Tag: mercatini

  • Come dare una seconda vita a ció che non utilizziamo piú

    Come dare una seconda vita a ció che non utilizziamo piú

    Spesso quando facciamo i nostri acquisti capita di farci prendere la mano e portare a casa qualcosa che nonostante ci sembri bellissima, useremo molto poco e finirá inutilizzata per mesi per poi finire buttata o nella migliore delle ipotesi donata.

    Ovviamente questo diventa un problema non solo per le nostre tasche ma anche per l’ambiente, perché si è prodotto e si è trasportato qualcosa sfruttato molto poco nel proprio ciclo di vita, ma soprattutto finisce in discarica quasi nuovo non avendo compensato con la propria vita utile l’energia necessaria per produrlo e smaltirlo.

    L’ideale quindi é dare una seconda vita ai prodotti inutilizzati anziché buttarli, vendendo o comprando questi prodotti di seconda mano, che spesso hanno condizioni pari al nuovo e che possono essere un affare sia per chi li compra, dato che spenderá meno che comprarli nuovi, che per chi li vende che puó ricavare qualcosa per un prodotto che non usa dimenticato in un cassetto.

    woman looking at the coin purse from the wooden box

    Ma se un tempo andare per mercatini era una cosa complicata, specie per chi ha qualcosa da vendere, le cose stanno cambiando.

    Infatti vendere un prodotto di seconda mano significava mettere degli annunci o organizzare una bancarella nei mercatini, perdere del tempo per la contrattazione, organizzare la consegna e esporsi al rischio di essere truffati o derubati, cosa che poteva valere la pena se si ha un flusso costante di articoli da vendere, meno se la vendita era sporadica e il ricavato basso. 

    Sono arrivati poi i negozi specializzati in articoli usati che risolvono solo in parte il problema dei venditori, perché se é vero che facilitano le cose, é un servizio che si paga con una percentuale cospicua del ricavato, che gli eventuali sconti per rendere appetibili i prodotti invenduti sono a carico del venditore e soprattutto vengono accettati solo gli articoli che il negozio prevede di vendere con piú facilitá: se si ha qualcosa di particolare, magari di valore spesso o ci si accontenta di svenderlo o si devono trovare metodi alternativi.

    Ma come detto i tempi sono cambiati e cosi come si compra online, si puó vendere i nostri prodotti usati con delle apposite piattaforme che mettono in contatto venditori e acquirenti, non solo alle piccole distanze di una consegna a mano, ma potenzialmente in tutto il mondo, risolvendo anche uno dei problemi piú grandi: le spedizioni.

    Infatti se si vende un prodotto usato, spedirlo, specie se voluminoso o pesante potrebbe costare piú del suo valore rendendo non conveniente la vendita rispetto al nuovo, quindi a meno che non si tratti di qualcosa di raro e introvabile difficilmente avrebbe mercato, ma se la spedizione ha un prezzo calmierato grazie alla convenzione delle piattaforme con dei corrieri, la cosa diventa sostenibile.

    Inoltre queste piattaforme, a volte pagando una piccola commissione, possono fare da garante tra venditore e compratore assicurando che il compratore riceva esattamente quanto pattuito , funzionante e in buono stato e che il venditore riceva i suoi soldi , al valore di mercato e senza essere truffato.

    Utilizzando delle app inoltre tutto il processo di inserzione, gestione del contatti e delle spedizioni avviene in maniera molto facile e rapida, cosi come la risoluzione di eventuali controversie mediate dalla piattaforma.

    Tralaltro dai siti di annunci online che si sono evoluti nel tempo come Ebay o Subito, sono nate delle piattaforme basate su app come VintedWallapop o il marketplace di Facebook cosi come dei siti specializzati su alcune nicchie come ad esempio Cakawiki per gli articoli da collezione, Chrono24 e Watchfinder per gli orologi, Discogs per la musica, Vinted e Vestiare Collective per l’abbigliamento, Autoscout24 per i veicoli, Buycicle e Bikeen per le biciclette, Etsy per gli articoli artigianali, Libraccio e Abebooks per i libri, Webuy per l’elettronica etc.

