Tag: vendita

  • Come spedire un pacco risparmiando

    Come spedire un pacco risparmiando

    Se ci capita l’esigenza di dover spedire un pacco in maniera sporadica potremo avere delle sgradite sorprese sul costo delle spedizioni.

    Infatti se ci rivolgiamo ad un corriere, ma anche banalmente all’ufficio postale per una spedizione estemporanea potremmo dover pagare una cifra molto importante in confronto a quelle che siamo abituati a pagare per le spedizioni dei nostri acquisti online.

    E se la spedizione è diretta all’estero potremmo dover pagare di spedizione molto piú del valore contenuto nel pacco, cosa che potrebbe magari farci desistere dalla spedizione, magari per un reso o della riparazione di un prodotto che potrebbe diventare anti economica.

    Questo perché i corrieri riservano tariffe agevolate a chi spedisce frequentemente, soprattutto a quelli che acquistano in anticipo un carnet di spedizioni, facendo pagare la spedizione a prezzo di listino chi spedisce una tantum.

    Ma sentirci chiedere di pagare diverse decine di euro per un pacchetto di qualche etto potrebbe lasciarci quanto meno contrariati, ma anche se non si ha l’esigenza di spedire spesso esiste il modo di pagare tariffe simili a chi movimenta grandi quantitá di pacchi ogni giorno.

    Il trucco è cercare di utilizzare delle piattaforme online per la spedizione che hanno accordi con i principali corrieri dai quali hanno acquistato a prezzo di ingrosso le spedizioni e che rivendono le singole spedizioni ai propri utenti a un prezzo sicuramente piú conveniente rispetto a quello richiesto dall’ufficio postale o dallo stesso corriere a cui si appoggiano.

    delivery man wearing a face mask carrying boxes

    E se all’inizio questi servizi erano resi solo da agenzie di spedizione o siti web dedicati, dove inserendo localita, dimensione e peso del pacco si ottiene un preventivo per la spedizione, e qualora il prezzo ci soddisfasse pagando con carta di credito si ottiene una lettera di vettura di un corriere che , generalmente il giorno dopo, ritiererá il nostro pacco presso il nostro domicilio come fosse in reso di un acquisto online per consegnarlo a destinazione.

    Ma ormai questo lavoro lo fanno anche le principali piattaforme di acquisti on line tra privati. Infatti se dovete vendere qualcosa di usato su un sito o su una app specializzata, come puó essere Subito, Vinted, Ebay, Wallapop o siti simili potete demandare la gestione della spedizione al sito, che incamererá il prezzo della spedizione direttamente dall’acquirente e manderá al venditore la lettera di vettura del corriere per la spedizione, che a seconda dei casi verrá ritirata a domicilio o dovrá essere consegnata in un punto di ritiro convenzionato dal corriere, generalmente cartolerie o tabaccherie distribuite capillarmente nelle cittá e nei centri urbani piú grandi.

    men working in a warehouse

    Il vantaggio é sia per l’acquirente che accede a tariffe di spedizione particolarmente convenienti, che per il venditore che non dovrá impazzire per trovare uno spedizioniere che possa spedire il maniera economica il proprio pacco: l’unica cosa a cui stare attenti sono le dimensioni del pacco, infatti per spedizioni particolarmente ingombranti, pesanti o fragili il servizio potrebbe non essere disponibile.

    Ma lo stesso sistema viene ormai utilizzato anche da alcuni ecommerce per il reso o per la riparazione quando la spedizione dovesse essere a carico dell’acquirente: viene scalato dalla carta di credito il costo della spedizione a prezzo agevolato e rilasciata una lettera di vettura con la quale portare il pacco presso il centro di ritiro o attendere il corriere al proprio domicilio.

    crop man taping carrying box with scotch

    Alla fine con una carta di credito, una connessione a internet e a seconda dei casi una stampante per stampare la lettera di vettura risparmieremo tempo e denaro rispetto ad una spedizione tradizionale: quello che rimane a nostro carico è imballare con cura la nostra spedizione.

  • I concessionari auto diventano agenti: nuovi aumenti all’orizzonte?

    I concessionari auto diventano agenti: nuovi aumenti all’orizzonte?

    Chi ha di recente pensato di comprare un’automobile forse se ne sará accorto, i concessionari stanno cambiando: storici concessionari che rappresentavano da una vita una certa casa perdono i marchi chiudendo o trasformandosi in multimarca, altri aggiungono nuovi marchi al loro portafoglio finendo per rappresentare anche una decina di marchi differenti.

    E’ l’effetto di alcune regole europee sulla concorrenza che stanno cambiando le carte in tavola alle varie aziende che si occupano di vendita e assistenza alle automobili, giá messe in crisi dalla pandemia e dal passaggio forzato all’elettrico, molte delle quali non sopravviveranno a questi cambiamenti finendo per chiudere o ridimensionarsi pesantemente.

