Tag: telecomando

  • E’ arrivata l’ora di cambiare il televisore?

    E’ arrivata l’ora di cambiare il televisore?

    Un nuovo cambiamento é alle porte per i nostri televisori, infatti entro il 1 settembre 2024 per legge la rai dovrá trasmettere almeno uno dei suoi multiplex nei quali vengono veicolati i canali televisivi del digitale terrestre, con la tecnologia dvb-t2, questo significa che potenzialmente potremmo perdere la visione di alcuni canali se non abbiamo un televisore compatibile.

    Infatti nonostante ci sia stato meno di due anni fa un primo cambiamento della tecnologia di trasmissione, a causa dell’elevato numero di televisori non compatibili circolanti in Italia si è deciso un cambiamento ibrido che ha consentito di salvare temporaneamente quegli apparecchi non troppo vecchi, compatibili con MPEG4 ma non compatibili con il dvb-t2 in attesa che il parco circolante si aggiornasse.

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    Questa soluzione transitoria ha peró comportato un peggioramento della qualitá di trasmissione, che andrá sanata nei prossimi anni e il primo passo é stato costringere la Rai a passare almeno una parte dei suoi canali al nuovo standard in modo da spingere gli utenti ad adeguarsi, cambiando televisore o dotandolo di un set top box.

    Ma comunque, se si hanno dei televisori non compatibili, questo passaggio non significa perdere tutti i canali tv, dal momento l’obbligo nella prima fase vige solo per un multiplex, quindi è probabile che vengano sacrificati solo alcuni dei canali minori, mentre le reti principali dove si concentrano pubblico e spot pubblicitari rimarranno attivi fino all’ultimo momento possibile.

    Ad ogni modo un trucco per sapere se il proprio televisore è compatibile con il nuovo standard é sintonizzarsi sul canale 558 di Rai Sport HD se lo visualizzate siete a posto, in alternativa per essere sicuri di ricevere tutti i canali bisogna intervenire.

    Sicuramente i piú colpiti sono i televisori economici , quelli di piccole dimensioni presenti nelle cucine e nelle stanze da letto e quei televisori,  anche di qualitá, con una decina d’anni alle spalle, mentre tv recenti o modelli di fascia alta anche di qualche anno generalmente erano giá compatibili.

    Per sanare la situazione la soluzione piú comoda é certamente sostituire il televisore, ma se si vuole evitare una spesa importante oltre che creare inutili rifiuti tecnologici, magari in attesa di mettere da parte il budget per la sostituzione, visto che al momento non sono previsti nuovi incentivi, la soluzione piú economica è acquistare un set top box esterno al costo di qualche decina di euro da attaccare a ciascuno dei televisori non compatibili che abbiamo in casa. 

    Questo significa occupare una porta HDMI del televisore dove magari c’era giá attaccato qualche altro dispositivo, come ad esempio un lettore dvd, una console per videogiochi o un dongle per la tv via internet, e dato che spesso i televisori piú vecchi ed economici hanno solo una porta HDMI, significa doversi procurare anche uno sdoppiatore chiamato splitter se si vuole mantenere l’uso di entrambi gli apparecchi collegati alla porta HDMI.

    E soprattutto la scocciatura di avere un secondo telecomando dato che dovremo cambiare canale dal telecomando del decoder: in alcuni casi , ma la cosa dipende dal televisore e dal decoder stesso è possibile che il telecomando del decoder riesca a comandare il televisore quanto meno per permetterci di selezionare l’ingresso HDMI, spegnere o accendere il televisore e regolare il volume senza doverli usare entrambi.

    C’è peró da dire che guardare la tv via antenna terrestre sta passando di moda, quindi se giá siamo organizzati per vedere i canali tv via satellite o via internet potremmo anche ignorare le trasmissioni via antenna terrestre senza doverci obbligatoriamente adeguare, in tal caso al limite qualche problemino potrebbe esserci per sintonizzare le emittenti locali che spesso non sono disponibili su altre piattaforme.

    Se poi la tv la utilizziamo solo per vedere serie tv e film on demand da internet è probabile pure che l’antenna manco la utilizziamo, se non in sporadiche occasioni, quindi in quel caso il problema non si pone.

    Voi sapevate di questa nuova scadenza? Avete in mente di cambiare TV?

  • Digitale terrestre: ora il decoder serve davvero

    Digitale terrestre: ora il decoder serve davvero

    Torniamo a parlare di digitale terrestre perché é arrivata comunicazione della data di dismissione delle trasmissioni in mpeg2, quindi per chi avesse ancora un vecchio televisore non compatibile con i canali hd e che non si é ancora dotato di un decoder esterno arriva il momento di farlo, pena perdere la visione dei pochi canali rimasti come provvisori.

