Acquisti Online

  • Arriva il Black Friday e il Cyber Monday…

    Arriva il Black Friday e il Cyber Monday…

    Come tutti gli anni verso la fine di novembre è tempo di Black Friday, il tradizionale evento commerciale che da il via agli acquisti natalizi con degli sconti speciali praticati sia dai negozi fisici che da quelli online.

    Essendo importato dagli Stati Uniti tradizionalmente si tiene il giorno dopo della festa del ringraziamento, quindi il quarto venerdi di novembre, e sempre seguito dall’evento gemello del Cyber Monday disponibile il lunedi successivo solo nei negozi online, tipicamente quelli che trattano articoli elettronici e informatici, ma generalmente esteso a quasi tutti gli e-commerce.

    Inoltre qualche sito, come Amazon, anticipa di qualche giorno le offerte o fa comunque qualche sconto anzitempo per invogliare agli acquisti strappando la vendita dei regali natalizi alla concorrenza.

    Quello a cui stare attenti peró é che lo sconto sia reale e non uno specchietto per le allodole: come succede per i saldi qualche negoziante furbetto rialza i prezzi qualche giorno prima per poter spacciare di avere fatto un grosso sconto che nei fatti non esiste o é meno importante di quanto si vuole far credere. Il trucco li é di monitorare i prezzi, magari aiutandosi anche con quegli strumenti online di price tracking come Camel Camel Camel o Keepa, ma anche impostando una ricerca nei comparatori di prezzo e monitorando se il prezzo è variato, riservandosi di fare l’acquisto al black friday solo se il risparmio esiste effettivamente.

    E se il prodotto che tenevate d’occhio fosse esaurito o riservato agli utenti piú fedeli del negozio, ad esempio agli utenti Prime di Amazon, non disdegnate di controllare nei siti concorrenti: generalmente monitorano i prezzi della concorrenza e controbattono l’offerta mettendo lo stesso articolo o uno simile allo stesso prezzo, e la cosa puó diventare interessante anche per risparmiarsi le spese di spedizione, ordinando piú articoli scontati dallo stesso negozio o trovando quello che oltre al prezzo scontato ha la spedizione gratuita.

    Insomma in un periodo di aumenti risparmiare qualcosa per i regali di Natale diventa essenziale, ma tenendo bene gli occhi aperti per evitare fregature. 

    Voi sapete giá che regali comprare al black friday? Avete qualche dritta da suggerire, qualche domanda, qualcosa da segnalare? Scrivetelo nei commenti!

  • Le politche di Amazon stanno cambiando?

    Le politche di Amazon stanno cambiando?

    Chi di voi acquista spesso su Amazon forse lo avrá notato, alcune politiche di Amazon, azienda che si è sempre distinta per una maniacale attenzione al cliente con un servizio clienti che dava sempre soddisfazione alla propria clientela, sta iniziando lentamente a cambiare registro.

    E non parlo del recente aumento del costo del prime che abbiamo trattato in precedenza, passato da 36 a 49.90 € annui, che se vogliamo è solo un piccolo tassello del puzzle: anche i servizi di consegna si stanno semplificando togliendo o limitando alcune soluzioni molto comode: ad esempio il servizio di consegna presso i punti di ritiro spesso non é disponibile nei punti a noi piú comodi costringendo a sceglierne uno piú lontano o a doverci rinunciare, cosa che magari non è un problema se abbiamo qualcuno che possa ricevere il nostro pacco, meno se quando siamo a lavoro non c’è nessuno in casa.

    Altro tassello sono i resi gratuiti, altro cavallo di battaglia dell’e-commerce americano: sebbene i famosi 30 giorni di ripensamento che ci consentono di provare un prodotto e magari di cambiare idea senza dover fornire spiegazioni continuano ad esserci, non sono piú applicati sull’intero catalogo , pertanto bisogna fare attenzione sulla pagina del prodotto dove è specificato se ne abbiamo diritto, ma soprattutto, fuori dalle tempistiche del diritto di recesso previsto per legge, vi verranno addebitati dei costi di reso, in particolare se si sceglie il ritiro a domicilio, che in precedenza non erano applicati.
    A dire il vero al momento generalmente é ancora possibile il reso gratuito ma soltanto con una specifica modalitá tra quelle disponibili che per noi puó essere quella piú scomoda, altrimenti dobbiamo pagare 5,75 euro per il ritiro a domicilio standard, 4€ per il punto di ritiro o addirittura 50 euro per oggetti voluminosi, cosa che potrebbe farci desistere dal richiedere il reso.

    Tendenzialmente la soluzione gratuita è il ritiro presso un locker, cosa che può rivelarsi scomoda specie se non ce ne sono tanti dalle nostre parti. Va anche tenuto conto che se l’oggetto non é venduto direttamente da Amazon Italia, ma da un venditore terzo o da un Amazon estero i costi di reso ci verranno comunque addebitati a meno che non ci si avvalga del diritto di recesso previsto per legge nei primi 14 giorni dall’ordine.

    E ancora il servizio clienti di Amazon non risponde più per determinati articoli venduti da marketplace, se giá alcuni non erano spediti dalla logistica di  Amazon ma dal venditore terzo con l’impossibilitá di cumulare la spedizione e risparmiare sulle spese di consegna, alcuni articoli, tipicamente alcuni di quelli venduti da venditori asiatici delegano il servizio clienti direttamente al venditore, che applicherá le proprie regole, tendenzialmente meno accondiscendenti di quelle di Amazon: in pratica é come acquistare direttamente su store cinesi come Aliexpress senza i vantaggi , soprattutto in termini di tempi di consegna, dell’acquisto su Amazon, a quel punto tanto vale comprare direttamente da uno store cinese dove tendenzialmente i prezzi sono piú bassi.

