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  • La fregatura del Buy Now Pay Later

    La fregatura del Buy Now Pay Later

    Quando facciamo acquisti online, e qualche volta pure in alcuni negozi fisici, ci viene proposta una formula di pagamento dilazionato chiamata Buy Now Pay Later, spesso pubblicizzata col nome commerciale della ditta che offre il servzio come Klarna, Scalapay, PagoDil o simili.

    Questi servizi permettono di accedere in maniera rapida e veloce al credito di piccoli acquisti, frazionando la spesa in poche rate senza interessi, senza dover passare dalla burocrazia e dalle complicazioni di una finanziaria tradizionale.

    Il sistema nasce per essere vantaggioso per tutti: il venditore incrementa le vendite, specie dei clienti piú titubanti, o chi non ha tutta la cifra a disposizione come i giovanissimi che spesso hanno difficoltà ad accedere al credito in mancanza di un lavoro stabile, il cliente potrá permettersi uno sfizio in piú e pagarlo senza interessi e complicazioni, e il servizio guadagnare dalle commissioni pagate dai commercianti, dalle penali in caso di ritardo dei pagamenti e dalla possibilitá di vendere ulteriori servizi agli utenti.

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    Il problema é che un uso sconsiderato di questi sistemi puó diventare pericoloso per l’utente: infatti giocando sul vuoto normativo si potrebbe incappare in servizi poco seri o non regolamentati, che potrebbero riservare sorprese quando ci dovessimo trovare in difficoltà nel pagare le rate residue, da penali capestro, a servizi di recupero crediti alla segnalazione di cattivo pagatore, che ci potrá precludere mutui e finanziamenti in futuro.

    E l’assenza di un vero controllo della solvibilitá dell’utente in modo da automatizzare il processo , considerate anche le basse cifre in gioco, puó creare problemi se si abusa di questi servizi: se é vero che ogni servizio mette dei limiti ai propri utenti, nulla ci vieta di utilizzare piú servizi, che potrebbero portarci a cumulare delle rate, arrivando a delle cifre per noi insostenibili.

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    E se aggiungiamo che , per alcune categorie di lavoratori precari, queste soluzioni sono le uniche per poter accedere al credito, e che la crisi porta ad usare questi servizi anche per pagare la spesa al supermercato , o il pasto al fast food o al delivery, il rischio di diventare insolventi non é da sottovalutare, specie se non abbiamo contezza delle nostre spese o se siamo costretti a usare questi sistemi per compensare il pagamento dello stipendio in ritardo.

    Questo non significa che usare questi servizi sia il demonio, ma vanno utilizzati per acquistare qualcosa che ci possiamo permettere, e soprattutto non bisogna abusarne per evitare problemi.

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    Sono ottimi per il prodotto che avevamo in mente di acquistare ma per cui eravamo indecisi, e li la rateizzazione senza interessi fa da incentivo: il rischio é di comprare qualcosa che magari avremmo potuto evitare di comprare, o che magari finisce inutilizzata in un cassetto, creando rifiuti in barba alla sostenibilitá, ma tutto sommato rimane qualcosa di gestibile.

    Importante è non usarlo per le spese correnti, dove il rischio di finire intrappolati, come una sorta di dipendenza, puó portare ad accumulare debiti che poi non si è in grado di ripagare, soprattutto se si sommano le rate, a magari ad altri finanziamenti che abbiamo in corso o ai vari servizi in abbonamento , dal telefono, allo streaming, alla connessione dati o ai videogiochi che sommati nel mese potrebbero metterci in difficoltá.   

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    Certo é che, anche i servizi dovranno stringere le maglie in futuro, sia per una maggiore regolamentazione , giá allo studio in Europa, e sia per evitare problemi di sostenibilitá come successo a Klarna, che sta soffrendo dei ritardi di pagamento fuori scala, specie negli Stati Uniti, aumentando la propria esposizione debitoria e costringendola a un taglio di personale, sostituito parzialmente dall’intelligenza artificiale. 

    Sono alla fine degli strumenti ottimi, se utilizzati in maniera intelligente, ma possono diventare pericolosi se ci si fa prendere la mano. Voi li utilizzate? Avete avuto dei problemi?

  • Comprare online a rate senza interessi

    Parliamo dei sistemi di acquisto dilazionato presenti su molti e-commerce che permettono di pagare senza interessi in un numero limitato di rate senza dover accendere un finanziamento tradizionale.

    Infatti ormai molti siti permettano di pagare i nostri acquisti con un finanziamento tradizionale online, fornite dalle stesse finanziarie che siamo abituati a trovare nei negozi al dettaglio, e che hanno gli stessi costi, gli stessi tassi di interesse che generalmente al di fuori di eventuali promozioni possono essere particolarmente esosi, e soprattutto la stessa burocrazia, con richiesta di buste paga e approvazione del finanziamento non immediata.

