Parlando di computer forse uno degli assunti più classici è che i Macintosh, i computer della Apple siano costosi e poco versatili, utili solo a chi fa alcuni lavori o a chi vuole fare scena con un prodotto sicuramente di bell’aspetto ma più caro del dovuto, ma è davvero cosi?
C’è da dire che è vero che i Mac generalmente siano sempre stati cari, e spesso a parità di prezzo meno potenti delle controparti Windows o Linux, che sicuramente consentono maggiore versatilità con prezzi di attacco più bassi.
Il problema è che il mondo dei computer sta cambiando, un po’ perché la penuria di componenti elettronici conseguenza del covid sta rendendo più costoso il mondo dell’informatica, e questo rende meno competitivi quei computer di basso prezzo, la cui produzione per via dei minori margini è stata rallentata.

Inoltre alcune componenti, come le schede video per via della domanda alle stelle sono state per mesi irreperibili o quando andava bene vendute a prezzi folli , anche a 3 / 4 volte il loro prezzo di listino facendo lievitare parecchio il costo del computer, anche perchè si tratta di un componente a cui non si può fare a meno.
Va anche aggiunto che anche prima della pandemia, i computer di qualità si pagavano cari: se uno cercava il prodotto di design o di peso contenuto o con caratteristiche tecniche importanti doveva comunque mettere a budget cifre importanti e in quel caso il gap con le macchine Apple si riduceva facilmente.
Mentre dove il gap è sempre stato importante è nella fascia bassa del mercato: se non si avevano esigenze particolari, già con 400 euro si portava tranquillamente un computer Windows base sufficientemente potente per uso di ufficio o casalingo, mentre in casa Apple per qualcosa di base, seppur più curato, ne servivano comunque quasi 1000.
Ora che i pc si trovano con minore disponibilità o a prezzi superiori e che i mac sono molto più potenti di un tempo questo gap si è assottigliato, e complice una maggior disponibilità potrebbe far cadere l’ago della bilancia su un mac, anche considerando un maggior valore residuo dell’usato rispetto a un PC
Ma perché i Mac hanno recuperato competitività, arrivando in alcuni ambiti a raggiungere o a superare i PC? La risposta è che Apple ha deciso di cambiare architettura dei suoi processori, passando da quelli Intel che nel tempo avevano perso smalto anche in ambito PC, dove spesso venivano surclassati dal concorrente AMD, ad una soluzione proprietaria mutuata dal mondo mobile.

In pratica dato che Apple già si faceva in casa i processori per i propri iPhone e iPad è riuscita ad adattarli anche per i propri computer, mantenendo prestazioni interessanti, tra l’altro con dei consumi molto ridotti, e dei costi più bassi perché integra al suo interno tanti componenti che avrebbe dovuto reperire sul mercato, e proprio in un momento di penuria delle disponibilità.
In pratica Apple è riuscita ad avere il prodotto giusto nel momento giusto, e soprattutto con delle prestazioni veramente interessanti, e questo ha permesso di fare dei computer che già nelle linee più economiche hanno potenza da vendere consentendo di avere dei computer di prestazioni più che adeguate a un prezzo che a parità di prestazioni finisce per essere competitivo col mondo PC.
E l’altra grande novità è che la maggiore potenza dei nuovi processori Apple Silicon ha permesso di fare uscire delle linee professionali molto ben carrozzate con prezzi e consumi, non bassissimi in assoluto, ma veramente interessanti per chi lavora nel mondo della creatività, riportando in casa una clientela storica che aveva in parte abbandonato la casa della mela.
Ovviamente non sono tutte rose e fiori, scordatevi comunque il computer a 400 euro ma soprattutto la stessa versatilità del PC soprattutto ora che con la nuova architettura non è più possibile far girare windows in maniera nativa, quindi certi programmi con un mac non li potrete far girare: parlo soprattutto di programmi aziendali, magari creati ad hoc e di giochi che molto difficilmente saranno compatibili.

Piuttosto parlando di versioni base qualche fesseria di troppo Apple continua a farla castrando volutamente alcuni dei modelli più economici (togliendo la porta ethernet, rallentando il processore con una dissipazione meno efficiente, mettendo alimentatori non sufficientemente potenti o dotando i computer di una quantità di memoria veramente risicata) per costringerci a degli update che purtroppo con la nuova architettura vanno richiesti in fabbrica ai folli prezzi di listino Apple e non più come si poteva fare in precedenza con componenti di concorrenza, pertanto bisogna fare maggiore attenzione in fase d’ordine alle caratteristiche del computer, perchè anche un semplice aumento della ram non è più possibile in un secondo momento.
Vanno quindi scelti con cura i modelli, magari valutando di passare al modello intermedio o richiedendo degli upgrade mirati, ad esempio sulla ram, al limite risparmiando su altre caratteristiche vendute a prezzi folli come il disco che al limite può essere messo esterno, seppur più lento di quello integrato. Ad ogni modo il macintosh si è saputo rinnovare, e seppur non adatto a tutti riesce a diventare una scelta interessante e anche conveniente per molti.
Voi ne avete uno o pensate di comprarlo? Scrivetelo nel commenti cosi come se avete dei dubbi o delle curiosità!