Autore: admin

  • Arriva la fine della maggior tutela per luce e gas

    Arriva la fine della maggior tutela per luce e gas

    Si avvicina anche per le utenze domestiche la fine del servizio di maggior tutela per luce e gas, infatti se per imprese e utenze non domestiche l’obbligo di passare ad un fornitore sul mercato libero al posto del Servizio Elettrico Nazionale è scattato nello scorso Aprile, per le utenze residenziali questo termine è fissato, salvo nuove proroghe a Gennaio 2024.

    E considerando che nonostante le proroghe si susseguono da anni è poco probabile ce ne siano di nuove, quindi eccetto per alcune categorie protette ci troveremo a dover scegliere obbligatoriamente un gestore elettrico sul mercato, confrontando le tariffe e le eventuali offerte, pena trovarcene uno assegnato d’ufficio.

    Stare sul mercato libero significa che é il nostro gestore a stabilire non solo il costo di canoni e servizi ma anche il prezzo dell’energia che nei contratti a maggior tutela era stabilito da  un’autoritá statale che periodicamente li aggiornava in base ai prezzi all’ingrosso dell’energia. 

    E dato che riuscire a capire una bolletta elettrica non é facile come puó sembrare, cambiando gestore,  il rischio di prendersi una fregatura sottoscrivendo un contratto capestro o comunque non adatto alle nostre esigenze non è così remota, così come non è strano cadere nelle trappole di procacciatori telefonici che spacciandosi per autortitá varie cercano di estorcervi i dati della bolletta per attivare un contratto con il gestore con cui hanno mandato, che potrebbe non essere quello migliore per voi.

    Sicuramente ci verrá in aiuto il portale delle offerte, un comparatore gestito dall’ARERA, l’autoritá statale che si occupa di energia, nel quale indicando i dati dei nostri consumi ci restituirà i prezzi di tutti gli operatori elettrici disponibili nella nostra zona, che potremmo contattare per sottoscrivere un eventuale contratto.

    In ottica del cambio, quindi è bene informarsi sulle offerte e sulle procedure così come iniziare a confrontare le tariffe per cercare il gestore migliore, col prezzo piú basso, o che possa offrire un prezzo fisso o che offra dei servizi aggiuntivi o delle convenzioni che possano farci risparmiare.

    Troveremo anche le offerte PLACET , una sorta di offerta simile a quella del mercato tutelato, con caratteristiche generali e prezzo dell’energia stabilito dall’autoritá, che gli operatori del mercato libero sono obbligati a garantire, che potrebbero non essere la soluzione migliore per le nostre esigenze, ma che garantiscono un contratto di fornitura standard facilmente confrontabile tra gli operatori.

    Ma cosa succede se noi prima di gennaio 2024 non siamo passati al mercato libero? In realtá nulla di troppo preoccupante, con un meccanismo simile a quello che é capitato per le utenze non domestiche, continueremo a ricevere la corrente ma saremo assegnati ad un gestore provvisorio a seconda della zona di appartenenza, nei primi 6 mesi con delle condizioni molto simili alle attuali, e poi successivamente ad un’offerta PLACET con il gestore che ha vinto la gara pubblica nella vostra zona.

    Come detto non é detto che l’offerta PLACET sia la migliore per le nostre esigenze, quindi a quel punto diventerá essenziale quanto meno informarsi e capire bene se mantenere quell’offerta o passare ad un gestore piú conveniente.

    Ad ogni modo se è vero che non rimarremo senza luce, saremo comunque costretti a fare qualcosa per la nostra fornitura, quindi è bene informarsi per tempo per non farci cogliere impreparati e fare per la fretta la scelta meno idonea.

    Voi cosa ne pensate? Siete giá passati al mercato libero? Avete qualche dubbio, curiositá o qualcosa da aggiungere? Scrivetelo nei commenti!

  • Temu e gli acquisti veloci dalla Cina

    Temu e gli acquisti veloci dalla Cina

    Da qualche tempo le modalitá per acquistare dalla Cina sono cambiate. Come vi spiegavo in precedenza sono cambiate le regole doganali e quindi tutti gli acquisti dall’estero ormai non sfuggono al pagamento dei costi doganali, ma fortunatamente per gli acquisti sotto i 150 euro di valore il sito o la piattaforma nel quale fate l’acquisto può gestire la riscossione delle tasse di modo che non dobbiate pagare nulla al postino. 

    Se da una parte queste nuove normative hanno portato degli aumenti nei costi sia dei prodotti che della spedizione, la maggior chiarezza ha permesso ai vari siti di organizzarsi con dei sistemi stabili senza doversi inventare delle soluzioni creative per evadere le tasse come accadeva nel passato.

