati anche a un notebook o un tablet che generalmente è poco o per niente espandibile, col vantaggio sia di risparmiare spazio che di poter disporre di certe funzionalità anche in mobilità o in ambienti smartworking dove non esistono più postazioni fisse.

    Questo spiega infatti sia laptop dotati soltanto di una porta usb-c che la nascita di docking station che integrano decine di protocolli e funzioni con un solo cavo usb-c, cosa che dovrebbe aiutare anche a tenere in ordine le scrivanie, oltre a poter miniaturizzare i dispositivi dato che non sarà necessario dover dedicare dello spazio fisico sul dispositivo a dei connettori dedicati che diventeranno obsoleti.

    Mentre un vantaggio minore ma sempre comodo è che il connettore è reversibile, quindi puo essere inserito indifferentemente in qualsiasi senso, a differenza del micro usb o dell’ancora piu vecchio mini usb che avevano un senso obbligato quindi bisognava stare attenti a come lo si inseriva perdendo tempo per trovare il verso giusto

    Ah dimenticavo una cosa esistono degli adattatori usb-c micro-usb, quindi il mio contatto facebook con un paio di euro può comprare un set di 4 adattatori su amazon e sfruttare i cavi esistenti per la ricarica del telefono, probabilmente i dati o la velocità di ricarica se il cavo è troppo vecchio non andranno alla massima potenza ma perlomeno in una prima fase non deve cambiare i cavi esistenti.

    Effettivamente  i cavi usb-c di buona qualità tendono a costare un po’ di più dato che devono portare molti più dati e molto più velocemente cosa che richiede un cavo migliore, anche se viste le caratteristiche dovrebbe essere molto più longevo dei vecchi cavi, specie quelli specifici per una certa funzionalità.

    Voi avete nei vostri dispositivi una usb-c? Avete qualche dubbio, suggerimento o qualcosa da aggiungere? Scrivetelo nei commenti e vi risponderemo.

  • Scegliere la stampante

    Scegliere la stampante

    Se prima del virus avere una stampante in casa non era strettamente indispensabile, in epoca di smartworking tra lavoro da casa, uffici chiusi e moduli da stampare avere una stampante diventa importante, ma come fare a sceglierla?

    Sicuramente ci sono tre grandi fattori da considerare, le funzionalità, il tipo di tecnologia e i costi di mantenimento, vediamo nel dettaglio di cosa si tratta e come fare a scegliere quella che fa per noi.

    Innanzitutto la prima cosa da verificare sono le funzionalità dato che ormai le stampanti non servono soltanto a stampare qualche foglio di carta attaccate a un computer. Una funzionalità molto comune è lo Scanner, che permette di digitalizzare fogli e documenti e se è integrato nella stampante la trasforma in una comoda fotocopiatrice.

    Un’altra comoda funzionalità è il Fronte/Retro : se presente potremo stampare su entrambe le facciate del foglio facendoci risparmiare la carta: in quelle più economiche sarà manuale, quindi dovremo manualmente girare i fogli di carta a metà lavoro facendo attenzione a inserirli nel verso giusto, in quelle più avanzate sarà automatico, quindi la stampante girerà i fogli senza il nostro intervento.

    Altra funzionalità che puo essere comoda per gli usi da ufficio è il Fax, anche se c’è da dire che si usa sempre meno, ma può essere comodo averlo, a patto di avere una linea telefonica fissa al quale collegarlo.

    Se abbiamo la funzione scanner può essere comodo avere un’ alimentatore automatico di documenti, in modo da poter dare in pasto alla macchina un mazzo di fogli da scandire, fotocopiare o faxare senza doverli inserire uno alla volta.

