Tag: risparmio

  • Tutto sta aumentando. Cosa possiamo fare?

    La situazione energia per vari fattori sia sanitari che geopolitici ha fatto schizzare il costo dell’energia alle stelle, quindi le nostre bollette o solo fare il pieno alla nostra auto ci costa molto di più di quanto ci costasse solo qualche mese fa, ma anche semplicemente fare la spesa è diventato sempre più difficile, dato che i prezzi risentono degli aumenti dei costi di energia e trasporti.

    Ma cosa possiamo fare per limitare i danni? Sicuramente una strategia è quella di limitare i consumi, tagliando quelli non necessari, facendo particolarmente attenzione ad evitare gli sprechi: anche la tv o una lampadina dimenticata accesa nel suo piccolo contribuisce ad aumentare la bolletta. Se abbiamo un contratto elettrico bi-orario cerchiamo di evitare di utilizzare gli elettrodomestici più energivori nelle fasce di picco, magari utilizzando un timer per far partire la lavatrice o la lavastoviglie nelle ore notturne.

    Sicuramente sostituire un elettrodomestico con un più efficiente o sfruttare gli incentivi per l’efficientamento energetico delle nostre case può farci ridurre le nostre bollette, specialmente per la parte relative al riscaldamento delle nostre case: già sostituire una stufetta elettrica con un sistema a pompa di calore di ultima generazione, con i costi dell’energia alle stelle attuali si ripagherà in poco tempo

    Ovviamente questo non è il momento migliore per acquistare prodotti elettrici ed elettronici, sia per la scarsità di prodotti disponibili sul mercato sia per i costi di trasporto e delle materie prime lievitati che si ripercuotono sui prezzi: ma se ciò porta a un risparmio dei nostri costi energetici o comunque ci serve meglio comprarlo adesso prima che possa ulteriormente aumentare di prezzo, viceversa se non è nulla di necessario o se comunque il risparmio che ci porta è minimo forse può essere meglio attendere tempi migliori.

    Scegliere il momento giusto di fare un acquisto e magari fare scorta o anticipare l’acquisto di qualcosa che avevamo in mente di acquistare può essere una buona strategia: ad esempio dato che i prezzi di alcuni prodotti alimentari come quelli a base di grano o di pomodoro è previsto che aumentino non è sbagliato fare scorta di prodotti a lunga conservazione come pasta e pelati, in modo da averli pagati un pò meno, nella speranza che i prezzi nel futuro, quando avremo finito le scorte, ritornino a valori più accettabili.

    Purtroppo però non abbiamo la sfera di cristallo per sapere se un prodotto continuerà ad aumentare o se ha già raggiunto il suo picco e quindi se come in borsa è il momento giusto di comprare o meglio aspettare, anche se le prospettive per molti beni non fanno presagire nulla di buono, cosi come le previsioni sull’inflazione ci lasciano presupporre, e anche per questo come vi spiegavo in un precedente articolo è il momento di non tenere i soldi fermi in banca.

    E come per un investimento dovremo ragionare sulla nostra bolletta: il momento è buono per cambiare gestore cercandone uno più economico, visto che il costo dell’energia è schizzato alle stelle, anche solo grattare qualcosa può significare parecchio per il nostro portafoglio.

    Insomma le azioni che possiamo mettere in pratica sono diverse e sicuramente ne abbiamo dimenticata qualcuna, se ne avete altre da suggerire o se avete qualche dubbio o consiglio scrivetelo pure nei commenti, come al solito li leggeremo e vi rispondemo.

  • Proteggersi dall’inflazione

    Proteggersi dall’inflazione

    Se c’è un’effetto collaterale evidente del covid è l’aumento dei prezzi: tutto è aumentato a causa sia delle difficolta produttive, che quelle del trasporto, alla carenza di materie prime, dalla mancanza di semiconduttori ai prezzi alle stelle dell’energia che hanno reso poco conveniente tenere attive certe produzioni: il risultato è uno solo, l’inflazione che se in primo momento si stimava potesse essere un fenomeno passeggero, sembra si stia avviando a diventare qualcosa con cui dovremo avere a che fare per tanto tempo.

    Ma come proteggerci dall’inflazione? Dipende tanto dalla nostra posizione, se fossimo dei debitori tendenzialmente potrebbe anche essere un vantaggio, soprattutto se il costo del denaro resta comunque basso, perchè se la rata rimane costante ci peserà meno lo sforzo necessario a ripagare il nostro debito, ma se invece riceviamo uno stipendio fisso al contrario diminuisce il nostro potere d’acquisto, cioè con la stessa cifra potremo comprare meno prodotti, anche perché a differenza di un libero professionista che può, almeno in teoria, stabilire i propri prezzi non abbiamo la possibilità di farci pagare di più se non provando a cambiare lavoro in cerca di un aumento di stipendio.

    Pertanto se non possiamo agire sulle entrare non possiamo fare altro che intervenire sulle nostre spese: cercando di spendere meno o meglio, evitando gli sprechi e facendo più attenzione ai conti e a risparmiare il più possibile: scegliendo magari il supermercato con i prezzi migliori e non il più comodo, acquistando confezioni più grandi o prodotti similari in offerta o più economici al posto del prodotto che compriamo abitualmente, cambiando le nostre abitudini , i nostri fornitori o i nostri contratti delle utenze, insomma facendo più attenzione alla nostra spesa: purtroppo la facoltà di poter scegliere solo in base ai nostri gusti o alla nostra comodità e non al portafoglio è un lusso che in tempi di magra può essere tagliato.