    E questo ha anche agevolato l’ingresso in europa di qualche piattaforma di e-commerce cinese che non era ancora presente dalle nostre parti come Temu, l’ennesimo marketplace cinese che possiamo vedere come una via di mezzo tra Shein e Aliexpress , che a parte le interessanti offerte di apertura ha portato soprattutto dalle nostre parti una formula interessante per il trasporto.

    Infatti la piattaforma Temu aggrega gli acquisti fatti dai vari piccoli venditori in un unica spedizione che ci viene recapitata via corriere in tempi brevissimi, mediamente 5-6 giorni lavorativi dall’ordine, quasi un record per le spedizioni da oltre oceano, e sono talmente sicuri dei tempi da offrire un rimborso con dei buoni sconto se gli articoli arrivassero dopo la data indicata in fase d’ordine, tutto a fronte di un’ordine minimo di 10 euro necessario per poter dare seguito all’ordine.

    Insomma tempi brevi, certi, nessun problema con la dogana e i soliti prodotti economici di origine cinese, cosa che rende questa piattaforma, Temu, davvero interessante.

    Ovviamente anche i siti concorrenti come Aliexpress si sono adeguati e ora danno la possibilitá di avere lo stesso servizio di raggruppamento degli ordini con spedizione rapida su una selezione di prodotti, ovviamente a fronte di un minimo d’ordine, lasciando peró la possibilitá di acquistare anche il singolo articolo di valore inferiore al minimo d’ordine spedito con spedizione economica dal venditore, cosi come avveniva in passato.

    laptop technology ipad tablet

    Insomma lasciano aperte entrambe le possibilitá, ma il consiglio é quello , a meno che non ci serva soltanto un prodottino del valore di qualche moneta, di utilizzare questo nuovo servizio, anche perché ci mette al riparo da problemi doganali essendo sicuramente le tasse pagate alla fonte, ma soprattutto si evita di utilizzare le spedizioni lente delle poste che per via dell’intasamento dovuto ai controlli doganali obbligatori sono diventate parecchio lente, con il rischio che il pacco vada perduto, o comunque di dover attendere per mesi il nostro pacco anziché riceverlo in pochi giorni.

    Tutto sommato con un limite d’ordine basso, a 10 euro, anche a comprare prodottini da pochi centesimi il carrello lo si riempe facilmente, e nel caso basta fare l’ordine con un amico, collega o parente o aspettare qualche giorno per raggiungere la cifra minima, oppure aggiungere qualcosa che può tornare sempre utile in futuro, dal cavetto all’adattatore all’accessorio per raggiungere il minimo d’ordine.

    online shopping

    Voi cosa ne pensate? Acquistate dai siti cinesi? Avete qualche dubbio, curiositá o qualcosa da aggiungere? Scrivetelo nei commenti!

  • Xbox e Game Pass aumentano: ora Microsoft salassa i videogiocatori

    Xbox e Game Pass aumentano: ora Microsoft salassa i videogiocatori

    Brutte notizie per i videogiocatori, almeno quelli che sono interessati al mondo Xbox, infatti cosi come era già successo per Playstation 5 da agosto aumenta il costo della console Xbox series X, che passerà dai 499 euro a 549 euro, ragione per cui é bene affrettarsi se avevate pensato di acquistarla.

    Fortunatamente se invece avevate puntato la versione senza lettore ottico, la  series S il prezzo resta invariato a 299 euro. 

    xbox one controller beside three xbox one cases

    Purtroppo peró non é l’unico aumento in casa Microsoft perché ad aumentare è anche il Game Pass, l’abbonamento che permette di usufruire a noleggio di un interessante parco titoli a fronte di un canone mensile. 

    Storicamente si pagava 9,90 euro al mese per la versione base per PC o per console, e 12,99 per la versione ultimate utilizzabile su entrambe le piattaforme, ma dal 6 luglio per i nuovi abbonati e da agosto per chi é giá abbonato aumenta a 10,99 su console e a 14,99 per la ultimate.

    Ovviamente se avete un abbonamento prepagato in corso di validitá gli aumenti arriveranno al primo rinnovo utile, quindi se avete la possibilitá di estendere l’abbonamento é il momento di farlo prima dell’avvento dei nuovi listini, in modo da garantirvi ancora qualche periodo ai prezzi storici.

    white and black xbox in close up shot

    Quello che peró non vá giú é che seppure tutto aumenta , quindi sarebbe anche comprensibile un adeguamento dei prezzi, quello che delude è il parco giochi inclusi sempre meno interessante e che lascia l’amaro in bocca agli utenti abituati da anni a pagare la stessa cifra, e che si sentono cornuti e mazziati, in quanto si trovano a pagare di piú per in realtá avere di meno.

    close up photo of game controller

    Voi cosa ne pensate? Voi utilizzate il Game Pass? Avete qualche dubbio, curiositá o qualcosa da aggiungere? Scrivetelo nei commenti!