    Ma la funzione che sta diventando quasi essenziale è la connessione di rete: può essere via ethernet, dove ci dovrà essere un cavo che collega la stampante al nostro router della connessione internet o meglio ancora wifi: in entrambi i casi tutti i dispositivi della nostra rete siano essi computer, ma anche tablet o smartphone potranno stampare dalla stessa stampante, possibilmente facciamo attenzione che sia corredata da una app per permettere facilmente la stampa da smartphone e tablet che altrimenti potrebbe essere non alla portata di tutti,e che può consentire di stampare anche quando siamo fuori casa.

    Parlando di tecnologie di stampa, generalmente quelle principali sono  due: inkjet e laser anche se ne esistono altre come aghi o sublimazione usate in ambiti specifici o qualche evoluzione delle tecnologie più comuni esclusiva di qualche produttore come ad esempio le led, che sono evoluzioni delle laser.

    Le getto di inchiostro hanno il vantaggio di costare relativamente poco, sia come costo dell’apparecchio che delle cartucce, oltre ad avere i migliori colori che le rendono particolarmente valide per la stampa di documenti a colori e fotografie , anche se considerato il costo della carta fotografica è più conveniente quando dobbiamo stampare delle foto, specie se in quantità, rivolgersi a servizi di stampa online o anche a un fotografo piuttosto che stamparsele in casa.

    Ma il grosso svantaggio delle inkjet è che se non usate frequentemente gli ugelli si intasano, questo significa che se non l’avete usata per qualche tempo dovrete fargli fare dei cicli di pulizia prima di poterla utilizzare, quindi non sarà sempre pronta all’uso, cosa che porta via non solo del tempo per l’operazione, ma soprattutto consuma inchiostro della cartuccia, e a seconda dei casi potrebbe utilizzare buona parte se non tutta la cartuccia.

    Le laser invece non soffrono di problemi di intasamenti e sono sempre pronte all’uso, inoltre sono le migliori per la stampa in bianco e nero e per grandi volumi di stampa, dato il costo per singola stampa è generalmente più basso delle inkjet. Non tutte però stampano a colori: solo i modelli più costosi possono farlo e comunque la qualità della stampa a colori è generalmente meno soddisfacente, inoltre per poter stampare a colori dovranno avere 4 cartucce una per colore, e questo significa spendere di più sia all’atto dell’acquisto della stampante che al cambio delle cartucce, e considerato che rispetto ad una inkjet sia la stampante che i toner costano sensibilmente di piu, significa dover anticipare una spesa, che comunque verrà ripagata nella maggior durata e nel costo a copia più contenuto.

    Importante è verificare la disponibilità di cartucce di concorrenza per il modello di stampante che avete in mente di acquistare, soprattutto se si tratta di una laser i risparmi si fanno importanti: potreste spendere per un toner di concorrenza circa 10 euro contro quasi 100 di uno originale, quindi in fase di scelta della stampante verificate su ebay amazon o nei centri specializzati in cartucce la disponibilità di consumabili di concorrenza, il loro costo e il numero di copie stimato e preferite magari una stampante che costa un po’ di più in fase di acquisto ma per cui si trovano cartucce a basso costo, ad una super economica o ad un modello appena uscito sul mercato, di cui non si trovano cartucce compatibili.

    A volte una stampante nuova potrebbe costare meno del costo delle cartucce perche i costruttori spesso vendono sottocosto l’apparecchio per rifarsi sul costo delle cartucce stesse che dovrete necessariamente comprare se volete utilizzarla: usando cartuccie di concorrenza avrete pagato poco sia la stampante che i consumabili, ma attenzione a non cadere nel tranello di acquistare una stampante nuova, magari identica alla vostra, solo per le cartucce: spesso quelle in dotazione hanno una capacità ridotta, quindi meglio una compatibile.

    Ricordate inoltre che in una stampante a colori quando si esaurisce un colore, anche se il nero o gli altri colori non sono esauriti, si bloccheranno le stampe in attesa di una nuova cartuccia a meno chela stampante non abbia una funzionalità per disabilitare i colori stampando solo in bianco e nero: cercatene possibilmente una che abbia questa possibilità o fate in modo di avere sempre a portata di mano delle cartucce di riserva.