    Se invece abbiamo dei soldi fermi nel conto in banca è il momento di investirli, come dicevo in un articolo precedente se in condizioni normali coi tassi bassi o addirittura negativi tenerli fermi diventava un costo dato che gli interessi non remuneravano i costi di tenuta del conto e i relativi bolli , con l’inflazione che galoppa perderemo anche il potere d’acquisto del nostro capitale che già non maturava interessi e ora viene eroso dall’inflazione: facciamo un’esempio con cifre a caso: fra un’anno i miei mille euro fermi che se migliore delle ipotesi non sono diventati magari 980 perchè ho dovuto pagarci i bolli e il canone del conto, potrò comprarci gli stessi beni che ora posso comprare con 950, se voglio che tra un’anno possa comprare le stesse cose che compro ora con 1000 euro, quei 1000 euro devono diventare diciamo 1050 e per farlo non ho altro modo che investirli di modo che possano fruttare.

    Quindi ora piu che mai diventa essenziale capire come investire, in sicurezza e con il profilo di rischio adatto alle nostre esigenze, magari evitando degli strumenti inadatti a chi non è esperto, o peggio sonore fregature rifilate da qualche promotore finanziario o impiegato di banca poco serio, dato che qualsiasi investimento presuppone un rischio , che sarà più o meno marcato a seconda dei prodotti ma è sempre presente.

    Cio significa che non ci si può più cullare sugli allori, ma se non si vuole rinunciare al proprio tenore di vita è necessario attuare delle contromisure per riuscire ad incassare il colpo dell’inflazione senza soccombere: certo significherà rinunciare a qualche comodità o a del tempo per studiare le soluzioni del caso, ma con un po’ di accortezza si riesce a fare fronte anche a quella tassa occulta chiamata inflazione.

  • Come risparmiare coi nostri acquisti quotidiani

    Come risparmiare coi nostri acquisti quotidiani

    Coi prezzi in aumento a causa degli effetti della pandemia e delle norme ambientali riuscire a risparmiare qualcosa nei nostri acquisti diventa essenziale per compensare i rincari.

    Vediamo come grattare qualche euro per degli acquisti che avremmo comunque fatto.

    Un’idea semplice può essere quella di iscriverci ai programma fedeltà delle varie catene di negozi e supermercati: usando la tesserina del negozio prima dell’acquisto si ottengono sconti speciali riservati ai titolari, spesso si ottengono in anteprima le offerte o dei buoni sconto speciali, oltre a partecipare a delle raccolte punti che possono essere interessanti se si fa spesa sempre in quel negozio e meno se si vanno a inseguire le offerte comprando da chi di volta in volta fa il prezzo migliore.

    Sempre in tema di iscrizioni è bene verificare che in qualità di iscritto ad un ente, un club, un’associazione o magari anche ad una semplice newsletter che non ci siano delle convenzioni o dei buoni sconto da scaricare o ricevere per mail per l’acquisto di determinati prodotti o da determinati negozi. A volte con questo sistema si riescono ad avere sconti anche su boutique monomarca, per prodotti continuativi, di lusso o a prezzo fisso o che solitamente non vengono scontati, specie se sono affini all’ente al quale siete iscritto ma anche su automobili, assicurazioni, viaggi, etc.

    Un’altra idea è quella dei codici sconto, che se un tempo erano quelli cartacei da ritagliare su giornali, volantini o nelle confezioni di altri prodotti della stessa casa e consegnare in cassa per ottenere uno sconto sull’acquisto, ora sebbene esistano ancora su carta, si sono digitalizzati e se ne trovano spesso in rete sia per l’acquisto in negozio che sui siti di e-commerce.

    Sono nati infatti decine di siti che, in base alle convenzioni con i più disparati negozi online, danno la possibilità di ottenere sconti passando per i loro link: il sito guadagnerà una piccola commissione sulla vostra spesa e voi avrete uno sconto, degli omaggi o l’accesso a qualche prodotto o iniziativa speciale.

    O ancora lo stesso concetto lo abbiamo con i siti di cashback: dove registrandosi e facendo l’acquisto in determinati negozi online passando per il sito si accumulano punti o crediti da convertire in denaro una volta raggiunta una certa soglia, pagati retrocedendo all’utente una parte delle commissioni che ricevono dal vostro acquisto.

    E qualcosa di simile avviene con influencer e recensori di prodotto, spesso grazie agli accordi con il produttore o un rivenditore in calce all’articolo o al video che parla di un certo prodotto c’è la possibilità di acquistarlo con delle agevolazioni riservate agli iscritti o ai visitatori.

    L’unica accortezza è verificare sempre che però non costi meno altrove: se è vero che si può accedere ad uno sconto presso un certo negozio non è detto che un negozio concorrente possa fare un prezzo finale ancora più basso per lo stesso articolo.

    Per questo un’idea è seguire i vari canali Telegram delle offerte, dove vengono prontamente segnalati con una notifica sullo smartphone offerte speciali, errori di prezzo e ribassi vari in tempo reale, in modo da fare l’acquisto prima che le scorte si esauriscano. Per farlo serve avere installato nel cellulare l’applicazione di messaggistica Telegram, un concorrente di Whatsapp, ricercare ed iscriversi ad uno o più di  questi canali e in caso vi venga segnalata un’offerta per voi interessante portare a termine l’acquisto il prima possibile seguendo il link che vi viene fornito, riuscendo a risparmiare cifre considerevoli, specie quando il sito di turno sbaglia a inserire il prezzo e non vi cancella l’ordine.

