Autore: admin

  • Conviene riparare uno smartphone rotto?

    Conviene riparare uno smartphone rotto?

    Avendo sempre in tasca un telefono cellulare non e’ strano che possa rompersi, può cadere dalla tasca, finire dimenticato sul tetto della macchina o cadere in una pozzanghera, o semplicemente dopo qualche anno di onorato servizio la batteria non tiene più la carica. In tutti questi casi la domanda che ci facciamo è conviene ripararlo?

    Beh non c’è una risposta univoca perchè dipende dal telefono, dal suo valore, dalla tipologia, dalla sua vetusta’ ma anche dal difetto riscontrato.

    C’è anche da considerare che se il modello è poco comune è pure più difficile reperire i ricambi, quindi anche i centri di riparazione veloce , quelli generalmente gestiti da cinesi presenti nelle nostre città che riparano il telefono nel giro di un’ora a prezzi concorrenziali, non avendo il pezzo in casa e dovendolo ordinare diventano meno competitivi. Se invece si tratta di un modello relativamente comune , in caso di riparazioni fuori garanzia sono la scelta più conveniente, anche se è bene accertarsi della competenza del centro: a volte le riparazioni troppo veloci non sono sinonimo di qualità, anche se dall’altra parte portarlo a un centro di assistenza ufficiale spesso significa doverlo spedire e avere dei tempi di riparazione relativamente lunghi, incompatibili con chi col telefono ci lavora.

    Inoltre c’è da considerare che certe riparazioni come cambiare lo schermo a seconda dei telefoni e del tipo di schermo solo di ricambi potrebbero costare più del valore del telefono. A quel punto se non si può o si vuole spendere per un telefono nuovo si può pensare di ricomprarne uno usato o ricondizionato: spesso per i modelli più richiesti si ha la possibilità di prendere dei telefoni pari al nuovo, con batteria sostituita e garanzia a prezzi molto concorrenziali, a volte avendo anche la possibilità di ottenere una valutazione per il telefono guasto.

    Ma anche una riparazione non troppo costosa non è sempre una buona idea: spendere 40 euro per cambiare la batteria di un telefono di 3/4 anni è vero che ci evita di spendere almeno 200 per comprarlo nuovo, ma sarà sicuramente lento e sorpassato rispetto ad uno di ultima generazione, e quindi magari finirete per cambiarlo comunque nel giro di qualche mese: a quel punto specie se trovate qualche offerta, se le nostre finanze ve lo consentono è più furbo ricomprarlo da subito.

    Se invece si tratta di un modello recente magari richiesto sul mercato dell’usato, se il costo della riparazione e’ più bassa del suo valore la riparazione vale sicuramente la pena, considerando anche la possibilità di rivenderlo una volta riparato per finanziare parzialmente l’acquisto di uno nuovo e avere per le mani un modello sempre aggiornato.

    Insomma non c’è una ricetta unica per tutti, ma sicuramente farsi fare un preventivo dal centro di riparazione può essere un buon punto di partenza in caso di difetti evidenti o macroscopici come la sostituzione di schermo, scocca o batteria: in caso di difetti più subdoli che richiedono l’analisi del difetto da parte del tecnico mettete in conto che il centro potrebbe chiedervi per il preventivo un costo vicino al costo della manodopera per la riparazione: in quel caso se si tratta di un telefono vecchio o molto economico tanto vale cambiarlo direttamente. 

    Ci sono poi telefoni pensati per essere riparati facilmente dove con un po di coraggio, guardando dei tutorial in rete, puo’ essere fattibile farlo da soli, magari con l’aiuto di un amico smanettone, in caso di interventi semplici come la sostituzione della batteria o di un connettore : si cerca il ricambio su Amazon, Aliexpress, Ebay o siti specializzati partendo dal modello del telefono e quando arriva a casa il pezzo e magari lo strumento per lo smontaggio si seguono alla lettera le istruzioni e si esegue la riparazione, per altri telefoni invece sono necessarie particolari competenze e attrezzature anche solo per cambiare una cover: in quel caso potete vedere comunque i tutorial dello smontaggio o della riparazione ma evitate di metterci le mani se non siete capaci: fareste soltanto più danni facendo lievitare il costo della riparazione.

    Come detto non c’è una ricetta unica ma abbiamo provato a darvi qualche consiglio per le problematiche più comuni, ad ogni modo se avete domande, dubbi, curiosità o precisazioni scrivetecele nei commenti!

  • Parità euro dollaro: che succede?

    Parità euro dollaro: che succede?

    Come forse avrete appreso dalla stampa il cambio euro dollaro ha raggiunto la parità, questo significa che se prima per comprare un dollaro bastavano 80-90 centesimi adesso serve 1 euro.

    Non è una notizia da sottovalutare perché tutti quei prodotti che si pagano in dollari come l’energia o la tecnologia ci costeranno di più , perchè dovendo gli importatori pagare in dollari convertire i propri euro costerà di più e quindi dovranno adeguare i listini al rialzo, non solo per il maggior costo delle materie prime dovuto all’inflazione ma anche al tasso più sfavorevole.

