Tag: console

  • Il futuro dei videogiochi é il Cloud Gaming

    Il futuro dei videogiochi é il Cloud Gaming

    Organizzare una postazione per i videogiochi sta diventando sempre piú complesso e costoso perché i prezzi delle schede video e dei componenti informatici necessari ai videogiocatori stanno aumentando vertiginosamente, tra inflazione, guerre geopolitiche che bloccano la circolazione dei componenti aumentando i prezzi e la richiesta di potenza di calcolo per scopi lontani dal gioco come intelligenza artificiale che rendono piú conveniente per le aziende spostare le risorse su queste tecnologie tenendo in secondo piano il mondo videoludico specie nella fascia bassa del mercato, ha fatto si che l’hardware costi molto di piú che in passato.

    E anche passare ad una console, se si cerca la migliore esperienza non é la scelta migliore, visto che le tecnologie dei computer da gaming moderne sono una spanna sopra rispetto a playstation e xbox , al punto che anche le case produttrici ci puntano sempre meno, sia come esclusive che come vendita di copie, ma soprattutto non sono così convenienti, se dobbiamo spendere 550 euro solo  di console, piu gli accessori vari praticamente indispensabili si arriva comunque a cifre non alla portata di tutti.

    Investire una cifra importante sull’hardware, considerando anche la veloce obsolescenza e i costi di ingresso molto importanti ci possono portare a dover cercare delle scelte per risparmiare. 

    person holding game pad

    Purtroppo è anche vero che a differenza del passato non si riesce a mettere in piedi un pc da gaming con prestazioni accettabili al costo di una console, quindi se il budget è limitato si deve scendere giocoforza a compromessi: rinunciare agli FPS e pagare i giochi piú cari se si sceglie la strada delle console, o accontentarsi di un pc non prestazionale dovendo rinunciare ai massimi dettagli smanettando nelle impostazioni del gioco, soprattutto se si vuole giocare ai titoli di nuova generazione, oppure cacciare una somma sostanziosa per un pc da gaming serio, magari ammortizzando la spesa usandolo anche per altri scopi.

    Ma per fortuna esiste anche un’altra soluzione che non é da trascurare se si dispone di una connessione veloce : il cloud gaming , che permette di giocare su una macchina remota dotata di hardware prestazionale che non dobbiamo comprare anticipando centinaia di euro, ma pagando per il suo uso solo un abbonamento al servizio.

    Ci connetteremo con un qualsiasi dispositivo, anche super economico, alla macchina dove gireranno i nostri giochi, utilizzandolo come fosse accanto a noi ma con il vantaggio ulteriore di non dover perdere tempo e giga per scaricare giochi e aggiornamenti dato che saranno sempre e automaticamente disponibili sul server.

    E se un tempo le prestazioni erano scadenti e i lag all’ordine del giorno, le cose sono migliorate parecchio sia grazie a hardware condiviso piú potente, che ci permette di giocare ai nostri titoli preferiti direttamente dalla tv, da un tablet, uno smartphone o un pc anche datato o economico o non dotato di scheda video dedicata.

    E considerando che questi servizi costano mediamente tra i 10 e i 20 euro al mese, costi dei giochi esclusi, spendiamo decisamente meno che comprare un nuovo computer, una nuova scheda grafica o una console di ultima generazione.

    Possiamo infatti sfruttare il nostro hardware attuale, a patto di aver un controller e una linea internet veloce, e con le 500/600 euro che spenderemmo per un upgrade andare avanti in cloud anche per 5 anni, soluzione che puó essere interessante anche come rimedio temporaneo se ci troviamo senza un budget importante da anticipare per la nostra macchina da gioco, o se siamo momentaneamente senza un hardware da gaming in attesa di procurarcelo.

