Tag: prezzi

  • Come spedire un pacco risparmiando

    Come spedire un pacco risparmiando

    Se ci capita l’esigenza di dover spedire un pacco in maniera sporadica potremo avere delle sgradite sorprese sul costo delle spedizioni.

    Infatti se ci rivolgiamo ad un corriere, ma anche banalmente all’ufficio postale per una spedizione estemporanea potremmo dover pagare una cifra molto importante in confronto a quelle che siamo abituati a pagare per le spedizioni dei nostri acquisti online.

    E se la spedizione è diretta all’estero potremmo dover pagare di spedizione molto piú del valore contenuto nel pacco, cosa che potrebbe magari farci desistere dalla spedizione, magari per un reso o della riparazione di un prodotto che potrebbe diventare anti economica.

    Questo perché i corrieri riservano tariffe agevolate a chi spedisce frequentemente, soprattutto a quelli che acquistano in anticipo un carnet di spedizioni, facendo pagare la spedizione a prezzo di listino chi spedisce una tantum.

    Ma sentirci chiedere di pagare diverse decine di euro per un pacchetto di qualche etto potrebbe lasciarci quanto meno contrariati, ma anche se non si ha l’esigenza di spedire spesso esiste il modo di pagare tariffe simili a chi movimenta grandi quantitá di pacchi ogni giorno.

    Il trucco è cercare di utilizzare delle piattaforme online per la spedizione che hanno accordi con i principali corrieri dai quali hanno acquistato a prezzo di ingrosso le spedizioni e che rivendono le singole spedizioni ai propri utenti a un prezzo sicuramente piú conveniente rispetto a quello richiesto dall’ufficio postale o dallo stesso corriere a cui si appoggiano.

    delivery man wearing a face mask carrying boxes

    E se all’inizio questi servizi erano resi solo da agenzie di spedizione o siti web dedicati, dove inserendo localita, dimensione e peso del pacco si ottiene un preventivo per la spedizione, e qualora il prezzo ci soddisfasse pagando con carta di credito si ottiene una lettera di vettura di un corriere che , generalmente il giorno dopo, ritiererá il nostro pacco presso il nostro domicilio come fosse in reso di un acquisto online per consegnarlo a destinazione.

    Ma ormai questo lavoro lo fanno anche le principali piattaforme di acquisti on line tra privati. Infatti se dovete vendere qualcosa di usato su un sito o su una app specializzata, come puó essere Subito, Vinted, Ebay, Wallapop o siti simili potete demandare la gestione della spedizione al sito, che incamererá il prezzo della spedizione direttamente dall’acquirente e manderá al venditore la lettera di vettura del corriere per la spedizione, che a seconda dei casi verrá ritirata a domicilio o dovrá essere consegnata in un punto di ritiro convenzionato dal corriere, generalmente cartolerie o tabaccherie distribuite capillarmente nelle cittá e nei centri urbani piú grandi.

    men working in a warehouse

    Il vantaggio é sia per l’acquirente che accede a tariffe di spedizione particolarmente convenienti, che per il venditore che non dovrá impazzire per trovare uno spedizioniere che possa spedire il maniera economica il proprio pacco: l’unica cosa a cui stare attenti sono le dimensioni del pacco, infatti per spedizioni particolarmente ingombranti, pesanti o fragili il servizio potrebbe non essere disponibile.

    Ma lo stesso sistema viene ormai utilizzato anche da alcuni ecommerce per il reso o per la riparazione quando la spedizione dovesse essere a carico dell’acquirente: viene scalato dalla carta di credito il costo della spedizione a prezzo agevolato e rilasciata una lettera di vettura con la quale portare il pacco presso il centro di ritiro o attendere il corriere al proprio domicilio.

    crop man taping carrying box with scotch

    Alla fine con una carta di credito, una connessione a internet e a seconda dei casi una stampante per stampare la lettera di vettura risparmieremo tempo e denaro rispetto ad una spedizione tradizionale: quello che rimane a nostro carico è imballare con cura la nostra spedizione.

  • Come trovare la stampante ideale

    Come trovare la stampante ideale

    Quando acquistiamo una stampante è importante valutare alcune caratteristiche che possono incidere parecchio sul nostro portafoglio. Infatti é risaputo che molto spesso le stampanti sono vendute sottocosto o comunque con margini ridottissimi in quanto i produttori si rifanno della spese con l’acquisto delle cartucce dove invece i margini sono elevatissimi. 

    Sfruttando questo sistema peró possiamo andare a risparmiare acquistando delle cartucce compatibili, sui modelli dove ció é possibile, dato che i produttori inventano sistemi sempre piú invasivi per far si che la stampante funzioni esclusivamente con cartucce originali.

    In alternativa esistono delle stampanti che costano un pó di piú in fase di acquisto, ma utilizzano consumabili molto piú economici, come ad esempio taniche di inchiostro al posto delle comuni cartucce.