    E la data scelta non é delle migliori visto che é il 20 dicembre 2022, quindi a ridosso del natale: se un nuovo tv o decoder puó diventare il regalo giusto per la nonna o per i genitori poco tecnologici , che magari possono sfruttare l’occasione delle feste per avere in casa i nipoti per l’installazione , dall’altra significa avere poca assistenza nei negozi presi d’assalto per le compere natalizie, che quindi avranno poco tempo da dedicarvi per la scelta dell’apparecchio da acquistare, specie se si tratta di un decoder dal costo di poche decine di euro.

    Quello che peró é importante ribadire é che questo non sará l’ultimo cambio di tecnologia, dato che ne é previsto un’altro, al momento calendarizzato per il 2023 salvo possibili rinvii,  dal dvb-t al dvb-t2 e che quindi colpirá non solo i televisori piú datati non compatibili con l’HD, ma anche buona parte di quelli con soli pochi anni di vita, che non possono visualizzare il canale di Test HEVC Main 10 presente alla numerazione 200 del telecomando.

    Anche in quel caso, appena ci sará una comunicazione ufficiale delle date ci si dovrá attrezzare con un decoder esterno o un nuovo tv, magari sfruttando gli incentivi alla rottamazione se ancora disponibili, quindi in previsione dell’acquisto puó essere utile tenere d’occhio eventuali offerte per non doversi trovare a scegliere in fretta all’ultimo momento con il rischio di doversi accontentare o strapagare quello che trovate disponibile in pronta consegna, specie perché impatterá su una grossa parte dei tv presenti nelle nostre case e non solo su quelli particolarmente datati.

    In ogni caso é una spesa in piú da mettere in conto in un periodo dove tutto sta aumentando e ci si deve barcamenare tra bollette alle stelle e inflazione a doppia cifra.
    Voi ne eravate al corrente?

  • Conviene riparare o cambiare la TV?

    Conviene riparare o cambiare la TV?

    A volte capita che la tv smetta di funzionare e ci chiediamo se valga la pena o meno di cambiarla o portarla a riparare.

    Beh molto dipende dai casi ma nella maggior parte la soluzione più conveniente è comprarne una nuova, dato che i prezzi sono scesi in quanto il mercato è stato inondato di apparecchi per sostituire quelli che non possono ricevere il nuovo digitale terrestre e magari si riesce ancora ad usufruire dei bonus o comunque di promozioni da parte dei rivenditori per la rottamazione.

    E’ però vero che se noi abbiamo in mente di cambiare televisore solo perché il nostro non riceve il digitale terrestre possiamo sempre affiancargli  un decoder esterno dal costo di poche decine di euro e risolvere il problema, anche se la soluzione non è certo la più pratica specie se chi deve usare l’apparecchio è poco avvezzo alla tecnologia o magari di una certa età.

    Se invece il televisore è difettoso, andrebbe fatto vedere da un tecnico, ma tenete conto che per stilare un preventivo probabilmente vi chiederà dei soldi, che nel caso vi sconterà qualora eseguiate la riparazione , oltre al fatto che dovrete smontare, trasportare e rimontare l’apparecchio per raggiungere il centro di assistenza.

    E l’altra cosa da tenere a mente è che il costo dei ricambi, specialmente se va sostituito il pannello può essere superiore al costo di un televisore nuovo di pari dimensioni.

    Questo significa che se il televisore è caduto a terra e lo schermo si è fatto a pezzi o ha delle trame tipo ragnatela o delle aree scure sicuramente non conviene neanche perdere tempo : chiamate pure il servizio rifiuti ingombranti del vostro comune e compratene uno nuovo.

    Se invece il si sente l’audio ma non il video, e magari puntano una torcia verso lo schermo si intravede l’immagine c’è qualche speranza in più: si sono fulminate le lampade della retroilluminazione del pannello: se è disponibile il ricambio la riparazione è fattibile ma serve un tecnico che abbia la pazienza di fare questa operazione , spesso i centri di assistenza ufficiali propongono di cambiare direttamente il pannello e in tal caso non ne varrebbe la pena.

    Qualche possibilità di una riparazione a buon mercato l’abbiamo in caso di difetti all’alimentazione, quando il televisore non si accende completamente e anche il led rimane spento, così come qualche difetto alla ricezione del telecomando o delle porte non funzionanti, sempre ammesso e non concesso che il ricambio sia disponibile e che non costi uno sproposito.

    Ad ogni modo il consiglio è di fare una telefonata o passare dal tecnico spiegando il difetto riscontrato il più precisamente possibile e chiedendo se ne vale la pena portarglielo per un controllo o comprarlo direttamente nuovo.

    C’è anche da dire che se il televisore ha già tanti anni alle spalle la qualità del sostituto, magari risoluzione e dimensioni maggiori, così come le funzioni smart e il consumo ridotto potrebbero rendere comunque conveniente la sostituzione, magari relegando quello riparato ad un’altra stanza.

    Voi avete un televisore che fa le bizze e pensate di farlo riparare? Avete bisogno di consigli, dubbi , suggerimenti? Scrivetelo nei commenti.