    E c’é da dire che la compatibilitá coi titoli, la velocità e le prestazioni , specie di alcuni servizi come GeForceNow fanno pensare che questo sará il modo di giocare del futuro, e se anche un gigante come Amazon , che con il suo Luna si é buttato in questo mondo, tralaltro anche con una versione ridotta offerta gratuitamente agli utenti Amazon Prime, e con un controller dedicato utilizzabile su tantissimi dispositivi diversi come Tv, Fire stick, computer sia Windows , Mac o Chromebook, Smartphone e tablet sia Android che Apple, permette di avvicinarsi a questo mondo e provare la comoditá di questo modo di giocare praticamente con qualsiasi dispositivo.

    Voi conoscevate questa soluzione? L’avete provata? Pensate che il futuro del videogioco sia in cloud o preferite avere il proprio hardware dedicato?

  • Xbox e Game Pass aumentano: ora Microsoft salassa i videogiocatori

    Xbox e Game Pass aumentano: ora Microsoft salassa i videogiocatori

    Brutte notizie per i videogiocatori, almeno quelli che sono interessati al mondo Xbox, infatti cosi come era già successo per Playstation 5 da agosto aumenta il costo della console Xbox series X, che passerà dai 499 euro a 549 euro, ragione per cui é bene affrettarsi se avevate pensato di acquistarla.

    Fortunatamente se invece avevate puntato la versione senza lettore ottico, la  series S il prezzo resta invariato a 299 euro. 

    xbox one controller beside three xbox one cases

    Purtroppo peró non é l’unico aumento in casa Microsoft perché ad aumentare è anche il Game Pass, l’abbonamento che permette di usufruire a noleggio di un interessante parco titoli a fronte di un canone mensile. 

    Storicamente si pagava 9,90 euro al mese per la versione base per PC o per console, e 12,99 per la versione ultimate utilizzabile su entrambe le piattaforme, ma dal 6 luglio per i nuovi abbonati e da agosto per chi é giá abbonato aumenta a 10,99 su console e a 14,99 per la ultimate.

    Ovviamente se avete un abbonamento prepagato in corso di validitá gli aumenti arriveranno al primo rinnovo utile, quindi se avete la possibilitá di estendere l’abbonamento é il momento di farlo prima dell’avvento dei nuovi listini, in modo da garantirvi ancora qualche periodo ai prezzi storici.

    white and black xbox in close up shot

    Quello che peró non vá giú é che seppure tutto aumenta , quindi sarebbe anche comprensibile un adeguamento dei prezzi, quello che delude è il parco giochi inclusi sempre meno interessante e che lascia l’amaro in bocca agli utenti abituati da anni a pagare la stessa cifra, e che si sentono cornuti e mazziati, in quanto si trovano a pagare di piú per in realtá avere di meno.

    close up photo of game controller

    Voi cosa ne pensate? Voi utilizzate il Game Pass? Avete qualche dubbio, curiositá o qualcosa da aggiungere? Scrivetelo nei commenti!

  • Divertirsi col retrogaming

    Divertirsi col retrogaming

    Un modo di svagarsi economico e un po’ nostalgico con i videogiochi é il retrogaming: in pratica riutilizzare sui dispositivi attuali dei giochi del passato pensati per le console o per le sala giochi del tempo, che grazie alla potenza dei computer moderni sono in grado di emulare l’hardware dei sistemi del passato senza troppa difficoltá.

    E se si tratta di emulare i sistemi piú datati basta anche un vecchio computer, tablet o cellulare in disuso che puó essere recuperato allo scopo salvandolo dalla discarica al quale magari collegare un controller da pochi euro.

    closeup photography of board game

    Oppure si possono usare dei minicomputer economici che stanno sul palmo di una mano e dal costo di qualche decina di euro, oppure delle consoline portatili o fisse da attaccare alla tv create alla scopo che si possono portare via anche con meno di 50 euro e consentono di giocare in tranquillitá ai giochi prodotti fino agli anni 90 come quelli per la prima playstation, ma anche super nintendo, sega megadrive, sega master system, gameboy e ai cabinati delle sale giochi.