    Insomma con un po’ di inventiva, si riesce a risparmiare qualcosa anche in mezzo agli aumenti. Voi conoscevate questi trucchi? Ne avete degli altri? Avete dei dubbi o delle curiosita? Scrivetelo nei commenti!

  • Comprare e vendere articoli usati

    Comprare e vendere articoli usati

    Un tempo quando dovevamo vendere o comprare un prodotto usato le scelte erano poche: il giornale di annunci gratuiti e ebay. Col tempo però sono nate delle soluzioni diverse, anche perché questi mezzi si sono evoluti o trasformati.

    Tutti o quasi i giornali , non solo quelli di annunci, si sono ridotti , chiusi o trasferiti sul web rendendo meno appetibile il ruolo stesso del giornale: se gli utenti sono pochi anche pubblicare o comprare quel giornale ha meno senso.

    Fortunatamente gli omologhi dei giornali online sul web, come subito.it o secondamano.it continuano ad avere successo anche se devono fare i conti con nuovi concorrenti, specie quelli che si sono specializzati nella vendita di poche e specifiche categorie di prodotti.

    Anche i social network hanno preso la funzione del vecchio giornale di annunci, dove ad esempio la sezione marketplace di facebook, ma non solo diventa un ottimo punto di partenza per vendere, comprare, scambiare o regalare beni usati sia in nicchie ben definite tramite dei gruppi specializzati che a livello locale, soluzione ottima per oggetti ingombranti, molto comuni o di basso valore, dove una spedizione costerebbe più del valore della merce.

    Ebay poi nel tempo si è trasformato da un sito di aste online a un marketplace dove l’usato ha un ruolo sempre più marginale, anche perché le tariffe applicate non lo rendono più particolarmente conveniente e quindi ha perso la sua funzione di primo sito da consultare, anche se mantiene un suo perché per oggetti rari o di difficile reperibilità, specie se non esistono marketplace specifici per quel genere di prodotto.

    Sono nate infatti siti e app specifiche dai beni di collezione all’abbigliamento, dagli orologi alle auto, dai dischi agli strumenti musicali ognuno con il suo strumento specifico, nomi come vinted, discogs, wallapop, autoscout, catawiki, chrono24, mercatino musicale sono ormai conosciuti anche fuori dalle strette cerchie di appassionati.

    E dove non ci sono siti specifici ci sono i forum e i gruppi di discussione nei social, dagli appassionati di biciclette all’informatica, dai collezionisti di auto e moto vintage, agli appassionati di sport o dai gruppi di professionisti è facile scambiare o vendere beni usati specie a chi conosce cosa sta acquistando e ne capisce il valore, cosa che in un mercato più generico può essere difficile, specie in caso di prodotti particolari, personalizzati, rari o ricercati dagli appassionati.

    E poi ci sono sempre i mercatini dell’usato locali, non solo le fiere , generiche o di settore e le bancarelle che periodicamente si organizzano nelle nostre città, ma anche i mercatini dell’usato privati , dove possono essere lasciati in conto vendita i beni in cambio di una percentuale sulla vendita, possono essere la soluzione ideale specie per gli oggetti più ingombranti come l’arredamento poco facile da gestire e spedire, o i prodotti di scarso valore dove lo sbattimento per vendere un prodotto è maggiore dei pochi euro che si recuperano con la vendita.

    Insomma, a seconda della tipologia o del valore del bene le soluzioni sono tante, ma affidarsi all’usato è molto spesso una buona soluzione sia per il portafoglio, quando ovviamente viene venduto a prezzi onesti rispetto al valore del nuovo, che per l’ambiente visto che un prodotto riutilizzato significa un prodotto in meno da riciclare e uno in meno da produrre con un doppio risparmio in termini di inquinamento.

    Voi acquistate o vendete prodotti usati? Avete altri siti o app di usato da segnalare? Scrivetemele nei commenti, cosi come se avete dubbi o curiosità

  • Come risparmiare evitando lo spreco alimentare

    Come risparmiare evitando lo spreco alimentare

    Parliamo di spreco alimentare e risparmio , due concetti che possono sembrare in antitesi ma in realtà non lo sono, infatti in un periodo dove la sostenibilità è diventata sempre più importante sono nate delle idee e delle soluzioni per evitare che il cibo inutilizzato venga buttato e alcune di queste possono diventare un modo per farci risparmiare.

    Sicuramente parlando di spreco alimentare ci viene in mente il prodotto fresco invenduto nel supermercato, nella bottega o nel panificio che se non viene venduto in fretta o comunque entro la data di scadenza viene tolto dalla vendita, per venire buttato, o nei casi più virtuosi dato in beneficenza.

    Ma per l’attività commerciale buttare o regalare dei prodotti equivale a buttare soldi , soprattutto su prodotti dove il guadagno è limitato, quindi poter recuperare almeno parte dei costi diventa essenziale. Infatti anche nei nostri supermercati , importando una tradizione dei paesi del nord europa, si vedono più spesso cestoni o bollini sconto dove i prodotti prossimi alla scadenza vengono venduti con un forte sconto, questo consente al consumatore che prevede di utilizzare quel prodotto a stretto giro di fare un bel risparmio.