    Ma una nuova soluzione si sta affacciando da qualche tempo, denominata BNPL , Buy Now Pay Later, dove  all’atto dell’acquisto online abbiamo la possibilità di pagare a rate senza interessi in un limitato numero di rate da restituire a breve termine eliminando i costi e la burocrazia di un finanziamento tradizionale, visto che riducendo tempi e importi anche i costi e i rischi si riducono notevolmente.

    Si parla infatti di importi relativamente piccoli, di non più di qualche centinaia di euro da restituire in 3 o 4 rate, di cui la prima pagata sul momento dell’acquisto, e quindi solitamente ripagando il debito nel giro di due mesi e soprattutto di un servizio disponibile direttamente sul carrello dell’e-commerce.

    Sebbene sia una possibilità nata da Amazon e offerta solo per determinati prodotti e clienti ritenuti sicuri in base allo storico dei propri acquisti, la cosa si è evoluta dando vita alla creazione di nuove startup che concedono questa sorta di micro prestiti senza interessi allo scopo di incrementare le vendite dei negozi online.

    Sono nate società apposite come Klarna, Scalapay o ClearPay che offrono questo servizio, ma già chi operava nel settore dei finanziamenti come Oney e anche un gigante dei pagamenti digitali come PayPal è entrato in questo nuovo mercato, che riguarda forse più il marketing digitale che il settore dei finanziamenti.

    Si tratta di una sorta di finanziamento senza interessi a breve termine, che proprio per le sue caratteristiche richiede meno burocrazia, meno costi e più sicurezza al punto che è diventato uno strumento per facilitare le vendite degli e-commerce e convincere i più indecisi, magari riluttanti a fare una spesa importante in un colpo solo, e magari finalizzare l’acquisto di quel televisore o di quello smartphone che avevamo adocchiato potendolo pagare in 3 rate senza interessi.

    L’acquirente infatti, a meno che non sia in ritardo con il rimborso delle rate, non sostiene alcun costo mentre è il venditore ad accollarsi il costo del servizio dovuto alla società, col vantaggio però di ricevere subito l’importo.

    Anche in caso di resi non ci sono problemi di sorta: il servizio interromperà il pagamento delle rate residue e restituirà quelle già pagate sulla stessa carta di credito collegata al servizio.

    Basta infatti registrarsi con una delle società che offrono il servizio, senza dover presentare buste paga o particolari garanzie se non l’uso di una carta di credito non prepagata e se sono convenzionate con l’e-commerce di nostro interesse fare l’acquisto scegliendo come modalità di pagamento questo servizio anziché la solita carta di credito.

    L’unica cosa a cui fare attenzione per evitare penali è assicurarsi che il pagamento avvenga nei tempi concordati: generalmente si paga la prima rata al momento dell’ordine e le successive due dopo 30 e 60 giorni, quindi fate attenzione al fatto che le 3 rate non si pagano in 3 mesi ma solo in due, mentre con uno in particolare (ClearPay) le rate sono 4 ma ogni due settimane, quindi la dilazione è di 42 anziché 60 giorni.

    Ovviamente a seconda del servizio scelto, di cosa stiamo comprando, dove lo stiamo facendo, e in base al nostro storico dei pagamenti precedenti ci viene concessa una linea di credito più o meno importante: quindi magari la prima volta che utilizziamo il servizio non sarà possibile procedere all’acquisto di un televisore da 1500 euro, ma non ci saranno problemi ad acquistare un paio di sneakers da 150

    Poi a seconda del servizio ci sono delle possibilità aggiuntive come la possibilità di creare delle carte di credito virtuali per fare spesa ovunque, anche al di fuori dei negozi convenzionati o la possibilità tramite un’app di pagare con lo stesso metodo anche nei negozi fisici convenzionati con il servizio.

    Inoltre ogni servizio ha il proprio algoritmo e le proprie regole per stabilire se concedere o meno il finanziamento, quindi non è detto che se un servizio rifiuti l’acquisto non possa andare a buon fine col concorrente

    Ad ogni modo si tratta di una possibilità in più per fare i nostri acquisti, facile , veloce e senza costi, anche se è vero che si tratta più di uno strumento per indurci all’acquisto che non un vero finanziamento dato che alla fine un finanziamento a 60 giorni non cambia sostanzialmente le nostre finanze: quel bene probabilmente lo avremmo potuto compare anche pagandolo per intero, ma magari non volevamo deciderci o far sapere in casa di avere speso tutti quei soldi in un colpo solo.

    Voi avete già utilizzato questi strumenti? Avete qualche dubbio, consiglio, critica o suggerimento? Scrivetelo nei commenti, come al solito li leggeremo e vi rispondemo.