Tag: aumenti

  • E’ il momento giusto di cambiare computer?

    E’ il momento giusto di cambiare computer?

    Molti di voi sicuramente hanno pensato di cambiare o di comprare un nuovo computer e se per circa due anni i prezzi sono stati particolarmente cari  a causa dei problemi del covid e della richiesta di computer e tablet per poter lavorare e studiare da casa in questo periodo le cose vanno un pò meglio.

    Certo non ci troviamo ai prezzi pre pandemia, ma complice la stagione estiva dove la richiesta è storicamente inferiore e la minor convenienza nell’utilizzo delle schede video per il mining per le criptovalute ha portato ad avere maggiore disponibilità e di conseguenza prezzi più umani.

    Ovviamente è una situazione temporanea perché in caso di ritorno massiccio allo smartworking in caso di lockdown la richiesta di prodotti riprenderà ad aumentare e così i prezzi, tralaltro nuovi aumenti saranno all’orizzonte da qui a qualche mese a causa del deprezzamento dell’euro : con la parità tra dollaro e euro  dato che i prodotti tecnologici vengono pagati in dollari alle case produttrici dato che noi paghiamo in euro in futuro ci costerà di più acquistarli, quindi è bene approfittarne prima che aumentino i listini.

    Il momento quindi è propizio per cambiare il pc, anche perchè grosse novità tecniche che consigliano di procrastinare l’acquisto non ce ne sono e se beccate qualche offerta interessante potrebbe essere il momento giusto di premere il grilletto e portarvi a casa un nuovo portatile o un nuovo pc da gaming.

    Certo sarà difficile farsi un pc da gaming decente con 600 euro come si poteva fare con un pò di sforzo prima della pandemia, ma si riuscirà a pagare una scheda grafica a prezzi di listino se non inferiori e senza doverla attendere per mesi e strapagarla come avveniva nei periodi di lockdown dove la sola scheda grafica costava più di un computer preassemblato completo.

    Diciamo che sino a settembre/ottobre dovremmo riuscire a comprare bene, poi dipenderà da cosa ci riserverà il mercato, anche se le avvisaglie di prossimi aumenti ci sono tutte, basti vedere i prezzi dei nuovi apple m2 in confronto ai precedenti m1: se anche le altre case seguiranno lo stesso trend c’è da aspettarsi aumenti dei listini importanti e lancio posticipato dei nuovi prodotti, quindi ragione in più per rinnovare la nostra tecnologia quest’estate.

    E se avete in mente di finanziarie il vostro acquisto tenete a mente che i tassi dei finanziamenti stanno salendo con l’aumento del costo del denaro previsto dalla banca centrale europea, quindi prima accendiamo un eventuale finanziamento e meno interessi andremo a pagare a parità di importo.

    Voi avete in mente di cambiare computer o pensate di attendere ancora qualche tempo? Fatecelo sapere nei commenti.

  • Ecco il trucco per difendersi dall’inflazione

    Ecco il trucco per difendersi dall’inflazione

    Come sicuramente ci siamo accorti andando a fare la spesa , pagando le bollette o a fare il pieno alla nostra automobile tutto sta aumentando e purtroppo questi aumenti almeno per il momento non si fermeranno.

    Questo significa che quasi tutto aumenterà di prezzo e gli aumenti di determinati prodotti e delle materie prime trascinano al rialzo tutta la produzione.

    Inoltre anche i tassi di interesse di prestiti e mutui stanno salendo rapidamente, questo significa che fare un acquisto importante, come per la casa o l’automobile, ci costerà molto di più rispetto al passato.

    Inoltre la geopolitica dovuta alle guerre ci lascia presupporre che reperire in futuro certi prodotti o materiali sarà più difficile o più costoso rispetto al passato, cosa che potrebbe far diventare un lusso l’acquisto di determinati prodotti che abbiamo sempre ritenuto alla nostra portata.

    Se poi ci si mettono alcune leggi e regolamenti a complicare le cose, come lo stop alla produzione di automobili a motore termico, l’obbligo di montare pannelli fotovoltaici sulle abitazioni di nuova costruzione, nuove tasse sull’inquinamento o il divieto all’utilizzo di determinati materiali, i prezzi non potranno che lievitare.

