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  • Amazon sta cambiando

    Amazon sta cambiando

    Quando dobbiamo fare acquisti online senza dubbio uno dei primi siti che ci verrá in mente per i nostri acquisti é Amazon, leader di mercato in tantissimi paesi grazie a consegne veloci, gratuite e un servizio clienti particolarmente efficiente.

    Ma questo gigante sta cambiando, aggiungendo o togliendo funzionalitá per offrire servizi innovativi che possano soddisfare sempre meglio la clientela evitando che possa rivolgersi alla concorrenza, sia per ridurre la propria impronta ambientale che per ridurre i propri costi evitando di dover aumentare i prezzi o eliminare quelle caratteristiche che lo hanno reso famoso.

    Un esempio é la recente decisione di eliminare il servizio Prime Prova Prima Paga Poi, quella funzionalitá dedicata agli utenti Prime che permetteva di farci arrivare a casa sino a 7 capi di abbigliamento che si potevano provare gratuitamente rimandando indietro quelli indesiderati e pagando solo quelli che si voleva tenere.

    package from amazon prime carried by the delivery man

    Era un funzionalitá utile per chi era indeciso sulla taglia, sul colore o sulla vestibilitá del capo e che quindi poteva provare alcune alternative trattenendo solo quella preferita come accade nei negozi fisici, nata per contrastare e-commerce specializzati come Zalando che hanno fatto della gestione dei resi gratuiti un proprio elemento distintivo.

    Ma gestire un reso ha costi importanti per la logistica, oltre che per l’ambiente quindi un servizio del genere presuppone l’utilizzo di scatole, che Amazon sta cercando di eliminare quando possibile nei propri ordini, oltre ai costi di spedizione, dato che un servizio del genere presuppone sempre un reso, a differenza di un ordine normale dove il reso viene fatto solo se strettamente necessario. E questo spiega perché per gli ordini di basso valore il popolare e-commerce spesso ci rimborsa il prezzo pagato senza richiedere indietro il prodotto.
    Per sostituire questo servizio ha inserito dei sistemi di camerini virtuali che funzionano tramite la app sul cellulare per provare la vestibilitá dei capi senza averli fisicamente in mano, oltre a dei sistemi di intelligenza artificiale per capire quale taglia si adatta meglio al proprio corpo a seconda del brand, del modello e dei commenti degli utenti.


    Sempre in ottica di risparmiare sui costi di logistica e sull’inquinamento ha anche lanciato un programma di consegna non urgente, che prevede su una selezione di articoli uno sconto del 1% per chi sceglie di ricevere la merce in una settimana anziché nelle solite 24/48 ore. Questo ovviamente porta ad un risparmio ad Amazon perché avendo piú tempo a disposizione la merce potrà viaggiare raggruppata tra i vari magazzini riducendo il numero delle spedizioni ed evitando sistemi di spedizione veloce che costano e inquinano di piú.

    Per accedere a questa funzionalità basterà scegliere il metodo di spedizione piú lento in fase d’ordine, quando previsto. Ce ne possiamo accorgere nella scheda dell’articolo vicino al prezzo: non sempre é disponibile, dato che la disponibilitá dello sconto dipende dall’articolo scelto , dall’indirizzo e dalla tipologia dell’utente , ma quando è disponibile ci permette un piccolo risparmio su quegli articoli non essenziali che non abbiamo fretta di ricevere, come il classico articolo messo nel carrello in attesa che il prezzo si abbassi.


    Ma la consegna non urgente non è l’unica novitá di Amazon, come detto in precedenza, Amazon ha lanciato, per ora solo in America, Haul, un servizio di acquisto di prodotti economici dalla Cina raggruppati in un’unica spedizione rapida e gratuita con prezzi simili a quelli di store come Aliexpress, Temu o Shein ma con la garanzia e il servizio di Amazon.

    Insomma anche un gigante come Amazon per stare in piedi deve necessariamente cambiare ed evolversi, magari cambiando qualche servizio al quale ci eravamo abituati.