    Tralaltro esistono delle console portatili che riprendono la forma di gameboy, psp o simili che permettono di giocarci in mobilitá per ore con dei controlli che riprendono quelli del tempo, ed essendo basati sull’hardware di un cellulare di fascia bassa hanno costi molto contenuti.

    turned on red and green nintendo switch

    Se poi si vuole alzare l’asticella e giocare a giochi sino agli anni 2000 per intenderci del nintendo 64 , dreamcast, ps2 o simili serve qualcosina di un attimo piú potente, ma si sta abbondantemente sotto i 200 euro di spesa per una console portatile dedicata.

    Se poi si vuole il top e sopratutto giocare anche coi giochi attuali si puo utilizzare una delle console portatili moderne come la steam deck o la asus rog ally che sono dei veri computer da gaming moderni da usare nel palmo di una mano, ma bisogna mettere di spendere non meno di 400 euro.

    In alternativa si può riutilizzare una console moderna come xbox one, series s o ps vita e installarci gli emulatori sfruttando i controller esistenti, oppure come detto utilizzare il nostro tablet android o ancora meglio il nostro attuale pc affiancandogli un controller e sfruttare la potenza di calcolo moderna per arrivare ad emulare anche console piu moderne come nintendo switch, xbox 360 e ps4.

    Ma si tratta di una cosa legale? In realtá si tratta di una zona grigia, a seconda di come si interpretano le leggi potrebbe anche essere vista come pirateria, specie se il gioco é ancora disponibile per la vendita, ma se si tratta di giochi ormai abbandonati da anni, magari di case ormai defunte e a maggior ragione se si possiede il gioco originale per la console del tempo la cosa è tollerata, diverso è se parliamo di un gioco che nonostante qualche anno alle spalle è ancora disponibile per la vendita nei negozi come alcuni titoli nintendo.

    man in yellow crew neck t shirt riding a motorcycle arcade game

    Ma come si trovano le rom dei giochi? Beh in rete é pieno di siti specializzati dove downloadare facilmente i nostri giochi preferiti e a volte anche i bios necessari a taluni emulatori per funzionare, e basta una veloce ricerca su google per trovarli, spesso addirittura recuperabili sotto forma di compilation che ricordano quelle in vendita nelle edicole fino ad una trentina d’anni fa.

    Se poi il gioco è datato il peso è veramente limitato quindi nel giro di qualche secondo avrete scaricato tanti giochi, ma se si parla di titoli dagli anni 90 in poi il peso, e quindi anche lo spazio sugli dischi o sulle schede di memoria diventa piú importante da gestire, quindi necessita di qualche accorgimento se si usano sistemi di emulazione con poco spazio disco.

    Ad ogni modo rigiocare ai giochi che ci hanno fatto divertire quando eravamo ragazzi é una cosa senza prezzo, e sicuramente vale la pena smanettare un pó per rigiocarli, o in alternativa comprare una delle consoline cinesi giá pronte con a bordo di fabbrica migliaia di giochi al prezzo di una cena.

    Voi giocate con i retrogames? Avete una console dedicata, o preferite quelli moderni? Scrivetelo nei commenti.

  • Perché non si trovano più prodotti (tecnologici)

    Perché non si trovano più prodotti (tecnologici)

    Se ultimamente avete provato ad acquistare alcuni prodotti, soprattutto tecnologici, come console da videogiochi, computer e periferiche o dedicati all’uso in casa come per esempio i prodotti per fare ginnastica in casa avrete notato scarsa disponibilità e prezzi alti, ma come mai?

    La risposta è abbastanza ovvia dipende dagli strascichi della pandemia, che hanno fatto aumentare le richieste dei prodotti che utilizziamo in casa e che non avremmo pensato di comprare potendo andare in palestra, a scuola o in ufficio regolarmente: se la palestra è chiusa e normale pensare di acquistare dei pesi, una cyclette o un tapis roulant per allenarci in casa, cosi come se c’è la necessità di studiare o lavorare a distanza sarà necessario un computer o un tablet per tutti i membri della famiglia, quando magari prima ne bastava uno condiviso e che utilizzandolo raramente poteva pure essere un prodotto un po’ superato, inoltre nel tempo libero dovendo rimanere in casa magari ci si dedicherà ai videogiochi richiedendoci una console o un pc adatto al gaming, tutte cose che hanno aumentato la richiesta di questo genere di prodotti.

