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  • I dupe: imitazioni legali o pericolosi falsi?

    I dupe: imitazioni legali o pericolosi falsi?

    Negli ultimi anni, il termine dupe è diventato sempre più popolare, soprattutto tra le generazioni più giovani, nel mondo della moda, della bellezza e dei prodotti di consumo. Ma cosa significa esattamente? E quali sono le implicazioni legali ed etiche legate a questo fenomeno? 

    Il termine dupe deriva dalla parola inglese duplicate, che significa “duplicato” o “copia”, mentre qualcuno lo fa risalire al termine francese duperie che significa “inganno”. 

    Un dupe è un prodotto che imita le caratteristiche di un articolo di marca, spesso di lusso, ma che non ne riproduce il logo o i dettagli protetti da copyright. A differenza dei prodotti fake o contraffatti, i dupe non cercano di spacciarsi per l’originale, ma offrono un’alternativa più accessibile, mantenendo un’estetica o una funzionalità simile.

    Sono diventati virali tra i giovani che non possono o non vogliono permettersi prodotti di lusso e che cercano un’alternativa economica che possa sostituire un prodotto molto richiesto ma inaccessibile, anche perché banalmente fuori produzione.

    Ad esempio, una borsa dupe potrebbe avere una forma e un colore molto simili a quelli di una borsa di lusso, ma non riporterà il logo del brand originale. Questo rende i dupe legali, a patto che non violino i diritti di proprietà intellettuale.

    I dupe sono particolarmente diffusi in settori come:

    1. Moda: borse, scarpe e accessori che imitano lo stile di brand come Louis Vuitton, Gucci o Chanel, ma senza utilizzare i loro marchi registrati.
    2. Bellezza: profumi, creme e cosmetici che replicano fragranze o formule di prodotti di alta gamma, spesso venduti a una frazione del prezzo.
    3. Elettronica: accessori come custodie per smartphone o cuffie che imitano il design di prodotti Apple o Samsung, ma senza riprodurre i loghi ufficiali.
    4. Alimentari: prodotti , tipicamente reperibili nei discount che imitano la forma e il sapore di dolciumi e snacks costosi ma a prezzi molto più abbordabili.

    Un esempio celebre è quello dei profumi dupe, come quelli prodotti da aziende che creano fragranze ispirate a quelle di grandi marchi (ad esempio, un profumo che ricorda il famoso Chanel N°5 ma con un nome e un packaging diversi).

    Ma quali sono le differenze tra dupe, fake e prodotti contraffatti? I dupe sono legali perché non copiano direttamente i marchi registrati o i loghi. Si limitano a offrire un’alternativa ispirata al design o alla funzionalità del prodotto originale, mentre i fake sono illegali perché riproducono fedelmente il logo, il design e i dettagli del prodotto originale, ingannando il consumatore sulla provenienza e la qualità. Spesso sono realizzati con materiali scadenti e possono rappresentare un rischio per la salute e la sicurezza.
    Sebbene i dupe siano legali, il loro acquisto e la loro vendita presentano alcuni rischi:

    • Qualità inferiore: i dupe spesso utilizzano materiali meno pregiati rispetto ai prodotti originali, il che può influire sulla durata e sulle prestazioni.
    • Aspetti etici: acquistare dupe può sostenere pratiche commerciali che sfruttano il lavoro sottopagato o condizioni di produzione non etiche.
    • Confusione per il consumatore: alcuni dupe possono essere presentati in modo ambiguo, portando i clienti a credere di acquistare un prodotto di qualità superiore rispetto a quella effettiva.
    • Rischi legali per i venditori: se un dupe si avvicina troppo all’originale, violando i diritti di proprietà intellettuale (ad esempio, copiando un design protetto da brevetto, copiando le confezioni di vendita o dichiarando la corrispondenza con l’originale), il venditore potrebbe affrontare cause legali.


    La legalità dei dupe dipende dalla loro conformità alle leggi sulla proprietà intellettuale. Mentre i prodotti fake sono chiaramente illegali, i dupe possono essere considerati legali se non violano marchi registrati, brevetti o copyright. Tuttavia, il confine tra dupe legale e contraffazione può essere sottile. Ad esempio, se un dupe copia un design protetto da brevetto , copia il packaging o utilizza un nome troppo simile a quello di un brand famoso, potrebbe comunque essere considerato illegale.

    I dupe rappresentano un’alternativa accessibile ai prodotti di lusso, ma è importante distinguerli chiaramente dai fake o dai prodotti contraffatti. Mentre i dupe sono legali e offrono una scelta economica ai consumatori, i fake sono illegali e possono comportare rischi significativi. Chi acquista dupe dovrebbe essere consapevole delle possibili differenze nella qualità e nell’etica della produzione, mentre i venditori devono assicurarsi di non violare le leggi sulla proprietà intellettuale.

