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  • I cd stanno per tornare di moda?

    I cd stanno per tornare di moda?

    Il mondo della musica negli ultimi tempi ha visto tanti cambiamenti, e se ormai lo streaming e comunque i formati digitali la fanno da padrone,  i vinili sono tornati di moda, probabilmente piú come feticcio da possedere per sostenere il cantante di cui siamo fan che non come supporto per ascoltare la musica.

    Infatti non é raro che molti acquirenti di dischi non abbiano neanche un giradischi o che ascoltino principalmente il disco che hanno acquistato, in forma digitale, magari scaricando i file ottenuti insieme al disco.

    Ma il vinile purtroppo ha un grosso limite, costa parecchio produrlo, spedirlo e distribuirlo e se davvero raramente verrá solcato da una puntina ha senso spendere 40 euro quando lo stesso titolo in cd da nuovo ne costa 10?

    Considerando poi che a differenza del passato, un disco moderno nasce in digitale e viene comunque convertito in analogico per potere essere stampato su vinile si perde anche filosoficamente il vantaggio di avere un costoso supporto analogico.

    Quindi per chi vuole solo la trasposizione fisica di un disco che poi ascolterá in streaming ha senso comprare un vinile a quei prezzi? 

    Probabilmente no, ma se si vuole possedere fisicamente quel disco, e magari risparmiare non solo solo soldi ma anche spazio nelle libreria, il modo più conveniente è di acquistare il tanto bistrattato cd.

    E’ finito fuori moda, è stato quasi completamente soppiantato dal ritorno del vinile nei pochi negozi di dischi superstiti ma in realtà è ancora vivo e considerato che è poco richiesto costa poco, soprattutto in confronto ai 33 giri.

    Così come costa poco riprodurlo, perché nonostante il lettore cd sia sparito dai nostri computer può essere letto da un qualsiasi lettore di dvd o blueray attaccato alla tv o con un lettore o un masterizzatore usb che si può ancora comprare con poca spesa.

    E a differenza delle cassette, altro formato concorrente dell’epoca, è piú facile riprodurlo, in quanto i lettori a cassette sono praticamente spariti dal mercato del nuovo e a differenza di cd o giradischi riesumare un apparecchio fermo da anni richiede molto probabilmente la manutenzione di un tecnico per la sostituzione delle cinghie sciolte dal tempo.

    collection of assorted music discs in shop

    Essendo il CD passato di moda qualcuno se ne disfa e si possono trovare titoli importanti su cd nelle bancarelle e nei mercatini al prezzo di un caffé o poco piú.

    Ed é il momento di approfittarne e farne incetta perché con il costo dei vinili che aumenta sempre, i cd anche da nuovi nel giro di qualche tempo sicuramente torneranno di moda come è stato per i vinili ed allora  i loro prezzi aumenteranno.

    white and black compact discs

    Probabilmente non arriveranno al livello attuale dei vinili in quanto piú economici da produrre, ma è verosimile che possano arrivare a costare la metá del costo attuale di un vinile, e se abbiamo comprato oggi un cd a 2 euro magari nel giro di qualche anno potrebbe tranquillamente costarne 20, quindi diventare paradossalmente pure un ottimo investimento.

    collection of compact disc

    Inoltre si trasportano piú facilmente, pesano ed ingombrano meno, e comunque non sono certo il male assoluto per l’ascolto dei nostri album, se poi col costo di un solo vinile nuovo magari ci portiamo a casa 10 cd usati forse è anche un modo piú democratico per avvicinarci alla musica e magari scoprire degli artisti che non conoscevamo.

    Voi come ascoltate la musica? In streaming , su vinile o usate il tanto bistrattato cd? Avete qualche dritta da suggerire, qualche domanda, qualcosa da segnalare? Scrivetelo nei commenti

  • Vinili e cassette sono ormai merchandising?

    Vinili e cassette sono ormai merchandising?