    Va quindi fatta attenzione sulla scheda prodotto al box dove viene indicato chi é il venditore (Amazon o un venditore terzo), chi ha in carico la spedizione (la logistica di Amazon o lo stesso venditore) e chi ha in carico il servizio clienti (Amazon o il venditore stesso), cosa che potrebbe suggerisci di evitare l’acquisto e di orientarci su un prodotto simile che per pochi spiccioli in piú magari è spedito e garantito direttamente da Amazon con tutte le sicurezze del caso, senza dover rischiare che in caso sorgessero dei  problemi non ci vengano risolti.

    Insomma , questo non significa che bisogna scappare da Amazon, ma solo di fare un pó piú attenzione e non dare sempre per scontato che acquistare dal celebre portale sia l’opzione migliore, anche perché possono esserci valide alternative che hanno lo stesso prodotto a prezzi inferiori, specie per determinate tipologie di prodotti.

    Voi ne eravate al corrente? Avete qualche dritta da suggerire, qualche domanda, qualcosa da segnalare? Scrivetelo nei commenti!

  • Prime aumenta di prezzo: cosa possiamo fare?

    Prime aumenta di prezzo: cosa possiamo fare?

    Molti di voi che fanno acquisti sul celebre sito di e-commerce Amazon o che sono appassionati di film e serie tv lo conosceranno: parlo di Amazon Prime, il servizio che permette a fronte di un piccolo canone di usufruire di una serie di servizi offerti dal sito di Jeff Bezos.

    Sicuramente quello più famoso è quello per la spedizione gratuita, infatti gli abbonati prime non pagano mai le spedizioni anche se fanno acquisti inferiori ai 29 euro, soglia per la quale le spedizioni a domicilio sono gratuite per tutti. C’è da dire che se non si è abbonati prime e si vuole fare un piccolo acquisto si può comunque usufruire dei centri di ritiro o dei locker per evitare le spese di spedizione, però la possibilità di ricevere a casa senza spese anche il prodotto da pochi euro è sempre comodo.

    Poi c’è Prime Video, la piattaforma di streaming video dove vedere serie tv, film e anche qualche evento sportivo che è migliorata tanto nel tempo, fino ad essere una valida alternativa a piattaforme come Netflix o Disney+ ma ad un costo ben minore.

    E poi si ha accesso alla versione ridotta di tanti servizi che Amazon vende ad un canone aggiuntivo che consentono di provare il servizio e che possono bastare a chi non li usa assiduamente, parlo della piattaforma di streaming musicale Amazon Music, o di Kindle Unlimited per accedere gratuitamente ad una vasta scelta di libri disponibili gratuitamente: ovviamente il catalogo sarà ridotto ma consente comunque di usufruire del servizio compreso nel prezzo di prime.

    E ancora abbiamo l’accesso in anteprima ad offerte speciali ed eventi come il prime day che consentono risparmi molto importanti per i nostri acquisti, la possibilità di abbonarsi gratuitamente ad un canale twitch , il backup gratuito delle foto dal nostro cellulare, insomma una marea di servizi a un prezzo molto contenuto.

    E in Italia siamo parecchio fortunati perchè questo prezzo è uno dei più bassi rispetto a quanto costa in altre parti del mondo, a seconda del paese costa anche 4 volte il prezzo richiesto in Italia, infatti fino ad ora bastavano 36 euro all’anno, contro i 49 della Francia, i 69 della Germania, le 79 sterline del regno unito o i 139 dollari in USA.

    Purtroppo però dal 15 di settembre le cose sono destinate a cambiare perchè a causa dell’inflazione il prezzo dell’abbonamento prime aumenterà in tutta Europa, Italia compresa portando il prezzo dai vecchi 36 euro annuali o 3.99 euro se pagati mensilmente ai nuovi 49.90 annuali o 4.99 al mese. 

    Non si tratta di un costo esorbitante ma sicuramente non è una bella notizia, ma cosa possiamo fare? Beh visto che c’è ancora un pò di tempo prima che l’aumento diventi operativo si può sfruttare il momento per abbonarsi o passare dal piano mensile a quello annuale prima degli aumenti per garantirsi ancora un anno con il prezzo precedente.

    Altrimenti se utilizziamo stabilmente solo uno dei servizi principali come Prime Video o le spedizione gratuite, possiamo pensare di disdire e rivolgerci ai servizi di streaming concorrenti, ce ne sono ormai tanti altri ed alcuni sono pure gratuiti grazie alla pubblicità, e magari utilizzare il servizio di ritiro gratuito per le spedizioni di piccolo valore o cercare di raggiungere le 29 euro di valore per ottenere la spedizione gratuita tenendo nel carrello i nostri prodotti per qualche giorno in attesa di raggiungere la soglia.

    Insomma volendo se ne può fare a meno, ma tutto sommato l’aumento di 1 euro al mese per molti non vale la perdita della comodità dei servizi che offre dato che alla fine il costo rimane comunque abbordabile.

    Voi eravate al corrente della cosa, pensate di disdire o seppur a malincuore accetterete l’aumento? Scrivetelo nei commenti cosi come se avete dubbi, curiosità o qualcosa da segnalare.