    Inoltre le limitazioni agli spostamenti della pandemia hanno creato dei problemi alla produzione, con meno forza lavoro disponibile o semplicemente mancanza di componentistica: qualsiasi prodotto, soprattutto quelli tecnologici è formato da centinaia se non migliaia di componenti e se anche uno solo non fosse disponibile la produzione si fermerebbe, in qualche caso il componente si può sostituire con uno analogo, ma se c’è carenza di quel pezzo chi ha disponibile alza i prezzi e questo fa aumentare il prezzo del prodotto finito rendendo poco conveniente l’acquisto.

    Altro problema sono i trasporti, tra produzione a singhiozzo, trasporti aerei di linea più che dimezzati e in qualche caso nuove regole doganali hanno fatto si che tutte le ottimizzazioni che si potevano fare per caricare più merce nello stesso carico e dividerne i costi sono un po’ venute meno e questo incide sia sulla disponibilità dei prodotti, visto che ci vorrà più tempo per raggiungere la quantità necessaria a far partire il carico e quindi si avranno tempi di consegna più lunghi che sui prezzi, perché potrebbe essere necessario partire non a pieno carico o far viaggiare le merci in aereo al posto delle navi in entrambi i casi aumentando i costi.

    A questo si aggiunge il fatto che alcuni prodotti molto richiesti, e che hanno sofferto difficoltà di produzione, come le console per videogiochi appena lanciate o le schede video da gaming sono diventate quasi impossibili da trovare, e le poche disponibili sono state accaparrate da dei bagarini digitali, i cosiddetti scalpers, che le rivendono a prezzo maggiorato.

    Fortunatamente con il miglioramento della situazione, soprattutto in Cina dove la maggior parte di questi prodotti sono costruiti si sta iniziando a vedere qualche prodotto in più nei negozi ma molto spesso a prezzi maggiori del listino: il consiglio è aspettare che la situazione ritorni alla normalità se ovviamente di quel prodotto ne può fare a meno, o alternativamente cercare un prodotto provvisorio preso a un prezzo corretto e sostituirlo con quello desiderato a situazione ripristinata, tenendo conto che a seconda del tipo di prodotto il ritorno alla normalità potrebbe essere verso la fine dell’anno corrente o addirittura l’anno prossimo.

    Voi avevate in mente di fare acquisti tecnologici e vi siete scontrati con basse disponibilità e prezzi alti? Fatecelo sapere nei commenti, cosi come se avete dei dubbi o vi serve un consiglio per recuperare un particolare prodotto e se possibile vi aiuteremo.

  • Come scegliere la Tv

    Come scegliere la Tv

    Con l’avvento delle nuove tecnologie di trasmissioni digitali, entro il 2022 se il nostro televisore è troppo vecchio e quindi non compatibile saremmo costretti ad acquistare un decoder esterno o a sostituirlo.

    Il decoder esterno è certo la soluzione più economica, specie se si tratta di cambiare tanti televisori in casa ma certamente la più scomoda perché significa un telecomando in più, una porta del televisore e una presa della corrente occupati, tanti cavi in più sicuramente poco belli da vedere e comunque una soluzione non ideale per chi non è particolarmente tecnologico e che magari ha difficolta anche a cambiare l’input del televisore, figuriamoci gestire due apparecchi.

    Inoltre se il televisore è vecchio, probabilmente quello che lo sostituirà probabilmente avrà una risoluzione maggiore, sarà più grande, avrà delle funzionalità aggiornate e già predisposto alle ultime novità tecnologiche.

    Inoltre a parità di dimensioni i televisori costano molto meno rispetto a qualche anno fa, considerate che seguendo le offerte potete portarvi via un 55 pollici dignitoso anche per meno di 400 euro, quando sino a una decina di anni fa ci volevano 1500 euro per un 42 pollici.