    Diventa quindi essenziale quando acquistiamo una stampante non guardare solo il prezzo di acquisto della sola stampante, ma anche il costo e la disponibilitá delle ricariche, sia che si voglia stare su quelle originali o si preferisca risparmiare con le compatibili

    In quest’ultimo caso é bene valutare che esistano in commercio per il modello di nostro interesse, e nel caso non ci fossero valutare al suo posto un modello di stampante di fascia piú alta , di altra marca o meno recente dove siano disponibili di concorrenza.

    Da tenere conto anche che molti produttori di stampanti danno la possibilitá di fare un abbonamento mensile che mette a disposizione le cartucce pagando un fisso in base al numero di copie stampate, resta da valutare la convenienza rispetto alle cartucce di concorrenza, ma c’è da sottolineare che con questi sistemi , dato l’obbligo di connessione ai loro server, la casa puó bloccare la stampante da remoto qualora non si paghi l’abbonamento o si usino cartucce non originali. Spesso alcune stampanti vengono vendute ad un prezzo scontato vincolate alla sottoscrizione di questi abbonamenti, fate attenzione in caso di stampanti particolarmente scontate in quanto potrebbero avere dei vincoli che possono portarvi al blocco della stampante se non pagate l’abbonamento al termine del periodo di prova o in caso di uso di cartucce non originali.

    Parallelamente nella scelta va considerata la tecnologia di stampa, sostanzialmente esistono due grandi famiglie quelle a getto di inchiostro e quelle laser, entrambe hanno pregi e difetti quindi la scelta dipende molto dall’utilizzo che ne andremo a fare.

    Le getto d’inchiostro sono generalmente piú economiche come costo di acquisto dell’apparecchio e hanno una resa migliore sulle stampe a colori, ma hanno consumabili che durano poco e soprattutto tendono a seccarsi se non le utilizzate frequentemente, finendo per dover buttare buona parte della cartuccia nei cicli di pulizia per rimettere in funzione la stampante quando la andrete a riutilizzare. 

    Vanno quindi bene per chi usa la stampante costantemente , ma senza elevati volumi di stampa: ideale per chi stampa giusto qualche foglio ogni settimana, da evitare per chi stampa ogni tanto ma poi la tiene ferma per mesi.

    Le laser invece costano inizialmente qualcosa di piú sia come apparecchi che per costo dei toner , ma hanno dei costi per pagina generalmente piú bassi in quanto i consumabili durano notevolmente di piú e  a differenza delle getto di inchiostro non si seccano quando inutilizzati, rendendoli una soluzione ideale per chi stampa tanto o per chi usa la stampante sporadicamente. Inoltre sono la soluzione con la migliore qualitá nella stampa in bianco e nero, infatti molti modelli , sopratutto quelli piú economici, stampano solo in bianco e nero , a differenza delle getto d’inchiostro che indipendentemente dal modello stampano sempre a colori, quindi anche l’esigenza di stampare a colori va valutata nella scelta della tipologia di stampante

    Spesso, rispetto alle inkjet, sono meno schizzinose dei confronti delle cartucce compatibili e con un toner compatibile da una decina di euro si riesce anche ad arrivare a 5000 copie con dei costi di gestione veramente irrisori.

    Indipendentemente dalla tecnologia di stampa vanno valutate alcune funzionalitá aggiuntive, come la presenza di un modulo di rete che permetta alla stampante di interfacciarsi , tramite wifi, non solo al computer principale, ma anche a tutti i dispositivi connessi nella propria rete come tablet o smartphone.

    Importante per molti anche la presenza di uno scanner integrato, utile sia per digitalizzare documenti che per fare delle fotocopie, così come la stampa fronte retro per risparmiare carta.

    Puo essere comoda per chi si diletta nella fotografia la presenza di un slot per SD card per stampare direttamente le foto , mentre ormai diventa sorpassata per molti la funzionalità fax.

    Alla fine tutto dipende molto dalle esigenze di ognuno di noi, ma è bene prendersi un attimo e valutare bene le caratteristiche e i costi di gestione perché altrimenti quello che all’inizio puó sembrare un affare potrebbe rivelarsi un salasso per il nostro portafoglio.

  • Temu é davvero pericoloso?

    Temu é davvero pericoloso?

    Navigando in rete vi sarete probabilmente imbattuti nelle pubblicitá del nuovo e-commerce Temu, interessante piattaforma di commercio elettronico che permette di comprare oggetti per la casa, tempo libero, elettronica ed abbigliamento a prezzi molto competitivi.

    Si tratta di prodotti di origine cinese, spesso di bassa qualità ma venduti a prezzi veramente bassi, per i quali la curiosità di provare quell’articolo carino, furbo o super economico ci fa rapidamente venire voglia di riempire il carrello.

    Inoltre a differenza di altri competitor come Aliexpress, Shein o Wish ha implementato un sistema di consegne rapido e gratuito che consente di ricevere il nostro ordine in pochi giorni e addirittura ricevere un rimborso se non vengono rispettate le date di consegna stimate, trovata importante visto che le spedizioni economiche dalla Cina possono richiedere anche mesi per la consegna, e quelle rapide sono di solito a pagamento a meno di non raggiungere una certa soglia di spesa: con Temu sono sempre rapide e gratuite anche acquistando oggetti di poco valore: l’unica condizione é di raggiungere il minimo d’ordine di 10 euro.