    Il consiglio è quindi se abbiamo in mente di fare un acquisto importante è bene farlo prima possibile: se si tratta di un prodotto elettronico come un computer, uno smartphone o un televisore la carenza di chip ha fatto sì che i prezzi dei componenti siano aumentati a dismisura quindi comprare adesso ci evita che possano aumentare ancora, ovviamente se il prodotto ci serve o comunque dobbiamo andare a sostituire un prodotto non più efficiente.

    Se si tratta di un’abitazione il problema lo abbiamo con i tassi dei mutui che sono schizzati alle stelle perché sta aumentando il costo del denaro e questo si riverbera giocoforza sui mutui e anche il costo dei materiali per la costruzione e la ristrutturazione e’ salito, mentre quello che potrebbe scendere è il valore di alcuni immobili che a causa dell’aumento dei tassi e dal probabile futuro aumento delle tasse sulla casa potrebbero essere più difficili da vendere: se dobbiamo andarci ad abitare e magari se riusciamo a pagarla il più possibile in contanti potrebbe essere il caso di affrettarsi prima che l’acquisto possa diventare insostenibile.

    Per le automobili il problema è la mancanza di componenti che ha fatto lievitare i tempi di consegna ma soprattutto i costi sia del nuovo che dell’usato, essendoci poca disponibilità trovare degli affari è sempre più difficile e i finanziamenti sono sempre più costosi: rispetto al passato è diventato più conveniente riparare la nostra macchina con qualche acciacco che non sostituirla, ma se proprio non ne possiamo fare a meno o se dobbiamo finanziare l’acquisto è bene muoversi per tempo prima che la situazione peggiori ulteriormente.

    Ma non potremmo comunque aspettare all’infinito, visto che tra poco piu’ di 10 anni non potranno piu’ essere prodotte le auto a motore termico e anche volendo acquistare un’auto elettrica, il costo delle batterie e dell’energia è salito alle stelle rendendole estremamente costose nell’acquisto e nell’utilizzo. 

    Ma in generale tutti i prodotti sono destinati ad aumentare, e considerando che la provenienza di certi prodotti o che la loro componentistica arriva da stati con cui in futuro potremmo o dovremmo rinunciare ad avere rapporti commerciali, spostando la produzione in paesi con dei costi di produzione sicuramente più elevati questo si riverberà nei prezzi: ad esempio se lo stesso telefonino prodotto in Cina lo si produrrà in America dove è stato progettato, potrebbe costarci anche 4 o 5 volte il suo attuale prezzo.

    Il consiglio è quindi , se possibile, di affrettarsi a fare certi acquisti, anche perchè l’economia europea potrebbe soffrire pesantemente la situazione internazionale, quindi anche accedere a un finanziamento potrebbe essere più difficile in quanto anche i posti di lavoro più sicuri potrebbero non esserlo in futuro o il costo della vita potrebbe aumentare talmente tanto da farci risultare agli occhi della finanziaria poco solvibili nonostante un posto di lavoro fisso.

    E’ bene quindi prepararsi al peggio sperando che non ce ne sia bisogno, perché c’è il rischio che il nostro tenore di vita e le comodità a cui siamo abituati potrebbero svanire in futuro, specie in caso di scelte politiche ed economiche non troppo lungimiranti.

    Voi eravate al corrente del problema? Avete in mente di acquistare ora prima che sia troppo tardi o preferite attendere tempi migliori? Avete dubbi, segnalazioni o domande a riguardo? Scrivetele nei commenti!

  • La shrinkflation : come ci nascondono gli aumenti

    La shrinkflation : come ci nascondono gli aumenti

    Sappiamo che ormai per una concausa di fattori tutto sta aumentando in maniera ben piu’ considerevole di quanto accadeva in passato e fare la spesa incide sempre di piu’ nei bilanci familiari.

    Dato che aumentano i costi delle materie prime , dei trasporti e della produzione , questo non permette alle aziende di tenere invariati i loro listini, dovendo giocoforza rivederli al rialzo, anche se qualcuno lo fa in maniera quantomeno discutibile.

    photo of woman pushing cart

    Ovviamente se i prezzi aumentano si e’ portati a lasciare sullo scaffale quel determinato prodotto che e’ aumentato di prezzo, specie se dopotutto non era così essenziale: se il pacchetto di patatine o il cioccolato aumenta di prezzo , diciamo da 1 euro a 1,10 euro , magari a malincuore potremmo decide di farne a meno.