    Queste sono piu o meno le cose da sapere nella scelta di una stampante, scrivetemi nei commenti se magari ho dimenticato qualcosa o se avete qualche dubbio o curiosità, io come al solito se posso vi risponderò. Io vi faccio i miei saluti, vi invito a mettere un like se questo video vi è piaciuto, ad iscrivervi al canale e ad attivare la campanella per la notifica dei prossimi video. A presto!

  • Il pc da gaming

    Il pc da gaming

    Oggi parliamo di computer da gaming, quei computer che poter reggere le caratteristiche dei moderni videogiochi necessitano di una certa potenza, cosa comune anche a chi cerca un computer per svolgere attività più gravose delle solite attività da ufficio, quali la creazione di contenuti multimediali o la progettazione.

    Sicuramente è bene mettere in chiaro una cosa: giocare con un pc , specie se si vogliono buone prestazioni, è una faccenda costosa: non fatevi abbindolare da certe offertone su ebay  o amazon dove vi spacciano per poche centinaia di euro un vecchio scassone camuffato da macchina da gaming solo per la presenza di qualche led RGB

    Le prestazioni in gaming infatti dipendono in maniera considerevole dalla scheda video e quelle più moderne che permettono di ottenere FPS importanti specie alle alte risoluzioni costano parecchio e vanno a  incidere in maniera considerevole sul budget della vostra configurazione: una buona scheda grafica tende a costare da sola quanto se non più di una console, se il vostro budget è limitato e il pc vi serve solo per giocare forse è il caso di farlo su console.

    Esistono poi dei compromessi accettabili che stando sulla fascia delle 200-300 euro danno un buon rapporto tra prezzo e prestazioni , pur non raggiungendo il massimo consentono di giocare in maniera fluida sino al full hd e che possono riuscire a farci giocare in modo soddisfacente su build del costo tra i 600 e gli 800 euro, a patto di rinunciare al 4k o a qualche funzionalità moderna come il ray tracing, che a onor del vero non è ancora supportata da molti giochi, ma visto il salto generazionale delle consolle probabilmente diventerà necessaria in futuro anche sui pc.

    C’è da dire che esistono schede grafiche anche da 30 euro , che sono perfette per le attività di ufficio, e sono quelle che rischiate di trovare nei preassemblati super economici, ma giocare a qualcosa di più pesante di un platform di vecchia concezione sarà sicuramente poco soddisfacente anche portando al minimo tutte le specifiche del gioco, cosi come quando vi troverete solo la grafica integrata sul processore senza una scheda grafica dedicata: per uso gaming meglio evitare a meno che non abbiate già in programma l’acquisto di una buona scheda grafica.

    Dall’altro capo ci sono le schede di media ed alta gamma che da sole costano quanto un’intero computer di fascia media, dato che per un buon prodotto si spende tranquillamente tra i 600 e i 1000 euro , e spesso anche di più specie sulle versioni top dotate di configurazioni custom e dissipatori aggiuntivi per permettere l’overclock.

    Ovviamente per risparmiare ci si può buttare sull’usato ma stando attenti a cosa si compra: generalmente in presenza di un cambio generazionale i nuovi prodotti surclassano a livelli di prestazioni quelli precedenti, quindi se da una parte chi vuole il top andrà a vendere per avere l’ultimo modello, ma avendo pagato parecchio non svenderà, quindi rischiamo di accontentarci dal punto di vista prestazionale e di pagare l’usato quanto la versione intermedia della nuova generazione che tendenzialmente si avvicinerà per prestazioni a quella top di gamma della serie precedente, quindi con quella intermedia della nuova generazione quantomeno si potrà godere della garanzia e del supporto di un prodotto nuovo, spendendo grossomodo cifre simili e avendo delle prestazioni paragonabili.

