Tag: accise

  • Fare acquisti in vacanza é una fregatura?

    Fare acquisti in vacanza é una fregatura?

    Quando si viaggia puó essere interessante sfruttare l’occasione per acquistare dei prodotti che non si trovano facilmente vicino casa o per pagarli meno cari.

    Infatti in virtù di listini diversi, tassi di cambio favorevoli, minore tassazione, maggiore concorrenza o disponibilità i prezzi al dettaglio potrebbero rivelarsi piú convenienti, ma non è sempre oro quello che luccica.

    Bisogna fare sempre attenzione, perché un acquisto fatto in un negozio lontano potrebbe portare delle problematiche, soprattutto se il prodotto dovesse guastarsi e quindi richiedere una riparazione in garanzia o una sostituzione.

    assorted color leather bag display inside room

    Infatti la gestione della garanzia, a seconda di dove e come si acquista, puó essere a carico del rivenditore e non del produttore, questo significa in caso di bisogno dover rispedire il prodotto a nostre spese al venditore, con il rischio di dover pagare anche dei costi doganali,  considerando che il produttore non è obbligato a mettere a disposizione la rete dei propri centri di assistenza per il prodotto acquistato in un’altra nazione.

    Altre grosse problematiche sono le normative doganali che si applicano agli acquisti extra unione europea, comprese anche nazioni geograficamente vicine a noi come la Svizzera o il Regno Unito.

    Infatti c’è da considerare che gli acquisti extracomunitari vanno dichiarati al passaggio in dogana, quindi al di sopra di un certo valore di franchigia (300 o 430 euro di valore complessivo infrazionabile a seconda che si attraversi la frontiera via strada o per via aerea o marittima), andrá pagata l’IVA ed eventuali dazi, quindi se non si vuole pagare l’IVA due volte , sia nel paese di acquisto che a casa nostra, o si usufruisce , quando possibile, di sistemi TAX FREE che rimborsano l’IVA pagata all’estero o si deve ricorrere a degli stratagemmi.

    La ‘’furbata’’ piú comune è quella di far passare per usato o già in nostro possesso il prodotto appena acquistato all’estero facendo sparire etichette, scontrini, scatole e certificati di garanzia, che, ammesso di non venire beccati e multati, se da una parte possono produrre un risparmio dall’altra significa perdere completamente il diritto alla garanzia, e se la cosa potrebbe non essere un problema per un capo di abbigliamento da pochi euro, diverso è per un prodotto elettronico di valore.

    Più semplice la gestione degli acquisti nei duty free degli aeroporti, anche se non sempre possono essere convenienti in tutte le tipologie di prodotto: ottimi dove ci sono delle accise come su profumi e alcolici, meno magari su abbigliamento, alimentari o elettronica: é pur vero che si risparmia l’iva ma nel complesso non é detto che sia conveniente rispetto che acquistare altrove visto che generalmente si parte dal prezzo pieno di listino, ma quantomeno è piú facile piú accorgersi della eventuale convenienza.

    Non diamo mai per scontato che acquistare in un negozio di una grande cittá possa essere sempre la soluzione piú conveniente, magari puó essere piú facile reperire modelli o colori particolari ma il prezzo potrebbe essere meno conveniente di acquistare lo stesso prodotto online, col vantaggio che non ci occupa posto in valigia, che non si rischia che venga perduto insieme alla valigia, che ci possano essere problemi in dogana o con la garanzia.

    Infatti va valutato bene ognuno di questi aspetti e non lasciarsi ingolosire da un prezzo interessante che alla fine  si potrebbe rivelare meno conveniente di quanto sembra.

    Va anche valutato che un prodotto acquistato all’estero potrebbe non essere compatibile con l’uso nel nostro paese, in quanto lo standard di funzionamento o la spina elettrica potrebbe essere diversa e non è detto che sia possibile adattarlo, potrebbero non essere presenti degli accessori normalmente in dotazione nel nostro paese, oltre ad avere istruzioni e serigrafie in una lingua diversa dalla nostra, cosa che potrebbe rendere difficoltoso o comunque scomodo l’utilizzo.

    photo of a woman holding shopping bags

    Quindi, se soprattutto per alcune tipologie di prodotti e in alcuni paesi gli acquisti possono rivelarsi particolarmente convenienti é bene conoscere i prezzi di vendita online e valutare le eventuali complicazioni per evitare sgradite sorprese che possono trasformare quello che sembrava un affare in una fregatura, considerando che se il risparmio è minimo probabilmente non vale la pena rischiare di incorrere in possibili problemi.

    Voi acquistate spesso durante i vostri viaggi? Vi è capitata qualche disavventura con lo shopping? Scrivetelo nei commenti!

  • Aumentano i costi dei carburanti

    Aumentano i costi dei carburanti

    Purtroppo l’inizio dell’anno ha riservato agli automobilisti una sgradita sorpresa: la fine degli sconti sulle accise di diesel e benzina.

    Questo ha significato un aumento di circa 18 centesimi al litro, che sommato agli aumenti del costo industriale dei carburanti ha portato i carburanti a costare alla pompa il 20% in piú, con aumenti che incidono mediamente oltre 10 euro per pieno.

    E il governo anziché assumersi le responsabilitá della cosa, magari dicendo chiaramente che mancavano i soldi in cassa per poter mantenere attiva l’agevolazione ha tentato di scaricare la colpa degli aumenti sui distributori che anzi hanno mantenuto aumentato la benzina meno del dovuto per cercare di calmierare parzialmente gli aumenti, tentando di imporre impossibili price cap o di esporre pena salatissime multe cartelli con il prezzo medio, ottenendo  come risposta una serrata degli impianti, che ricordiamo hanno degli utili veramente risicati e sono le prime vittime di questi aumenti.

    In pratica il governo lancia il sasso e nasconde la mano e il conto lo pagano gli automobilisti quando fanno rifornimento, che non hanno altro modo per difendersi che cercare il distributore con le tariffe piú basse.

    Infatti cambiare auto di questi tempi per cercarne una che consumi meno ha veramente poco senso dato che le consegne per le auto nuove vanno a rilento con tempi di consegna di svariati mesi e soprattutto prezzi schizzati alle stelle, sia perché i listini sono aumentati e sia perché essendoci poca disponibilitá i rivenditori non hanno interesse a farsi la guerra sul prezzo.

    Quindi non ci resta che dotarsi di una app sul cellulare sulla quale controllare dove costa meno rifornire, ma evitando magari di fare troppi chilometri extra per raggiungere il distributore scontato, specie se la segnalazione del prezzo non fosse troppo recente, cosa che vanificherebbe il risparmio, utilizzando il self service ed eventuali promozioni fedeltá per cercare di grattare il maggior sconto possibile.

    Al limite si puó pensare di condividere l’auto coi colleghi o di muoversi quando possibile a piedi, in bici o coi mezzi pubblici.

    E poi mettersi l’anima in pace, tra guerre, normative ambientali sempre piú stringenti e mosse politiche poco lungimiranti é difficile che il prezzo alla pompa scenda a breve.

    Voi vi siete accorti dei rincari? Come pensate di mettervi al riparo? Avete qualche dritta da suggerire, qualche domanda, qualcosa da segnalare? Scrivetelo nei commenti!