Tag: auto

  • Auto: fare il tagliando costa ma fa risparmiare

    Chiunque abbia un’automobile sa che a intervalli regolari (al raggiungimento  di un certo chilometraggio o comunque ogni anno) è previsto dal costruttore dell’auto un’intervento di manutenzione, praticamente obbligatorio, chiamato “tagliando”.

    L’intervento varia da automobile a automobile, e in base al chilometraggio, includerà dei controlli generali sull’efficienza della vettura, la sostituzione o il rabbocco dei liquidi, la pulizia o sostituzione dei filtri e di altre parti soggette ad usura, più alcuni interventi periodici necessari per evitare il cedimento di alcuni organi vitali dell’auto.

    Sostanzialmente fare manutenzione è una mossa vantaggiosa: un’auto trascurata (ad esempio per via di perdite, mancato cambio di olio e filtri) rischia di essere meno efficiente, quindi consumare di più, oltre ad esporsi più facilmente a guasti importanti , la cui riparazione costare anche più del valore della vettura.

    Altro aspetto è legato alla garanzia della vettura: si è obbligati a fare i tagliandi , come da specifica del produttore, per tutta la durata della copertura, pena la decadenza della garanzia stessa. Se questo prima significava rivolgersi esclusivamente presso le concessionarie e le officine autorizzate della casa, da qualche tempo a questa parte , per via di una direttiva della comunità europea, è possibile avvalersi di centri specializzati non facenti parte della rete di assistenza ufficiale, a patto che si rispettino i controlli , le tempistiche e le specifiche relative al tagliando, rilasciate dalla casa costruttrice.

    Ovviamente il costo dei tagliandi in concessionaria è abbastanza esoso, specie per i marchi più prestigiosi, quindi potersi rivolgersi a meccanici ugualmente preparati, ma che non hanno l’insegna della casa può significare un risparmio importante.

    Per questo sono nate delle catene di officine (ad esempio Midas,  A posto, Checkstar, Point Service, Bosch Car Service e simili) dove  è possibile fare il tagliando mantenendo la garanzia della casa , che grazie al coordinamento della sede centrale , permette gli aggiornamenti (sia a livello di formazione del personale, che di software e attrezzature) necessari a mantenere lo status di tagliando “ufficiale”, anche grazie al fatto di essere spesso emanazione di grossi produttori o distributori di componentistica per auto.

    Ovviamente il piano di manutenzione ufficiale a volte è un po troppo premuroso: qualche intervento a volte può essere evitato o rimandato, anche se è bene non tralasciare l’intervento senza un parere del meccanico, pertanto una volta scaduta la garanzia ci si può rivolgere senza problemi al meccanico di fiducia o a quello più comodo senza tante remore.

    Anche qui qualche piccolo consiglio: possibilmente è sempre meglio rivolgersi a un meccanico di fiducia, che volendosi tenere il cliente difficilmente vorrà tirarci una fregatura, magari suggerendo interventi non necessari.

    Altrimenti ,per risparmiare, le stesse catene di officine nominate poco più sopra, spesso fanno delle offerte sugli interventi di manutenzione, quindi sicuramente interpellarli per un preventivo potrebbe essere conveniente, oltre ad avere generalmente un tariffario competitivo.

    A volte poi è possibile risparmiare tramite i siti di coupon (ad esempio Groupon, Groupalia e simili) dove tra i vari deals può capitare anche il tagliando dell’auto presso un meccanico che magari vuole farsi conoscere, consentendoci di fare la manutenzione della nostra auto a prezzi stracciati.

  • Comprare l’auto è una cosa seria

    mercedes benz parked in a row

    Anche se la nostra vena ecologica, o semplicemente il nostro portafoglio ce lo suggerisce al giorno d’oggi difficilmente si riesce a fare a meno di avere almeno un’automobile in famiglia.

    Quindi sia che l’esigenza in famiglia richieda l’acquisto di una nuova autovettura , magari perchè quella attualmente in uso è giunta alla fine dei suoi giorni o non sia conveniente ripararla in seguito a un guasto grave o a un’incidente, sia perchè ci si vuole togliere uno sfizio prima o poi avremo a che fare con l’acquisto di un auto.