    Ovviamente anche per il consumatore acquistare beni superflui che poi non consumerà porterebbe ad uno spreco alimentare, quindi è bene usufruire di queste offerte solo se si è sicuri di consumare i prodotti acquistati, allo stesso modo di quando attratti da qualche offerta speciale facciamo incetta di prodotti: se poi non li consumiamo entro la data di scadenza andranno buttati, sprecando risorse e buttando letteralmente i nostri soldi, perché se per risparmiare il 30% del prezzo , buttiamo il 50% dei prodotti acquistati non abbiamo di certo risparmiato.

    Ma se si tratta di prodotti che sappiamo di consumare, o a lunga conservazione o se si possono magari mettere in freezer, congelando anche la data di scadenza, o se la data sull’etichetta è “da consumarsi PREFERIBILMENTE entro”, cioè che quindi rimane commestibile oltre quella data, seppur perdendo qualche caratteristica organolettica, ecco che acquistare il prodotto in offerta diventa una strategia efficace anche per il nostro portafoglio.

    Tralaltro la vendita di prodotti freschi invenduti a prezzi scontati sta uscendo dal mondo dei supermercati, per arrivare anche a botteghe, bar, pasticcerie, panifici e tante attività che si ritrovano quotidianamente un surplus di prodotti che altrimenti andrebbero donati o buttati, anche grazie ad alcune app per cellulare che sono nate, guarda caso nel nord europa, che riescono a mettere in contatto i consumatori attenti al risparmio e il negoziante, grande o piccolo che sia, che ha un surplus di prodotti.

    Forse la più famosa, e soprattutto più diffusa in Italia, visto che è presente non solo nei grandi centri urbani ma anche nelle cittadine di provincia è TooGoodToGo, nome quasi impronunciabile che sta per troppo buono per essere buttato, ma ce ne sono altre magari meno diffuse come Phenix, o altre attive solo a livello locale.

    Il funzionamento è semplice, tramite una mappa sulla app si vedono le attività commerciali della zona in cui ci troviamo che offrono a fine giornata le loro box: confezioni di prodotti freschi invenduti a un prezzo fisso, molto più basso del prezzo di listino, di cui non conosciamo nel dettaglio il contenuto, che potremo prenotare ed acquistare tramite la app, per poi ritirarle all’orario indicato presso il negozio.

    All’orario stabilito, indicato sulla app, generalmente entro 15 o 30 minuti dalla chiusura, si mostrerà la app al negozio che ci fornirà la merce: a seconda del negozio o di quanto è rimasto invenduto si potrà trovare una box piu o meno ricca, ma comunque di valore non inferiore al prezzo di listino indicato.

    Spesso ad esempio nei bar o nelle pasticcerie, a fine giornata restano paste o dolci in quantità, e generalmente con il costo di una o due paste vi riuscite a portare a casa un’intero vassoio, stessa cosa accade nelle panetterie e in tutte quelle attività dove si vendono prodotti di veloce deperibilità

    Avendo pagato in anticipo se non ci presentassimo al ritiro, il costo non ci verrà rimborsato, ma anche il negoziante è obbligato a consegnarci una box almeno del valore indicato sulla app e qualora non potesse farlo, perché magari ha venduto tutto, può cancellare l’ordine entro due ore dalla consegna per darci modo di organizzarci diversamente.

    Ovviamente il sistema funziona solo se possiamo essere al negozio per il ritiro nell’orario indicato, e dato che le box a disposizione sono limitate, soprattutto per alcuni esercenti più in voga è bene prenotare la nostra box in anticipo, dato che potrebbero andare a ruba

    Tralaltro nella app esiste un sistema di feedback sui vari negozi che ci permette di capirne la serietà, la qualità e la quantità dei prodotti, anche perché acquistando a scatola chiusa, magari da un negoziante a noi sconosciuto, in presenza di furbetti potremmo trovarci prodotti di scarsa qualità, scaduti o box non consegnate, in tal caso le recensioni ci mettono in condizione di evitare un venditore sospetto, a maggior ragione se non lo conosciamo direttamente o è fuori dalla nostra zona abituale

    Si tratta di un modo moderno di coniugare risparmio e sostenibilità. Voi lo conoscevate? Scrivetelo nei commenti. A presto!

  • I prodotti cinesi sono davvero terribili?

    I prodotti cinesi sono davvero terribili?

    Quando dobbiamo riferirci a un prodotto di scarso valore spesso lo chiamiamo cinesata, dando per scontato che i prodotti provenienti dalla Cina siano tutti economici e di scarsa qualità, in realtà questo non è sempre vero.

    Sicuramente produrre in Cina è molto più economico per via dei costi della manodopera, al punto che moltissime produzioni, specie delle linee meno costose è fatto nel paese della grande muraglia monopolizzando la produzione al punto da essere diventati gli unici a produrre determinate categorie di prodotti.

    E a furia di produrre per conto terzi i cinesi nel tempo si sono specializzati e hanno imparato anche a progettare e a rivendere il prodotto finito sia apponendo il marchio del committente che usandone di propri, anzichè limitarsi a lavorare su un progetto fornito da un committente occidentale

    Il problema è capire cosa stiamo comprando, ci sono i prodotti fatti al risparmio che effettivamente durano poco e magari non rispettano le normative delle nostre parti, ma ci sono anche prodotti di altissima qualità che si producono in Cina perché si trova più facilmente manodopera specializzata per quella lavorazione.