    Ma se continuasse a costare 1 euro probabilmente lo continueremo ad acquistare, anche se la quantita’ di prodotto fosse minore del solito, ed e’ qui che nasce il trucco.

    Infatti se la nostra solita tavoletta di cioccolato anziché pesare 100g pesasse 90g, probabilmente non ce ne accorgeremo nemmeno, soprattutto se la confezione rimane la stessa a cui siamo abituati e quindi convinti inconsciamente che non sia aumentata continueremo ad acquistarla, ma in questo modo e’ come se quella stessa tavoletta la avessimo grossomodo pagata 1,10 euro.

    Quello che e’ cambiato e’ il prezzo al chilo anziché 10 euro al chilo, e’ diventata 11,11 euro al chilo. Il gioco funziona intervenendo sulle confezioni: se la grandezza dell’involucro e’ la stessa ma la quantità diminuisce ci troviamo ad aver pagato un prezzo più alto.

    Un  metodo simile e’ anziché diminuire la grammatura , ad esempio delle confezioni di caffè da 250 grammi improvvisamente dimagrite a 225, o bottiglie da un litro diventate da 900 ml, e’ quella di variare  la quantità dei prodotti contenuti nella confezione: una confezione di merendine che abitualmente ne conteneva 6, potrebbe contenerne 5 mantenendo lo stesso prezzo, oppure cambiare la confezione di vendita a 8 pezzi aumentando il prezzo della confezione ma anche il prezzo al kg disorientando il consumatore che giustifica l’aumento di prezzo per il numero maggiore di pezzi non accorgendosi di avere pagato di piu’ al kg.

    Poi certe volte alcuni produttori giocano al limite della truffa coprendo con scritte etichette il livello per non far percepire che a parità di confezione il prodotto e’ di meno, o ancora cambiano la forma della bottiglia con una della stessa altezza ma più stretta.

    Non si tratta ovviamente di una truffa , perché il peso o la quantità deve essere indicata per legge sulla confezione, ma di una pratica poco trasparente. Per accorgercene dovremmo porre piu’ attenzione al prezzo al chilo , che comunque i supermercati sono tenuti ad indicare, e meno al prezzo della confezione sopratutto se dobbiamo confrontare due prodotti simili cercando di risparmiare.

    E’ un giochino psicologico del marketing, che sfrutta la nostra pigrizia e le nostre abitudini, che richiede un po più di attenzione del solito per potercene accorgere, che ricorda quando prendendo un biglietto aereo low cost facciamo lo slalom tra le opzioni inserite a tradimento, o quando attiviamo un periodo di prova gratuito ad un servizio online con rinnovo automatico: se ci sappiamo muovere e stiamo attenti non ci frega ma appena abbassiamo la guardia rimaniamo fregati.

    Voi conoscevate questo trucco, ve ne siete accorti facendo la spesa al supermercato? Avete dei dubbi, bisogno di consigli o avete suggerimenti da dare? Scrivetemelo nei commenti,

  • Telepass : una notizia buona e una cattiva

    Telepass : una notizia buona e una cattiva

    Oggi parliamo del telepass, quel dispositivo che consente di pagare i pedaggi autostradali in automatico solo transitando in un apposita corsia senza dover fare la coda al casello per pagare, in quanto la cifra viene prelevata direttamente dal conto in banca associato al dispositivo.

    E’ quella scatoletta da fissare dietro il parabrezza che fa alzare la sbarra del casello addebitandoci quanto dovuto e che funziona anche nei parcheggi convenzionati col servizio, ad esempio negli aeroporti, ma anche per pagare i traghetti dello stretto di Messina o il ticket dell’area C di Milano.

    Un servizio sicuramente comodo e che fa risparmiare del tempo, ma non certo gratuito : nonostante in un mondo ideale dovrebbe esserlo in quanto fa risparmiare costi e fornisce dati importanti ai gestori autostradali, purtroppo l’utente paga per avere questa comodità.