    Ovviamente anche i concorrenti si sono dovuti adattare e hanno dovuto implementare simili operazioni commerciali, almeno su una selezione di articoli: in particolare Aliexpress che ha lanciato il programma Choice, con sconti speciali, spedizioni rapide e gratuite su una selezione di articoli, oltre a copiare alcune iniziative come le ricompense o i premi per l’accesso alla app.

    Per farsi conoscere, Temu ha poi implementato delle offerte di benvenuto dedicate ai nuovi iscritti con una selezione di articoli venduti sottocosto, anche a un decimo del loro valore, oltre a un pacchetto di buoni del valore di 100 euro e un articolo a scelta scontato del 50% inserendo un codice (afp35130) al momento dell’ordine.

    Ma chi sta dietro a questo sito che pare troppo bello per essere vero? Nonostante la societá risulti ufficialmente americana fa capo ad un’azienda tecnologica cinese, Pin Duo Duo, fondata da un ex ingegnere di Google che ha fatto successo con una app che permetteva di vendere prodotti agricoli ai consumatori cinesi, e che col tempo si é trasformata in un market place generalista diventato famoso per le formule commerciali particolarmente innovative, come ad esempio la possibilitá di ottenere sconti o prodotti gratuiti creando o diffondendo dei gruppi d’acquisto.

    Ma queste formule particolarmente convenienti hanno fatto storcere il naso a molti perché sembrano commercialmente insostenibili, facendo ipotizzare che la app di Temu possa essere un cavallo di troia per fini poco chiari.

    E a detta di alcuni esperti di sicurezza i permessi che la app di Temu richiede sono esagerati per le esigenze di una app di shopping, passi per i dati personali o per lo studio dei nostri acquisti o comportamenti per suggerirci nuovi acquisti, ma la possibilitá di accedere a fotocamera, microfono, memoria e mac address del dispositivo potrebbero potenzialmente trasformare il nostro cellulare in una microspia o essere indice che il vero business dell’azienda sia rivendere i nostri dati personali e non i prodotti che ci arrivano a casa.

    a man looking at a computer screen with data

    Ma se l’applicazione continua ad essere disponibile e ampiamente scaricata nei vari app store significa che almeno per il momento é sicura, in caso contrario se fosse riscontrato che si tratti di un malware o di uno spyware verrebbe sicuramente bloccata alla fonte.

    C’é anche da aggiungere che il committente della ricerca da cui sono nati i dubbi sulla trasparenza di Temu, Grizzly Research, é un’operatore finanziario famoso per shortare su aziende emergenti e giá in passato ha utilizzato le sue ricerche per cercare di far crollare i titoli di alcune aziende cinesi, e trovare delle analisi tecniche dove gli analisti non si firmano col proprio nome e cognome risulta parecchio sospetto visti i precedenti.

    pexels-photo-887751.jpeg

    Ad ogni modo se si hanno dubbi sulla app nulla vieta di limitarsi ad acquistare esclusivamente dal sito, ma in realtá il pericolo piú grande resta la dipendenza, tra pubblicitá martellante, offerte speciali, prezzi bassi, spedizioni rapide e gratuite, oltre alle formule virali per stimolare gli acquisti condividendo le offerte che hanno reso famosa la casa madre cinese Pin Duo Duo, è che non riusciate a smettere di acquistare.

    Voi conoscevate Temu? Ci avete giá acquistato? Avete qualche dubbio o curiosita, qualcosa da aggiungere o da segnalare? Scrivetelo nei commenti.

  • Il nostro potere di acquisto si é ridotto

    Il nostro potere di acquisto si é ridotto

    Purtroppo pandemie e guerre hanno stravolto la nostra economia facendola pericolosamente contrarre a causa degli aumenti di materie prime ed energia, portando alla crisi molti settori produttivi, e con il conseguente aumento del costo del denaro voluto dalle banche centrali con l’obiettivo di contenere l’inflazione, si é creata una pericolosa spirale che ha eroso il nostro potere d’acquisto.

    Infatti come ci accorgiamo quotidianamente quando facciamo la spesa o il pieno al nostro mezzo tutto ciò ché acquistiamo costa molto di piú rispetto al passato, mentre gli stipendi restano immutati, e anzi in alcuni casi possono essere anche diminuiti a causa di crisi aziendali o mancanza di commesse.

    Giusto chi ha un’attivitá in proprio ha la facoltá di aumentare i propri prezzi, ma con il rischio di perdere clienti, in quanto alzando troppo i prezzi i clienti non potrebbero  piú permettersi di acquistare e si rivolgeranno a chi fá prezzi piú contenuti, sceglieranno qualcosa di piú economico, procrastineranno o addirittura rinunceranno all’acquisto in attesa di tempi migliori.

    person putting coin in a piggy bank

    Questo banalmente significa che se prima con 80 euro potevamo riempire 4 buste della spesa, ora probabilmente ne potremmo riempire solo 3, quindi se le nostre entrate non aumentano dovremo consumare di meno, e consumando di meno si impoverirá la filiera che produce e distribuisce cio ché compriamo. La soluzione dovrebbe essere quella di avere in tasca non piú 80 euro per fare la spesa, ma 100 in modo da poter comprare sempre le solite 4 buste di spesa.