    Il dilemma è sempre il solito: nuovo, usato, chilometri zero, aziendale? Dirimerlo dipende molto dalle esigenze e dal budget a disposizione.

    Solo se il budget è risicatissimo l’unica scelta è l’usato, con i rischi che questo comporta: di un’auto usata , a meno di non conoscere personalmente il precedente proprietario , non sappiamo mai perfettamente quanto e come è stata sfruttata, se ha dei problemi, non siamo neanche tanto sicuri del chilometraggio, dato che nonostante sia una truffa taroccare il contachilometri è una pratica comune ai venditori disonesti.

    Ovviamente se abbiamo un meccanico di fiducia che può darci un parere sull’acquisto avremo modo di fare il nostro acquisto in maniera più serena, ma ad ogni modo anche un attento esame della vettura può fare emergere delle magagne che ci possono evitare l’acquisto di un bidone.

    Qualche veloce consiglio è vedere gli accoppiamenti delle lamiere, e la verniciatura degli interni delle portiere: delle irregolarità con il resto della vettura possono nascondere un intervento importante di carrozzeria in seguito ad un incidente.

    La corona del volante, il pomello del cambio e i comandi  degli alzacristalli troppo lucidi, i pedali consumati o sostituiti possono essere sospetti in una macchina con pochi chilometri dichiarati: potemmo trovarci di fronte a una macchina coi chilometri scalati.

    Rumori sospetti sullo scarico, marce che non entrano con facilità o reazioni troppo brusche sulle buche possono nascondere noie meccaniche costose .

    Ad ogni modo un’auto venduta da un concessionario o rivenditore professionale di automobili gode per legge di due anni di garanzia (che possono essere ridotti a uno di comune accordo col venditore), quindi almeno in teoria dovremmo stare tranquilli.

    In realtà in caso di problemi non sempre tutto fila liscio, perchè le parti soggette ad usura non sono comunque in garanzia, ed eventuali rimborsi di interventi meccanici possono non essere pagati per l’intero valore a causa della vetustà del mezzo, specie se l’assistenza viene demandata dal venditore a una società specializzata esterna e non seguita direttamente nella propria officina.

    Ma ovviamente ogni medaglia ha il suo rovescio: un’auto usata costa molto meno di una nuova, perchè ha già scontato la svalutazione: si compra con una cifra inferiore, e dovendola rivendere non si svaluterà più di tanto, mentre l’auto nuova appena mette le ruote fuori dalla concessionaria perde generalmente dal 20 al 30% del suo valore.

    Se si ha la fortuna di trovare l’usato giusto il risparmio è tanto, e magari ci si può permettere un auto più grande o più sfiziosa rispetto a quella avremmo potuto prendere nuova con lo stesso budget.

    Se invece siamo sfortunati il rischio è di dover fare frequenti visite dal meccanico , e ciò può significare spese impreviste  anche di una certa entità, specie se magari abbiamo preso un macchinone che da nuovo costava cifre importanti.

    Nel limbo tra nuove e usate troviamo le aziendali e le chilometri zero: le prime sono degli usati giovani e con pochi chilometri, provenienti da flotte aziendali o  autonoleggi, che rinnovano con frequenza il proprio parco auto. Il vantaggio è che essendo l’auto semi nuova, probabilmente godrà ancora della garanzia residua della casa, e ad ogni modo  il precedente proprietario non ha avuto il tempo di maltrattarla fino al suo limite (anche se  sapendo di non doverla tenere a lungo potrebbe aver fatto quei pochi chilometri nei peggiori modi possibili…)

    Troviamo poi le chilometri zero: formalmente sono degli usati, in realtà sono auto nuove immatricolate dalle case o dai concessionari per raggiungere determinati obiettivi di vendita (che magari danno diritto a delle scontistiche per  il concessionario o permettono di non perdere la concessione del marchio), che vengono rivendute a prezzo scontato in virtù del fatto che hanno qualche mese di immatricolazione sulle spalle e già un proprietario sul libretto.