    Tralaltro usare un app specializzata rende piú facile trovare un prodotto specifico, vendere o comprare un prodotto di nicchia e soprattutto ricavare un valore di mercato, cosa che in un marketplace non specializzato potrebbe non accadere, con il rischio di finire per svendere o di non riuscire a trovare compratori perché non viene percepito il valore.

    woman and man standing beside piles of books

    Insomma anche il prodotto che non usiamo ha una seconda vita, un suo valore ma soprattutto diventa un modo molto piú sostenibile di fare acquisti.

    Voi conoscevate queste piattaforme, ne avete altre da segnalare?

  • Comprare per mercatini dell’usato

    Comprare per mercatini dell’usato

    Comprare per mercatini dell’usato può essere un modo per risparmiare, ma è sempre cosi? In realtà generalmente gli affari si fanno in due e difficilmente chi vende non conosce il valore della propria merce, soprattutto se si tratta di un negozio di usato in conto vendita. Magari su una bancarella o sugli annunci di chi deve sbarazzare un garage si può avere il colpo di fortuna e recuperare per una cifra simbolica un prodotto di valore dall’aspetto scalcinato che in realtà ha giusto bisogno di una lucidata, ma purtroppo non è più la regola.

    Diciamo che ormai è più probabile pagare l’articolo ad una cifra vicina al suo valore, magari a seconda dei casi leggermente meno, in altri un po’ più cara, specie se si tratta di prodotti con un certo mercato o di prodotti di una certa rarità.

    Chi vende per lavoro, sia che debba pagare un affitto o anche solo uno stallo del mercatino generalmente sa bene cosa sta vendendo e a chi può vendere: se può sparerà prezzi alti per avere margine di trattativa e spesso venderà a prezzi più alti di quelli che potreste trovare sui siti specializzati in usato, contando sul fatto che non ci sono spese di spedizione e che la consegna è immediata e che magari chi compra non ha sottomano una valutazione puntuale, ragione per la quale dovremmo acquistare solo prodotti usati di cui abbiamo un idea almeno approssimativa del loro valore, per non rischiare di strapagare un pezzo magari carino ma che conviene prendere solo se viene pagato entro certi valori.

    E se il venditore ha un pezzo pregiato per le mani difficilmente finirà nella bancarella di un mercatino, ma cercherà di piazzarla in fiere o siti specializzati: inutile vendere un orologio da collezione in mezzo alle cianfrusaglie di un mercatino delle pulci: il cliente tipo che non ne conosce il valore si aspetta di spendere pochi spiccioli e quindi probabilmente resterà invenduto, col rischio di doverlo svendere se si ha necessità di incassare. Piuttosto lo cederà, magari all’ingrosso a un altro rivenditore specializzato in quel genere di oggetti in modo da massimizzarne il valore e che potrà venderlo nei giusti canali al prezzo più corretto.

    Infatti per gli oggetti da collezione, la memorabilia, l’antiquariato, il vintage, il modellismo o i pezzi di mezzi d’epoca ci sono apposite fiere e mercatini che catalizzano l’attenzione di un pubblico appassionato disposto anche a macinare chilometri e a pagare un biglietto di ingresso e magari pure un extra per trovare un prodotto particolare che difficilmente troverà al mercatino delle pulci.

     E se invece quello che cerchiamo è un prodotto usato recente di buona reperibilità forse è più facile ed economico trovare l’affare tra gli annunci gratuiti, nei marketplace o in siti e app di usato che nelle bancarelle, che a volte rischiano di vendere un prodotto usato a un prezzo superiore del nuovo.

    Questo accade perché escono sempre prodotti nuovi ed aggiornati ed i modelli delle collezioni precedenti che spesso non hanno molto da invidiare a quelli che sostituiscono se non per qualche dettaglio, vengono messi in sconto per esaurire le scorte soprattutto nei siti di e-commerce e nelle grandi catene di negozi, con la possibilità non cosi remota di pagare il nuovo meno dell’usato.