    Pertanto la strategia piú virtuosa per venire a capo del problema dovrebbe essere quella di aumentare le entrate per compensare l’inflazione, cosa semplice a dirsi che non a farsi ,ma vediamo qualche idea piú o meno realizzabile.

    abundance bank bank notes banking

    Una puó essere quella di fare degli investimenti che rendano piú dell’inflazione, ovviamente facendo particolare attenzione al fatto che con la crisi in atto alcune aziende potrebbero saltare, quindi le azioni o i titoli che abbiamo comprato come investimento potrebbero da un giorno all’altro perdere di valore, pertanto alcuni investimenti possono diventare piú rischiosi che in passato, anche se remunerati meglio.

    Altra strategia é quella di guadagnare di piú cercando un lavoro che ci garantisca maggiori entrate, magari espandendo le nostre conoscenze verso competenze molto richieste dal mercato, o se questo non fosse possibile eventualmente cercando un’occupazione part-time che ci consenta di percepire delle entrate aggiuntive.

    a woman in plaid blazer using her laptop and mobile phone

    Ovviamente dall’altra parte si può cercare di spendere meno, cercando fornitori alternativi, rinegoziando i nostri contratti o riducendo le spese non essenziali.

    Comunque la si giri peró serve una pianificazione e una maggiore attenzione alle entrate e alle uscite del nostro conto in banca.

    Voi avete altre idee per far fronte al problema? Scrivetele nei commenti!

    a person counting us dollars
  • Con la direttiva Omnibus cambiano i nostri acquisti online

    Piccola novitá per i nostri acquisti online, al seguito del recepimento nel nostro paese di una direttiva europea sul commercio elettronico, la Omnibus , che cambia qualche regola per gli acquisti online.

    La cosa piú evidente é l’obbligo di indicare in caso di sconti o ribassi non il prezzo di listino ma il prezzo piú basso degli ultimi 30 giorni, cosa che potrebbe smascherare la pratica di certi commercianti che sono soliti alzare i prezzi qualche giorno prima dell’inizio di offerte o saldi per fare sembrare uno sconto piú sostanzioso del dovuto.

    online shopping

    Infatti prima di questa norma se un prodotto che si vende generalmente a 60 euro, poco prima degli sconti aumenta di prezzo a 100 , il commerciante poteva dire di fare uno sconto del 50% ingolosendo il cliente, quando alla fine lo sconto effettivo é poco del 15%, ora invece dovrà indicare come prezzo di partenza 60 , essendo il prezzo piú basso degli ultimi 30 giorni, e quindi la finta offerta viene smascherata. 

    Addirittura potrebbe capitare che il prezzo in offerta attuale sia più alto del prezzo di partenza perché magari negli ultimi 30 giorni , a seguito di un’offerta flash, per un giorno quel prodotto è costato meno di quanto costa al momento nonostante le offerte.

    shopping cart on a macbook

    C’è da dire che esiste una deroga per prodotti appena lanciati, sottocosto o deperibili dove non vige l’obbligo di indicare il miglior prezzo degli ultimi 30 giorni .

    Inoltre è stato inserito il divieto di promuovere o comparare un prodotto destinato ai mercati esteri come identico a quello locale , qualora a paritá di modello ci siano differenti caratteristiche o dotazioni a seconda del paese: ad esempio se lo stesso telefonino che in un paese costa piú caro perché venduto di serie insieme agli accessori e che in altri viene venduto senza accessori ad un prezzo piú economico, il venditore non puó piú giocando con le parole farci credere che ci stia vendendo la versione locale full optional quando ci sta proponendo quella spartana dedicata ad un’altro paese.

    close up of shoes and bag

    Cambiano anche alcune normative sulle recensioni , dove ci saranno piú controlli per evitare recensioni false o pilotate e sui motori di ricerca dei prodotti che devono essere piú trasparenti e indicare quando il risultato é sponsorizzato.

    Ovviamente ci saranno delle sanzioni per i commercianti che non si adegueranno alle nuove disposizioni, entrate in vigore in ritardo e che sono costate al nostro paese una procedura di infrazione.

    person in white long sleeve shirt holding credit card

    Alla fine ci sará un pó piú di trasparenza, ma anche qualche rogna in piú per i gestori dei negozi online.

    Voi cosa ne pensate? Avete qualche dubbio, curiositá o qualcosa da aggiungere? Scrivetelo nei commenti!

  • Come viaggiare in tempi di aumenti

    Come viaggiare in tempi di aumenti

    Ormai dopo la pandemia viaggiare é diventato molto piú costoso e quei viaggetti low cost tutto compreso al prezzo di una cena al ristorante sono ormai un lontano ricordo, e anche un solo volo in una capitale europea sta diventando un lusso: non siamo arrivati ancora ai livelli di trent’anni fa dove un volo in una capitale europea non costava meno delle attuali 600 euro ma ci stiamo avvicinando.