    In un mondo sempre più attento alla sostenibilità e all’etica, la scelta tra un prodotto originale e un dupe non è solo una questione di prezzo, ma anche di valori e responsabilità. Voi li conoscevate? Ne utilizzate qualcuno?

  • Come arredare la casa risparmiando

    Come arredare la casa risparmiando

    Quando si ha la voglia o l’esigenza di aggiungere, modificare o integrare l’arredamento delle nostre case puó essere un problema per il nostro portafoglio.

    Infatti specie se si hanno esigenze specifiche come dimensioni personalizzate, materiali o funzionalità non standard il conto potrebbe essere particolarmente salato.

    Inoltre va valutato per bene cosa acquistare , prendendo accuratamente le misure degli spazi tenendo conto anche degli ingombri di battiscopa, porte e finestre per evitare di acquistare un arredo che poi non si adatta ai nostri spazi, col rischio di doverlo rimandare indietro o addirittura di doverlo svendere perché magari ci stufa dopo poco tempo dall’acquisto.

    brown white and blue wooden board

    Ovviamente anche la qualità del mobile ha la sua importanza nel prezzo finale, ma a paritá di materiali scegliere una finitura o una linea piú di moda può incidere in modo significativo sul prezzo.

    Ma giocando con i cataloghi, accontentandosi di un prodotto meno sulla cresta dell’onda e magari visitando le aree outlet dei mobilifici dove vengono venduti a fine stagione  i mobili dell’esposizione o quelli delle collezioni passate a prezzo scontato si può risparmiare, magari portandoci a casa un prodotto di qualitá superiore ad una frazione del prezzo.

    Inoltre conviene girare per mobilifici, soprattutto per le grosse catene nazionali dove iniziative promozionali, sconti sul trasporto e montaggio e soprattutto una maggiore disponibilitá puó portare a risparmi considerevoli.

    Spesso poi i fornitori sono gli stessi per vari mobilifici, ma producono versioni personalizzate per determinata catene dove differenziando nel nome e in piccoli dettagli come ad esempio le maniglie, gli accessori e le tonalitá disponibili riescono a vendere lo stesso prodotto a prezzi sensibilmente diversi, magari prediligendo le catene con maggiori fatturati dove è piú probabile ottenere prezzi migliori.

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    Se poi si tratta di un complemento d’arredo o di un piccolo mobile, una libreria o una scrivania si puó risparmiare qualcosa acquistandoli in kit e montandoli in autonomia.

    Se si vuole risparmiare ancora qualcosa è bene valutare le soluzioni di economia circolare, come i resi dei negozi e l’usato guardando negli appositi mercatini e gli annunci nei marketplace come facebook, subito e simili: spesso chi si deve disfare dell’arredamento è costretto a svenderlo in fretta, magari perché deve lasciare la casa o perché ha in consegna il nuovo: stando attenti alle condizioni e alla qualitá si possono fare ottimi affari.

    A volte puó anche capitare di trovare in regalo o a un prezzo simbolico arredi bisognosi di qualche cura, che con poco lavoro possono essere riparati e utilizzati, magari con una stuccata, qualche vite, una riverniciata o un pó di cera: se si ha un pó di manualitá può essere un modo per risparmiare parecchio.

    purple armchair

    Ovviamente, a meno che non ci serva qualcosa di provvisorio destinato a durare non piú di qualche anno é bene puntare sulla qualitá scegliendo qualcosa che possa durare nel tempo, prediligendo materiali duraturi: meglio un prodotto di vero legno che qualcosa di cartone pressato se vogliamo che ci possa durare, pertanto è bene leggere con attenzione le schede tecniche prima dell’acquisto.

    Ad ogni modo con un pó di occhio clinico e un pó di fiuto per gli affari si può risparmiare parecchio, sempre che non ci facciamo affascinare dal prodotto di moda visto nelle riviste o in tv.

    Voi conoscete altri trucchi per risparmiare sull’arredamento?

  • I vinili in edicola convengono davvero?

    I vinili in edicola convengono davvero?

    Il formato fisico preferito per la musica da qualche anno è tornato ad essere il vinile soppiantando i cd nei pochi negozi di dischi che rimangono nelle nostre cittá resistendo all’avvento della musica liquida.