    Tutto ruota sulla qualità richiesta dal committente, dato che da una stessa fabbrica può uscire il prodotto super economico e quello di buona qualità e soprattutto sul controllo della qualità che viene effettuato: se non c’è controllo possono finire sul mercato prodotti difettosi che diventano un problema, se il controllo viene fatto in fabbrica il prodotto difettoso verrà sistemato o comunque non finirà nelle mani del cliente finale squalificando affidabilità e credibilità del marchio che ha stampato sopra.

    Spesso poi anche la progettazione è in mano al produttore cinese e in quel caso lo stesso prodotto , magari con qualche piccola variazione di dettaglio, soprattutto estetica viene venduta da tanti brand a prezzi diversi: magari il prodotto del brand altisonante è lo stesso del marchio cinese al netto di qualche piccola personalizzazione nell’estetica e/o nella dotazione di accessori o con una diversa assistenza.

    Ed è qui che si fanno gli affari, conoscendo un pochino i prodotti è facile risalire al produttore effettivo, il cosiddetto OEM e riconoscere lo stesso prodotto sotto mentite spoglie e pagarlo meno perché anziche portare stampato sopra un nome famoso ne ha uno sconosciuto e magari anche se ha la scocca o le manopole di un diverso colore si tratta del medesimo prodotto con le medesime caratteristiche ma a un prezzo molto più basso, dato che il marchio sconosciuto non ha dovuto sostenere spese di marketing per far conoscere il proprio brand

    Ci sono poi anche marchi cinesi di buona e a volte ottima qualità che spesso sono nati producendo per conto terzi e si sono evoluti sino a diventare leader del proprio settore con i propri marchi, cosa molto comune per elettronica, informatica, elettrodomestici e che sta iniziando nel mercato delle automobili elettriche.

    Spesso capita che alcuni marchi che pensiamo essere europei o americani sono in realtà cinesi, a volte perchè hanno scelto dei nomi che suonano come occidentali e a volte perché hanno acquistato nel tempo i marchi di aziende del passato , magari le stesse per le quali producevano in conto terzi.

    Voi acquistate prodotti di marchi cinesi o preferite prendere il sicuro con marchi occidentali anche se hanno comunque scritto made in china o made in PRC sull’etichetta? Fatecelo sapere nei commenti, cosi come se avete dei dubbi o vi serve un consiglio.

  • Cosa mi compro?

    Cosa mi compro?

    Spesso siamo alla ricerca di un consiglio su un prodotto da comprare per fare un regalo a qualcuno di caro o perchè no a noi stessi. Magari vogliamo qualche dritta o non sappiamo cosa scegliere tra una sfilza di prodotti quasi uguali. Cosaconviene vi vuole venire in aiuto suggerendo dei prodotti di sicuro interesse, ma vuole fare anche di più. Inoltre contattatandoci nei nostri canali social, su facebook, twitter, instagram o sui canali telegram e Youtube potete richiedere un consiglio personalizzato su un prossimo acquisto: vi risponderemo con il link giusto per le vostre esigenze, e se acquisterete il prodotto da Amazon tramite il nostro link di affiliazione, aiuterete a sostenere il canale senza alcun costo per voi.

    Se la vostra fotocamera o il vostro cellulare ha finito lo spazio potreste ad esempio aver bisogno di una nuova scheda di memoria, come questa o quest’altra. Se invece siete spesso fuori casa e il vostro telefono è a corto di batteria, perchè non acquistare un power-bank esterno da portare sempre con voi. In alternativa potreste comprare un caricabatteria da tenere sempre in macchina e il cavo usb-c , micro usb o apple per poterlo collegare, e magari un

    Se la vostra fotocamera o il vostro cellulare ha finito lo spazio potreste ad esempio aver bisogno di una nuova scheda di memoria, come questa o quest’altra. Se invece siete spesso fuori casa e il vostro telefono è a corto di batteria, perchè non acquistare un power-bank esterno da portare sempre con voi. In alternativa potreste comprare un caricabatteria da tenere sempre in macchina e il cavo usb-c , micro usb o apple per poterlo collegare, e magari un caricabatteria di riserva, di quelli veloci e con tante porte usb.

    Se ascoltate la musica perchè non acquistare un bel paio di cuffie per la musica, o per il gaming, oppure ancora degli auricolari bluetooth per il telefono, o magari uno speaker bluetooth da portare sempre in giro per ascoltare della buona musica.

    Se per voi la musica è importante potreste fare un’abbonamento a un servizio di musica digitale come Amazon music, magari da ascoltare con Amazon Echo, l’assistente vocale di Amazon che è anche una buona cassa. Se invece preferite la musica liquida date un’occhiata a cd o vinili, e se non avete un giradischi in casa quale occasione migliore per regalarsene uno?

    Se invece siete un videogiocatore incallito perche non pensare ad una nuova sedia da gaming, a delle cuffie specifiche o a dei giochi per la vostra Xbox, Playstation o per il PC?

    Se invece volete regalare qualcosa al vostro o alla vostra amata perchè non pensare ad un’orologio o a un piccolo gioiello, oppure a un capo di abbigliamento o un’accessorio come una borsa?