    E anche alberghi e ristoranti sono diventati parecchio piú cari, vuoi perché si é ridotta la concorrenza in quanto tante attivitá non hanno resistito ai vari lockdown e vuoi perché i costi di materie prime e energia sono schizzati alle stelle, e ovviamente questi aumenti si sono riverberati sui prezzi.

    Questo significa dover fare molta piú attenzione nella pianificazione dei nostri viaggi e nello spendere il budget a nostra disposizione se non si vuole rinunciare alle nostre vacanze.

    woman walking on pathway while strolling luggage

    E la parola d’ordine é pianificare per tempo, senza lasciare all’ultimo momento la scelta di mezzi di trasporto e alloggi, e non parlo solo dell’aereo e dell’albergo  ma anche della navetta dall’aeroporto o l’autonoleggio: prenotando per tempo si possono risparmiare cifre importanti e magari compensare qualche inevitabile aumento.

    Nulla poi vi vieta , se avete scelto delle tariffe rimborsabili di cambiare idea e magari approfittare di una tariffa last minute comparsa sotto data, anche se generalmente le offerte piú vantaggiose prese per tempo non sono rimborsabili né modificabili.

    Altro suggerimento è quello di utilizzare i comparatori di prezzo per voli , autonoleggi e hotel cercando chi vi propone il prezzo migliore, ma non fermatevi alla prima ricerca.

    person pointing a location on the map

    Infatti i prezzi sono molto ballerini e variano in base anche a quando e da dove é stata fatta la ricerca, quindi teoricamente si riesce a risparmiare qualcosa quando meno gente cerca quel volo o quella sistemazione, ad esempio è piú probabile che i prezzi siano piú bassi nelle serate infrasettimanali dove ci saranno meno richieste dagli uffici o dai turisti che solitamente fanno le ricerche nei weekend.

    Inoltre se faceste la stessa ricerca da un paese diverso, piú povero o raramente interessato a quella destinazione potreste ottenere prezzi piú bassi, magari grazie anche a un cambio piú favorevole, in tal caso potreste utilizzare una vpn e a localizzarvi in un paese straniero per capire se si risparmia qualcosa.

    Altro suggerimento , se stiamo puntando quella destinazione da un po di tempo è rifare la stessa ricerca anche in modalitá incognito del browser, per ingolosire i clienti potrebbero esserci dei prezzi piú vantaggiosi alla prima visita del sito rispetto a chi visita spesso, o anche trovarsi con piccoli aumenti pensati per mettere fretta agli utenti indecisi che tornano sulla pagina e che sono spinti a comprare prima che aumenti ulteriormente.

    woman taking pictures of ruins

    E soprattutto una volta individuato l’hotel, il volo o l’autonoleggio piú economico andiamo a fare la stessa ricerca nel sito dell’hotel o della compagnia, probabilmente troveremo un prezzo piú basso in quanto le varie piattaforme online non possono piú pretendere l’esclusiva sul prezzo piú basso, quindi teoricamente prenotando direttamente alla fonte non si paga la commissione che la piattaforma richiede alla struttura e che quindi potrá essere scontata dal prezzo finale.

    Ricordiamoci poi che il prezzo varia tantissimo a seconda della richiesta: in caso di eventi, mete gettonate, periodi di punta i prezzi possono variare sostanzialmente , se le date a nostra disposizione sono fisse magari cerchiamo una destinazione meno inflazionata mentre se vogliamo proprio vedere quella località magari cerchiamo in una diversa data: se coincide con una fiera o un evento i voli e hotel saranno pieni facendo lievitare i costi, magari anticipando o posticipando anche solo di una settimana si rischia di spendere la metá.

    Ma quando é il momento giusto prenotare un volo? Non esiste una risposta univoca, perché ci sono tanti fattori da considerare, sicuramente fuori dai periodi di punta, è meglio non troppo in anticipo per non perdersi la possibilità di accedere a delle offerte: mediamente 3-5 settimane prima sui voli a corto raggio e 5-6 mesi prima su quelli internazionali sono un buon compromesso per risparmiare, sempre che come detto le date non coincidano con eventi o periodi di punta: in quel caso meglio prenotare prima possibile perché i prezzi non potranno che aumentare. Sicuramente quello che é da evitare , sopratutto con le low cost, é prenotare all’ultimo momento dato che i prezzi saranno notevolmente piú alti della media visto che le compagnie approfittano di chi non può fare a meno di prendere quel volo.

    Nella pianificazione dei voli é bene tenere a mente che orari e giorni della settimana o aeroporti meno comodi costano meno, quindi un volo che parte all’alba e/o da un aeroporto secondario generalmente costerá meno di un volo in orario comodo che evita la levataccia e che parte dall’aeroporto principale che potete raggiungere direttamente con la metro.

    tourist in front of hungarian parliament building

    Ulteriore consiglio è approfittare delle offerte stagionali , generalmente lanciate quando la gente ha meno soldi da spendere dopo eventi o festività, o al lancio di nuove rotte. 