    Infatti per incentivare la concorrenza queste regole faciliteranno la vendita online direttamente dalle case tagliando fuori i concessionari, che diventeranno dei semplici agenti, questo significa che il concessionario non comprerá delle automobili all’ingrosso per poi rivenderle all’utente finale, facendo il prezzo anche in funzione della concorrenza, della disponibilitá nei piazzali  o degli obiettivi di vendita,  ma la proprietá dell’auto passerá direttamente dalla casa produttrice all’utente finale e sará la casa a stabilire il prezzo e l’eventuale sconto, tendenzialmente applicando il prezzo di listino senza avere la necessitá di fare sconti. 

    Addio quindi alle kilometro zero, supervalutazioni o offerte super scontate alla fine dell’anno: forse sará piú comodo acquistarle online e ritirarle dall’agente di zona , ma sará piú difficile ottenere degli sconti specie per quelle case che hanno obbligato i loro rivenditori a questo passaggio, mentre altre case per il momento manterranno il ruolo del concessionario o attueranno delle formule ibride, magari applicando queste regole solo per determinati marchi, modelli o aree geografiche.

    Ci sará anche da fare attenzione alla gestione del post vendita, dato che, non essendoci piú obblighi, non é detto sia gestito dallo stesso salone dove abbiamo ritirato la macchina, cosi come per la disponibilitá dei ricambi, che non essendo piú gestiti dal concessionario potrebbero arrivare da un magazzino centralizzato, allungando i tempi di riparazione in attesa del pezzo.

    E le case automobilistiche stanno sfruttando queste regole per cambiare il mercato dell’auto spingendolo dall’acquisto al noleggio, che finirá per costare di piú all’utente in quanto dovrá ripagare i costi finanziari e di gestione che non si avrebbero con un veicolo di proprietá per di piú pagando tutto a prezzo di listino senza la possibilitá di rivolgersi a riparatori di concorrenza, tirare sul prezzo e soprattutto pagare in contanti senza interessi.

    Insomma giá le auto stavano costando di piú per la scarsa disponibilitá di componenti, per le tasse ecologiche, l’inflazione, le normative sempre piú stringenti e per la prossima conversione all’elettrico e ora si aggiunge pure questa normativa che seppur spinta da nobili principi rischia di diventare un boomerang per le tasche dei cittadini.

    Voi ne eravate al corrente? Avete qualche dritta da suggerire, qualche domanda, qualcosa da segnalare? Scrivetelo nei commenti.

  • Comprare e vendere articoli usati

    Comprare e vendere articoli usati

    Un tempo quando dovevamo vendere o comprare un prodotto usato le scelte erano poche: il giornale di annunci gratuiti e ebay. Col tempo però sono nate delle soluzioni diverse, anche perché questi mezzi si sono evoluti o trasformati.

    Tutti o quasi i giornali , non solo quelli di annunci, si sono ridotti , chiusi o trasferiti sul web rendendo meno appetibile il ruolo stesso del giornale: se gli utenti sono pochi anche pubblicare o comprare quel giornale ha meno senso.

    Fortunatamente gli omologhi dei giornali online sul web, come subito.it o secondamano.it continuano ad avere successo anche se devono fare i conti con nuovi concorrenti, specie quelli che si sono specializzati nella vendita di poche e specifiche categorie di prodotti.

    Anche i social network hanno preso la funzione del vecchio giornale di annunci, dove ad esempio la sezione marketplace di facebook, ma non solo diventa un ottimo punto di partenza per vendere, comprare, scambiare o regalare beni usati sia in nicchie ben definite tramite dei gruppi specializzati che a livello locale, soluzione ottima per oggetti ingombranti, molto comuni o di basso valore, dove una spedizione costerebbe più del valore della merce.

    Ebay poi nel tempo si è trasformato da un sito di aste online a un marketplace dove l’usato ha un ruolo sempre più marginale, anche perché le tariffe applicate non lo rendono più particolarmente conveniente e quindi ha perso la sua funzione di primo sito da consultare, anche se mantiene un suo perché per oggetti rari o di difficile reperibilità, specie se non esistono marketplace specifici per quel genere di prodotto.

    Sono nate infatti siti e app specifiche dai beni di collezione all’abbigliamento, dagli orologi alle auto, dai dischi agli strumenti musicali ognuno con il suo strumento specifico, nomi come vinted, discogs, wallapop, autoscout, catawiki, chrono24, mercatino musicale sono ormai conosciuti anche fuori dalle strette cerchie di appassionati.

