Tag: alimentatore

  • É arrivato il momento di farsi un PC potente

    É arrivato il momento di farsi un PC potente

    Chi di voi pensa di farsi un nuovo pc da gaming si trova in una condizione migliore rispetto al passato per farsi una build potente. Infatti sono state presentate nuove schede grafiche e nuovi processori da parte di Amd, Intel e Nvidia con dei salti prestazionali davvero importanti, e quindi in vista del natale abbiamo finalmente un quadro completo delle prestazioni delle nuove generazioni di computer e questo ci permette di farci un’idea su cosa comprare nel futuro anche se non vogliamo o non possiamo puntare al top.

    E le nuove generazioni sia di schede grafiche che di processori hanno potenze incredibili rispetto al passato, quasi esagerate se ci si deve solo giocare che diventano una benedizione per chi per svago o per lavoro ha bisogno di tanta potenza di calcolo, ma quasi inutili per chi deve solo giocarci o fare un utilizzo non troppo intensivo del pc.

    Ma la potenza ha un prezzo e a questo giro é abbastanza salato per una serie di fattori, uno é sicuramente il cambio euro dollaro nettamente piú sfavorevole rispetto al passato che ci porta a pagare tutta la componentistica, a paritá di prezzo di listino circa un 20% in piú.

    Inoltre questa potenza di calcolo ha fatto schizzare i consumi, quindi oltre a dover mettere in conto di spendere di piú di corrente proprio quando i costi dell’energia sono alle stelle, ma soprattutto maggiore corrente assorbita richiede alimentatori e schede madri di maggiore qualitá che costano molto di piú.

    E non ultimo le nuove tecnologie, specie se puntiamo sui processori Amd della serie 7000 che richiedono nuove e piú costose schede madri in quanto é cambiato il socket, ma sopratutto sono compatibili solo con le nuove ram di tipo DDR5 che costano parecchio di piú rispetto alle precedenti DDR4 pur non fornendo un boost prestazionale importante. Ma anche le nuove schede video come la potentissima Nvidia 4090 richiedono alimentatori molto piú potenti per via dei consumi e dei nuovi connettori di alimentazione ATX3.0, cosa che ci potrebbe costringere a cambiare alimentatore stando su prodotti di fascia alta.

    Questo significa che si potranno avere prestazioni davvero stratosferiche ma si spenderá parecchio di piú rispetto al passato a meno di non trovare delle soluzioni furbe che stando a cavallo tra le due generazioni possano darci delle prestazioni piú che buone senza dilapidare il nostro conto in banca.

    Il trucco sta nel cercare delle soluzioni che possano montare le ram DDR4 ed abbinarci un processore potente di ultima generazione ma senza strafare inseguendo delle prestazioni che realmente non ci servono.
    E le possibilitá sono due , in casa Amd il processore che incarna buone prestazioni rimanendo compatibile con le componenti della precedente generazione é il Ryzen 7 5800X3D capace di accontentarsi di una scheda madre da un centinaio di euro e di ram DDR4 molto economica, ma che non permette di fare upgrade in futuro, soluzione intelligente se stiamo recuperando dei componenti del vecchio computer ma meno se lo stiamo facendo da zero.

    Ma ancora meglio stare in casa Intel dove i prezzi delle schede con socket LGA1700 compatibili con la 12 e la 13 generazione di processori si sono abbassati e scegliendo una scheda compatibile con DDR4 e il processore giusto si hanno prestazioni elevate senza svenarsi, considerando che alcuni dei nuovi i5 raggiungono e a volte superano le prestazioni di un i9 delle precedenti generazioni.

    Insomma facendo attenzione ai componenti si riescono a ottenere prestazioni importanti a prezzi umani, oppure prestazioni stratosferiche a costi stratosferici, quello che invece é quasi sparito é il computer da gaming low cost che per 5/600 euro ci permetteva di giocare decentemente senza spendere una fortuna, ma se il budget é quello e si vuole giocare non ci resta che ripiegare su una console.