    Quindi se per comprare il nostro telefonino del valore di 500 dollari sino a ieri servivano 450 euro ora ne serviranno 500: pagando noi in euro quel telefonino ci costerà di più.

    In pratica succede come quando andiamo in vacanza in un paese straniero che ha una valuta diversa dalla nostra: se il paese è povero quando acquistiamo prodotti locali riusciamo a spendere davvero poco, ad esempio fare pranzi luculliani con pochi euro ma se proviamo a comprare prodotti della nostra terra li pagheremo almeno quanto da noi, questo perchè il cambio è per loro sfavorevole.

    E lo stesso accade a parti inverse quando andiamo in paese più ricco, quindi con una valuta più forte , avremmo difficoltà anche a fare un pasto frugale, con prezzi ben più alti dei nostri.

    Quindi la moneta più debole favorirà il turista straniero o comunque chi ha qualcosa da vendere agli stranieri, mentre la moneta più forte favorisce chi deve comprare dall’estero.

    In pratica se prima eravamo un paese ricco ora siamo più poveri: è come se ci si stessimo tramutando  dalla Svizzera all’Ungheria: in teoria potremmo vendere di più ma comprare di meno, anche se la competitività dovuta alla moneta debole potrebbe perdersi per via dell’inflazione alle stelle e soprattutto perché non avendole a sufficienza in europa compriamo energia e materie prime dall’estero quindi i nostri di produzione aumenteranno e saremo in concorrenza con chi riesce a produrre a costi più bassi.

    Insomma una stangata nella stangata che non ci lascia presagire nulla di buono per la nostra economia.

    Voi eravate al corrente della cosa? Pensate di avvantaggiarvi o di perdere con l’euro debole? Scrivetemelo nei commenti

  • Prime aumenta di prezzo: cosa possiamo fare?

    Prime aumenta di prezzo: cosa possiamo fare?

    Molti di voi che fanno acquisti sul celebre sito di e-commerce Amazon o che sono appassionati di film e serie tv lo conosceranno: parlo di Amazon Prime, il servizio che permette a fronte di un piccolo canone di usufruire di una serie di servizi offerti dal sito di Jeff Bezos.

    Sicuramente quello più famoso è quello per la spedizione gratuita, infatti gli abbonati prime non pagano mai le spedizioni anche se fanno acquisti inferiori ai 29 euro, soglia per la quale le spedizioni a domicilio sono gratuite per tutti. C’è da dire che se non si è abbonati prime e si vuole fare un piccolo acquisto si può comunque usufruire dei centri di ritiro o dei locker per evitare le spese di spedizione, però la possibilità di ricevere a casa senza spese anche il prodotto da pochi euro è sempre comodo.

    Poi c’è Prime Video, la piattaforma di streaming video dove vedere serie tv, film e anche qualche evento sportivo che è migliorata tanto nel tempo, fino ad essere una valida alternativa a piattaforme come Netflix o Disney+ ma ad un costo ben minore.

    E poi si ha accesso alla versione ridotta di tanti servizi che Amazon vende ad un canone aggiuntivo che consentono di provare il servizio e che possono bastare a chi non li usa assiduamente, parlo della piattaforma di streaming musicale Amazon Music, o di Kindle Unlimited per accedere gratuitamente ad una vasta scelta di libri disponibili gratuitamente: ovviamente il catalogo sarà ridotto ma consente comunque di usufruire del servizio compreso nel prezzo di prime.

    E ancora abbiamo l’accesso in anteprima ad offerte speciali ed eventi come il prime day che consentono risparmi molto importanti per i nostri acquisti, la possibilità di abbonarsi gratuitamente ad un canale twitch , il backup gratuito delle foto dal nostro cellulare, insomma una marea di servizi a un prezzo molto contenuto.

    E in Italia siamo parecchio fortunati perchè questo prezzo è uno dei più bassi rispetto a quanto costa in altre parti del mondo, a seconda del paese costa anche 4 volte il prezzo richiesto in Italia, infatti fino ad ora bastavano 36 euro all’anno, contro i 49 della Francia, i 69 della Germania, le 79 sterline del regno unito o i 139 dollari in USA.

    Purtroppo però dal 15 di settembre le cose sono destinate a cambiare perchè a causa dell’inflazione il prezzo dell’abbonamento prime aumenterà in tutta Europa, Italia compresa portando il prezzo dai vecchi 36 euro annuali o 3.99 euro se pagati mensilmente ai nuovi 49.90 annuali o 4.99 al mese. 

    Non si tratta di un costo esorbitante ma sicuramente non è una bella notizia, ma cosa possiamo fare? Beh visto che c’è ancora un pò di tempo prima che l’aumento diventi operativo si può sfruttare il momento per abbonarsi o passare dal piano mensile a quello annuale prima degli aumenti per garantirsi ancora un anno con il prezzo precedente.