    Per i patiti di tecnologia perchè non regalare un nuovo televisore 4k o un nuovo smartphone?

    Altrimenti un libro è sempre una buona scelta , o magari un e-book reader magari da associare ad un’abbonamento Kindle unlimited per leggere tutti i libri che si vuole senza doverli acquistare singolarmente.

    Diciamo che le idee sono tante, ma non esitate a chiederci un consiglio personalizzato!

  • Acquistare dagli e-commerce esteri

    Acquistare dagli e-commerce esteri

    Continuiamo il discorso sugli acquisti dall’estero che abbiamo trattato in precedenza andando a parlare di come acquistare sugli amazon stranieri.

    Infatti quasi ogni nazione ha la sua versione di amazon e ogni nazione ha i suoi prezzi, quindi lo stesso articolo che in italia costa 100 euro magari in germania costa 80 , in spagna 95, in francia 80, in inghilterra 105 e cosi via, quindi nulla ci vieta di comprarlo dall’amazon del paese dove costa meno, anche se  prima di acquistare bisogna sapere come funziona, perché la procedura non è esattamente la stessa che avremo acquistando dall’amazon nostrano.

    Se poi ci rivolgiamo ad un amazon europeo quindi ad esempio francia, spagna , germania e finchè non sarà completato il brexit regno unito non avremo costi doganali da sostenere, a differenza di acquisti ad esempio dall’amazon degli stati uniti, dove comunque è offerto un sistema di sdoganamento anticipato, dove andremo a pagare i costi dello sdoganemento all’atto dell’ordine senza dover pagare in contrassegno la dogana e soprattutto senza brutte sorprese, con il vantaggio che se per qualche motivo i costi di sdoganamento saranno inferiori al preventivato amazon vi riaccrediterà la differenza.

    Innanzitutto la lingua del sito non sarà l’italiano quindi dovremo utilizzare dei servizi di traduzione, anche se alcuni amazon esteri hanno la possibilità di tradurre il sito in inglese cosa che dovrebbe aiutarci a capire meglio cosa stiamo acquistando, ma diciamo che questo è il minore dei mali.

    Infatti molti articoli sono venduti solo all’interno del paese di provenienza , quindi ad esempio certi articoli dell’amazon francese possono essere spediti solo in francia , anche se generalmente nella scheda del prodotto ci viene indicato se la spedizione verso il nostro indirizzo è disponibile o meno.

    Fate attenzione anche a chi è il venditore: se si tratta di un’articolo venduto da un venditore terzo, quindi marketplace la spedizione fuori dal paese non sempre è disponibile o potrebbe avere dei costi di spedizione esagerati che non rendono conveniente l’acquisto

    Ma anche se il venditore è direttamente Amazon non pensiate di poter utilizzare il vostro Prime per avere la spedizione gratuita: anche se la vostra password italiana funziona anche sull’amazon estero il vostro account Prime non funzionerà e soprattutto tutte le spedizioni, anche quando si supera il minimo d’ordine per la spedizione gratuita, avranno dei costi di spedizione, non particolarmente esosi ma comunque non gratuiti, che potete trovare nelle pagine di assistenza dell’amazon estero di nostro interesse o nel carrello poco prima della conferma dell’ordine.

    Anche l’assistenza sarà differente, non sarà disponibile il servizio clienti in italiano ma potete comunque usare la lingua inglese e soprattutto non vi manderanno il corriere a casa o un prepagato per il reso come accade in italia, ma dovrete mandare voi l’articolo presso la sede amazon estera a vostre spese, anche se amazon vi rimborserà il costo della spedizione.

    Una cosa curiosa è che non è detto che l’acquisto vi arrivi effettivamente dall’estero: probabilmente se l’articolo è disponibile in un magazzino italiano vi verrà spedito direttamente dall’italia con tempi di consegna più celeri rispetto ad una spedizione estera

    Ma il gioco vale la candela? Diciamo che dipende, a volte la differenza di prezzo tra un paese e un altro è esigua e non vale lo sbattimento, ma in presenza di particolari offerte, sconti , prodotti , magari del warehouse deals,  non disponibili in italia, se il prezzo , tenendo conto dei costi di spedizione aggiuntivi e di un po’ più di sbattimento per la garanzia perché no.

    A volte sullo stesso articolo si riesce anche a risparmiare un 20-30%, specie se sono presenti delle offerte del giorno, inoltre alcuni articoli costano meno in altre nazioni, magari avranno le scritte o le istruzioni in una lingua straniera, ma se si risparmia perché non farlo?

    Voi avete mai acquistato da un’amazon straniero? Avete qualche dubbio, consiglio o suggerimento? Scrivetecelo nei commenti e come al solito se possibile vi rispondemo.

  • Le auto a chilometri zero

    Le auto a chilometri zero

    Probabilmente se avete fatto qualche preventivo per acquistare una nuova automobile qualche venditore ve ne avrà proposta una a chilometri zero, e magari proprio la vostra auto è una di quelle, ma vediamo cosa sono e a chi convengono.

    Sono delle automobili formalmente vendute come usato ma che non si sono mai mosse dall’autosalone, che quindi hanno già avuto almeno un proprietario sul libretto di circolazione, generalmente l’autosalone stesso, la casa automobilistica o una finanziaria, ma che sono a tutti gli effetti nuove.