  • Ecco quando inizia il Prime Day 2022

    Ecco quando inizia il Prime Day 2022

    Come tutti gli anni Amazon dedica degli eventi speciali per i suoi clienti che consentono dei risparmi interessanti su molti dei prodotti a catalogo. I due più interessanti sono certamente il Black Friday che inaugura la stagione degli acquisti natalizi e che si svolge intorno all’ultimo venerdì di novembre, anche se spesso alcune offerte vengono anticipate o  posticipate di qualche giorno, come il famoso Cyber Monday, che si tiene il lunedì successivo, ma essendo diventata ormai una tradizione viene applicata in forme più o meno differenti da tutti i negozi sia fisici che online, mentre un evento è un’esclusiva di Amazon, il Prime Day che quest’anno si svolgerà il 12 e 13 luglio, e che verrà anticipato da delle offerte speciali sui prodotti, dispositivi e servizi di Amazon già dalla fine di giugno.

    Anche in questo caso le offerte sono tante, per un po tutte le categorie di prodotti e scaglionate nel tempo: consentono risparmi importanti specie se ad andare in offerta è quel prodotto che avevamo in mente di acquistare, inoltre in presenza di offerte importanti la concorrenza cercherà di fare offerte similari, questo porterà ad un periodo interessante per gli acquisti, anche se non siamo clienti di Amazon.

    Infatti queste offerte si chiamano Prime Day, perché sono riservate agli utenti del servizio Prime che permette con pochi euro al mese di avere una serie di servizi, dalle spedizioni gratuite senza limiti di spesa, al servizio di streaming video Prime Video , allo streaming musicale di Amazon Music, alla lettura di alcuni libri in formato digitale, all’archivio delle nostre foto, alla possibilità di abbonarsi gratuitamente a un canale twitch e all’accesso a sconti esclusivi, come il Prime Day.

    Tralaltro esiste la possibilità di provare gratuitamente per 30 giorni il servizio Prime e solo al temine di questo periodo , che magari abbiamo utilizzato per accedere alle offerte, e se si è soddisfatti pagare l’abbonamento, che al momento costa 36 euro all’anno o 3.99 se lo si paga mensilmente.

    Ma anche se non si e’ clienti Prime non è detto che l’offerta non ci interessi, sia perchè generalmente anche la concorrenza controbatte le offerte più interessanti consentendoci di risparmiare anche se non possiamo o vogliamo acquistare su Amazon, ma banalmente nulla ci vieta di provare gratuitamente il servizio o di attivare l’abbonamento anche solo per 1 mese nel caso ne avessimo già usufruito in passato, se ci permette di risparmiare una cifra consistente su un prodotto che avevamo in mente di acquistare: se risparmiassimo 2 o 300 euro sullo smartphone o sul televisore che avevamo adocchiato, ci siamo sicuramente ripagati la spesa, mentre se il prodotto che a noi interessa non dovesse andare in sconto o lo si trova altrove allo stesso prezzo per questa volta possiamo tranquillamente evitare l’abbonamento.

    Il consiglio è quello di monitorare i prezzi poco prima dell’inizio degli sconti sia su Amazon che nei siti concorrenti e tenersi pronti a premere il grilletto quando partono le offerte.

    Poi ovviamente non tutto andrà in offerta : difficilmente si vedranno prodotti particolarmente richiesti come schede video o consolle per videogiochi o magari per la tipologia di prodotti che ci interessavano vanno in offerta dei prodotti che non ci piacciono però considerando che gli sconti possono essere anche del 30-50% attendere il 12 luglio non e’ certo una cattiva idea se si può risparmiare qualcosa in un periodo dove tutto sta aumentando.

    Voi eravate al corrente della cosa? Comprate spesso durante questi eventi? Avete qualche dubbio, domanda o curiosità? Scrivetelo nei commenti!

  • Comprare online a rate senza interessi

    Parliamo dei sistemi di acquisto dilazionato presenti su molti e-commerce che permettono di pagare senza interessi in un numero limitato di rate senza dover accendere un finanziamento tradizionale.

    Infatti ormai molti siti permettano di pagare i nostri acquisti con un finanziamento tradizionale online, fornite dalle stesse finanziarie che siamo abituati a trovare nei negozi al dettaglio, e che hanno gli stessi costi, gli stessi tassi di interesse che generalmente al di fuori di eventuali promozioni possono essere particolarmente esosi, e soprattutto la stessa burocrazia, con richiesta di buste paga e approvazione del finanziamento non immediata.

    Ma una nuova soluzione si sta affacciando da qualche tempo, denominata BNPL , Buy Now Pay Later, dove  all’atto dell’acquisto online abbiamo la possibilità di pagare a rate senza interessi in un limitato numero di rate da restituire a breve termine eliminando i costi e la burocrazia di un finanziamento tradizionale, visto che riducendo tempi e importi anche i costi e i rischi si riducono notevolmente.

    Si parla infatti di importi relativamente piccoli, di non più di qualche centinaia di euro da restituire in 3 o 4 rate, di cui la prima pagata sul momento dell’acquisto, e quindi solitamente ripagando il debito nel giro di due mesi e soprattutto di un servizio disponibile direttamente sul carrello dell’e-commerce.

    Sebbene sia una possibilità nata da Amazon e offerta solo per determinati prodotti e clienti ritenuti sicuri in base allo storico dei propri acquisti, la cosa si è evoluta dando vita alla creazione di nuove startup che concedono questa sorta di micro prestiti senza interessi allo scopo di incrementare le vendite dei negozi online.

