Con l’inflazione alle stelle diventa essenziale proteggersi dall’erosione del potere d’acquisto , e dato che i tassi di interesse seguono l’inflazione il momento diventa propizio per chi ha qualche soldo da parte di fare qualche investimento. Ovviamente investire i propri soldi ci espone a dei rischi, ma esistono delle soluzioni dove il rischio è molto basso, e che se in tempi di magra queste soluzioni erano poco convenienti, coi tassi che si sono alzati si fanno allettanti anche per chi è poco avvezzo ai mercati finanziari.
Parlo dei titoli di stato, i famosi BTP, con i quali lo stato prende in prestito dei soldi riconoscendo a scadenza un interesse che remunera il rischio e che solitamente riesce a proteggerci dall’inflazione senza doversi imbarcare in prodotti , magari piú remunerativi, ma ovviamente piú rischiosi.
Infatti il garante é lo stato italiano, cosa che dovrebbe darci una certa tranquillità che alla scadenza , generalmente di 6 o 10 anni, il prestito venga ripagato.
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Inoltre lo stato non potendo piú accedere a prestiti a condizioni agevolate da parte della BCE è costretta a rivolgersi al mercato e per rendere la cosa piú appetibile garantisce dei vantaggi ulteriori, specie per quei prodotti come i BTP Valore , ma anche i precedenti BTP Italia, pensati per la clientela retail, il privato cittadino.
Sono state lanciate recentemente varie emissioni di BTP Valore, e nonostante i tassi non stratosferici, acquistarli all’emissione significa anche non pagare commissioni e ottenere un premio di risultato se li si mantiene sino a scadenza, 6 anni.
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Considerato che si tratta di un modo conveniente per lo stato di procurarsi del denaro e che i tassi a tendere sono destinati a scendere leggermente, prendere i BTP Valore prima di questa discesa significa ottenere dei tassi maggiori del futuro tasso di inflazione.
Essendo emessi dallo stato, dato che ha il potere di farlo, per renderli piú appetibili si è stabilita una tassazione agevolata e il mancato cumulo con l’ISEE fino a 50.000 euro, cosa che li ha resi particolarmente interessanti, specie nei confronti di prodotti finanziari emessi da privati anche quelli a bassissimo rischio come i conti deposito o vincolati o le formule di investimento con un rendimento garantito da una formula assicurativa.
Ovviamente per garantirsi i vantaggi va preso all’emissione e mantenuto a scadenza, ma è abbastanza probabile che ci siano nuove emissioni in futuro dato che come detto per lo stato si tratta di una formula particolarmente vantaggiosa per procurarsi il denaro, mentre potrebbe avere molto meno senso comprarli fuori dal collocamento iniziale perché si perderebbero questi vantaggi.
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E questo fervore fa in modo che per il privato ci siano delle formule che permettono di investire senza rischiare troppo, anche se va ricordato che non esiste mai un rischio zero perché lo stato come le banche possono fallire, seppure si tratti di una possibilità alquanto remota.
E se i BTP si fanno competitivi anche le soluzioni proposte da banche e fondi di investimento devono rendersi più allettanti se vogliono raccogliere gli investimenti, quindi qualunque sia il prodotto scelto il momento diventa propizio per investire, anche solo per salvaguardare i nostri risparmi.
Voi cosa ne pensate?