    Altrimenti se utilizziamo stabilmente solo uno dei servizi principali come Prime Video o le spedizione gratuite, possiamo pensare di disdire e rivolgerci ai servizi di streaming concorrenti, ce ne sono ormai tanti altri ed alcuni sono pure gratuiti grazie alla pubblicità, e magari utilizzare il servizio di ritiro gratuito per le spedizioni di piccolo valore o cercare di raggiungere le 29 euro di valore per ottenere la spedizione gratuita tenendo nel carrello i nostri prodotti per qualche giorno in attesa di raggiungere la soglia.

    Insomma volendo se ne può fare a meno, ma tutto sommato l’aumento di 1 euro al mese per molti non vale la perdita della comodità dei servizi che offre dato che alla fine il costo rimane comunque abbordabile.

    Voi eravate al corrente della cosa, pensate di disdire o seppur a malincuore accetterete l’aumento? Scrivetelo nei commenti cosi come se avete dubbi, curiosità o qualcosa da segnalare.

  • E’ il momento giusto di cambiare computer?

    E’ il momento giusto di cambiare computer?

    Molti di voi sicuramente hanno pensato di cambiare o di comprare un nuovo computer e se per circa due anni i prezzi sono stati particolarmente cari  a causa dei problemi del covid e della richiesta di computer e tablet per poter lavorare e studiare da casa in questo periodo le cose vanno un pò meglio.

    Certo non ci troviamo ai prezzi pre pandemia, ma complice la stagione estiva dove la richiesta è storicamente inferiore e la minor convenienza nell’utilizzo delle schede video per il mining per le criptovalute ha portato ad avere maggiore disponibilità e di conseguenza prezzi più umani.

    Ovviamente è una situazione temporanea perché in caso di ritorno massiccio allo smartworking in caso di lockdown la richiesta di prodotti riprenderà ad aumentare e così i prezzi, tralaltro nuovi aumenti saranno all’orizzonte da qui a qualche mese a causa del deprezzamento dell’euro : con la parità tra dollaro e euro  dato che i prodotti tecnologici vengono pagati in dollari alle case produttrici dato che noi paghiamo in euro in futuro ci costerà di più acquistarli, quindi è bene approfittarne prima che aumentino i listini.

    Il momento quindi è propizio per cambiare il pc, anche perchè grosse novità tecniche che consigliano di procrastinare l’acquisto non ce ne sono e se beccate qualche offerta interessante potrebbe essere il momento giusto di premere il grilletto e portarvi a casa un nuovo portatile o un nuovo pc da gaming.

    Certo sarà difficile farsi un pc da gaming decente con 600 euro come si poteva fare con un pò di sforzo prima della pandemia, ma si riuscirà a pagare una scheda grafica a prezzi di listino se non inferiori e senza doverla attendere per mesi e strapagarla come avveniva nei periodi di lockdown dove la sola scheda grafica costava più di un computer preassemblato completo.

    Diciamo che sino a settembre/ottobre dovremmo riuscire a comprare bene, poi dipenderà da cosa ci riserverà il mercato, anche se le avvisaglie di prossimi aumenti ci sono tutte, basti vedere i prezzi dei nuovi apple m2 in confronto ai precedenti m1: se anche le altre case seguiranno lo stesso trend c’è da aspettarsi aumenti dei listini importanti e lancio posticipato dei nuovi prodotti, quindi ragione in più per rinnovare la nostra tecnologia quest’estate.

    E se avete in mente di finanziarie il vostro acquisto tenete a mente che i tassi dei finanziamenti stanno salendo con l’aumento del costo del denaro previsto dalla banca centrale europea, quindi prima accendiamo un eventuale finanziamento e meno interessi andremo a pagare a parità di importo.

    Voi avete in mente di cambiare computer o pensate di attendere ancora qualche tempo? Fatecelo sapere nei commenti.

  • Le polizze viaggio: un alleato per le nostre vacanze

    Le polizze viaggio: un alleato per le nostre vacanze

    Visto il periodo probabilmente ci accingiamo a partire per una meritata vacanza sempre che gli aumenti legati all’inflazione ce lo permettano.

    E purtroppo chi ha fatto un preventivo per una vacanza si è accorto che i prezzi sono saliti alle stelle, un pò per la voglia di riprendere a viaggiare dopo gli stop imposti dal covid che alla minore offerta ricettiva dato che molte strutture non hanno riaperto, con il risultato che la disponibilità si è saturata e quindi i prezzi si sono alzati.

    Purtroppo però anche chi riesce a partire non lo fa con la giusta tranquillità e spensieratezza tra covid, guerre, possibilità di scioperi e annullamenti del viaggio , come quello che succede negli aeroporti di molte parti del mondo bloccati a causa della carenza di personale: non si viaggia certo tranquilli, e magari unito agli aumenti dei prezzi ci potrebbe far desistere dal voler fare una meritata vacanza.