    Sono nate società apposite come Klarna, Scalapay o ClearPay che offrono questo servizio, ma già chi operava nel settore dei finanziamenti come Oney e anche un gigante dei pagamenti digitali come PayPal è entrato in questo nuovo mercato, che riguarda forse più il marketing digitale che il settore dei finanziamenti.

    Si tratta di una sorta di finanziamento senza interessi a breve termine, che proprio per le sue caratteristiche richiede meno burocrazia, meno costi e più sicurezza al punto che è diventato uno strumento per facilitare le vendite degli e-commerce e convincere i più indecisi, magari riluttanti a fare una spesa importante in un colpo solo, e magari finalizzare l’acquisto di quel televisore o di quello smartphone che avevamo adocchiato potendolo pagare in 3 rate senza interessi.

    L’acquirente infatti, a meno che non sia in ritardo con il rimborso delle rate, non sostiene alcun costo mentre è il venditore ad accollarsi il costo del servizio dovuto alla società, col vantaggio però di ricevere subito l’importo.

    Anche in caso di resi non ci sono problemi di sorta: il servizio interromperà il pagamento delle rate residue e restituirà quelle già pagate sulla stessa carta di credito collegata al servizio.

    Basta infatti registrarsi con una delle società che offrono il servizio, senza dover presentare buste paga o particolari garanzie se non l’uso di una carta di credito non prepagata e se sono convenzionate con l’e-commerce di nostro interesse fare l’acquisto scegliendo come modalità di pagamento questo servizio anziché la solita carta di credito.

    L’unica cosa a cui fare attenzione per evitare penali è assicurarsi che il pagamento avvenga nei tempi concordati: generalmente si paga la prima rata al momento dell’ordine e le successive due dopo 30 e 60 giorni, quindi fate attenzione al fatto che le 3 rate non si pagano in 3 mesi ma solo in due, mentre con uno in particolare (ClearPay) le rate sono 4 ma ogni due settimane, quindi la dilazione è di 42 anziché 60 giorni.

    Ovviamente a seconda del servizio scelto, di cosa stiamo comprando, dove lo stiamo facendo, e in base al nostro storico dei pagamenti precedenti ci viene concessa una linea di credito più o meno importante: quindi magari la prima volta che utilizziamo il servizio non sarà possibile procedere all’acquisto di un televisore da 1500 euro, ma non ci saranno problemi ad acquistare un paio di sneakers da 150

    Poi a seconda del servizio ci sono delle possibilità aggiuntive come la possibilità di creare delle carte di credito virtuali per fare spesa ovunque, anche al di fuori dei negozi convenzionati o la possibilità tramite un’app di pagare con lo stesso metodo anche nei negozi fisici convenzionati con il servizio.

    Inoltre ogni servizio ha il proprio algoritmo e le proprie regole per stabilire se concedere o meno il finanziamento, quindi non è detto che se un servizio rifiuti l’acquisto non possa andare a buon fine col concorrente

    Ad ogni modo si tratta di una possibilità in più per fare i nostri acquisti, facile , veloce e senza costi, anche se è vero che si tratta più di uno strumento per indurci all’acquisto che non un vero finanziamento dato che alla fine un finanziamento a 60 giorni non cambia sostanzialmente le nostre finanze: quel bene probabilmente lo avremmo potuto compare anche pagandolo per intero, ma magari non volevamo deciderci o far sapere in casa di avere speso tutti quei soldi in un colpo solo.

    Voi avete già utilizzato questi strumenti? Avete qualche dubbio, consiglio, critica o suggerimento? Scrivetelo nei commenti, come al solito li leggeremo e vi rispondemo.

  • Spedire pacchi con i corrieri espresso

    Spedire pacchi con i corrieri espresso

    Acquistando online siamo abituati a ricevere pacchi con i corrieri espresso: con una spesa esigua possono consegnare il nostro ordine in 24/48 ore con la possibilità di tracciare la spedizione e spesso di accedere a servizi aggiuntivi come consegna in un punto di ritiro, pagamento alla consegna, notifica della consegna, consegna su appuntamento o al piano, gestione di eventuali resi etc.

    Ma se invece del nostro sito di e-commerce preferito dobbiamo essere noi a spedire un pacchetto col corriere, magari a un nostro amico, la restituzione di un’ordine oppure se abbiamo venduto a distanza un prodotto usato, cosa dobbiamo fare?

    Innanzitutto c’è da sapere che i corrieri generalmente non vendono i loro servizi direttamente ai privati o se lo fanno hanno tariffe veramente esose: spedire un pacchettino in un’altra provincia può tranquillamente costarvi più di 50 euro, questo perché disincentivano le spedizioni una tantum in favore di abbonamenti o carnet prepagati, ma per un privato è difficile che possa essere conveniente acquistare un pacchetto di 100 spedizioni.

    Ovviamente il sistema per accedere a prezzi molto più umani esiste, basta rivolgersi ai giusti interlocutori: possono essere le poste o gli esercizi commerciali che fanno spedizioni, i siti o i marketplace dove vendete il vostro usato che spesso hanno un loro servizio di spedizione o delle convenzioni con determinati corrieri o ancora dei siti specializzati che comparano i prezzi degli spedizionieri o che rivendono al dettaglio le spedizioni dei corrieri “spacchettando” i loro abbonamenti.