    Sul nuovo esistono poi delle marche low cost che hanno a listino modelli a prezzi più bassi della diretta concorrenza (per via di progettazione datata o comunque semplificata,  costruzione in paesi in via di sviluppo e dotazioni ridotte all’osso)  e  dei modelli a fine carriera (che si rivelano un’ottima scelta se non abbiamo in mente di rivendere a breve la nostra vettura, visto che con l’arrivo del nuovo modello subirà una maggiore svalutazione rispetto al modello appena arrivato sul mercato) o poco richiesti dal mercato che godono di elevate scontistiche sul prezzo di listino.

    Quindi il mercato mette a disposizione varie combinazioni, sta a noi trovare quella combacia al meglio con le nostre esigenze, i nostri gusti e sopratutto con il  budget a nostra disposizione.

    Ricordiamoci però di una cosa: l’acquisto della macchina è una cosa seria, non stiamo comprando un paio di scarpe che possiamo dimenticare nella scarpiera quanto ci hanno stufato: quella che compriamo ci deve piacere veramente, perchè avremo a che fare con lei quotidianamente e per lungo tempo, ed essendo un bene costoso non è semplice cambiarla o comprarne una nuova se ci accorgiamo che non ci piace più, sia per la svalutazione che per i costi , importanti, del passaggio di proprietà, quindi è bene cercare di indovinare per quanto possibile la nostra scelta per evitare di pentirsene una volta portata a casa.

  • Risparmiare con l’assicurazione auto

    Se abbiamo un’automobile, una delle poche spese irrinunciabili è l’assicurazione auto, e sfortunatamente una delle più care, sia come spesa generale che in confronti di altri paesi.

    Infatti in Italia, a causa di truffe e scorrettezze varie perpetrate ai danni delle assicurazioni, le stesse sono costrette ad aumentare i premi , e in alcune zone d’Italia ritenute più a rischio, generalmente al Sud, le cifre sono talmente elevate da rendere quasi impossibile assicurare la propria vettura, specie se neopatentati.

    Per questa ragione riuscire a risparmiare sulla polizza, significa alleggerirsi le spese di un peso importante.

    Sostanzialmente per risparmiare possiamo usare varie tecniche: ridurre le garanzie, scatola nera, decreto Bersani, assicurazione storica, assicurazione online, contrattare.

    La  prima tecnica è quella di ridurre le garanzie non obbligatorie: tenendo i massimali minimi di legge, levando le polizze accessorie come furto e incendio, atti vandalici, polizza cristalli, infortunio del conducente, tutela legale, assistenza stradale, etc. si abbassano i premi, ma anche le garanzie fornite: sul piano dei costi può essere una buona idea, ma se malauguratamente dovesse servirci quella copertura potremmo maledire quei pochi euro risparmiati: è una valutazione quindi da ponderare molto bene.

    Magari il furto e incendio è bene averlo su una macchina nuova, superati i tre o quattro anni di età, in considerazione del fatto che in caso di sinistro verrà ripagato il valore dell’auto sul mercato dell’usato, se volessimo avere una auto nuova dovremmo comunque aggiungere una cifra importante al rimborso dell’assicurazione. A volte poi può essere conveniente prendere questa garanzia direttamente dal concessionario, combinandolo con il finanziamento dell’auto, grazie a delle convenzioni spesso  è possibile ridurre considerevolmente il premio, integrandolo con la rata della macchina.

    Per atti vandalici e polizza cristalli dipende un pò dalla zona in cui parcheggiamo di solito la nostra auto, e dalle strade che frequentiamo: se siamo sufficientemente sicuri che non avremmo bisogno, considerata anche la franchigia potremmo anche decidere di fare a meno di questa garanzia.

    Per l’assistenza stradale verifichiamo che non sia compresa con l’acquisto dell’auto: sulle auto nuove alcune le case automobilistiche regalano questo servizio per i primi anni di vita, sarebbe sciocco pagare due volte questo servizio. Inoltre potremmo avere l’assistenza stradale con la tessera dell’ACI o facendo il check-up dell’auto durante le campagne promozionali stagionali.