    Per fortuna ci viene incontro un prezioso alleato, specie in questi tempi: la polizza di viaggio: si tratta di una polizza assicurativa che ci può coprire a seconda delle coperture scelte e della compagnia  spese mediche, annullamento del viaggio, spese dovute ad una possibile quarantena, rimborso del costo dei tamponi, riprotezione in caso di problemi, copertura degli infortuni, rimborso in caso di smarrimento del bagaglio e assistenza in caso di problemi.

    I costi non sono affatto proibitivi, le spese per la copertura di un singolo viaggio possono variare da una ventina di euro fino a 200 euro a seconda delle coperture e della destinazione, costo che verrà abbondantemente ripagato in caso di un piccolo o grande inconveniente che ci potrebbe rovinare la vacanza: dal semplice bagaglio smarrito che ci costringe a dover ricomprare i nostri effetti personali, al non impossibile tampone positivo in vacanza che potrebbe costringerci ad una quarantena o a un ricovero con pesanti conseguenze per il nostro portafoglio

    Queste polizze si fanno facilmente online anche fino al giorno prima della partenza, inserendo i propri dati e degli eventuali compagni di viaggio inclusi nella stessa polizza e si paga con carta di credito ottenendo a stretto giro la copertura.

    Esiste inoltre a seconda della compagnia la possibilità di sottoscrivere , anziche una polizza che copra un solo viaggio, una polizza annuale che copra tutti i nostri viaggi all’interno dell’anno, consentendoci se siamo appassionati di viaggio di risparmiare, anche perchè più si viaggia e maggiore è il rischio che possano verificarsi costosi incidenti e si sa che specie all’estero queste spese possono essere particolarmente importanti.

    E’ un qualcosa a cui non si pensa per la vacanza, ma che specie di questi tempi dove viaggiare è sempre più complicato permette di potersi godere la vacanza con più tranquillità, specie in funzione del fatto che i costi sono tutt’altro che proibitivi, soprattutto perché un semplice tampone positivo potrebbe costarvi anche qualche migliaio di euro in caso di ricovero o di quarantena.

    Voi pensate di fare un’assicurazione di viaggio o preferite evitare? Avete qualche dubbio, commento o curiosità? Scrivetele nei commenti.

  • Ecco il trucco per difendersi dall’inflazione

    Ecco il trucco per difendersi dall’inflazione

    Come sicuramente ci siamo accorti andando a fare la spesa , pagando le bollette o a fare il pieno alla nostra automobile tutto sta aumentando e purtroppo questi aumenti almeno per il momento non si fermeranno.

    Questo significa che quasi tutto aumenterà di prezzo e gli aumenti di determinati prodotti e delle materie prime trascinano al rialzo tutta la produzione.

    Inoltre anche i tassi di interesse di prestiti e mutui stanno salendo rapidamente, questo significa che fare un acquisto importante, come per la casa o l’automobile, ci costerà molto di più rispetto al passato.

    Inoltre la geopolitica dovuta alle guerre ci lascia presupporre che reperire in futuro certi prodotti o materiali sarà più difficile o più costoso rispetto al passato, cosa che potrebbe far diventare un lusso l’acquisto di determinati prodotti che abbiamo sempre ritenuto alla nostra portata.

    Se poi ci si mettono alcune leggi e regolamenti a complicare le cose, come lo stop alla produzione di automobili a motore termico, l’obbligo di montare pannelli fotovoltaici sulle abitazioni di nuova costruzione, nuove tasse sull’inquinamento o il divieto all’utilizzo di determinati materiali, i prezzi non potranno che lievitare.

    Il consiglio è quindi se abbiamo in mente di fare un acquisto importante è bene farlo prima possibile: se si tratta di un prodotto elettronico come un computer, uno smartphone o un televisore la carenza di chip ha fatto sì che i prezzi dei componenti siano aumentati a dismisura quindi comprare adesso ci evita che possano aumentare ancora, ovviamente se il prodotto ci serve o comunque dobbiamo andare a sostituire un prodotto non più efficiente.

    Se si tratta di un’abitazione il problema lo abbiamo con i tassi dei mutui che sono schizzati alle stelle perché sta aumentando il costo del denaro e questo si riverbera giocoforza sui mutui e anche il costo dei materiali per la costruzione e la ristrutturazione e’ salito, mentre quello che potrebbe scendere è il valore di alcuni immobili che a causa dell’aumento dei tassi e dal probabile futuro aumento delle tasse sulla casa potrebbero essere più difficili da vendere: se dobbiamo andarci ad abitare e magari se riusciamo a pagarla il più possibile in contanti potrebbe essere il caso di affrettarsi prima che l’acquisto possa diventare insostenibile.