  • Arriva il prime day 2023

    Arriva il prime day 2023

    Come tutti gli anni Amazon a luglio festeggia gli abbonati al proprio servizio Prime con due giorni di offerte speciali dedicate, ai quali riserva una sorta di black friday estivo.

    E come per il black friday ci sono 48 ore di offerte molto convenienti, alcune a tempo disponibili solo per poche ore ed altre che durano per l’intero periodo della promozione.

    Non mancheranno come al solito le offerte dei dispositivi Amazon come i vari assistenti virtuali Echo, gli e-reader Kindle, Echo Auto, i dispositivi per lo streaming Fire Tv, il Fire tablet, o le linee Blink e Ring per la domotica e la sicurezza o ancora le offerte per i prodotti ricondizionati di Amazon Seconda Mano, quello che un tempo era conosciuto come Amazon Warehouse.

    Inoltre non mancheranno le solite offerte sui prodotti tecnologici, ad esempio questo evento così come il black friday é ideale per acquistare memorie , sia ram che ssd, chiavette usb o schede di memoria e componenti per il pc come cuffie, microfoni, monitor e dispositivi da gaming.

    Ma anche gli amanti della musica troveranno offerte interessanti per cd e vinili, cosi come non mancano elettrodomestici, smartphone, tv e articoli per la casa in offerta, oltre a prodotti e accessori moda, compresi orologi e gioielli.

    L’occasione é ghiotta per acquistare quei prodotti che puntavamo da tempo ma non avevamo ancora deciso di acquistare.

    shopping business money pay

    Ovviamente per partecipare bisogna essere abbonati al servizio Prime, che al costo di 4.99 euro al mese o 49 euro all’anno se pagato in anticipo permette di avere tanti utili servizi : non solo spedizioni rapide e gratuite su tutti gli ordini , offerte esclusive o lo streaming di Prime Video ottimo per gli orfani della condivisione di Netflix, ma anche Prime Music per ascoltare la musica via streaming, Prime Gaming con videogiochi gratuiti e l’abbonamento gratuito ad un canale Twitch, Prime Reading con una selezione di libri digitali gratuiti, Amazon Photos per archiviare le foto del cellulare e, le consegne di Deliveroo Plus gratis per il primo anno.

    E se non siete abbonati o avete disdetto piú di anno fá c’é sempre la possibilitá di abbonarsi gratuitamente per il primo mese ed eventualmente disdire se non siete soddisfatti.

    person using a macbook and holding a credit card

    E poi ovviamente collegarsi l’11 e il 12 luglio sperando che vada in sconto proprio l’articolo che stavamo aspettando, e se magari abbiamo il dubbio che un offerta non sia cosi conveniente possiamo vedere lo storico dei prezzi con un tracker come Keepa o CamelCamelCamel e vedere se é effettivamente il prezzo del prodotto in offerta é davvero piú basso di quanto costasse in precedenza. 

    Voi acquistate su Amazon e attendete questi eventi per risparmiare? Scrivetelo nei commenti!

  • Le limitazioni per i neopatentati

    Le limitazioni per i neopatentati

    Conseguire la patente diventa un passo importante per noi o per i nostri figli, ma quando si è freschi di conseguimento si deve sottostare per i primi tempi ad alcune limitazioni che possono essere importanti per il nostro portafoglio. E la prima che salta all’occhio è la limitazione sulle auto che si possono guidare da soli nel primo anno di conseguimento della patente. 

    Infatti esistono delle limitazioni tra il peso e la potenza dell’auto che limitano la scelta della prima auto, cosa che magari impedisce di utilizzare una macchina giá presente in famiglia. Nel primo anno di patente non si possono guidare auto che superano la potenza di 55 kW per tonnellata, che salgono a 65 in caso di veicoli elettrici o ibridi plugin, oltre ad una limitazione a 70 kW massimi per i veicoli di tipo M1 (i van per trasporto persone) : in pratica rientra la classica utilitaria ma non una vettura sportiva ma neanche un’auto una medio grande con una discreta cavalleria, quindi probabilmente si puó guidare la macchina della mamma ma non il suv del papá, a meno che non si è accompagnati da un guidatore esperto con patente da almeno 10 anni e etá inferiore ai 65, per fare pratica.

    Per conoscere se l’auto è idonea per i neopatentati si puó controllare il libretto dell’auto (calcolando la potenza in kW diviso la tara +75 kg espressa in tonnellate), far riferimento a delle liste presenti su internet o facendo una ricerca inserendo la targa dell’auto interessata sul portale dell’automobilista.

    E le limitazioni non finiscono qui, un neopatentato essendo piú rischioso per le assicurazioni pagherà un premio assicurativo maggiorato anche ereditando la classe assicurativa dai genitori con la legge Bersani.

