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  • Risparmiare con capi imperfetti

    Risparmiare con capi imperfetti

    Quando vogliamo risparmiare qualcosa sull’acquisto di un prodotto costoso che non vogliamo acquistare a prezzo pieno abbiamo generalmente due opzioni: cercare un venditore che ci possa fare uno sconto importante facendo attenzione a non incappare in un falso o rivolgersi al mercato dell’usato.

    In realtá peró esistente una terza opzione, quella del prodotto imperfetto che a causa di un piccolo errore di produzione non rispetta gli standard di qualitá o magari oggetto di un reso di un acquisto online al quale mancano etichette, imballi o magari ha delle piccole macchie che possono andare via al primo lavaggio o che ha qualche graffio o difetto estetico che non ne pregiudica il funzionamento.

    Si tratta del classico prodotto che se si tratta di elettronica si trova nella sezione warehouse dei siti ecommerce come Amazon, oppure se si tratta di abbigliamento finisce negli outlet.

    Ma ultimamente anche questi prodotti outlet stanno iniziando a trovarsi anche online, in apposite sezioni di molti marketplace, come lo stesso amazon o ebay consentendoci di acquistare capi importanti con qualche piccolo difetto a prezzi sensibilmente piú bassi di quello da cartellino.

    L’alternativa per questo genere di capi é l’usato, e a parte i negozi specializzati, ci possono venire in aiuto app come Vinted o Wallapop, ma anche portali di annunci piú generalisti come Ebay o Subito, e magari Catawiki su oggetti particolari: prodotti di marca e di qualitá non passano di moda facilmente e si mantengono facilmente nuovi, al limite mettendo in conto di fargli un pó di manutenzione.

    Il prodotto di qualitá inoltre ha senso di essere riparato o ringiovanito da uno specialista che puó fare la necessaria manutenzione, ripristinare piccoli difetti, sia funzionali che estetici ad una frazione del valore residuo dell’oggetto, cosa che sarebbe antieconomica su un prodotto di poca spesa, dove la sola manodopera necessaria supererebbe il valore dell’articolo.

    Inoltre un prodotto di qualitá , a differenza di gran parte di quelli economici, tendenzialmente mantiene un suo valore nel tempo, quindi qualora non lo usassimo piú potremmo pensare di rivenderlo tramite le stesse app e recuperare facilmente parte della spesa, facendo un favore non solo alle nostre tasche ma anche all’ambiente dato che si risparmia di smaltire un capo vecchio ma soprattutto di produrne uno nuovo.

    Oppure si puó usare un pó di astuzia nell’acquisto da nuovo, specie nel periodo di saldi o iniziative promozionali, se abbiamo puntato un capo di qualitá di costo importante se siamo clienti abituali di una boutique possiamo farcelo mettere da parte di modo da essere i primi a comprarlo all’apertura degli sconti o se si tratta di un prodotto difficile da vendere a causa del cartellino, si puó trattare sul prezzo in un periodo di magra per il commerciante, quando sará piú propenso ad accettare una nostra proposta al ribasso se ha necessitá di incassare.

    Insomma il prodotto di qualitá ha tanti pregi, non ultimo di mantenere un suo valore residuo che gli permette di avere una seconda o forse una terza vita e potrebbe rivelarsi molto piú economico di quanto si possa credere guardando il prezzo di listino.

    Voi cosa ne pensate? Preferite il capo low cost o preferite quello di qualitá anche se si spende qualcosa in piú? Avete qualche dritta da suggerire, qualche domanda, qualcosa da segnalare? Scrivetelo nei commenti!

  • Comprare e vendere articoli usati

    Comprare e vendere articoli usati

    Un tempo quando dovevamo vendere o comprare un prodotto usato le scelte erano poche: il giornale di annunci gratuiti e ebay. Col tempo però sono nate delle soluzioni diverse, anche perché questi mezzi si sono evoluti o trasformati.

    Tutti o quasi i giornali , non solo quelli di annunci, si sono ridotti , chiusi o trasferiti sul web rendendo meno appetibile il ruolo stesso del giornale: se gli utenti sono pochi anche pubblicare o comprare quel giornale ha meno senso.

    Fortunatamente gli omologhi dei giornali online sul web, come subito.it o secondamano.it continuano ad avere successo anche se devono fare i conti con nuovi concorrenti, specie quelli che si sono specializzati nella vendita di poche e specifiche categorie di prodotti.

    Anche i social network hanno preso la funzione del vecchio giornale di annunci, dove ad esempio la sezione marketplace di facebook, ma non solo diventa un ottimo punto di partenza per vendere, comprare, scambiare o regalare beni usati sia in nicchie ben definite tramite dei gruppi specializzati che a livello locale, soluzione ottima per oggetti ingombranti, molto comuni o di basso valore, dove una spedizione costerebbe più del valore della merce.

    Ebay poi nel tempo si è trasformato da un sito di aste online a un marketplace dove l’usato ha un ruolo sempre più marginale, anche perché le tariffe applicate non lo rendono più particolarmente conveniente e quindi ha perso la sua funzione di primo sito da consultare, anche se mantiene un suo perché per oggetti rari o di difficile reperibilità, specie se non esistono marketplace specifici per quel genere di prodotto.

    Sono nate infatti siti e app specifiche dai beni di collezione all’abbigliamento, dagli orologi alle auto, dai dischi agli strumenti musicali ognuno con il suo strumento specifico, nomi come vinted, discogs, wallapop, autoscout, catawiki, chrono24, mercatino musicale sono ormai conosciuti anche fuori dalle strette cerchie di appassionati.

    E dove non ci sono siti specifici ci sono i forum e i gruppi di discussione nei social, dagli appassionati di biciclette all’informatica, dai collezionisti di auto e moto vintage, agli appassionati di sport o dai gruppi di professionisti è facile scambiare o vendere beni usati specie a chi conosce cosa sta acquistando e ne capisce il valore, cosa che in un mercato più generico può essere difficile, specie in caso di prodotti particolari, personalizzati, rari o ricercati dagli appassionati.

    E poi ci sono sempre i mercatini dell’usato locali, non solo le fiere , generiche o di settore e le bancarelle che periodicamente si organizzano nelle nostre città, ma anche i mercatini dell’usato privati , dove possono essere lasciati in conto vendita i beni in cambio di una percentuale sulla vendita, possono essere la soluzione ideale specie per gli oggetti più ingombranti come l’arredamento poco facile da gestire e spedire, o i prodotti di scarso valore dove lo sbattimento per vendere un prodotto è maggiore dei pochi euro che si recuperano con la vendita.

    Insomma, a seconda della tipologia o del valore del bene le soluzioni sono tante, ma affidarsi all’usato è molto spesso una buona soluzione sia per il portafoglio, quando ovviamente viene venduto a prezzi onesti rispetto al valore del nuovo, che per l’ambiente visto che un prodotto riutilizzato significa un prodotto in meno da riciclare e uno in meno da produrre con un doppio risparmio in termini di inquinamento.

    Voi acquistate o vendete prodotti usati? Avete altri siti o app di usato da segnalare? Scrivetemele nei commenti, cosi come se avete dubbi o curiosità