    Ovviamente in teoria maggiore è la risoluzione, e maggiore dovrebbe essere la dimensione ideale dello schermo, infatti siamo passati dalle trasmissioni in SD con qualità dvd a quelle HD e ora inizia ad affacciarsi il 4K quindi  per via della richiesta del mercato gli schermi grandi sono diventati più diffusi e più economici, per contro trovare schermi più piccolini potrebbe diventare difficoltoso, o comunque poco conveniente, spesso con 50 euro in più potete prendere un televisore 10 pollici più grande, ed è una cosa che ne vale la pena sin tanto che abbiamo lo spazio in casa.

    Infatti una cosa da verificare, dato che nonostante le dimensioni dei televisori crescono a dismisura, le case rimangono piccole, cosi come non crescono i mobili che contengono il televisore, pertanto misurate bene lo spazio che avete a disposizione per non correre il rischio di dover rimandare indietro il televisore, magari preso con uno sconto favoloso ma che non entra nel mobile della sala per 5 maledettissimi centimetri.

    E’ vero che esistono dei supporti per ancorare il televisore al muro e quindi qualche centimetro in più potrebbe non essere un problema, ma se abbiamo un mobile tv che lo contorna magari saremo costretti a sbarazzarcene o a cambiarlo , se invece il televisore sta su un tavolino il televisore potrebbe tranquillamente sbordare, anche se dipende dalla base del televisore stesso: quelli più economici tendono ad avere una coppia di piedini alle estremità, che non permettono di sbordare se non di pochi centimetri, quelli più costosi generalmente hanno una base centrale che permette di essere poggiato a una superfice larga anche la metà dello schermo, anche se è sempre possibile comprare una base universale da agganciare sulle viti per il supporto a muro che tendenzialmente costa meno della differenza con un televisore di più alta gamma.

    Come detto televisori ce ne sono a parità di schermo di tanti prezzi, la differenza la marca e quindi l’assistenza, la reattività, e la presenza di alcune particolari tecnologie, che ad esempio migliorano le immagini. Sicuramente per vedere il digitale terrestre senza grandi pretese, ad esempio per guardare il telegiornale, lo sceneggiato o il quiz in tv anche quello più economico può andare bene, l’unica accortezza è verificare la velocità nell’accensione e nel cambio dei canali, che in certi modelli può essere parecchio lento e frustrante.

    Le cose cambiano se dobbiamo attaccare dei dispositivi al televisore, siano essi computer, decoder satellitari, lettori blue ray o console di videogiochi, in quel caso si presuppone che verranno visualizzati spesso contenuti ad alta definizione e in rapido movimento, quindi la qualità dello schermo, dell’elettronica e delle immagini deve essere la più alta possibile, quindi può valerne la pena acquistare un prodotto di più alta gamma, tenendo conto che un prodotto di alta gamma puo tranquillamente costare , a parità di  dimensioni, anche 4 o 5 volte più di quello economico

    C’è anche da dire che spesso sui televisori più cari si paga tanto il marketing  dove si viene attratti da sigle altisonanti che spesso servono solo per confondere l’utente , dato che probabilmente se non conosciamo quella funzionalità probabilmente non ci serve e che la tecnologia esclusiva magari ci da un 5% in più sulla qualità dell’immagine ma ci costa il triplo

    Per contro anche quelli super-economici potrebbero rivelarsi delle fregature, dato che il mercato è pieno di prodotti , spesso marchiati con nomi di produttori storici non più in attività, o che hanno concesso il marchio su licenza, di provenienza turca, cinese o dell’est europa, realizzati un po’ troppo in economia che seppure fanno il loro lavoro per un uso basico, peccano soprattutto per l’assistenza: un eventuale problema al termine dei canonici 2 anni di garanzia significa dover buttare il televisore poiché sarà antieconomica la riparazione o impossibile trovare i ricambi, cercate di informarvi e preferite un marchio che ha ancora le sue linee di produzione e non uno che sebbene nel passato fosse un nome prestigioso , e ce ne sono di insospettabili, ora affida la produzione a quelle solite poche fabbriche a basso costo, magari per le linee più economiche o da offerta civetta per i supermercati.