    Prima di partire informatevi in anticipo dei costi , sia per evitare truffe, sia per trovare delle soluzioni per pagare meno o suddividere le spese, cercate se sono disponibili delle tessere per risparmiare sui trasporti e sugli ingressi ai musei , informatevi prima su come e dove mangiare in maniera economica evitando il primo posto che capita o le trappole per turisti dove oltre a mangiare male vi fanno il colletto : magari spostandosi di 200 metri in una traversina troverete qualitá migliore e prezzi piú economici, forse pure frequentato dalla gente del posto.

    Procuratevi in anticipo delle guide,  sia quelle che si comprano in libreria, che hanno il vantaggio di non scaricarsi e di non consumare traffico dati, oppure quelle gratuite e aggiornate che si trovano su internet e utilizzabili tramite lo smartphone, il tablet o un ebook reader o tramite dei pdf che nel caso potrete stampare, magari coadiuvate da mappe e opuscoli reperibili gratuitamente negli uffici turistici.

    Insomma per viaggiare risparmiando la chiave è partire informati, organizzandosi in anticipo.

  • Risparmiare con capi imperfetti

    Risparmiare con capi imperfetti

    Quando vogliamo risparmiare qualcosa sull’acquisto di un prodotto costoso che non vogliamo acquistare a prezzo pieno abbiamo generalmente due opzioni: cercare un venditore che ci possa fare uno sconto importante facendo attenzione a non incappare in un falso o rivolgersi al mercato dell’usato.

    In realtá peró esistente una terza opzione, quella del prodotto imperfetto che a causa di un piccolo errore di produzione non rispetta gli standard di qualitá o magari oggetto di un reso di un acquisto online al quale mancano etichette, imballi o magari ha delle piccole macchie che possono andare via al primo lavaggio o che ha qualche graffio o difetto estetico che non ne pregiudica il funzionamento.

    Si tratta del classico prodotto che se si tratta di elettronica si trova nella sezione warehouse dei siti ecommerce come Amazon, oppure se si tratta di abbigliamento finisce negli outlet.

    Ma ultimamente anche questi prodotti outlet stanno iniziando a trovarsi anche online, in apposite sezioni di molti marketplace, come lo stesso amazon o ebay consentendoci di acquistare capi importanti con qualche piccolo difetto a prezzi sensibilmente piú bassi di quello da cartellino.

    L’alternativa per questo genere di capi é l’usato, e a parte i negozi specializzati, ci possono venire in aiuto app come Vinted o Wallapop, ma anche portali di annunci piú generalisti come Ebay o Subito, e magari Catawiki su oggetti particolari: prodotti di marca e di qualitá non passano di moda facilmente e si mantengono facilmente nuovi, al limite mettendo in conto di fargli un pó di manutenzione.

    Il prodotto di qualitá inoltre ha senso di essere riparato o ringiovanito da uno specialista che puó fare la necessaria manutenzione, ripristinare piccoli difetti, sia funzionali che estetici ad una frazione del valore residuo dell’oggetto, cosa che sarebbe antieconomica su un prodotto di poca spesa, dove la sola manodopera necessaria supererebbe il valore dell’articolo.

    Inoltre un prodotto di qualitá , a differenza di gran parte di quelli economici, tendenzialmente mantiene un suo valore nel tempo, quindi qualora non lo usassimo piú potremmo pensare di rivenderlo tramite le stesse app e recuperare facilmente parte della spesa, facendo un favore non solo alle nostre tasche ma anche all’ambiente dato che si risparmia di smaltire un capo vecchio ma soprattutto di produrne uno nuovo.

    Oppure si puó usare un pó di astuzia nell’acquisto da nuovo, specie nel periodo di saldi o iniziative promozionali, se abbiamo puntato un capo di qualitá di costo importante se siamo clienti abituali di una boutique possiamo farcelo mettere da parte di modo da essere i primi a comprarlo all’apertura degli sconti o se si tratta di un prodotto difficile da vendere a causa del cartellino, si puó trattare sul prezzo in un periodo di magra per il commerciante, quando sará piú propenso ad accettare una nostra proposta al ribasso se ha necessitá di incassare.

    Insomma il prodotto di qualitá ha tanti pregi, non ultimo di mantenere un suo valore residuo che gli permette di avere una seconda o forse una terza vita e potrebbe rivelarsi molto piú economico di quanto si possa credere guardando il prezzo di listino.

    Voi cosa ne pensate? Preferite il capo low cost o preferite quello di qualitá anche se si spende qualcosa in piú? Avete qualche dritta da suggerire, qualche domanda, qualcosa da segnalare? Scrivetelo nei commenti!

  • I cd stanno per tornare di moda?

    I cd stanno per tornare di moda?

    Il mondo della musica negli ultimi tempi ha visto tanti cambiamenti, e se ormai lo streaming e comunque i formati digitali la fanno da padrone,  i vinili sono tornati di moda, probabilmente piú come feticcio da possedere per sostenere il cantante di cui siamo fan che non come supporto per ascoltare la musica.