    Potemmo inoltre risparmiare qualche soldo, scegliendo il pagamento in un’unica soluzione: frazionandolo semestralmente o trimestralmente si pagano degli interessi che avendo la disponibilità dell’intero premio annuale potremmo evitare di pagare.

    Se stiamo stipulando una nuova polizza senza spostare l’assicurazione da un’auto precedentemente posseduta in famiglia, possiamo avvalerci del cosiddetto “Decreto Bersani”, che consente di ereditare la classe di merito da un nostro familiare convivente presente nello stato di famiglia, evitando così di entrare in 14 classe. Ovviamente il premio non sarà lo stesso che pagherebbe il nostro familiare, perchè le assicurazioni in mancanza di continuità assicurativa nell’attestato di rischio applicano dei sovrapprezzi, ma comunque, potendolo fare, il gioco vale la candela (quanto meno dopo i 5 anni spariranno le tracce della Bersani dall’attestato, permettendoci di raggiungere la migliore tariffa, se non si sono fatti incidenti, con nove anni di anticipo).

    Altra possibilità per risparmiare, da verificare col proprio assicuratore, sono le formule di assicurazione a chilometraggio e/o con scatola nera: tali formule moderne consentono dei risparmi se si usa poco l’autovettura (generalmente sotto i 10.000 km l’anno), oppure se si accetta l’installazione di una scatola nera sulla propria autovettura, che registrando tutti gli spostamenti dell’auto permette alle assicurazioni di tutelarsi meglio contro eventuali truffe, permettendo quindi di praticare prezzi più contenuti.

    Se la nostra macchina avesse almeno vent’anni ed è in buone condizioni potrebbe essere un’idea farla diventare un veicolo storico: le assicurazioni per tali veicoli sono molto meno esose, poichè si presume se ne faccia un’uso sporadico. L’operazione richiede un pò di burocrazia, ma permette dei considerevoli risparmi se rientriamo nei parametri previsti.

    Quello che probabilmente è il metodo migliore per risparmiare è rivolgersi alle compagnie telefoniche o via internet: tali compagnie , generalmente costole di grandi gruppi assicurativi, riescono a praticare dei prezzi più bassi, poichè fanno a meno della rete commerciale, sostituita da internet e call center. Il problema , è che non avendo un interlocutore diretto che ci attende in agenzia, in caso di problemi sarà un po più complesso districarsi, ma generalmente il risparmio fa soprassedere queste mancate comodità, considerato il risparmio che si fa considerevole alla prima stipula (grazie a promozioni , buoni acquisto, e sconti speciali reperibili su internet), un pò meno al rinnovo.

    Ma non è sempre detto che l’assicurazione telefonica sia l’opzione migliore, conviene sempre fare un confronto, per questo ci viene d’aiuto uno strumento messo a disposizione dall’IVASS, l’istituto di vigilanza sulle assicurazioni e dal ministero dello sviluppo economico, chiamato TuoPreventivatore , un sito web dove  inserendo i dati che troviamo sull’ultimo attestato di rischio e sul libretto dell’auto ci manderà per e-mail in maniera automatica i preventivi di tutte le compagnie assicurative , consentendoci di scegliere la più economica.

    In aggiunta a questo servizio statale, limitato alla sola RCA, ne esistono di più raffinati, che consentono di preventivare anche le garanzie accessorie (i vari Facile, Segugio, Chiarezza, 6Sicuro,  ComparaMeglio, Assicurazione.it, Cercassicurazioni, etc. di cui spesso vediamo gli spot in televisione), che operando come dei broker, possono ottenere delle scontistiche extra rispetto al premio standard richiesto dalla compagnia, specie sulle assicurazioni telematiche.

    Ad ogni modo dopo un confronto e con dei preventivi più convenienti in mano potremmo sempre andare dal nostro assicuratore e negoziare uno sconto superiore minacciandolo di passare a un’altra compagnia, solitamente i margini per poter ridurre il nostro premio esistono, anche se non è detto che possa scendere sino alla cifra del nostro migliore preventivo: se cosi non fosse basterà cambiare assicurazione, tralaltro non è neanche più necessario mandare una disdetta a quella attuale: per effetto di una recente normativa  la polizza decade automaticamente se non si paga il rinnovo.