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  • Ecco un Mac conveniente

    Ecco un Mac conveniente

    Generalmente i prodotti Apple sono conosciuti per il bel design, per la buona e spesso ottima qualità, ma magari mancano di qualche caratteristica presente nella concorrenza e generalmente a paritá di caratteristiche sono più cari della concorrenza.

    Ma non sempre é vero, specie in determinati periodi e per particolari prodotti e ci troviamo in uno di questi momenti dove un prodotto con la mela riesce a rivaleggiare con la concorrenza anche sul prezzo: parliamo dei nuovi computer Apple con processore M4.

    Infatti dal lancio dei processori Apple Silicon la mela ha sempre avuto la possibilitá, producendo in casa gran parte dei componenti, di fare molta economia di scala, dato che può sfruttare anche sui computer componentistica e tecnologie presenti anche sui propri tablet e smartphone.

    Inoltre questi processori , derivando dal mondo mobile, si sono rivelati molto efficienti dal punto di vista dei consumi, riuscendo a ottenere a parità di prestazioni consumi ridotti anche del 90%, spingendo la concorrenza ad inseguire questa efficienza.

    Questo ha portato sia il mondo Arm con Qualcomm, che il mondo x86 con Intel e Amd a sfornare architetture piú moderne per stare al passo dei processori della mela, che riescono ad avere le stesse prestazioni di un fisso pur alimentati a batteria, dovendo reinventare completamente la propria line up.

    Ma riprogettare da zero ha dei costi e delle problematiche da risolvere che in un prodotto consolidato non si hanno, e questo porta all’aumento dei prezzi al lancio dei nuovi prodotti, mentre evolvendo un prodotto giá sul mercato il costo è sicuramente minore.

    Ci si trova quindi in una situazione dove i nuovi processori Ryzen AI e Intel Core Ultra essendo appena arrivati sul mercato essendo una primizia sono ancora molto costosi, mentre Apple puó fare per i nuovi prodotti i prezzi ai quali siamo abituati, che paradossalmente risultano molto competitivi in questo momento storico.

    Chi deve acquistare un pc se vuole le ultime tecnologie al momento, in attesa che i prezzi col tempo si assestino deve scegliere , specie sul mobile, tra un prodotto con un processore di generazione precedente tecnologicamente meno avanzato oppure rassegnarsi a pagare cifre paragonabili se non superiori a quelle richieste da Apple, tralaltro assecondando la politica di Apple della ram integrata nel processore presenti nei nuovi Intel Core Ultra “Lunar Lake”.

    Infatti Apple continua nelle sue politiche che obbligano il consumatore ad acquistare adattatori per sopperire alla mancanza di porte comunemente disponibili nella concorrenza, e di integrare le memorie nel processore costringendo ad ordinare upgrade di memoria, sia ram che disco in fabbrica a prezzi fuori mercato, il problema é che finisce per creare un trend seguito anche dagli altri ai danni del consumatore.

    Ma nonostante tutto, in questo momento storico di cambiamenti, riesce a piazzare dei prodotti particolarmente competitivi come il nuovo mac mini m4: il famoso mini pc della mela, al quale si deve aggiungere un monitor , una tastiera e un mouse per trasformarlo in un computer desktop  potente e trasportabile.

    Ovviamente qualche nuova fesseria in stile Apple non manca , come il tasto di accensione sotto il computer e la rimozione delle porte USB-A , costringendoci ad usare un adattatore anche per collegare una normalissima chiavetta usb, ma tutto sommato si ha un computer potente per la creativitá a un prezzo competitivo, e volendo esiste la possibilitá di avere il processore M4 Pro per maggiore potenza.

    Mac Mini , con l’avvento di M4, é stato ridisegnato rendendolo ancora piú piccolo e con un prezzo molto competitivo (si parte da 729 euro che scendono a 609 per il settore education), anche in funzione del fatto che ora anche il modello base ha da 16GB di ram.

    Come in precedenza non è una macchina adatta per il gaming, dove Windows resta imbattibile, anche se per gli smanettoni qualcosa si sta sbloccando installando Linux, dove si inizia a far girare qualche gioco Windows sotto emulazione, ma con bassi framerate, così come non è adatta come pc super economico per usi leggeri visto che un mini pc windows senza pretese si porta a casa con molta meno spesa.

    Abbastanza interessanti anche i nuovi MacBook Pro con M4, specie per chi ha esigenze di creare contenuti multimediali in mobilitá , da valutare per un upgrade da M1 o Intel, mentre lo è di meno l’Imac M4 specie nella versione base: con una spesa inferiore meglio il Mac Mini che è pure piú potente.