    Altro elemento costoso delle configurazioni da gaming è il processore: se non avete problemi di budget puntate sicuramente al top con processori multicore e multithread , ma se dovete limare qualcosa meglio farlo sul processore passando ad esempio da un i7 o un ryzen7 a un i5 o un ryzen 5 piuttosto che  tagliare sulla scheda grafica dato che il processore in gaming è sicuramente importante ma non quanto la scheda grafica.

    Dovendo tagliare qualcosa per rientrare in un budget prefissato , anche se è vero che l’occhio vuole la sua parte, meglio farlo sull’estetica :le luci rgb sono sicuramente belle da vedere ma acquistare case, schede madri o controller più costosi solo per poter pilotare le luci all’interno del case è una cosa a cui si può fare a meno o che magari si può pensare di aggiungere in un secondo momento.

    Piuttosto scegliete un case che abbia una buona areazione, possibilmente che sul davanti sia meshato e non tappato così magari in un primo step potrete rinunciare a un raffreddamento a liquido per un più economico dissipatore a ventola.

    Un punto dove non bisogna fare troppe economie è l’alimentatore: è il cuore pulsante dell’energia del nostro computer e dato che in gaming si sfruttano al massimo delle loro possibilità le componenti , soprattutto quelle molto energivore, come scheda grafica e processore, è necessario che l’alimentazione sia costante e senza sbalzi che possono rovinare e compromettere la vita degli elementi più costosi del computer: vedetela come un’assicurazione sulla vita del computer : senza volere andare sui top di gamma, già spendere per questo componente 50-80 euro anziché 20-30 fa una grossa differenza, a parte il fatto che alimentatori migliori hanno una migliore efficienza che si ritroverà nei consumi, la maggiore spesa sarà recuperata sulla bolletta elettrica e sulla durata di vita dell’alimentatore stesso. Preferite alimentatori di buone marche e possibilmente dotati del bollino 80 PLUS che dovrebbe garantire una migliore efficienza.

    Altro punto da tenere in considerazione sono ram e dischi: per le prime prendetele in configurazione dual channel, quindi 2 banchetti uguali della stessa dimensione e non su un unico banco, e della massima velocità permessa dal budget , mentre per quanto riguarda i dischi mettete un ssd preferibilmente di tipo nvme per il sistema operativo, al limite anche non grandissimo se il budget è risicato e se avete necessità di spazio potete sempre affiancargli un disco meccanico o un ssd sata che costano meno ma sono ovviamente più lenti.

    Se volete risparmiare qualcosa il consiglio è di evitare i preassemblati che trovate nei negozi e nei centri commerciali ma costruirci , in fondo è più facile di quello che si pensi, o farci costruire una configurazione ad hoc, magari acquistando in rete i vari componenti dove c’è maggior risparmio, specie seguendo le offerte come vi ho gia fatto vedere in altri dei miei video, con un occhio ad acquistare pezzi che siano compatibili l’uno con l’altro. Inoltre potete sempre aggiornare il vostro computer attuale recuperando i pezzi che sono ancora utilizzabili, sicuramente le periferiche esterne come monitor, tastiera , mouse e alcune di quelle interne come alimentatore e dischi se il computer non è eccessivamente anziano generalmente si possono recuperare

    Voi avete in mente di farvi un nuovo computer? Vi occorre qualche consiglio o avete qualche dubbio? Scrivetecelo nei commenti e come al solito se possibile vi risponderemo.

  • Apple conviene davvero?

    Apple conviene davvero?

    I dispostivi Apple, dai computer Macintosh agli smartphone iPhone ai tablet iPad sono ormai di gran moda ma sicuramente non a buon mercato, quindi è lecito farsi una domanda: convengono davvero?

    Sappiamo bene che potremmo scatenare una guerra di religione perchè storicamente già dai primi mac degli anni 80 ci sono sempre state le fazioni, sempre piuttosto agguerrite pro e contro Apple.