    E per i primi tre anni ha delle limitazioni per le velocitá massime su autostrade e strade extraurbane, rispettivamente a 100 e 90 km/h, oltre al raddoppio dei punti patente in caso di infrazioni rispetto ad un patentato normale e un tasso alcolemico consentito pari a 0.

    Quindi occorrerá essere particolarmente diligenti alla guida anche perché col raddoppio della decurtazione potrebbero facilmente perdersi tutti i punti della patente costringendo a dover rifare l’esame della patente con ulteriori spese.

    Insomma fare degli errori quando si é freschi di patente , da fare un incidente per imperizia a prendere una multa, può diventare parecchio costoso quindi va fatta particolare attenzione, anche perché il codice della strada tende a stangare maggiormente i patentati di primo pelo.

    Voi ne eravate al corrente? Avete in casa un neopatentato o magari voi stessi siete freschi di patente? Avete qualche dubbio, curiositá o qualcosa da aggiungere? Scrivetelo nei commenti

  • Divertirsi col retrogaming

    Divertirsi col retrogaming

    Un modo di svagarsi economico e un po’ nostalgico con i videogiochi é il retrogaming: in pratica riutilizzare sui dispositivi attuali dei giochi del passato pensati per le console o per le sala giochi del tempo, che grazie alla potenza dei computer moderni sono in grado di emulare l’hardware dei sistemi del passato senza troppa difficoltá.

    E se si tratta di emulare i sistemi piú datati basta anche un vecchio computer, tablet o cellulare in disuso che puó essere recuperato allo scopo salvandolo dalla discarica al quale magari collegare un controller da pochi euro.

    closeup photography of board game

    Oppure si possono usare dei minicomputer economici che stanno sul palmo di una mano e dal costo di qualche decina di euro, oppure delle consoline portatili o fisse da attaccare alla tv create alla scopo che si possono portare via anche con meno di 50 euro e consentono di giocare in tranquillitá ai giochi prodotti fino agli anni 90 come quelli per la prima playstation, ma anche super nintendo, sega megadrive, sega master system, gameboy e ai cabinati delle sale giochi.

    Tralaltro esistono delle console portatili che riprendono la forma di gameboy, psp o simili che permettono di giocarci in mobilitá per ore con dei controlli che riprendono quelli del tempo, ed essendo basati sull’hardware di un cellulare di fascia bassa hanno costi molto contenuti.

    turned on red and green nintendo switch

    Se poi si vuole alzare l’asticella e giocare a giochi sino agli anni 2000 per intenderci del nintendo 64 , dreamcast, ps2 o simili serve qualcosina di un attimo piú potente, ma si sta abbondantemente sotto i 200 euro di spesa per una console portatile dedicata.

    Se poi si vuole il top e sopratutto giocare anche coi giochi attuali si puo utilizzare una delle console portatili moderne come la steam deck o la asus rog ally che sono dei veri computer da gaming moderni da usare nel palmo di una mano, ma bisogna mettere di spendere non meno di 400 euro.

    In alternativa si può riutilizzare una console moderna come xbox one, series s o ps vita e installarci gli emulatori sfruttando i controller esistenti, oppure come detto utilizzare il nostro tablet android o ancora meglio il nostro attuale pc affiancandogli un controller e sfruttare la potenza di calcolo moderna per arrivare ad emulare anche console piu moderne come nintendo switch, xbox 360 e ps4.

    Ma si tratta di una cosa legale? In realtá si tratta di una zona grigia, a seconda di come si interpretano le leggi potrebbe anche essere vista come pirateria, specie se il gioco é ancora disponibile per la vendita, ma se si tratta di giochi ormai abbandonati da anni, magari di case ormai defunte e a maggior ragione se si possiede il gioco originale per la console del tempo la cosa è tollerata, diverso è se parliamo di un gioco che nonostante qualche anno alle spalle è ancora disponibile per la vendita nei negozi come alcuni titoli nintendo.

    man in yellow crew neck t shirt riding a motorcycle arcade game

    Ma come si trovano le rom dei giochi? Beh in rete é pieno di siti specializzati dove downloadare facilmente i nostri giochi preferiti e a volte anche i bios necessari a taluni emulatori per funzionare, e basta una veloce ricerca su google per trovarli, spesso addirittura recuperabili sotto forma di compilation che ricordano quelle in vendita nelle edicole fino ad una trentina d’anni fa.

    Se poi il gioco è datato il peso è veramente limitato quindi nel giro di qualche secondo avrete scaricato tanti giochi, ma se si parla di titoli dagli anni 90 in poi il peso, e quindi anche lo spazio sugli dischi o sulle schede di memoria diventa piú importante da gestire, quindi necessita di qualche accorgimento se si usano sistemi di emulazione con poco spazio disco.