    Al momento il nuovo M4 non è ancora disponibile su Mac Studio (anche se si può sempre configurare il Mac Mini con M4 Pro) , Mac Pro e Macbook Air, con quest’ultimo che potrebbe diventare un best buy se si allinea ai 16gb di ram dei suoi fratelli.

    Insomma forse per demeriti altrui per una volta Apple si trova ad essere stranamente competitiva anche nei prezzi, specie se si acquistano i modelli corretti, e con il vantaggio del mantenimento del valore sul mercato sul mercato dell’usato che di solito é una chimera per i prodotti Windows.

    Voi li conoscevate? Pensavate di acquistarli?

  • Crowdstrike: quando un bug informatico blocca mezzo mondo

    Crowdstrike: quando un bug informatico blocca mezzo mondo

    Difficilmente le notizie che riguardano l’informatica finiscono su tutti i giornali e i telegiornali a meno che non succeda qualcosa di grave ed é quello che è successo con il caso CrowdStrike.

    Questo nome vi potrá dire poco a meno che non siate del settore informatico o tifosi della scuderia Mercedes di Formula1, dato che il suo logo fá capolino nell’halo delle macchine di Hamilton e Russell, ma si tratta di una importante azienda che si occupa di sicurezza informatica a livello enterprise, con prodotti destinati alle grandi aziende e non al comune utilizzatore cosa che magari la rende poco conosciuta nonostante sia una realtá molto importante del proprio settore.

    Ma a farla conoscere al grande pubblico é stato un problema con gli aggiornamenti di un loro software che non ha permesso il riavvio delle macchine windows dove era installato, richiedendo l’intervento di un tecnico per la risoluzione del problema, se vogliamo piuttosto banale, ma talmente diffuso da diventare un problema globale.

    Infatti la diffusione di questo bug ha reso inservibili migliaia di computer nel mondo bloccando nello stesso momento aeroporti, televisioni, supermercati, sistemi di comunicazione, pagamenti e comunque tutte le attivitá lavorative che hanno bisogno di un computer windows per funzionare, creando un caos generalizzato nello stesso momento, dato che se migliaia di computer hanno bisogno di un tecnico nello stesso momento in attesa della risoluzione dei problema i servizi si bloccano.

    E questa diventa una vulnerabilitá importante, perché a meno di non tornare a delle soluzioni analogiche o antiquate, basta poco per ritrovarsi mezzo mondo fermo per un banale bug informatico.

    Certo é che un maggior controllo prima del rilascio di questo aggiornamento sarebbe stato necessario, ma gli errori umani, anche mettendoci la massima cura, purtroppo possono sempre capitare.

    Il problema é se qualcuno volesse intenzionalmente utilizzare lo stesso approccio per danneggiare i servizi di una nazione, soprattutto se non esistono piani di emergenza per evitare questi problemi, e dove la comoditá di poter delegare ai computer molte operazioni significa bloccare il lavoro quando qualcosa non dovesse funzionare a puntino.

    E la sfortuna ha voluto che siano state colpite le macchine Windows, sicuramente tra le piú diffuse al mondo, tanto che i soliti telegiornali incompetenti avevano dato erroneamente la colpa del problema a Microsoft ma tecnicamente dei bachi simili potrebbero colpire sistemi operativi differenti.

    Il problema aggiuntivo è che Windows per sottostare alle leggi europee sulla concorrenza, in seguito ad un’infrazione di alcuni anni fa, non puó eseguire dei controlli che bloccano all’avvio il software di terze parti non certificato, cosa che nel caso in questione avrebbe potuto evitare il problema, che infatti non ci é stato sui sistemi Linux o Apple che non hanno l’obbligo di sottostare alla stessa regola.

    Alla fine il mix di legislazione incompetente, errori umani e una buona dose di sfiga puó bloccare mezzo mondo e visto che difficilmente si puó fare a meno dei computer la cosa potrá ripetersi in futuro creando danni ben maggiori.

  • I Macintosh adesso convengono?

    I Macintosh adesso convengono?

    Parlando di computer forse uno degli assunti più classici è che i Macintosh, i computer della Apple siano costosi e poco versatili, utili solo a chi fa alcuni lavori o a chi vuole fare scena con un prodotto sicuramente di bell’aspetto ma più caro del dovuto, ma è davvero cosi?