    C’è chi li odia per il loro prezzo e per il loro ruolo di status symbol e chi li apprezza per la loro funzionalità e il design, ma chi ha ragione?

    Sicuramente è vero che costano troppo rispetto alla concorrenza: generalmente prodotti concorrenti di pari potenza possono costare meno della metà del corrispettivo con la mela, e a parità di budget si comprano altri prodotti molto più prestazionali con dentro Windows o Android, e la differenza si fa più marcata quando si ordinano dalla fabbrica degli upgrade alle configurazioni base, lo stesso upgrade di memoria ram o del disco vi può costare anche 5 o 6 volte tanto rispetto al prezzo del componente sul mercato, anche se a seconda dei modelli per ragioni tecnico-commerciali non è possibile effettuare da soli l’upgrade obbligandoci ai prezzi “da rapina” imposti dalla casa

    Tralaltro alcune politiche commerciali discutibili come l’impossibilità di fare upgrade in autonomia , l’incompatibilità forzata con alcune tecnologie, o l’assenza di porte e connessioni comunemente utilizzate per costringere l’acquisto di adattatori o di modelli superiori di cui non avremmo bisogno, o particolari politiche di assistenza dove il costo della riparazione non è strettamente legato alla riparazione stessa ma al modello sul quale si interviene, col rischio di pagare tantissimo una riparazione banale, sicuramente non sono amiche del nostro portafoglio.

    Di contro sono prodotti che funzionano bene, di buona qualità, di design, con un’elevata attenzione ai dettagli, ma soprattutto il loro essere alla moda e il loro prezzo elevato li rende molto appetibili sul mercato dell’usato, col risultato che si deprezzeranno notevolmente meno rispetto alla concorrenza, dandoci la possibilità acquistandandoli e rivendendoli con intelligenza di avere un prodotto sempre aggiornato senza rimetterci troppo, a differenza della concorrenza che è molto più difficile da vendere sul mercato dell’usato e che soprattutto si svaluta molto di più rendendo più conveniente tenere il prodotto sino a fine vita , al limite facendo qualche aggiornamento in corsa, piuttosto che rivenderlo per comprarne uno più aggiornato come possono fare piu facilmente gli utenti della mela.

    Poi abbiamo un discorso di sistema operativo differente, che può piacere o meno, ma che in ogni caso puo fare quasi tutto cio che fa la concorrenza e viceversa, giusto in qualche caso le politiche stringenti di apple non permettono certe applicazioni che troviamo altrove, cosi come qualche particolare software in campo creativo, terreno di elezione dei prodotti con la mela, potrebbe non essere disponibile nella concorrenza, ma diciamo che in linea di massima la scelta è più una questione di gusti e di abitudini che un fattore tecnico.

    La Facilità di utilizzo è invece un fattore soggettivo,  i prodotti con la mela sono storicamente stati relativamente semplici da utilizzare, ma se uno è abituato da anni ad usare la concorrenza è probabile che soprattutto nei primi tempi non ci ritrovi, ma si tratta più di abitudine ed è vero anche l’opposto, perché i tempi delle interfacce a righe di comando sono per la maggior parte dell’utenza ormai ricordi del passato, quindi anche i prodotti che non vengono da Cupertino sono altrettanto semplici nell’utilizzo, si tratta quindi di gusti personali.

    Alla fine entrambi i mondi sono validi, sicuramente l’immagine , il design e la qualità percepita per qualcuno conta più del prezzo o delle massime prestazioni, quindi la scelta è molto personale e dipende dalle esigenze di ognuno di noi, ma considerando che per un uso standard un dispositivo vale l’altro la scelta è più questione di gusti personali e di budget che parametri tecnici, almeno fintanto che dobbiamo solo navigare in rete, guardare qualche filmato o scaricare la posta.