    E la notizia spiacevole e’ che i prezzi del canone del telepass aumenteranno dal 1 luglio 2022, quindi come comunicato a tutti gli utenti, a meno di non rescindere dal contratto entro il 30 giugno ci si dovra’ sorbire gli aumenti, che a seconda dei casi possono arrivare al 45%: il canone base passera’ da 1.26 euro al mese a 1,83, il twin con opzione premium da 2.10 a 2,38 euro al mese e così via.

    Fortunatamente ci sono altre possibilita’ che non sono il tornare a pagare con carta o contanti facendo la fila, e ne utilizzare la modalità pay per use, che similmente a quello che succede con il telepass europeo, oltre a un costo di attivazione si paga un canone solo nel mese di utilizzo, peccato che questo canone sia ben piu corposo di quello base, e basta un uso sporadico per rischiare di aver speso di piu rispetto al base.

    Mi riferisco invece al fatto che e’ finalmente nato un servizio concorrente a Telepass, chiamato UnipolMove che facendo concorrenza all’operatore storico e prevede , almeno al momento, dei costi più bassi: certo si tratta di un servizio giovane e che ha ancora qualche difetto di gioventù e che magari non offre quei servizi extra che telepass offre con un pagamento aggiuntivo, come il servizio di telepass europeo o l’accesso a servizi premium via app, ma e’ perfettamente utilizzabile nel territorio italiano con le stesse modalità e facendoci risparmiare qualcosa.

    E se consideriamo i nuovi listini di Telepass , la differenza con il nuovo arrivato si fanno considerevoli, perché se viene mantenuto il prezzo di 1 euro al mese, significa pagare quasi la metà rispetto al concorrente storico.

    Bisogna vedere quali saranno a regime le mosse del nuovo arrivato e se vorrà accaparrarsi la clientela facendo , soprattutto per i nuovi clienti, offerte al ribasso come accade nel campo della telefonia o se si adeguera’ agli aumenti del concorrente magari tenendosi leggermente più basso, ma il fatto che ci sia una concorrenza e’ una notizia ottima per il consumatore, e ancora di più se spiana la strada ad ulteriori concorrenti, che magari possano offrire il servizio completamente gratis magari in cambio di pubblicita’ , ai clienti di un determinato servizio legato al mondo dell’auto o del consenso all’uso dei nostri dati.

    Certo in un mondo ideale i costi del servizio dovrebbero sobbarcarseli i gestori autostradali, un po come accade con le commissioni bancarie delle carte quando paghiamo nei negozi, dove e’ chi riceve il denaro a pagare la commissione, ma fin tanto che il sistema funziona così quello che possiamo fare e’ sfruttare la concorrenza.

    Voi utilizzate il telepass? Sapevate di questi aumenti e del nuovo arrivato? Scrivetelo nei commenti.

  • Come gestire gli aumenti energetici

    Riprendiamo il discorso degli aumenti energetici che hanno colpito le nostre bollette a causa dei noti eventi sanitari prima e geopolitici dopo, situazione che ha fatto schizzare la componente energia di quasi 5 volte nel giro di pochi mesi, e nonostante gli interventi del governo che hanno calmierato alcune voci come gli oneri di sistema, l’impatto sulla bolletta è mediamente di un raddoppio della spesa a parità di consumi rispetto all’anno scorso.

    Con questi aumenti diventa essenziale tutelarsi per cercare di ridurre il costo delle bollette, certamente possiamo limitare i consumi ed evitare gli sprechi, cosi come usare i nostri dispositivi energivori nelle fasce orarie più economiche o sostituirli con modelli più efficienti.

    Ma tutto questo potrebbe non bastare, e una buona idea potrebbe essere cambiare gestore elettrico: con le tariffe attuali anche un minimo risparmio sul costo del kilowattora significa una cifra importante risparmiata in bolletta, sempre che le tariffe del nostro gestore non siano più basse di quelle attuali, specie se abbiamo stipulato dei contratti sul mercato libero con un prezzo bloccato prima degli aumenti dei costi dell’energia.