    In tal caso il sito, una volta accettato il preventivo della spedizione in base a destinazione, peso e dimensioni e pagato con carta di credito, vi invierà per email o vi metterà a disposizione una lettera di vettura del corriere convenzionato che dovrete stampare e attaccare al pacco e per il ritiro attendere  il giorno lavorativo successivo il corriere a casa vostra come fareste per il reso di un sito e-commerce, in alcuni casi sarà possibile lasciare il pacco presso un punto di consegna convenzionato, generalmente tabaccherie , edicole o cartolerie, indicato in fase di acquisto.

    Generalmente per una spedizione standard un corriere vale l’altro, ma c’è da sapere che in base alla località alcuni corrieri non effettuano il servizio, richiedono dei costi extra o consegnano in tempi più lunghi, cosa da valutare se spedite beni deperibili, o non effettuano servizi speciali come la consegna garantita entro un certo orario.

    Le cose cambiano se dovete richiedere un servizio extra, dalla consegna al sabato o al piano, all’assicurazione, dall’utilizzo di un punto di consegna o di ritiro al pagamento in contrassegno o alla spedizione ingombrante, pesante o fuori misura: non tutti i siti, ne i corrieri fanno questi servizi o possono richiedere dei sovraprezzi particolarmente esosi, quindi potrebbe essere necessario vagliare più siti o comparatori, o magari rivolgersi a un diverso corriere da quello abituale.

    Mentre se dovete spedire all’estero il sito o il corriere scelto può fare davvero la differenza, perché a differenza degli invii nazionali spedire anche un piccolo pacchetto anche con tutti gli stratagemmi del caso può rivelarsi un salasso, tanto che per pacchetti di dimensioni contenute potrebbe essere più conveniente spedire per raccomandata internazionale che non per corriere, seppur mettendo in conto tempi di consegna più lunghi.

    Attenzione inoltre al peso e alle dimensioni , alcuni corrieri hanno tariffe particolarmente convenienti per spedizioni di piccole dimensioni, cosi come alcuni possono essere poco convenienti oltre una certa soglia: ad ogni modo in fase di preventivo se non siete sicuri delle dimensioni del vostro pacco perchè non lo avete ancora preparato è sempre meglio esagerare: entro certi limiti di peso o dimensione spesso il costo non varia ma se al ritiro il pacco fosse più grande o pesante di quanto dichiarato potrebbero essere applicate delle penali anche più esose di quanto vi è costata la spedizione.

    Ad ogni modo con un pò di ingegno e qualche dritta si può spedire pacchi in tempi veloci e completamente tracciati spendendo pochi euro.

  • Il pericolo delle recensioni fasulle

    Il pericolo delle recensioni fasulle

    Avrete forse saputo che recentemente Amazon ha tolto dalla vendita nel suo store online i prodotti di alcuni produttori orientali, principalmente di accessori per telefonia, informatica e fai da te, alcuni molto famosi nel loro campo per avere un ottimo rapporto qualità prezzo per via , pare , del ricorso a recensioni fasulle.

    La cosa è strana, vista la notorietà dei marchi in questione, ma parrebbe che avessero pilotato le recensioni in cambio di prodotti gratuiti e/o rimborso dell’acquisto a chi avesse messo una recensione particolarmente entusiasta ed è ancora più strano visto che la qualità di quei prodotti era comunque buona.

    In effetti esistono dei network di recensioni illegali che assoldano recensori per conto dei venditori in cambio di prodotti gratuiti e/o bonus, cosi come esistono venditori che inseriscono nel prodotto dei biglietti per sollecitare delle recensioni a 5 stelle, garantendo omaggi o rimborsi in cambio dell’inserimento di un feedback positivo ed è possibile che i produttori bannati se ne siano serviti e siano stati beccati da Amazon, che ha ovviamente interesse a che le recensioni siano le più oneste possibili dato che altrimenti finirebbero per diventare inutili, e quindi perdere uno strumento di stimolo all’acquisto.

    woman in yellow shirt showing a beauty product while recording on smartphone

    Purtroppo questo fenomeno delle false recensioni è diffuso e non colpisce solo Amazon, ma un po’ tutti i siti di recensioni, anche quelli per hotel o ristoranti ad esempio, dove bisogna fare la tara alle recensioni che leggiamo scremando quelle troppo entusiaste e quelle troppo negative per capire le effettive qualità e mancanze del prodotto o servizio di nostro interesse

    Le recensioni negative generalmente capitano non tanto per la scarsa qualità dei prodotti, ma per qualche disguido che si è venuto a creare, spesso indipendente dalle volontà del venditore, che tendenzialmente cerca di evitare a costo di perderci dei soldi perché va a incrinare la propria reputazione: è raro che quantomeno il venditore non abbia proposto una soluzione del problema, mentre meno raro è che il feedback negativo possa dipendere da una ripicca, da una falsa recensione creata da un concorrente per metterlo in cattiva luce, o un tentativo di ricatto andato a male come il classico cliente del ristorante che minaccia recensioni negative se non gli viene fatto uno sconto.

    E dall’altro lato ci sono le recensioni troppo favorevoli messe dallo stesso venditore, che magari si serve di prestanome, spesso reclutate da agenzie specializzate in false recensioni, che inquinano la recensione fornendo una visione distorta della realtà, oppure come detto delle recensioni dove si è indorata la pillola con degli omaggi per far raccontare un prodotto mediocre come uno di assoluta eccellenza.