  • Il pc da gaming

    Il pc da gaming

    Oggi parliamo di computer da gaming, quei computer che poter reggere le caratteristiche dei moderni videogiochi necessitano di una certa potenza, cosa comune anche a chi cerca un computer per svolgere attività più gravose delle solite attività da ufficio, quali la creazione di contenuti multimediali o la progettazione.

    Sicuramente è bene mettere in chiaro una cosa: giocare con un pc , specie se si vogliono buone prestazioni, è una faccenda costosa: non fatevi abbindolare da certe offertone su ebay  o amazon dove vi spacciano per poche centinaia di euro un vecchio scassone camuffato da macchina da gaming solo per la presenza di qualche led RGB

    Le prestazioni in gaming infatti dipendono in maniera considerevole dalla scheda video e quelle più moderne che permettono di ottenere FPS importanti specie alle alte risoluzioni costano parecchio e vanno a  incidere in maniera considerevole sul budget della vostra configurazione: una buona scheda grafica tende a costare da sola quanto se non più di una console, se il vostro budget è limitato e il pc vi serve solo per giocare forse è il caso di farlo su console.

    Esistono poi dei compromessi accettabili che stando sulla fascia delle 200-300 euro danno un buon rapporto tra prezzo e prestazioni , pur non raggiungendo il massimo consentono di giocare in maniera fluida sino al full hd e che possono riuscire a farci giocare in modo soddisfacente su build del costo tra i 600 e gli 800 euro, a patto di rinunciare al 4k o a qualche funzionalità moderna come il ray tracing, che a onor del vero non è ancora supportata da molti giochi, ma visto il salto generazionale delle consolle probabilmente diventerà necessaria in futuro anche sui pc.

    C’è da dire che esistono schede grafiche anche da 30 euro , che sono perfette per le attività di ufficio, e sono quelle che rischiate di trovare nei preassemblati super economici, ma giocare a qualcosa di più pesante di un platform di vecchia concezione sarà sicuramente poco soddisfacente anche portando al minimo tutte le specifiche del gioco, cosi come quando vi troverete solo la grafica integrata sul processore senza una scheda grafica dedicata: per uso gaming meglio evitare a meno che non abbiate già in programma l’acquisto di una buona scheda grafica.

    Dall’altro capo ci sono le schede di media ed alta gamma che da sole costano quanto un’intero computer di fascia media, dato che per un buon prodotto si spende tranquillamente tra i 600 e i 1000 euro , e spesso anche di più specie sulle versioni top dotate di configurazioni custom e dissipatori aggiuntivi per permettere l’overclock.

    Ovviamente per risparmiare ci si può buttare sull’usato ma stando attenti a cosa si compra: generalmente in presenza di un cambio generazionale i nuovi prodotti surclassano a livelli di prestazioni quelli precedenti, quindi se da una parte chi vuole il top andrà a vendere per avere l’ultimo modello, ma avendo pagato parecchio non svenderà, quindi rischiamo di accontentarci dal punto di vista prestazionale e di pagare l’usato quanto la versione intermedia della nuova generazione che tendenzialmente si avvicinerà per prestazioni a quella top di gamma della serie precedente, quindi con quella intermedia della nuova generazione quantomeno si potrà godere della garanzia e del supporto di un prodotto nuovo, spendendo grossomodo cifre simili e avendo delle prestazioni paragonabili.

    Altro elemento costoso delle configurazioni da gaming è il processore: se non avete problemi di budget puntate sicuramente al top con processori multicore e multithread , ma se dovete limare qualcosa meglio farlo sul processore passando ad esempio da un i7 o un ryzen7 a un i5 o un ryzen 5 piuttosto che  tagliare sulla scheda grafica dato che il processore in gaming è sicuramente importante ma non quanto la scheda grafica.

    Dovendo tagliare qualcosa per rientrare in un budget prefissato , anche se è vero che l’occhio vuole la sua parte, meglio farlo sull’estetica :le luci rgb sono sicuramente belle da vedere ma acquistare case, schede madri o controller più costosi solo per poter pilotare le luci all’interno del case è una cosa a cui si può fare a meno o che magari si può pensare di aggiungere in un secondo momento.