    Il problema semmai è capire se cambiando ci conviene bloccare il costo dell’energia per un certo periodo di tempo cosa che se ci mette al riparo da aumenti nel breve periodo può ritorcerci contro quando i prezzi, si spera il prima possibile, scenderanno, soprattutto se si aderisce a delle promozioni che se per un periodo possono farci risparmiare parecchio ci vincolano a restare con quel gestore alle tariffe di listino alla scadenza della promozione.

    antique bills business cash

    Certamente ci si può aiutare coi comparatori, come il portale offerte che fa capo all’autorità statale ARERA, di cui vi spiegavo in vecchio articolo il funzionamento, e dove inserendo alcuni dati presi dalla bolletta si può preventivare il costo annuo dell’energia con vari gestori presenti nella nostra zona, anche comparandolo con il servizio di maggior tutela e dandoci gli estremi delle offerte dei gestori più convenienti , che potremmo contattare per sottoscrivere il contratto, sempre che non sia vincolato a particolari condizioni.

    Va anche tenuto conto delle tempistiche del cambio, visto che generalmente saranno necessari almeno 30 giorni di tempo per il passaggio e nel frattempo le condizioni potrebbero essere variate, soprattutto se abbiamo scelto una tariffa fissa e non una variabile in base al costo pagato dal gestore elettrico.

    Ad ogni modo è quantomeno indispensabile fare un preventivo e soprattutto verificare per bene le clausole contrattuali, specie per quelle offerte che sembrano particolarmente convenienti.

    Voi avete altri suggerimenti in merito o avete qualche dubbio? Scrivetelo pure nei commenti, come al solito li leggeremo e vi risponderemo.

  • Tutto sta aumentando. Cosa possiamo fare?

    La situazione energia per vari fattori sia sanitari che geopolitici ha fatto schizzare il costo dell’energia alle stelle, quindi le nostre bollette o solo fare il pieno alla nostra auto ci costa molto di più di quanto ci costasse solo qualche mese fa, ma anche semplicemente fare la spesa è diventato sempre più difficile, dato che i prezzi risentono degli aumenti dei costi di energia e trasporti.

    Ma cosa possiamo fare per limitare i danni? Sicuramente una strategia è quella di limitare i consumi, tagliando quelli non necessari, facendo particolarmente attenzione ad evitare gli sprechi: anche la tv o una lampadina dimenticata accesa nel suo piccolo contribuisce ad aumentare la bolletta. Se abbiamo un contratto elettrico bi-orario cerchiamo di evitare di utilizzare gli elettrodomestici più energivori nelle fasce di picco, magari utilizzando un timer per far partire la lavatrice o la lavastoviglie nelle ore notturne.

    Sicuramente sostituire un elettrodomestico con un più efficiente o sfruttare gli incentivi per l’efficientamento energetico delle nostre case può farci ridurre le nostre bollette, specialmente per la parte relative al riscaldamento delle nostre case: già sostituire una stufetta elettrica con un sistema a pompa di calore di ultima generazione, con i costi dell’energia alle stelle attuali si ripagherà in poco tempo

    Ovviamente questo non è il momento migliore per acquistare prodotti elettrici ed elettronici, sia per la scarsità di prodotti disponibili sul mercato sia per i costi di trasporto e delle materie prime lievitati che si ripercuotono sui prezzi: ma se ciò porta a un risparmio dei nostri costi energetici o comunque ci serve meglio comprarlo adesso prima che possa ulteriormente aumentare di prezzo, viceversa se non è nulla di necessario o se comunque il risparmio che ci porta è minimo forse può essere meglio attendere tempi migliori.

    Scegliere il momento giusto di fare un acquisto e magari fare scorta o anticipare l’acquisto di qualcosa che avevamo in mente di acquistare può essere una buona strategia: ad esempio dato che i prezzi di alcuni prodotti alimentari come quelli a base di grano o di pomodoro è previsto che aumentino non è sbagliato fare scorta di prodotti a lunga conservazione come pasta e pelati, in modo da averli pagati un pò meno, nella speranza che i prezzi nel futuro, quando avremo finito le scorte, ritornino a valori più accettabili.

    Purtroppo però non abbiamo la sfera di cristallo per sapere se un prodotto continuerà ad aumentare o se ha già raggiunto il suo picco e quindi se come in borsa è il momento giusto di comprare o meglio aspettare, anche se le prospettive per molti beni non fanno presagire nulla di buono, cosi come le previsioni sull’inflazione ci lasciano presupporre, e anche per questo come vi spiegavo in un precedente articolo è il momento di non tenere i soldi fermi in banca.