    Per questa ragione dobbiamo stare attenti e scartare da una parte le sviolinate dove il prodotto viene raccontato come il top anche se è evidente che si tratta di un prodotto da quattro soldi , cosi come insospettirci se troviamo stroncature esagerate. Se come capita per molti prodotti di origine orientale lo stesso prodotto è venduto con marchi differenti leggiamo i feedback anche dei prodotti analoghi per farci un idea, se a parità di prodotto i feedback sono troppo differenti può essere indice di recensioni fasulle.

    Una volta scremate le recensioni esagerate , in entambi i sensi, si dovrebbe essere in grado di farci un’idea del prodotto prima di acquistarlo e di comprendere pregi, difetti e caratteristiche particolari difficilmente reperibili nelle schede tecniche, aiutandoci nella scelta. Spesso poi sono corredate di foto o video del prodotto in funzione, cosa che ci permette di capire meglio magari gli ingombri o una particolare caratteristica che lo differenzia dalla concorrenza.

    E attenzione anche alle recensioni che trovate in rete, dai siti di comparazione ai canali di certi influencer: ci sono quelli seri che raccontano il prodotto onestamente elencando i vari pregi ma anche i difetti, e chi specie tra quelli più piccoli, che a volte anche in buona fede o per inesperienza per ingraziarsi un produttore che per la prima volta ha fornito loro o addirittura regalato un prodotto da recensire tendono ad esagerare coi complimenti e/o a soprassedere su difetti e mancanze, senza accorgersi che così facendo a lungo andare andranno a giocarsi la propria reputazione.

    Diciamo che le recensioni sono un’arma a doppio taglio, ma che se usata bene può essere parecchio utile, voi le utilizzate? Recensite voi stessi i prodotti? Fatecelo sapere nei commenti.

  • Dogana: cosa è cambiato per i nostri acquisti dall’estero

    Dogana: cosa è cambiato per i nostri acquisti dall’estero

    Riprendiamo il discorso dogana per gli acquisti dall’estero di cui vi parlavo in un articolo precedente, perché è arrivato il fatidico 1 luglio 2021 e sono cambiate le normative per gli acquisti che facciamo dall’estero, con cambiamenti che impatteranno in maniera sostanziale anche sui consumatori.

    Innanzitutto finisce il regime “VAT De Minimis” che consentiva l’esenzione da dazi e IVA sugli acquisti extra UE inferiori ai 22 euro che ci consentiva di fare acquisti di prodotti economici nelle varie piattaforme e-commerce orientali a prezzi molto vantaggiosi, col solo svantaggio di tempi di consegna non particolarmente celeri.

    Inoltre con l’aggiornamento della modulistica necessaria per l’importazione le dogane conoscono molto più precisamente il contenuto e il valore reale dei pacchi anche senza dover fare dei controlli a campione, evitando la prassi di qualche venditore furbetto che dichiarava un valore molto contenuto per riuscire ad evadere l’IVA rientrando nella fascia dell’esenzione.

    Questo significa che qualsiasi articolo di natura commerciale che arriva da un paese non facente parte della comunità europea sarà soggetto all’iva: per gli articoli sotto i 150 euro potrà essere direttamente il sito dove effettuate l’acquisto a riscuotere la tassa per voi, evitando di dover pagare iva e diritti postali al postino. Sopra il valore di 150 euro dovrete comunque pagare iva, dazi e diritti postali al postino o al corriere che vi consegna il pacco.

    L’unica esenzione che rimane è per gli acquisti di carattere non commerciale, quindi spediti in maniera occasionale da privato a privato, che sotto i 45 euro di valore restano esentati dal pagamento di iva, dazi e diritti postali.

    Fortunatamente cambiano anche i diritti postali, che si fanno decisamente più leggeri specie per gli invii di valore contenuto: sotto i 22 euro di valore, qualora l’IVA non sia stata già pagata alla fonte, pagheremo solo 2 euro di diritti postali oltre all’IVA, entro i 1000 euro di valore i diritti postali saranno di 5 euro, per arrivare a 15 euro nel caso il valore superi i 1000 euro, il pacco contenga prodotti da collezione, abbia delle irregolarità doganali che richiedono ulteriori verifiche o che sia destinato ad una società.

    C’è da dire che il cambiamento creerà disservizi e rallentamenti per i beni passati in dogana a cavallo delle nuove normative, anche considerando i lunghi tempi di spedizione: un prodotto di valore inferiore ai 22 euro magari spedito a giugno 2021, se passa in dogana dopo il primo luglio si troverà a dover pagare IVA e i 2 euro di oneri di sdoganamento al postino, anziché essere consegnato senza alcuna spesa al destinatario come avveniva in precedenza, se fosse passato in dogana entro il 30 giugno.

    Ovviamente alla fine della fiera, come consumatori pagheremo di più perché volenti o nolenti saremo costretti a pagare sempre e comunque l’IVA dato che non sarà più tecnicamente possibile evaderla, mentre in precedenza, pur essendo in buona fede capitava, vuoi perché il pacco non veniva controllato in dogana o vuoi perché il mittente giocava con le spedizioni, di non pagarla.

    C’è anche da dire che con quelle tasse finanziamo i servizi al cittadino e non potendo più eluderle si elimina il vantaggio che i venditori stranieri, dato che non pagandole potevano fare prezzi più bassi, avevano nei confronti di quelli europei che dovendo pagare le tasse erano costretti a fare prezzi più alti: alla lunga quindi si aiuta la nostra economia.