    C’è da dire che è vero che i Mac generalmente siano sempre stati cari, e spesso a parità di prezzo meno potenti delle controparti Windows o Linux, che sicuramente consentono maggiore versatilità con prezzi di attacco più bassi.

    Il problema è che il mondo dei computer sta cambiando, un po’ perché la penuria di componenti elettronici conseguenza del covid sta rendendo più costoso il mondo dell’informatica, e questo rende meno competitivi quei computer di basso prezzo, la cui produzione per via dei minori margini è stata rallentata.

    Inoltre alcune componenti, come le schede video per via della domanda alle stelle sono state per mesi irreperibili o quando andava bene vendute a prezzi folli , anche a 3 / 4 volte il loro prezzo di listino facendo lievitare parecchio il costo del computer, anche perchè si tratta di un componente a cui non si può fare a meno.

    Va anche aggiunto che anche prima della pandemia, i computer di qualità si pagavano cari: se uno cercava il prodotto di design o di peso contenuto o con caratteristiche tecniche importanti doveva comunque mettere a budget cifre importanti e in quel caso il gap con le macchine Apple si riduceva facilmente.

    Mentre dove il gap è sempre stato importante è nella fascia bassa del mercato: se non si avevano esigenze particolari, già con 400 euro si portava tranquillamente un computer Windows base sufficientemente potente per uso di ufficio o casalingo, mentre in casa Apple per qualcosa di base, seppur più curato, ne servivano comunque quasi 1000.

    Ora che i pc si trovano con minore disponibilità o a prezzi superiori e che i mac sono molto più potenti di un tempo questo gap si è assottigliato, e complice una maggior disponibilità potrebbe far cadere l’ago della bilancia su un mac, anche considerando un maggior valore residuo dell’usato rispetto a un PC

    Ma perché i Mac hanno recuperato competitività, arrivando in alcuni ambiti a raggiungere o a superare i PC? La risposta è che Apple ha deciso di cambiare architettura dei suoi processori, passando da quelli Intel che nel tempo avevano perso smalto anche in ambito PC, dove spesso venivano surclassati dal concorrente AMD, ad una soluzione proprietaria mutuata dal mondo mobile.

    In pratica dato che Apple già si faceva in casa i processori per i propri iPhone e iPad è riuscita ad adattarli anche per i propri computer, mantenendo prestazioni interessanti, tra l’altro con dei consumi molto ridotti, e dei costi più bassi perché integra al suo interno tanti componenti che avrebbe dovuto reperire sul mercato, e proprio in un momento di penuria delle disponibilità.

    In pratica Apple è riuscita ad avere il prodotto giusto nel momento giusto, e soprattutto con delle prestazioni veramente interessanti, e questo ha permesso di fare dei computer che già nelle linee più economiche hanno potenza da vendere consentendo di avere dei computer di prestazioni più che adeguate a un prezzo che a parità di prestazioni finisce per essere competitivo col mondo PC.

    E l’altra grande novità è che la maggiore potenza dei nuovi processori Apple Silicon ha permesso di fare uscire delle linee professionali molto ben carrozzate con prezzi e consumi, non bassissimi in assoluto, ma veramente interessanti per chi lavora nel mondo della creatività, riportando in casa una clientela storica che aveva in parte abbandonato la casa della mela.

    Ovviamente non sono tutte rose e fiori, scordatevi comunque il computer a 400 euro ma soprattutto la stessa versatilità del PC soprattutto ora che con la nuova architettura non è più possibile far girare windows in maniera nativa, quindi certi programmi con un mac non li potrete far girare: parlo soprattutto di programmi aziendali, magari creati ad hoc e di giochi che molto difficilmente saranno compatibili.

    Piuttosto parlando di versioni base qualche fesseria di troppo Apple continua a farla castrando volutamente alcuni dei modelli più economici (togliendo la porta ethernet, rallentando il processore con una dissipazione meno efficiente, mettendo alimentatori non sufficientemente potenti o dotando i computer di una quantità di memoria veramente risicata) per costringerci a degli update che purtroppo con la nuova architettura vanno richiesti in fabbrica ai folli prezzi di listino Apple e non più come si poteva fare in precedenza con componenti di concorrenza, pertanto bisogna fare maggiore attenzione in fase d’ordine alle caratteristiche del computer, perchè anche un semplice aumento della ram non è più possibile in un secondo momento.