    Per le automobili il problema è la mancanza di componenti che ha fatto lievitare i tempi di consegna ma soprattutto i costi sia del nuovo che dell’usato, essendoci poca disponibilità trovare degli affari è sempre più difficile e i finanziamenti sono sempre più costosi: rispetto al passato è diventato più conveniente riparare la nostra macchina con qualche acciacco che non sostituirla, ma se proprio non ne possiamo fare a meno o se dobbiamo finanziare l’acquisto è bene muoversi per tempo prima che la situazione peggiori ulteriormente.

    Ma non potremmo comunque aspettare all’infinito, visto che tra poco piu’ di 10 anni non potranno piu’ essere prodotte le auto a motore termico e anche volendo acquistare un’auto elettrica, il costo delle batterie e dell’energia è salito alle stelle rendendole estremamente costose nell’acquisto e nell’utilizzo. 

    Ma in generale tutti i prodotti sono destinati ad aumentare, e considerando che la provenienza di certi prodotti o che la loro componentistica arriva da stati con cui in futuro potremmo o dovremmo rinunciare ad avere rapporti commerciali, spostando la produzione in paesi con dei costi di produzione sicuramente più elevati questo si riverberà nei prezzi: ad esempio se lo stesso telefonino prodotto in Cina lo si produrrà in America dove è stato progettato, potrebbe costarci anche 4 o 5 volte il suo attuale prezzo.

    Il consiglio è quindi , se possibile, di affrettarsi a fare certi acquisti, anche perchè l’economia europea potrebbe soffrire pesantemente la situazione internazionale, quindi anche accedere a un finanziamento potrebbe essere più difficile in quanto anche i posti di lavoro più sicuri potrebbero non esserlo in futuro o il costo della vita potrebbe aumentare talmente tanto da farci risultare agli occhi della finanziaria poco solvibili nonostante un posto di lavoro fisso.

    E’ bene quindi prepararsi al peggio sperando che non ce ne sia bisogno, perché c’è il rischio che il nostro tenore di vita e le comodità a cui siamo abituati potrebbero svanire in futuro, specie in caso di scelte politiche ed economiche non troppo lungimiranti.

    Voi eravate al corrente del problema? Avete in mente di acquistare ora prima che sia troppo tardi o preferite attendere tempi migliori? Avete dubbi, segnalazioni o domande a riguardo? Scrivetele nei commenti!

  • Arriva lo stop alle auto a motore termico

    Come forse avrete appreso dai media il parlamento europeo ha approvato la proposta che mette al bando la produzione delle auto a motore termico dal 2035, questo significa che tra poco più di 10 anni non potremo più acquistare auto a benzina o diesel, anche se ibride.

    Questo diventerà un grosso problema sia economico che nell’utilizzo dei mezzi di trasporto privati, e per molti diventerà impossibile acquistare una macchina di proprietà: probabilmente quella che abbiamo in garage, o al massimo quella che la sostituirà potrebbe essere l’ultima auto che avremmo comprato da nuova.

    Questo perché non tutti possono permettersi i tempi e le modalità di ricarica di un elettrica, ma soprattutto i suoi costi specie in questi periodi dove sia il costo dell’energia, che quello delle batterie e’ alle stelle , cosa che renderà i prezzi delle auto a batteria insostenibili per tanti: se un’utilitaria ci costerà 35.000 euro probabilmente in pochi se la potranno permettere: quindi si ripareranno vecchi ed inquinanti macinini a benzina o a gasolio facendo dell’Europa una sorta di Cuba dove la maggioranza delle auto in circolazione saranno reperti storici con buona pace dei propositi di riduzione dell’inquinamento.

    Inquinamento che comunque nelle automobili elettriche è mediamente superiore a quello di un moderno diesel, specie se la macchina elettrica è costruita ed alimentata da energia da fonti non rinnovabili come il carbone di cui si sta aumentando la produzione a causa della mancanza di gas russo o delle centrali nucleari in dismissione con i quali si poteva creare energia elettrica pulita.

    Insomma non ci poteva essere momento peggiore per passare forzatamente all’elettrico non solo perché avendo solo 10 anni anni di tempo non si riusciranno a creare per tempo le infrastrutture per gestire un numero enorme di auto elettriche in circolazione, dalla creazione di un sufficiente numero di colonnine di ricarica al potenziamento di reti e centrali elettriche, ma anche dal punto di vista economico visto che la tecnologia per la produzione delle auto elettriche e soprattutto delle batterie, al contrario di quella per il motore termico è nelle mani dei cinesi, cosa che distruggerà l’economia dei paesi europei fortemente legate alla produzione automobilistica  in un periodo dove l’Europa soffrirà particolarmente in campo economico per via dei problemi geopolitici legati alla guerra e per l’aumento dell’inflazione.

    Purtroppo scelte miopi dettate solo da un’ideologia ecologica che non fa i conti con la realtà ci porteranno alla rovina: bastava avere un approccio piu soft procrastinando i tempi e agevolando l’uso di combustibili ecologici come quelli ricavati dall’idrogeno per far continuare a convivere i motori termici con quelli elettrici, dopotutto se solo una piccola percentuale di automobilisti preferisce le macchine a combustione termica a quelle elettriche ci sarà un perchè.