    Volevo fare una riflessione sui supporti musicali, siano essi cd, vinili o cassette che stanno tornando di moda, ma che rispetto a qualche anno fa hanno cambiato il loro ruolo.

    Sino agli anni 2000 infatti il disco che compravamo al negozio serviva per farci ascoltare fisicamente la musica, lo si scartava , lo si metteva nel lettore a casa o in auto, magari si contemplava la copertina o il libretto e si gustava l’opera fino a consumarlo, anche perche’ i dischi costavano e spesso non ci si poteva permettere di averne piu’ di tanti, a meno di non piratarli facendo una copia del disco prestato da un amico.

    Adesso invece la musica che si ascolta principalmente e’ quella liquida: con un abbonamento di pochi euro al mese, o anche gratis se non ci disturba sentire qualche pubblicità tra un brano e l’altro possiamo avere un catalogo pressoché infinito e disponibile sul momento, tralatro da ascoltare sul dispositivo a noi più comodo al momento: dall’impianto casalingo, alla macchina, al telefono o magari ad una cassa bluetooth, quindi il disco come supporto fisico non solo non ci serve piu’ ma ci diventa pure scomodo per l’ascolto. Ma allora perché continuiamo a comprarli?

    Sicuramente anche per moda, ma c’e’ da dire che avere in mano un supporto fisico, magari non necessariamente da mettere sul piatto o sul lettore, ci da modo di gustare la copertina e gli artwork, di poter fisicamente toccare e avere tra le mani l’opera anziché un pugno di byte e ci restituisce una sensazione speciale che forse avevamo dimenticato, oltre a dare un riconoscimento all’artista piu’ importante dei pochi spicci che arrivano dalle piattaforme di streaming

    Si compra ormai il disco, magari un bel vinile colorato , spesso senza neanche avere in casa il giradischi, o peggio ancora avendo un ciofecone da quattro soldi che i dischi non solo li riproduce male ma li distrugge pure dopo un paio di ascolti.

    Ma il disco fisico se ci pensiamo ora ha la stessa funzione della maglietta, della spilla o del gadget del cantante: si e’ trasformato da strumento di ascolto a puro merchandising, qualcosa da avere perché realizzato dall’artista preferito che terremo piu’ come pezzo da collezione che non per l’uso con cui e’ stato concepito: ascoltare la musica.

    E considerando la qualità della maggior parte dei lettori moderni di scarsa qualità che si trovano in commercio forse e’ anche meglio continuare a non utilizzarli e continuare a fruire della musica dal nostro servizio di musica liquida senza rovinare i supporti.

    Infatti la qualità delle piastre a cassette, dei lettori cd e dei giradischi attualmente in commercio e’ particolarmente scarsa perché i produttori storici hanno dismesso la produzione, quindi quello che si puo’ trovare al di fuori del vintage o del mercato dell’alta fedeltà, dove qualcosa ancora si trova ma a prezzi particolarmente salati, e’ veramente ai limiti della decenza, e anche qualche prodotto di qualche marchio storico che si trova ancora in commercio non e’ altro che la rimarchiatura di qualche prodotto OEM cinese con caratteristiche basilari venduto a prezzo di prodotto di fascia alta e con qualita’ molto peggiore del più scarso prodotto da supermercato che potevamo trovare vent’anni fa tra le offerte speciali.

    Eppure nonostante questo dischi, cd e persino cassette , dopo anni dove erano quasi spariti, ora si tornano a vendere in numeri degni di nota, nonostante non siano neanche particolarmente economici e anche se non ci sono piu’ i tanti megastore di dischi di un tempo, oltre a siti dove trovare ampia scelta, stanno riaprendo negozi di dischi specializzati , che seppur di nicchia indicano un trend che non e’ da trascurare.

    Voi ascoltate ancora la musica da supporto fisico o siete fruitori di musica liquida? Avete riesumato il vecchio giradischi vintage in stile hipster o ascoltate più pragmaticamente la musica in streaming dal cellulare? Fatecelo sapere!