    Voi cosa ne pensate? Siete haters o fanboy della mela? Avete qualche suggerimento o dubbio? Scrivetecelo nei commenti

  • 5 consigli per velocizzare il computer

    5 consigli per velocizzare il computer

    Spesso ci troviamo a maledire i nostri computer che si bloccano o sono particolarmente lenti , ma spesso si può porre rimedio facilmente, per questo vi vogliamo mostrare 5 utili consigli per velocizzare il vostro computer

    -Consiglio numero 1: Montare un SSD

    Se il vostro computer ha ancora un hard disc meccanico tradizionale, potete ringiovanirlo con una spesa modesta intorno ai 30-40 euro: sostituendolo con un disco a stato solido SSD: non essendoci parti in movimento infatti accedere ai dati sarà notevolmente più veloce, ma soprattutto accendere il computer o far partire un programma diventa parecchio più veloce, anche di 10 volte rispetto a un normale hard disc, riuscendo a trasformare anche una vecchia carretta anche con diversi anni sulle spalle ,non dico una scheggia, ma almeno in un computer utilizzabile. E se il computer è abbastanza recente ed ha l’attacco M2 potete acquistare un disco SSD di tipo NVME , che costa un po’ di più ma ha velocità ancora superiori. Inoltre  facendo questa operazione magari potrete approfittarne per installare un sistema operativo più moderno come Windows 10, che nasce per integrarsi alla perfezione con gli SSD,  a proposito avevate visto l’articolo dove spiegavamo come ottenere una licenza di Windows per  meno di dieci euro? Se ve lo siete persi cliccate qui.

    -Consiglio numero 2: Aumentare la  RAM

    Ed ecco il secondo consiglio, utile soprattutto per chi ha un pc datato o economico, che magari ha solo una scheda video integrata che ruba memoria al sistema. Un consiglio per evitare di far inchiodare il sistema, specie se aprite piu programmi o tab del browser in contemporanea è aumentare la ram ad almeno 8GB. Si tratta di una operazione molto semplice che nella gran parte dei computer potete fare da soli facilmente e rapidamente ,dato che si tratta solo di aprire uno sportellino e aggiungere o cambiare il modulo di ram. La spesa dipende dal tipo di computer e dalla quantità di ram installata , specie se siete costretti a sostituirla e non solo ad aggiungere un banchetto, ma diciamo che la spesa dovrebbe stare tra le 30 e le 50 euro. Importante però sapere due cose: ogni computer può montare solo determinati tipi di ram, quindi bisognerà fare attenzione a comprare quella adatta per il nostro computer e soprattutto ogni computer ha un limite massimo di ram installabile, se ne compriamo troppa il computer potrebbe o non vederla rendendo il nostro acquisto inutile  o addirittura non accendersi. Fortunatamente non c’è necessità di essere grandi tecnici per scoprire quale e quanta memoria RAM acquistare: i siti dei produttori delle memorie, danno la possibilità di scaricare un piccolo programmino che fa una rapida analisi del computer consigliandovi quella corretta e permettendovi se volete di acquistarla online, ma prendendo nota del modello nulla vi vieta poi di acquistarla altrove a un prezzo più basso, magari su amazon dove in caso ordinaste per errore quella sbagliata potete restituirla senza problemi e senza costi.  Se il computer non permette di montare più di 4GB di RAM probabilmente è molto vecchio, in quel caso la soluzione migliore è ,piuttosto che spenderci soldi sopra, sostituirlo con uno più recente, eventualmente anche usato: se ne trovano di validi ricondizionati anche per poco più di 150 euro, ottimi per chi deve fare un’uso moderato del computer, quindi mail, navigare su internet, usare office, etc. . In ogni caso se lo ricomprate sceglietene uno che monti già un disco SSD come vi consigliavamo nel punto precedente.