    Così come è lecito chiedersi come mai si sia voluta forzare la mano: probabilmente per favorire qualcuno che ha da guadagnarci o magari pensando di affrancarsi dalla dipendenza del petrolio proveniente da una certa parte del mondo senza capire che poi si diventa dipendenti di tecnologie e materie prime provenienti da paesi forse anche più pericolosi.

    Quello che è certo è che il conto lo pagheremo noi cittadini, e anche se non fossimo automobilisti visto che la decisione si riverbererà sul costo di tutti i trasporti, da quelli delle persone come nei bus o negli aerei come per le merci, in un periodo dove l’economia già allo stremo non ci permette di questi sforzi.

    Insomma non si prospetta nulla di buono all’orizzonte. Voi ne eravate al corrente? Prevedete di acquistare nel futuro un’auto elettrica o vi terrete sino alla morte la vostra cara automobile a benzina? Fatecelo sapere nei commenti!

  • Ecco quando inizia il Prime Day 2022

    Ecco quando inizia il Prime Day 2022

    Come tutti gli anni Amazon dedica degli eventi speciali per i suoi clienti che consentono dei risparmi interessanti su molti dei prodotti a catalogo. I due più interessanti sono certamente il Black Friday che inaugura la stagione degli acquisti natalizi e che si svolge intorno all’ultimo venerdì di novembre, anche se spesso alcune offerte vengono anticipate o  posticipate di qualche giorno, come il famoso Cyber Monday, che si tiene il lunedì successivo, ma essendo diventata ormai una tradizione viene applicata in forme più o meno differenti da tutti i negozi sia fisici che online, mentre un evento è un’esclusiva di Amazon, il Prime Day che quest’anno si svolgerà il 12 e 13 luglio, e che verrà anticipato da delle offerte speciali sui prodotti, dispositivi e servizi di Amazon già dalla fine di giugno.

    Anche in questo caso le offerte sono tante, per un po tutte le categorie di prodotti e scaglionate nel tempo: consentono risparmi importanti specie se ad andare in offerta è quel prodotto che avevamo in mente di acquistare, inoltre in presenza di offerte importanti la concorrenza cercherà di fare offerte similari, questo porterà ad un periodo interessante per gli acquisti, anche se non siamo clienti di Amazon.

    Infatti queste offerte si chiamano Prime Day, perché sono riservate agli utenti del servizio Prime che permette con pochi euro al mese di avere una serie di servizi, dalle spedizioni gratuite senza limiti di spesa, al servizio di streaming video Prime Video , allo streaming musicale di Amazon Music, alla lettura di alcuni libri in formato digitale, all’archivio delle nostre foto, alla possibilità di abbonarsi gratuitamente a un canale twitch e all’accesso a sconti esclusivi, come il Prime Day.

    Tralaltro esiste la possibilità di provare gratuitamente per 30 giorni il servizio Prime e solo al temine di questo periodo , che magari abbiamo utilizzato per accedere alle offerte, e se si è soddisfatti pagare l’abbonamento, che al momento costa 36 euro all’anno o 3.99 se lo si paga mensilmente.

    Ma anche se non si e’ clienti Prime non è detto che l’offerta non ci interessi, sia perchè generalmente anche la concorrenza controbatte le offerte più interessanti consentendoci di risparmiare anche se non possiamo o vogliamo acquistare su Amazon, ma banalmente nulla ci vieta di provare gratuitamente il servizio o di attivare l’abbonamento anche solo per 1 mese nel caso ne avessimo già usufruito in passato, se ci permette di risparmiare una cifra consistente su un prodotto che avevamo in mente di acquistare: se risparmiassimo 2 o 300 euro sullo smartphone o sul televisore che avevamo adocchiato, ci siamo sicuramente ripagati la spesa, mentre se il prodotto che a noi interessa non dovesse andare in sconto o lo si trova altrove allo stesso prezzo per questa volta possiamo tranquillamente evitare l’abbonamento.

    Il consiglio è quello di monitorare i prezzi poco prima dell’inizio degli sconti sia su Amazon che nei siti concorrenti e tenersi pronti a premere il grilletto quando partono le offerte.

    Poi ovviamente non tutto andrà in offerta : difficilmente si vedranno prodotti particolarmente richiesti come schede video o consolle per videogiochi o magari per la tipologia di prodotti che ci interessavano vanno in offerta dei prodotti che non ci piacciono però considerando che gli sconti possono essere anche del 30-50% attendere il 12 luglio non e’ certo una cattiva idea se si può risparmiare qualcosa in un periodo dove tutto sta aumentando.

    Voi eravate al corrente della cosa? Comprate spesso durante questi eventi? Avete qualche dubbio, domanda o curiosità? Scrivetelo nei commenti!

  • Caffe’ a casa: espresso o moka?