  • Addio ai resi gratuiti per gli acquisti online

    Addio ai resi gratuiti per gli acquisti online

    Uno dei vantaggi di acquistare online é sicuramente la possibilità di ricevere la merce a casa e se non ci piace poterla rimandare indietro senza costi ottenendo il rimborso di quanto pagato.

    Il problema é che qualcuno abusa di questa possibilitá ordinando piú prodotti del necessario sapendo giá a priori di volerne rimandare indietro una parte, o addirittura usando il prodotto mantenendo adese le etichette e rispedendolo indietro dopo averlo utilizzato, cosa che per gli articoli di abbigliamento potrebbe significare l’impossibilitá di essere rivenduto ad un nuovo cliente.

    person using a macbook and holding a credit card

    Ovviamente non si tratta di nulla di sbagliato o illegale, ma questa possibilità se utilizzata assiduamente diventa insostenibile sia per i venditori che per l’ambiente.

    Infatti i costi di gestione dei resi diventano importanti per il venditore sia in termini di logistica, con prodotti, come i capi  di abbigliamento fast fashion che possono diventare invendibili nel frattempo che il prodotto reso raggiunge i magazzini, viene controllato e rimesso in vendita, che banalmente di spedizione dato che possono richiedere ben 3 spedizioni, tra consegna, reso e ricezione del bene sostitutivo.

    delivery man with boxes next to a white van

    E complici i costi delle spedizioni che sono sempre piú costose, il gioco si sta facendo insostenibile al punto che molti siti , soprattutto all’estero, stanno iniziando a limitare la possibilità di reso gratuito.

    Questo non significa andare contro le disposizioni di legge, che prevede per tutte le vendite a distanza verso privati la possibilitá di recedere dall’acquisto entro 14 giorni sostenendo solo i costi per la rispedizione dell’articolo, a meno che non sia difettoso o non conforme: in quel caso non sono dovuti perché a carico del venditore.

    two people looking at an online store

    Quello che inizia ad essere colpito sono le concessioni che i siti facevano per motivi di marketing alla loro clientela, come il reso illimitato, esteso a un periodo di tempo superiore a quanto stabilito dalla legge e sempre gratuito.

    Infatti alcuni venditori , soprattutto catene di abbigliamento, in particolare in UK e Stati Uniti dove non sono applicabili le direttive europee, hanno iniziato a chiedere un contributo per il reso o a garantire la restituzione gratuita solo in una particolare modalità come la restituzione in un punto vendita o usando solo un particolare corriere, addebitando un costo di spedizione qualora si utilizzasse un metodo piu comodo, per scoraggiare le restituzioni.

    package from amazon prime carried by the delivery man

    Ma anche Amazon , famosa per il suo servizio clienti alla A alla Z,  non é esente da questi costi, spulciando nelle condizioni di reso italiane infatti scopriremo che sono previsti dei costi di restituzione, anche se viene offerto il reso gratuito su molti articoli.

    Quello che succederà probabilmente in futuro é che venga data una stretta a queste concessioni, e ci si limiti a offrire i resi completamente gratuiti solo ad alcune tipologie di articoli dove il reso é meno frequente, limitandosi alle condizioni di legge o comunque richiedendo un contributo alla spedizione del reso, nei migliori casi abbuonato se si fá una sostituzione senza richiedere il rimborso o se si usa un punto fisico dove il venditore puó evitarsi i costi della spedizione del reso.

    a person handing out a brown box and envelopes to a person

    Questo ci porterá ad uno uso piú responsabile e meno compulsivo degli acquisti online, ma alla fine puó essere un bene sia per l’ambiente, visto che piú si spostano le merci piú si inquina,  che per il nostro portafoglio, dato che ci penseremo bene prima di ordinare un articolo di cui non siamo troppo convinti confidando nel rimborso, se dobbiamo pagare un costo per la restituzione.

    Voi eravate al corrente di queste novitá che stanno iniziando ad arrivare anche dalle nostre parti e che con la scusa dell’inquinamento diventerà sempre piú comune per sgravare i venditori da un costo importante?