  • I robot aspirapolvere

    Avrete sicuramente sentito parlare dei robot aspirapolvere, quei robottini che riescono a spazzare via la polvere e secondo i modelli pulire i pavimenti. Sicuramente essendo una tipologia di elettrodomestico nuovo suscita curiosità e dubbi, ma vediamo di fare un punto.

    Innanzitutto la prima domanda che uno si fa è Funzionano? Puliscono davvero? Beh si, anche se molto dipende dal modello che scegliamo, perché in giro si trovano modelli un po’ farlocchi che servono a poco o che costano più di quanto valgono, quindi è essenziale fare una buona scelta per non ritrovarsi in casa un prodotto poco utile.

    Sicuramente hanno un’uso diverso da un’aspirapolvere o scopa elettrica tradizionale, sono pensate per un’uso più frequente che consente di tenere pulita la casa, lasciando il grosso all’aspirapolvere tradizionale che potrà essere usata molto più raramente, quindi non la sostituisce ma la affianca.

    Una delle caratteristiche più interessanti è che sono relativamente autonomi: possono essere impostate per eseguire la pulizia , tramite un timer, un telecomando o un’app sul cellulare e tornare da sole alla base per la ricarica, lasciando al proprietario solo l’onere di svuotare il serbatoio della polvere, anche se a dire il vero i modelli meno sofisticati tendono ad impigliarsi sui tappeti costringendo il proprietario ad intervenire,  a meno di non averli fatti sparire prima di far partire il robottino.

    Il robottino una volta partito andrà in giro per la casa ad aspirare la polvere, passando almeno in teoria anche sotto i mobili e sui tappeti, per poi tornare alla sua base una volta finito il suo lavoro o quando la batteria si sta per scaricare.

    Vediamo come sono fatti, abbiamo un apparecchio di forma piu o meno tondeggiante, che integra al suo interno una batteria ricaricabile come quella dei cellulari, un motore per l’aspirazione come un’aspirapolvere tradizionale collegato ad una o più spazzole rotanti che convogliano lo sporco sulla bocchetta di aspirazione, e delle ruote che le consentono di muoversi. In aggiunta a questo abbiamo una base dove l’apparecchio andrà ricaricato, e ovviamente il serbatoio dove si deposita la polvere risucchiata, e dei sensori che aiutano l’apparecchio ad evitare ostacoli o a ribaltarsi.

    Una delle prime cose da verificare è il potere aspirante, quelle molto economiche tendono ad avere una potenza appena sufficiente a risucchiare la polvere, cosa che in presenza di animali in casa o di pulizie poco frequenti possono portare ad un risultato poco soddisfacente con polvere e briciole che non verranno aspirate completamente. Inoltre è bene che l’aspirapolvere abbia anche il filtro HEPA per le polveri più sottili , che ci consente una migliore pulizia e sanificazione degli ambienti.

    Altra cosa da tenere a mente in fase di scelta sono le dimensioni: quelle più grandi e soprattutto più alte possono avere problemi ad infilarsi sotto i mobili rispetto a una più bassa, per contro se è piu alta probabilmente avrà un serbatoio più grande e magari una batteria più grande che le consente una maggiore autonomia, riuscendo a pulire la casa in una sola passata senza doversi ricaricare, cosa molto utile se la facciamo partire quando non siamo in casa o se abbiamo una casa non piccolissima.

    Tralaltro alcune di quelle più alte possono avere delle funzioni utili come il modulo lavapavimenti, che consente di sostituire il serbatoio dello sporco con uno di acqua insaponata e un panno, col quale lavare i pavimenti  oppure una torretta contenente dei sensori o delle telecamere per mappare la casa che consentono all’apparecchio di non ripassare dove è gia passato, velocizzando la pulizia, evitando pericoli ed eventuali zone dove non vogliamo che l’apparecchio passi, senza dover chiudere porte o acquistare dei muri virtuali, non sempre disponibili per tutti gli apparecchi.

    Generalmente queste funzioni di mappatura, cosi come le app per gestire al meglio le funzionalita da remoto o i sistemi di movimento intelligenti sono caratteristiche dei modelli più performanti , e spesso esclusive di determinati marchi, quindi anche scegliere il produttore giusto ha il suo peso e non solo per la garanzia, ma soprattutto per la diponibilità eventuali accessori e ricambi, come le spazzole , i filtri o i panni per l’eventuale modulo lavapavimenti: il modello sconosciuto cinese venduto a un prezzaccio nonostante sembri sulla carta un’affarone potrebbe diventare presto un ferma carte se non si trovano gli accessori.

    E pertanto è bene capire bene cosa stiamo comprando magari consultando delle recensioni, per scoprire eventuali difetti, come allergia a certi tipi di tappeti , app che impazziscono, ricambi introvabili, rumorosità, autonomia limitata, funzione di ritorno in carica non funzionante etc., che potrebbero evitarci di fare un’acquisto sbagliato. Voi ne avete gia una in casa? La usate regolarmente? Fatecelo sapere nei commenti, cosi come se avete qualche dubbio o curiosita e come al solito vi risponderemo.