    Infatti non é raro che molti acquirenti di dischi non abbiano neanche un giradischi o che ascoltino principalmente il disco che hanno acquistato, in forma digitale, magari scaricando i file ottenuti insieme al disco.

    Ma il vinile purtroppo ha un grosso limite, costa parecchio produrlo, spedirlo e distribuirlo e se davvero raramente verrá solcato da una puntina ha senso spendere 40 euro quando lo stesso titolo in cd da nuovo ne costa 10?

    Considerando poi che a differenza del passato, un disco moderno nasce in digitale e viene comunque convertito in analogico per potere essere stampato su vinile si perde anche filosoficamente il vantaggio di avere un costoso supporto analogico.

    Quindi per chi vuole solo la trasposizione fisica di un disco che poi ascolterá in streaming ha senso comprare un vinile a quei prezzi? 

    Probabilmente no, ma se si vuole possedere fisicamente quel disco, e magari risparmiare non solo solo soldi ma anche spazio nelle libreria, il modo più conveniente è di acquistare il tanto bistrattato cd.

    E’ finito fuori moda, è stato quasi completamente soppiantato dal ritorno del vinile nei pochi negozi di dischi superstiti ma in realtà è ancora vivo e considerato che è poco richiesto costa poco, soprattutto in confronto ai 33 giri.

    Così come costa poco riprodurlo, perché nonostante il lettore cd sia sparito dai nostri computer può essere letto da un qualsiasi lettore di dvd o blueray attaccato alla tv o con un lettore o un masterizzatore usb che si può ancora comprare con poca spesa.

    E a differenza delle cassette, altro formato concorrente dell’epoca, è piú facile riprodurlo, in quanto i lettori a cassette sono praticamente spariti dal mercato del nuovo e a differenza di cd o giradischi riesumare un apparecchio fermo da anni richiede molto probabilmente la manutenzione di un tecnico per la sostituzione delle cinghie sciolte dal tempo.

    collection of assorted music discs in shop

    Essendo il CD passato di moda qualcuno se ne disfa e si possono trovare titoli importanti su cd nelle bancarelle e nei mercatini al prezzo di un caffé o poco piú.

    Ed é il momento di approfittarne e farne incetta perché con il costo dei vinili che aumenta sempre, i cd anche da nuovi nel giro di qualche tempo sicuramente torneranno di moda come è stato per i vinili ed allora  i loro prezzi aumenteranno.

    white and black compact discs

    Probabilmente non arriveranno al livello attuale dei vinili in quanto piú economici da produrre, ma è verosimile che possano arrivare a costare la metá del costo attuale di un vinile, e se abbiamo comprato oggi un cd a 2 euro magari nel giro di qualche anno potrebbe tranquillamente costarne 20, quindi diventare paradossalmente pure un ottimo investimento.

    collection of compact disc

    Inoltre si trasportano piú facilmente, pesano ed ingombrano meno, e comunque non sono certo il male assoluto per l’ascolto dei nostri album, se poi col costo di un solo vinile nuovo magari ci portiamo a casa 10 cd usati forse è anche un modo piú democratico per avvicinarci alla musica e magari scoprire degli artisti che non conoscevamo.

    Voi come ascoltate la musica? In streaming , su vinile o usate il tanto bistrattato cd? Avete qualche dritta da suggerire, qualche domanda, qualcosa da segnalare? Scrivetelo nei commenti

  • Cosa comprare al Black Friday

    Cosa comprare al Black Friday

    Ebbene , eccoci al quarto venerdí di novembre, e quindi passato il giorno del ringraziamento si aprono gli acquisti natalizi con delle super offerte come da tradizione.

    Sicuramente la parte del leone é di Amazon, che oltre agli articoli nuovi fá pure uno sconto extra sugli articoli ricondizionati, e considerando che spesso i prodotti sono pari al nuovo si possono avere dei prodotti che altrimenti sarebbero fuori budget.

    white smart speaker on the table

    Ma sul nuovo non mancano offerte veramente gustose, da quelle piú classiche per i dispositivi Amazon: dagli assistenti vocali Echo Dot che si possono avere con meno di 20 euro e che diventano un regalo gradito e poco costoso, a quelli con lo schermo Echo Show o la versione per automobile Echo Auto tutti super scontati.

    Da tenere d’occhio per i regali i vari smartwatch e fitness tracker, ce ne sono diversi interessanti anche per chi ha un budget ridotto, cosi come i prodotti personali come rasoi, epilatori, asciugacapelli, spazzolini elettrici, piastra per capelli, con sconti interessanti e spesa minima.

    Altre idee simpatica da regalare e che si trovano ben scontati sono i prodotti audio, come cuffie, casse bluetooth, soundbar, auricolari, giradischi.