    Voi avete in mente di farvi un pc da gaming? Avete qualche dritta da suggerire, qualche domanda, qualcosa da segnalare? Scrivetelo nei commenti

  • Stand-by: Spegnere i nostri apparecchi ci conviene davvero?

    Stand-by: Spegnere i nostri apparecchi ci conviene davvero?

    Coi prezzi della corrente alle stelle e’ bene per quanto possibile limitare i consumi, cercando di limitare gli sprechi.

    Ci sono tante buone norme da seguire , come ad esempio se abbiamo la tariffa bioraria programmare la lavatrice di modo che lavori quando l’energia costa meno e qualche falso mito, ai limiti delle leggende metropolitane.

    Uno di questo verte sugli apparecchi che vanno in stand-by, cioe’ che anche da spenti sono collegati alla rete elettrica e che quindi segnalano la cosa con l’accensione di un piccolo led, secondo qualcuno basterebbe tagliare la corrente spegnendo la ciabatta dove questi apparecchi sono collegati , per spegnere questi questi led e risparmiare cifre stratosferiche.

    In realtà quello che si risparmia e’ poca roba, se sommassimo il consumo in standby di tutti questi led della casa, anche ammettendo di pagare l’energia cara potremmo risparmiare non più di un paio di euro l’anno, ma quello che andiamo a perdere e’ molto di piu’.

    Perdiamo infatti gli aggiornamenti automatici dei dispositivi, soprattutto quelli smart come tv e decoder che si aggiornano quando sono in standby per non disturbare durante l’uso normale del dispositivo, perdiamo anche nei tempi di accensione, lo stare in standby infatti evita al dispositivo di dover fare la procedura di boot, cosa che a seconda del dispositivo può richiedere diversi minuti, contro al massimo un paio di secondi per l’accensione se il dispositivo e’ gia collegato alla rete.

    Alcuni dispositivi possono essere controllati da remoto con una app o dagli assistenti vocali, se non hanno corrente questa funzione non può funzionare, oppure sono pensati per funzionare 24 ore su 24 come il router per la connessione internet , un telefono cordless, un hard disk di rete o gli stessi assistenti vocali e staccando la corrente non funzionerebbero.

    Ma soprattutto il mettere e togliere corrente e’ una fonte di stress per gli alimentatori dei dispositivi che potrebbero saltare proprio come può succedere quando manca la corrente, e se l’alimentatore si rompe i costi sono ben maggiori di quel paio di euro che abbiamo risparmiato: se siamo fortunati e l’alimentatore e’ esterno e magari di un tipo relativamente comune magari possiamo cavarcela con una trentina di euro, ma se l’alimentatore fosse interno dovremo considerare il costo della manodopera e la reperibilità del ricambio, che potrebbero non rendere conveniente la riparazione dell’apparecchio, questo significa magari dover spendere 1500 euro per ricomprare un televisore, che si e’ rotto per risparmiarne uno o due, il gioco e’ valso la candela?

    Questo non significa che alcuni dispositivi non possano essere spenti dalla presa in maniera sicura, ma bisogna capire esattamente il loro funzionamento e ciò che fanno in standby, sicuramente un dispositivo smart , domotico o collegato alla rete, che non e’ altro che una sorta di computer progettato per stare sempre attaccato alla corrente non può essere scollegato allegramente, magari dei dispositivi più semplici come una stufa o una abat jour anche se si stacca la ciabatta dall’interruttore non hanno di che soffrire, anche se il loro risparmio energetico sara’ ancora inferiore.

    Purtroppo le leggende metropolitane sono tante, e prima di mettere a rischio salute e funzionalità dei nostri dispositivi, soprattutto quando il risparmio e’ esiguo e’ bene capire cosa si sta facendo.

    Voi ne eravate al corrente? Staccate i dispositivi ogni notte o li lasciate accesi? Avete dei dubbi, bisogno di consigli o avete suggerimenti da dare? Scrivetelo nei commenti.