    Ovviamente risultando usate sulla carta, anche il loro prezzo di vendita sarà scontato, e a seconda dei modelli o degli allestimenti anche di percentuali importanti, a volte anche alla metà del prezzo di listino, soprattutto se un’auto sta per uscire di produzione o ha avuto poco successo nelle vendite.

    Ma perché nascono le km.0? Generalmente si tratta di automobili acquistate dal concessionario che deve garantire la vendita di un certo quantitativo di auto per poter accedere o non perdere particolari bonus o scontistiche e quindi se verso la fine del periodo di riferimento (l’anno, il trimestre o il semestre) si ritrova sotto la soglia di vendite è per lui più conveniente acquistare delle auto , che rivenderà con uno sconto, piuttosto che perdere il bonus. Altre volte si può trattare di auto in sovrannumero che i produttori, gli importatori , le società di noleggio o le finanziarie si trovano in casa a causa di stime errate sulle vendite o che sono stati costretti ad immatricolare entro una certa data per via di modifiche alle normative o ancora si tratta di auto acquistate in altri paesi europei dove per via di differenti listini o di promozioni costano meno che da noi che vengono prima targate nel paese di origine e poi esportate da noi per essere vendute a un prezzo piu basso del listino italiano garantendo comunque un margine al venditore.

    Un altro vantaggio, oltre al prezzo di vendita sicuramente più basso di quello del listino è la consegna immediata: generalmente avendole il venditore già in casa, una volta effettuato il pagamento le potrete ritirare senza aspettare i tempi d’ordine di un’auto nuova , che a volte possono essere di alcuni mesi. Per contro vi dovrete accontentare di ciò chè è disponibile: può capitare infatti di non trovare il colore o l’allestimento preferito col rischio di pagare per degli optional a cui magari avremo fatto a meno, anche se in alcuni casi è possibile prenotare le km.0 facendoci “mettere da parte” le auto in arrivo delle caratteristiche desiderate.

    Una cosa a cui stare attenti invece è la data di prima immatricolazione della macchina, può capitare che la macchina abbia qualche mese , a volte anche un anno: dato che la garanzia della macchina decorre dalla data di prima immatricolazione e non da quando l’abbiamo acquistata potremmo perdere qualche mese di garanzia, e di valutazione della macchina quando la andremo a rivendere.

    Proprio il mantenimento del valore dell’usato è forse uno dei difetti più grandi di un’auto a km.0 , se quel particolare modello è facilmente reperibile come km.0 la tenuta del valore si abbasserà perché chi cerca un usato giovane avrà più convenienza a comprare una km.0 , quindi l’usato diventerà difficile da vendere se non a prezzi bassi. Questo ovviamente potrebbe essere un problema se abbiamo intenzione di cambiare la macchina dopo poco tempo, ma se intendiamo tenere la macchina per almeno 5 anni o meglio ancora finchè non si rompe o cade a pezzi il valore residuo dell’usato non sarà un gran problema: varrà comunque molto poco, ma avremmo sicuramente ammortizzato la spesa.

    Un altro pregio invece è poter accedere a prezzi scontati anche senza dover obbligatoriamente versare o rottamare un’auto o peggio ancora essere vincolati a dover fare il finanziamento suggerito dalla casa automobilistica per accedere allo sconto, dato che generalmente in questi casi il finanziamento ha tassi particolarmente onerosi che vanno ad annullare o comunque ad erodere lo sconto proposto.

    Per scovarle oltre ad andare di persona o telefonare agli autosaloni che trattano questo genere di autovetture, potremo usare i giornali e le trasmissioni televisive dove vengono inserzionate le offerte dei venditori e soprattutto su internet, nei siti dei venditori ma soprattutto nei siti di annunci specializzati in auto usate (subito.it, autoscout24.it , automobile.it, caraffinity, autouncle e simili) utilizzando un filtro sul chilometraggio della macchina. Accertatevi sempre della serietà del venditore , delle condizioni e di eventuali costi aggiuntivi contattando il venditore per ottenere tutte le informazioni a riguardo prima di firmare qualsiasi ordine.

    Ma dove trovare le auto a km.0? Sicuramente se vogliamo dei risparmi importanti non possiamo limitarci a cercarle negli autosaloni vicino casa, ma dovremmo allargare i nostri orizzonti a tutta la nazione, soprattutto se cerchiamo un particolare modello, allestimento o colore o se vogliamo il prezzo più basso: ma tenendo conto del risparmio , a volte di diverse migliaia di euro, spendere una giornata di tempo e un po’ di carburante viene ripagato dal risparmio stesso, oltre avere avuto la possibilità di provare la macchina, d’altronde tutte le auto , a maggior ragione se sono nuove, sono fatte per viaggiare!

  • Risparmiare online coi comparatori di prezzo

    Oggi parliamo di una dritta su come risparmiare sui vostri acquisti online, che forse conoscevate solo per alcuni tipologie di prodotti, ma in realtà è applicabile praticamente su tutto ciò che viene venduto via internet: l’uso dei comparatori di prezzo.

    Infatti se dobbiamo acquistare un particolare prodotto lo troveremo in vendita su siti differenti a prezzi diversi a seconda del venditore, dalla disponibilità, dalla provenienza nazionale o internazionale, dalla garanzia applicata, dai servizi accessori offerti, dalle spese di consegna etc.: insomma sito diverso prezzo diverso.