    Inoltre molti rivenditori , penso ad esempio alla sezione Warehouse di Amazon, ma non è l’unico, hanno una sezione outlet dove vendono a prezzi scontati prodotti ricondizionati, provenienti da resi o riparazioni in garanzia, ex esposizione o con qualche piccolo difetto, ma che a conti fatti possono convenire più di un usato e che spesso godono di una garanzia che un prodotto usato comprato da un privato non può avere, specie se non ci viene fornito lo scontrino dell’acquisto, prassi comune quando il venditore è riuscito a comprare il prodotto da nuovo con un forte sconto ma lo rivende valutandolo sul prezzo di listino

    C’è però da dire che quando la merce è in vendita da tanto tempo, o se il mercatino sta per chiudere il venditore potrebbe essere più propenso a fare uno sconto e a calare, magari portando a prezzi più umani un bell’articolo sovraprezzato o consentendoci di fare un affare pagando l’articolo meno del suo valore, soprattutto se si tratta di oggetti difficili da vendere, ingombranti, pesanti o delicati.

    Per contro i prezzi migliori o più ricercati tenderanno a sparire all’apertura del mercatino, se sapete che c’è o ci può essere qualcosa di particolare che state cercando è meglio essere li prima che la compri qualcun’altro prima di voi, magari facendovi avvisare in anticipo dal venditore quando dovesse entrargli un articolo di vostro interesse

    Insomma comprare per mercatini è più un passatempo che un modo per fare affari, ma con un occhio allenato, contrattando un pò e soprattutto conoscendo i valori degli articoli qualche affare lo si può comunque riuscire a portare a casa.

    Voi avete qualche trucco o suggerimento per questo genere di acquisti, qualche dubbio o qualche curiosità? Scrivetelo nei commenti, A presto. Ciao!

  • Arredare spendendo meno

    Arredare spendendo meno

    Quando si tratta di arredare casa spesso le cifre in gioco sono importanti, ma come fare per risparmiare qualcosa, magari perché stiamo arredando una seconda casa o il budget è limitato, o perché magari si tratta di una soluzione temporanea in vista di un futuro trasloco?

    Un’idea non certo da scartare è il mercato dell’usato, spesso chi è in procinto di cambiare casa ha fretta di liberarsi del mobilio esistente che svende o addirittura regala, se si ha a disposizione un mezzo di trasporto adatto e magari qualcuno che ci puo dare una mano per trasportare, smontare e rimontare si possono fare affari interessanti, spesso anche mettendo in conto di pagare i servizi di un trasportatore, che spesso incidono più del prezzo pagato per il mobilio usato.

    Per trovare mobili usati, come già suggerivo in un altro articolo, è bene dare uno sguardo ai siti di annunci gratuiti locali, alla sezione marketplace dei social network , ma soprattutto ai mercatini dell’usato dove gli articoli sono proposti in conto vendita: essendo disponibili molti articoli di varia provenienza si può riuscire a concentrare gli acquisti per più stanze in un unico trasporto risparmiando tempo e denaro, dato che per la  natura ingombrante il trasporto incide parecchio sulla spesa finale.

    Ovviamente fate attenzione, oltre alle dimensioni, alla qualità e alle condizioni dei mobili, se qualche sbeccatura si può facilmente sistemare con della cera colorata per mobili, se l’armadio è già traballante prima del trasporto non è detto che possa arrivare sano e salvo a destinazione dato che smontare, trasportare e rimontare può causare danni se non si usano le dovute attenzioni, specie se si ha a che fare con prodotti di qualità non eccelsa.

    Come dicevo I costi del trasporto per via di peso e volume incidono parecchio quindi acquistare del mobilio in kit smontato e montarselo da soli in casa può essere una valida soluzione, specie per quegli articoli non particolarmente complessi da montare: certamente una libreria o una scrivania sono molto piu semplici di una cucina completa, ma anche montare un armadio non è un’impresa impossibile se si seguono alla lettera le istruzioni di montaggio.