    Vanno quindi scelti con cura i modelli, magari valutando di passare al modello intermedio o richiedendo degli upgrade mirati, ad esempio sulla ram, al limite risparmiando su altre caratteristiche vendute a prezzi folli come il disco che al limite può essere messo esterno, seppur più lento di quello integrato. Ad ogni modo il macintosh si è saputo rinnovare, e seppur non adatto a tutti riesce a diventare una scelta interessante e anche conveniente per molti.

    Voi ne avete uno o pensate di comprarlo? Scrivetelo nel commenti cosi come se avete dei dubbi o delle curiosità!

  • 5 consigli per velocizzare il computer

    5 consigli per velocizzare il computer

    Spesso ci troviamo a maledire i nostri computer che si bloccano o sono particolarmente lenti , ma spesso si può porre rimedio facilmente, per questo vi vogliamo mostrare 5 utili consigli per velocizzare il vostro computer

    -Consiglio numero 1: Montare un SSD

    Se il vostro computer ha ancora un hard disc meccanico tradizionale, potete ringiovanirlo con una spesa modesta intorno ai 30-40 euro: sostituendolo con un disco a stato solido SSD: non essendoci parti in movimento infatti accedere ai dati sarà notevolmente più veloce, ma soprattutto accendere il computer o far partire un programma diventa parecchio più veloce, anche di 10 volte rispetto a un normale hard disc, riuscendo a trasformare anche una vecchia carretta anche con diversi anni sulle spalle ,non dico una scheggia, ma almeno in un computer utilizzabile. E se il computer è abbastanza recente ed ha l’attacco M2 potete acquistare un disco SSD di tipo NVME , che costa un po’ di più ma ha velocità ancora superiori. Inoltre  facendo questa operazione magari potrete approfittarne per installare un sistema operativo più moderno come Windows 10, che nasce per integrarsi alla perfezione con gli SSD,  a proposito avevate visto l’articolo dove spiegavamo come ottenere una licenza di Windows per  meno di dieci euro? Se ve lo siete persi cliccate qui.

    -Consiglio numero 2: Aumentare la  RAM

    Ed ecco il secondo consiglio, utile soprattutto per chi ha un pc datato o economico, che magari ha solo una scheda video integrata che ruba memoria al sistema. Un consiglio per evitare di far inchiodare il sistema, specie se aprite piu programmi o tab del browser in contemporanea è aumentare la ram ad almeno 8GB. Si tratta di una operazione molto semplice che nella gran parte dei computer potete fare da soli facilmente e rapidamente ,dato che si tratta solo di aprire uno sportellino e aggiungere o cambiare il modulo di ram. La spesa dipende dal tipo di computer e dalla quantità di ram installata , specie se siete costretti a sostituirla e non solo ad aggiungere un banchetto, ma diciamo che la spesa dovrebbe stare tra le 30 e le 50 euro. Importante però sapere due cose: ogni computer può montare solo determinati tipi di ram, quindi bisognerà fare attenzione a comprare quella adatta per il nostro computer e soprattutto ogni computer ha un limite massimo di ram installabile, se ne compriamo troppa il computer potrebbe o non vederla rendendo il nostro acquisto inutile  o addirittura non accendersi. Fortunatamente non c’è necessità di essere grandi tecnici per scoprire quale e quanta memoria RAM acquistare: i siti dei produttori delle memorie, danno la possibilità di scaricare un piccolo programmino che fa una rapida analisi del computer consigliandovi quella corretta e permettendovi se volete di acquistarla online, ma prendendo nota del modello nulla vi vieta poi di acquistarla altrove a un prezzo più basso, magari su amazon dove in caso ordinaste per errore quella sbagliata potete restituirla senza problemi e senza costi.  Se il computer non permette di montare più di 4GB di RAM probabilmente è molto vecchio, in quel caso la soluzione migliore è ,piuttosto che spenderci soldi sopra, sostituirlo con uno più recente, eventualmente anche usato: se ne trovano di validi ricondizionati anche per poco più di 150 euro, ottimi per chi deve fare un’uso moderato del computer, quindi mail, navigare su internet, usare office, etc. . In ogni caso se lo ricomprate sceglietene uno che monti già un disco SSD come vi consigliavamo nel punto precedente.