    Caffe’ a casa: espresso o moka?

    Parliamo di caffè : quando lo prendiamo a casa c’e chi preferisce la classica moka e chi non può fare a meno di un espresso con la macchinetta come quello del bar.

    Gusti a parte, sia che facciate parte del team moka o di quello espresso c’e da capire che entrambe le soluzioni hanno dei pro e dei contro. 

    Sicuramente l’espresso, soprattutto utilizzando una macchinetta a cialde o a capsule, ha dalla sua la comodita’ e la rapidita’ nell’erogare la nostra bevanda preferita ma ha un pesante contro: il costo di cialde e capsule.

    Infatti se e’ lecito pensare di pagare un po di piu’ per la comodità di non dover dosare e smaltire il caffè in polvere e di attendere diversi minuti sul gas la nostra caffettiera, quello che forse non e’ noto a tutti e’ il prezzo al chilo del caffè monodose, specie se lo raffrontiamo al caffè in polvere che possiamo utilizzare nella classica caffettiera, ma anche nelle macchine espresso senza cialde.

    A seconda del tipo di macchina, della marca e qualita’ del caffe’ e della quantita’ di cialde o capsule acquistate una singola capsula può costarci anche 40 centesimi, e considerando mediamente che una capsula contiene 5 grammi di caffè, significa che lo stiamo pagando 80 euro al chilo : un enormita’ se consideriamo che una confezione da un chilo di caffè in polvere al supermercato la si può portare a casa anche con 6 euro.

    Ovviamente ci sono caffè e caffe’, sia per marca e che per qualità e ognuno ha i propri gusti, e anche al supermercato i caffè in polvere di qualità costano cari , ma anche prendendo il più costoso del supermercato lo avremmo pagato al chilo sempre meno delle capsule.

    Anche con cialde e capsule si può risparmiare parecchio, soprattutto rispetto ai prezzi di listino dei caffè venduti direttamente dal produttore della macchinetta, che vuoi per marketing e vuoi per ripagare i costi della macchinetta fornita sottocosto o in comodato d’uso spesso rientra dei costi sul costo dei caffè, un po’ come succede per le stampanti: dove usando le cartucce compatibili si spende molto meno rispetto alle originali.

    Con le capsule e’ la stessa cosa, molte torrefazioni, anche molto famose producono capsule compatibili con le macchinette più comuni consentendo di pagarle molto meno e con una qualita’ pari se non superiore all’originale, tanto che ora si trovano queste compatibili anche nei supermercati, vendute anche col marchio dello stesso supermercato.

    Ovviamente piu’ quel tipo di macchinetta e’ diffusa e piu’ si trovano capsule di concorrenza, valutate anche questo aspetto quando scegliete il tipo di macchinetta da comprare, magari le macchinette per un certo tipo di capsule costano di meno, ma non trovando o avendo poca scelta di compatibili pagherete i vostri caffè molto di piu’.

    Esistono anche negozi specializzati in cialde e capsule compatibili e siti web che giocando con le quantita’ riescono a spuntare prezzi molto convenienti , soprattutto se si fanno ordini sostanziosi, che permettono tralaltro di ammortizzare o eliminare i costi di spedizione, che incidono sostanzialmente se si acquistano poche capsule alla volta: pagando 8 euro di spedizione su 100 capsule significa pagare 8 centesimi in più a caffè, ma se ne acquistiamo 500 la spedizione incide per poco più di 1 centesimo a caffè, e magari al superamento di un certo valore ci viene pure omaggiata.

    Soprattutto in rete e’ possibile usare i comparatori di prezzo per cercare cialde e capsule compatibili, facendo come detto attenzione ai costi di spedizione, ma anche alla qualita’ del caffe: quel caffè ci deve piacere, inutile fare un ordine di 1000 cialde a un prezzo convenientissimo per poi scoprire che quel tipo di caffè non ci piace.

    Ad ogni modo usando qualche accortezza il costo della nostra cialda o capsula si riduce parecchio, ma difficilmente per le capsule si scende sotto i 10 centesimi a pezzo che sono comunque 20 euro al chilo : sempre più caro del caffè in polvere, ma almeno con una differenza più giustificabile dalla comodita’ delle capsule.

    L’alternativa per chi non ama il caffe’ della moka e non vuole svenarsi e’ la macchinetta espresso a polvere o addirittura quelle in grani che macinano direttamente i chicchi di caffè‘ : entrambe danno la possibilita’ di utilizzare qualsiasi tipo di caffe’ senza vincoli di sorta.


    C’e’ pero’ da considerare che le macchine a capsule sono standardizzate, quindi bene o male hanno una qualita’ simile a parita’ di tipo di capsula, mentre con quelle a polvere la resa può variare parecchio da macchina a macchina, quindi a parita di caffe‘ ci sara’ una differenza sostanziale tra una macchina e l’altra, cosa che presuppone che si debba mettere più attenzione nella scelta della macchina magari evitando di acquistare macchinette troppo economiche se non le abbiamo provate, e sopratutto prediligendo macchine di qualita’.