    Mi riferisco a Ikea che deve al mobile in kit la sua fama, ma anche a concorrenti come JYSK o ai vari mercatoni del mobile e spesso i brico che trattano questa tipologia di mobili amici del portafoglio, senza considerare che si possono acquistare anche online, avendo però la cortezza di valutare bene le spese di spedizione dato che dipendendo dal peso possono essere parecchio costose e soprattutto dal tipo di consegna, se al piano o a bordo strada: in presenza di colli molto voluminosi o se non è presente un ascensore occorrerà organizzarsi con qualcuno che ci dia una mano a portarli in casa che possa essere disponibile al momento della consegna.

    Andandoli invece a ritirarli noi nel magazzino del venditore essendo smontati se è vero che rimane il problema del peso si riduce quello del volume: pur essendo tanti colli per un singolo mobile, a meno che ci siano pannelli a tutta lunghezza, come i fianchi di un armadio, possono essere tranquillamente caricati in automobile magari ingegnandoci un po’.

    Se si tratta di prodotti voluminosi valutiamo la possibilità di farcele trasportare dal negozio, dal sito o chiamando un trasportatore, magari evitando di acquistare il servizio di montaggio per risparmiare o cerchiamo in prestito o a noleggio un furgone.

    Poi nulla ci vieta di trovare delle soluzioni furbe: una rete matrimoniale non entrerà nel bagagliaio di una comune automobile, ma pesa poco quindi è il candidato ideale da acquistare su internet, mentre un letto smontato puo essere caricato in auto senza troppe difficoltà, un consiglio è quello di valutare nelle schede dei prodotti che vogliamo acquistare pesi e misure dei colli per il trasporto, avendo cura di misurare con cura gli spazi della nostra auto , abbattendo i sedili e/o portandoli avanti il più possibile per massimizzare gli spazi per i colli più lunghi in modo da poter scegliere un prodotto che non ci richieda spese aggiuntive per il trasporto.

    Inoltre certi mercatoni del mobile come  ad esempio Mondo Convenienza o Conforama , come forma di marketing giocano sulle spese di trasporto, facendo dei prezzi di trasporto e montaggio in percentuale sulla spesa complessiva (generalmente tra il 10 e il 15%) o alcuni addirittura omaggiandoli, specie in alcuni periodi dell’anno, magari lasciando a pagamento qualche servizio extra come l’allaccio delle cucine o la scelta dell’orario di consegna, e la cosa diventa particolarmente vantaggiosa se si acquistano mobili voluminosi a basso prezzo: per farci trasportare e montare un armadio a 6 ante pagato 500 euro un trasportatore ci può chiedere tra le 200 e le 300 euro, utilizzando il loro servizio ce la caveremo con 50-60 euro: diventa un bel risparmio da mettere in conto nella scelta del venditore, mentre se si tratta un prodotto costoso non sono le 100 euro di differenza a far pendere la scelta su un negozio piuttosto che l’altro.

    Attenzione anche che pagando il trasporto in percentuale la cosa può rivelarsi un’arma a doppio taglio in caso di spese importanti, magari perché avete acquistato più ambienti o qualche prodotto particolarmente costoso, con una spesa di 10.000 euro meglio chi ci chiede un costo di trasporto a forfait, diciamo 300-400 euro che pagare in percentuale quelle 1000-1500 euro che ci eroderebbero il risparmio sul prezzo del mobile: in questi casi magari il mobiliere indipendente pur trattando prodotti più cari considerando il trasporto potrebbe alla fine rivelarsi più conveniente nel prezzo finale.

    Altra dritta è quella di fare una visita al reparto outlet dei negozi di mobili, dove vengono messi in vendita a prezzi scontati al cambio delle collezioni i mobili dell’esposizione precedente e/o qualche prodotto con qualche piccolo difetto, ovviamente avendo cura di accertarsi che eventuali difetti siano riparabili, poco visibili e soprattutto non siano strutturali, ma con un po di fortuna si riescono a prendere articoli importanti ad una frazione del prezzo magari a causa di un graffio o di una sbeccatura o perché della collezione dell’anno precedente. Insomma con un po di ingegno, metro e calcolatrice alla mano si riescono a risparmiare bei soldi.