     -Consiglio numero 3: Disattivare programmi e servizi non utilizzati

    Ecco un consiglio che non richiede spese aggiuntive ma solo di giocare un pochino con le impostazioni del vostro computer. Il nostro computer ci mette tanto tempo ad avviarsi e spesso si inchioda nell’uso di tutti i giorni anche se non stiamo facendo nulla di particolarmente pesante? Probabilmente dipende dai programmi e servizi che partono automaticamente all’avvio del computer e che spesso manco usiamo o addirittura ne ignoriamo l’esistenza: a volte si tratta di programmini che servono a velocizzare o ad aggiornare qualche software che usiamo di rado o servono per dei servizi in cloud come dropbox o onedrive, che se normalmente non usiamo portano via risorse e banda internet, rallentando il computer. La cosa più semplice è disinstallare dal pc i programmi che non usiamo e che magari non sappiamo neanche di avere, ma per fare un lavoro più di fino possiamo affidarci a dei programmi di ottimizzazione come Ccleaner oppure fare a mano utilizzando la sezione servizi di msconfig.exe, facendo attenzione a spuntare “nascondi i servizi microsoft”, e alla sezione avvio di gestione attività, disabilitando cio chè riteniamo non necessario. Ovviamente questa è una operazione per gli utenti un po’ più smaliziati che sanno almeno a grandi linee cosa stanno facendo, perché esagerando potremmo disabilitare qualche servizio essenziale, quindi il pc potrebbe funzionare male o addirittura non avviarsi.

    – Consiglio numero 4: Fare gli aggiornamenti

    Altro consiglio senza spese: ormai i software installati nei nostri computer, ma anche le periferiche richiedono frequenti aggiornamenti sia per aggiungere nuove funzionalità, che per risolvere eventuali problematiche, che per funzionare nella maniera ottimale. Pertanto è essenziale dedicare del tempo a fare gli aggiornamenti sia del sistema operativo, che degli antivirus, ma anche di driver e programmi installati. Tenete conto che se l’operazione di aggiornamento non va a buon fine il sistema riproverà all’infinito, magari scaricando sistematicamente gli aggiornamenti, sprecando banda, rallentando il pc e la navigazione: dedicategli quindi qualche minuto perché queste operazioni vadano a termine, in modo che tutto sia aggiornato e il sistema vada nel miglior modo possibile.

    – Consiglio numero 5: Potenziare la connessione internet

    Ormai qualsiasi computer non può fare a meno di una connessione a internet, e non solo per navigare, mandare email , guardare dei video o giocare online, ma anche per gli aggiornamenti del sistema, quindi è essenziale che la connessione sia stabile e veloce.  Spesso ci si collega con il wi-fi, ma quando sono tanti i dispositivi collegati contemporaneamente al router , non solo i computer, ma anche tablet, telefonini, stampanti, dischi di rete, smart tv, assistenti vocali, prodotti di domotica,etc.  possono mandare in crisi il router, rallentandolo. Un’idea potrebbe essere collegare qualche dispositivo via cavo ethernet anziché via wifi per allegerirgli il lavoro, è possibile anche cambiare il canale e la banda di trasmissione se ci troviamo in palazzo dove sono presenti altre wi-fi che possono disturbare il nostro segnale, pensare a sostituire il router con uno più potente che copra meglio la nostra casa, magari affiancandogli dei ripetitori di segnali o creando una rete mesh. Se poi tanti apparecchi in casa usano la rete contemporaneamente specie con applicazioni che usano parecchia banda, come il video o i giochi potrebbe essere il caso di passare da una linea adsl alla fibra ottica, più stabile e veloce. Anche qui se ve lo foste perso vi invitiamo a recuperare l’articolo dove trattavamo come scegliere una connessione internet.

    Quindi ricapitolando i nostri consigli sono montare un SSD, aumentare la ram, disattivare i programmi inutili, fare gli aggiornamenti, potenziare la connessione a internet. Voi ne avete di altri da suggerire? Fatecelo sapere nei commenti, cosi come se volete qualche suggerimento più specifico.

  • Windows e Microsoft Office legali per meno di 10 euro

    Windows e Microsoft Office legali per meno di 10 euro

    Non è un titolo acchiappaclic, in realtà è possibile ottenere delle licenze legali dei piu diffusi software della Microsoft, come il quasi indispensabile Office o il sistema operativo Windows10 per pochi spiccioli , anche per meno di 10 euro.

    Si tratta di copie digitali o ESD (Electronic Software Delivery), quindi senza supporti fisici come cd o dvd, che vanno scaricate dal sito ufficiale della Microsoft inserendo il codice Product Key fornito dal venditore dal quale si acquista la licenza.

    Ma se il prezzo di listino di questi software a seconda delle versioni si aggira tra i 150 e i 600 euro come è possibile che costino cosi poco  e siano legali?