    Il vantaggio è che teoricamente non avremo più sorprese con la dogana e sotto i 150 euro tendenzialmente sarà il sito dove acquistiamo che aggiungerà l’IVA direttamente sul carrello in fase di pagamento togliendoci la scocciatura di dover pagare qualcosa al postino.

    Magari qualche problema potrebbe nascere per gli acquisti in dropshipping, dove pur acquistando da un sito o un venditore europeo la spedizione parte da un magazzino estero, esempio dalla Cina, in quel caso se l’IVA non è stata pagata alla fonte, ci troveremo magari inaspettatamente, a dover pagare IVA e diritti al postino.

    Ad ogni modo ci dovremmo abituare ad un nuovo sistema, e magari a rivalutare dove acquistare alcune tipologie di articoli. Voi ne eravate al corrente? Scrivetelo nei commenti!

  • Arriva il Prime Day 2021

    Arriva il Prime Day 2021

    Il 21 e 22 giugno ci sarà l’ormai famosissimo prime day di Amazon: per chi non lo sapesse è una sorta di evento creato dal popolare sito di e-commerce dove per 2 giorni ci saranno delle offerte importanti dedicate agli abbonati prime, cioè quegli utenti che pagando 3.99 euro al mese o 36 euro annuali accedono ad una serie di servizi quali la spedizione sempre gratuita senza minimo d’ordine, l’accesso alla piattaforma di streaming Prime Video per vedere film serie tv, programmi e prossimamente anche eventi sportivi tra cui alcune delle partite di Champions League, il servizio di streaming musicale Amazon music,  poi ancora Prime gaming per ottenere videogiochi gratuiti e la possibilità di abbonarsi gratuitamente ad uno streamer su Twich, Prime reading per avere una selezione di ebook da leggere gratuitamente , Amazon photos per immagazzinare gratuitamente sul cloud di amazon le nostre foto, etc.

    Insomma una bella selezione di servizi, che fin tanto che si mantengono su queste tariffe sono molto interessanti, anche perché è verosimile che possano aumentare in futuro dato che il canone italiano è uno dei più bassi al mondo, e se all’inizio era giustificato dai pochi servizi disponibili, ormai il servizio è diventato maturo e potrebbe presto aumentare fino a costare anche il doppio o il triplo, quindi se siete interessati conviene fare l’abbonamento prime annuale in modo da mantenere il prezzo conveniente per un’anno intero e non beccarsi l’aumento il mese successivo all’aumento di listino, come è capitato per esempio ad alcuni servizi di streaming

    Se poi vi volete solo fare un’idea , c’è la possibilità di abbonarsi in prova gratuita per 30  giorni, in modo da farsi un’idea e a poter accedere alle offerte speciali del prime day, e qualora non ci si ritenga soddisfatti basterà ricordarsi di disdire prima della scadenza se non più interessati: ma attenzione una volta usufruito del periodo di prova qualora in futuro ci si vorrà riabbonare non si potrà più richiedere un nuovo periodo di prova gratuito, ma si dovrà necessariamente pagare.

    Se poi si è studenti universitari c’è pure la possibilità di pagare il prime la metà: solo 18 euro l’anno, utilizzando il programma prime student, anche in questo caso è possibile avere un periodo di prova gratuito di ben 90 giorni, a condizione ovviamente di poter dimostrare di essere studenti inviando un certificato di iscrizione o iscrivendosi con la mail rilasciata dall’università.

    Ma tornando al prime day che tipo di offerte potremmo aspettarci? Sicuramente ci saranno delle Offerte lampo che valgono per un limitato lasso di tempo , esempio per mezzora o un’ora e che  verranno pubblicate a scaglioni in diversi momenti della giornata, quindi state all’occhio per beccare l’offerta che vi interessa appena disponibile e prima che terminino le scorte, alcune saranno visibili in anteprima qualche ora prima con l’indicazione dell’inizio della promozione, mentre altre saranno a sorpresa, altre offerte magari meno scontate saranno disponibili per l’intera durata del prime day ovviamente salvo esaurimento scorte.

    Ma cosa andrà in offerta? Difficile saperlo in anticipo ma generalmente non dovrebbe mancare uno sconto extra su una selezione di articoli warehouse, gli articoli rimandati dai resi che vengono ricondizionati e venduti a prezzo scontato, oltre ai dispositivi amazon come kindle, fire tv o gli assistenti vocali della linea echo, e ai prodotti con i marchi Amazon come Amazon basics, find, Happy Belly, Solimo, Goodthreads, Meraki, Iris&Lilly , etc.

    Sul nuovo non è impossibile che si potranno trovare televisori, utili ora che siamo alla vigilia del cambio di sistema di trasmissione del digitale terrestre, sicuramente non mancheranno offerte su musica , moda, alimentari, prodotti elettronici come cellulari componenti informatici, videogiochi, etc.

    Voi aspettavate il prime day? Siete già abbonati a prime? Fatecelo sapere nei commenti.

  • Nuove regole doganali: è la fine per gli acquisti dall’estero

    Nuove regole doganali: è la fine per gli acquisti dall’estero

    Cambiamenti all’orizzonte in vista per gli acquisti fuori dall’Europa, e purtroppo la cosa impatterà non solo sui venditori ma soprattutto sui consumatori, dato che stanno cambiando le regole doganali.