    E si sceglie il vinile non tanto per il formato analogico che sulla carta dovrebbe essere migliore perché non campionando i suoni non taglia parti dell’opera dell’artista, cosa che poteva avere senso prima dell’avvento dell’uso del digitale nella produzione musicale, ma perché consente di avere tra le mani e ben visibile copertina e artwork che mancano nei formati di musica liquida, e considerando che la copia fisica è ridotta ad essere poco piú che un merchandising, alla pari di t-shirt e gadget vari, le dimensioni importanti di un 33 giri rispetto a quelle di un cd contano quando lo si tiene in mano durante l’ascolto.

    blue vinyl record playing on turntable

    Ma complice la moda del momento, i costi di stampa , le edizioni in tiratura limitata,  la ridotta disponibilità di fabbriche e di professionisti in grado di lavorare sui vinili i costi sono aumentati a dismisura diventando proibitivi, specie per alcuni dischi o artisti.

    Le soluzioni per risparmiare mantenendo il formato fisico sono due allora, il cd o i vinili da edicola, entrambe interessanti.

    assorted cd records in the shelves

    Il CD ha dei costi di produzione e di logistica molto piú contenuti, considerando peso, volume e spazi ridotti,  e si sente in maniera cristallina senza fruscii e complice il fatto di essere meno sulla cresta dell’onda rispetto a un vinile si porta a casa con molto meno a paritá di titolo: se ci accontentiamo delle dimensioni è una soluzione perfetta, considerando che anche il costo dei lettori è decisamente piú abbordabile, ed è probabile che abbiamo ancora in casa qualche apparecchio che puó leggerli come lettori bluray o dvd, console per videogiochi, computer con qualche anno alle spalle o autoradio.

    Viceversa, se il vinile non si discute e  si vuole risparmiare o ci si butta sul mercato dell’usato, facendo attenzione alle quotazioni e alle condizioni dei dischi, magari spulciando fiere, mercatini o siti specializzati come discogs, o volendo rimanere sul nuovo una bella soluzione sono i vinili venduti in edicola.

    vinyl disc on top of shelf

    Non sono amatissimi dai puristi e dai collezionisti perché a volte non sono fedelissimi all’originale, specie sulle parti tipografiche, possono avere un controllo qualitá meno preciso ma costano meno e , non ditelo a voce alta, suonano come i dischi originali nonostante costino meno.

    E il prezzo piú basso non dipende da una minore qualitá, visto che generalmente partono dagli stessi master delle edizioni che trovate nei negozi di dischi o nelle librerie, ma dal fatto che quando sono accompagnati da un prodotto editoriale, come un fascicolo o un giornale da acquistare in abbinata pagano l’iva ridotta al 4% dei prodotti editoriali anziché quella standard del 22%.

    vinyl records discs and three cassette tapes

    Se poi si tratta del primo numero di una collana, grazie alle offerte di lancio si riesce a portare a casa con una decina di euro un disco che in negozio costa 2 o 3 volte tanto. Ovviamente non troveremo la scelta di un negozio, e spesso arrivano agli edicolanti poche copie con il rischio di rimanere a bocca asciutta o di dover fare il giro di tutte le edicole della zona per trovare il disco desiderato, ma quando ci riusciamo  il portafoglio ringrazia sentitamente, specie se si tratta di titoli o artisti a cui vi state approcciando, magari mettendo in conto di acquistare una versione piú pregiata in futuro se vi avrá fatto appassionare particolarmente.

    Diventa essenziale quindi informarsi sulle nuove uscite, i prezzi  ed eventualmente chiedere all’edicola di fiducia di metterci da parte il titolo a cui puntiamo. Alternativamente se si tratta di collane, ci si può anche abbonare nel sito dell’editore con la sicurezza di ricevere tutti i numeri, e spesso omaggi o sconti speciali. 

    vinyl record in vinyl player on table

    Ovviamente con l’abbonamento c’é il rischio di ricomprare un disco che abbiamo giá in collezione, ma basta nel caso rimandarlo indietro, facendo attenzione ai costi di spedizione, cosa da verificare nelle condizioni dell’abbonamento, ricordando che il peso e le dimensioni di un vinile non sono trascurabili e il prezzo della spedizione per un privato si puó avvicinare pericolosamente al valore del disco stesso.

    Ma se in edicola esce un titolo interessante, magari tra quelli che non sono la primissima scelta della nostra wishlist, ma che a un prezzo interessante non si puo dire di no perché non farlo? Meglio a parità di spesa portarsi a casa due o tre titoli che un’edizione , sulla carta piú pregiata, ma che suona allo stesso modo, venduta in altri canali.

    born in the u s a by bruce springsteen album

    Diverso il discorso quando si hanno edizioni particolari, che magari hanno effettivamente qualcosa in piú, magari degli extra o un disco aggiuntivo e che possano avere un maggiore valore collezionistico, ma solo quando la differenza di prezzo é accettabile, inutile pagare lo stesso disco il doppio solo perche uno ha il vinile colorato anziché nero.