    Grande classico l’informatica: in queste occasioni non mancano i notebook, i monitor, le componenti come ram, dischi ssd di cui fare scorta per tutto l’anno, schede video e accessori come mouse, tastiere, tappetini mouse , supporti per monitor, luci a led, penne usb sempre ben scontati

    Altro classico sono i Videogames, se trovare le console é sempre difficile, non mancano i giochi e gli accessori sia per Xbox, che per Playstation o per Nintendo tra cui i controller sempre utili e da tenere d’occhio.

    Non possono mancare Tv e decoder, specie per il nuovo digitale terrestre, e la fotografia, dalle fotocamere alle schede di memoria, agli obiettivi, alle luci, le borse e i treppiedi, cosi come gli articoli per il Fai da te e super alcolici per nonni e papá.

    Classici immancabili i Giocattoli , gli Orologi e i gioielli sia da donna che da uomo , i piccoli elettrodomestici per la casa, cosi come gli articoli di abbigliamento, le borse e le scarpe , ricordandoci che casomai la taglia fosse sbagliato o il regalo non fosse gradito é possibile la restituzione sino al 31 gennaio per i prodotti venduti da Amazon.

    person tying ribbon on purple gift box
  • Perché la bolletta sta aumentando

    Perché la bolletta sta aumentando

    Una cosa che non possiamo negare di questi tempi è l’aumento spropositato delle nostre bollette, che a sentire tv e giornali pare essere conseguenza della guerra in Ucraina. 

    In realtá non é proprio cosi, in quanto le bollette stavano giá aumentando prima del conflitto, che semmai ha peggiorato le cose ma non é la causa diretta.

    Tutto dipende da come i prezzi dell’energia vengono stabiliti che a causa di regolamenti astrusi nati per favorire i produttori di energia rinnovabile ci si stanno ritorcendo contro in un momento dove anche a causa del conflitto e delle speculazioni finanziarie legate alla futura disponibilitá del gas, si alzano i costi della principale materia prima dell’energia verde, proprio quando si era deciso di limitare la produzione di energia da carbone e nucleare.

    Infatti è il meccanismo del prezzo marginale che si usa obbligatoriamente per determinare i costi dell’energia ad essere il problema: infatti chi produce energia non la vende a un prezzo di produzione piú un suo corretto margine di guadagno, ma la mette all’asta al prezzo di produzione, sapendo che le verrá pagata per legge a un prezzo piú alto, quello del fornitore che potrá garantire la  quantitá di energia necessaria a quell’asta.

    Facciamo un esempio se il fabbisogno fosse di 100 unita e io produttore A ne ho disponibili 20 che vendo a 1 euro, il mio concorrente B ne ha 30 che vende a 1,50 euro, un altro ancora C ne ha altre 40  che vende a 2 euro , e D altre 50 che vende a 3 euro: il sistema , tramite il meccanismo dell’acquirente unico, comprerá le mie 20, le 30 di B, le 40 di C  e 10 delle 50 di D per soddisfare il fabbisogno di 100 unitá ma le pagherá a tutti 3 euro cioé il prezzo che fá D, quello piú alto del lotto, in questa maniera D non ci perde, mentre A, B e C guadagnano. Questo meccanismo nasce per favorire i produttori di energie rinnovabili che in condizioni normali costerebbe di piú produrre rispetto a sistemi piú inquinanti, potendo competere ad armi pari.

    Purtroppo peró con il gas alle stelle sarebbe piú economico comprare l’energia da fonti rinnovabili, che invece si vedono tassare gli extra profitti con le regole appena introdotte per calmierare il mercato, quindi non incrementano la produzione costringendo ad usare l’energia prodotta con il gas che é quella piú cara al momento e comprandola al prezzo di quella prodotta con il gas: insomma un bel pasticcio al quale si aggiunge il fatto che il prezzo del gas viene determinato non con il prezzo di mercato fatto dal fornitore, ma tramite i futures piazzati alla borsa di Amsterdam, dove gli speculatori comprano il gas al prezzo attuale ma lo rivendono a un prezzo sostanzialmente piú alto scommettendo sulla futura indisponibilitá del gas facendone alzare i prezzi, giocando sul fatto che sostituire il gas russo richiede ingenti investimenti e soprattutto lunghe tempistiche che possono portare ad una prolungata mancanza di prodotto sul mercato che ne farebbe schizzare i prezzi, dato che è essenziale per la produzione di energia e difficilmente rimpiazzabile con altre fonti.

    Insomma un problema nel problema, che unita alla poca voglia di una soluzione diplomatica al conflitto ucraino, e anzi con la possibile fine della globalizzazione per tornare a un mondo diviso in due schieramenti come ai tempi della guerra fredda , porterá i costi dell’energia, specie in Europa fortemente dipendente dal gas russo, ad aumenti dei costi dell’energia veramente consistenti almeno sino a quando, e se sará possibile, verranno trovate delle fonti energetiche alternative.

    Le aspettative quindi non sono per nulla rosee a meno di importanti decisioni politiche in seno al parlamento Europeo, che non sembrano all’ordine del giorno.

    Voi cosa ne pensate? Avete qualche dritta da suggerire, qualche domanda, qualcosa da segnalare? Scrivetelo nei commenti.