     -Consiglio numero 3: Disattivare programmi e servizi non utilizzati

    Ecco un consiglio che non richiede spese aggiuntive ma solo di giocare un pochino con le impostazioni del vostro computer. Il nostro computer ci mette tanto tempo ad avviarsi e spesso si inchioda nell’uso di tutti i giorni anche se non stiamo facendo nulla di particolarmente pesante? Probabilmente dipende dai programmi e servizi che partono automaticamente all’avvio del computer e che spesso manco usiamo o addirittura ne ignoriamo l’esistenza: a volte si tratta di programmini che servono a velocizzare o ad aggiornare qualche software che usiamo di rado o servono per dei servizi in cloud come dropbox o onedrive, che se normalmente non usiamo portano via risorse e banda internet, rallentando il computer. La cosa più semplice è disinstallare dal pc i programmi che non usiamo e che magari non sappiamo neanche di avere, ma per fare un lavoro più di fino possiamo affidarci a dei programmi di ottimizzazione come Ccleaner oppure fare a mano utilizzando la sezione servizi di msconfig.exe, facendo attenzione a spuntare “nascondi i servizi microsoft”, e alla sezione avvio di gestione attività, disabilitando cio chè riteniamo non necessario. Ovviamente questa è una operazione per gli utenti un po’ più smaliziati che sanno almeno a grandi linee cosa stanno facendo, perché esagerando potremmo disabilitare qualche servizio essenziale, quindi il pc potrebbe funzionare male o addirittura non avviarsi.

    – Consiglio numero 4: Fare gli aggiornamenti

    Altro consiglio senza spese: ormai i software installati nei nostri computer, ma anche le periferiche richiedono frequenti aggiornamenti sia per aggiungere nuove funzionalità, che per risolvere eventuali problematiche, che per funzionare nella maniera ottimale. Pertanto è essenziale dedicare del tempo a fare gli aggiornamenti sia del sistema operativo, che degli antivirus, ma anche di driver e programmi installati. Tenete conto che se l’operazione di aggiornamento non va a buon fine il sistema riproverà all’infinito, magari scaricando sistematicamente gli aggiornamenti, sprecando banda, rallentando il pc e la navigazione: dedicategli quindi qualche minuto perché queste operazioni vadano a termine, in modo che tutto sia aggiornato e il sistema vada nel miglior modo possibile.

    – Consiglio numero 5: Potenziare la connessione internet

    Ormai qualsiasi computer non può fare a meno di una connessione a internet, e non solo per navigare, mandare email , guardare dei video o giocare online, ma anche per gli aggiornamenti del sistema, quindi è essenziale che la connessione sia stabile e veloce.  Spesso ci si collega con il wi-fi, ma quando sono tanti i dispositivi collegati contemporaneamente al router , non solo i computer, ma anche tablet, telefonini, stampanti, dischi di rete, smart tv, assistenti vocali, prodotti di domotica,etc.  possono mandare in crisi il router, rallentandolo. Un’idea potrebbe essere collegare qualche dispositivo via cavo ethernet anziché via wifi per allegerirgli il lavoro, è possibile anche cambiare il canale e la banda di trasmissione se ci troviamo in palazzo dove sono presenti altre wi-fi che possono disturbare il nostro segnale, pensare a sostituire il router con uno più potente che copra meglio la nostra casa, magari affiancandogli dei ripetitori di segnali o creando una rete mesh. Se poi tanti apparecchi in casa usano la rete contemporaneamente specie con applicazioni che usano parecchia banda, come il video o i giochi potrebbe essere il caso di passare da una linea adsl alla fibra ottica, più stabile e veloce. Anche qui se ve lo foste perso vi invitiamo a recuperare l’articolo dove trattavamo come scegliere una connessione internet.

    Quindi ricapitolando i nostri consigli sono montare un SSD, aumentare la ram, disattivare i programmi inutili, fare gli aggiornamenti, potenziare la connessione a internet. Voi ne avete di altri da suggerire? Fatecelo sapere nei commenti, cosi come se volete qualche suggerimento più specifico.