    Alla fine anche il marketing conta parecchio, così come quanto riteniamo importante il disco nella nostra collezione, ma a livello tecnico generalmente uno vale l’altro quindi nella maggior parte dei casi meglio risparmiare qualcosa e dedicare il budget risparmiato magari al prossimo titolo della nostra wishlist.

  • Arriva il prime day 2023

    Arriva il prime day 2023

    Come tutti gli anni Amazon a luglio festeggia gli abbonati al proprio servizio Prime con due giorni di offerte speciali dedicate, ai quali riserva una sorta di black friday estivo.

    E come per il black friday ci sono 48 ore di offerte molto convenienti, alcune a tempo disponibili solo per poche ore ed altre che durano per l’intero periodo della promozione.

    Non mancheranno come al solito le offerte dei dispositivi Amazon come i vari assistenti virtuali Echo, gli e-reader Kindle, Echo Auto, i dispositivi per lo streaming Fire Tv, il Fire tablet, o le linee Blink e Ring per la domotica e la sicurezza o ancora le offerte per i prodotti ricondizionati di Amazon Seconda Mano, quello che un tempo era conosciuto come Amazon Warehouse.

    Inoltre non mancheranno le solite offerte sui prodotti tecnologici, ad esempio questo evento così come il black friday é ideale per acquistare memorie , sia ram che ssd, chiavette usb o schede di memoria e componenti per il pc come cuffie, microfoni, monitor e dispositivi da gaming.

    Ma anche gli amanti della musica troveranno offerte interessanti per cd e vinili, cosi come non mancano elettrodomestici, smartphone, tv e articoli per la casa in offerta, oltre a prodotti e accessori moda, compresi orologi e gioielli.

    L’occasione é ghiotta per acquistare quei prodotti che puntavamo da tempo ma non avevamo ancora deciso di acquistare.

    shopping business money pay

    Ovviamente per partecipare bisogna essere abbonati al servizio Prime, che al costo di 4.99 euro al mese o 49 euro all’anno se pagato in anticipo permette di avere tanti utili servizi : non solo spedizioni rapide e gratuite su tutti gli ordini , offerte esclusive o lo streaming di Prime Video ottimo per gli orfani della condivisione di Netflix, ma anche Prime Music per ascoltare la musica via streaming, Prime Gaming con videogiochi gratuiti e l’abbonamento gratuito ad un canale Twitch, Prime Reading con una selezione di libri digitali gratuiti, Amazon Photos per archiviare le foto del cellulare e, le consegne di Deliveroo Plus gratis per il primo anno.

    E se non siete abbonati o avete disdetto piú di anno fá c’é sempre la possibilitá di abbonarsi gratuitamente per il primo mese ed eventualmente disdire se non siete soddisfatti.

    person using a macbook and holding a credit card

    E poi ovviamente collegarsi l’11 e il 12 luglio sperando che vada in sconto proprio l’articolo che stavamo aspettando, e se magari abbiamo il dubbio che un offerta non sia cosi conveniente possiamo vedere lo storico dei prezzi con un tracker come Keepa o CamelCamelCamel e vedere se é effettivamente il prezzo del prodotto in offerta é davvero piú basso di quanto costasse in precedenza. 

    Voi acquistate su Amazon e attendete questi eventi per risparmiare? Scrivetelo nei commenti!

  • Meglio la vera pelle o la similpelle?

    Meglio la vera pelle o la similpelle?

    Parliamo di capi in pelle, argomento che forse potrá urtare la sensibilità di qualcuno, ma al di là delle proprie posizioni possono convenire?

    Beh se si parla di vera pelle sicuramente si tratta di prodotti costosi ma anche duraturi, considerati da alcuni poco etici generalmente per due motivi: si tratta di un prodotto animale e la loro lavorazione puó essere molto inquinante perció il prodotto in pelle viene ritenuto, spesso erroneamente ,nemico dell’ambiente.

    Se si parla di vera pelle effettivamente si ha addosso la pelle di un’animale, cosa che l’uomo ha sempre utilizzato per ripararsi dal freddo. Puó sicuramente fare senso a qualcuno, ma se si pensa che quella pelle è comunque un prodotto di scarto della macellazione per fini alimentari, dato che l’animale è stato comunque ucciso per farne del cibo, utilizzarne la pelle per fare scarpe, giacche o borsette é sempre meglio che buttarla sprecando risorse e facendo dei rifiuti che altrimenti andrebbero smaltiti.