    Ad ogni modo rigiocare ai giochi che ci hanno fatto divertire quando eravamo ragazzi é una cosa senza prezzo, e sicuramente vale la pena smanettare un pó per rigiocarli, o in alternativa comprare una delle consoline cinesi giá pronte con a bordo di fabbrica migliaia di giochi al prezzo di una cena.

    Voi giocate con i retrogames? Avete una console dedicata, o preferite quelli moderni? Scrivetelo nei commenti.

  • Come viaggiare in tempi di aumenti

    Come viaggiare in tempi di aumenti

    Ormai dopo la pandemia viaggiare é diventato molto piú costoso e quei viaggetti low cost tutto compreso al prezzo di una cena al ristorante sono ormai un lontano ricordo, e anche un solo volo in una capitale europea sta diventando un lusso: non siamo arrivati ancora ai livelli di trent’anni fa dove un volo in una capitale europea non costava meno delle attuali 600 euro ma ci stiamo avvicinando.

    E anche alberghi e ristoranti sono diventati parecchio piú cari, vuoi perché si é ridotta la concorrenza in quanto tante attivitá non hanno resistito ai vari lockdown e vuoi perché i costi di materie prime e energia sono schizzati alle stelle, e ovviamente questi aumenti si sono riverberati sui prezzi.

    Questo significa dover fare molta piú attenzione nella pianificazione dei nostri viaggi e nello spendere il budget a nostra disposizione se non si vuole rinunciare alle nostre vacanze.

    woman walking on pathway while strolling luggage

    E la parola d’ordine é pianificare per tempo, senza lasciare all’ultimo momento la scelta di mezzi di trasporto e alloggi, e non parlo solo dell’aereo e dell’albergo  ma anche della navetta dall’aeroporto o l’autonoleggio: prenotando per tempo si possono risparmiare cifre importanti e magari compensare qualche inevitabile aumento.

    Nulla poi vi vieta , se avete scelto delle tariffe rimborsabili di cambiare idea e magari approfittare di una tariffa last minute comparsa sotto data, anche se generalmente le offerte piú vantaggiose prese per tempo non sono rimborsabili né modificabili.

    Altro suggerimento è quello di utilizzare i comparatori di prezzo per voli , autonoleggi e hotel cercando chi vi propone il prezzo migliore, ma non fermatevi alla prima ricerca.

    person pointing a location on the map

    Infatti i prezzi sono molto ballerini e variano in base anche a quando e da dove é stata fatta la ricerca, quindi teoricamente si riesce a risparmiare qualcosa quando meno gente cerca quel volo o quella sistemazione, ad esempio è piú probabile che i prezzi siano piú bassi nelle serate infrasettimanali dove ci saranno meno richieste dagli uffici o dai turisti che solitamente fanno le ricerche nei weekend.

    Inoltre se faceste la stessa ricerca da un paese diverso, piú povero o raramente interessato a quella destinazione potreste ottenere prezzi piú bassi, magari grazie anche a un cambio piú favorevole, in tal caso potreste utilizzare una vpn e a localizzarvi in un paese straniero per capire se si risparmia qualcosa.

    Altro suggerimento , se stiamo puntando quella destinazione da un po di tempo è rifare la stessa ricerca anche in modalitá incognito del browser, per ingolosire i clienti potrebbero esserci dei prezzi piú vantaggiosi alla prima visita del sito rispetto a chi visita spesso, o anche trovarsi con piccoli aumenti pensati per mettere fretta agli utenti indecisi che tornano sulla pagina e che sono spinti a comprare prima che aumenti ulteriormente.

    woman taking pictures of ruins

    E soprattutto una volta individuato l’hotel, il volo o l’autonoleggio piú economico andiamo a fare la stessa ricerca nel sito dell’hotel o della compagnia, probabilmente troveremo un prezzo piú basso in quanto le varie piattaforme online non possono piú pretendere l’esclusiva sul prezzo piú basso, quindi teoricamente prenotando direttamente alla fonte non si paga la commissione che la piattaforma richiede alla struttura e che quindi potrá essere scontata dal prezzo finale.

    Ricordiamoci poi che il prezzo varia tantissimo a seconda della richiesta: in caso di eventi, mete gettonate, periodi di punta i prezzi possono variare sostanzialmente , se le date a nostra disposizione sono fisse magari cerchiamo una destinazione meno inflazionata mentre se vogliamo proprio vedere quella località magari cerchiamo in una diversa data: se coincide con una fiera o un evento i voli e hotel saranno pieni facendo lievitare i costi, magari anticipando o posticipando anche solo di una settimana si rischia di spendere la metá.