    In realtà la questione è un pò controversa perchè si tratta di licenze formalmente usate, spesso acquistate in origine in sovranumero da grosse organizzazioni per ottenere maggiori scontistiche o che provengono da computer dismessi e che poi vengono rivendute al pubblico.

    Dal punto di vista tecnico la licenza è pienamente valida, a maggior ragione perchè il software viene scaricato direttamente dal sito del produttore inserendo l’apposito codice product key, che se non fosse valido non permetterebbe il download.

    white and black compact discs

    Dal punto di vista legale ci sono alcune perplessità dovute al fatto che nelle licenze di Microsoft è esclusa la possibilità di rivendita della licenza usata, ma in Europa una sentenza della corte di giustizia europea ne consente la vendita superando i termini della licenza (EULA) stessa, quindi diciamo che a seconda delle interpretazioni delle normative può essere vista come una cosa legale, magari un pò border-line o illegale.

    Diciamo che per un uso domestico dei software , usare le licenze ESD è una soluzione che permette di avere dei software regolari per pochi euro senza dover ricorrere alla pirateria, e quindi esponendosi al rischio di virus e altri problemi di sicurezza informatica nel tentativo di bypassare le protezioni anti-pirateria dei software, e ottenere in quanto licenze ufficiali tutti gli eventuali aggiornamenti, anche di sicurezza, del programma.

    Per l’uso dei software in ambiente lavorativo diciamo che il rischio di interpretare a nostro sfavore la normativa rischiando delle multe per pirateria potrebbe rendere più conveniente l’acquisto di una licenza dai canali ufficiali, specie quando quel software si ripaga da solo col nostro giro di affari , ma in ogni caso la licenza ESD non è illegale, ma va ben documentata, specie nella sua provenienza lecita, in caso di controlli, quindi una possibile scocciatura che magari non vale quelle poche centinaia di euro di risparmio che invece contano in maniera più pesante in ambito domestico, dove tralaltro è difficile che ci siano controlli.

    Per avere una sicurezza in più ,specie in ambito business in caso di controlli, sarebbe preferibile avere della documentazione della vita precedente della licenza usata, in modo da escludere che l’origine della licenza non fosse oggetto di furto o soggetta a vincoli di utilizzo specifico (ad esempio educational o per sviluppatori) per i quali potremmo essere fuori licenza.

    Esistono anche delle società specializzate in relicencing che acquistano a volume grosse quantità di licenze che poi spacchettano in singole licenze consegnando accurata documentazione e supporto necessario garantendo maggiore sicurezza in ambito business, specie in caso di controlli, ovviamente a prezzi un po piu alti di quelli che invece un privato, che ha meno preoccupazioni legali, può trovare in rete al minore prezzo possibile.

    Ma come reperire queste licenze? E’ piu facile di quanto si creda, basta andare su Ebay, talvolta sul marketplace di Amazon o nei siti di vendita di copie digitali di videogames come G2A o Gamivo, e cercare il nome e la versione del software seguito dal codice ESD (per esempio Windows 10 Professional ESD o Microsoft Office 2019 Professional ESD) e  ordinare per prezzo, scegliendo quello che , una volta verificata l’affidabilità del venditore tramite il feedback, ha il prezzo minore, facendo attenzione che versione e lingua siano quelle desiderate.

    Si troveranno le versioni dei software più equipaggiate come le Professional a prezzi che a seconda dei casi, del venditore e del momento oscillano tra i 5 e i 20-30 euro, ragione per cui è meglio puntare alle versioni migliori e con la licenza perpetua (evitando quindi le versioni 365 la cui licenza dura un’anno), dato che il prezzo di quelle base ha prezzi molto simili, e la differenza di pochi euro non giustifica la scelta della versione base; addirittura può capitare che la versione base, meno diffusa, costi più di quella full-optional.

    Una volta effettuato il pagamento generalmente nel giro di qualche minuto, alla peggio entro 24/48 ore, si riceve sulla mail il codice product key ed il link al sito Microsoft dove scaricare il nostro software, che potremmo installare direttamente sul nostro PC , mettere su una chiavetta USB o masterizzare su un supporto fisico.

    Quello a cui stare attenti è l’affidabilità del venditore in caso di problemi: se la licenza non dove essere funzionante si deve essere sicuri che il venditore risponda e nel caso ce la sostituisca o ci rimborsi, pertanto è preferibile pagare con PayPal , che ci tutela in caso di truffe, anche perchè per queste licenze, non essendo direttamente supportate da Microsoft, in caso di problemi occorre necessariamente rivolgersi al venditore.