    Se invece la si pensa dal punto di vista ecologico , se é vero che i vecchi metodi di conciatura, che avveniva per mezzo di sostanze chimiche inquinanti potevano essere pericolosi in caso di sversamenti in fiumi e laghi c’è da dire che le normative ambientali attuali sono molto piú stringenti e soprattutto è nata l’ecopelle, che a differenza di quello che si potrebbe pensare è della vera pelle ma che viene trattata con metodi rispettosi dell’ambiente.

    Purtroppo qualche venditore furbetto usa impropriamente il termine ecopelle per riferirsi a prodotti in pelle sintetica, come la vilpelle o la finta pelle, creati per assomigliare alla pelle ma per via della loro natura industriale molto piú economici.

    E questi prodotti sono sicuramente meno ecologici della pelle, perché sono derivati dalla plastica e trattati per dare la consistenza e spesso anche il profumo della pelle, e per consentire di indossarli da chi ama l’aspetto dei capi in pelle ma non ama l’idea di avere addosso un prodotto di origine animale.

    In effetti é una sorta di fake, di illusione un pó come accade per la carne vegetale, che come aspetto assomiglia a quella vera e se é di buona qualitá ha pure un sapore molto simile, ma a differenza della carne vegetale tendenzialmente quella finta costa meno di quella vera.

    Il problema é che di quella vera non ha la durabilitá , infatti seppur esistono prodotti di diversa qualitá e prezzo, la similpelle tende dopo qualche tempo, e spesso senza preavviso, a sbriciolarsi rendendo il capo inutilizzabile, ed é la classica sorpresa che si ha riprendendo dall’armadio un capo riposto dalla stagione precedente, sembra perfetto ma indossandolo magari dopo qualche ora inizia a perdere pezzi riempiendoci il corpo di residui e rendendo il capo brutto da vedere.

    Ovviamente se non lo abbiamo pagato troppo , ad esempio i tipici prodotti delle catene di fast fashion tipo Zara, H&M, OVS o simili, e ci é durato magari un paio di stagioni va anche bene così, ma un capo in vera pelle della stessa foggia, a patto di fare un minimo di manutenzione, ci puó durare, mode permettendo, anche 10 o 15 anni restando sempre bello da vedere e perfetto da portare.

    Se invece il capo in finta pelle che avete adocchiato è di quelli costosi forse è il caso di pensare ad un sostituto naturale, pena ritrovarsi a doverlo buttare dopo uno o due stagioni. 

    E se si sceglie per principio un prodotto non animale, piuttosto che spendere cifre importanti per una finta pelle forse è meglio preferire un piú onesto prodotto in tessuto sicuramente piú durevole della finta pelle.

    Ma come riconoscere se il prodotto che vi stanno vendendo è effettivamente di vera pelle? Un Indicatore è sicuramente il prezzo, essendo un prodotto che richiede lavorazioni manuali e se si tratta di prodotti di grande dimensione molti scarti a causa delle imperfezioni della cute dell’animale, il prodotto finito avrá un costo importante: se vi propongono una giacca in pelle a 100 euro quasi sicuramente è similpelle, anche se non è matematico l’opposto: una giacca da migliaia di euro potrebbe essere in finta pelle, magari di ottima qualitá ma sempre sintetica. 

    Altro indicatore è l’odore caratteristico della pelle e anche la consistenza della trama: con un minimo di esperienza si riesce a capire l’origine del prodotto, ma è anche vero che i prodotti artificiali vengono trattati e profumati per renderli il piú simile possibile agli originali.  

    Inoltre il prodotto naturale ha delle piccole imperfezioni e disomogeneitá che il prodotto industriale non ha, in piú la vera pelle se non è trattata appositamente tende ad assorbire l’acqua, cosa che il prodotto sintetico non fá. 

    Ma soprattutto guardate l’etichetta , se si tratta di pelle autentica deve essere dichiarato “vera pelle” o “genuine leather”, e spesso viene fornito un piccolo campione di pelle, inoltre se si tratta di un prodotto made in italy è piú probabile che sia autentico rispetto a un prodotto di provenienza asiatica.  

    Quindi che sia un portafoglio, un paio di guanti, una cintura o un paio di scarpe accertatevi di cosa state acquistando sia che siate alla ricerca di un prodotto durevole, che vogliate evitare i prodotti in vera pelle per questioni etiche, perché le etichette o le indicazioni volutamente imprecise sono all’ordine del giorno.

    Voi conoscevate questi trucchi? Avete qualche dritta da suggerire, qualche domanda, qualcosa da segnalare? Scrivetelo nei commenti.