    Da marzo 2021 vige una diversa burocrazia che richiede all’atto della spedizione maggiori informazioni sul contenuto della merce e che consente dalle dogane i tracciare esattamente il contenuto del pacco evitando le elusioni di iva e dazi, che prima erano possibili dichiarando il falso dato che i controlli avvenivano a campione e quindi c’erano ottime possibilità di farla franca, questo ora diventerà molto più difficile almeno sulle spedizioni postali, fino a diventare impossibile entro il 2024 quando questa normativa si estenderà  a tutte le tipologie di spedizioni, rendendo inutili allo scopo di evadere le tasse la spedizione dai magazzini europei, riforniti via terra o via mare e quindi non soggetti a controlli.

    Ovviamente è giusto che le tasse vengano pagate, anche perché la possibilità di evadere le tasse va a a svantaggiare chi vende i prodotti rispettando le leggi e pagando le tasse, ma questo porterà ad un aumento dei prezzi soprattutto dei beni di scarso valore che erano quelli che conveniva comprare dall’estero, Cina in primis, e ce ne possiamo fare un’idea facilmente cercando lo stesso prodotto su Aliexpress spedito dalla Cina o da Amazon spedito dall’europa , noteremo che i prezzi europei sono molto maggiori, arrivando in certi casi a più del doppio per lo stesso identico articolo, e non solo per le maggiori spese di logistica, ma soprattutto perché il prodotto spedito dall’Europa ha , almeno in teoria, pagato le tasse , quello spedito dalla Cina non è detto che lo abbia fatto.

    Ma considerando comunque che i dazi si pagano sopra i 150 euro di valore della merce e generalmente incidono poco, almeno su spedizioni destinate ai consumatori finali, quello che incide è l’iva (normalmente al 22%) che viene calcolata anche sul costo della spedizione e i costi di sdoganamento che sono fissi e per le spedizioni via posta sono a seconda dei casi di 7.50 o di 15 euro.

    Fortunatamente però se la spedizione era destinata a un privato e il valore della merce, comprensivo dei costi di spedizione era inferiore ai 22 euro, iva costi di sdoganamento e dazi non erano dovuti, rendendo conveniente l’acquisto di articoli di scarso valore fuori dalla UE, dal classico cavetto, all’adattatore, dal caricabatterie al cinturino dell’orologio, dal giocattolino all’articolo di bigiotteria o simili, e l’unico rischio , a parte i lunghi tempi per ricevere la merce, era solo quando avveniva un controllo a campione e il doganiere riscontrasse delle irregolarità , dal valore dichiarato non congruo, a prodotti non ammissibili o in presenza di prodotti falsi che a seconda dei casi portavano a integrare della documentazione dilatando i tempi, a pagare delle multe, al sequestro dei prodotti o alla denuncia in casi limite.

    Il grande problema è che da luglio 2021 questa esenzione sotto i 22 euro di valore scomparirà, questo significherà che tutti i prodotti passeranno dai controlli dalla dogana, e non ci sarà la sola verifica a campione per i pacchetti più piccoli, con conseguente allungamento dei già lunghi tempi di ricezione dei prodotti, ma soprattutto che su ogni invio dovremmo pagarci non solo l’iva ma anche i costi di sdoganamento

    Questo significa che un cavetto del valore di un euro acquistato in Cina ce ne costerà quasi 10 e arriverà in tempi ancora più lunghi,  infatti 1 euro  + il 22% di iva , fa 1.22 , più 7.50 di costi di sdoganamento diventano 8.72 euro da pagare al postino, oltre l’euro pagato per il prodotto e se poi ci fosse una incongruenza che richiede un’integrazione di documentazione , ad esempio quando il doganiere ritiene il valore dichiarato della merce non congruo, lo sdoganamento passa da 7.50 a 15 euro, quindi il nostro cavetto da 1 euro ci sarà costato in balzelli vari 16.22 euro aggiuntivi al suo prezzo.

    Ovviamente cosi facendo acquistare dalla Cina diventerà sempre meno conveniente, a quel punto il cavetto probabilmente mi converrà comprarlo in europa a  prezzo maggiorato , sempre che non mi chiedano magari 5 o 10 euro di spedizione , e quindi avrò pagato il cavetto anche 15 o 20 volte il suo valore, insomma si metterà male in tutti i modi, e magari si dovrà pensare a qualche soluzione alternativa per questo genere di acquisti come fare ordini cumulativi per abbattere le spese di spedizione

    E la fregatura sarà dietro l’angolo acquistando, magari da qualche marketplace, articoli spediti in dropshipping dalla Cina a nostra insaputa , magari abbiamo pagato qualcosa di più vedendo un venditore europeo e ci troveremo oltre a lunghi tempi di attesa a dover pagare i costi doganali al postino.

    Inoltre tra le nuove esigenze burocratiche all’atto della spedizione e l’impossibilità di evadere le tasse, è probabile che molti siti in futuro richiedano il pagamento anticipato delle tasse e degli oneri di sdoganamento in fase di ordine, come già fanno ad esempio i siti di Amazon o di Ebay extra europei quando la spedizione avviene in Europa

    Ad ogni modo cambierà in peggio la nostra esperienza con gli acquisti online aumentando sia i gia lunghi tempi di consegna che i costi, andando a incidere particolarmente sui prodotti di scarso valore: non dico che sia giusto evadere le tasse, ma non è neanche corretto che per importare un prodotto da pochi euro si debba spendere in tasse e costi vari anche 10 o 20 volte il suo valore, passi per l’IVA  che sui precedenti 22 euro di franchigia incideva meno di 5 euro, ma quanto meno i costi di sdoganamento sui prodotti di scarso valore sarebbe stato meglio continuare ad abbuonarli.