    Piuttosto scegliete un case che abbia una buona areazione, possibilmente che sul davanti sia meshato e non tappato così magari in un primo step potrete rinunciare a un raffreddamento a liquido per un più economico dissipatore a ventola.

    Un punto dove non bisogna fare troppe economie è l’alimentatore: è il cuore pulsante dell’energia del nostro computer e dato che in gaming si sfruttano al massimo delle loro possibilità le componenti , soprattutto quelle molto energivore, come scheda grafica e processore, è necessario che l’alimentazione sia costante e senza sbalzi che possono rovinare e compromettere la vita degli elementi più costosi del computer: vedetela come un’assicurazione sulla vita del computer : senza volere andare sui top di gamma, già spendere per questo componente 50-80 euro anziché 20-30 fa una grossa differenza, a parte il fatto che alimentatori migliori hanno una migliore efficienza che si ritroverà nei consumi, la maggiore spesa sarà recuperata sulla bolletta elettrica e sulla durata di vita dell’alimentatore stesso. Preferite alimentatori di buone marche e possibilmente dotati del bollino 80 PLUS che dovrebbe garantire una migliore efficienza.

    Altro punto da tenere in considerazione sono ram e dischi: per le prime prendetele in configurazione dual channel, quindi 2 banchetti uguali della stessa dimensione e non su un unico banco, e della massima velocità permessa dal budget , mentre per quanto riguarda i dischi mettete un ssd preferibilmente di tipo nvme per il sistema operativo, al limite anche non grandissimo se il budget è risicato e se avete necessità di spazio potete sempre affiancargli un disco meccanico o un ssd sata che costano meno ma sono ovviamente più lenti.

    Se volete risparmiare qualcosa il consiglio è di evitare i preassemblati che trovate nei negozi e nei centri commerciali ma costruirci , in fondo è più facile di quello che si pensi, o farci costruire una configurazione ad hoc, magari acquistando in rete i vari componenti dove c’è maggior risparmio, specie seguendo le offerte come vi ho gia fatto vedere in altri dei miei video, con un occhio ad acquistare pezzi che siano compatibili l’uno con l’altro. Inoltre potete sempre aggiornare il vostro computer attuale recuperando i pezzi che sono ancora utilizzabili, sicuramente le periferiche esterne come monitor, tastiera , mouse e alcune di quelle interne come alimentatore e dischi se il computer non è eccessivamente anziano generalmente si possono recuperare

    Voi avete in mente di farvi un nuovo computer? Vi occorre qualche consiglio o avete qualche dubbio? Scrivetecelo nei commenti e come al solito se possibile vi risponderemo.

  • Videogiochi: online si risparmia

    Se siete appassionati videogiocatori o comunque vi piace svagarvi ogni tanto alla console avrete sicuramente notato che il vostro non è un hobby dei più economici.

    Storicamente videogiocare ha avuto costi alti, sia per chi viene dal mondo PC ,dove se è vero che si può usare il computer di casa per giocare, è altrettanto vero che se il computer non è sufficientemente carrozzato (e questo significa spendere continuamente belle cifre per aggiornare il computer per stare al passo coi giochi più recenti) l’esperienza di gioco ne risente parecchio, sia per chi invece è della scuola delle console, dove se è pur vero che non dovremmo rinnovare continuamente l’hardware (almeno fino alla prossima generazione di console), i giochi sono più cari per via del costo di licensing imposti dai produttori delle consolle alle software house.

    Ovviamente risparmiare si può, e lo si può fare in tanti modi: il primo che ci può venire in mente è quello di rivolgersi alle grandi catene che vendono anche usato: purtroppo però , a meno di offerte speciali, il risparmio rispetto al nuovo sarà esiguo.

    Cercare invece su internet può dare delle belle soddisfazioni: tra offerte speciali dei megastore di elettronica, siti di e-commerce ed ebay si rischia di spendere meno per lo stesso gioco nuovo , rispetto all’usato preso nel negozio vicino a casa.