    Ma quando é il momento giusto prenotare un volo? Non esiste una risposta univoca, perché ci sono tanti fattori da considerare, sicuramente fuori dai periodi di punta, è meglio non troppo in anticipo per non perdersi la possibilità di accedere a delle offerte: mediamente 3-5 settimane prima sui voli a corto raggio e 5-6 mesi prima su quelli internazionali sono un buon compromesso per risparmiare, sempre che come detto le date non coincidano con eventi o periodi di punta: in quel caso meglio prenotare prima possibile perché i prezzi non potranno che aumentare. Sicuramente quello che é da evitare , sopratutto con le low cost, é prenotare all’ultimo momento dato che i prezzi saranno notevolmente piú alti della media visto che le compagnie approfittano di chi non può fare a meno di prendere quel volo.

    Nella pianificazione dei voli é bene tenere a mente che orari e giorni della settimana o aeroporti meno comodi costano meno, quindi un volo che parte all’alba e/o da un aeroporto secondario generalmente costerá meno di un volo in orario comodo che evita la levataccia e che parte dall’aeroporto principale che potete raggiungere direttamente con la metro.

    tourist in front of hungarian parliament building

    Ulteriore consiglio è approfittare delle offerte stagionali , generalmente lanciate quando la gente ha meno soldi da spendere dopo eventi o festività, o al lancio di nuove rotte. 

    Prima di partire informatevi in anticipo dei costi , sia per evitare truffe, sia per trovare delle soluzioni per pagare meno o suddividere le spese, cercate se sono disponibili delle tessere per risparmiare sui trasporti e sugli ingressi ai musei , informatevi prima su come e dove mangiare in maniera economica evitando il primo posto che capita o le trappole per turisti dove oltre a mangiare male vi fanno il colletto : magari spostandosi di 200 metri in una traversina troverete qualitá migliore e prezzi piú economici, forse pure frequentato dalla gente del posto.

    Procuratevi in anticipo delle guide,  sia quelle che si comprano in libreria, che hanno il vantaggio di non scaricarsi e di non consumare traffico dati, oppure quelle gratuite e aggiornate che si trovano su internet e utilizzabili tramite lo smartphone, il tablet o un ebook reader o tramite dei pdf che nel caso potrete stampare, magari coadiuvate da mappe e opuscoli reperibili gratuitamente negli uffici turistici.

    Insomma per viaggiare risparmiando la chiave è partire informati, organizzandosi in anticipo.

  • I bancomat stanno scomparendo?

    I bancomat stanno scomparendo?

    Se avete di recente avuto necessitá di prelevare soldi al bancomat o anche solo di fare un’operazione allo sportello automatico della banca ve ne sarete accorti: stanno sparendo non solo le filiali delle banche ma anche i terminali bancomat.

    E se la cosa è una scocciatura per chi vive in cittá, può diventare un problema per chi vive in un paesello, costretto a mettersi in macchina e fare chilometri solo per ritirare dei contanti o fare un versamento.

    person pressing keys of an atm

    Se aggiungiamo il fatto che le grandi banche stanno riducendo pesantemente le reti commerciali, e banche che erano presenti capillarmente in tutti i quartieri si stanno riducendo a giusto un paio di filiali per provincia la cosa si fá pesante: significa rischiare di dover fare anche 200 km e soprattutto perdere almeno mezza giornata per un’operazione bancaria che non è possibile fare online, come ad esempio incassare un assegno o fare un versamento.

    E se nei capoluoghi di regione seppur con tanti accorpamenti magari qualche filiale per il momento si salva ancora , giá in molti capoluoghi di provincia meno popolosi o meno ricchi potreste non trovare piú la vostra filiale di riferimento magari accorpata a quella di un’altra provincia o regione, figuriamoci quello che accadrá nei piccoli centri.

    E le cose andranno sempre peggio, soprattutto al centro e sud italia dove è meno conveniente per le banche tenere aperte le filiali, creando disparità nel territorio.

    person deposits money on an atm

    Ma perché le banche hanno deciso questo comportamento? Principalmente per ridurre le spese di affitto e personale, anche in considerazione che molte operazioni ormai possono essere fatte online, ma anche per limitare l’uso del contante, dove non possono ricevere delle commissioni sul loro utilizzo, al contrario di un’operazione fatta con le carte o per via telematica.

    Il problema peró diventa di fruizione dei servizi bancari, e non solo riferiti alla banca ma proprio in generale, perché anche se cambiassimo banca , con annessi costi e problematiche, per trasferire il conto in una che ha mantenuto la filiale nella nostra zona non é detto che da qui a qualche mese anche la nuova non fará la stessa fine della precedente, visto che la riduzione delle filiali è stato previsto ormai da tutti gli istituti bancari. 

    man using atm machine at night

    Ma il problema piú grande sono i bancomat, che ormai con le funzioni evolute potevano sopperire alla mancanza di una filiale bancaria effettuando in autonomia molte delle operazioni di sportello, ma se la filiale chiude quasi sempre chiude anche lo sportello automatico.