    Voi conoscevate questi trucchi? Ne avete degli altri da segnalare, scrivetemelo nei commenti, cosi come se avete dubbi o curiosità.

  • Comprare e vendere articoli usati

    Comprare e vendere articoli usati

    Un tempo quando dovevamo vendere o comprare un prodotto usato le scelte erano poche: il giornale di annunci gratuiti e ebay. Col tempo però sono nate delle soluzioni diverse, anche perché questi mezzi si sono evoluti o trasformati.

    Tutti o quasi i giornali , non solo quelli di annunci, si sono ridotti , chiusi o trasferiti sul web rendendo meno appetibile il ruolo stesso del giornale: se gli utenti sono pochi anche pubblicare o comprare quel giornale ha meno senso.

    Fortunatamente gli omologhi dei giornali online sul web, come subito.it o secondamano.it continuano ad avere successo anche se devono fare i conti con nuovi concorrenti, specie quelli che si sono specializzati nella vendita di poche e specifiche categorie di prodotti.

    Anche i social network hanno preso la funzione del vecchio giornale di annunci, dove ad esempio la sezione marketplace di facebook, ma non solo diventa un ottimo punto di partenza per vendere, comprare, scambiare o regalare beni usati sia in nicchie ben definite tramite dei gruppi specializzati che a livello locale, soluzione ottima per oggetti ingombranti, molto comuni o di basso valore, dove una spedizione costerebbe più del valore della merce.

    Ebay poi nel tempo si è trasformato da un sito di aste online a un marketplace dove l’usato ha un ruolo sempre più marginale, anche perché le tariffe applicate non lo rendono più particolarmente conveniente e quindi ha perso la sua funzione di primo sito da consultare, anche se mantiene un suo perché per oggetti rari o di difficile reperibilità, specie se non esistono marketplace specifici per quel genere di prodotto.

    Sono nate infatti siti e app specifiche dai beni di collezione all’abbigliamento, dagli orologi alle auto, dai dischi agli strumenti musicali ognuno con il suo strumento specifico, nomi come vinted, discogs, wallapop, autoscout, catawiki, chrono24, mercatino musicale sono ormai conosciuti anche fuori dalle strette cerchie di appassionati.

    E dove non ci sono siti specifici ci sono i forum e i gruppi di discussione nei social, dagli appassionati di biciclette all’informatica, dai collezionisti di auto e moto vintage, agli appassionati di sport o dai gruppi di professionisti è facile scambiare o vendere beni usati specie a chi conosce cosa sta acquistando e ne capisce il valore, cosa che in un mercato più generico può essere difficile, specie in caso di prodotti particolari, personalizzati, rari o ricercati dagli appassionati.

    E poi ci sono sempre i mercatini dell’usato locali, non solo le fiere , generiche o di settore e le bancarelle che periodicamente si organizzano nelle nostre città, ma anche i mercatini dell’usato privati , dove possono essere lasciati in conto vendita i beni in cambio di una percentuale sulla vendita, possono essere la soluzione ideale specie per gli oggetti più ingombranti come l’arredamento poco facile da gestire e spedire, o i prodotti di scarso valore dove lo sbattimento per vendere un prodotto è maggiore dei pochi euro che si recuperano con la vendita.

    Insomma, a seconda della tipologia o del valore del bene le soluzioni sono tante, ma affidarsi all’usato è molto spesso una buona soluzione sia per il portafoglio, quando ovviamente viene venduto a prezzi onesti rispetto al valore del nuovo, che per l’ambiente visto che un prodotto riutilizzato significa un prodotto in meno da riciclare e uno in meno da produrre con un doppio risparmio in termini di inquinamento.

    Voi acquistate o vendete prodotti usati? Avete altri siti o app di usato da segnalare? Scrivetemele nei commenti, cosi come se avete dubbi o curiosità