    Ovviamente tutte queste caratteristiche incidono sul prezzo finale e a parità di prodotto si tende a preferire sempre il prezzo più basso, anche se non sempre può rivelarsi la scelta giusta: a volte spendendo qualcosina in più si ha un servizio e una serietà maggiore del venditore che chi deve ridurre le spese all’osso potrebbe non offrire, e questo fa la differenza se dovesse insorgere qualche problema dopo l’acquisto.

    Ma come fare a trovare il prezzo migliore? Sicuramente non andando a comprare immediatamente dal primo venditore che ci viene in mente, che magari utilizzeremo per farci un’idea del prezzo e delle caratteristiche per poi andare a scandagliare la rete per trovare il prezzo migliore , ma ovviamente ci saranno centinaia di venditori che vendono quel prodotto e il tempo che useremo per consultare ad uno ad uno i vari siti in cerca del prezzo migliore potrebbe non valere il risparmio, specie per quei prodotti di successo che difficilmente vengono messi in promozione.

    Ma per fortuna ci vengono in aiuto i comparatori di prezzo, degli appositi motori di ricerca dove andremo ad inserire il prodotto cercato e ci verrà restituito in una sorta di classifica il prezzo praticato dai vari venditori, comprensivo di eventuali spese di consegna, e con la possibilità di andare direttamente sul sito del venditore per effettuare l’acquisto.

    E dato che in rete si può comprare praticamente di tutto ne esistono per ogni tipologia di acquisto: dal semplice acquisto di un particolare prodotto (un televisore, una lavatrice, un telefonino) a quello di servizi più complessi, come nel settore viaggi: ci sono comparatori specifici per gli alberghi, i voli, gli autonoleggi, etc. Cosi come per i mutui, le assicurazioni, le utenze (telefoniche, internet, luce, gas etc.), le spedizioni dei pacchi:  ne esistono di ogni genere specializzati un po’ in tutto,  tarati sulle esigenze di quella tipologia di prodotto o servizio: banalmente cercare l’assicurazione della macchina richiede dei parametri diversi da cercare un albergo o un  telefonino .

    Se cerchiamo un volo magari abbiamo necessità di indicare delle date di partenza, un budget e/o la destinazione, se cerchiamo un albergo ci interessa magari la posizione , alcuni servizi offerti o la possibilità di disdire senza penali, per un’assicurazione auto serviranno i dati della nostra precedente polizza e le garanzie che ci occorrono, ma indipendentemente dal tipo di prodotto o servizio ci sarà fornita una lista di fornitori ordinata per prezzo che ci permetterà di scegliere l’offerta per noi più vantaggiosa.

    Addirittura anche i motori di ricerca come google stanno integrando un loro piccolo comparatore con le offerte migliori che ci appare quando andiamo a fare la ricerca di uno specifico prodotto o servizio, provate a cercare il nome di un telefonino o hotel a roma, vedrete che che vi comparirà una piccola finestra con questi suggerimenti, che non sono altro che un comparatore, che tralaltro è richiamabile dall’apposita sezione shopping del motore di ricerca

    Ma come funzionano? Generalmente i venditori contrattano la loro presenza sui comparatori, ai quali forniranno in maniera automatica il loro listino prezzi costantemente aggiornato e riconosceranno una piccola percentuale per la vendita avvenuta tramite il comparatore.

    Ovviamente per i venditori diventerà una lotta con i concorrenti presenti nel comparatore per offrire il prezzo migliore e questo diventa un vantaggio molto importante per il consumatore, ma come detto non sempre il prezzo più basso è l’offerta migliore per le nostre esigenze, magari banalmente se il venditore è sconosciuto o ha un sito fatto malissimo, o il prezzo è troppo bello per essere vero è possibile che ci sia dietro una fregatura : non ci darà la fiducia necessaria per l’acquisto e magari andremo a scegliere un venditore che ha un prezzo leggermente più alto ma più affidabile.

    Per capire l’affidabilità di un venditore oltre a un po’ di esperienza pregressa, ci vengono in aiuto anche i feedback e le recensioni che gli utenti del comparatore possono lasciare per quel venditore, facendoci capire se è il caso di acquistare da lui o di passare avanti, inoltre alcuni comparatori fanno una scrematura dei venditori per evitare che ne compaiano di poco seri.

    Ad ogni modo è sempre bene valutare con attenzione da chi stiamo acquistando e soprattutto leggere bene le condizioni e le caratteristiche dell’offerta: a volte qualche venditore usa qualche furbzia per sembrare più conveniente del concorrente, che sta a noi scovarle e acquistare solo se c’è la convenienza: magari ci fornisce una versione di importazione parallela che nasce per un differente mercato e che potrebbe non funzionare correttamente, o che richiede di essere spedita nel paese di origine per la garanzia , non fornisce tutti gli accessori che dovremmo comprare a parte, spedisce dall’estero con tempi di consegna molto lunghi o con rischio di dover pagare lo sdoganamento, inserziona un prodotto ricondizionato tra le offerte del nuovo o mette una descrizione ingannevole che fa sembrare che ci venda la versione full optional , quando in realtà si tratta di quella base.

    Insomma bisogna stare all’occhio come in qualsiasi acquisto online, ma se si riesce a risparmiare tanto meglio, no?. Voi usate i comparatori per i vostri acquisti online? Avete qualche domanda o qualche suggerimento? Scrivetecelo pure nei commenti e vi risponderemo.