    E come per un investimento dovremo ragionare sulla nostra bolletta: il momento è buono per cambiare gestore cercandone uno più economico, visto che il costo dell’energia è schizzato alle stelle, anche solo grattare qualcosa può significare parecchio per il nostro portafoglio.

    Insomma le azioni che possiamo mettere in pratica sono diverse e sicuramente ne abbiamo dimenticata qualcuna, se ne avete altre da suggerire o se avete qualche dubbio o consiglio scrivetelo pure nei commenti, come al solito li leggeremo e vi rispondemo.

  • Proteggersi dall’inflazione

    Proteggersi dall’inflazione

    Se c’è un’effetto collaterale evidente del covid è l’aumento dei prezzi: tutto è aumentato a causa sia delle difficolta produttive, che quelle del trasporto, alla carenza di materie prime, dalla mancanza di semiconduttori ai prezzi alle stelle dell’energia che hanno reso poco conveniente tenere attive certe produzioni: il risultato è uno solo, l’inflazione che se in primo momento si stimava potesse essere un fenomeno passeggero, sembra si stia avviando a diventare qualcosa con cui dovremo avere a che fare per tanto tempo.

    Ma come proteggerci dall’inflazione? Dipende tanto dalla nostra posizione, se fossimo dei debitori tendenzialmente potrebbe anche essere un vantaggio, soprattutto se il costo del denaro resta comunque basso, perchè se la rata rimane costante ci peserà meno lo sforzo necessario a ripagare il nostro debito, ma se invece riceviamo uno stipendio fisso al contrario diminuisce il nostro potere d’acquisto, cioè con la stessa cifra potremo comprare meno prodotti, anche perché a differenza di un libero professionista che può, almeno in teoria, stabilire i propri prezzi non abbiamo la possibilità di farci pagare di più se non provando a cambiare lavoro in cerca di un aumento di stipendio.

    Pertanto se non possiamo agire sulle entrare non possiamo fare altro che intervenire sulle nostre spese: cercando di spendere meno o meglio, evitando gli sprechi e facendo più attenzione ai conti e a risparmiare il più possibile: scegliendo magari il supermercato con i prezzi migliori e non il più comodo, acquistando confezioni più grandi o prodotti similari in offerta o più economici al posto del prodotto che compriamo abitualmente, cambiando le nostre abitudini , i nostri fornitori o i nostri contratti delle utenze, insomma facendo più attenzione alla nostra spesa: purtroppo la facoltà di poter scegliere solo in base ai nostri gusti o alla nostra comodità e non al portafoglio è un lusso che in tempi di magra può essere tagliato.

    Se invece abbiamo dei soldi fermi nel conto in banca è il momento di investirli, come dicevo in un articolo precedente se in condizioni normali coi tassi bassi o addirittura negativi tenerli fermi diventava un costo dato che gli interessi non remuneravano i costi di tenuta del conto e i relativi bolli , con l’inflazione che galoppa perderemo anche il potere d’acquisto del nostro capitale che già non maturava interessi e ora viene eroso dall’inflazione: facciamo un’esempio con cifre a caso: fra un’anno i miei mille euro fermi che se migliore delle ipotesi non sono diventati magari 980 perchè ho dovuto pagarci i bolli e il canone del conto, potrò comprarci gli stessi beni che ora posso comprare con 950, se voglio che tra un’anno possa comprare le stesse cose che compro ora con 1000 euro, quei 1000 euro devono diventare diciamo 1050 e per farlo non ho altro modo che investirli di modo che possano fruttare.

    Quindi ora piu che mai diventa essenziale capire come investire, in sicurezza e con il profilo di rischio adatto alle nostre esigenze, magari evitando degli strumenti inadatti a chi non è esperto, o peggio sonore fregature rifilate da qualche promotore finanziario o impiegato di banca poco serio, dato che qualsiasi investimento presuppone un rischio , che sarà più o meno marcato a seconda dei prodotti ma è sempre presente.

    Cio significa che non ci si può più cullare sugli allori, ma se non si vuole rinunciare al proprio tenore di vita è necessario attuare delle contromisure per riuscire ad incassare il colpo dell’inflazione senza soccombere: certo significherà rinunciare a qualche comodità o a del tempo per studiare le soluzioni del caso, ma con un po’ di accortezza si riesce a fare fronte anche a quella tassa occulta chiamata inflazione.