    E dove non ci sono siti specifici ci sono i forum e i gruppi di discussione nei social, dagli appassionati di biciclette all’informatica, dai collezionisti di auto e moto vintage, agli appassionati di sport o dai gruppi di professionisti è facile scambiare o vendere beni usati specie a chi conosce cosa sta acquistando e ne capisce il valore, cosa che in un mercato più generico può essere difficile, specie in caso di prodotti particolari, personalizzati, rari o ricercati dagli appassionati.

    E poi ci sono sempre i mercatini dell’usato locali, non solo le fiere , generiche o di settore e le bancarelle che periodicamente si organizzano nelle nostre città, ma anche i mercatini dell’usato privati , dove possono essere lasciati in conto vendita i beni in cambio di una percentuale sulla vendita, possono essere la soluzione ideale specie per gli oggetti più ingombranti come l’arredamento poco facile da gestire e spedire, o i prodotti di scarso valore dove lo sbattimento per vendere un prodotto è maggiore dei pochi euro che si recuperano con la vendita.

    Insomma, a seconda della tipologia o del valore del bene le soluzioni sono tante, ma affidarsi all’usato è molto spesso una buona soluzione sia per il portafoglio, quando ovviamente viene venduto a prezzi onesti rispetto al valore del nuovo, che per l’ambiente visto che un prodotto riutilizzato significa un prodotto in meno da riciclare e uno in meno da produrre con un doppio risparmio in termini di inquinamento.

    Voi acquistate o vendete prodotti usati? Avete altri siti o app di usato da segnalare? Scrivetemele nei commenti, cosi come se avete dubbi o curiosità

  • Il regalo sbagliato

    Il regalo sbagliato

    Arrivato il natale i nodi vengono al pettine: se il regalo per il quale ci siamo tanto prodigato non è piaciuto, non era della misura giusta o quello che aspettavamo non è arrivato, cosa possiamo fare adesso?

    Beh se abbiamo sbagliato il regalo potremmo farcelo cambiare, ma il reso dipende da dove e quando lo abbiamo acquistato, se lo abbiamo acquistato in un negozio fisico il commerciante non è tenuto per legge a cambiarlo o a sostituirlo a meno che non si riveli difettoso quindi sarà a discrezione del negoziante la possibilità e le modalità del reso, mentre acquistando online o comunque a distanza abbiamo la possibilità di esercitare il diritto di recesso inviando una raccomandata al venditore entro 14 giorni dalla ricezione della merce e potremmo restituire la merce e riottenere la somma spesa al netto delle spese di spedizione, ma questo non significa che il negozio non possa praticare delle condizioni di reso migliori, per esempio come fa Amazon dove il reso è sempre gratuito e può essere richiesto entro 30 giorni, e  per gli acquisti natalizi viene esteso addirittura al 31 Gennaio.

    Se il reso non è possibile potremmo però rivenderlo come usato cercando di ricavare il più possibile, se si tratta di un prodotto elettronico ci sono dei negozi specializzati e delle piattaforme online che acquistano velocemente prodotti elettronici come Rebuy, RCE Foto o Amazon Recommerce ma le valutazioni spesso sono abbastanza basse, meglio quindi inserire un’annuncio sui portali come Subito, Kijiji, Facebook Marketplace, Bakeca o Mercatino musicale o nei forum specializzati o ancora, specie se abbiamo fretta o se abbiamo da vendere un prodotto particolare, rivolgersi a servizi online come Ebay, Catawiki o Amazon, mettendo in conto però di pagare una percentuale sulla vendita, che a seconda dei casi può essere salata.

    Proprio perché tanta gente mette in vendita i regali sgraditi il momento diventa interessante per fare grandi affari sul mercato dell’usato, cosi come si rimpolpano le disponibilità di articoli su Amazon Warehouse, la sezione di Amazon dove vengono messi in vendita a prezzo scontato i prodotti resi, usati o non in perfette condizioni, occasione ghiotta per comprare a prezzo scontato quell’articolo che avevamo nella nostra lista dei desideri ma che non abbiamo trovato sotto l’albero.

    Inoltre per fare buoni affari, c’è da considerare oltre al riassortimento di prodotti andati a ruba per le feste natalizie, che l’inizio saldi per il 2021 è fissato dal 5 gennaio , ad eccezione della Sicilia dove è anticipato al 2 gennaio, e volendo perché non dare uno sguardo anche ai saldi in altre nazioni europee, dove iniziano un pò tutti tra il giorno di Santo Stefano, il famoso Boxing Day giorno dal quale gli sconti nei negozi inglesi si fanno interessanti e i primi giorni di gennaio a cavallo dell’Epifania.

    Alla fine la delusione per un regalo sbagliato può diventare una festa o comunque l’occasione di fare un’affare! Voi avete ricevuto un regalo sgradito o lo avete venduto? Scrivetecelo nei commenti. A presto!