    Cialde ESE

    E per chi ha questo genere di macchine esiste anche una soluzione di compromesso tra la comodità e i costi: sono le cialde ese, quelle in carta che possono essere messe nel misurino del caffè e che essendo molto semplici da produrre hanno dei prezzi al chilo non troppo distanti dal caffè in polvere, e che si trovano facilmente anche nei supermercati.

    Esistono anche macchine che vanno esclusivamente a cialde ese che quindi non permettono l’uso di caffè in polvere , e quindi condividono con i vari sistemi a capsule , generalmente in alluminio o in plastica come i vari Nespresso, Dolce Gusto, A modo mio e simili l’obbligo di rifornirsi soltanto di quel tipo di caffè.

    Insomma farsi un caffè a casa e’ un argomento più complicato di quello che può sembrare ma con qualche dritta si può risparmiare.

    Voi conoscevate questi trucchi, ne avete degli altri? Avete dei dubbi, bisogno di consigli o avete suggerimenti da dare? Scrivetelo nei commenti.

  • Stand-by: Spegnere i nostri apparecchi ci conviene davvero?

    Stand-by: Spegnere i nostri apparecchi ci conviene davvero?

    Coi prezzi della corrente alle stelle e’ bene per quanto possibile limitare i consumi, cercando di limitare gli sprechi.

    Ci sono tante buone norme da seguire , come ad esempio se abbiamo la tariffa bioraria programmare la lavatrice di modo che lavori quando l’energia costa meno e qualche falso mito, ai limiti delle leggende metropolitane.

    Uno di questo verte sugli apparecchi che vanno in stand-by, cioe’ che anche da spenti sono collegati alla rete elettrica e che quindi segnalano la cosa con l’accensione di un piccolo led, secondo qualcuno basterebbe tagliare la corrente spegnendo la ciabatta dove questi apparecchi sono collegati , per spegnere questi questi led e risparmiare cifre stratosferiche.

    In realtà quello che si risparmia e’ poca roba, se sommassimo il consumo in standby di tutti questi led della casa, anche ammettendo di pagare l’energia cara potremmo risparmiare non più di un paio di euro l’anno, ma quello che andiamo a perdere e’ molto di piu’.

    Perdiamo infatti gli aggiornamenti automatici dei dispositivi, soprattutto quelli smart come tv e decoder che si aggiornano quando sono in standby per non disturbare durante l’uso normale del dispositivo, perdiamo anche nei tempi di accensione, lo stare in standby infatti evita al dispositivo di dover fare la procedura di boot, cosa che a seconda del dispositivo può richiedere diversi minuti, contro al massimo un paio di secondi per l’accensione se il dispositivo e’ gia collegato alla rete.

    Alcuni dispositivi possono essere controllati da remoto con una app o dagli assistenti vocali, se non hanno corrente questa funzione non può funzionare, oppure sono pensati per funzionare 24 ore su 24 come il router per la connessione internet , un telefono cordless, un hard disk di rete o gli stessi assistenti vocali e staccando la corrente non funzionerebbero.

    Ma soprattutto il mettere e togliere corrente e’ una fonte di stress per gli alimentatori dei dispositivi che potrebbero saltare proprio come può succedere quando manca la corrente, e se l’alimentatore si rompe i costi sono ben maggiori di quel paio di euro che abbiamo risparmiato: se siamo fortunati e l’alimentatore e’ esterno e magari di un tipo relativamente comune magari possiamo cavarcela con una trentina di euro, ma se l’alimentatore fosse interno dovremo considerare il costo della manodopera e la reperibilità del ricambio, che potrebbero non rendere conveniente la riparazione dell’apparecchio, questo significa magari dover spendere 1500 euro per ricomprare un televisore, che si e’ rotto per risparmiarne uno o due, il gioco e’ valso la candela?

    Questo non significa che alcuni dispositivi non possano essere spenti dalla presa in maniera sicura, ma bisogna capire esattamente il loro funzionamento e ciò che fanno in standby, sicuramente un dispositivo smart , domotico o collegato alla rete, che non e’ altro che una sorta di computer progettato per stare sempre attaccato alla corrente non può essere scollegato allegramente, magari dei dispositivi più semplici come una stufa o una abat jour anche se si stacca la ciabatta dall’interruttore non hanno di che soffrire, anche se il loro risparmio energetico sara’ ancora inferiore.

    Purtroppo le leggende metropolitane sono tante, e prima di mettere a rischio salute e funzionalità dei nostri dispositivi, soprattutto quando il risparmio e’ esiguo e’ bene capire cosa si sta facendo.

    Voi ne eravate al corrente? Staccate i dispositivi ogni notte o li lasciate accesi? Avete dei dubbi, bisogno di consigli o avete suggerimenti da dare? Scrivetelo nei commenti.