  • L’inflazione galoppa

    L’inflazione galoppa

    Purtroppo a causa della concatenazione di una serie di fattori i prezzi dei beni di consumo stanno aumentando pesantemente e questa ascesa non si fermerà a breve.

    Infatti tra la pandemia che ha rivoluzionato la richiesta di alcune categorie di prodotti, le difficolta nei trasporti, le sempre più stringenti normative anti inquinamento che hanno portato ad un’aumento dei costi di materie prime, il prezzo di gas e petrolio alle stelle a causa di problemi geopolitici e che si riverbera nel costo dei trasporti e dei prodotti lavorati, la penuria di componenti elettronici compromette la produzione di tutti quei beni che hanno dei chip al loro interno stanno facendo si che i prezzi stiano salendo in maniera consistente.

    D’altronde è la legge della domanda e dell’offerta: se ci sono più prodotti di quelli che la gente è disposta a comprare i prezzi scendono, ma se al contrario come sta succedendo ci sono meno prodotti in vendita di quelli che la gente vuole comprare i prezzi saliranno.

    Ed è una reazione a catena, se sale il petrolio salgono i costi dei trasporti, se salgono i costi dei trasporti salgono i costi delle materie prime, se salgono i costi delle materie prime sale il prezzo del prodotto finito e cosi via, e l’ultimo che paga il conto è sempre il consumatore quello che appunto acquista il prodotto finito.

    Purtroppo come cittadini più che fare pressioni ai politici che abbiamo votato e alle istituzioni che ci rappresentano, magari organizzando scioperi e proteste che difficilmente porteranno particolare fieno in cascina, specie di questi tempi dove la libertà di espressione non se la passa benissimo con la scusa della pandemia, non possiamo fare.

    Quello che nel nostro piccolo possiamo fare invece è stare particolarmente attenti ai nostri consumi e alle nostre spese, cercando di risparmiare il più possibile, evitando gli sprechi, selezionando con cura dove fare i nostri acquisti alla ricerca del prezzo migliore, magari procrastinando delle spese non necessarie in attesa di tempi migliori, insomma aprendo gli occhi come non mai.

    Infatti l’aumento dei prezzi, a parità di stipendi eroderà il nostro potere d’acquisto e la somma di quei pochi euro di aumento che sembrano risibili se visti solo su un prodotto, ma che diventano tanti perché sono tutti i prodotti che acquistiamo per la nostra vita quotidiana ad aumentare: se aumentasse solo un particolare prodotto ad esempio il caffè potremmo pensare di comprarne meno o sostituirlo con un prodotto simile, magari il tè, ma se aumenta tutto non abbiamo quella difesa.

    E dalla somma dei pochi centesimi di aumento di alcuni generi alimentari agli aumenti importanti sull’energia, essenziale per i trasporti e per il riscaldamento, la spesa per il nostro bilancio familiare aumenta e a meno di non garantirci nuove entrare avremo meno risorse da dedicare alle nostre passioni, dovendo giocoforza tagliare quelle spese meno utili: magari andare meno a mangiare fuori con gli amici, rinunciare a cambiare i mobili o la macchina, non fare quella vacanza che tanto desideravamo, etc.

    I tempi che corrono non sono buoni e anche le previsioni non sono rosee con aumenti importanti previsti sulla benzina, qualche esperto ipotizza che possa addirittura arrivare a 4 euro al litro, ma anche su pasta, pomodori, grano, farina e tante derrate alimentari tanto che non sarebbe male fare un po’ di scorta dei prodotti a più lunga conservazione.

    Addirittura c’è il rischio di un Natale senza regali, a causa della scarsità dei prodotti soprattutto quelli elettronici, ad esempio pure la Apple che ha un elevato potere contrattuale nell’acquisto dei microchip ha dovuto rallentare la produzione dei nuovi iPhone, e dai costi alle stelle di molti prodotti che ci faranno desistere dall’acquisto, ma anche la stessa tavola natalizia sarà meno imbandita a causa dei prezzi dei prodotti alimentari.

    Insomma non si prospetta nulla di buono almeno per i prossimi anni, quindi occorre fare molta più attenzione del solito ai bilanci familiari.

    Voi ne eravate al corrente? scrivetelo nei commenti, cosi come se avete dubbi o curiosità.