    Ma se si vuole risparmiare ancora di più (senza tirare in ballo modifiche e piraterie varie, che pagano l’inaffidabilità, i costi non proprio economici delle modifiche, sempre se si è in possesso della giusta versione della console, l’impossibilità degli aggiornamenti e i rischi di ban per i giochi online ) la soluzione è rivolgersi all’estero.

    Ebbene si, i giochi fuori dai confini italiani costano meno, inoltre anche la spedizione internazionale non ha dei costi esagerati, visto che un gioco può essere spedito anche in una normale busta da lettera, a prezzi modesti.

    Generalmente la nazione europea dove cercare le offerte migliori è l’Inghilterra, questo perchè,  specie fino a poco tempo fa , esistevano delle zone del paese (in particolare le Channel Island) dove esisteva una sorta di zona franca: sotto una certa cifra (20 sterline)  non si andava a pagare l’IVA, pertanto in queste zone sono sorti diversi store online che sfruttando questa esenzione potevano offrire prezzi veramente bassi su dischi e videogiochi, che generalmente avevano prezzi che non superavano quella cifra.

    Nonostante adesso le regole siano un po cambiate, gli inglesi sono abituati ai prezzi e alla concorrenza spietata di questi rivenditori, pertanto i prezzi praticati nonostante siano aumentati rispetto a qualche anno fa, sono comunque più bassi rispetto ad altri paesi europei.

    Inoltre acquistare dal Regno Unito, ci garantisce che quanto meno la presenza della lingua inglese: infatti il discorso lingua è molto importante: se infatti un gioco acquistato in Europa sarà utilizzabile nelle consolle di qualsiasi paese europeo (mentre, a seconda della console, potrebbe non funzionare se il gioco provenisse dall’ Asia o dall’America) non è detto che il gioco abbia la lingua italiana.

    La cosa si fa sentire specialmente sui giochi per Xbox 360, dato che la capacità dei dischi non è particolarmente elevata, pertanto è possibile, specie se si tratta di un gioco con una bella grafica e tanti effetti, che il disco contenga soltanto poche lingue, specie per quanto riguarda la traccia audio (magari i sottotitoli in italiano possiamo anche trovarli, ma per l’audio è più difficile)

    Per le software house differenziare i dischi ha un costo, e quindi un produttore, se non è costretto da limitazioni tecniche, o più raramente commerciali, cerca di fare dei dischi multilingua, traducendo per i singoli mercati solo le copertine.

    In quel caso comprare all’estero si rivela un grande affare: a volte, accettando di avere la copertina del gioco in un’altra lingua, si riesce a comprare giochi anche a un quinto del prezzo che troveremmo in negozio, specie se il gioco inizia ad avere qualche mese alle spalle (purtoppo sui titoli appena usciti, anche oltre confine non si strappano risparmi eclatanti, ma conviene sempre verificare…)

    Ovviamente il discorso ha senso se il nostro titolo preferito ha la traccia audio nella nostra lingua, finire un gioco in tedesco, se non conosciamo la lingua teutonica non è certo un’esperienza esaltante, ma per fortuna anche in questo caso ci aiuta la rete: esistono forum e siti specializzati con liste dei giochi import: ci diranno, grazie alle esperienze di altri utenti, se il gioco che a noi interessa, acquistato in una determinata nazione è multilingua e se nel caso ha traccia audio in italiano o quantomeno i sottotitoli nella nostra lingua.

    Discorso similare per gli abbonamenti online: anche quelli, manco a farlo apposta costano meno all’estero che da noi: addirittura esistono dei siti che vendono i codici direttamente online evitando la spedizione fisica (ottenendo quindi una consegna immediata), con sconti molto consistenti rispetto ai prezzi di listino che troveremmo in negozio: la cosa si fa molto interessante per chi ha una Xbox (la live gold membership è uguale in tutto il mondo, quindi potremmo comprarla anche in Giappone o negli Stati Uniti e usarla nella nostra consolle italiana), mentre non lo è per chi ha una Playstation (l’abbonamento al PSN è nazionale, quindi può essere utilizzato solo nel paese dove è stato comprato, perciò saremmo costretti ad acquistarne uno italiano)