    E questo significa che se in zona resta solo il bancomat di una banca concorrente a parte non accedere ai servizi evoluti dovremmo pagare pure una commissione sul prelievo, ma anche qui le cose sono destinate a cambiare , ma in peggio.

    Infatti proprio a causa del mutamento del mercato è prevista una revisione del funzionamento degli sportelli bancomat che a tendere porterá a dover pagare sempre l’operazione allo sportello automatico anche se utilizzassimo quello della nostra banca, questo perché scomparirebbe il concetto della compensazione delle operazioni tra banche quando uno sportello automatico effettua il servizio per conto di una banca concorrente, facendo sempre pagare l’operazione alla banca concorrente si rivarrá sul cliente, e dato che l’attuale commissione interbancaria non remunera i costi vivi questa aumenterá in maniera significativa non consentendo alla banca di assorbirne i costi: in pratica cornuti e mazziati.

    a person holding an atm card while typing on her laptop

    E per proteggerci dalla situazione quello che possiamo fare é poco, magari per un periodo ci possono venire in aiuto gli uffici postali che generalmente sono molto capillari o le piccole banche locali fintanto che non saranno aggregate a gruppi piú grossi.

    Oppure per quelle operazioni che non si possono fare online alcune banche si stanno organizzando per utilizzare la rete di tabaccai, punti di spedizione, supermercati e centri scommesse per fare quelle operazioni che richiedono una presenza fisica.

    bank blur business buy

    Sicuramente peró la fruizione dei nostri soldi diventa molto piú complicata, soprattutto per chi ha una certa etá ed è poco avvezzo alle tecnologie, ma anche chi è smart si troverá sempre piú problemi soprattutto quando si esce dalla propria confort zone, magari perché si è fuori zona o in vacanza e potrebbe diventare un problema anche solo pagare il conto di un acquisto specie se il terminale del negozio è fuori uso o non legge la nostra carta.

    In pratica usare i nostri soldi diventerá piú complesso e costoso. Voi cosa ne pensate? Avete qualche dubbio, curiositá o qualcosa da aggiungere? Scrivetelo nei commenti.

  • Arrivano le lampadine led omologate per uso stradale

    Arrivano le lampadine led omologate per uso stradale

    É arrivata una novitá per chi in auto monta le lampadine alogene e vorrebbe sostituirle con quelle a led, operazione che era vietata dalla normativa vigente e che quindi era soggetta ad una multa nel caso veniste fermati da un controllo.

    Esistono giá da qualche anno delle luci a led che possono essere aggiunte in aftermarket, ma si tratta solo di luci diurne che richiedono il montaggio da parte di un installatore autorizzato, il rispetto di alcune regole tecniche e un pó di burocrazia.

    Ed esistono anche delle soluzioni retrofit non omologate dove si puó cambiare la lampadina alogena con quella a led , aggiungendo nel caso un sistema di raffreddamento e a volte una piccola centralina per adattarli all’impianto elettrico della macchina ed evitare sfarfallamenti, ma hanno un grosso problema in caso di controllo delle forze dell’ordine o revisione: non sono omologate, quindi si rischia una multa in caso di fermo o di non passare la revisione, quindi possono essere utilizzate legalmente solo in strade private o in pista ma non su strade aperte al pubblico.

    La novità invece è che sono iniziate a comparire sul mercato delle lampadine a led che possono essere sostituite a quelle alogene tipo H7 o H4 in maniera legale in quanto omologate. Anche in questo caso c’è un minimo di burocrazia da seguire, e soprattutto va verificato prima dell’acquisto se esiste l’omologazione per la nostra auto, ma nulla di impossibile e soprattutto è un qualcosa che si puó fare in autonomia senza passare da un’officina o senza dover riomologare l’auto.

    Infatti una volta verificato presso il produttore della lampadina che la nostra auto sia compatibile, e non sempre nonostante la macchina possa fisicamente montare quel modello esiste l’omologazione, e che il numero di omologazione del faro corrisponda all’elenco del produttore si puó acquistare la lampadina e gli eventuali accessori richiesti per quello specifico faro.
    Una volta installate basterá scansionare un codice QR presente nella scatola delle lampadine e inserendo alcuni dati si potrá scaricare un certificato di omologazione specifico per il faro della nostra auto da conservare insieme ai documenti dell’auto e da esibire in caso di controllo.

    Da notare che i produttori utilizzano un’omologazione tedesca che a seguito di disposizioni comunitarie europee deve essere recepita anche in Italia, ma non é escluso che dobbiate avere da discutere con l’agente  in caso di controlli, quindi è bene essere ben informati sulle normative prima di affrontare la spesa, dato che a differenza di quelle non omologate o di quelle alogene il costo non è indifferente.

    Ovviamente il costo importante di queste lampadine oltre a pagare l’omologazione, ripaga anche la qualitá e la tecnologia che c’è dietro oltre al blasone della casa, infatti la maggiore sicurezza dovuta da una maggiore visibilitá e la maggior durata rispetto ad una alogena tradizionale, ma anche ad un prodotto economico non correttamente raffreddato ripaga la spesa.

    Sta poi a noi decidere se è il caso di investire un centinaio di euro per una coppia di lampadine per la nostra auto o continuare ad usare quelle classiche, ma è comunque un’opzione in piú se preferiamo quelle a led rispettando le regole e senza dover cambiare auto.

    Voi le utilizzate? Stavate pensando di montare luci a led nella vostra automobile? Avete qualche dubbio, curiositá o qualcosa da aggiungere? Scrivetelo nei commenti.

  • E’ arrivata la fine della condivisione di Netflix

    E’ arrivata la fine della condivisione di Netflix

    Una soluzione molto diffusa tra gli utenti Netflix è stata la condivisione delle password con amici o parenti per divedere la spesa e consentirci di godere di uno dei piú amati servizi di streaming ad un costo contenuto.

    Questa modalità che a differenza di altri servizi concorrenti é sempre stata tollerata da Netflix e permetteva di far conoscere il servizio a tanti utenti, evitare la pirateria e soprattutto manteneva attivi degli utenti che sfruttando poco il servizio non avevano interesse ad abbonarsi a prezzo pieno.

    man and woman sitting on a couch in front of a television

    Purtroppo le avvisaglie che le cose sarebbero cambiate circolavano da tempo, con l’aumento del prezzo dei piani che permettevano la condivisione e con il lancio della versione con pubblicitá che permetteva di avere un account non condiviso a poco piú di quanto costava dividere la spesa di un abbonamento premium.

    Ma ora anche in Italia , dopo essere approdata in altri paesi, arriva la mannaia, infatti viene ora lanciato anche da noi il concetto di utente extra a pagamento: chi usufruisce del servizio fuori dall’abitazione del titolare dell’abbonamento deve pagare 5 euro in piú per ogni utente, e sono possibili solo 2 utenti extra sul piano premium, e uno solo sul piano standard.

    Television screen with Netflix logo

    Questo significa che condividere l’abbonamento non sará tecnicamente impossibile ma diventa molto meno conveniente, dato che il piano più costoso potrá ora essere condiviso con massimo 3 utenti anziché 4 , e aggiungendo il costo del nuovo balzello significa che condividere il premium costerá piú non solo del piano con la pubblicità, ma anche del piano base: in pratica ha senso solo se tutti gli utenti hanno necessitá di usare il 4k.

    Se si va a condividere il piano standard , che permette solo 2 condivisioni e non ha il 4k, balzello incluso si spenderebbe a testa piú del pacchetto base e la differenza sarebbe avere il full hd anziché l’HD standard, ma va considerato che potrebbe convenire addirittura il piano con la pubblicitá che costa ancora meno e ha già il full hd incluso , anche se perde la possibilitá di scaricare i contenuti sul dispositivo, oltre a rinunciare a qualche contenuto esclusivo delle versioni senza pubblicitá.

    app entertainment ipad mockup

    Insomma la convenienza di condividere l’abbonamento diventa molto scarsa, a meno di non voler sfruttare la migliore risoluzione degli abbonamenti piu costosi, ma questo significa anche che un utente che usava il servizio raramente difficilmente vorrá pagare un abbonamento a prezzo pieno sapendo di non usarlo, quindi se chi lo usa assiduamente passerá probabilmente ad un piano piú economico, magari quello con la pubblicitá, molti chiuderanno l’account, eventualmente riattivandolo sporadicamente solo quando dovesse uscire qualcosa di imperdibile, cosa che ha portato Netflix a perdere un numero considerevole di abbonati nei paesi dove ha giá introdotto questa politica.

    Tralaltro queste nuove regole disturberanno anche chi ha una seconda casa, perché potrebbero rilevare la casa al mare come nuovo nucleo domestico e richiedere il pagamento della tariffa extra, anche se fintanto che si usa netflix da un device mobile e non attaccato ad una tv per il momento non dovrebbe essere richiesto il balzello.

    netflix on an imac

    Alla fine della fiera per molti significherà rassegnarsi a pagare di piú, ad altri ad abbandonare Netflix per approdare ad un servizio concorrente o per ritornare magari alla pirateria che grazie ai bassi costi della condivisione era passata di moda.

    Voi siete abbonati a Netflix? Vi é arrivata la mail dove vi comunicano la nuova politica? Avete qualche dubbio, curiositá o qualcosa da aggiungere? Scrivetelo nei commenti!